Avena 18 anni e si chiamava Tommaso Comelei la giovane vittima del tragico incidente stradale avvenuto nella notte tra sabato e ieri, domenica 7 aprile, poco dopo le 24.00, all’incrocio tra via dei Cardatori e via dei Legnaioli, tra Tobbiana e Casale, nel Comune di Prato.
Come riportato dalla stampa locale, lo scontro violento tra la moto, una Honda 500, sulla quale viaggiava il 18enne con un amico, e una Fiat 500, avvenuto per cause in corso di accertamento, non gli ha lasciato scampo. Ferito in modo grave anche l’amico, un 19enne, che è stato trasportato all’Ospedale di Prato in codice rosso.
Alla guida dell’auto si trovava un uomo di 47 anni che è rimasto ferito in maniera lieve.
Tommaso Comelei, originario di Prato e residente a San Marcello Pistoiese, aveva perso il padre pochi mesi fa.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e gli Agenti della Polizia Municipale di Prato: da ricostruire l’esatta dinamica del tragico sinistro.
Le Vibrazioni hanno annunciato le prime date del tour estivo! La band capitanata da Francesco Sarcina è pronta a portare la sua musica live sui palchi italiani a partire da aprile con il “Summer Tour 2024”. Un’occasione imperdibile per tutti i fan amanti della band, che può contare su una carriera ventennale e tante hit di grande successo.
Francesco Sarcina, Stefano Verderi e Alessandro Deidda saranno affiancati, sul palco, da Roberto Dell’Era (Afterhours, The Winstons) al basso e Will Medini (Gianna Nannini, Ultimo, Elisa) alle tastiere e pianoforte.
“Bella gente finalmente ci siamo: abbiamo un paio di novità da raccontarvi. La prima è che le nostre strade e quella di Marco Castellani (Garrincha) si separano, almeno per il momento. Ringraziamo Marco per questi anni insieme e gli auguriamo il meglio per il prosieguo della sua carriera. Diamo il benvenuto nella Vibra Family a Roberto Dell’Era che ci accompagnerà al basso e a Will Medini che si aggiungerà alla band con le sue tastiere e pianoforte. L’altra notizia è che il Summer Tour 2024 comincia molto presto, queste le prime date in programmazione!”, ha scritto la band sui social.
Ecco il calendario completo:
17 APRILE – MARGHERA (VE) – Nave de Vero
24 APRILE – PORTO SAN GIORGIO (FM) – Piazza Giacomo Matteotti
25 APRILE – SIRACUSA
27 APRILE – ACIREALE (CT)
20 MAGGIO – CASARANO (LE)
22 GIUGNO – CERTALDO (FI) – Certaldo in Fermento Festival
16 LUGLIO – VARALLO SESIA (VC) – Alpàa Festival
19 LUGLIO – VARESE – Giardini Estensi
08 AGOSTO – CESENATICO (FC) – Stadio Comunale
16 AGOSTO – LOCARNO – Locarno Film Festival
17 AGOSTO – CAMMARATA (AG)
19 AGOSTO – SABAUDIA (LT) – Piazza del Comune
Con due cambi (Maxime Lopez e Sottil) la Fiorentina inizia il secondo tempo meno orizzontalmente, arrivando al tiro dopo poco con Barak – non pericoloso -. Non è scintillante, ma è una viola più reattiva, senza creare grosse occasioni ma affacciandosi più volte sulle trequarti avversaria ed entrando più spesso in area di rigore.
Fino alla palla gol più ghiotta: a metà ripresa è Nico Gonzalez ad accendersi, prima con una sterzata – sbagliando poi il tiro/cross – e poi con uno splendido mancino a giro, deviato da Szczesny sull’incrocio. Negli ultimi minuti è invece Beltran ad andare vicino al gol, dopo una bella azione sulla sinistra e un pallone messo dentro che l’argentino aveva girato in porta, trovando sfortunatamente Nzola sulla traiettoria. È l’ultima grande palla gol di una Fiorentina che nel secondo tempo è stata un’altra squadra, che con voglia ha provato a strappare un pareggio il quale – viste le occasioni di una Juve nulla in attacco nei secondi 45 minuti – probabilmente avrebbe meritato. Decide un gol di Gatti nel primo tempo.
