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Marco Masini: il tour slitta in autunno

E’ stato confermato il rinvio in autunno del tour nei teatri di Marco Masini, quindi slittano i concerti inizialmente previsti per questa primavera.
Il tour, per festeggiare i 30 anni di carriera del cantautore fiorentino, partirà il 20 settembre, con l’appuntamento all’Arena di Verona insieme ad amici e colleghi, per poi proseguire nei principali teatri italiani ed europei.

Ecco le nuove date: 24 e 25 settembre Firenze (recupero del 15 e 16 maggio); 2 ottobre Torino (recupero del 9 maggio); 8 ottobre Zurigo (recupero del 15 aprile); 9 ottobre Liegi (recupero del 4 aprile); 10 ottobre Mons (recupero del 3 aprile); 13 ottobre Bologna (recupero del 30 aprile); 14 ottobre Venezia (recupero del 12 maggio); 18 ottobre Genova (recupero del 19 maggio); 27 ottobre Parma (recupero del 18 maggio); 28 ottobre Brescia (recupero del 25 aprile); 7 novembre Assisi (recupero del 29 aprile); 8 novembre Firenze (recupero del 24 maggio); 13 novembre Lecce (recupero del 22 maggio); 24 e 25 novembre Milano (recupero del 16 aprile e del 28 maggio).

Verranno comunicate entro il 15 aprile anche le date di recupero dei concerti a Orvieto (inizialmente previsto l’8 aprile), Ancona (concerto previsto il 18 aprile) e Roma (concerto previsto il 2 maggio).

Torna il Radio Bruno Night Party, venerdì 3 aprile dalle 21

Torna Radio Bruno Night Party, venerdì 3 aprile!

Una nuova festa con la nostra musica e i vostri messaggi. Canteremo e balleremo insieme, restando a casa.

Siete tutti invitati!

Perché #iorestoacasaconradiobruno!

Appuntamento venerdì 3 aprile dalle 21 alle 24, in diretta radio e tv (sul 256 e sul 71 del digitale terrestre)!

Terremoto a Bologna: scossa di magnitudo 3.0 nella notte

Una scossa di terremoto è stata avvertita nel Bolognese durante la notte, verso le 3.19. L’istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato una scossa di magnitudo 3.0 a una profondità di 9 chilometri con epicentro vicino ai comuni di Fonanelice, Borgo Tossignano e Casola Valsenio.

Non si registrano danni a cose o persone e dai post sui social pare che la scossa sia stata avvertita nell’imolese, anche ai piani bassi delle abitazioni.

“Le videochiamate ci permettono di ritrovare e scambiare sguardi”: i consigli della psicologa

Stare tutto il giorno in casa poi, con convivenze forzate, può mettere a dura prova i nostri nervi, generare stress e provocare una sorta di “fame d’aria”. Quali strategie e norme di comportamento occorre quindi adottare per gestire questo isolamento sociale imposto e non cedere all’ansia e alla paura? Come possiamo non cedere al panico? Cosa possiamo fare per proteggere i più piccoli, salvaguardandone la serenità? Lo abbiamo chiesto alla psicologa Sandra Frigerio.

La situazione di emergenza sanitaria che stiamo vivendo coinvolge tutti. E’ dunque normale sentirsi preoccupati, impotenti, spaventati o confusi. Il cambiamento delle abitudini di vita, scolastiche, lavorative e sociali, influisce sulla vita di adulti, bambini e anziani determinando numerose difficoltà. Stare tutto il giorno in casa poi, con convivenze forzate, può mettere a dura prova i nostri nervi, generare stress e provocare una sorta di “fame d’aria”. Quali strategie e buone norme di comportamento occorre quindi adottare per gestire questo isolamento sociale imposto e non cedere all’ansia e alla paura? Come possiamo non cedere al panico? Cosa possiamo fare per proteggere i più piccoli, salvaguardandone la serenità? Lo abbiamo chiesto alla psicologa Sandra Frigerio.

Nell’attuale difficile momento, le persone sono messe a dura prova e molti accusano sintomi d’ansia o attacchi di panico. Quali strategie e buone norme di comportamento si possono adottare per affievolire la paura?
“La paura è un’emozione innata che abbiamo sin dalla nascita perché utile alla sopravvivenza: ci attiva per difenderci dai pericoli che ci circondano. Poi si attivano alcuni meccanismi cognitivi nel momento in cui si valutano le situazioni e si prendono decisioni, che però possono determinare l’ampliamento della nostra paura: se si percepiscono, ad esempio, i rischi come incontrollabili, sconosciuti e rari la paura rischia di trasformarsi in panico. In questo caso è importante concentrarsi sul presente, respirare lentamente e profondamente per evitare azioni impulsive e riflettere sugli strumenti che possediamo per proteggere noi stessi. L’ansia invece si presenta come uno stato di allerta, come se stesse per accadere qualcosa di terribile e indefinibile. Chi presenta sintomi d’ansia cerca risposte fuori da sé con risultati poco rassicuranti. In questa condizione è consigliabile proteggersi da notizie allarmistiche che non fanno altro che alimentare pensieri negativi e distruttivi. Bisogna parlare con persone di fiducia ed eventualmente non provare vergogna e rivolgersi a psicologi che possano dare sollievo e aiuto in momento così delicato. Molti psicologi colleghi, come me, si rendono disponibili tramite consulenze a distanza (telefoniche o videochiamate) per dare supposto psicologico a chi ne avesse bisogno”.

