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SERIE A – 35a Giornata | La Lazio segna subito, poi l’arbitro Colombo favorisce la squadra di Baroni espellendo ingiustamente Colombo. L’Empoli in dieci reagisce e trova il pari, ma il Var spegne l’urlo di Viti.

EMPOLI (3-4-2-1) – 23 Vasquez; 2 Goglichidze (dal 1′ st 7 Sambia), 34 Ismajli, 21 Viti (dal 45′ st 89 Campaniello); 11 Gyasi, 35 Marianucci, 10 Fazzini, 3 Pezzella; 17 Solbakken (dal 14′ st 90 Konate), 13 Cacace; 29 Colombo. A disp. 1 Silvestri, 12 Seghetti, 98 Brancolini; 22 De Sciglio, 31 Tosto; 36 Bacci; 99 Esposito. All. Roberto D’Aversa

LAZIO (4-2-3-1) – 35 Mandas; 23 Hysaj, 2 Gigot, 13 Romagnoli, 3 Pellegrini (dal 25′ st 34 Gila); 8 Guendouzi, 6 Rovella (dal 34′ st 25 Provstgaard); 77 Marusic (dal 1′ st 18 Isaksen), 19 Dia (dal 13′ st 5 Vecino), 10 Zaccagni (dal 25′ st 9 Pedro); 11 Castellanos. A disp. 55 Furlanetto, 94 Provedel; 7 Dele-Bashiru, 14 Noslin, 20 Tchaouna, 21 Belahyane, 26 Basic, 27 Ibrahimovic. All. Marco Baroni

Arbitro: Sig. Andrea Colombo di Como (Tolfo-Dei Giudici | IV Uff.le Crezzini – VAR Abisso-Gariglio)

Marcatori: 1′ 19 Dia (L).

Note: Angoli Empoli 2 Lazio 7. Ammoniti: al 34′ 29 Colombo (E), al 47′ 2 Goglichidze (E); al 11′ st 3 Pellegrini (L), al 21′ st 23 Hysaj (L), al 39′ st 3 Pezzella (E), al 42′ st 5 Vecino (L), al 44′ st 21 Viti (E), al 49′ st 25 Provstgaard (L). Espulsi: al 38′ 29 Colombo (E) per doppia ammonizione; al 31′ st 23 Hysaj (L) per doppia ammonizione. Recupero: 2′ pt – 5′ st. Spettatori: 9 mila (Curva Sud -Ospiti- chiusa per squalifiche trasferte tifosi Lazio). Al 7′ st il VAR cancella un gol di Viti (E).

 

