L’Empoli ha ceduto il giovane attaccante (classe 2004) Filippo Panicucci al San Donato Tavarnelle. Panicucci passa in prestito ai gialloblu, che la prossima stagione sono chiamati a disputare un campionato da protagonisti in Serie D.
Intanto sembra avvicinarsi l’arrivo ad Empoli del terzino destro Bartosz Bereszyński, nazionale polacco ed in forza alla Sampdoria, Campione d’Italia con il Napoli la scorsa stagione. L’eventuale arrivo del giocatore blucerchiato, che sabato nella trasferta vittoriosa di Terni ha comunque giocato titolare, potrebbe aprire nuovi scenari per Stojanovic: va alla Fiorentina, passa proprio alla Samp accettando di scendere in B, o resta trasformandosi in esterno offensivo?
Mentre l’Empoli attende novità per Akpa-Akpro, che sembra si stia convincendo a tornare ad Empoli vedendosi sfumare ogni giorno sempre di più il sogno di tornare in Francia al “suo” Tolosa, il Direttore Pietro Accardi osserva con particolare attenzione il fronte offensivo perchè forse l’Empoli necessita anche di un nuovo innesto di qualità e sostanza in quel reparto.
Sono almeno due i ragazzi sul piede di partenza: Crociata che piace al Lecco, e che potrebbe quindi rinforzare la batteria di “empolesi” in riva al lago aggiungendosi a Degli Innocenti e Donati, ed Ekong che soprattutto in caso di nuovo arrivo in attacco andrebbe a maturare esperienza altrove, possibilmente ancora in serie cadetta.
EMPOLI(4-2-3-1) – 25 Caprile; 24 Ebuehi, 34 Ismajli, 33 Luperto, 13 Cacace (dal 34′ st 3 Pezzella); 18 Marin, 5 Grassi (dal 41′ st 10 Henderson); 20 Cancellieri (dal 25′ st 7 Shpendi), 35 Baldanzi, 11 Gyasi (dal 41′ 17 Ekong), 9 Caputo (dal 25′ st 91 Piccoli). A disp. 1 Perisan, 40 Stubljar; 14 Guarino, 30 Stojanovic, 22 Ranocchia, 31 Marianucci, 32 Haas. All. P. Zanetti
HELLAS VERONA(4-3-2-1) – 1 Montipò; 27 Dawidowicz, 23 Magnani, 42 Coppola; 24 Terracciano, 18 Hongla, 33 Duda (dal 43′ st 2 Amione), 3 Doig (dal 43′ st 32 Cabal); 90 Folorunsho (dal 24′ st 20 Saponara), 77 Mboula (dal 24′ st 11 Djuric); 26 Ngonge (dal 24′ st 99 Bonazzoli). A disp. 22 Berardi, 34 Perilli; 97 Cazzadori, 80 Cisse, 14 Joselito, 28 Patane. All. M. Baroni
Arbitro: Sig. Luca Massimi di Termoli (Zingarelli-Scatragli | IV Uff.le Manganiello – VAR Valeri-Gariglio)
Marcatori: 30′ st 99 Bonazzoli (HV)
NOTE: Angoli Empoli 2 Hellas Verona 4. Ammoniti: al 44′ 33 Duda (HV); al 13′ st 23 Magnani (HV), al 21′ st 13 Cacace (E), al 23′ st 5 Grassi (E). Espulsi: nessuno. Recupero: 3′ pt – 6′ st. Spettatori: 9.000.
Dopo il debutto infelice in Coppa Italia arriva anche il debutto infelice nella Serie A per il “nuovo” Carlo Castellani-Arena Computer Gross. Due sconfitte su due non è proprio un bell’impatto per l’Empoli, in questa già di per sé complicata stagione che vede il club azzurro impegnato nell’inseguire un obiettivo mai raggiunto nella propria storia: salvarsi per il terzo anno consecutivo nella massima serie.
Al Castellani arriva l’Hellas Verona di Baroni, che si è guadagnato la permanenza nella Serie A vincendo lo spareggio contro lo Spezia, “condannato” a quello spareggio soprattutto dal pareggio dell’Empoli nella gara del Bentegodi dello scorso fine maggio, penultima giornata, con il gol di Stojanovic al 96′.
La partita già calda per via dei tre punti pesantissimi in palio, considerata già uno scontro salvezza alla prima giornata, inizia con il termometro che segna trentacinque gradi centigradi ed il sole ancora abbastanza alto (ore 18:30); sugli spalti è tutto uno sventolio di pezzi di carta che sembra di assistere alla famigerata “Pañuelada”, quella messa in scena dai tifosi del Real Madrid quando le cose non vanno bene: qui il motivo è un altro, si cerca refrigerio. Sicuri che ad uccidere il calcio sia solo la pirateria? Oppure ci sono anche scelte non proprio idilliache.