Siamo bombardati da ininterrotte informazioni sui numeri dei contagiati e sulle regole da seguire per limitare i pericoli di contrarre il virus. Questa sovraesposizione di informazioni incide sull’ansia?
“Il Coronavirus non è un fenomeno che ci riguarda individualmente. Se il panico diventa collettivo molti individui provano ansia e desiderano agire pur di far calare l’ansia, e questo può generare stress e comportamenti irrazionali e poco produttivi. Farsi prendere dal contagio collettivo del panico porta a ignorare i dati oggettivi e la capacità di giudizio può affievolirsi. Un esempio di decisione avventata e irrazionale è stato prendere d’assalto i supermercati nel momento in cui si è diffusa la notizia delle restrizioni delle zone rosse. Si è preoccupati della propria vulnerabilità e di quella dei propri affetti e inconsapevolmente si tenta di renderli invulnerabili. Ma la ricerca ossessiva dell’invulnerabilità è controproducente perché può rendere oltremisura ansiosi, incapaci di affrontare il futuro perché troppo arroccati su se stessi. I media e i social network producono una sovraesposizione di informazioni che possono produrre effetti distorsivi perché focalizzate su notizie in rapida e allarmante sequenza sui singoli casi e sui dati complessivi e oggettivi del fenomeno. E’ importante tener conto di questo effetto e non passare il tempo a inseguire le notizie sul Coronavirus. L’esposizione continua a questo sovraffollamento di informazioni via web, radio e TV fa rimanere in stato incessantemente eccitatorio il nostro sistema di allerta e paura. Per questo motivo è preferibile scegliere uno o due momenti al giorno nei quali informarsi, da fonti ufficiali come il Ministero della Salute www.salute.gov.it/nuovocoronavirus” e l’Istituto Superiore di Sanità www.epicentro.iss.it/coronavirus”.

Sandra Frigerio

Reclusi in casa molte abitudini saltano come si può tenere occupata la mente e gestire lo stress?
“Questa emergenza ci vede in una gestione del tempo totalmente nuova e senza regole. Eravamo abituati a correre in tutti i settori, a scapito del nostro tempo di mantenimento (sonno e alimentazione) e delle relazioni sociali coi propri affetti. Il Coronavirus ha prepotentemente sconvolto i nostri ritmi e trovarne di nuovi è necessario per il nostro benessere psicologico e fisico. E’ consigliabile, quindi, creare nuove routine, che diano cadenza alle nostre giornate e relazioni. Ogni essere umano per restare in salute e non sviluppare sensazioni di ansia, che indeboliscono il nostro sistema immunitario, ha bisogno di sentirsi in uno stato di sicurezza, altrimenti mette in atto meccanismi di attacco, fuga o impotenza che probabilmente molti già avranno vissuto in questi giorni. Per salvaguardarci, abbiamo bisogno di sentire che gli altri sono nella nostra stessa condizione. Per farlo possiamo usare la messaggistica, email, telefonate, ma la videochiamata ci permette di ritrovare e scambiare sguardi, sorrisi o anche pianti. In un momento di fragilità non dobbiamo sentirci soli e possiamo mantenere e ricercare le relazioni sane, quelle che ci fanno stare bene. In questo momento storico e sociale il punto focale sono le Relazioni. Fare attività fisica è un altro punto fondamentale per stare bene psicologicamente e ha una potente funzione antidepressiva. Si possono provare attività di meditazione, pilates, yoga, seguire lezioni con tutorial online, eventualmente videochiamando amici per condividere in gruppo la lezione. Anche in questo caso è consigliato fare le attività in giorni fissi, come eventualmente si faceva prima di questa emergenza. Ovviamente per il bene collettivo e un senso civico queste attività si devono svolgere in casa, eventualmente davanti alla finestra, in balcone o nel proprio cortile privato. Anche se le nostre abitudini e impegni sono cambiati è consigliabile non trasformare il tempo dell’isolamento in un tempo disordinato: lavarsi e vestirsi (non indossando il pigiama durante la giornata), rispettare gli orari dei pasti, privilegiare un’alimentazione sana e corretta, scandire appuntamenti o piccole attività che sostituiscano il tempo lavoro, se questo si è dovuto arrestare. La difficoltà più grande è autogestire il proprio tempo stando dentro casa, rispetto alla vita di prima in cui il tempo era dettato dall’esterno”.

