Solo pochi giorni e l’utenza di Instagram saluterà definitivamente i filtri di bellezza. Addio a volti truccati, pelle perfetta e occhi colorati, Meta si prepara a dire addio a tutti i filtri in realtà aumentata di terze parti.
A partire dal 14 gennaio 2025, Meta dismetterà la piattaforma Meta Spark, utilizzata dagli sviluppatori per creare filtri di bellezza basati sulla realtà aumentata da poter utilizzare su Facebook e Instagram. Come si legge nel comunicato stampa: “A seguito di una valutazione approfondita, abbiamo preso la decisione di chiudere la piattaforma Meta Spark di strumenti e contenuti di terze parti, a partire da martedì 14 gennaio 2025 ciò significa che gli effetti di Realtà Aumentata (AR) realizzati da terze parti, inclusi i marchi e la nostra più ampia comunità di creatori AR, non saranno più disponibili a partire da questa data. Gli effetti AR di proprietà di Meta continueranno a essere disponibili per i nostri utenti in tutta la nostra famiglia di app”.
Un duro colpo per tutti quegli utenti che, per lavoro, utilizzano giornalmente la loro immagine ritoccata dai filtri. Ma non tutto è perduto, sarà ancora possibile utilizzare i filtri messi a disposizione e creati da Meta.
Come specificato nel comunicato: “Siamo profondamente grati alla comunità di creatori, aziende e altri stakeholder chiave che hanno preso parte al viaggio di Meta Spark. Quando abbiamo lanciato questa piattaforma per la prima volta sette anni fa, le esperienze intrise di realtà aumentata erano nuove per la maggior parte dei consumatori. Da allora, l’immaginazione, l’innovazione e la creatività della nostra comunità di creatori AR hanno contribuito ad estendere la portata dell’AR a centinaia di milioni di persone sulle piattaforme Meta”.
Incidente nella mattinata di oggi, giovedì 9 gennaio, intorno alle 5.30, su via Nonantola, alle porte di Modena.
Il conducente ha perso il controllo dell’auto, per cause in corso di accertamento, e ha impattato contro due furgoni parcheggiati in un cortile privato. Dall’urto uno dei due furgoni è stato spostato contro una colonnina di gas metano di media pressione, rompendola e provocando così la fuoriuscita di gas.
L’uomo al volante dell’auto è riuscito a mettersi in salvo da solo, uscendo dal baule.
I Vigili del Fuoco intervenuti hanno intercettato e chiuso la valvola del gas della colonnina, per poi mettere in sicurezza i mezzi coinvolti.
Sul posto sono intervenuti anche tecnici di Inrete, il personale sanitario del 118 e la Polizia Locale.
Secondo movimento ufficiale di mercato per l’Empoli, e seconda operazione in uscita. Il club di Monteboro, infatti, ha perfezionato la cessione di Emmanuel Ekong (classe 2002) agli svedesi del Malmo a titolo definitivo e per una cifra vicina al milione di euro. L’attaccante, arrivato ad Empoli nel 2019 e con cui il club azzurro ha vinto uno Scudetto Primavera nel 2021, lascia definitivamente la maglia azzurra dopo aver debuttato in Serie A ed essere riuscito a segnare due reti in Coppa Italia nelle sfide in casa di Torino e Fiorentina.
Emmanuel Ekong (Credit Ph EFC 1920)
La cessione di Ekong, tra l’altro, è praticamente passata in secondo piano a causa del caso Jacopo Fazzini che è scoppiato in questi ultimi giorni e che ha letteralmente tenuto banco creando molti malumori nell’ambiente empolese, tifosi e sportivi compresi. L’ultimo atto, di queste ore, vede il ragazzo nuovamente reinserito in rosa e tolto dal mercato, con il calciatore che è tornato ad allenarsi con il gruppo praticamente dopo una settimana di “esilio”.