Andiamo al match. L’Empoli deve fare i conti con le quasi nauseanti voci di mercato tra arrivi ma soprattutto partenze (per esempio quella su Baldanzi, ndr), e le assenze tipo quella di Fazzini, o Maldini e Walukiewicz. Mister Zanetti sceglie Cacace a sinistra, la coppia Grassi-Marin in mediana, Cancellieri subito in campo esterno destro con Gyasi a sinistra e Baldanzi alle spalle di Caputo unica punta.
Assenze anche nel Verona che, oltre agli squalificati Faraoni e Hien, deve fare a meno di Henry, Hrustic, e Lazovic. Sorprende la scelta di Baroni di spedire in panchina sia Djuric che Bonazzoli, insieme a Saponara: ma i tre entreranno per la mezzora di partita finale in un unico istante e cambieranno in maniera decisiva le sorti del match.
L’Empoli parte benino, dire bene però è troppo. Marin tuttavia intorno al decimo del primo tempo dal limite scaglia una conclusione potente che Montipò è bravo a deviare sulla traversa. Gli azzurri controllano e concedono poco ad un Hellas più fisico che tecnico. Al 42′ i toscani avrebbero la grande occasione per passare in vantaggio: Gyasi però ben appostato all’interno dell’area di rigore va al tiro con il corpo all’indietro e calcia clamorosamente sopra la traversa, senza centrare neanche lo specchio.
Gyasi in azione contro l’Hellas Verona (Credit Ph EFC 1920)
La ripresa inizia con la stessa musica della prima frazione, con l’unica differenza data dal fatto che le squadre sembrano essersi allungate concedendo qualche spazio in più. In questi spazi Baldanzi si illumina: in questo Empoli sembra davvero lui l’unico in grado di poter far cambiare il passo alla squadra, almeno in questa fase di stagione. Così al 13′, dopo un’ottima combinazione con Cancellieri, esegue uno slalom tra gli avversari e guadagna una punizione dal limite che Marin calcia di potenza e senza precisione.
Arriviamo così al giro di boa del secondo tempo, senza altri particolari sussulti ma con la netta sensazione che l’Empoli debba provare quantomeno a cambiare qualcosa se vuole tentare di portare a casa l’intera posta in palio. I cambi non avvengono, e anzi è l’Hellas al 24′ a farli. Tre in un solo colpo: entrano Saponara, Djuric e Bonazzoli, stravolgendo totalmente così l’assetto tattico offensivo. La percezione avuta dagli spalti è che quando il tecnico azzurro ha visto le mosse abbia richiamato subito il cambio: due per gli azzurri con Shpendi per Cancellieri e Piccoli per Caputo.
Un caso, una fatalità? Semplice combinazione? L’Hellas con questa mossa alza subito il proprio baricentro, i centimetri di Djuric fanno arretrare la coppia dei difensori centrali, Bonazzoli velocizza le manovre scaligere, Saponara spariglia le carte con l’inventiva. Insomma il Verona diventa di colpo intraprendente e viene premiato al 30′ esatto quando, sugli sviluppi di angolo, Caprile manca la palla in presa e in un’azione piuttosto confusionaria Bonazzoli spedisce la palla in rete.
Nei ventuno minuti restanti, recupero compreso, l’Empoli è sembrato a corto di fiato, energie, muscoli e idee, rendendo così semplicissima l’operazione da “tre punti” per l’Hellas Verona.
Sconfitta pesante per gli azzurri che, calendario alla mano (Monza fuori, Juventus, Roma fuori, e Inter in casa), rischiano di iniziare davvero con il piede sbagliato questa stagione.
L’ultima analisi è per la squadra. L’impressione è che davvero serva uno come Cambiaghi, se non Cambiaghi stesso: il Gyasi visto fin qui ha deluso le aspettative. L’altra impressione è che l’Empoli non possa assolutamente privarsi di un giocatore come Baldanzi.
La Fiorentina vince all’esordio del campionato di Serie A e lo fa in trasferta (come non accadeva ormai dal 1997) strapazzando a Marassi il Genoa per 4-1: a decidere una gara mai in discussione in cui la squadra di Italiano ha impresso il suo marchio già nei primi minuti del primo tempo le reti di Biraghi al 5’, di Bonaventura all’11’, di Gonzalez di testa (sugli sviluppi di un corner) al 40’ e la rete di Mandragora all’11’ della ripresa. Per il Genoa gol della bandiera segnato da Biraschi al 13’ del secondo tempo, dopo una frittata collettiva nella difesa viola.