Anche la routine di bambini e ragazzi è stata stravolta: è giusto spiegare ai più piccoli cosa sta accadendo? Se sì, come?
“I bambini possono reagire allo stress in modi diversi (arrabbiandosi, agitandosi, bagnando il letto, facendo capricci col cibo…). Occorre rispondere alle loro reazioni ascoltando le loro preoccupazioni e prestando loro attenzione. Bisogna dedicare un tempo consapevole, usare gentilezza e rassicurazioni, giocare con loro e rilassarli. Seguire la routine dei compiti, dell’igiene personale e delle autonomie, così come avveniva negli ambienti educativi, alternando momenti di gioco e rilassamento. I bambini si fidano di noi e si affidano a noi. Se gli adulti sono disorientati, ansiosi, agitati, i bambini replicheranno le stesse emotività e disorientamenti. E’ consigliabile fornire spiegazioni su ciò che è accaduto e cosa è in corsa, dando informazioni chiare e vere su come ridurre il rischio del contagio con parole adeguate alla fascia di età. E’ utile dare degli orari in cui i bambini possono usare tablet e computer (per trovare idee e attività creative, ascolto di audiolibri) e poi cercare di condividere il tempo insieme, anche in attività pratiche come sistemare casa, cucinare, riordinare i giochi, raccontare fiabe e dedicare un tempo di ascolto attivo e consapevole”.

Quali accorgimenti si possono adottare per sostenere i più giovani in questo momento? Cosa possono fare le famiglie?
“Per gli adolescenti accettare l’isolamento forzato è particolarmente difficile perché hanno bisogno dei contatti con i loro amici e sono in una fase di ribellione e criticità verso i genitori. I genitori devono avere la capacità di non spazientirsi e di essere consapevoli che per questi giovani è normale arrabbiarsi se non possono uscire. Gli adolescenti vivono una fase di crescita in cui il gruppo amicale è il punto di riferimento, nel quale ricercare modelli e condivisione, e l’idea non poterlo vivere appieno può creare rabbia e frustrazione. In più gli adolescenti tendono a non preoccuparsi di un pericolo immateriale ma percepiscono maggiormente quelli concreti.
Anche per loro, quindi, è bene mantenere le routine scolastiche attraverso gli strumenti che tutte le scuole hanno attivato e le relazioni amicali con gli amici tramite le tecnologie e videochiamate. Da questo punto di vista gli adolescenti possono dimostrare le loro competenze di nativi digitali e rendersi d’aiuto eventualmente con genitori o nonni meno esperti. Anche loro hanno bisogno di ricevere un tempo di ascolto e condivisione familiare, in cui poter scambiare pensieri ed emotività”.

Questo stravolgimento delle nostre attività quotidiane determina indubbiamente una necessità di adattamento alla nuova situazione che può comportare difficoltà e disagi ma per certi versi rappresenta un’opportunità.
“Il cambiamento in molte occasioni viene vissuto dalle persone in modo negativo, addirittura con reazioni di shock o rifiuto. In realtà ogni cambiamento determina nuove forme di adattamento e apprendimento. Di sicuro non avremmo voluto sperimentare su noi stessi il potere del cambiamento con questa modalità, ma da questa esperienza dobbiamo cercare di tirar fuori le risorse che possediamo e che possono permettere di crescere positivamente, seppur attraversando frustrazione, paura, rabbia, tristezza. Per superare la confusione dei nostri pensieri possiamo scrivere, fare una lista delle cose che avremmo voluto e dovuto fare, leggere libri che diano anche il tempo della distrazione, riprendere uno strumento musicale che avevamo messo da parte, migliorare le nostre relazioni anche a distanza. Internet ci offre tantissimi spunti, ma la cosa migliore è partire dalle cose che ci fanno stare bene, che ci permettano di partire dalle nostre emozioni, bisogni, esperienze, ricordi. In questo modo riusciremo a mantenere allenata la nostra mente, ad esplorarci interiormente e a imparare cose nuove”.

Jessica Bianchi

I Backstreet Boys si riuniscono per la quarantena e cantano “I want it that way”

I Backstreet Boys hanno preso parte al Living Room Concert for America, in onda negli Stati Uniti su Fox ieri, domenica 29 marzo, presentati da Elton John. La band ha cantato una delle loro hit più famose, “I want it that way”, insieme ad altri artisti comodamente a casa loro nei quattro angoli d’America.

Living Room Concert for America è stato un evento che ha riunito grandissimi nomi della musica internazionale tra cui Mariah Carey, Alicia Keys, Shawn Mendes, Camila Cabello, Billie Eilish e Dave Grohl, che si sono esibiti nel corso della serata dal proprio salotto di casa.

Ecco il video:

 

Paura per la Regina Elisabetta: un valletto è positivo al virus

Arrivano nuovi problemi a Buckingham Palace, questa volta però riguardano la Regina Elisabetta. Come ha riportato il The Sun, ora è il Coronavirus a destare le preoccupazioni du tutta la famiglia reale: dalle ultime informazioni, sembra che anche il valletto personale della regina sia positivo al Covid-19.

La notizia ha fatto il giro del web e ora cresce l’apprensione per la sovrana, anche se fonti di palazzo fanno sapere che è tutto sotto controllo. “Tutti sono terrorizzati, non solo per se stessi ma soprattutto per la Regina Elisabetta e per il Principe Filippo – afferma la fonte anonima di palazzo che è stata intervistata dal tabloid inglese –. Al momento c’è un senso di paura che sta quasi togliendo il respiro”. Il valletto è stato messo subito in isolamento, ma non si conosco i motivi per cui ha fatto il tampone e se avesse dei sintomi. “Adesso tutti si chiedono: chi sarà il prossimo? La situazione è seria ma si cerca comunque di pensare positivo” aggiunge la fonte.