Cosa è accaduto. Il ragazzo è assistito dall’ex calciatore Luca Puccinelli, tra l’altro anche ex calciatore dell’Empoli, originario di Viareggio come lo stesso Jacopo Fazzini. Due club hanno mostrato interesse per l’acquisizione del cartellino del calciatore: la Lazio ed il Napoli. La Lazio, che ha grossi problemi con l’indice di liquidità e quindi deve rispettare dei paletti in sede di calciomercato, ha proposto all’Empoli l’acquisto del calciatore con la formula del prestito con obbligo di riscatto da esercitare al 30 giugno 2026 offrendo 10 milioni di euro. Il Napoli, invece, ha messo sul piatto un’offerta ovviamente più coerente e appetibile per il club toscano: prestito oneroso a 2 milioni di euro, più ulteriori dieci milioni di euro da esercitare nei mesi seguenti. L’Empoli avrebbe accettato l’offerta, ma nel frattempo il calciatore, raggiunto telefonicamente dal tecnico laziale Marco Baroni, che ha come procuratore proprio Luca Puccinelli, avrebbe avallato la proposta della Lazio. Così è iniziata una trattativa Empoli-Lazio con i due presidenti Corsi e Lotito a colloquio diretto, senza però trovare un punto d’incontro e anzi con la Lazio irremovibile. Nel frattempo il calciatore, visto distratto e poco determinato in allenamento, è finito ai margini della squadra (praticamente fuori rosa, ndr) e non convocato dal tecnico Roberto D’Aversa per la trasferta di Venezia: “voglio solo calciatori motivati…”, alcune delle parole espresse da D’Aversa alla vigilia del match con i lagunari; “Ismajli gioca con una mano rotta, Viti ha recuperato in 18 giorni…” ha incalzato nella conferenza stampa post gara ad una domanda di un giornalista a proposito di Fazzini. Una querelle che si è protratta fino alla tarda serata di ieri mercoledì 8 gennaio quando il presidente Corsi ha metaforicamente alzato la voce chiudendo la storia: “sono allibito che un calciatore non si alleni e non giochi una partita perché distratto dal mercato. La trattativa con la Lazio la chiudo io, semplicemente perché l’offerta della Lazio è inaccettabile: il calciatore resta ad Empoli, e da domani (oggi giovedì 9 gennaio, ndr) è fuori dal mercato e torna ad allenarsi con il gruppo, a disposizione e convocabile per la prossima partita…”.
Il malumore, però, serpeggia tra tifosi e sportivi, è sufficiente leggere qualche commento sui vari social per farsi un’idea, e la preoccupazione è che in qualche modo possa riflettere sull’ambiente e sul ragazzo stessi. Empoli ha sempre dimostrato di essere una piazza matura e con un livello di intelligenza eccelso, il caso Fazzini rappresenta un esame importante, che è caduto in un momento della stagione forse non decisivo ma sicuramente determinante.
Con l’auto va fuori strada e finisce contro un platano, per cause in corso di accertamento. E’ accaduto nella tarda serata di ieri, mercoledì 8 gennaio, intorno alle 23.00, sulla Strada Regionale 11, a Bussolengo, in provincia di Verona.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco che, con un mezzo e 5 operatori, hanno lavorato per più di un’ora e mezzo per estrarre dalle lamiere il corpo del conducente, un 32enne, mentre la passeggera, una donna di 31 anni, è stata nel frattempo affidata alle cure del personale sanitario del 118, insieme a una bambina di poco più di tre anni, seduta nel seggiolino sul sedile posteriore.
Nonostante gli sforzi dei soccorritori i due giovani genitori sono purtroppo deceduti a seguito dell’impatto mentre la bambina è stata trasportata presso il più vicino ospedale e fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita.
Come riportato dalla stampa locale, le vittime erano cinesi e abitavano a Crocioni di Bussolengo. Sul posto, oltre al personale sanitario e ai Vigili del Fuoco, è giunta anche la Polizia di Stato per i rilievi necessari per ricostruire l’esatta dinamica dell’ennesima tragedia della strada.
A poco più di un mese dall’inizio del Festival di Sanremo, Brunori Sas annuncia il nome e la data d’uscita del nuovo album. Il disco, “L’albero delle noci”, prende il nome dalla canzone che porterà in gara nella kermesse canora e arriva a cinque anni dal precedente “Cip!” e uscirà il 14 febbraio.
“È il frutto di due anni di sottrazioni, per cui non aggiungo altro, se non i titoli delle canzoni e la copertina realizzata come sempre dal buon Studio in nero con il prezioso ausilio di Giacomo Triglia P.s. Manca ancora un mese, lo so, ma mi piace farvi soffrire. A prestissimo”, scrive sui social.
