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L’ex assistente di Marilyn Manson lo accusa: “Ha minacciato di morte la moglie”

Si allunga la lista di persone che accusano Marilyn Manson, dopo l’uscita pubblica di Evan Rachel Wood e l’accusa da parte di altre donne, che gli è costato il contratto con la sua etichetta discografica, ora parla anche l’ex assistente del musicista. Da quanto viene riportato dall’Huffington Post e ripreso da Consequence of Sound, in una puntata del suo podcast, Dan Cleary, ex assistente di Manson, ha affermato di aver assistito ad abusi e minacce di morte da parte del cantante verso Lindsay Usich, sua attuale moglie.

Cleary ha lavorato al fianco di Manson nel 2014 e 2015 e in quel periodo l’avrebbe visto in atteggiamenti violenti verso la sua fidanzata, sua attuale moglie: “Ho assistito ad alcuni episodi di violenza come spingere e lanciare cose contro di lei e un sacco di violenti scatti d’ira contro di lei”. Ha poi raccontato alcuni episodi: “C’erano volte in cui Manson le diceva che l’avrebbe uccisa e tagliata a pezzi e diceva a me che l’avrei seppellita del deserto”.

Cleary aveva lavorato con i Jane’s Addiction e ha avuto occasione di conoscere la Wood tra il 2007 e 2008. Ha raccontato che in quel periodo l’attrice era molto cambiata: “Il suo atteggiamento era cambiato, il suo aspetto fisico era cambiato ed era più magra. Tutta quella sua aura era diventata più oscura”. E molto prima che questo caso scoppiasse, a settembre scorso, Cleary aveva pubbicato un post su Twitter in cui accusava Manson dei suoi pessimi atteggiamenti: “Ho lavorato direttamente con Marilyn Manson nel 2007-2008 per la sua band in tour quando Evan Rachel Wood stava con lui. È stata in tour con noi tutto il tempo. Nel corso di 1 anno l’ha trasformata in una persona diversa. L’ha fatta a pezzi. Me ne sono reso conto solo più tardi”.

Egitto: scoperto il birrificio più antico al mondo di oltre 5000 anni fa

Bionda, rossa o scura, la birra rimane una delle bevande amate al mondo… da ben 5000 anni! Anche gli archeologi ci hanno appurato quanto fosse apprezzata dagli antichi Egizi, dimostrando come facesse parte della loro alimentazione e rinvenendo reperti in merito nel corso degli anni.

Ora però si è fatta una scoperta straordinaria: un birrificio risalente al 3000 ac, ai tempi del re Narmer, noto anche come faraone Menes, leggendario unificatore dell’Alto e del Basso Egitto. Un team di archeologi americani ed egiziani ha portato alla luce il più antico birrificio di cui si conosca l’esistenza. La fabbrica è stata rinvenuta nei pressi della città di Abydos, che si trova nel deserto a ovest del Nilo, a circa 450 km a sud dal Cairo e rappresenta uno dei maggiori siti archeologici egiziani finora noti.

Secondo gli egittologi Matthew Adams (dell’Institute of Fine Arts, della New York University) e Deborah Vischak (docente di Storia dell’arte antica egiziana alla Princeton University) la fabbrica era in grado di produrre 22.400 litri di birra alla volta. Inoltre pare che il birrificio sorgesse in quella zona per poter utilizzare la bevanda durante i riti sacrificali dell’epoca, come confermano le ricerche sugli usi di questa bevanda.

Nel sito sono stati rinvenute otto enormi unità, ciascuna lunga 20 metri e larga 2 metri e mezzo, che comprendevano ognuna 40 bacini di ceramica, utilizzati per riscaldare una miscela di cereali e acqua per produrre birra.

Alex Schwazer assolto dal tribunale di Bolzano: “Non ci fu doping nel 2016”

Alex Schwazer è stato assolto dall’accusa di doping per non aver commesso il fatto. Walter Pelino, Gip del tribunale di Bolzano, ha disposto l’archiviazione del processo nei confronti dell’atleta, che nel 2016 era risultato positivo a un controllo a sorpresa e squalificato dall’attività agonistica per otto anni.

