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Pooh: tutto esaurito a Verona e San Siro, si aggiungono nuove date a ottobre

Dopo il tutto esaurito a San Siro e gli ultimi biglietti disponibili per lo Stadio Olimpico di Roma (sabato 15 luglio), SOLD OUT anche i due concerti del 29 e 30 settembre all’Arena di Verona dei Pooh.

“POOH – Amici X Sempre” arriva anche nei palasport ad ottobre con quattro imperdibili appuntamenti.

Queste tutte le date:
6 LUGLIO – STADIO G. MEAZZA – MILANO – SOLD OUT
15 LUGLIO – STADIO OLIMPICO – ROMA
29 SETTEMBRE – ARENA DI VERONA – SOLD OUT
30 SETTEMBRE – ARENA DI VERONA – SOLD OUT
6 OTTOBRE – MEDIOLANUM FORUM – MILANO
7 OTTOBRE – UNIPOL ARENA – BOLOGNA
13 OTTOBRE – PALA ALPITOUR – TORINO
14 OTTOBRE – NELSON MANDELA FORUM – FIRENZE

I biglietti per le nuove date sono disponibili su Ticketone e punti di vendita e prevendite abituali.

Sul palcom, Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian e Riccardo Fogli ripercorreranno oltre 50 anni di musica attraverso successi che hanno fatto la storia, tra cui “AMICIXSEMPRE”, storico brano del 1996, ripubblicato in una nuova versione per celebrare questo ritorno insieme.

Bologna, allerta meteo: frane e strade chiuse in provincia

Giornata di allerta meteo a Bologna e provincia: le terre aride del territorio, dove non pioveva da tempo, sono state infatti colpite da piogge abbondanti nella notte che hanno causato grossi disagi.

In particolare, sulla strada provinciale Val di Zena il torrente ha rotto gli argini e invaso la strada in più punti provocando allagamenti e cedimenti del terreno. Stando a quanto riporta Il Resto del Carlino, si sono poi registrate sempre in zona cadute di massi e possibili frane. Al momento, via dei Gruppi è chiusa e in via di Jano è segnalata una frana.

Anche a Sasso Marconi sta preoccupando il tema frane: dalle 6.30 del mattino i Vigili del Fuoco sono alle prese con una frana di modesta entità che ha occupato parte della carreggiata in via Colliva.

Per quanto riguarda i corsi d’acqua, la situazione più preoccupante riguarda il torrente Lavino, che questa mattina alle 7 aveva già superato soglia due. Sul posto sono comunque in attività i volontari della Protezione civile che monitorano la situazione.

Tenta di guadare il torrente, ma viene travolto dalla piena: conducente salvato dai Vigili del Fuoco

Il conducente di un camion è stato travolto dalle acque del Rio Quaresimo. E’ accaduto nella mattinata di oggi, martedì 2 maggio, intorno alle 8.30, a San Bartolomeo, nel territorio comunale di Reggio Emilia.

Come riporta la stampa locale, l’uomo stava cercando di passare con il furgone in un punto in cui normalmente è possibile guadare il torrente ma questa mattina la piena, a causa delle piogge abbondanti cadute nelle ultime ore, ha travolto il mezzo, trascinandolo per alcuni metri.

Il conducente si è messo in salvo, uscendo dal furgone e salendo sul tettuccio del mezzo, e ha richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco, che lo hanno portato a riva illeso.

Serie B: vincono Brescia e Venezia, Frosinone promosso in Serie A

SERIE B, 35^ GIORNATA: i risultati di lunedì 1° maggio:

Como-Palermo 1-1 

Ascoli-Pisa 2-1 

Bari-Cittadella 1-1

Benevento-Parma 2-2 

Brescia-Cosenza 2-1 

Sudtirol-Genoa 0-0

Venezia-Modena 5-0

Frosinone-Reggina 3-1

In virtù di questi risultati il Frosinone è matematicamente promosso in Serie A per la terza volta nella sua storia.

Ascoli-Pisa 2-1, le parole dei protagonisti

Claudio Chiellini: “Bisogna riuscire ad uscire da questa situazione come abbiamo fatto dopo le prime partite del girone d’andata. Oggi non bisogna parlare dei singoli o trovare scuse sui giocatori che mancavano, quelli che hanno giocato sono calciatori di livello importante. Dopo aver fatto un punto nelle ultime cinque siamo sempre in zona playoff pur senza meritarlo in questo periodo, tante squadre sotto di noi stanno trovando compattezza per trovare qualcosa di più. Le valutazioni si fanno per tutti a fine stagione, abbiamo l’obbligo di fare di tutto per raggiungere i playoff che sarebbe importante perché nella storia recente non è mai capitato che il Pisa in Serie B raggiungesse questo risultato per due anni di fila, ma arrivare ai playoff sarebbe comunque l’obiettivo minimo per questa stagione”.

Gaetano Masucci: “E’ un periodo negativo, ma non siamo abituati a piangerci addosso, mi spiace non aver fatto risultato che ci avrebbe dato forza e morale in classifica. Nei momenti cruciali paghiamo qualcosa dal punto di vista dei dettagli, abbiamo provato a reagire però purtroppo non c’è tempo per stare a pensare. Dobbiamo solo continuare a lavorare e fare qualcosa in più di ciò che facciamo”.

