È morto Silvano Bini, storico dirigente dell’Empoli per quasi mezzo secolo: segretario, direttore sportivo, direttore generale e perfino Presidente dell’Empoli in 49 anni anni di militanza nel club, tra il 1948 ed il 1996.
Nella sua lunga militanza empolese per un determinato periodo ha fatto da chioccia anche a Romeo Anconetani tra il 1950 ed il 1953: furono Bini ed Anconetani insieme nell’Empoli ad inventarsi per la prima volta in Italia la prevendita dei biglietti delle partite ai botteghini.
Romeo Anconetani, artefice del miracolo Pisa nel ventennio 70/90, qualche anno più tardi rivelò come quei tre anni vissuti a fianco di Silvano Bini per lui fossero stati una grande scuola dirigenziale.
Silvano Bini è stato un grande talent scout, avendo scoperto molti giovani calciatori che poi sono approdati ai campionati maggiori e molti anche in Nazionale. Tra i tanti: Johnny Ekström, Antonio Di Natale, Vincenzo Montella, Fabio Galante, Eusebio Di Francesco. Suo più grande merito aver creato a Empoli quella organizzazione, cultura sportiva e attenzione ai giovani per cui l’Empoli è stata ed è tuttora rinomata nel panorama calcistico italiano.
Tuttavia, pur esaurito il suo lungo rapporto con l’Empoli, ha saputo continuare con grande dinamismo e grandi risultati la sua carriera, contribuendo ai successi di altre società. Nel club toscano gli succederà un giovane Fabrizio Lucchesi. Dal 1996 al 1998 collabora come consulente con il Genoa in Serie B.
Dal 1998 approda alla Pistoiese, in Serie C1, e subito centra la promozione in Serie B, con una squadra composta da numerosi giovani. L’anno successivo con gli arancioni conquista una salvezza partendo da -4 punti, a causa di una sanzione comminata alla società toscana, in conseguenza del lancio di materiale pirotecnico durante la finale Play-off contro il Lumezzane.
Nel 2003 diviene direttore sportivo del Livorno (Serie B) e anche qui conquista subito una promozione in Serie A che nella città labronica mancava da ben 55 anni. Il suo rapporto con il club si interrompe nel 2005, per poi riprendere nel 2007, questa volta nella veste di Team Manager.
Nel 2008, a 79 anni, è ancora attivo e torna a dirigere la Pistoiese in qualità di Consulente Generale, con il presidente Massimiliano Braccialini.