Il giudice ha accolto la richiesta del pm contestandone la tesi di “opacità” da parte di Iaaf e Wada nelle analisi, che portarono alla positività di Schwazer, e rilanciando con dure accuse: “Iaaf e Wada hanno operato in maniera totalmente autoreferenziale, non tollerando controlli dall’esterno fino al punto di produrre dichiarazioni false”. “È quindi provato che la manipolazione delle provette che lo scrivente ritiene provata con altro grado di probabilità razionale avrebbe potuto avvenire in qualsiasi momento a Stoccarda come a Colonia – sedi del laboratorio dove sono stati effettuati i controlli –, ove si è dimostrato esservi provette non sigillate dunque agevolmente utilizzabili alla bisogna”, come riporta Tgcom24.

Purtroppo Schwazer non potrà partecipare ai giochi di Tokyo, nonostante la chiusura del processo e il proscioglimento: la squalifica comminata dal Tas di Losanna è valida fino al 2024. Ora però l’atleta potrà presentare ricorso per poter tornare alle competizioni. Il Gip di Bolzano ha anche chiesto che si indaghi sull’ipotesi di manipolazione, con reati di “falso ideologico, frode processuale e diffamazione”.

Foto: Leggo.it

Covid: linea dura del Vaticano contro i dipendenti no-vax

Il Vaticano sceglie la linea dura contro i dipendenti che sceglieranno di non vaccinarsi, le conseguenze di questo gesto possono arrivare anche al licenziamento. Il Presidente della Pontificia Commissione dello Stato di Città del Vaticano, cardinale Giuseppe Bertello, ha emesso il decreto che metterà nei guai chi si rifiuterà di fare il vaccino “senza comprovate ragioni di salute”, anche se attualmente è su base volontaria.

Da quanto si legge nel decreto, “si ritiene il sottoporsi alla vaccinazione la presa di una decisione responsabile atteso che il rifiuto del vaccino può costituire anche un rischio per gli altri e che tale rifiuto potrebbe aumentare seriamente i rischi per la salute pubblica”, quindi un dovere morale e civile che può essere evitato solo da chi, purtroppo, ha problemi di salute tali fa non potersi sottoporre al vaccino. In quel caso il dipendente verrà demansionato, ma manterrà lo stipendio.

Il decreto fa riferimento a una legge vaticana del 2011, in cui si prevedevano responsabilità e conseguenze, fino all’interruzione del rapporto di lavoro per i dipendenti vaticani che non si sottopongono agli accertamenti sanitari d’ufficio, oltre a essere un requisito per l’assunzione. Inoltre questo provvedimento ha un ampio ambito di applicazione, dalle pandemie alle norme igieniche, dall’utilizzo delle mascherine ai protocolli terapeutici e alle vaccinazioni.

Per i dipendenti che non rispetteranno le regole, il decreto prevede sanzioni dai 25 euro per il mancato uso della mascherina, ai 1.500 per la violazione della quarantena.

Foto: PxHere

Colapesce e Dimartino: il video ironico dei pronostici sulla classifica di Sanremo

A pochi giorni da Sanremo è tempo di pronostici sulla classica e nemmeno il duo Colapesce Dimartino, in gara tra i Big con “Musica leggerissima”, è rimasto immune al fascino delle previsioni ironiche. Da poche ore hanno pubblicato sulle loro pagine social un video divertentissimo in cui i cantautori svelano che si classificheranno al quinto posto della classifica finale e che, secondo loro, all’ultimo posto finirà Renga e Aiello vincerà il premio della critica.

“Roba di UDC, massoneria, cavalieri di Malta”, dice Colapesce nella clip, mostrando uno strano anello al dito, per spiegare le fonti delle sue previsioni. L’ironia non si ferma qui, nel video troviamo anche riferimenti a “Pulp Fiction” di Tarantino, con la misteriosa valigetta che appare sul finale, e al depp web, interpretato da un losco figuro vestito di nero.