Luca D’Angelo: “Nel primo tempo abbiamo fatto bene secondo me, non abbiamo rischiato e fatto meglio dell’Ascoli, in questo periodo siamo fragili dal punto di vista emotivo. Alla prima situazione non buona subiamo gol e facciamo fatica a risalire la china. Loro erano molto forti sui calci piazzati, dovevamo battagliare dal punto di vista fisico e abbiamo sofferto tanto sui calci piazzati perché loro hanno giocatori fisicamente molto forti e infatti abbiamo subito gol da uno di loro. Sono un uomo pratico che crede nel lavoro, la fortuna ce la dobbiamo creare. Nel secondo tempo siamo stati destabilizzati dal gol subito e questo non deve succedere. Non posso dire niente contro i giocatori dal punto di vista motivazionale, si fanno sempre trovare pronti. Abbiamo fatto un recupero di classifica straordinario, poi ci siamo forse illusi di poter lottare per le primissime posizioni, ma questo non è stato possibile perché abbiamo avuto delle mancanze. È giusto che nel momento che le cose non vanno bene l’allenatore si debba mettere davanti al plotone, dobbiamo continuare ad allenarci bene con grande attenzione, serve che la squadra si faccia trascinare dall’amore della gente. Dobbiamo giocare al massimo la partita col Frosinone adesso senza fare conteggi poi ci saranno le ultime partite. Sabato dobbiamo fare una splendida partita e lo dobbiamo ai tifosi che sono venuti sotto la pioggia in trasferta il primo maggio a vederci”.

Ascoli-Pisa 2-1, brutta prestazione dei neroazzurri

Un brutto Pisa perde anche ad Ascoli.
Al “Del Duca” finisce 2-1 per i marchigiani, un successo meritato nel complesso della sfida.
Primo tempo equilibrato con un’occasione concreta per parte: colpo di testa di Botteghin per l’Ascoli e sinistro di Beruatto per il Pisa.
Il secondo tempo è dei bianconeri che prima vanno in vantaggio con la deviazione di Mendes sugli sviluppi di un calcio di punizione e poi raddoppiano con il tap-in di Marsura.
Nel finale la riapre il solito Masucci con un grande gol che però non scuote il Pisa.

Foto: Pisa SC

La Fiorentina torna a vincere rifilando cinque gol alla Sampdoria

La Fiorentina passeggia sulla Sampdoria, vince 5-0 e torna a ottenere i tre punti in casa che mancavano dal 19 marzo contro il Lecce.

Dopo il gol segnato nel recupero del primo tempo da parte di Castrovilli, un colpo da biliardo al volo su pregevole assist di Biraghi, i viola hanno avuto decisamente altra vita nella ripresa con una Sampdoria che ha smesso di crederci fin dalle prime battute.

Dopo un primo tiro telefonato da parte di Nico Gonzalez, arrivato dopo sei minuti e parato da Ravaglia, la Fiorentina decide di aumentare i giri del motore per chiudere i conti di questa partita. Al 62′, un ottimo inserimento di Ranieri, porta il difensore a crossare basso per Jovic che non impatta la palla ma che poi da terra riesce a servire Dodo per il suo primo gol fiorentino. I blucerchiati perdono la bussola e al 66′, una ripartenza di Jovic porta il serbo a servire Duncan, bravo a saltare il diretto avversario e a trovare la rete del 3-0. La partita non ha praticamente più niente da dire ma la squadra di Italiano non si ferma e continua a cercare la rete.

Il poker arriva al 76′ con un Amrabat strepitoso a centrocampo, autore prima di un recupero e poi della cavalcata a tutto campo che lo porta a servire un grande assist per Kouame, subentrato a Nico: 4-0 e Samp annichilita. È un susseguirsi d’azioni viola dopo il quarto gol, con Jovic che prova a centrare la rete personale facendosi neutralizzare da Ravaglia.

Poi Bianco non impatta la palla a tu per tu col portiere doriano e ancora Saponara che calcia male da buona posizione. Inevitabile il quinto gol che arriva all’89’ con il subentrato Terzic, bravo a sfruttare il dribbling di Jovic per poi anticipare Ravaglia con un tocco di punta che non dà scampo al portiere doriano.