Gli amaranto, dopo appena pochi secondi, rischiano subito di andare sotto, con il diagonale di Muscas che fa la barba al palo. E’ il preludio di un primo tempo dominato dal Montevarchi, che al 14′, dopo essersi reso pericoloso con Ciofi, passa in vantaggio con Bontempi, che sfrutta un clamoroso errore in fase di impostazione di Carcani per battere Facchetti. Appena due minuti più tardi è Savshak a sbagliare, con Ciofi che però non ne approfitta calciando fuori da due passi. Il monologo degli ospiti continua con Boiga e Borgarello, mentre il Livorno si vede in avanti solo sul tramonto della prima frazione di gara, quando Tenkorang spara addosso a Dainelli da due passi.
Nell’intervallo Fossati rimescola le carte inserendo Cori, Brenna, Goffredi e Menga al posto di Tenkorang, Tanasa, Savshak e Menga. Lo stesso Cori ci prova subito con un colpo di testa, costringendo Dainelli alla deviazione in angolo. Gli amaranto, gradualmente, aumentano la pressione, anche se al 74′ rischiano il colpo del ko, con il sinitro di Ciofi che viene bloccato da Facchetti. Due minuti più tardi, però, il Livorno trova il pari, con il colpo di testa di Cori che, complice una deviazione, beffa l’estremo difensore rossoblù. Nel finale, poi, succede di tutto, ma il risultato non cambia più: 1-1.
EMPOLI(3-4-2-1) – 25 Caprile; 19 Bereszynski, 4 Walukiewicz, 33 Luperto; 11 Gyasi, 18 Marin, 30 Bastoni (dal 20′ st 29 Maleh), 3 Pezzella (dal 20′ st 13 Cacace); 28 Cambiaghi (dal 25′ st 20 Cancellieri), 27 Zurkowski (dal 43′ st 21 Fazzini); 17 Cerri (dal 25′ st 10 Niang). A disp. 1 Perisan, 12 Seghetti; 2 Goglichidze, 5 Grassi, 8 Kovalenko, 7 Shpendi, 9 Caputo, 23 Destro. All. Davide Nicola
TORINO(3-4-1-2) – 32 Milinkovic-Savic; 61 Tameze, 4 Buongiorno, 13 Rodriguez (dal 38′ st 21 Okereke); 19 Bellanova, 28 Ricci (dal 38′ st 6 Lovato), 77 Linetty (dal 43′ st 5 Masina), 27 Vojvoda (dal 31′ st 20 Lazaro); 16 Vlasic; 91 Zapata, 9 Sanabria. A disp. 1 Gemello, 71 Popa; 17 Kabic, 79 Savva, 15 Sazonov. All. Ivan Juric
Arbitro: Sig. Davide Massa di Imperia (Mokhtar-Bahri | IV Uff.le Cosso – VAR Di Paolo-Abisso)
Marcatore: al 6′ 28 Cambiaghi (E); al 15′ st 91 Zapata (T), al 28′ st 20 Cancellieri (E), al 46′ st 91 Zapata (T), al 49′ st 10 Niang (E).
Note – Angoli Empoli 1 Torino 7. Ammoniti: al 11′ 4 Walukiewicz (E), al 27′ 17 Cerri (E), al 39′ 91 Zapata (T). Espulsioni: nessuno. Recupero: 2′ pt – 5′ st. Spettatori: 8500. Presente in tribuna il CT della Nazionale Italiana Luciano Spalletti con il suo collaboratore Marco Domenichini, ex Empoli entrambi.