Il filmato è stato scritto dai due cantautori, insieme al regista Zavvo Nicolosi, ed è stato realizzato e diretto dal collettivo catanese Ground’s Oranges. Nella clip troviamo anche Diodato in un cameo in cui chiede del premio vinto l’anno scorso al Festival di Sanremo con “Fai rumore”.

 

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Morgan pubblica “Foto nella mailbox”, il quarto brano rifiutato a Sanremo

Come aveva promesso, Morgan continua a pubblicare, sulla sua pagina Instagram ,le canzoni che hanno ricevuto un rifiuto dalla direzione artistica per questa edizione di Sanremo. Oggi, 18 febbraio, ha pubblicato il quarto brano dei cinque che aveva proposto: “Foto nella mailbox”.

La canzone è accompagnata da un video ed è tratta dall’album “La musica sentimentale”, disco che il cantautore e polistrumentista lombardo aveva inizialmente annunciato nel 2018 e mai pubblicato. Nel disco sarebbe dovuta essere contenuta una versione riarrangiata di “Semplicemente”, canzone incisa con i Bluvertigo e presentata a Sanremo nel 2016.

 

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Intervista esclusiva al Sindaco di Bologna, Virginio Merola ai microfoni di Radio Bruno

ASCOLTA L’INTERVISTA ESCLUSIVA DEL SINDACO DI BOLOGNA VIRGINIO MEROLA AI MICROFONI DI RADIOBRUNO

A cura di Micaela Romagnoli
Montaggio Audio Erio Cipolli

Un’intervista per parlare di questi ultimi mesi di mandato vissuti nel pieno della pandemia, del futuro di Bologna e del bilancio di questi dieci anni al governo della città.

“Bologna non mi ha mai deluso. Io continuo a pensare che bisogna capire perché ti criticano. Ma nessuna critica politica mi ha mai infastidito.
Ci sono state vicende di malelingue su di me, ecco quelle non erano critiche, erano offese e basta.”

“Le restrizioni pesano, in particolare ai giovani, alle imprese, ai ristoratori, a chi lavora nel turismo e nella cultura, ma i dati non sono confortanti e dobbiamo predisporci a ulteriori sacrifici. La questione essenziale è velocizzare il piano di vaccinazione. Spero che così a settembre si possa riguadagnare la nostra normalità, una normalità segnata da questa esperienza che ci deve aiutare a cambiare rispetto al passato.”

“Stanziare velocemente i ristori per le attività più colpite e rinnovarli.
Il Comune di Bologna, per la sua parte, ha esteso i dehors senza farli pagare fino a giugno e ha applicato uno sconto della Tari di 10 milioni di euro che sarà confermato anche nel 2021.”

“Gli ultimi atti da sindaco vorrei che fossero l’avvio della gara per il tram, lo sblocco della vicenda del Passante, il progetto dello Stadio Dall’Ara e dello stadio temporaneo. Credo che ve ne saranno le condizioni per il bene della città.”

“Mi auguro che le elezioni siano a giugno perché rispetteremo le scadenze democratiche e significherebbe che stiamo andando meglio con la pandemia e con il piano di vaccinazione. Io mi auguro di passare la campanella di sindaco a Matteo Lepore.”

Sanremo 2021, c’è il primo positivo al Covid: Moreno il Biondo degli Extraliscio

C’è il primo caso di Covid tra i cantanti in gara al Festival di Sanremo. Si tratta di Moreno Conficconi, meglio noto come Moreno il Biondo, degli Extraliscio che ieri pomeriggio è risultato positivo ai test prima delle prove.

Ora la band, formata anche da Mirco Mariani e Mauro Ferrara, ai quali si aggiunge Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti, è in quarantena in attesa dei risultati del tampone molecolare. Sono stati avviati anche i tracciamenti dei possibili contatti avuti dagli artisti, come da protocollo sanitario anti-Covid.

