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I libretti postali dormienti saranno estinti

Poste Italiane ha comunicato la chiusura automatica di tutti quei libretti postali con somme pari o superiori ai 100 euro che negli ultimi dieci anni non sono mai stati utilizzati. I soldi presenti sui libretti o conti verranno spostati in un fondo Consap del Ministero dell’Economia. È quanto previsto da una norma approvata dal Governo nel 2005. La scadenza è il 21 giugno 2022. La notizia viene riportata da diversi media.

Sul sito di Poste Italiane, oltre alla definizione di libretto dormiente, è anche presente un elenco di quelli non movimentati dal titolare da più di dieci anni. Non vi rientrano quelli sottoposti a procedimenti o blocchi operativi che ne impediscano la movimentazione delle somme.
Spesso si tratta di titolari deceduti senza lasciare eredi o senza che gli eredi siano stati messi al corrente dell’esistenza del conto.
Per evitare che il proprio libretto postale passi allo Stato è sufficiente effettuare un’operazione.
La stessa sorte toccherà a conti correnti, assegni circolari, libretti nominativi, libretti al portatore, certificati di deposito nominativi, certificati di deposito al portatore, fondi di investimenti non attivi verranno chiusi con la stessa disposizione.

Se si scopre di avere un libretto dormiente si può, presso un ufficio postale (entro il 20 ottobre 2022), dare nuove disposizioni in merito. Il termine ultimo è ancora il 21 giugno 2022, ma il trasferimento completo del libretto, quindi la sua disattivazione, avverrà proprio a fine ottobre. Dopo tale data, se Poste Italiane non avrà ricevuto disposizioni, i libretti dormienti e le somme depositate saranno trasferite all’interno del Fondo gestito da Consap. (fotografia generica, di Christian Dubovan su Unsplash)

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