Il finale che non ti aspetti. Sì iniziamo proprio dal finale questa volta. E’ il minuto 94′ di una partita che ormai sembra arrivata ai titoli di coda con l’ennesimo appuntamento con la vittoria rimandato per la squadra toscana, raggiunta allo scoccare del primo dei cinque di recupero dalla seconda incornata vincente di serata di Zapata. Su un pallone scodellato in profondità si apre un duello in velocità tra il granata Bellanova e l’azzurro Cacace; l’esterno dei piemontesi va in copertura, il neozelandese ci crede, crede nel recupero palla e con tenacia strappa via il pallone e lo appoggia a Niang, colpo da biliardo del senegalese e apoteosi al Carlo Castellani. Titoli di coda stravolti, come sul campo del Sassuolo quarantadue giorni prima, con lo stesso risultato e con lo stesso copione. Sul gol-vittoria degli azzurri c’è chi sottolinea la leggerezza di Bellanova, il sottoscritto preferisce rimarcare la mentalità del calciatore azzurro nel credere fino all’ultimo in una palla ed in una giocata apparentemente “inutilizzabili”.
E’ così che spesso si scrivono le storie epiche, che restano impresse, che accendono, che entusiasmano, che possono risultare determinanti. Come questa vittoria dell’Empoli contro il Torino, a sette giornate dalla conclusione del campionato.
PRIMO TEMPO – Nell’Empoli torna Cerri dal primo minuto, Maleh rientra dalla squalifica ma Nicola gli preferisce Bastoni in mediana, Pezzella invece è il titolare sulla fascia sinistra. Juric invece promuove Sanabria titolare, lascia Lazaro in panchina. La prima fiammata della partita è degli ospiti è proprio con Sanabria che in solitario prova a sorprendere la difesa azzurra dentro al quarto minuto. Neanche il tempo di annotare sul taccuino del primo pericolo della contesa che l’Empoli passa. L’azione si sviluppa a sinistra: Cambiaghi riceve e all’altezza del vertice dell’area di rigore, salta Tameze e si accentra, lasciando partire un destro angolatissimo e teso che si insacca sotto l’incrocio sul palo più lontano; Milinkovic-Savic tocca ma la mano è piegata dal pallone. Gli azzurri interrompono così un digiuno da gol durato 367 minuti, e Cambiaghi torna a segnare dopo quasi un anno (ultimo centro l’8 maggio 2023, ndr). Il Torino schiuma rabbia e prova subito a reagire, l’Empoli capisce che i granata sono più forti nel palleggio e lasciano la regia della partita agli ospiti. Walukiewicz e Luperto devono ricorrere alle maniere forti con uno Zapata in serata: il polacco si becca il giallo con un fallo a centrocampo dopo appena undici minuti.
L’Empoli è aggressivo a centrocampo così l’ex Ricci e Vlasic non riescono a “guidare” le giocate dei piemontesi che, tuttavia, sono pericolosi con Sanabria due volte su cui Caprile è costretto ad un grande intervento in una di queste (ma c’era comunque fuorigioco di Tameze, ndr). Nonostante un gran da farsi da parte del Torino le occasioni da rete terminano qui e anzi l’Empoli in pieno recupero sfiora addirittura il raddoppio con Luperto che non aggancia in area di rigore, sugli sviluppi di un precedente calcio d’angolo (l’unico del match, ndr), un invitante cross dalla destra di Marin.
SECONDO TEMPO – Nessuna novità tattica al rientro dagli spogliatoi, ma il Torino, e si intuisce sin dalle prime battute, è maggiormente dentro al match. Complice la stanchezza che aggredisce le gambe degli azzurri le marcature su Vlasic e Ricci si allentano un po’ così i granata arrivano con maggiore facilità a ridosso dell’area di rigore empolese. Un cross da destra di Bellanova trova Zapata libero a centro area, il suo colpo di testa è centrale e Caprile para senza problemi. Pezzella chiama il cambio per un problema muscolare (sembrerebbe solo affaticamento, ndr) e al suo posto Nicola schiera Cacace, mentre Maleh prende il posto di Bastoni. Alla vigilia dell’ora di gioco Walukiewicz è costretto ad immolarsi su Sanabria per evitare il pari, deviando il pallone in angolo. Dall’angolo, e mentre le lancette del cronometro hanno già “invaso” il minuto successivo, viene scodellato un pallone perfetto per la zuccata vincente di Zapata su cui Luperto sbatte senza però riuscire ad ostacolare il colombiano. Uno a uno.
