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Regioni: stop agli spostamenti fino al 25 febbraio

Il Consiglio dei ministri conferma il decreto legge che proroga il blocco degli spostamenti tra le Regioni, anche tra quelle gialle, dal 15 al 25 febbraio.

Spaventa molto la presenza di alcuni focolai di variante inglese, attualmente in Italia un caso su cinque risulta portatore della nuova variante di coronavirus. Il dato è emerso dall’indagine a campione di ministero della Salute e Iss, in base ai risultati dei test realizzati il 3 e il 4 febbraio dalle Regioni. L’indagine è stata realizzata su 3.500 campioni diagnosticati come positivi al tampone molecolare. L’esito indica che il 20% dei casi analizzati sono di variante inglese. Il caso supera le ipotesi di partenza, che stimavano una diffusione del 5%.

Attualmente l’indice Rt italiano sale a 0,95, in nove regioni è sopra l’1. Per questo da lunedì l’Alto Adige, già in lockdown da una settimana, inasprirà le misure anti contagio. Arno Kompatscher, presidente della Provincia, ha firmato il provvedimento che entrerà in vigore dalla 0.00 di domenica 14, resterà in vigore fino al 28 febbraio. Anche il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, sta per firmare un’ordinanza che colloca Chieti e Pescara in zona rossa, mentre L’Aquila e Teramo diventeranno zone arancioni. Sono incrementati repentinamente i casi a Chieti e Teramo, di cui la metà riconducibile alla variante inglese. Le nuove restrizioni entreranno in vigore dal 14 febbraio.

Da domenica passano in arancione Abruzzo, Liguria, Toscana e la Provincia di Trento

Da lunedì 15 riapriranno gli impianti sciistici in Lombardia e Piemonte, il 17 in Trentino e dal 18 riaprirà anche la Valle d’Aosta. Il Veneto potrebbe aprire dopo i Mondiali per non intasare Cortina.

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