Il regolamento del festival prevede il ritiro dalla gara in caso di positività o quarantena per il Covid, quindi per la band potrebbe scattare il ritiro ancor prima di poter salire sul palco dell’Ariston a partire dal 2 marzo. Però non è detta l’ultima parola: con dieci giorni di quarantena, se il tampone di controllo dovesse risultare negativo, rientrerebbero in gara.

Gli Extraliscio approdano a Sanremo dopo il successo di “Extraliscio – Punk da balera”, per la regia di Elisabetta Sgarbi, e canteranno “Bianca luce nera”, canzone scritta da Mirco Mariani, Pacifico e Elisabetta Sgarbi.

Covid: mezza Italia rischia la zona arancione

Continuano a crescere i contagi e, dopo il consueto monitoraggio settimanale dell’Iss, potrebbero diventare arancioni sei nuove Regioni. A rischiare di più sarebbero la Lombardia, Piemonte, Lazio, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia e Marche che potrebbero avere un Rt superiore all’1, e si andrebbero ad aggiungere ad Abruzzo, Basilicata, Liguria, Molise, Umbria e provincia di Trento, già passate in zona arancione. L’Abruzzo però rischia di diventare zona rossa: nonostante siano già in zona rossa le province di Chieti e Pescara, da venerdì la regione rischia un Rt di 1,25, valore per cui scatterebbero le limitazioni più severe, anche a fronte del record di ricoverati degli ultimi due mesi registrato il 17 febbraio.

Nel mentre cresce la rabbia dei ristoratori in Emilia Romagna, come riporta il Resto del Carlino, che ancora non sanno se dovranno chiudere già da domenica o da lunedì. Un sentimento che si inasprisce nel tempo a causa delle comunicazioni date all’ultimo momento e le entrate ridotte all’osso.

Sono già stati presi provvedimenti con lockdown locali in Lombardia, dove sono state istituite quattro zone rosse nei comuni di Bollate, Castrezzato, Mede e Viggiù per circoscrivere i contagi a causa dell’esplosione di nuovi casi e di varianti. In queste zone rosse chiuse scuole, negozi e locali pubblici per ridurre al minimo necessario gli spostamenti.

Abruzzo e Lazio per scongiurare il rischio varianti, molto più contagiose del Covid-19.

Arriva anche un allarme dall’Istituto Pascale e dall’Università Federico II di Napoli, dove è stata riscontrata per la prima volta una nuova variante rarissima: la B.1.525. Attualmente non si conosce il potere di infezione e le caratteristiche del virus, ma finora è stato riscontrato solo con 32 casi in Gran Bretagna, e pochi casi anche in Nigeria, Danimarca e Stati Uniti.

Ghali: “sono in studio a lavorare ad un nuovo album”

Ghali torna in studio di registrazione e lo fa in grande stile. Dopo aver cancellato tutti i post sul suo profilo Instagram, l’artista ha pubblica una nuova foto per festeggiare il doppio disco di platino di “DNA”, il suo ultimo album.

“DNA è doppio disco di platino. Grazie a voi, al mio team e a chi ha ascoltato questo mio secondo disco anche solo una volta. Scusate l’assenza ma preferisco non esprimermi in altri modi quando sono in studio a lavorare ad un nuovo album”, ha scritto il cantautore.

Un nuovo progetto discografico ad un anno esatto di distanza dall’uscita di “DNA”, pubblicato lo scorso 21 febbraio. Un capitolo fondamentale nella carriera di Ghali, che ha devoluto tutti i proventi dell’edizione “DNA Deluxe X” ai lavoratori dello spettacolo. “Mille Pare (Bad Times)” è l’ultimo singolo estratto dal disco, ed è stato prodotto dal duo Merk & Kremont, con cui aveva già collaborato per la realizzazione del singolo “Good Times”.