La tracklist
1. Per non perdere noi
2. L’albero delle noci
3. La ghigliottina
4. La vita com’è
5. Pomeriggi catastrofici
6. Il morso di Tyson
7. Fin’ara luna
8. Più acqua che fuoco
9. Luna nera
10. Guardia giurata
A un mese dall’uscita dell’album, Brunori Sas sarà in tour nei palazzetti con il “Brunori Sas Tour 2025”. Ecco il calendario completo:
14 marzo – Vigevano (PV) – Palaelachem
16 marzo – Firenze – Mandela Forum
19 marzo – Roma – Palazzo dello Sport – SOLD OUT
22 marzo – Torino – Inalpi Arena
26 marzo – Napoli – Palapartenope
28 marzo – Bologna – Unipol Arena
30 marzo – Milano – Unipol Arena
31 marzo – Milano – Unipol Arena
Domiziano Tirelli è un nuovo portiere dell’Unione Sportiva Livorno 1915!
Classe 2006, cresce nel settore giovanile del Cagliari e, ad appena 15 anni, esordisce in Eccellenza con il Sant’Elena Quartu. Nella scorsa stagione, in serie D, ha collezionato 31 presenze e 10 clean sheet con l’Atletico Uri. Ha inoltre partecipato alla Viareggio Cup con la rappresentativa di D, serie per la quale è stata eletto come miglior giovane giocatore.
️ «Sono molto contento di essere qui ed avere l’onore di vestire la maglia del Livorno. Lo scopo è quello di poter dare il mio contributo in ogni modo per poter raggiungere l’obiettivo più grande».
Si chiamava Riccardo Rovatti e aveva 20 anni la vittima del tragico incidente stradale accaduto nella notte tra ieri, mercoledì 8 gennaio, e oggi, giovedì 9, intorno alla mezzanotte, a Carpi, in provincia di Modena.
A scontrarsi, per cause in corso di accertamento, due auto, una Fiat Panda e una Kia, all’incrocio tra viale Manzoni e via Medaglie d’Oro. Il giovane è stato soccorso dal personale sanitario del 118 ed è stato trasportato all’Ospedale di Baggiovara, Modena, ma per lui non c’è stato purtroppo nulla da fare, troppo gravi le ferite riportate nell’impatto.
Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco e la Polizia Locale delle Terre d’Argine per effettuare i rilievi necessari a ricostruire l’esatta dinamica del tragico sinistro. (fotografia di repertorio)
Un tragico incidente stradale è accaduto nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì 8 gennaio, intorno alle 18.45, sulla Persicetana, a Calderara di Reno, nel Bolognese.
A seguito di uno scontro tra una Fiat Panda e un autobus, all’altezza tra via Valtiera e Osteria, avvenuto per cause in corso di accertamento, un uomo di 65 anni, che era al volante della vettura è deceduto, mentre si registrano 20 feriti, quasi tutti in modo lieve tranne due, le cui condizioni sono state giudicate di media gravità. Come riportato dalla stampa locale, la vittima si chiamava Davide Felloni ed era ferrarese. Il personale sanitario del 118 giunto sul posto, non ha potuto far altro che constatarne il decesso. Soccorsi e trasportati in ospedale i feriti.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco i Carabinieri che dovranno ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.
A quasi 28 anni dal primo ascolto di “Laura non c’è” al Festival di Sanremo, Nek svela alcuni aneddoti sulla sua carriera e su una delle sue canzoni più iconiche, entrata nella storia della musica italiana. L’artista, che presto vedremo in veste di presentatore tv su Rai1 con “Dalla strada al palco”, si è raccontato in un’intervista al Corriere della Sera, svelando che “Laura non c’è” è una storia vera.
“È una canzone autobiografica, con un riferimento molto personale. Tutti abbiamo incontrato una Laura nella nostra vita, è un’esperienza vissuta da tanti, il suo successo probabilmente arriva da lì. Laura ha fatto parte della mia vita e quando si è staccata da me mi è dispiaciuto: mi è rimasto l’amaro in bocca – ha raccontato Nek – Non l’ho più rivista”.
Nonostante la delusione amorosa, Nek ha trovato la felicità e dal 2006 è sposato con Patrizia Vacondio, relazione da cui è nata Beatrice nel 2011. Nella famiglia c’è anche Martina Imarisio Neviani, nata dalla precedente relazione di Patrizia, ma legatissima al cantante, tanto da avere il suo cognome e da avergli chiesto di portarla all’altare insieme al suo padre biologico il giorno del suo matrimonio.