SERIE A – Giornata n°32 | L’Empoli cade anche a Sassuolo, azzurri sconfitti nonostante la superiorità numerica. Ora la squadra è in ritiro

775205437TP016_US_Sassuolo_

SASSUOLO (4-3-3) – 47 Consigli; 22 Toljan, 28 Erlic, 44 Tressoldi (dal 1′ st 13 Ferrari), 3 Marchizza (dal 31′ st 6 Rogerio); 16 Frattesi, 27 Maxi Lopez, 8 Harroui (dal 1′ st 9 Pinamonti); 20 Bajrami (dal 1′ st 7 Henrique), 92 Defrel (dal 13′ st 10 Berardi), 45 Laurente. A disp. 25 Pegolo, 64 Russo; 11 Alvarez, 14 Obiang, 15 Ceide, 19 Romagna, 21 Zortea, 42 Thorstvedt. All. A. Dionisi

EMPOLI (4-3-1-2) – 13 Vicario; 24 Ebuehi, 33 Luperto, 4 Walukiewics, 65 Parisi (dal 39′ st 3 Cacace); 5 Grassi (dal 17′ st 11 Akpa Akpro), 18 Marin, 25 Bandinelli (dal 22′ st 21 Fazzini); 35 Baldanzi; 19 Caputo (dal 39′ st 9 Satriano), 28 Cambiaghi (dal 22′ st 91 Piccoli). A disp. 1 Perisan, 22 Ujkani; 8 Henderson, 23 Destro, 26 Tonelli, 30 Stojanovic, 32 Haas, 55 Vignato. All. P. Zanetti

Arbitro: Sig. F. Dionisi di L’Aquila (Mastrodonato-Bottegoni | IV Uff.le Baroni – VAR Abbattista-Longo)

Marcatori: 11′ 28 Cambiaghi (E); 37′ st 10 Berardi (S), 51′ st rig. 10 Berardi (S).

NOTE: Angoli Sassuolo 7 Empoli 5. Ammoniti: al 26′ 45 Lauriente (S); al 17′ st 27 Maxi Lopez (S), al 17′ st 25 Bandinelli (E). Espulsi: al 29′ st 9 Pinamonti (S). Recupero: 1′ pt – 4′ st. Spettatori: 5mila.

 

Partiamo dall’epilogo finale e dalle conseguenze dell’epilogo finale della partita. La squadra da stasera è in ritiro: il pullman che riaccompagna i ragazzi allo stadio Castellani, di ritorno dalla trasferta sul campo del Sassuolo, si svuoterà ma i ragazzi dovranno disfare e rifare le borse con destinazione “Centro Sportivo Monteboro” dove si ritroveranno per passare la prima notte insieme e da domani vivere il quotidiano. I termini utilizzati sono di fatto stati espressi dal DS azzurro Pietro Accardi che si è presentato in zona mista spontaneamente per annunciare quanto deciso di comune accordo tra proprietà, staff dirigenziale e staff tecnico. “Dobbiamo vivere il quotidiano insieme, restare uniti e superare questo difficile momento che stiamo attraversando… – sbotta il DS Accardi, che poi chiude – …chiediamo scusa a tutti i tifosi, alla città e agli sportivi, ai quali chiediamo che continuino a starci vicino fino alla fine del campionato, per centrare insieme il nostro obiettivo che vogliamo fortemente, ovvero la salvezza”.

L’EPILOGO DELLA PARTITA – Mancano venti secondi al termine dell’ultimo dei quattro minuti di recupero concessi dal direttore di gara Federico Dionisi, omonimo ma non parente del tecnico del Sassuolo Alessio Dionisi, tra l’altro uno dei tanti ex di turno, quando Cacace, entrato in campo al posto di Parisi al 39′ della ripresa, tocca appena in area di rigore Berardi a pochi passi dal fischietto che con estrema fermezza indica il dischetto. Dopo un rapido consulto audio con il VAR il rigore viene concesso e dopo centoventi secondi di attesa Berardi trafigge per la seconda volta Vicario, dopo il gol che aveva portato il risultato sull’1-1 realizzato al minuto 37 della ripresa, creando il gelo nella curva ospiti assiepata da oltre cinquecento tifosi empolesi.

In pratica l’esecuzione dal dischetto è il sipario alla partita, e l’apertura ufficiale della crisi dell’Empoli che nel girone di ritorno ha saputo collezionare la miseria di 7 punti: una vittoria risicata sul Lecce e quattro pareggi, poi solo amarissime sconfitte, con forse l’amarezza più grande (per come maturata…, ndr) arrivata proprio in questo ultimo pomeriggio di aprile.

EPISODIO CHIAVE ALLA ROVESCIA, MA IL GOL PRESO HA FATTO RIAPPARIRE I “FANTASMI” – L’Empoli ha impattato bene sul match, ha imparato la lezione di Cremona e ha iniziato a mordere la partita fin dalle prime battute e dopo undici minuti si è ritrovata meritatamente in vantaggio grazie ad un’iniziativa personale e vincente di uno degli uomini più positivi della stagione: Cambiaghi. Poi ha gestito bene e anzi ha sfiorato a più riprese il raddoppio: Caputo ha colpito un legno, poi allo stesso Caputo è stato annullato un gol dal VAR per fuorigioco, e Satriano nel finale, con la complicità di un difensore neroverde, con un tiro cross velenoso ha colto la traversa. Gli episodi sottoporta non sono girati benissimo, ma c’è stato un episodio al 29′ della ripresa che invece sembrava aver indirizzato eccome il match. Uno dei freschi ex, infatti, si è fatto espellere (rosso diretto, ndr) per qualche parola di troppo dopo un contatto con Walukiewics: il Sassuolo è rimasto così orfano di Pinamonti, entrato dal primo della ripresa al posto di Harroui.