I limiti tecnici, e anche caratteriali, dell’Empoli sono evidenti, e le ventitré partite ufficiali senza vittorie certificano questo fatto, al pari del gol subito oggi dopo appena un giro di lancette (ma è clamorosa la sfortuna di questa stagione, visto il dente rotto di Viti nel riscaldamento, che probabilmente ha pesato anche sull’episodio dell’immediato gol subito, ndr).
Però sarebbe altresì ingiusto non sottolineare la reazione di carattere del secondo tempo, così come è impossibile non poter sottolineare la gravità della scelta dell’arbitro tal signor Andrea Colombo da Como, che al minuto 38, probabilmente affetto da mania di protagonismo, o forse “infastidito” dal fatto di non essere l’unico “Colombo” in campo, ha deciso di sventolare il rosso per l’attaccante dell’Empoli, Lorenzo Colombo, appunto.
Da quel momento in poi la partita è da considerarsi “falsata”, con un danno doppio visto che l’attaccante dovrà saltare anche Empoli-Parma di sabato prossimo.
All’interno di una partita falsata l’Empoli ha tirato fuori un secondo tempo di cuore, ha avuto la forza di pareggiare, gol invalidato per un polpaccio di troppo; ha costretto la Lazio in superiorità numerica a difendersi, ha provocato l’espulsione di un avversario (l’ex Hysaj) costringendo i biancocelesti a giocare anch’essi in dieci; è stato dentro alla partita fino all’ultimo secondo, rischiando certo, ma senza abbattersi mai.
L’ho dichiarato anche al mister: nonostante i limiti tecnici, i tanti errori, le scelte un po’ troppo spesso sbagliate, ho visto quantomeno un miglioramento sotto il profilo della tenuta atletica, ho visto finalmente arrivare i nostri quasi sempre prima sulle seconde palle.
Servirà questo, servirà avere coraggio, servirà sentirsi cucita la maglia addosso, servirà perfino avere l’umiltà di non sentirsi perfetti, e nemmeno esenti da colpe, servirà pure accettare qualche fischio che piove dagli spalti… perché la pazienza sportiva del popolo empolese (quello veramente attaccato alla causa e che ora soffre) va solo elogiata, servirà che ogni singolo calciatore e componente dello staff pensi che esista solo l’Empoli e nulla più… servirà che pensi che se fallisce qui, ha fallito altrove e per sempre, che si tatuerebbe uno smacco a vita.
Servirà pensare positivo, … nonostante tutta la bruttura vissuta, nonostante tutta la sofferenza, nonostante tutto quanto …
LA PARTITA – L’Empoli prende gol subito, dentro al primo giro di lancette: cross da destra dell’ex Hysaj, Viti manca il pallone, e Dia alle sue spalle controlla e supera con un piazzato sottomisura Vasquez. L’Empoli risponde al 14′ con un tiro dai venticinque metri di Marianucci, schierato a centrocampo per l’emergenza che coinvolge l’Empoli, parato da Mandas. Tra il 34′ ed il 38′ i due episodi che cambiano la partita. Al minuto 34′ l’arbitro Colombo ammonisce il suo omonimo attaccante dell’Empoli Colombo: giallo per un fallo a centrocampo che ci può stare; ma al 38′ si inventa un secondo giallo per l’attaccante empolese reo, a suo dire di aver abbattuto il difensore della Lazio Gigot. In realtà c’è un contatto con la spalla ma assolutamente non irregolare, addirittura non fallosa. La partita, finora equilibrata, cambia con la Lazio che ora in superiorità numerica fa quasi quel che vuole e al 43′ sfiora il 2-0 con Guendouzi che impegna in una parata Vasquez. All’intervallo i due tecnici operano due cambi: per l’Empoli dentro Sambia al posto di Goglichidze, già ammonito e a rischio espulsione; Baroni invece inserisce Isaksen al posto di Marusic cercando di dare maggior vigoria all’attacco della Lazio.
Chi si aspetta il tracollo dell’Empoli ci resta male; infatti l’Empoli in inferiorità numerica tira fuori il meglio di se e non solo non concede niente ma addirittura va a pungere gli ospiti. Sugli sviluppi di un calcio piazzato con spiovente da sinistra, e dopo una respinta poco convinta della retroguardia laziale, Viti appostato a pochi passi ribadisce il pallone in rete. L’entusiasmo del Castellani è gelato due minuti dopo, con il VAR che annulla il gol per un fuorigioco di un polpaccio. Ma è decisamente l’Empoli a fare la partita e a cercare insistentemente il gol del pareggio, con la Lazio che si vede solo in tre occasioni con azioni di ripartenza: Vasquez chiude la porta nel finale a Pedro. Prima però l’Empoli sfiora in almeno due circostanze il gol del pari, con gli azzurri che costringono la Lazio a finire la partita in dieci: al 31′ infatti anche Hysaj finisce negli spogliatoi anzitempo per un doppio giallo che provoca il cartellino rosso. Ma il risultato non cambierà più e per gli azzurri la lista di partite senza vittoria in gare ufficiali si allunga alla storica quota di ventitré.
Fonte: gabrieleguastella.it
Jacopo Fazzini cerca di scappare dalla marcatura di Guendouzi (Credit Ph EFC 1920)

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