 

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L’ex assistente di Marilyn Manson lo accusa: “Ha minacciato di morte la moglie”

Si allunga la lista di persone che accusano Marilyn Manson, dopo l’uscita pubblica di Evan Rachel Wood e l’accusa da parte di altre donne, che gli è costato il contratto con la sua etichetta discografica, ora parla anche l’ex assistente del musicista. Da quanto viene riportato dall’Huffington Post e ripreso da Consequence of Sound, in una puntata del suo podcast, Dan Cleary, ex assistente di Manson, ha affermato di aver assistito ad abusi e minacce di morte da parte del cantante verso Lindsay Usich, sua attuale moglie.

Cleary ha lavorato al fianco di Manson nel 2014 e 2015 e in quel periodo l’avrebbe visto in atteggiamenti violenti verso la sua fidanzata, sua attuale moglie: “Ho assistito ad alcuni episodi di violenza come spingere e lanciare cose contro di lei e un sacco di violenti scatti d’ira contro di lei”. Ha poi raccontato alcuni episodi: “C’erano volte in cui Manson le diceva che l’avrebbe uccisa e tagliata a pezzi e diceva a me che l’avrei seppellita del deserto”.

Cleary aveva lavorato con i Jane’s Addiction e ha avuto occasione di conoscere la Wood tra il 2007 e 2008. Ha raccontato che in quel periodo l’attrice era molto cambiata: “Il suo atteggiamento era cambiato, il suo aspetto fisico era cambiato ed era più magra. Tutta quella sua aura era diventata più oscura”. E molto prima che questo caso scoppiasse, a settembre scorso, Cleary aveva pubbicato un post su Twitter in cui accusava Manson dei suoi pessimi atteggiamenti: “Ho lavorato direttamente con Marilyn Manson nel 2007-2008 per la sua band in tour quando Evan Rachel Wood stava con lui. È stata in tour con noi tutto il tempo. Nel corso di 1 anno l’ha trasformata in una persona diversa. L’ha fatta a pezzi. Me ne sono reso conto solo più tardi”.

Egitto: scoperto il birrificio più antico al mondo di oltre 5000 anni fa

Bionda, rossa o scura, la birra rimane una delle bevande amate al mondo… da ben 5000 anni! Anche gli archeologi ci hanno appurato quanto fosse apprezzata dagli antichi Egizi, dimostrando come facesse parte della loro alimentazione e rinvenendo reperti in merito nel corso degli anni.

Ora però si è fatta una scoperta straordinaria: un birrificio risalente al 3000 ac, ai tempi del re Narmer, noto anche come faraone Menes, leggendario unificatore dell’Alto e del Basso Egitto. Un team di archeologi americani ed egiziani ha portato alla luce il più antico birrificio di cui si conosca l’esistenza. La fabbrica è stata rinvenuta nei pressi della città di Abydos, che si trova nel deserto a ovest del Nilo, a circa 450 km a sud dal Cairo e rappresenta uno dei maggiori siti archeologici egiziani finora noti.

Secondo gli egittologi Matthew Adams (dell’Institute of Fine Arts, della New York University) e Deborah Vischak (docente di Storia dell’arte antica egiziana alla Princeton University) la fabbrica era in grado di produrre 22.400 litri di birra alla volta. Inoltre pare che il birrificio sorgesse in quella zona per poter utilizzare la bevanda durante i riti sacrificali dell’epoca, come confermano le ricerche sugli usi di questa bevanda.

Nel sito sono stati rinvenute otto enormi unità, ciascuna lunga 20 metri e larga 2 metri e mezzo, che comprendevano ognuna 40 bacini di ceramica, utilizzati per riscaldare una miscela di cereali e acqua per produrre birra.

Alex Schwazer assolto dal tribunale di Bolzano: “Non ci fu doping nel 2016”

Alex Schwazer è stato assolto dall’accusa di doping per non aver commesso il fatto. Walter Pelino, Gip del tribunale di Bolzano, ha disposto l’archiviazione del processo nei confronti dell’atleta, che nel 2016 era risultato positivo a un controllo a sorpresa e squalificato dall’attività agonistica per otto anni.