Un episodio che forse ha clamorosamente condizionato mentalmente alcuni ragazzi in campo, e il gol di Berardi di otto minuti più tardi ha di fatto riportato nella testa del gruppo azzurro i “fantasmi” degli ultimi tempi. La squadra, nonostante la superiorità numerica, si è sciolta come neve al sole, disunita, allungata; di fatto scomparso, svanito il concetto di squadra e la punizione finale è una mazzata tremenda.

Una mazzata tremenda per tutto l’ambiente, perché cullata la possibilità di volare a +8 sulla zona retrocessione a sei giornate dalla fine e a pochi minuti dal triplice fischio finale, l’Empoli è piombato in 840 secondi ad un pericoloso +5, con gli scontri diretti a sfavore nei confronti dello Spezia (0-1 in Liguria e 2-2 al Castellani, ndr), ed uno scontro diretto in casa dell’Hellas Verona alla penultima giornata. Nessun dramma, ci mancherebbe, ma livello di allerta altissimo perché le prossime due gare casalinghe con Bologna e Salernitana non sono assolutamente da fallire, anche perché poi il calendario è di quelli da far tremare le gambe.

I BILANCI SI FARANNO ALLA FINE, MA QUESTA SQUADRA PERDE E NON DIVERTE: E’ UN PENSIERO COMUNE DELLA MAGGIORANZA DEI TIFOSI, E FORSE NON SOLO… – Forse ad Empoli siamo stati abituati bene. Analizzando le stagioni dal 2012 in poi viene da pensare che: con Maurizio Sarri al timone abbiamo visto l’Empoli più spettacolare di sempre ed un calcio da annali assoluti (l’ex Adani, ed oggi commentatore tecnico RAI pochi giorni fa ha dichiarato che “l’Empoli ha fatto vedere il secondo più bel calcio italiano degli ultimi vent’anni…”), e anche con Marco Giampaolo e soprattutto con “nonno” Aurelio Andreazzoli il livello tecnico è stato altissimo, oltre ché nell’ultimo anno vincente in B con Dionisi. Abbiamo proposto calcio offensivo e votato al bel gioco anche e nonostante la disgraziata stagione con Martusciello al timone, e perfino in quella stagione di B iniziata con Cristian Bucchi, proseguita con Roberto Muzzi, e terminata con Pasquale Marino, per non dimenticare la prima parte di stagione 2017/18 con Vincenzo Vivarini.

Il 4-3-1-2 “hand made in Empoli” era diventato un marchio di fabbrica quasi inimitabile: tecnica, velocità di palleggio e pensiero, bel gioco, invasione offensiva della metà campo e dell’area di rigore altrui, ergo tanti gol… e, certo, qualche gol subito di troppo.

E proprio questo ultimo dato è stato forse decisivo per far pensare di poter provare a cambiare qualcosa. Subire meno, restando belli da vedere ma più equilibrati. E allora la sensazione è che si sia sbagliato qualcosa nella scelta degli uomini e soprattutto in un ruolo chiave: quale? Quello che illumina, che deve accendere il gioco, che deve dettare l’ultimo passaggio. Nel recente passato da Empoli sono transitati uomini di caratura tecnica e mentale di livello eccellente: Krunic e Bennacer non hanno vinto un campionato a caso (quello con il Milan dello scorso anno, ndr), e nemmeno Paredes è Campione del Mondo a caso; Di Lorenzo, Zielinski, Mario Rui non sono certo dei tasselli del Napoli prossimo alla conquista dello Scudetto per pura fatalità… senza dimenticare Vecino, Saponara, Zajc, tutti uomini capaci di dettare l’ultimo passaggio con i tempi giusti, di mandare in delirio le linee avversarie. Al netto che ne Grassi, ne Marin sono play fatti, nemmeno quel ventenne “prodige” è un vero trequartista, ma un candidato a fenomeno del futuro che da e chiede un po’ alla Messi, pensiero mio senza voler esser vangelo… stop. Riprenderemo il filo del discorso più avanti.

Ora testa al Bologna, giovedì… andrà come deve andare e il club perfezionerà in vista della stagione imparando dagli errori di valutazione commessi per prepararsi a questa ancora in corso di svolgimento.

Fonte: gabrieleguastella.it

Serie A: Inter batte Lazio, la Salernitana ferma il Napoli che rimanda la festa scudetto, Juve pari a Bologna

In Serie A questa domenica 30 aprile (oltre a quelle dell’Empoli e della Fiorentina, di cui parliamo nelle sezioni appositi del sito) si sono giocate altre partite, ecco i risultati:

Inter-Lazio 3-1

Napoli-Salernitana 1-1

Cremonese-Verona 1-1

Bologna-Juventus 1-1

Serie B, anticipi: vince il Cagliari, pareggio in Spal-Perugia

I risultati dei due anticipi di Serie B in campo questo pomeriggio 30 aprile:

Cagliari-Ternana 2-1 [4′ Deiola (C), 12′ Partipilo (T), 61′ Zappa (C)]

SPAL-Perugia 1-1 [12′ Casasola (P), 62′ Moncini (S)]

Pooh: tutto esaurito a Verona e San Siro, si aggiungono nuove date a ottobre

Dopo il tutto esaurito a San Siro e gli ultimi biglietti disponibili per lo Stadio Olimpico di Roma (sabato 15 luglio), SOLD OUT anche i due concerti del 29 e 30 settembre all’Arena di Verona dei Pooh.