Nicola, che aveva già preparato un nuovo slot di cambi da qualche minuto, getta nella mischia Cancellieri e Niang per Cambiaghi e Cerri, stremati. Mentre il Torino offre la massima pressione per provare a ribaltare il punteggio è l’Empoli a sorprendere gli ospiti, e ci mette appena tre minuti dalla doppia sostituzione offensiva per farlo. Niang quasi da terra e spalle al campo avversario apre centralmente per Maleh, creando un clamoroso quattro contro tre, il numero ventinove suggerisce per Cancellieri che dal vertice sinistro lascia partire un destro potente e preciso che si insacca all’angolino basso alle spalle dell’estremo difensore granata. Un gol pazzesco.
Juric non ci sta e spende anche la carta Lazaro per Vojvoda e poi Lovato e Okereke per Ricci e Rodriguez, mentre Nicola richiama Zurkowski per inserire Fazzini. Ormai il canovaccio è chiaro: Torino che tenta il tutto per tutto con l’Empoli che stringe i denti. L’arbitro assegna cinque minuti di recupero, il quarto uomo espone la lavagna luminosa e proprio mentre va in scena il siparietto ecco che da un nuovo cross da destra di Bellanova sbuca la testa di Zapata: 2-2.
Il resto della storia l’avete conosciuta nelle prime righe di questo articolo. Non ci resta che raccontare dell’esplosione di gioia di tutta la panchina dell’Empoli, e di un abbraccio folle in mezzo al campo. Questi sono tre punti pesantissimi, che a sette giornate dalla fine del campionato proiettano l’Empoli a quota 28: almeno per una notte a +3 sulla zona retrocessione, con un balzo che vale almeno per questa notte il sorpasso su Cagliari ed Hellas Verona e per due l’aggancio all’Udinese (i friuliani giocano lunedì il posticipo contro l’Inter, ndr). Sabato prossimo la sfida salvezza in casa del Lecce, che ha un solo punto in più degli azzurri in classifica.
Fonte: gabrieleguastella.it
La festa al termine del match vinto dagli azzurri 3-2 sul Torino (Credit Ph EFC 1920)
Avena 18 anni e si chiamava Tommaso Comelei la giovane vittima del tragico incidente stradale avvenuto nella notte tra sabato e ieri, domenica 7 aprile, poco dopo le 24.00, all’incrocio tra via dei Cardatori e via dei Legnaioli, tra Tobbiana e Casale, nel Comune di Prato.
Come riportato dalla stampa locale, lo scontro violento tra la moto, una Honda 500, sulla quale viaggiava il 18enne con un amico, e una Fiat 500, avvenuto per cause in corso di accertamento, non gli ha lasciato scampo. Ferito in modo grave anche l’amico, un 19enne, che è stato trasportato all’Ospedale di Prato in codice rosso.
Alla guida dell’auto si trovava un uomo di 47 anni che è rimasto ferito in maniera lieve.
Tommaso Comelei, originario di Prato e residente a San Marcello Pistoiese, aveva perso il padre pochi mesi fa.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e gli Agenti della Polizia Municipale di Prato: da ricostruire l’esatta dinamica del tragico sinistro.
Le Vibrazioni hanno annunciato le prime date del tour estivo! La band capitanata da Francesco Sarcina è pronta a portare la sua musica live sui palchi italiani a partire da aprile con il “Summer Tour 2024”. Un’occasione imperdibile per tutti i fan amanti della band, che può contare su una carriera ventennale e tante hit di grande successo.
Francesco Sarcina, Stefano Verderi e Alessandro Deidda saranno affiancati, sul palco, da Roberto Dell’Era (Afterhours, The Winstons) al basso e Will Medini (Gianna Nannini, Ultimo, Elisa) alle tastiere e pianoforte.
“Bella gente finalmente ci siamo: abbiamo un paio di novità da raccontarvi. La prima è che le nostre strade e quella di Marco Castellani (Garrincha) si separano, almeno per il momento. Ringraziamo Marco per questi anni insieme e gli auguriamo il meglio per il prosieguo della sua carriera. Diamo il benvenuto nella Vibra Family a Roberto Dell’Era che ci accompagnerà al basso e a Will Medini che si aggiungerà alla band con le sue tastiere e pianoforte. L’altra notizia è che il Summer Tour 2024 comincia molto presto, queste le prime date in programmazione!”, ha scritto la band sui social.
