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Lavori in smart working? L’isola delle Barbados ti invita a farlo da là

Lavorare in smart working per un anno davanti al mare delle Barbados: è l’idea che è venuta al Governo dell’isola caraibica per rilanciare il turismo dopo l’incredibile calo dovuto alla pandemia da coronavirus.

Come scrive il quotidiano britannico Independent, l’invito arriva direttamente dal Primo Ministro, Mia Amor Mottley, che ha annunciato permessi di soggiorno speciali: un particolare timbro (Barbados Welcome Stamp) sarà messo sul passaporto del viaggiatore/lavoratore, una sorta di bollino di benvenuto, che consentirà di potersi trasferire alle Barbados per dodici mesi consecutivi oppure intervallati da brevi rientri a casa. I “residenti temporanei” potranno così contribuire a sollevare l’economia locale.
Il 12 luglio, domenica prossima, riaprirà l’aeroporto internazionale dell’isola.

Un’ottima alternativa per chi ha la possibilità di lavorare in smart working ancora per un anno e soprattutto per chi vuole variare il panorama che tutti i giorni vede dalla finestra della propria attuale postazione di lavoro domestica.

1 commento

  1. Ottima idea. Le stazioni turistiche IT potrebbero ispirarsi a qualcosa del genere invece di mettersi a piangere; chiaramente mi riferisco a quelle non alle altre che si tirano su le maniche.

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