Nek ha sempre trovando grandissima ispirazione nella felicità: “Per quanto mi riguarda la felicità è un motore più forte, ma capisco che scrivere canzoni in un momento di dolore possa essere una grande valvola di sfogo, fortunato chi ci riesce. Ma anche manifestare la gioia può portare a grandi risultati”.
Prima dell’esordio a Sanremo la fortuna non ha sempre sorriso al cantante, il suo primo concerto fu un disastro: “Era il 1992, all’epoca del mio primo disco. Mi esibivo davanti a 15 persone, tutti miei amici, a Sassuolo, il paese dove sono nato. Suonavo con le basi ma il registratore si mangiò il nastro e la mia performance finì miseramente dopo 30 secondi. Del resto non si è mai profeti in patria”.
Ma poi il successo è arrivato, tanto da fargli perdere la testa, come ha raccontato al Corriere: “Nel nostro mondo c’è tanta pressione: viaggi tanto, fai un lavoro molto stressante, tutti si aspettano tanto da te. E soprattutto quando si è giovani può succedere anche di perdere il senso della misura. Ricordo che una volta dovevo essere ricevuto dal Papa per un concerto di Natale, arrivavo dagli Stati Uniti ed ero in forte ritardo, il Papa stava cominciando l’udienza generale e io — in un delirio di onnipotenza — dissi al mio discografico: chiedete al Papa di aspettarmi. Ecco, lì ho un filino esagerato”.
È un gradito ritorno quello di Drusilla Foer al Teatro Celebrazioni di Bologna che propone il suo nuovo spettacolo “Venere Nemica”, in programma venerdì 10 e sabato 11 gennaio alle ore 21.00, date già sold out.
Ispirata alla favola di Apuleio “Amore e Psiche”, l’opera rilegge il mito in modo divertente e commovente allo stesso tempo, in bilico tra tragedia e commedia, declinando i grandi temi del Classico nella contemporaneità: la competizione suocera/nuora, la bellezza che sfiorisce, la possessività materna nei confronti dei figli, il conflitto secolare tra uomini e Dei.
Le parole di Drusilla Foer, al microfono di Alessio Aymone:
Solo pochi giorni e l’utenza di Instagram saluterà definitivamente i filtri di bellezza. Addio a volti truccati, pelle perfetta e occhi colorati, Meta si prepara a dire addio a tutti i filtri in realtà aumentata di terze parti.
A partire dal 14 gennaio 2025, Meta dismetterà la piattaforma Meta Spark, utilizzata dagli sviluppatori per creare filtri di bellezza basati sulla realtà aumentata da poter utilizzare su Facebook e Instagram. Come si legge nel comunicato stampa: “A seguito di una valutazione approfondita, abbiamo preso la decisione di chiudere la piattaforma Meta Spark di strumenti e contenuti di terze parti, a partire da martedì 14 gennaio 2025 ciò significa che gli effetti di Realtà Aumentata (AR) realizzati da terze parti, inclusi i marchi e la nostra più ampia comunità di creatori AR, non saranno più disponibili a partire da questa data. Gli effetti AR di proprietà di Meta continueranno a essere disponibili per i nostri utenti in tutta la nostra famiglia di app”.
Un duro colpo per tutti quegli utenti che, per lavoro, utilizzano giornalmente la loro immagine ritoccata dai filtri. Ma non tutto è perduto, sarà ancora possibile utilizzare i filtri messi a disposizione e creati da Meta.
Come specificato nel comunicato: “Siamo profondamente grati alla comunità di creatori, aziende e altri stakeholder chiave che hanno preso parte al viaggio di Meta Spark. Quando abbiamo lanciato questa piattaforma per la prima volta sette anni fa, le esperienze intrise di realtà aumentata erano nuove per la maggior parte dei consumatori. Da allora, l’immaginazione, l’innovazione e la creatività della nostra comunità di creatori AR hanno contribuito ad estendere la portata dell’AR a centinaia di milioni di persone sulle piattaforme Meta”.
Incidente nella mattinata di oggi, giovedì 9 gennaio, intorno alle 5.30, su via Nonantola, alle porte di Modena.
Il conducente ha perso il controllo dell’auto, per cause in corso di accertamento, e ha impattato contro due furgoni parcheggiati in un cortile privato. Dall’urto uno dei due furgoni è stato spostato contro una colonnina di gas metano di media pressione, rompendola e provocando così la fuoriuscita di gas.