“POOH – Amici X Sempre” arriva anche nei palasport ad ottobre con quattro imperdibili appuntamenti.

Queste tutte le date:
6 LUGLIO – STADIO G. MEAZZA – MILANO – SOLD OUT
15 LUGLIO – STADIO OLIMPICO – ROMA
29 SETTEMBRE – ARENA DI VERONA – SOLD OUT
30 SETTEMBRE – ARENA DI VERONA – SOLD OUT
6 OTTOBRE – MEDIOLANUM FORUM – MILANO
7 OTTOBRE – UNIPOL ARENA – BOLOGNA
13 OTTOBRE – PALA ALPITOUR – TORINO
14 OTTOBRE – NELSON MANDELA FORUM – FIRENZE

I biglietti per le nuove date sono disponibili su Ticketone e punti di vendita e prevendite abituali.

Sul palcom, Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian e Riccardo Fogli ripercorreranno oltre 50 anni di musica attraverso successi che hanno fatto la storia, tra cui “AMICIXSEMPRE”, storico brano del 1996, ripubblicato in una nuova versione per celebrare questo ritorno insieme.

Bologna, allerta meteo: frane e strade chiuse in provincia

Giornata di allerta meteo a Bologna e provincia: le terre aride del territorio, dove non pioveva da tempo, sono state infatti colpite da piogge abbondanti nella notte che hanno causato grossi disagi.

In particolare, sulla strada provinciale Val di Zena il torrente ha rotto gli argini e invaso la strada in più punti provocando allagamenti e cedimenti del terreno. Stando a quanto riporta Il Resto del Carlino, si sono poi registrate sempre in zona cadute di massi e possibili frane. Al momento, via dei Gruppi è chiusa e in via di Jano è segnalata una frana.

Anche a Sasso Marconi sta preoccupando il tema frane: dalle 6.30 del mattino i Vigili del Fuoco sono alle prese con una frana di modesta entità che ha occupato parte della carreggiata in via Colliva.

Per quanto riguarda i corsi d’acqua, la situazione più preoccupante riguarda il torrente Lavino, che questa mattina alle 7 aveva già superato soglia due. Sul posto sono comunque in attività i volontari della Protezione civile che monitorano la situazione.

Tenta di guadare il torrente, ma viene travolto dalla piena: conducente salvato dai Vigili del Fuoco

Il conducente di un camion è stato travolto dalle acque del Rio Quaresimo. E’ accaduto nella mattinata di oggi, martedì 2 maggio, intorno alle 8.30, a San Bartolomeo, nel territorio comunale di Reggio Emilia.

Come riporta la stampa locale, l’uomo stava cercando di passare con il furgone in un punto in cui normalmente è possibile guadare il torrente ma questa mattina la piena, a causa delle piogge abbondanti cadute nelle ultime ore, ha travolto il mezzo, trascinandolo per alcuni metri.

Il conducente si è messo in salvo, uscendo dal furgone e salendo sul tettuccio del mezzo, e ha richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco, che lo hanno portato a riva illeso.

Serie B: vincono Brescia e Venezia, Frosinone promosso in Serie A

SERIE B, 35^ GIORNATA: i risultati di lunedì 1° maggio:

Como-Palermo 1-1 

Ascoli-Pisa 2-1 

Bari-Cittadella 1-1

Benevento-Parma 2-2 

Brescia-Cosenza 2-1 

Sudtirol-Genoa 0-0

Venezia-Modena 5-0

Frosinone-Reggina 3-1

In virtù di questi risultati il Frosinone è matematicamente promosso in Serie A per la terza volta nella sua storia.

Ascoli-Pisa 2-1, le parole dei protagonisti

Claudio Chiellini: “Bisogna riuscire ad uscire da questa situazione come abbiamo fatto dopo le prime partite del girone d’andata. Oggi non bisogna parlare dei singoli o trovare scuse sui giocatori che mancavano, quelli che hanno giocato sono calciatori di livello importante. Dopo aver fatto un punto nelle ultime cinque siamo sempre in zona playoff pur senza meritarlo in questo periodo, tante squadre sotto di noi stanno trovando compattezza per trovare qualcosa di più. Le valutazioni si fanno per tutti a fine stagione, abbiamo l’obbligo di fare di tutto per raggiungere i playoff che sarebbe importante perché nella storia recente non è mai capitato che il Pisa in Serie B raggiungesse questo risultato per due anni di fila, ma arrivare ai playoff sarebbe comunque l’obiettivo minimo per questa stagione”.

Gaetano Masucci: “E’ un periodo negativo, ma non siamo abituati a piangerci addosso, mi spiace non aver fatto risultato che ci avrebbe dato forza e morale in classifica. Nei momenti cruciali paghiamo qualcosa dal punto di vista dei dettagli, abbiamo provato a reagire però purtroppo non c’è tempo per stare a pensare. Dobbiamo solo continuare a lavorare e fare qualcosa in più di ciò che facciamo”.