Ecco il calendario completo:
17 APRILE – MARGHERA (VE) – Nave de Vero
24 APRILE – PORTO SAN GIORGIO (FM) – Piazza Giacomo Matteotti
25 APRILE – SIRACUSA
27 APRILE – ACIREALE (CT)
20 MAGGIO – CASARANO (LE)
22 GIUGNO – CERTALDO (FI) – Certaldo in Fermento Festival
16 LUGLIO – VARALLO SESIA (VC) – Alpàa Festival
19 LUGLIO – VARESE – Giardini Estensi
08 AGOSTO – CESENATICO (FC) – Stadio Comunale
16 AGOSTO – LOCARNO – Locarno Film Festival
17 AGOSTO – CAMMARATA (AG)
19 AGOSTO – SABAUDIA (LT) – Piazza del Comune
Con due cambi (Maxime Lopez e Sottil) la Fiorentina inizia il secondo tempo meno orizzontalmente, arrivando al tiro dopo poco con Barak – non pericoloso -. Non è scintillante, ma è una viola più reattiva, senza creare grosse occasioni ma affacciandosi più volte sulle trequarti avversaria ed entrando più spesso in area di rigore.
Fino alla palla gol più ghiotta: a metà ripresa è Nico Gonzalez ad accendersi, prima con una sterzata – sbagliando poi il tiro/cross – e poi con uno splendido mancino a giro, deviato da Szczesny sull’incrocio. Negli ultimi minuti è invece Beltran ad andare vicino al gol, dopo una bella azione sulla sinistra e un pallone messo dentro che l’argentino aveva girato in porta, trovando sfortunatamente Nzola sulla traiettoria. È l’ultima grande palla gol di una Fiorentina che nel secondo tempo è stata un’altra squadra, che con voglia ha provato a strappare un pareggio il quale – viste le occasioni di una Juve nulla in attacco nei secondi 45 minuti – probabilmente avrebbe meritato. Decide un gol di Gatti nel primo tempo.
Gli amaranto, dopo appena pochi secondi, rischiano subito di andare sotto, con il diagonale di Muscas che fa la barba al palo. E’ il preludio di un primo tempo dominato dal Montevarchi, che al 14′, dopo essersi reso pericoloso con Ciofi, passa in vantaggio con Bontempi, che sfrutta un clamoroso errore in fase di impostazione di Carcani per battere Facchetti. Appena due minuti più tardi è Savshak a sbagliare, con Ciofi che però non ne approfitta calciando fuori da due passi. Il monologo degli ospiti continua con Boiga e Borgarello, mentre il Livorno si vede in avanti solo sul tramonto della prima frazione di gara, quando Tenkorang spara addosso a Dainelli da due passi.
Nell’intervallo Fossati rimescola le carte inserendo Cori, Brenna, Goffredi e Menga al posto di Tenkorang, Tanasa, Savshak e Menga. Lo stesso Cori ci prova subito con un colpo di testa, costringendo Dainelli alla deviazione in angolo. Gli amaranto, gradualmente, aumentano la pressione, anche se al 74′ rischiano il colpo del ko, con il sinitro di Ciofi che viene bloccato da Facchetti. Due minuti più tardi, però, il Livorno trova il pari, con il colpo di testa di Cori che, complice una deviazione, beffa l’estremo difensore rossoblù. Nel finale, poi, succede di tutto, ma il risultato non cambia più: 1-1.
