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Terapia cellulare per trattare i pazienti Covid: da Modena parte lo studio nazionale che coinvolge altri sei centri italiani

Trattare i pazienti affetti da polmonite da Covid-19 utilizzando le cellule staminali, che ne inibiscono l’infiammazione. E’ l’obiettivo dello studio Rescat, coordinato dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena con l’Università di Modena e Reggio Emilia al quale prenderanno parte altri sei centri italiani tra Veneto, Lombardia e Toscana (vedrà coinvolti gli Ospedali Meyer e Careggi di Firenze, il Policlinico Irccs Ca’ Granda di Milano con l’Ospedale Covid di Milano Fiera, l’Ospedale San Gerardo di Monza con la Fondazione Centro di ricerca Tettamanti e con l’Università Milano-Bicocca, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e l’ULSS 8 Berica. A supportare i centri per l’analisi dei biomarcatori saranno l’Istituto Mario Negri di Milano e la Fondazione Centro di ricerca Tettamanti).

Le cellule in questione, chiamate “stromali mesenchimali” (mesenchymal stem cell, MSC), – si legge in un comunicato stampa dell’azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena – sono un tipo di cellule staminali anche in grado di produrre fattori antinfiammatori che sembrano contrastare il meccanismo alla base del danno d’organo indotto dal virus”.
Rescat “è il primo studio in Italia che utilizza le cellule MSC in sperimentazione clinica per pazienti positivi al Covid e si conferma il primo al mondo che esegue un confronto tra fonti di MSC diverse all’interno di un’unica sperimentazione controllata: cordone ombelicale, tessuto adiposo e midollo osseo”.

Gli studi cinesi condotti fino ad oggi e pubblicati nel corso della pandemia su vari pazienti affetti da Covid-19 in condizioni cliniche in rapido peggioramento hanno dimostrato l’assenza di reazioni allergiche, di infezioni secondarie o di eventi avversi legati all’infusione di MSC. Nel giro di pochi giorni è stato osservato un miglioramento dell’ossigenazione, un calo dei livelli di molecole infiammatorie e un miglioramento del quadro clinico e radiologico”.

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