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    Nomadi


    BIOGRAFIA

    Il nome NOMADI fu scelto un po’ per caso ma forse anche un po’ per destino: la loro attività tocca capillarmente numerose località d’Italia ed è scandita da 90 concerti all’anno con una media annuale di 1.000.000 di spettatori.
    È il 1963 tra Reggio Emilia e Modena, come in tante altre zone dell’Italia del dopo-boom, nascono, a ritmo frequentissimo, centinaia di gruppi musicali, accomunati dalla voglia di esprimere sensazioni, pensieri ed insoddisfazioni dei giovani della nuova generazione, la prima del dopoguerra. Tra questi anche i NOMADI.
    I NOMADI, la band più longeva del panorama musicale italiano, vengono fondati nel 1963, da Beppe Carletti e Augusto Daolio, in un periodo in cui nascevano, a ritmo frequentissimo, centinaia di gruppi musicali, accomunati dalla voglia di esprimere sensazioni, pensieri ed insoddisfazioni dei giovani della nuova generazione, la prima del dopoguerra.
    Il nome scelto è Nomadi, denominazione scelta un po’ per caso ma forse anche per destino.
    Nel 1965 esce il loro primo 45 giri dal titolo Donna la prima donna e un anno dopo inizia la collaborazione con un allora sconosciuto Francesco Guccini. Da questo sodalizio nascono canzoni che segneranno una tappa fondamentale nel panorama musicale italiano: Noi non ci saremo e Dio è morto, diventeranno dei veri e propri stendardi per milioni di giovani.
    E nel 72 Io Vagabondo ancora oggi canzone simbolo della band e inno per diverse generazioni.
    Da questo momento inizia la scalata: partecipazioni televisive, presenza alle manifestazioni canore e numerosi lavori discografici che porteranno la band ad avere un riconoscimento ufficiale da parte di critica e pubblico. Il lavoro dei Nomadi non si arresta negli anni nonostante le diverse sostituzioni all’interno del gruppo, ma al contrario riescono a rinnovarsi, modernizzarsi e trarre linfa musicale da ogni nuovo componente.
    Sono passati 54 anni ma loro sono ancora lì: 90 concerti all’anno in tutta la Penisola con una media annuale di 1.000.000 di spettatori che comprendono bambini, genitori e nonni, creando così quello che si può definire il “popolo nomade”. Inoltre la band ha assunto anche la nomina di gruppo più longevo in Italia e prima di loro solo i Rolling Stone.
    Dal 1993 al 2017 ha avuto luogo un evento, il “Nomadincontro – Tributo ad Augusto”, arrivato alla XXV Edizione, che vede come protagonista lo stesso gruppo, con l’intento di ricordare colui che ne fu l’ideatore e ispiratore: Augusto Daolio. Il cuore del Nomadincontro è l’assegnazione del premio “Tributo ad Augusto”, assegnato ad artisti italiani che si sono distinti per valore umanitario. Il riconoscimento è stato assegnato ai più grandi artisti italiani: Zucchero, Roberto Vecchioni, Biagio Antonacci, Franco Battiato, Daniele Silvestri, Pooh, Piero Pelù, Francesco Renga, Luca Carboni, Fiorella Mannoia, Enzo Jacchetti. Inoltre nel corso degli anni sono stati assegnati premi speciali: Don Gallo, Neri Marcorè, Luciano Ligabue, Umberto Veronesi, Don Antonio Mazzi, Marino Bartoletti.
    Ad oggi il gruppo emiliano conta 52 lavori, fra dischi in studio, live e raccolte per un totale oltre 15.000.000 di copie vendute. Ma ci sono anche altri numeri importanti: 100 fans club dal Trentino alla Calabria che ogni giorno manifestano tutto il loro sostegno e oltre 150 Cover Band. Accanto a ciò vi è anche l’impegno umanitario che ha visto i Nomadi promotori di varie iniziative di solidarietà e numerosi viaggi benefici (Per citare alcune tappe: Santiago del Cile, Gerusalemme, Chiapas, Perù, Albania, Vietnam, Sumatra, Brasile, Cambogia, Madagascar) che hanno portato all’incontro con personaggi del calibro di: Dalai Lama, Giovanni Paolo II, Yasser Arafat, Michel Sabbah Patriarca di Gerusalemme, Fidel Castro, Tara Gandhi. A ciò va aggiunto l’impegno sostenuto nella nostra terra: nel 2012 Beppe Carletti organizza il Concerto per l’Emilia a favore delle zone colpite dal terremo. L’evento ha visto la partecipazione di 1.189.896 persone ed ha contributo al ripristino di un’ala degli ospedali di Carpi (MO) e di Mirandola (MO).