Il giudice ha accolto la richiesta del pm contestandone la tesi di “opacità” da parte di Iaaf e Wada nelle analisi, che portarono alla positività di Schwazer, e rilanciando con dure accuse: “Iaaf e Wada hanno operato in maniera totalmente autoreferenziale, non tollerando controlli dall’esterno fino al punto di produrre dichiarazioni false”. “È quindi provato che la manipolazione delle provette che lo scrivente ritiene provata con altro grado di probabilità razionale avrebbe potuto avvenire in qualsiasi momento a Stoccarda come a Colonia – sedi del laboratorio dove sono stati effettuati i controlli –, ove si è dimostrato esservi provette non sigillate dunque agevolmente utilizzabili alla bisogna”, come riporta Tgcom24.

Purtroppo Schwazer non potrà partecipare ai giochi di Tokyo, nonostante la chiusura del processo e il proscioglimento: la squalifica comminata dal Tas di Losanna è valida fino al 2024. Ora però l’atleta potrà presentare ricorso per poter tornare alle competizioni. Il Gip di Bolzano ha anche chiesto che si indaghi sull’ipotesi di manipolazione, con reati di “falso ideologico, frode processuale e diffamazione”.

Foto: Leggo.it

Covid: linea dura del Vaticano contro i dipendenti no-vax

Il Vaticano sceglie la linea dura contro i dipendenti che sceglieranno di non vaccinarsi, le conseguenze di questo gesto possono arrivare anche al licenziamento. Il Presidente della Pontificia Commissione dello Stato di Città del Vaticano, cardinale Giuseppe Bertello, ha emesso il decreto che metterà nei guai chi si rifiuterà di fare il vaccino “senza comprovate ragioni di salute”, anche se attualmente è su base volontaria.

Da quanto si legge nel decreto, “si ritiene il sottoporsi alla vaccinazione la presa di una decisione responsabile atteso che il rifiuto del vaccino può costituire anche un rischio per gli altri e che tale rifiuto potrebbe aumentare seriamente i rischi per la salute pubblica”, quindi un dovere morale e civile che può essere evitato solo da chi, purtroppo, ha problemi di salute tali fa non potersi sottoporre al vaccino. In quel caso il dipendente verrà demansionato, ma manterrà lo stipendio.

Il decreto fa riferimento a una legge vaticana del 2011, in cui si prevedevano responsabilità e conseguenze, fino all’interruzione del rapporto di lavoro per i dipendenti vaticani che non si sottopongono agli accertamenti sanitari d’ufficio, oltre a essere un requisito per l’assunzione. Inoltre questo provvedimento ha un ampio ambito di applicazione, dalle pandemie alle norme igieniche, dall’utilizzo delle mascherine ai protocolli terapeutici e alle vaccinazioni.

Per i dipendenti che non rispetteranno le regole, il decreto prevede sanzioni dai 25 euro per il mancato uso della mascherina, ai 1.500 per la violazione della quarantena.

Foto: PxHere

Colapesce e Dimartino: il video ironico dei pronostici sulla classifica di Sanremo

A pochi giorni da Sanremo è tempo di pronostici sulla classica e nemmeno il duo Colapesce Dimartino, in gara tra i Big con “Musica leggerissima”, è rimasto immune al fascino delle previsioni ironiche. Da poche ore hanno pubblicato sulle loro pagine social un video divertentissimo in cui i cantautori svelano che si classificheranno al quinto posto della classifica finale e che, secondo loro, all’ultimo posto finirà Renga e Aiello vincerà il premio della critica.

“Roba di UDC, massoneria, cavalieri di Malta”, dice Colapesce nella clip, mostrando uno strano anello al dito, per spiegare le fonti delle sue previsioni. L’ironia non si ferma qui, nel video troviamo anche riferimenti a “Pulp Fiction” di Tarantino, con la misteriosa valigetta che appare sul finale, e al depp web, interpretato da un losco figuro vestito di nero.