EMPOLI(3-4-2-1) – 25 Caprile; 19 Bereszynski, 4 Walukiewicz, 33 Luperto; 11 Gyasi, 18 Marin, 30 Bastoni (dal 20′ st 29 Maleh), 3 Pezzella (dal 20′ st 13 Cacace); 28 Cambiaghi (dal 25′ st 20 Cancellieri), 27 Zurkowski (dal 43′ st 21 Fazzini); 17 Cerri (dal 25′ st 10 Niang). A disp. 1 Perisan, 12 Seghetti; 2 Goglichidze, 5 Grassi, 8 Kovalenko, 7 Shpendi, 9 Caputo, 23 Destro. All. Davide Nicola
TORINO(3-4-1-2) – 32 Milinkovic-Savic; 61 Tameze, 4 Buongiorno, 13 Rodriguez (dal 38′ st 21 Okereke); 19 Bellanova, 28 Ricci (dal 38′ st 6 Lovato), 77 Linetty (dal 43′ st 5 Masina), 27 Vojvoda (dal 31′ st 20 Lazaro); 16 Vlasic; 91 Zapata, 9 Sanabria. A disp. 1 Gemello, 71 Popa; 17 Kabic, 79 Savva, 15 Sazonov. All. Ivan Juric
Arbitro: Sig. Davide Massa di Imperia (Mokhtar-Bahri | IV Uff.le Cosso – VAR Di Paolo-Abisso)
Marcatore: al 6′ 28 Cambiaghi (E); al 15′ st 91 Zapata (T), al 28′ st 20 Cancellieri (E), al 46′ st 91 Zapata (T), al 49′ st 10 Niang (E).
Note – Angoli Empoli 1 Torino 7. Ammoniti: al 11′ 4 Walukiewicz (E), al 27′ 17 Cerri (E), al 39′ 91 Zapata (T). Espulsioni: nessuno. Recupero: 2′ pt – 5′ st. Spettatori: 8500. Presente in tribuna il CT della Nazionale Italiana Luciano Spalletti con il suo collaboratore Marco Domenichini, ex Empoli entrambi.
Il finale che non ti aspetti. Sì iniziamo proprio dal finale questa volta. E’ il minuto 94′ di una partita che ormai sembra arrivata ai titoli di coda con l’ennesimo appuntamento con la vittoria rimandato per la squadra toscana, raggiunta allo scoccare del primo dei cinque di recupero dalla seconda incornata vincente di serata di Zapata. Su un pallone scodellato in profondità si apre un duello in velocità tra il granata Bellanova e l’azzurro Cacace; l’esterno dei piemontesi va in copertura, il neozelandese ci crede, crede nel recupero palla e con tenacia strappa via il pallone e lo appoggia a Niang, colpo da biliardo del senegalese e apoteosi al Carlo Castellani. Titoli di coda stravolti, come sul campo del Sassuolo quarantadue giorni prima, con lo stesso risultato e con lo stesso copione. Sul gol-vittoria degli azzurri c’è chi sottolinea la leggerezza di Bellanova, il sottoscritto preferisce rimarcare la mentalità del calciatore azzurro nel credere fino all’ultimo in una palla ed in una giocata apparentemente “inutilizzabili”.
E’ così che spesso si scrivono le storie epiche, che restano impresse, che accendono, che entusiasmano, che possono risultare determinanti. Come questa vittoria dell’Empoli contro il Torino, a sette giornate dalla conclusione del campionato.
PRIMO TEMPO – Nell’Empoli torna Cerri dal primo minuto, Maleh rientra dalla squalifica ma Nicola gli preferisce Bastoni in mediana, Pezzella invece è il titolare sulla fascia sinistra. Juric invece promuove Sanabria titolare, lascia Lazaro in panchina. La prima fiammata della partita è degli ospiti è proprio con Sanabria che in solitario prova a sorprendere la difesa azzurra dentro al quarto minuto. Neanche il tempo di annotare sul taccuino del primo pericolo della contesa che l’Empoli passa. L’azione si sviluppa a sinistra: Cambiaghi riceve e all’altezza del vertice dell’area di rigore, salta Tameze e si accentra, lasciando partire un destro angolatissimo e teso che si insacca sotto l’incrocio sul palo più lontano; Milinkovic-Savic tocca ma la mano è piegata dal pallone. Gli azzurri interrompono così un digiuno da gol durato 367 minuti, e Cambiaghi torna a segnare dopo quasi un anno (ultimo centro l’8 maggio 2023, ndr). Il Torino schiuma rabbia e prova subito a reagire, l’Empoli capisce che i granata sono più forti nel palleggio e lasciano la regia della partita agli ospiti. Walukiewicz e Luperto devono ricorrere alle maniere forti con uno Zapata in serata: il polacco si becca il giallo con un fallo a centrocampo dopo appena undici minuti.
