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La Fiorentina chiude l’anno con un film già visto: poca concretezza, leggerezze difensive e zero fortuna (anche con gli arbitri): il Milan vince all’ultimo tuffo

Autentica beffa per la Fiorentina che, dopo un’ottima partita, esce sconfitta da San Siro per un autogol di Milenkovic nel recupero, ma con tanti dubbi sull’entrata di Rebic su Terracciano nella stessa azione. Grande il cuore messo dalla Fiorentina che però non basta e la squadra viola si ferma dopo 5 vittorie, cedendo per 2-1 al Milan tra le polemiche per due episodi dubbi risolti da Sozza dopo consulto con il Var al silent ceck sempre a favore dei rossoneri (il già citato fallo di Rebic su Terracciano e uno di Tomori in area su Ikoné).

Nel primo tempo Leao, imbeccato da Giroud, trova subito il vantaggio rossonero e mette la gara ancora più in salita per la Fiorentina che però reagisce subito con il palo di Biraghi, servito da Barak (che ha giocato per l’infortunio di Bonaventura nel riscaldamento). Al 27′ proprio Barak pareggia, dopo un’azione impostata da Ikoné e il neo entrato Venuti che sovrapponendosi al francese scarica il pallone sul ceco. Nel finale di tempo ancora Venuti salva sulla linea un gol confezionato da Brahim Diaz per Theo Hernandez.

Nella ripresa il Milan alza il ritmo con tanti cartellini gialli per i viola (ne prenderà uno anche Italiano) ma al 59′ c’è un episodio dubbio: Ikoné s’invola in rete ma Tomori in scivolata in area manda il pallone in angolo toccando anche il francese. Sozza ricorre al ceck per capire se è rigore, che, dopo il consulto con la sala Var, non viene appunto concesso tra le proteste viola. Italiano si affida alla girandola dei cambi affidandosi a Jovic e Kouame e nell’ultimo quarto d’ora la squadra cresce ma il serbo, nonostante qualche buona occasione, non riesce a sfruttarle. Nel Milan il pallone più ghiotto è sui piedi di Leao ma la Fiorentina resiste ed anzi Tomori salva sulla linea un buon tiro di Ikoné allo scadere. A 91′ però arriva la beffa con l’autogol di Milenkovic.

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