Il filmato è stato scritto dai due cantautori, insieme al regista Zavvo Nicolosi, ed è stato realizzato e diretto dal collettivo catanese Ground’s Oranges. Nella clip troviamo anche Diodato in un cameo in cui chiede del premio vinto l’anno scorso al Festival di Sanremo con “Fai rumore”.

 

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Morgan pubblica “Foto nella mailbox”, il quarto brano rifiutato a Sanremo

Come aveva promesso, Morgan continua a pubblicare, sulla sua pagina Instagram ,le canzoni che hanno ricevuto un rifiuto dalla direzione artistica per questa edizione di Sanremo. Oggi, 18 febbraio, ha pubblicato il quarto brano dei cinque che aveva proposto: “Foto nella mailbox”.

La canzone è accompagnata da un video ed è tratta dall’album “La musica sentimentale”, disco che il cantautore e polistrumentista lombardo aveva inizialmente annunciato nel 2018 e mai pubblicato. Nel disco sarebbe dovuta essere contenuta una versione riarrangiata di “Semplicemente”, canzone incisa con i Bluvertigo e presentata a Sanremo nel 2016.

 

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Intervista esclusiva al Sindaco di Bologna, Virginio Merola ai microfoni di Radio Bruno

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A cura di Micaela Romagnoli
Montaggio Audio Erio Cipolli

Un’intervista per parlare di questi ultimi mesi di mandato vissuti nel pieno della pandemia, del futuro di Bologna e del bilancio di questi dieci anni al governo della città.

“Bologna non mi ha mai deluso. Io continuo a pensare che bisogna capire perché ti criticano. Ma nessuna critica politica mi ha mai infastidito.
Ci sono state vicende di malelingue su di me, ecco quelle non erano critiche, erano offese e basta.”

“Le restrizioni pesano, in particolare ai giovani, alle imprese, ai ristoratori, a chi lavora nel turismo e nella cultura, ma i dati non sono confortanti e dobbiamo predisporci a ulteriori sacrifici. La questione essenziale è velocizzare il piano di vaccinazione. Spero che così a settembre si possa riguadagnare la nostra normalità, una normalità segnata da questa esperienza che ci deve aiutare a cambiare rispetto al passato.”

“Stanziare velocemente i ristori per le attività più colpite e rinnovarli.
Il Comune di Bologna, per la sua parte, ha esteso i dehors senza farli pagare fino a giugno e ha applicato uno sconto della Tari di 10 milioni di euro che sarà confermato anche nel 2021.”

“Gli ultimi atti da sindaco vorrei che fossero l’avvio della gara per il tram, lo sblocco della vicenda del Passante, il progetto dello Stadio Dall’Ara e dello stadio temporaneo. Credo che ve ne saranno le condizioni per il bene della città.”

“Mi auguro che le elezioni siano a giugno perché rispetteremo le scadenze democratiche e significherebbe che stiamo andando meglio con la pandemia e con il piano di vaccinazione. Io mi auguro di passare la campanella di sindaco a Matteo Lepore.”

Sanremo 2021, c’è il primo positivo al Covid: Moreno il Biondo degli Extraliscio

C’è il primo caso di Covid tra i cantanti in gara al Festival di Sanremo. Si tratta di Moreno Conficconi, meglio noto come Moreno il Biondo, degli Extraliscio che ieri pomeriggio è risultato positivo ai test prima delle prove.

Ora la band, formata anche da Mirco Mariani e Mauro Ferrara, ai quali si aggiunge Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti, è in quarantena in attesa dei risultati del tampone molecolare. Sono stati avviati anche i tracciamenti dei possibili contatti avuti dagli artisti, come da protocollo sanitario anti-Covid.