L’Empoli è aggressivo a centrocampo così l’ex Ricci e Vlasic non riescono a “guidare” le giocate dei piemontesi che, tuttavia, sono pericolosi con Sanabria due volte su cui Caprile è costretto ad un grande intervento in una di queste (ma c’era comunque fuorigioco di Tameze, ndr). Nonostante un gran da farsi da parte del Torino le occasioni da rete terminano qui e anzi l’Empoli in pieno recupero sfiora addirittura il raddoppio con Luperto che non aggancia in area di rigore, sugli sviluppi di un precedente calcio d’angolo (l’unico del match, ndr), un invitante cross dalla destra di Marin.
SECONDO TEMPO – Nessuna novità tattica al rientro dagli spogliatoi, ma il Torino, e si intuisce sin dalle prime battute, è maggiormente dentro al match. Complice la stanchezza che aggredisce le gambe degli azzurri le marcature su Vlasic e Ricci si allentano un po’ così i granata arrivano con maggiore facilità a ridosso dell’area di rigore empolese. Un cross da destra di Bellanova trova Zapata libero a centro area, il suo colpo di testa è centrale e Caprile para senza problemi. Pezzella chiama il cambio per un problema muscolare (sembrerebbe solo affaticamento, ndr) e al suo posto Nicola schiera Cacace, mentre Maleh prende il posto di Bastoni. Alla vigilia dell’ora di gioco Walukiewicz è costretto ad immolarsi su Sanabria per evitare il pari, deviando il pallone in angolo. Dall’angolo, e mentre le lancette del cronometro hanno già “invaso” il minuto successivo, viene scodellato un pallone perfetto per la zuccata vincente di Zapata su cui Luperto sbatte senza però riuscire ad ostacolare il colombiano. Uno a uno.
Nicola, che aveva già preparato un nuovo slot di cambi da qualche minuto, getta nella mischia Cancellieri e Niang per Cambiaghi e Cerri, stremati. Mentre il Torino offre la massima pressione per provare a ribaltare il punteggio è l’Empoli a sorprendere gli ospiti, e ci mette appena tre minuti dalla doppia sostituzione offensiva per farlo. Niang quasi da terra e spalle al campo avversario apre centralmente per Maleh, creando un clamoroso quattro contro tre, il numero ventinove suggerisce per Cancellieri che dal vertice sinistro lascia partire un destro potente e preciso che si insacca all’angolino basso alle spalle dell’estremo difensore granata. Un gol pazzesco.
Juric non ci sta e spende anche la carta Lazaro per Vojvoda e poi Lovato e Okereke per Ricci e Rodriguez, mentre Nicola richiama Zurkowski per inserire Fazzini. Ormai il canovaccio è chiaro: Torino che tenta il tutto per tutto con l’Empoli che stringe i denti. L’arbitro assegna cinque minuti di recupero, il quarto uomo espone la lavagna luminosa e proprio mentre va in scena il siparietto ecco che da un nuovo cross da destra di Bellanova sbuca la testa di Zapata: 2-2.
Il resto della storia l’avete conosciuta nelle prime righe di questo articolo. Non ci resta che raccontare dell’esplosione di gioia di tutta la panchina dell’Empoli, e di un abbraccio folle in mezzo al campo. Questi sono tre punti pesantissimi, che a sette giornate dalla fine del campionato proiettano l’Empoli a quota 28: almeno per una notte a +3 sulla zona retrocessione, con un balzo che vale almeno per questa notte il sorpasso su Cagliari ed Hellas Verona e per due l’aggancio all’Udinese (i friuliani giocano lunedì il posticipo contro l’Inter, ndr). Sabato prossimo la sfida salvezza in casa del Lecce, che ha un solo punto in più degli azzurri in classifica.
Fonte: gabrieleguastella.it
La festa al termine del match vinto dagli azzurri 3-2 sul Torino (Credit Ph EFC 1920)
La morte improvvisa del re d'Inghilterra mostra tutta la debolezza della monarchia quando la corona finisce nelle mani del principe ereditario, un ragazzo sciocco...