Da segnalare gli esordi – oltre che di Kayode in Serie A da titolare – anche di tanti nuovi acquisti: Arthur e Nzola (partiti titolari) e a gara in corso di Beltran e Infantino.
Lutto nel mondo del calcio: Carlo Mazzone è morto all’età di 86 anni. Lo storico allenatore, personaggio istrionico che ha attraversato oltre 50 anni di calcio italiano, è ancora oggi l’attuale recordman di panchine in Serie A con ben 792 partite da tecnico. Inserito nella Hall of Fame del calcio italiano, allenatore di 12 diverse squadre italiane tra il 1969 e il 2006 tra cui Roma, Fiorentina, Napoli e Cagliari. La sua ultima squadra fu il Livorno.
L’US Città di Pontedera comunica di aver acquisito a titolo definitivo il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Gabriele Selleri, proveniente dall’Imolese Calcio 1919. Punta centrale, classe 2003, originario di Forlì, Selleri è reduce da un’ottima metà stagione al Gozzano, in Serie D, in cui ha siglato 8 reti in 20 presenze, con la media di un gol ogni 194 minuti. In precedenza aveva militato nei settori giovanili di Cesena, Spal e Imolese.
Inoltre l’US Città di Pontedera comunica di aver acquisito il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Luca Paudice. Punta centrale, classe 2001, nato a Napoli, Paudice arriva da una stagione in cui si è diviso tra Mantova (Serie C girone A) e, da gennaio, Recanatese (Serie C girone B). Prodotto del vivaio dell’Avellino, è esploso nell’annata 2020/21 al Giulianova in Serie D (12 gol), meritandosi la chiamata del Mantova in terza serie l’estate seguente. In C ha uno score di 57 presenze e 5 reti.
Ha preso ufficialmente il via il campionato di Serie B con la sfida in anticipo Bari-Palermo, finita 0-0 al San Nicola. I pugliesi resistono in 9 contro 11 (espulsi Maita e Di Cesare nella ripresa). Di Mariano sbaglia un rigore. Annullato ai siciliani un gol di Brunori allo scadere.
L’Empoli ha ceduto il giovane attaccante (classe 2004) Filippo Panicucci al San Donato Tavarnelle. Panicucci passa in prestito ai gialloblu, che la prossima stagione sono chiamati a disputare un campionato da protagonisti in Serie D.
Intanto sembra avvicinarsi l’arrivo ad Empoli del terzino destro Bartosz Bereszyński, nazionale polacco ed in forza alla Sampdoria, Campione d’Italia con il Napoli la scorsa stagione. L’eventuale arrivo del giocatore blucerchiato, che sabato nella trasferta vittoriosa di Terni ha comunque giocato titolare, potrebbe aprire nuovi scenari per Stojanovic: va alla Fiorentina, passa proprio alla Samp accettando di scendere in B, o resta trasformandosi in esterno offensivo?
Mentre l’Empoli attende novità per Akpa-Akpro, che sembra si stia convincendo a tornare ad Empoli vedendosi sfumare ogni giorno sempre di più il sogno di tornare in Francia al “suo” Tolosa, il Direttore Pietro Accardi osserva con particolare attenzione il fronte offensivo perchè forse l’Empoli necessita anche di un nuovo innesto di qualità e sostanza in quel reparto.
Sono almeno due i ragazzi sul piede di partenza: Crociata che piace al Lecco, e che potrebbe quindi rinforzare la batteria di “empolesi” in riva al lago aggiungendosi a Degli Innocenti e Donati, ed Ekong che soprattutto in caso di nuovo arrivo in attacco andrebbe a maturare esperienza altrove, possibilmente ancora in serie cadetta.
