MONZA (3-5-2) – 21 Pizzignacco; 2 Brorsson, 44 Carboni, 22 Palacios (dal 9′ st 5 Caldirola); 19 Birindelli, 18 Zeroli (dal 9′ st 42 Mota), 42 Bianco (dal 34′ 12 st Sensi), 7 Akpa Akpro, 77 Kyriakopoulos; 10 Caprari (dal 25′ st 84 Ciurria), 17 Balde (dal 25′ st 37 Petagna). A disp. 30 Turati, 69 Mazza; 11 Castrovilli, 57 Le. Colombo, 3 Lekovic, 55 Martins, 52 Postiglione. All. Alessandro Nesta
EMPOLI (3-4-2-1) – 23 Vasquez; 35 Marianucci (dal 1′ st 2 Goglichidze), 34 Ismajli, 21 Viti; 11 Gyasi, 6 Henderson (dal 1′ st 29 Lo. Colombo), 5 Grassi, 3 Pezzella; 10 Fazzini (dal 38′ st 24 Ebuehi), 13 Cacace; 99 Esposito (dal 25′ st 8 Anjorin). A disp. 1 Silvestri, 12 Seghetti, 98 Brancolini; 7 Sambia, 22 De Sciglio, 31 Tosto; 20 Kovalenko, 36 Bacci; 17 Solbakken, 89 Campaniello, 90 Konate. All. Roberto D’Aversa
Arbitro: Sig. Livio Marinelli di Tivoli (Colarossi-Vecchi – IV Uff.le Collu | VAR Fabbri-Mariani)
Marcatori: al 30′ 19 Birindelli (M); al 4′ st 29 Lo. Colombo (E), al 7′ st 21 Viti (E), al 14′ st Gyasi (E).
Note: Angoli Monza 2 Empoli 6. Ammoniti: al 41′ st 34 Ismajli (E). Espulsi: -. Recupero: 1′ pt – 3′ st. Spettatori: 4mila.
In uno stadio Brianteo semideserto, con 550 tifosi azzurri sistemati in Curva Nord al seguito della squadra di D’Aversa, l’Empoli si gioca una fetta importante delle proprie speranze di salvezza contro un Monza già retrocesso, ma deciso a vender cara la pelle. I brianzoli, reduci dal successo esterno per 2-1 sul campo dell’Udinese, vorrebbero chiudere bene la stagione davanti al proprio pubblico: in casa sono riusciti a vincere soltanto una partita, con Bocchetti in panchina contro la Fiorentina, ma con Alessandro Nesta alla guida i biancorossi non sono mai riusciti a conquistare i tre punti in casa. Lo ha ribadito fermamente il tecnico dei brianzoli, che tra l’altro è anche imbattuto nei confronti diretti con mister D’Aversa. Il tecnico dei toscani ha ribadito alla vigilia che per l’Empoli è una partita difficile, assolutamente non una scampagnata, contro una squadra sì già retrocessa da qualche settimana ma comunque ricca di qualità tecniche di rilievo.
Gli azzurri recuperano Colombo, tra l’altro ex di turno, dopo la squalifica che gli ha impedito di scendere in campo contro il Parma, anche se D’Aversa alla vigilia rivela come ben quattro giocatori si siano allenati regolarmente soltanto nell’ultimo giorno di preparazione: Solbakken, Viti, Ebuehi e Kovalenko. Dei quattro solo Viti scende in campo titolare, mentre D’Aversa opta per Esposito punta dal primo minuto supportato alle spalle da Cacace e Fazzini.
L’impatto con la partita degli azzurri è positivo. Pizzinagnacco già dentro ai primi cinque giri di lancette deve esaltarsi su un tiro indirizzato sul secondo palo da Fazzini; poco dopo su un cross di Gyasi da destra è clamoroso l’errore in controllo di Cacace, che a meno di un metro dalla porta spedisce il pallone sul fondo. Al 16′ l’Empoli sempre in pressione sui portatori di palla avversari, conquista la sfera sulla trequarti altrui con Fazzini: il numero dieci scarica su Esposito che vede Henderson imbucarsi centralmente, lo scozzese ci prova dai venti metri, ma il suo tiro termina però, abbondantemente alto.
Il Monza non si vede mai e al 22′ è ancora l’Empoli ad andare vicino al gol del vantaggio. Sugli sviluppi di calcio d’angolo, battuto da Henderson, Marianucci colpisce al volo e colpisce benissimo, inquadrando certamente lo specchio della porta; un colpo talmente violento che Pizzignacco non vede neanche partire, sulla traiettoria del tiro c’è però il corpo di Carboni che evita la capitolazione alla propria squadra.
In pratica è uno schiaffo che finisce per avere l’effetto di svegliare il Monza che domina decisamente tutta la seconda parte di frazione. Al 28′, dopo un lungo fraseggio del Monza, Caprari serve centralmente per Akpa Akpro, l’ex azzurro si aggiusta il pallone e lascia partire un destro che termina a lato alla sinistra di Vasquez.
Sono le prove generali per il gol dei brianzoli che al secondo tentativo fanno centro. E’ la mezzora esatta quando Henderson perde un pallone pesantissimo sulla trequarti avversaria, Caprari lancia Birindelli che chiude il più classico dei contropiedi con un piatto deciso che supera Vasquez sul primo palo.
