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Immuni: ha preso il via la sperimentazione in quattro regioni, ma c’è chi si rifiuta di scaricarla

Parte la sperimentazione di Immuni e da ieri è operativa in Abruzzo, Marche, Liguria e Puglia e tra una settimana funzionerà in tutta Italia, ma c’è chi ha ancora delle perplessità. Nonostante si stata scaricata da 2 milioni di italiani, c’è chi non si è ancora convinto di scaricare l’app per contact tracing per paura che i propri dati non vengano trattati nel modo corretto. Domenico Arcuri, il commissario per l’emergenza, assicura che che l’unico titolare della protezione dei dati è il ministero della Salute, mentre la conservazione fisica è affidata a Sogei, società interamente partecipata dallo Stato. In ogni caso i dati rimarranno anonimi e verranno cancellati il 31 dicembre 2020. Il ministro sottolinea anche quanto sia utile l’app in questo momento di ripresa, per poter individuare e ridurre la possibilità di nascita di nuovi focolai improvvisi.

Da ieri l’app è utilizzabile anche su smartphone Huawei e Honor, ad esclusione dei modelli usciti dallo scorso autunno (Huawei Mate 30, P40, Serie Y, il pieghevole Mate Xs e Honor 9X Pro), ma si è già al lavoro per rendere compatibile l’app anche per questi dispositivi.

Come funziona l’app?

Immuni funziona senza seguire gli spostamenti e senza sapere l’identità della persona che lo installa sul proprio cellulare e di quelle con cui entra in contatto. Si tratta di una app gratuita e si può scaricare volontariamente, non accede alla rubrica dei contatti, non invia sms e non chiede il numero di telefono dell’utente per funzionare. Una volta in funzione utilizza solo il Bluetooth, scambiando codici temporanei casuali con altri dispositivi che l’hanno installata nel momento in cui entra in contatto con il segnale. Lo scambio è bidirezionale: ogni smartphone invia il proprio codice e riceve i codici degli smartphone nelle vicinanze, salvandoli nella propria memoria interna.

Quando un utente risulta posivito al Covid-19, può attivare attraverso l’app un meccanismo per cui vengono avvisati i possibili contatti, che potranno, per loro scelta, avvisare il proprio medico per iniziare il percorso assistenziale. Trovate tutte le informazioni sul sito immuni.italia.it e l’assistenza tecnica è attiva tutti i giorni dalle 7 alle 22, al numero verde nazionale 800912491.

Rimane comunque la regola del distanziamento sociale e il divieto di assembramento e, intanto, continua l’indagine sierologica della Croce Rossa, che è stata prorogata fino a fine giugno.

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