Il maggiordomo aveva diverse mansioni a palazzo, dal portare il pranzo alla sovrana alla consegna della posta, inoltre portava a spasso Vulcan e Candy, gli adorati cani di Elisabetta. La Regina sembra affrontare serenamente questo periodo di quarantena e pare che si stia attrezzando per lo smart working.

Il valletto però è il primo positivo dello staff, un altro addetto ha contratto il COVID-19 e adesso è in quarantena. Anche il Principe Carlo, 71 anni, è positivo e sta svolgendo la sua quarantena nel castello di Balmoral in Scozia insieme a Camilla, per ora negativa al tampone. Il principe ha visto per l’ultima volta la madre il 12 marzo, quando ancora non c’erano sospetti di contagio. Ad aver incontrato la sovrana il giorno prima, l’11 marzo, è stato il presidente Boris Johnson, ora positivo al virus.

Mahmood: esce il nuovo singolo “Eternantena”

Esce a sorpresa il nuovo singolo di Mahmood, “Eternantena” e il video è già disponibile su Youtube. L’artista milanese ha deciso di stupire tutti con l’uscita della nuova canzone in questo periodo di quarantena.

“A volte è solo nel silenzio che ci si ricorda chi siamo e cosa vogliamo diventare. Questo periodo ci sta regalando la possibilità di essere tutti uniti per un unico obiettivo. Tutti i giorni leggo i vostri messaggi pieni di sostegno e incoraggiamento e per ringraziarvi ho deciso di farvi un piccolo regalo” così Mahmood lancia la sua nuova canzone sui social.

Per vedere l’artista dal vivo ci sarà da aspettare l’autunno, le date di aprile, infatti, sono state posticipate a novembre e febbraio 2021.

Ecco tutte le date:

14 aprile Milano, Alcatraz – Posticipato al 3 novembre
21 aprile Londra, O2 Shepherds Bush Empire – Posticipato al 16 febbraio 2021
4 novembre Firenze, Tuscany Hall
9 novembre Milano, Alcatraz
13 novembre Napoli, Casa Della Musica
14 novembre Roma, Atlantico Live
17 novembre Venaria Reale (To), Concordia
19 novembre Nonantola (Mo), Vox Club
21 novembre S. Biagio Di Callalta (Tv), Supersonic Arena

I biglietti sono in prevendita su TicketOne e in tutti i canali di vendita abilitati.

Michael Stipe pubblica un inedito: “No Time For Love Like Now”

Come tutti è in quarantena lʼex leader dei R.E.M. e sui propri social anticipa la demo del suo nuovo brano “No Time For Love Like Now”. L’ultimo brano di Michael Stipe è un messaggio d’amore e solidarietà. Il video della versione demo della nuova canzone, che ha scritto a 4 mani con Aaron Dessner di The National è stato pubblicato sui canali social dell’artista.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

First take! A new song with Aaron Dessner. This is the demo track. Echoing Love xxx Michael

Un post condiviso da R.E.M. (@rem) in data:

“Non è tempo di pazzie, non è tempo di discussioni, non c’è un tempo migliore di adesso per l’amore” scrive Stipe.

Pochi giorni fa l’artista aveva postato un altro video in cui ricantava “It’s The End Of The World As We Know It (And I Feel Fine)”, facendo riferimento al difficile momento di emergenza. L’inedito arriva a sorpresa, visto che che dopo lo scioglimento dei R.E.M, l’artista è stato lontano dal mondo musicale esibendosi raramente e solo per occasioni benefiche.

Ci ha lasciato ad 86 anni il famoso compositore polacco, Krzysztof Penderecki

Addio a Krzysztof Penderecki. Il compositore polacco era molto apprezzato anche nell’ambito della musica contemporanea e aveva collaborato con tanti artisti: tra i tanti, il mitico Jonny Greenwood, chitarrista dei Radiohead, che più volte ha dichiarato di averlo avuto come fonte di ispirazione.

È stato autore anche di otto sinfonie, le sue musiche sono state scelte come parte della colonna sonora di film come L’esorcista e Shining.

Tra le sue ultime opere, anche un requiem in memoria di Papa Giovanni Paolo II.

Tavolo tra i balconi: anche in quarantena non si rinuncia al pranzo della domenica

Sembra impossibile, ma è successo a Porto San Giorgio (Fermo), nelle Marche. Due amici e vicini di casa non hanno rinunciato a condividere insieme il pranzo della domenica, osservando le restrizioni come riporta il Resto del Carlino.

Ora che i ristoranti sono chiusi e c’è l’obbligo di rimanere a un metro di distanza, perché non mangiare insieme rimanendo nei propri balconi? I due vicini hanno appoggiato un asse di legno tra un balcone e l’altro delle rispettive abitazioni, apparecchiato la tavola e pranzato insieme, superando così l’isolamento forzato di questi giorni.

La cosa non è passata inosservata al vicinato, che ha scattato una foto e postata sul web. L’immagine dei due commensali ai lati della tavola sospesa tra i due balconi è ben presto diventata virale, pubblicata su molti gruppi social della città.