    Sempre nello stesso anno i Nomadi partecipano anche al concerto ItaliaLovesEmilia, per ribadire la vicinanza al popolo emiliano colpito dalla calamità.
    Nel 2013 i Nomadi hanno festeggiato i 50 anni di Musica a Cesenatico, con una tre giorni di musica, incontri e solidarietà, proprio in quella riviera romagnola che ha dato l’input al loro esordio nel 1963.
    Il 2014 è l’anno di “50+1”, il cd contenente 32 brani storici interamente rivisitati e 2 inediti.
    IL 10 GIUGNO 2016 è uscito il doppio album “COSÌ SIA-XXIV TRIBUTO AD AUGUSTO” anticipato dal singolo “Così sia”.
    A distanza di tre anni dal precedente disco di inediti, il 27 ottobre 2017 esce il nuovo attesissimo album di inediti dei Nomadi: NOMADI DENTRO.
    Il titolo, carico di significato e fortemente voluto da Beppe Carletti, rappresenta a pieno l’identità della storica formazione emiliana.
    Il nome NOMADI fu scelto un po’ per caso ma forse anche un po’ per destino: la loro attività tocca capillarmente numerose località d’Italia ed è scandita da 90 concerti all’anno con una media annuale di 1.000.000 di spettatori.
    È il 1963 tra Reggio Emilia e Modena, come in tante altre zone dell’Italia del dopo-boom, nascono, a ritmo frequentissimo, centinaia di gruppi musicali, accomunati dalla voglia di esprimere sensazioni, pensieri ed insoddisfazioni dei giovani della nuova generazione, la prima del dopoguerra. Tra questi anche i NOMADI.
    I NOMADI, la band più longeva del panorama musicale italiano, vengono fondati nel 1963, da Beppe Carletti e Augusto Daolio, in un periodo in cui nascevano, a ritmo frequentissimo, centinaia di gruppi musicali, accomunati dalla voglia di esprimere sensazioni, pensieri ed insoddisfazioni dei giovani della nuova generazione, la prima del dopoguerra.
    Il nome scelto è Nomadi, denominazione scelta un po’ per caso ma forse anche per destino.
    Nel 1965 esce il loro primo 45 giri dal titolo Donna la prima donna e un anno dopo inizia la collaborazione con un allora sconosciuto Francesco Guccini. Da questo sodalizio nascono canzoni che segneranno una tappa fondamentale nel panorama musicale italiano: Noi non ci saremo e Dio è morto, diventeranno dei veri e propri stendardi per milioni di giovani.
    E nel 72 Io Vagabondo ancora oggi canzone simbolo della band e inno per diverse generazioni.
    Da questo momento inizia la scalata: partecipazioni televisive, presenza alle manifestazioni canore e numerosi lavori discografici che porteranno la band ad avere un riconoscimento ufficiale da parte di critica e pubblico. Il lavoro dei Nomadi non si arresta negli anni nonostante le diverse sostituzioni all’interno del gruppo, ma al contrario riescono a rinnovarsi, modernizzarsi e trarre linfa musicale da ogni nuovo componente.
    Sono passati 54 anni ma loro sono ancora lì: 90 concerti all’anno in tutta la Penisola con una media annuale di 1.000.000 di spettatori che comprendono bambini, genitori e nonni, creando così quello che si può definire il “popolo nomade”. Inoltre la band ha assunto anche la nomina di gruppo più longevo in Italia e prima di loro solo i Rolling Stone.
    Dal 1993 al 2017 ha avuto luogo un evento, il “Nomadincontro – Tributo ad Augusto”, arrivato alla XXV Edizione, che vede come protagonista lo stesso gruppo, con l’intento di ricordare colui che ne fu l’ideatore e ispiratore: Augusto Daolio. Il cuore del Nomadincontro è l’assegnazione del premio “Tributo ad Augusto”, assegnato ad artisti italiani che si sono distinti per valore umanitario. Il riconoscimento è stato assegnato ai più grandi artisti italiani: Zucchero, Roberto Vecchioni, Biagio Antonacci, Franco Battiato, Daniele Silvestri, Pooh, Piero Pelù, Francesco Renga, Luca Carboni, Fiorella Mannoia, Enzo Jacchetti. Inoltre nel corso degli anni sono stati assegnati premi speciali: Don Gallo, Neri Marcorè, Luciano Ligabue, Umberto Veronesi, Don Antonio Mazzi, Marino Bartoletti.