Luca D’Angelo: “Nel primo tempo abbiamo fatto bene secondo me, non abbiamo rischiato e fatto meglio dell’Ascoli, in questo periodo siamo fragili dal punto di vista emotivo. Alla prima situazione non buona subiamo gol e facciamo fatica a risalire la china. Loro erano molto forti sui calci piazzati, dovevamo battagliare dal punto di vista fisico e abbiamo sofferto tanto sui calci piazzati perché loro hanno giocatori fisicamente molto forti e infatti abbiamo subito gol da uno di loro. Sono un uomo pratico che crede nel lavoro, la fortuna ce la dobbiamo creare. Nel secondo tempo siamo stati destabilizzati dal gol subito e questo non deve succedere. Non posso dire niente contro i giocatori dal punto di vista motivazionale, si fanno sempre trovare pronti. Abbiamo fatto un recupero di classifica straordinario, poi ci siamo forse illusi di poter lottare per le primissime posizioni, ma questo non è stato possibile perché abbiamo avuto delle mancanze. È giusto che nel momento che le cose non vanno bene l’allenatore si debba mettere davanti al plotone, dobbiamo continuare ad allenarci bene con grande attenzione, serve che la squadra si faccia trascinare dall’amore della gente. Dobbiamo giocare al massimo la partita col Frosinone adesso senza fare conteggi poi ci saranno le ultime partite. Sabato dobbiamo fare una splendida partita e lo dobbiamo ai tifosi che sono venuti sotto la pioggia in trasferta il primo maggio a vederci”.

Ascoli-Pisa 2-1, brutta prestazione dei neroazzurri

Un brutto Pisa perde anche ad Ascoli.
Al “Del Duca” finisce 2-1 per i marchigiani, un successo meritato nel complesso della sfida.
Primo tempo equilibrato con un’occasione concreta per parte: colpo di testa di Botteghin per l’Ascoli e sinistro di Beruatto per il Pisa.
Il secondo tempo è dei bianconeri che prima vanno in vantaggio con la deviazione di Mendes sugli sviluppi di un calcio di punizione e poi raddoppiano con il tap-in di Marsura.
Nel finale la riapre il solito Masucci con un grande gol che però non scuote il Pisa.

Foto: Pisa SC

La Fiorentina torna a vincere rifilando cinque gol alla Sampdoria

La Fiorentina passeggia sulla Sampdoria, vince 5-0 e torna a ottenere i tre punti in casa che mancavano dal 19 marzo contro il Lecce.

Dopo il gol segnato nel recupero del primo tempo da parte di Castrovilli, un colpo da biliardo al volo su pregevole assist di Biraghi, i viola hanno avuto decisamente altra vita nella ripresa con una Sampdoria che ha smesso di crederci fin dalle prime battute.

Dopo un primo tiro telefonato da parte di Nico Gonzalez, arrivato dopo sei minuti e parato da Ravaglia, la Fiorentina decide di aumentare i giri del motore per chiudere i conti di questa partita. Al 62′, un ottimo inserimento di Ranieri, porta il difensore a crossare basso per Jovic che non impatta la palla ma che poi da terra riesce a servire Dodo per il suo primo gol fiorentino. I blucerchiati perdono la bussola e al 66′, una ripartenza di Jovic porta il serbo a servire Duncan, bravo a saltare il diretto avversario e a trovare la rete del 3-0. La partita non ha praticamente più niente da dire ma la squadra di Italiano non si ferma e continua a cercare la rete.

Il poker arriva al 76′ con un Amrabat strepitoso a centrocampo, autore prima di un recupero e poi della cavalcata a tutto campo che lo porta a servire un grande assist per Kouame, subentrato a Nico: 4-0 e Samp annichilita. È un susseguirsi d’azioni viola dopo il quarto gol, con Jovic che prova a centrare la rete personale facendosi neutralizzare da Ravaglia.

Poi Bianco non impatta la palla a tu per tu col portiere doriano e ancora Saponara che calcia male da buona posizione. Inevitabile il quinto gol che arriva all’89’ con il subentrato Terzic, bravo a sfruttare il dribbling di Jovic per poi anticipare Ravaglia con un tocco di punta che non dà scampo al portiere doriano.