EMPOLI(4-2-3-1) – 25 Caprile; 24 Ebuehi, 34 Ismajli, 33 Luperto, 13 Cacace (dal 34′ st 3 Pezzella); 18 Marin, 5 Grassi (dal 41′ st 10 Henderson); 20 Cancellieri (dal 25′ st 7 Shpendi), 35 Baldanzi, 11 Gyasi (dal 41′ 17 Ekong), 9 Caputo (dal 25′ st 91 Piccoli). A disp. 1 Perisan, 40 Stubljar; 14 Guarino, 30 Stojanovic, 22 Ranocchia, 31 Marianucci, 32 Haas. All. P. Zanetti
HELLAS VERONA(4-3-2-1) – 1 Montipò; 27 Dawidowicz, 23 Magnani, 42 Coppola; 24 Terracciano, 18 Hongla, 33 Duda (dal 43′ st 2 Amione), 3 Doig (dal 43′ st 32 Cabal); 90 Folorunsho (dal 24′ st 20 Saponara), 77 Mboula (dal 24′ st 11 Djuric); 26 Ngonge (dal 24′ st 99 Bonazzoli). A disp. 22 Berardi, 34 Perilli; 97 Cazzadori, 80 Cisse, 14 Joselito, 28 Patane. All. M. Baroni
Arbitro: Sig. Luca Massimi di Termoli (Zingarelli-Scatragli | IV Uff.le Manganiello – VAR Valeri-Gariglio)
Marcatori: 30′ st 99 Bonazzoli (HV)
NOTE: Angoli Empoli 2 Hellas Verona 4. Ammoniti: al 44′ 33 Duda (HV); al 13′ st 23 Magnani (HV), al 21′ st 13 Cacace (E), al 23′ st 5 Grassi (E). Espulsi: nessuno. Recupero: 3′ pt – 6′ st. Spettatori: 9.000.
Dopo il debutto infelice in Coppa Italia arriva anche il debutto infelice nella Serie A per il “nuovo” Carlo Castellani-Arena Computer Gross. Due sconfitte su due non è proprio un bell’impatto per l’Empoli, in questa già di per sé complicata stagione che vede il club azzurro impegnato nell’inseguire un obiettivo mai raggiunto nella propria storia: salvarsi per il terzo anno consecutivo nella massima serie.
Al Castellani arriva l’Hellas Verona di Baroni, che si è guadagnato la permanenza nella Serie A vincendo lo spareggio contro lo Spezia, “condannato” a quello spareggio soprattutto dal pareggio dell’Empoli nella gara del Bentegodi dello scorso fine maggio, penultima giornata, con il gol di Stojanovic al 96′.
La partita già calda per via dei tre punti pesantissimi in palio, considerata già uno scontro salvezza alla prima giornata, inizia con il termometro che segna trentacinque gradi centigradi ed il sole ancora abbastanza alto (ore 18:30); sugli spalti è tutto uno sventolio di pezzi di carta che sembra di assistere alla famigerata “Pañuelada”, quella messa in scena dai tifosi del Real Madrid quando le cose non vanno bene: qui il motivo è un altro, si cerca refrigerio. Sicuri che ad uccidere il calcio sia solo la pirateria? Oppure ci sono anche scelte non proprio idilliache.
Andiamo al match. L’Empoli deve fare i conti con le quasi nauseanti voci di mercato tra arrivi ma soprattutto partenze (per esempio quella su Baldanzi, ndr), e le assenze tipo quella di Fazzini, o Maldini e Walukiewicz. Mister Zanetti sceglie Cacace a sinistra, la coppia Grassi-Marin in mediana, Cancellieri subito in campo esterno destro con Gyasi a sinistra e Baldanzi alle spalle di Caputo unica punta.
Assenze anche nel Verona che, oltre agli squalificati Faraoni e Hien, deve fare a meno di Henry, Hrustic, e Lazovic. Sorprende la scelta di Baroni di spedire in panchina sia Djuric che Bonazzoli, insieme a Saponara: ma i tre entreranno per la mezzora di partita finale in un unico istante e cambieranno in maniera decisiva le sorti del match.
L’Empoli parte benino, dire bene però è troppo. Marin tuttavia intorno al decimo del primo tempo dal limite scaglia una conclusione potente che Montipò è bravo a deviare sulla traversa. Gli azzurri controllano e concedono poco ad un Hellas più fisico che tecnico. Al 42′ i toscani avrebbero la grande occasione per passare in vantaggio: Gyasi però ben appostato all’interno dell’area di rigore va al tiro con il corpo all’indietro e calcia clamorosamente sopra la traversa, senza centrare neanche lo specchio.
Gyasi in azione contro l’Hellas Verona (Credit Ph EFC 1920)
La ripresa inizia con la stessa musica della prima frazione, con l’unica differenza data dal fatto che le squadre sembrano essersi allungate concedendo qualche spazio in più. In questi spazi Baldanzi si illumina: in questo Empoli sembra davvero lui l’unico in grado di poter far cambiare il passo alla squadra, almeno in questa fase di stagione. Così al 13′, dopo un’ottima combinazione con Cancellieri, esegue uno slalom tra gli avversari e guadagna una punizione dal limite che Marin calcia di potenza e senza precisione.