    Ad oggi il gruppo emiliano conta 52 lavori, fra dischi in studio, live e raccolte per un totale oltre 15.000.000 di copie vendute. Ma ci sono anche altri numeri importanti: 100 fans club dal Trentino alla Calabria che ogni giorno manifestano tutto il loro sostegno e oltre 150 Cover Band. Accanto a ciò vi è anche l’impegno umanitario che ha visto i Nomadi promotori di varie iniziative di solidarietà e numerosi viaggi benefici (Per citare alcune tappe: Santiago del Cile, Gerusalemme, Chiapas, Perù, Albania, Vietnam, Sumatra, Brasile, Cambogia, Madagascar) che hanno portato all’incontro con personaggi del calibro di: Dalai Lama, Giovanni Paolo II, Yasser Arafat, Michel Sabbah Patriarca di Gerusalemme, Fidel Castro, Tara Gandhi. A ciò va aggiunto l’impegno sostenuto nella nostra terra: nel 2012 Beppe Carletti organizza il Concerto per l’Emilia a favore delle zone colpite dal terremo. L’evento ha visto la partecipazione di 1.189.896 persone ed ha contributo al ripristino di un’ala degli ospedali di Carpi (MO) e di Mirandola (MO).
    Sempre nello stesso anno i Nomadi partecipano anche al concerto ItaliaLovesEmilia, per ribadire la vicinanza al popolo emiliano colpito dalla calamità.
    Nel 2013 i Nomadi hanno festeggiato i 50 anni di Musica a Cesenatico, con una tre giorni di musica, incontri e solidarietà, proprio in quella riviera romagnola che ha dato l’input al loro esordio nel 1963.
    Il 2014 è l’anno di “50+1”, il cd contenente 32 brani storici interamente rivisitati e 2 inediti.
    IL 10 GIUGNO 2016 è uscito il doppio album “COSÌ SIA-XXIV TRIBUTO AD AUGUSTO” anticipato dal singolo “Così sia”.
    A distanza di tre anni dal precedente disco di inediti, il 27 ottobre 2017 esce il nuovo attesissimo album di inediti dei Nomadi: NOMADI DENTRO.
    Il titolo, carico di significato e fortemente voluto da Beppe Carletti, rappresenta a pieno l’identità della storica formazione emiliana.
    Allo stesso tempo è un album ricco di novità, tra tutte la presenza di Yuri Cilloni (voce della band dal 3 marzo 2017) e dall’importante contributo ai testi di Marco Rettani: elementi, questi, che portano una ventata di freschezza al nuovo capitolo discografico dei Nomadi. Oltre a quella di Rettani, l’album vanta la collaborazione di penne importanti, tra le quali quella di Alberto Salerno e quella di Francesco Guccini.
    L’album è anticipato dal singolo “Decadanza”, in radio e su tutti i digital stores dal 6 ottobre.
    Il 31 maggio 2019 è uscito “MILLEANNI”, il nuovo album dei NOMADI (Edizioni e Produzioni I Nomadi / distribuzione Artist First), un concept album con undici brani. Tutte le canzoni sono legate da un filo, le tematiche trattate sono di attualità e rispecchiano il momento che stiamo vivendo, sia quelle scritte negli anni settanta, sia quelle più recenti.
    La vera rarità del disco è la canzone “Ma Noi No”, qui pubblicata in un’inedita versione cantata da Augusto Daolio: un provino registrato nel 1989 con una parte del testo diversa da quello pubblicato nel 1992.
    I Nomadi oggi: Beppe Carletti (tastiere), Cico Falzone (chitarre), Daniele Campani (batteria), Massimo Vecchi (basso e voce), Sergio Reggioli (violino, percussioni e voce) e dal 3 marzo 2017 è entrato a far parte del gruppo Yuri Cilloni (voce).

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    Saranno presenti nella data di:
    Cesenatico – Piazza Costa – 5 luglio 2019