Foto: Resto del Carlino

Marco Masini: il tour slitta in autunno

E’ stato confermato il rinvio in autunno del tour nei teatri di Marco Masini, quindi slittano i concerti inizialmente previsti per questa primavera.
Il tour, per festeggiare i 30 anni di carriera del cantautore fiorentino, partirà il 20 settembre, con l’appuntamento all’Arena di Verona insieme ad amici e colleghi, per poi proseguire nei principali teatri italiani ed europei.

Ecco le nuove date: 24 e 25 settembre Firenze (recupero del 15 e 16 maggio); 2 ottobre Torino (recupero del 9 maggio); 8 ottobre Zurigo (recupero del 15 aprile); 9 ottobre Liegi (recupero del 4 aprile); 10 ottobre Mons (recupero del 3 aprile); 13 ottobre Bologna (recupero del 30 aprile); 14 ottobre Venezia (recupero del 12 maggio); 18 ottobre Genova (recupero del 19 maggio); 27 ottobre Parma (recupero del 18 maggio); 28 ottobre Brescia (recupero del 25 aprile); 7 novembre Assisi (recupero del 29 aprile); 8 novembre Firenze (recupero del 24 maggio); 13 novembre Lecce (recupero del 22 maggio); 24 e 25 novembre Milano (recupero del 16 aprile e del 28 maggio).

Verranno comunicate entro il 15 aprile anche le date di recupero dei concerti a Orvieto (inizialmente previsto l’8 aprile), Ancona (concerto previsto il 18 aprile) e Roma (concerto previsto il 2 maggio).

Torna il Radio Bruno Night Party, venerdì 3 aprile dalle 21

Torna Radio Bruno Night Party, venerdì 3 aprile!

Una nuova festa con la nostra musica e i vostri messaggi. Canteremo e balleremo insieme, restando a casa.

Siete tutti invitati!

Perché #iorestoacasaconradiobruno!

Appuntamento venerdì 3 aprile dalle 21 alle 24, in diretta radio e tv (sul 256 e sul 71 del digitale terrestre)!

Terremoto a Bologna: scossa di magnitudo 3.0 nella notte

Una scossa di terremoto è stata avvertita nel Bolognese durante la notte, verso le 3.19. L’istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato una scossa di magnitudo 3.0 a una profondità di 9 chilometri con epicentro vicino ai comuni di Fonanelice, Borgo Tossignano e Casola Valsenio.

Non si registrano danni a cose o persone e dai post sui social pare che la scossa sia stata avvertita nell’imolese, anche ai piani bassi delle abitazioni.

“Le videochiamate ci permettono di ritrovare e scambiare sguardi”: i consigli della psicologa

Stare tutto il giorno in casa poi, con convivenze forzate, può mettere a dura prova i nostri nervi, generare stress e provocare una sorta di “fame d’aria”. Quali strategie e norme di comportamento occorre quindi adottare per gestire questo isolamento sociale imposto e non cedere all’ansia e alla paura? Come possiamo non cedere al panico? Cosa possiamo fare per proteggere i più piccoli, salvaguardandone la serenità? Lo abbiamo chiesto alla psicologa Sandra Frigerio.

La situazione di emergenza sanitaria che stiamo vivendo coinvolge tutti. E’ dunque normale sentirsi preoccupati, impotenti, spaventati o confusi. Il cambiamento delle abitudini di vita, scolastiche, lavorative e sociali, influisce sulla vita di adulti, bambini e anziani determinando numerose difficoltà. Stare tutto il giorno in casa poi, con convivenze forzate, può mettere a dura prova i nostri nervi, generare stress e provocare una sorta di “fame d’aria”. Quali strategie e buone norme di comportamento occorre quindi adottare per gestire questo isolamento sociale imposto e non cedere all’ansia e alla paura? Come possiamo non cedere al panico? Cosa possiamo fare per proteggere i più piccoli, salvaguardandone la serenità? Lo abbiamo chiesto alla psicologa Sandra Frigerio.

Nell’attuale difficile momento, le persone sono messe a dura prova e molti accusano sintomi d’ansia o attacchi di panico. Quali strategie e buone norme di comportamento si possono adottare per affievolire la paura?
“La paura è un’emozione innata che abbiamo sin dalla nascita perché utile alla sopravvivenza: ci attiva per difenderci dai pericoli che ci circondano. Poi si attivano alcuni meccanismi cognitivi nel momento in cui si valutano le situazioni e si prendono decisioni, che però possono determinare l’ampliamento della nostra paura: se si percepiscono, ad esempio, i rischi come incontrollabili, sconosciuti e rari la paura rischia di trasformarsi in panico. In questo caso è importante concentrarsi sul presente, respirare lentamente e profondamente per evitare azioni impulsive e riflettere sugli strumenti che possediamo per proteggere noi stessi. L’ansia invece si presenta come uno stato di allerta, come se stesse per accadere qualcosa di terribile e indefinibile. Chi presenta sintomi d’ansia cerca risposte fuori da sé con risultati poco rassicuranti. In questa condizione è consigliabile proteggersi da notizie allarmistiche che non fanno altro che alimentare pensieri negativi e distruttivi. Bisogna parlare con persone di fiducia ed eventualmente non provare vergogna e rivolgersi a psicologi che possano dare sollievo e aiuto in momento così delicato. Molti psicologi colleghi, come me, si rendono disponibili tramite consulenze a distanza (telefoniche o videochiamate) per dare supposto psicologico a chi ne avesse bisogno”.

