EMPOLI (3-4-2-1) – 21 Fulignati; 29 Tosto (dal 33′ st 2 Curto), 34 Guarino, 5 Obaretin; 15 Ceesay, 14 Yepes (dal 1′ st 6 Degli Innocenti), 18 Ghion (dal 21′ st 25 Ignacchiti), 27 Moruzzi; 19 Nasti (dal 21′ st 90 Konate), 10 Ilie (dal 29′ st 32 Haas); 11 Shpendi. A disp. 1 Perisan, 12 Gasparini; 24 Ebuehi, 79 Carboni; 8 Belardinelli; 77 Popov, 99 Bianchi. All. Alessio Dionisi
FROSINONE (4-3-3) – 22 Palmisani; 79 Bracaglia, 30 Monterisi, 2 Cittadini, 5 Marchizza (dal 30′ st 19 Corrado); 8 Koutsoupias (dal 44′ st 99 Barcella), 14 Calò, 10 Gelli (dal 30′ st 18 Grosso); 7 Ghedjemis, 9 Raimondo (dal 38′ st 28 Zilli), 17 Kvernadze (dal 44′ st 32 Masciangelo). A disp. 1 Sherri, 75 Pisseri; 4 Biraschi, 16 Cichella, 92 Kone, 90 Vergani. All. Massimiliano Alvini
Arbitro: Sig. Ivano Pezzuto di Lecce (Trinchieri-Laghezza | IV Uff.le Caruso – VAR Volpi/Fourneau)
Marcatori: 16′ 9 Raimondo (F), 24′ 19 Nasti (E).
Note: Angoli Empoli 3 Frosinone 1. Ammoniti: al 14′ 14 Yepes (E); al 7′ st 17 Kvernadze (F), al 10′ st 2 Cittadini (F), al 31′ st 14 Calò (F). Espulsi: nessuno. Recupero: 1′ pt – 4′ st. Spettatori: 7mila.
(Fonte: gabrieleguastella.it) – Al Carlo Castellani Computer Gross Arena l’Empoli gioca l’ultima partita dell’anno solare 2025: finisce 1-1, esattamente con lo stesso risultato con cui era iniziato lo scorso 4 gennaio, quell’amaro pareggio in casa del Venezia con mezza papera di Vasquez. Da quel giorno l’Empoli (20 partite di Serie A, 5 di Coppa Italia, 18 di Serie B con quella odierna, ndr) ha cambiato tre allenatori (D’Aversa, Pagliuca, Dionisi, ndr), ha alternato cinque portieri (Vasquez, Seghetti, Silvestri, Perisan, Fulignati, ndr), senza variare l’assetto tattico di gioco: quell’amata difesa a tre che l’Empoli non rinuncia a schierare nemmeno contro la capolista Frosinone, seppur ancora rimaneggiata in difesa; ancora out Lovato, con Ebuehi e Curto tornati disponibili ma ovviamente non al top di condizione, spazio quindi a Lorenzo Tosto, classe 2006, figlio d’arte, piede naturale sinistro schierato come braccetto destro. Insieme a Fulignati, prodigioso dentro al secondo dei quattro minuti di recupero nel chiudere la porta a Barcella, uno dei migliori in campo e sorpresa assoluta di questo pomeriggio calcistico empolese. Dionisi ha dovuto far a meno anche di Elia, in tribuna insieme ad Indragoli, Pellegri e Saporiti.
Il Frosinone si è fatto preferire nei primi venti minuti: non a caso il gol i ciociari lo mettono a segno al minuto 16; tacco smarcante di Calò per Marchizza, cross dell’ex azzurro, ed inserimento di testa di Raimondo che brucia Fulignati. L’azione vincente in realtà scaturisce da un possesso palla dell’Empoli non perfetto: un passaggio orizzontale all’altezza del cerchio di centrocampo decisamente fuori misura di Ghion, che aveva fatto ripartire un veloce contropiede dei laziali, e che veniva interrotto con un intervento falloso di Yepes, giustamente ammonito. Lo spagnolo era in diffida: salterà la trasferta di Cesena alla ripresa del campionato. Superato l’impasse del gol subito, l’Empoli si riorganizza e lo fa molto bene. Otto minuti dopo, infatti, i ragazzi di Dionisi sono già sotto la maratona a festeggiare il gol del pari. Insistita azione di Obaretin, slalom tra le maglie difensive avversarie e tiro deviato con le punta delle dita da Palmisani in calcio d’angolo. Sul susseguente corner Ilie dalla bandierina disegna una traiettoria perfetta per il colpo di testa di Nasti, che trafigge l’ex portiere della Lucchese: 1-1 e applausi.
Da quel momento l’Empoli fa la partita, crea tanto ma non finalizza, sugli esterni Moruzzi e Ceesay sono un po’ più bloccati del solito, l’Empoli attacca ma tiene il baricentro un po’ più basso per contenere le eventuali temute ripartenze ospiti; Nasti fa a sportellate con i due centrali frusinati, Shpendi si danna l’anima ma non è mai lucido sottoporta. Il Frosinone è l’esatto contrario, gioca di rimessa e con gli esterni, come al solito, è pungente e pericoloso, soprattutto con il mai domo Ghedjemis: tuttavia la squadra ciociara costruirà molto meno di quanto non abbia abituato fin qui nelle diciassette precedenti partite. A conti fatti il Frosinone si vede proprio con quell’occasione nel finale di partita con cui stava rischiando di portare via l’intera posta in palio, e poi con un paio di altre occasioni in cui non è stato centrato lo specchio della porta.
L’Empoli ha avuto nettamente più opportunità: con Oberatin ad esempio, che addirittura impegna due volte Palmisani, poi Nasti, Shpendi ed Ilie, con il rumeno che corre ed inventa, ma che ancora non sembra aver compiuto l’atteso clic del cambio marcia.
Alla fine un punto per uno: un punto che permette al Frosinone di issarsi a quota 38 dopo diciotto partite, ancora capolista solitario seppure alle sue spalle tutte le dirette concorrenti rosicchiano punti, dal Monza, ora dietro di una sola lunghezza, al Palermo e al Venezia tanto per citarne alcune. L’Empoli, invece, atteso dopo la sosta dalla difficile trasferta in casa della rivelazione Cesena, sale a quota 24, si tiene a distanza dalla zona rossa della classifica, ma esce dalla zona Play Off per la concomitante vittoria della Juve Stabia.
Il tecnico Dionisi a fine gara rivelerà come il gruppo avrebbe voluto vincere questa partita per l’atteso famigerato “salto quantico” della prima vittoria contro una big del campionato (in realtà va riconsiderato in questa ottica il successo di quasi due mesi fa contro il Catanzaro, tra l’altro in inferiorità numerica, ndr), dispiaciuto quindi per il risultato ma non per la prestazione e l’abnegazione del gruppo nel voler andare oltre le asperità.
Dopo la breve mini sosta, che culminerà con il giorno di capodanno, l’Empoli tornerà ad allenarsi in vista della prima partita ufficiale del nuovo anno, in terra romagnola, mentre il club azzurro ha già acceso i motori in vista della prossima sessione di calciomercato, prevista dal 2 gennaio. Il club di Monteboro potrebbe rivelarsi una delle più accese protagoniste della sessione invernale, con attesi diversi movimenti sia in entrata che in uscita. Attenzione, perché questa sessione di calciomercato potrebbe far mutare in parte i valori delle squadre di questo torneo, finendo per stravolgere, con il passare delle settimane successive, la classifica del campionato cadetto.













