Se fin qui il calendario aveva messo sulla strada del Pisa sfide quasi proibitive, quella di sabato all’Arena Garibaldi (ore 15.00) avrà tutt’altro sapore.
Contro il Verona, infatti, i neroazzurri di Alberto Gilardino si giocheranno il primo, autentico scontro diretto in chiave salvezza. Altro che “gara decisiva” quella di qualche settimana fa con l’Udinese (poi persa 0-1): questa volta il peso specifico dei novanta minuti sarà davvero importante.
Per la prima volta, il Pisa dovrà anche convivere con la pressione. Una condizione nuova, figlia della categoria ma anche di un avvio di campionato che ha visto i nerazzurri affrontare ben quattro delle prime sette della classifica. Stavolta non ci saranno alibi né attenuanti: serviranno punti, oltre che buone prestazioni.
La squadra arriva all’appuntamento dopo la giornata storta di Bologna, ma senza dimenticare le ottime sensazioni offerte nelle cinque partite precedenti. Gilardino sa di avere tra le mani un gruppo vivo, compatto, capace di reagire.
Il Verona di Zanetti, dal canto suo, si presenterà all’Arena con un punto in più in classifica: tre pareggi (Udinese, Cremonese e Juventus) e tre sconfitte (Lazio, Roma e Sassuolo). Un cammino altalenante, che però conferma la solidità e la compattezza dei gialloblù.
Sabato, però, servirà un Pisa “brutto ma vincente”. Perché al di là del bel gioco, contano i risultati. L’assenza di Touré pesa, ma le alternative non mancano: Cuadrado potrebbe partire dal primo minuto per dare spinta e imprevedibilità sulla corsia.
Insomma, tutti gli ingredienti per un match clou ci sono: serviranno un grande Pisa e una grande Arena Garibaldi per trasformare la sfida in un segnale forte al campionato.
Foto: Pisa SC