Siamo bombardati da ininterrotte informazioni sui numeri dei contagiati e sulle regole da seguire per limitare i pericoli di contrarre il virus. Questa sovraesposizione di informazioni incide sull’ansia?
“Il Coronavirus non è un fenomeno che ci riguarda individualmente. Se il panico diventa collettivo molti individui provano ansia e desiderano agire pur di far calare l’ansia, e questo può generare stress e comportamenti irrazionali e poco produttivi. Farsi prendere dal contagio collettivo del panico porta a ignorare i dati oggettivi e la capacità di giudizio può affievolirsi. Un esempio di decisione avventata e irrazionale è stato prendere d’assalto i supermercati nel momento in cui si è diffusa la notizia delle restrizioni delle zone rosse. Si è preoccupati della propria vulnerabilità e di quella dei propri affetti e inconsapevolmente si tenta di renderli invulnerabili. Ma la ricerca ossessiva dell’invulnerabilità è controproducente perché può rendere oltremisura ansiosi, incapaci di affrontare il futuro perché troppo arroccati su se stessi. I media e i social network producono una sovraesposizione di informazioni che possono produrre effetti distorsivi perché focalizzate su notizie in rapida e allarmante sequenza sui singoli casi e sui dati complessivi e oggettivi del fenomeno. E’ importante tener conto di questo effetto e non passare il tempo a inseguire le notizie sul Coronavirus. L’esposizione continua a questo sovraffollamento di informazioni via web, radio e TV fa rimanere in stato incessantemente eccitatorio il nostro sistema di allerta e paura. Per questo motivo è preferibile scegliere uno o due momenti al giorno nei quali informarsi, da fonti ufficiali come il Ministero della Salute www.salute.gov.it/nuovocoronavirus” e l’Istituto Superiore di Sanità www.epicentro.iss.it/coronavirus”.

Sandra Frigerio

Reclusi in casa molte abitudini saltano come si può tenere occupata la mente e gestire lo stress?
“Questa emergenza ci vede in una gestione del tempo totalmente nuova e senza regole. Eravamo abituati a correre in tutti i settori, a scapito del nostro tempo di mantenimento (sonno e alimentazione) e delle relazioni sociali coi propri affetti. Il Coronavirus ha prepotentemente sconvolto i nostri ritmi e trovarne di nuovi è necessario per il nostro benessere psicologico e fisico. E’ consigliabile, quindi, creare nuove routine, che diano cadenza alle nostre giornate e relazioni. Ogni essere umano per restare in salute e non sviluppare sensazioni di ansia, che indeboliscono il nostro sistema immunitario, ha bisogno di sentirsi in uno stato di sicurezza, altrimenti mette in atto meccanismi di attacco, fuga o impotenza che probabilmente molti già avranno vissuto in questi giorni. Per salvaguardarci, abbiamo bisogno di sentire che gli altri sono nella nostra stessa condizione. Per farlo possiamo usare la messaggistica, email, telefonate, ma la videochiamata ci permette di ritrovare e scambiare sguardi, sorrisi o anche pianti. In un momento di fragilità non dobbiamo sentirci soli e possiamo mantenere e ricercare le relazioni sane, quelle che ci fanno stare bene. In questo momento storico e sociale il punto focale sono le Relazioni. Fare attività fisica è un altro punto fondamentale per stare bene psicologicamente e ha una potente funzione antidepressiva. Si possono provare attività di meditazione, pilates, yoga, seguire lezioni con tutorial online, eventualmente videochiamando amici per condividere in gruppo la lezione. Anche in questo caso è consigliato fare le attività in giorni fissi, come eventualmente si faceva prima di questa emergenza. Ovviamente per il bene collettivo e un senso civico queste attività si devono svolgere in casa, eventualmente davanti alla finestra, in balcone o nel proprio cortile privato. Anche se le nostre abitudini e impegni sono cambiati è consigliabile non trasformare il tempo dell’isolamento in un tempo disordinato: lavarsi e vestirsi (non indossando il pigiama durante la giornata), rispettare gli orari dei pasti, privilegiare un’alimentazione sana e corretta, scandire appuntamenti o piccole attività che sostituiscano il tempo lavoro, se questo si è dovuto arrestare. La difficoltà più grande è autogestire il proprio tempo stando dentro casa, rispetto alla vita di prima in cui il tempo era dettato dall’esterno”.