Il regolamento del festival prevede il ritiro dalla gara in caso di positività o quarantena per il Covid, quindi per la band potrebbe scattare il ritiro ancor prima di poter salire sul palco dell’Ariston a partire dal 2 marzo. Però non è detta l’ultima parola: con dieci giorni di quarantena, se il tampone di controllo dovesse risultare negativo, rientrerebbero in gara.

Gli Extraliscio approdano a Sanremo dopo il successo di “Extraliscio – Punk da balera”, per la regia di Elisabetta Sgarbi, e canteranno “Bianca luce nera”, canzone scritta da Mirco Mariani, Pacifico e Elisabetta Sgarbi.

Covid: mezza Italia rischia la zona arancione

Continuano a crescere i contagi e, dopo il consueto monitoraggio settimanale dell’Iss, potrebbero diventare arancioni sei nuove Regioni. A rischiare di più sarebbero la Lombardia, Piemonte, Lazio, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia e Marche che potrebbero avere un Rt superiore all’1, e si andrebbero ad aggiungere ad Abruzzo, Basilicata, Liguria, Molise, Umbria e provincia di Trento, già passate in zona arancione. L’Abruzzo però rischia di diventare zona rossa: nonostante siano già in zona rossa le province di Chieti e Pescara, da venerdì la regione rischia un Rt di 1,25, valore per cui scatterebbero le limitazioni più severe, anche a fronte del record di ricoverati degli ultimi due mesi registrato il 17 febbraio.

Nel mentre cresce la rabbia dei ristoratori in Emilia Romagna, come riporta il Resto del Carlino, che ancora non sanno se dovranno chiudere già da domenica o da lunedì. Un sentimento che si inasprisce nel tempo a causa delle comunicazioni date all’ultimo momento e le entrate ridotte all’osso.

Sono già stati presi provvedimenti con lockdown locali in Lombardia, dove sono state istituite quattro zone rosse nei comuni di Bollate, Castrezzato, Mede e Viggiù per circoscrivere i contagi a causa dell’esplosione di nuovi casi e di varianti. In queste zone rosse chiuse scuole, negozi e locali pubblici per ridurre al minimo necessario gli spostamenti.

Abruzzo e Lazio per scongiurare il rischio varianti, molto più contagiose del Covid-19.

Arriva anche un allarme dall’Istituto Pascale e dall’Università Federico II di Napoli, dove è stata riscontrata per la prima volta una nuova variante rarissima: la B.1.525. Attualmente non si conosce il potere di infezione e le caratteristiche del virus, ma finora è stato riscontrato solo con 32 casi in Gran Bretagna, e pochi casi anche in Nigeria, Danimarca e Stati Uniti.

Ghali: “sono in studio a lavorare ad un nuovo album”

Ghali torna in studio di registrazione e lo fa in grande stile. Dopo aver cancellato tutti i post sul suo profilo Instagram, l’artista ha pubblica una nuova foto per festeggiare il doppio disco di platino di “DNA”, il suo ultimo album.

“DNA è doppio disco di platino. Grazie a voi, al mio team e a chi ha ascoltato questo mio secondo disco anche solo una volta. Scusate l’assenza ma preferisco non esprimermi in altri modi quando sono in studio a lavorare ad un nuovo album”, ha scritto il cantautore.

Un nuovo progetto discografico ad un anno esatto di distanza dall’uscita di “DNA”, pubblicato lo scorso 21 febbraio. Un capitolo fondamentale nella carriera di Ghali, che ha devoluto tutti i proventi dell’edizione “DNA Deluxe X” ai lavoratori dello spettacolo. “Mille Pare (Bad Times)” è l’ultimo singolo estratto dal disco, ed è stato prodotto dal duo Merk & Kremont, con cui aveva già collaborato per la realizzazione del singolo “Good Times”.

 

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Fine settimana da bollino rosso sulle strade, controesodo per 12 milioni...

Vacanze finite per la maggior parte degli italiani, che nel fine settimana si metteranno in viaggio per tornare a casa. Si preannuncia un weekend...