Home Cronaca Modena, maltrattata perché rifiuta nozze combinate: 19enne indiana affidata alla preside

Modena, maltrattata perché rifiuta nozze combinate: 19enne indiana affidata alla preside

Non voleva fare la fine di Saman, la 18enne pakistana uccisa a Novellara (Reggio Emilia) due anni fa per aver rifiutato il matrimonio combinato dalla famiglia. Per questo, ha chiesto aiuto tramite Instagram all’avvocata che sta seguendo in prima linea il processo di Saman, Barbara Iannuccelli.

La legale ha dichiarato di aver letto martedì sera sul social network il messaggio d’allarme che la 19enne indiana residente sull’Appennino modenese le aveva mandato, nella speranza che potesse aiutarla. Le due si sono incontrare la mattina seguente, quando Iannuccelli ha accompagnato la ragazza a sporgere denuncia contro i familiari nel bolognese per maltrattamenti e costrizione al matrimonio.

In sede di denuncia però, l’avvocata ha denunciato alla stampa l’incapacità da parte delle istituzioni di trovare un luogo sicuro per la ragazza che è stata dunque affidata alla preside della sua scuola, l’unica persona disposta a ospitarla. “Non c’era nessuna possibilità di collocamento in protezione, se non metterla da sola in un b&b e se volevo avrei potuto dormire io con lei. Ora è stata affidata alla preside, una privata cittadina, mettendo a repentaglio la sua incolumità perché la famiglia la sta cercando. Io mi sarei aspettata che lo Stato rispondesse: è un codice rosso, sono reati gravissimi. Invece dopo cinque ore di pianti, ci si schianta contro la realtà. Gli strumenti ci sono ma non vengono applicati” queste le dure parole di denuncia di Barbara Iannuccelli, come riporta Il resto del Carlino.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here