Anche la routine di bambini e ragazzi è stata stravolta: è giusto spiegare ai più piccoli cosa sta accadendo? Se sì, come?
“I bambini possono reagire allo stress in modi diversi (arrabbiandosi, agitandosi, bagnando il letto, facendo capricci col cibo…). Occorre rispondere alle loro reazioni ascoltando le loro preoccupazioni e prestando loro attenzione. Bisogna dedicare un tempo consapevole, usare gentilezza e rassicurazioni, giocare con loro e rilassarli. Seguire la routine dei compiti, dell’igiene personale e delle autonomie, così come avveniva negli ambienti educativi, alternando momenti di gioco e rilassamento. I bambini si fidano di noi e si affidano a noi. Se gli adulti sono disorientati, ansiosi, agitati, i bambini replicheranno le stesse emotività e disorientamenti. E’ consigliabile fornire spiegazioni su ciò che è accaduto e cosa è in corsa, dando informazioni chiare e vere su come ridurre il rischio del contagio con parole adeguate alla fascia di età. E’ utile dare degli orari in cui i bambini possono usare tablet e computer (per trovare idee e attività creative, ascolto di audiolibri) e poi cercare di condividere il tempo insieme, anche in attività pratiche come sistemare casa, cucinare, riordinare i giochi, raccontare fiabe e dedicare un tempo di ascolto attivo e consapevole”.

Quali accorgimenti si possono adottare per sostenere i più giovani in questo momento? Cosa possono fare le famiglie?
“Per gli adolescenti accettare l’isolamento forzato è particolarmente difficile perché hanno bisogno dei contatti con i loro amici e sono in una fase di ribellione e criticità verso i genitori. I genitori devono avere la capacità di non spazientirsi e di essere consapevoli che per questi giovani è normale arrabbiarsi se non possono uscire. Gli adolescenti vivono una fase di crescita in cui il gruppo amicale è il punto di riferimento, nel quale ricercare modelli e condivisione, e l’idea non poterlo vivere appieno può creare rabbia e frustrazione. In più gli adolescenti tendono a non preoccuparsi di un pericolo immateriale ma percepiscono maggiormente quelli concreti.
Anche per loro, quindi, è bene mantenere le routine scolastiche attraverso gli strumenti che tutte le scuole hanno attivato e le relazioni amicali con gli amici tramite le tecnologie e videochiamate. Da questo punto di vista gli adolescenti possono dimostrare le loro competenze di nativi digitali e rendersi d’aiuto eventualmente con genitori o nonni meno esperti. Anche loro hanno bisogno di ricevere un tempo di ascolto e condivisione familiare, in cui poter scambiare pensieri ed emotività”.

Questo stravolgimento delle nostre attività quotidiane determina indubbiamente una necessità di adattamento alla nuova situazione che può comportare difficoltà e disagi ma per certi versi rappresenta un’opportunità.
“Il cambiamento in molte occasioni viene vissuto dalle persone in modo negativo, addirittura con reazioni di shock o rifiuto. In realtà ogni cambiamento determina nuove forme di adattamento e apprendimento. Di sicuro non avremmo voluto sperimentare su noi stessi il potere del cambiamento con questa modalità, ma da questa esperienza dobbiamo cercare di tirar fuori le risorse che possediamo e che possono permettere di crescere positivamente, seppur attraversando frustrazione, paura, rabbia, tristezza. Per superare la confusione dei nostri pensieri possiamo scrivere, fare una lista delle cose che avremmo voluto e dovuto fare, leggere libri che diano anche il tempo della distrazione, riprendere uno strumento musicale che avevamo messo da parte, migliorare le nostre relazioni anche a distanza. Internet ci offre tantissimi spunti, ma la cosa migliore è partire dalle cose che ci fanno stare bene, che ci permettano di partire dalle nostre emozioni, bisogni, esperienze, ricordi. In questo modo riusciremo a mantenere allenata la nostra mente, ad esplorarci interiormente e a imparare cose nuove”.

Jessica Bianchi

I Backstreet Boys si riuniscono per la quarantena e cantano “I want it that way”

I Backstreet Boys hanno preso parte al Living Room Concert for America, in onda negli Stati Uniti su Fox ieri, domenica 29 marzo, presentati da Elton John. La band ha cantato una delle loro hit più famose, “I want it that way”, insieme ad altri artisti comodamente a casa loro nei quattro angoli d’America.

Living Room Concert for America è stato un evento che ha riunito grandissimi nomi della musica internazionale tra cui Mariah Carey, Alicia Keys, Shawn Mendes, Camila Cabello, Billie Eilish e Dave Grohl, che si sono esibiti nel corso della serata dal proprio salotto di casa.

Ecco il video:

 

Paura per la Regina Elisabetta: un valletto è positivo al virus

Arrivano nuovi problemi a Buckingham Palace, questa volta però riguardano la Regina Elisabetta. Come ha riportato il The Sun, ora è il Coronavirus a destare le preoccupazioni du tutta la famiglia reale: dalle ultime informazioni, sembra che anche il valletto personale della regina sia positivo al Covid-19.

La notizia ha fatto il giro del web e ora cresce l’apprensione per la sovrana, anche se fonti di palazzo fanno sapere che è tutto sotto controllo. “Tutti sono terrorizzati, non solo per se stessi ma soprattutto per la Regina Elisabetta e per il Principe Filippo – afferma la fonte anonima di palazzo che è stata intervistata dal tabloid inglese –. Al momento c’è un senso di paura che sta quasi togliendo il respiro”. Il valletto è stato messo subito in isolamento, ma non si conosco i motivi per cui ha fatto il tampone e se avesse dei sintomi. “Adesso tutti si chiedono: chi sarà il prossimo? La situazione è seria ma si cerca comunque di pensare positivo” aggiunge la fonte.

