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Paul Mc Cartney “Senza Lennon non avremmo mai potuto far rivivere i Beatles”

L’intervista telefonica (modalità obbligatoria in tempo di Covid 19) per l’emittente radiofonica inglese SiriusXM è avvenuta solo ieri mattina, ma già tutti ne parlano. Il dialogo, divertente e a tratti irriverente, è intercorso tra il Baronetto ex Beatles Paul Mc Cartney e il conduttore Howard Stern (noto conduttore radiofonico oltre che televisivo, scrittore e fotografo) che, da sua stessa ammissione, non ha dormito tutta la notte precedente pensando a quali domande adeguate potesse rivolgere ad un mito come Mc Cartney per poi esordire, invece, in modo molto trash chiedendo all’artista se la convivenza obbligata dalle restrizioni causate dall’emergenza sanitaria avesse, come dire, facilitato la vita sessuale tra Paul e la moglie Nancy.

Ed è così che si è aperta una chiacchierata ricca di spunti interessanti. A parte il sapere che la coppia purtroppo è costretta a rimanere separata, non essendo riuscita a ricongiungersi prima che scattassero di tutti i divieti da Coronavirus (Paul infatti è in Inghilterra con la sua primogenita Mary (51 anni) e la sua famiglia (il marito e i tre figli avuti nel corso dei suoi due matrimoni), mentre la moglie Nancy si trova a New York), tanto si è parlato di musica, ovviamente.

Due però sembrano essere stati gli argomenti che hanno catturato maggiormente l’attenzione. Nel primo caso Stern ha chiesto a Paul se avesse mai pensato di poter far rivivere i Beatles anche dopo la morte di John Lennon. Senza esitazione la risposta “Nessun rimpianto. Quando le famiglie si rompono, ha a che fare con l’emozione e il dolore. Stai soffrendo troppo. Quindi non sarebbe successo. Abbiamo attraversato troppe cose e penso che fossimo stanchi di tutto quanto”

Poi la domanda sulla creatività di George Harrison tenuta lungamente ai margini della produzione beatlesiana. “George – ha risposto Mc Cartney –  è sbocciato tardi, all’inizio non era così interessato”

Nonostante questo è proprio dalla sua ispirazione che è nata una delle canzoni più belle di tutti i tempi “Something” uscita nel 1969

Spesso vicino ad operazioni sociali e umanitarie, anche nella lotta contro il Coronavirus non farà mancare la sua presenza. Infatti sabato prossimo, 18 aprile, prenderà parte al concerto benefico One World Toghether at Home patrocinato da Lady Gaga a sostegno, appunto, della raccolta fondi per contrastare il terribile virus che sta mettendo in ginocchio il mondo intero.

Al concerto è stato invitato a partecipare anche il nostro Zucchero

Patrizia Santini

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