L’Empoli subisce mentalmente il gol del Monza; che la squadra azzurra sia andata un po’ in confusione lo si percepisce chiaramente al minuto 36 quando Cacace, lanciato a rete e senza pressione degli avversari, incespica clamorosamente sul pallone. Sul ribaltamento di fronte, e dopo una lunga azione dei lombardi, Vasquez deve compiere due interventi non semplici prima su Keita e poi su Carboni, che si esalta con un tiro da fuori area indirizzato all’angolino basso alla sinistra dell’estremo difensore empolese.
L’ultima emozione del primo tempo arriva al 42′: Caprari ruba palla a centrocampo e si esalta saltando con una facilità disarmante Cacace, poi dopo essersi accentrato mira il palo più lontano mancando di non molto il bersaglio con Vasquez vanamente proteso in tuffo.
La seconda parte della prima frazione di gara non deve essere piaciuta molto al mister che durante l’intervallo effettua due cambi. Dentro Colombo e Goglichidze per Henderson e Marianucci. L’Empoli rientra in campo con un piglio completamente diverso: dentro al secondo minuto di gioco è clamorosa la traversa colta da Colombo. L’episodio sfortunato arriva proprio mentre da Lecce sopraggiunge il vantaggio dei salentini sul Torino che complica ulteriormente la classifica.
Ma la traversa ha anche l’effetto di scuotere tutto l’ambiente empolese. L’Empoli ringhia, i suoi oltre cinquecento tifosi sugli spalti capiscono il momento e alzano il volume. E’ un vero e proprio richiamo, l’effetto calamita che si concretizza al minuto quattro; quella, infatti, è la porta dove Colombo nel 2023 con una sua realizzazione dagli undici metri salvò il Lecce. E il numero ventinove azzurro risponde al Lecce, in vantaggio da qualche minuto contro il Torino, con un gol da centravanti: spalle alla porta a centro area stoppa e si gira calciando, palla all’angolino e 1-1.
Ora la squadra di D’Aversa è un fiume in piena: minuto 7, calcio d’angolo per l’Empoli. Cacace dalla bandierina pennella per la testa di Viti che con grande tempismo si inserisce tra le maglie biancorosse e supera Pizzignacco, con Viti che realizza il primo gol in maglia azzurra, un gol pesantissimo perché indirizza la partita.
L’Empoli in vantaggio non si accontenta, e al 14′ cala il tris. Dopo una fase concitata a centrocampo Esposito si impossessa del pallone ed illumina per Gyasi, l’undici azzurro scappa via sul filo del fuorigioco e calcia in porta. La conclusione di Gyasi, che calcia mentre viene pressato da un avversario, si stampa sul palo, la palla carambola sulla schiena di Pizzignacco a terra e si infila in rete.
Sul vantaggio incrementato di due reti l’Empoli cambia strategia: resta alto ma senza correre rischi, lascia gli esterni più bassi. Il Monza si rivede al 21′ sugli sviluppi di calcio d’angolo: parabola di Caprari e colpo di testa di Carboni non molto distante dal montante alla destra di Vasquez.
Con il passare dei minuti affiora la stanchezza, D’Aversa cerca fisicità e ossigeno con gli inserimenti di Anjorin e Ebuehi, capaci anche di essere più efficace nell’arginare la probabile reazione d’orgoglio dei brianzoli. Padroni di casa che si vedono al 37′ con Sensi, anche lui subentrato dalla panchina. L’ex Inter si incarica di calciare una punizione dai venti metri che termina alto sopra la traversa.
L’ultima emozione del match arriva al 42′. Ismajli nel tentativo di anticipare Mota commette fallo al limite dell’area di rigore, rimediando un giallo. Della battuta del calcio piazzato se ne occupa Caldirola, entrato in campo nel corso della ripresa, che impegna Vasquez in una respinta con i pugni dopo un tuffo sulla sua destra.
Al triplice fischio finale scoppia la festa del gruppo azzurro, in un abbraccio collettivo con la tifoseria empolese. Il cammino verso la salvezza è ancora irto e difficile, ma l’Empoli cogliendo il secondo successo consecutivo ha lanciato un segnale importante, e arriva così all’ultima giornata in piena corsa per la salvezza in uno scontro salvezza tanto incredibile quanto clamoroso contro l’Hellas Verona.
E ORA L’ULTIMA GIORNATA – Si dovrebbe giocare giovedì e non domenica in quanto essendoci la possibilità di dover disputare uno spareggio scudetto tra Napoli e Inter, e dovendo giocare eventualmente la partita in campo neutro a Roma (concedendo all’Inter almeno lo stesso tempo che ha a disposizione il Paris Saint Germain finalista come i nerazzurri in Champions League, ndr), obbliga la lega ad anticipare tutte le partite, in quanto la Lazio, che dovrebbe giocare appunto a Roma, ospita il Lecce chiamato in causa nella corsa salvezza che coinvolge oltre all’Empoli anche Parma, Hellas Verona e Venezia.
Fonte: gabrieleguastella.it