SERIE A – Giornata n°32 | L’Empoli cade anche a Sassuolo, azzurri sconfitti nonostante la superiorità numerica. Ora la squadra è in ritiro

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SASSUOLO (4-3-3) – 47 Consigli; 22 Toljan, 28 Erlic, 44 Tressoldi (dal 1′ st 13 Ferrari), 3 Marchizza (dal 31′ st 6 Rogerio); 16 Frattesi, 27 Maxi Lopez, 8 Harroui (dal 1′ st 9 Pinamonti); 20 Bajrami (dal 1′ st 7 Henrique), 92 Defrel (dal 13′ st 10 Berardi), 45 Laurente. A disp. 25 Pegolo, 64 Russo; 11 Alvarez, 14 Obiang, 15 Ceide, 19 Romagna, 21 Zortea, 42 Thorstvedt. All. A. Dionisi

EMPOLI (4-3-1-2) – 13 Vicario; 24 Ebuehi, 33 Luperto, 4 Walukiewics, 65 Parisi (dal 39′ st 3 Cacace); 5 Grassi (dal 17′ st 11 Akpa Akpro), 18 Marin, 25 Bandinelli (dal 22′ st 21 Fazzini); 35 Baldanzi; 19 Caputo (dal 39′ st 9 Satriano), 28 Cambiaghi (dal 22′ st 91 Piccoli). A disp. 1 Perisan, 22 Ujkani; 8 Henderson, 23 Destro, 26 Tonelli, 30 Stojanovic, 32 Haas, 55 Vignato. All. P. Zanetti

Arbitro: Sig. F. Dionisi di L’Aquila (Mastrodonato-Bottegoni | IV Uff.le Baroni – VAR Abbattista-Longo)

Marcatori: 11′ 28 Cambiaghi (E); 37′ st 10 Berardi (S), 51′ st rig. 10 Berardi (S).

NOTE: Angoli Sassuolo 7 Empoli 5. Ammoniti: al 26′ 45 Lauriente (S); al 17′ st 27 Maxi Lopez (S), al 17′ st 25 Bandinelli (E). Espulsi: al 29′ st 9 Pinamonti (S). Recupero: 1′ pt – 4′ st. Spettatori: 5mila.

 

Partiamo dall’epilogo finale e dalle conseguenze dell’epilogo finale della partita. La squadra da stasera è in ritiro: il pullman che riaccompagna i ragazzi allo stadio Castellani, di ritorno dalla trasferta sul campo del Sassuolo, si svuoterà ma i ragazzi dovranno disfare e rifare le borse con destinazione “Centro Sportivo Monteboro” dove si ritroveranno per passare la prima notte insieme e da domani vivere il quotidiano. I termini utilizzati sono di fatto stati espressi dal DS azzurro Pietro Accardi che si è presentato in zona mista spontaneamente per annunciare quanto deciso di comune accordo tra proprietà, staff dirigenziale e staff tecnico. “Dobbiamo vivere il quotidiano insieme, restare uniti e superare questo difficile momento che stiamo attraversando… – sbotta il DS Accardi, che poi chiude – …chiediamo scusa a tutti i tifosi, alla città e agli sportivi, ai quali chiediamo che continuino a starci vicino fino alla fine del campionato, per centrare insieme il nostro obiettivo che vogliamo fortemente, ovvero la salvezza”.

L’EPILOGO DELLA PARTITA – Mancano venti secondi al termine dell’ultimo dei quattro minuti di recupero concessi dal direttore di gara Federico Dionisi, omonimo ma non parente del tecnico del Sassuolo Alessio Dionisi, tra l’altro uno dei tanti ex di turno, quando Cacace, entrato in campo al posto di Parisi al 39′ della ripresa, tocca appena in area di rigore Berardi a pochi passi dal fischietto che con estrema fermezza indica il dischetto. Dopo un rapido consulto audio con il VAR il rigore viene concesso e dopo centoventi secondi di attesa Berardi trafigge per la seconda volta Vicario, dopo il gol che aveva portato il risultato sull’1-1 realizzato al minuto 37 della ripresa, creando il gelo nella curva ospiti assiepata da oltre cinquecento tifosi empolesi.

In pratica l’esecuzione dal dischetto è il sipario alla partita, e l’apertura ufficiale della crisi dell’Empoli che nel girone di ritorno ha saputo collezionare la miseria di 7 punti: una vittoria risicata sul Lecce e quattro pareggi, poi solo amarissime sconfitte, con forse l’amarezza più grande (per come maturata…, ndr) arrivata proprio in questo ultimo pomeriggio di aprile.

EPISODIO CHIAVE ALLA ROVESCIA, MA IL GOL PRESO HA FATTO RIAPPARIRE I “FANTASMI” – L’Empoli ha impattato bene sul match, ha imparato la lezione di Cremona e ha iniziato a mordere la partita fin dalle prime battute e dopo undici minuti si è ritrovata meritatamente in vantaggio grazie ad un’iniziativa personale e vincente di uno degli uomini più positivi della stagione: Cambiaghi. Poi ha gestito bene e anzi ha sfiorato a più riprese il raddoppio: Caputo ha colpito un legno, poi allo stesso Caputo è stato annullato un gol dal VAR per fuorigioco, e Satriano nel finale, con la complicità di un difensore neroverde, con un tiro cross velenoso ha colto la traversa. Gli episodi sottoporta non sono girati benissimo, ma c’è stato un episodio al 29′ della ripresa che invece sembrava aver indirizzato eccome il match. Uno dei freschi ex, infatti, si è fatto espellere (rosso diretto, ndr) per qualche parola di troppo dopo un contatto con Walukiewics: il Sassuolo è rimasto così orfano di Pinamonti, entrato dal primo della ripresa al posto di Harroui.

Un episodio che forse ha clamorosamente condizionato mentalmente alcuni ragazzi in campo, e il gol di Berardi di otto minuti più tardi ha di fatto riportato nella testa del gruppo azzurro i “fantasmi” degli ultimi tempi. La squadra, nonostante la superiorità numerica, si è sciolta come neve al sole, disunita, allungata; di fatto scomparso, svanito il concetto di squadra e la punizione finale è una mazzata tremenda.

Una mazzata tremenda per tutto l’ambiente, perché cullata la possibilità di volare a +8 sulla zona retrocessione a sei giornate dalla fine e a pochi minuti dal triplice fischio finale, l’Empoli è piombato in 840 secondi ad un pericoloso +5, con gli scontri diretti a sfavore nei confronti dello Spezia (0-1 in Liguria e 2-2 al Castellani, ndr), ed uno scontro diretto in casa dell’Hellas Verona alla penultima giornata. Nessun dramma, ci mancherebbe, ma livello di allerta altissimo perché le prossime due gare casalinghe con Bologna e Salernitana non sono assolutamente da fallire, anche perché poi il calendario è di quelli da far tremare le gambe.

I BILANCI SI FARANNO ALLA FINE, MA QUESTA SQUADRA PERDE E NON DIVERTE: E’ UN PENSIERO COMUNE DELLA MAGGIORANZA DEI TIFOSI, E FORSE NON SOLO… – Forse ad Empoli siamo stati abituati bene. Analizzando le stagioni dal 2012 in poi viene da pensare che: con Maurizio Sarri al timone abbiamo visto l’Empoli più spettacolare di sempre ed un calcio da annali assoluti (l’ex Adani, ed oggi commentatore tecnico RAI pochi giorni fa ha dichiarato che “l’Empoli ha fatto vedere il secondo più bel calcio italiano degli ultimi vent’anni…”), e anche con Marco Giampaolo e soprattutto con “nonno” Aurelio Andreazzoli il livello tecnico è stato altissimo, oltre ché nell’ultimo anno vincente in B con Dionisi. Abbiamo proposto calcio offensivo e votato al bel gioco anche e nonostante la disgraziata stagione con Martusciello al timone, e perfino in quella stagione di B iniziata con Cristian Bucchi, proseguita con Roberto Muzzi, e terminata con Pasquale Marino, per non dimenticare la prima parte di stagione 2017/18 con Vincenzo Vivarini.

Il 4-3-1-2 “hand made in Empoli” era diventato un marchio di fabbrica quasi inimitabile: tecnica, velocità di palleggio e pensiero, bel gioco, invasione offensiva della metà campo e dell’area di rigore altrui, ergo tanti gol… e, certo, qualche gol subito di troppo.

E proprio questo ultimo dato è stato forse decisivo per far pensare di poter provare a cambiare qualcosa. Subire meno, restando belli da vedere ma più equilibrati. E allora la sensazione è che si sia sbagliato qualcosa nella scelta degli uomini e soprattutto in un ruolo chiave: quale? Quello che illumina, che deve accendere il gioco, che deve dettare l’ultimo passaggio. Nel recente passato da Empoli sono transitati uomini di caratura tecnica e mentale di livello eccellente: Krunic e Bennacer non hanno vinto un campionato a caso (quello con il Milan dello scorso anno, ndr), e nemmeno Paredes è Campione del Mondo a caso; Di Lorenzo, Zielinski, Mario Rui non sono certo dei tasselli del Napoli prossimo alla conquista dello Scudetto per pura fatalità… senza dimenticare Vecino, Saponara, Zajc, tutti uomini capaci di dettare l’ultimo passaggio con i tempi giusti, di mandare in delirio le linee avversarie. Al netto che ne Grassi, ne Marin sono play fatti, nemmeno quel ventenne “prodige” è un vero trequartista, ma un candidato a fenomeno del futuro che da e chiede un po’ alla Messi, pensiero mio senza voler esser vangelo… stop. Riprenderemo il filo del discorso più avanti.

Ora testa al Bologna, giovedì… andrà come deve andare e il club perfezionerà in vista della stagione imparando dagli errori di valutazione commessi per prepararsi a questa ancora in corso di svolgimento.

Fonte: gabrieleguastella.it

Serie A: Inter batte Lazio, la Salernitana ferma il Napoli che rimanda la festa scudetto, Juve pari a Bologna

In Serie A questa domenica 30 aprile (oltre a quelle dell’Empoli e della Fiorentina, di cui parliamo nelle sezioni appositi del sito) si sono giocate altre partite, ecco i risultati:

Inter-Lazio 3-1

Napoli-Salernitana 1-1

Cremonese-Verona 1-1

Bologna-Juventus 1-1

Serie B, anticipi: vince il Cagliari, pareggio in Spal-Perugia

I risultati dei due anticipi di Serie B in campo questo pomeriggio 30 aprile:

Cagliari-Ternana 2-1 [4′ Deiola (C), 12′ Partipilo (T), 61′ Zappa (C)]

SPAL-Perugia 1-1 [12′ Casasola (P), 62′ Moncini (S)]

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