Arriviamo così al giro di boa del secondo tempo, senza altri particolari sussulti ma con la netta sensazione che l’Empoli debba provare quantomeno a cambiare qualcosa se vuole tentare di portare a casa l’intera posta in palio. I cambi non avvengono, e anzi è l’Hellas al 24′ a farli. Tre in un solo colpo: entrano Saponara, Djuric e Bonazzoli, stravolgendo totalmente così l’assetto tattico offensivo. La percezione avuta dagli spalti è che quando il tecnico azzurro ha visto le mosse abbia richiamato subito il cambio: due per gli azzurri con Shpendi per Cancellieri e Piccoli per Caputo.
Un caso, una fatalità? Semplice combinazione? L’Hellas con questa mossa alza subito il proprio baricentro, i centimetri di Djuric fanno arretrare la coppia dei difensori centrali, Bonazzoli velocizza le manovre scaligere, Saponara spariglia le carte con l’inventiva. Insomma il Verona diventa di colpo intraprendente e viene premiato al 30′ esatto quando, sugli sviluppi di angolo, Caprile manca la palla in presa e in un’azione piuttosto confusionaria Bonazzoli spedisce la palla in rete.
Nei ventuno minuti restanti, recupero compreso, l’Empoli è sembrato a corto di fiato, energie, muscoli e idee, rendendo così semplicissima l’operazione da “tre punti” per l’Hellas Verona.
Sconfitta pesante per gli azzurri che, calendario alla mano (Monza fuori, Juventus, Roma fuori, e Inter in casa), rischiano di iniziare davvero con il piede sbagliato questa stagione.
L’ultima analisi è per la squadra. L’impressione è che davvero serva uno come Cambiaghi, se non Cambiaghi stesso: il Gyasi visto fin qui ha deluso le aspettative. L’altra impressione è che l’Empoli non possa assolutamente privarsi di un giocatore come Baldanzi.
La Fiorentina vince all’esordio del campionato di Serie A e lo fa in trasferta (come non accadeva ormai dal 1997) strapazzando a Marassi il Genoa per 4-1: a decidere una gara mai in discussione in cui la squadra di Italiano ha impresso il suo marchio già nei primi minuti del primo tempo le reti di Biraghi al 5’, di Bonaventura all’11’, di Gonzalez di testa (sugli sviluppi di un corner) al 40’ e la rete di Mandragora all’11’ della ripresa. Per il Genoa gol della bandiera segnato da Biraschi al 13’ del secondo tempo, dopo una frittata collettiva nella difesa viola.
Da segnalare gli esordi – oltre che di Kayode in Serie A da titolare – anche di tanti nuovi acquisti: Arthur e Nzola (partiti titolari) e a gara in corso di Beltran e Infantino.
Lutto nel mondo del calcio: Carlo Mazzone è morto all’età di 86 anni. Lo storico allenatore, personaggio istrionico che ha attraversato oltre 50 anni di calcio italiano, è ancora oggi l’attuale recordman di panchine in Serie A con ben 792 partite da tecnico. Inserito nella Hall of Fame del calcio italiano, allenatore di 12 diverse squadre italiane tra il 1969 e il 2006 tra cui Roma, Fiorentina, Napoli e Cagliari. La sua ultima squadra fu il Livorno.
L’US Città di Pontedera comunica di aver acquisito a titolo definitivo il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Gabriele Selleri, proveniente dall’Imolese Calcio 1919. Punta centrale, classe 2003, originario di Forlì, Selleri è reduce da un’ottima metà stagione al Gozzano, in Serie D, in cui ha siglato 8 reti in 20 presenze, con la media di un gol ogni 194 minuti. In precedenza aveva militato nei settori giovanili di Cesena, Spal e Imolese.
Inoltre l’US Città di Pontedera comunica di aver acquisito il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Luca Paudice. Punta centrale, classe 2001, nato a Napoli, Paudice arriva da una stagione in cui si è diviso tra Mantova (Serie C girone A) e, da gennaio, Recanatese (Serie C girone B). Prodotto del vivaio dell’Avellino, è esploso nell’annata 2020/21 al Giulianova in Serie D (12 gol), meritandosi la chiamata del Mantova in terza serie l’estate seguente. In C ha uno score di 57 presenze e 5 reti.
Ha preso ufficialmente il via il campionato di Serie B con la sfida in anticipo Bari-Palermo, finita 0-0 al San Nicola. I pugliesi resistono in 9 contro 11 (espulsi Maita e Di Cesare nella ripresa). Di Mariano sbaglia un rigore. Annullato ai siciliani un gol di Brunori allo scadere.