Il maggiordomo aveva diverse mansioni a palazzo, dal portare il pranzo alla sovrana alla consegna della posta, inoltre portava a spasso Vulcan e Candy, gli adorati cani di Elisabetta. La Regina sembra affrontare serenamente questo periodo di quarantena e pare che si stia attrezzando per lo smart working.

Il valletto però è il primo positivo dello staff, un altro addetto ha contratto il COVID-19 e adesso è in quarantena. Anche il Principe Carlo, 71 anni, è positivo e sta svolgendo la sua quarantena nel castello di Balmoral in Scozia insieme a Camilla, per ora negativa al tampone. Il principe ha visto per l’ultima volta la madre il 12 marzo, quando ancora non c’erano sospetti di contagio. Ad aver incontrato la sovrana il giorno prima, l’11 marzo, è stato il presidente Boris Johnson, ora positivo al virus.

Mahmood: esce il nuovo singolo “Eternantena”

Esce a sorpresa il nuovo singolo di Mahmood, “Eternantena” e il video è già disponibile su Youtube. L’artista milanese ha deciso di stupire tutti con l’uscita della nuova canzone in questo periodo di quarantena.

“A volte è solo nel silenzio che ci si ricorda chi siamo e cosa vogliamo diventare. Questo periodo ci sta regalando la possibilità di essere tutti uniti per un unico obiettivo. Tutti i giorni leggo i vostri messaggi pieni di sostegno e incoraggiamento e per ringraziarvi ho deciso di farvi un piccolo regalo” così Mahmood lancia la sua nuova canzone sui social.

Per vedere l’artista dal vivo ci sarà da aspettare l’autunno, le date di aprile, infatti, sono state posticipate a novembre e febbraio 2021.

Ecco tutte le date:

14 aprile Milano, Alcatraz – Posticipato al 3 novembre
21 aprile Londra, O2 Shepherds Bush Empire – Posticipato al 16 febbraio 2021
4 novembre Firenze, Tuscany Hall
9 novembre Milano, Alcatraz
13 novembre Napoli, Casa Della Musica
14 novembre Roma, Atlantico Live
17 novembre Venaria Reale (To), Concordia
19 novembre Nonantola (Mo), Vox Club
21 novembre S. Biagio Di Callalta (Tv), Supersonic Arena

I biglietti sono in prevendita su TicketOne e in tutti i canali di vendita abilitati.

Michael Stipe pubblica un inedito: “No Time For Love Like Now”

Come tutti è in quarantena lʼex leader dei R.E.M. e sui propri social anticipa la demo del suo nuovo brano “No Time For Love Like Now”. L’ultimo brano di Michael Stipe è un messaggio d’amore e solidarietà. Il video della versione demo della nuova canzone, che ha scritto a 4 mani con Aaron Dessner di The National è stato pubblicato sui canali social dell’artista.

 

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First take! A new song with Aaron Dessner. This is the demo track. Echoing Love xxx Michael

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“Non è tempo di pazzie, non è tempo di discussioni, non c’è un tempo migliore di adesso per l’amore” scrive Stipe.

Pochi giorni fa l’artista aveva postato un altro video in cui ricantava “It’s The End Of The World As We Know It (And I Feel Fine)”, facendo riferimento al difficile momento di emergenza. L’inedito arriva a sorpresa, visto che che dopo lo scioglimento dei R.E.M, l’artista è stato lontano dal mondo musicale esibendosi raramente e solo per occasioni benefiche.

Ci ha lasciato ad 86 anni il famoso compositore polacco, Krzysztof Penderecki

Addio a Krzysztof Penderecki. Il compositore polacco era molto apprezzato anche nell’ambito della musica contemporanea e aveva collaborato con tanti artisti: tra i tanti, il mitico Jonny Greenwood, chitarrista dei Radiohead, che più volte ha dichiarato di averlo avuto come fonte di ispirazione.

È stato autore anche di otto sinfonie, le sue musiche sono state scelte come parte della colonna sonora di film come L’esorcista e Shining.

Tra le sue ultime opere, anche un requiem in memoria di Papa Giovanni Paolo II.

Tavolo tra i balconi: anche in quarantena non si rinuncia al pranzo della domenica

Sembra impossibile, ma è successo a Porto San Giorgio (Fermo), nelle Marche. Due amici e vicini di casa non hanno rinunciato a condividere insieme il pranzo della domenica, osservando le restrizioni come riporta il Resto del Carlino.

Ora che i ristoranti sono chiusi e c’è l’obbligo di rimanere a un metro di distanza, perché non mangiare insieme rimanendo nei propri balconi? I due vicini hanno appoggiato un asse di legno tra un balcone e l’altro delle rispettive abitazioni, apparecchiato la tavola e pranzato insieme, superando così l’isolamento forzato di questi giorni.

La cosa non è passata inosservata al vicinato, che ha scattato una foto e postata sul web. L’immagine dei due commensali ai lati della tavola sospesa tra i due balconi è ben presto diventata virale, pubblicata su molti gruppi social della città.

Foto: Resto del Carlino

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