L’uomo al volante dell’auto è riuscito a mettersi in salvo da solo, uscendo dal baule.
I Vigili del Fuoco intervenuti hanno intercettato e chiuso la valvola del gas della colonnina, per poi mettere in sicurezza i mezzi coinvolti.
Sul posto sono intervenuti anche tecnici di Inrete, il personale sanitario del 118 e la Polizia Locale.
Secondo movimento ufficiale di mercato per l’Empoli, e seconda operazione in uscita. Il club di Monteboro, infatti, ha perfezionato la cessione di Emmanuel Ekong (classe 2002) agli svedesi del Malmo a titolo definitivo e per una cifra vicina al milione di euro. L’attaccante, arrivato ad Empoli nel 2019 e con cui il club azzurro ha vinto uno Scudetto Primavera nel 2021, lascia definitivamente la maglia azzurra dopo aver debuttato in Serie A ed essere riuscito a segnare due reti in Coppa Italia nelle sfide in casa di Torino e Fiorentina.
Emmanuel Ekong (Credit Ph EFC 1920)
La cessione di Ekong, tra l’altro, è praticamente passata in secondo piano a causa del caso Jacopo Fazzini che è scoppiato in questi ultimi giorni e che ha letteralmente tenuto banco creando molti malumori nell’ambiente empolese, tifosi e sportivi compresi. L’ultimo atto, di queste ore, vede il ragazzo nuovamente reinserito in rosa e tolto dal mercato, con il calciatore che è tornato ad allenarsi con il gruppo praticamente dopo una settimana di “esilio”.
Cosa è accaduto. Il ragazzo è assistito dall’ex calciatore Luca Puccinelli, tra l’altro anche ex calciatore dell’Empoli, originario di Viareggio come lo stesso Jacopo Fazzini. Due club hanno mostrato interesse per l’acquisizione del cartellino del calciatore: la Lazio ed il Napoli. La Lazio, che ha grossi problemi con l’indice di liquidità e quindi deve rispettare dei paletti in sede di calciomercato, ha proposto all’Empoli l’acquisto del calciatore con la formula del prestito con obbligo di riscatto da esercitare al 30 giugno 2026 offrendo 10 milioni di euro. Il Napoli, invece, ha messo sul piatto un’offerta ovviamente più coerente e appetibile per il club toscano: prestito oneroso a 2 milioni di euro, più ulteriori dieci milioni di euro da esercitare nei mesi seguenti. L’Empoli avrebbe accettato l’offerta, ma nel frattempo il calciatore, raggiunto telefonicamente dal tecnico laziale Marco Baroni, che ha come procuratore proprio Luca Puccinelli, avrebbe avallato la proposta della Lazio. Così è iniziata una trattativa Empoli-Lazio con i due presidenti Corsi e Lotito a colloquio diretto, senza però trovare un punto d’incontro e anzi con la Lazio irremovibile. Nel frattempo il calciatore, visto distratto e poco determinato in allenamento, è finito ai margini della squadra (praticamente fuori rosa, ndr) e non convocato dal tecnico Roberto D’Aversa per la trasferta di Venezia: “voglio solo calciatori motivati…”, alcune delle parole espresse da D’Aversa alla vigilia del match con i lagunari; “Ismajli gioca con una mano rotta, Viti ha recuperato in 18 giorni…” ha incalzato nella conferenza stampa post gara ad una domanda di un giornalista a proposito di Fazzini. Una querelle che si è protratta fino alla tarda serata di ieri mercoledì 8 gennaio quando il presidente Corsi ha metaforicamente alzato la voce chiudendo la storia: “sono allibito che un calciatore non si alleni e non giochi una partita perché distratto dal mercato. La trattativa con la Lazio la chiudo io, semplicemente perché l’offerta della Lazio è inaccettabile: il calciatore resta ad Empoli, e da domani (oggi giovedì 9 gennaio, ndr) è fuori dal mercato e torna ad allenarsi con il gruppo, a disposizione e convocabile per la prossima partita…”.
Il malumore, però, serpeggia tra tifosi e sportivi, è sufficiente leggere qualche commento sui vari social per farsi un’idea, e la preoccupazione è che in qualche modo possa riflettere sull’ambiente e sul ragazzo stessi. Empoli ha sempre dimostrato di essere una piazza matura e con un livello di intelligenza eccelso, il caso Fazzini rappresenta un esame importante, che è caduto in un momento della stagione forse non decisivo ma sicuramente determinante.
Con l’auto va fuori strada e finisce contro un platano, per cause in corso di accertamento. E’ accaduto nella tarda serata di ieri, mercoledì 8 gennaio, intorno alle 23.00, sulla Strada Regionale 11, a Bussolengo, in provincia di Verona.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco che, con un mezzo e 5 operatori, hanno lavorato per più di un’ora e mezzo per estrarre dalle lamiere il corpo del conducente, un 32enne, mentre la passeggera, una donna di 31 anni, è stata nel frattempo affidata alle cure del personale sanitario del 118, insieme a una bambina di poco più di tre anni, seduta nel seggiolino sul sedile posteriore.
Nonostante gli sforzi dei soccorritori i due giovani genitori sono purtroppo deceduti a seguito dell’impatto mentre la bambina è stata trasportata presso il più vicino ospedale e fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita.
Come riportato dalla stampa locale, le vittime erano cinesi e abitavano a Crocioni di Bussolengo. Sul posto, oltre al personale sanitario e ai Vigili del Fuoco, è giunta anche la Polizia di Stato per i rilievi necessari per ricostruire l’esatta dinamica dell’ennesima tragedia della strada.
A poco più di un mese dall’inizio del Festival di Sanremo, Brunori Sas annuncia il nome e la data d’uscita del nuovo album. Il disco, “L’albero delle noci”, prende il nome dalla canzone che porterà in gara nella kermesse canora e arriva a cinque anni dal precedente “Cip!” e uscirà il 14 febbraio.
“È il frutto di due anni di sottrazioni, per cui non aggiungo altro, se non i titoli delle canzoni e la copertina realizzata come sempre dal buon Studio in nero con il prezioso ausilio di Giacomo Triglia P.s. Manca ancora un mese, lo so, ma mi piace farvi soffrire. A prestissimo”, scrive sui social.
La tracklist
1. Per non perdere noi
2. L’albero delle noci
3. La ghigliottina
4. La vita com’è
5. Pomeriggi catastrofici
6. Il morso di Tyson
7. Fin’ara luna
8. Più acqua che fuoco
9. Luna nera
10. Guardia giurata
A un mese dall’uscita dell’album, Brunori Sas sarà in tour nei palazzetti con il “Brunori Sas Tour 2025”. Ecco il calendario completo:
14 marzo – Vigevano (PV) – Palaelachem
16 marzo – Firenze – Mandela Forum
19 marzo – Roma – Palazzo dello Sport – SOLD OUT
22 marzo – Torino – Inalpi Arena
26 marzo – Napoli – Palapartenope
28 marzo – Bologna – Unipol Arena
30 marzo – Milano – Unipol Arena
31 marzo – Milano – Unipol Arena
Domiziano Tirelli è un nuovo portiere dell’Unione Sportiva Livorno 1915!
Classe 2006, cresce nel settore giovanile del Cagliari e, ad appena 15 anni, esordisce in Eccellenza con il Sant’Elena Quartu. Nella scorsa stagione, in serie D, ha collezionato 31 presenze e 10 clean sheet con l’Atletico Uri. Ha inoltre partecipato alla Viareggio Cup con la rappresentativa di D, serie per la quale è stata eletto come miglior giovane giocatore.
️ «Sono molto contento di essere qui ed avere l’onore di vestire la maglia del Livorno. Lo scopo è quello di poter dare il mio contributo in ogni modo per poter raggiungere l’obiettivo più grande».
Si chiamava Riccardo Rovatti e aveva 20 anni la vittima del tragico incidente stradale accaduto nella notte tra ieri, mercoledì 8 gennaio, e oggi, giovedì 9, intorno alla mezzanotte, a Carpi, in provincia di Modena.
A scontrarsi, per cause in corso di accertamento, due auto, una Fiat Panda e una Kia, all’incrocio tra viale Manzoni e via Medaglie d’Oro. Il giovane è stato soccorso dal personale sanitario del 118 ed è stato trasportato all’Ospedale di Baggiovara, Modena, ma per lui non c’è stato purtroppo nulla da fare, troppo gravi le ferite riportate nell’impatto.
Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco e la Polizia Locale delle Terre d’Argine per effettuare i rilievi necessari a ricostruire l’esatta dinamica del tragico sinistro. (fotografia di repertorio)
Un tragico incidente stradale è accaduto nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì 8 gennaio, intorno alle 18.45, sulla Persicetana, a Calderara di Reno, nel Bolognese.
A seguito di uno scontro tra una Fiat Panda e un autobus, all’altezza tra via Valtiera e Osteria, avvenuto per cause in corso di accertamento, un uomo di 65 anni, che era al volante della vettura è deceduto, mentre si registrano 20 feriti, quasi tutti in modo lieve tranne due, le cui condizioni sono state giudicate di media gravità. Come riportato dalla stampa locale, la vittima si chiamava Davide Felloni ed era ferrarese. Il personale sanitario del 118 giunto sul posto, non ha potuto far altro che constatarne il decesso. Soccorsi e trasportati in ospedale i feriti.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco i Carabinieri che dovranno ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.
A quasi 28 anni dal primo ascolto di “Laura non c’è” al Festival di Sanremo, Nek svela alcuni aneddoti sulla sua carriera e su una delle sue canzoni più iconiche, entrata nella storia della musica italiana. L’artista, che presto vedremo in veste di presentatore tv su Rai1 con “Dalla strada al palco”, si è raccontato in un’intervista al Corriere della Sera, svelando che “Laura non c’è” è una storia vera.
“È una canzone autobiografica, con un riferimento molto personale. Tutti abbiamo incontrato una Laura nella nostra vita, è un’esperienza vissuta da tanti, il suo successo probabilmente arriva da lì. Laura ha fatto parte della mia vita e quando si è staccata da me mi è dispiaciuto: mi è rimasto l’amaro in bocca – ha raccontato Nek – Non l’ho più rivista”.
Nonostante la delusione amorosa, Nek ha trovato la felicità e dal 2006 è sposato con Patrizia Vacondio, relazione da cui è nata Beatrice nel 2011. Nella famiglia c’è anche Martina Imarisio Neviani, nata dalla precedente relazione di Patrizia, ma legatissima al cantante, tanto da avere il suo cognome e da avergli chiesto di portarla all’altare insieme al suo padre biologico il giorno del suo matrimonio.
Nek ha sempre trovando grandissima ispirazione nella felicità: “Per quanto mi riguarda la felicità è un motore più forte, ma capisco che scrivere canzoni in un momento di dolore possa essere una grande valvola di sfogo, fortunato chi ci riesce. Ma anche manifestare la gioia può portare a grandi risultati”.
Prima dell’esordio a Sanremo la fortuna non ha sempre sorriso al cantante, il suo primo concerto fu un disastro: “Era il 1992, all’epoca del mio primo disco. Mi esibivo davanti a 15 persone, tutti miei amici, a Sassuolo, il paese dove sono nato. Suonavo con le basi ma il registratore si mangiò il nastro e la mia performance finì miseramente dopo 30 secondi. Del resto non si è mai profeti in patria”.
Ma poi il successo è arrivato, tanto da fargli perdere la testa, come ha raccontato al Corriere: “Nel nostro mondo c’è tanta pressione: viaggi tanto, fai un lavoro molto stressante, tutti si aspettano tanto da te. E soprattutto quando si è giovani può succedere anche di perdere il senso della misura. Ricordo che una volta dovevo essere ricevuto dal Papa per un concerto di Natale, arrivavo dagli Stati Uniti ed ero in forte ritardo, il Papa stava cominciando l’udienza generale e io — in un delirio di onnipotenza — dissi al mio discografico: chiedete al Papa di aspettarmi. Ecco, lì ho un filino esagerato”.
È un gradito ritorno quello di Drusilla Foer al Teatro Celebrazioni di Bologna che propone il suo nuovo spettacolo “Venere Nemica”, in programma venerdì 10 e sabato 11 gennaio alle ore 21.00, date già sold out.
Ispirata alla favola di Apuleio “Amore e Psiche”, l’opera rilegge il mito in modo divertente e commovente allo stesso tempo, in bilico tra tragedia e commedia, declinando i grandi temi del Classico nella contemporaneità: la competizione suocera/nuora, la bellezza che sfiorisce, la possessività materna nei confronti dei figli, il conflitto secolare tra uomini e Dei.
Le parole di Drusilla Foer, al microfono di Alessio Aymone: