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Alfred Duncan fa il punto sul momento della Fiorentina

Alfred Duncan è arrivato alla Fiorentina via Sassuolo nel gennaio 2020, l’ultimo mercato prima della pandemia, quando i costi degli acquisti erano ancora alti e quando un milione in più o in meno per un club come quello viola non facevano la differenza. Iachini lo volle fortemente e Commisso lo accontentò senza colpo ferire. Poi la parabola discendente, prestazioni normali o sotto la sufficienza che non rispondevano positivamente all’investimento fatto. Il Covid, il rischio retrocessione e infine un lungo periodo ai margini fino alla cessione al Cagliari. Di Francesco prima e poi Semplici, lo hanno utilizzato con maggiore continuità ma sempre con prestazioni al di sotto delle aspettative. Il ritorno a Firenze sembrava fosse solo un passaggio obbligato prima di un nuovo addio e invece, con Italiano, è arrivato il riscatto che in pochi si aspettavano. Ora Duncan è tra i giocatori che il tecnico siciliano ha saputo rilanciare nelle prime giornate di campionato: “Il mister ci ha fatto sentire tutti importanti fin da subito, sento la sua fiducia e ora sono pronto a ripagarla”. La storia del riscatto di un centrocampista che dalla rampa di lancio ha tenuto a lungo in motori in folle prima del decollo in maglia viola, in esclusiva su Tuttomercatoweb.com:

Buongiorno Duncan, la Fiorentina è tornata a vincere due partite di fila, cosa che non era mai riuscita nella scorsa stagione. Rispetto a pochi mesi fa è davvero cambiato tutto?
“Siamo partiti con la spirito giusto. Dopo due anni in cui abbiamo ottenuto risultati deludenti, volevamo dimostrare, anche a noi stessi, che potevamo fare molto di più. Il nostro nuovo allenatore riesce a trasmettere le sue idee e la sua voglia e questo si è tramutato in questa buona partenza. Siamo solo all’inizio però e non abbiamo ancora fatto nulla, dobbiamo continuare a lavorare con grinta e impegno”.

A inizio estate si sarebbe aspettato di cominciare la nuova stagione con la maglia viola?
“A Firenze sto bene e il mister mi ha sempre dimostrato fiducia. Adesso sta a me lavorare per meritare la considerazione dell’allenatore”.

Quest’estate alcune squadre hanno provato a ad acquistarla e lei avrebbe potuto cominciare una nuova avventura altrove, cosa l’ha spinta a restare in viola?
“La mia volontà è sempre stata quella di rimanere qui. Mi piace Firenze e penso che in questa stagione potremo fare bene”.

I 15 milioni più bonus che la Fiorentina ha investito per acquistarla dal Sassuolo prima della pandemia le hanno mai pesato?
“No. I prezzi li fa il mercato, noi calciatori dobbiamo solo pensare ad allenarci e a giocare”.

Torniamo a parlare di Italiano, cosa pensa del nuovo allenatore? Propone davvero qualcosa di nuovo rispetto agli altri?
“È un allenatore molto preparato e ha un modo di vedere il calcio sicuramente offensivo, ma sempre molto attento agli equilibri. È giovane, ma ha già grande esperienza e sa bene cosa vuole dai suoi calciatori”.

La prima volta che le ha parlato, cosa le ha detto?
“Il mister ci fa sentire tutti importanti, ha sempre ribadito che non ci sono titolari e riserve ma tutti sono fondamentali e possono dare il proprio contributo alla squadra. Lui ha dei principi molto precisi e coinvolgenti. Ci sentiamo tutti parte di un gruppo ed ognuno deve fare la propria parte”.

A centrocampo siete tanti, come vivete la concorrenza? Le piace il ruolo che le sta ritagliando l’allenatore?
“Sì, io con mister Italiano mi trovo benissimo. Sento la sua fiducia e so che impegnandomi al massimo, in allenamento come in partita, posso dare il mio contributo alla squadra. È vero che siamo in tanti ma tutti i centrocampisti in rosa sono di grande valore. La stagione è lunga, le partite sono tante, ci sono i cinque cambi, sono certo che ognuno potrà ritagliarsi il suo spazio e dare il suo contributo, poi io penso che la concorrenza, quando è sana come la nostra, non può fare altro che bene alla squadra”.

L’aria sembra cambiata anche all’interno del gruppo, c’è maggiore serenità rispetto al passato, perché?
“Abbiamo iniziato la stagione con grande serenità. La società ha fatto un ottimo lavoro ed il mister ha portato idee nuove e fresche. Sono stati anni tribolati per vari motivi, ricordiamoci che la pandemia ha portato grande scompiglio, nel calcio come in tutti gli altri settori. Abbiamo finalmente iniziato una stagione “normale”, i primi risultati hanno portato fiducia, tutti ci sentiamo coinvolti e valorizzati, credo sia questo che sta facendo la differenza”.

Vlahovic sta impressionando il mondo col suo rendimento, lei che lo vede tutti i giorni, pensa che abbia ulteriori margini di crescita? L’ha stupita rispetto a gennaio 2020?
“Dusan è un predestinato. Ha tutto, classe, forza fisica, testa, voglia di lavorare. Credo che abbia tutto per diventare un assoluto top player anche perché è sempre concentrato e si allena sempre al massimo, cerca di migliorare costantemente in tutti i dettagli. Noi che ci allenavamo con lui, sapevamo sin da subito che era un potenziale campione, lui ha sempre lavorato durissimo ed i risultati si vedono”.

Oltre Vlahovic, rispetto a gennaio 2020 quando è arrivato a Firenze, qual è il compagno che ha visto crescere di più con l’arrivo di Italiano?
“Come detto prima, ci sono state svariate cause che hanno portato il gruppo a non riuscire ad esprimersi al massimo. Tutti penso che ora stiamo riuscendo a tirare fuori il meglio, e questo è merito della Società che ci permette di lavorare in serenità, del mister che ci fa sentire tutti coinvolti e sa toccare le giuste corde e di tutto il gruppo che è molto unito e coeso”.

Perché una squadra che non è cambiata radicalmente ma solo in alcuni elementi, si è ritrovata da lottare per la retrocessione per due anni di fila a essere la potenziale sorpresa della Serie A?
“Abbiamo ritrovato una situazione di normalità nel nostro mondo, siamo ripartiti con una preparazione estiva regolare, il mister lavora benissimo e cerca di infonderci le sue idee esaltando le qualità di ciascuno. Credo sia questo il mix che, in questo momento, sta funzionando”.

Nel suo futuro pensa che la Fiorentina possa essere a lungo la sua casa o le ambizioni e gli stimoli potrebbero portarla altrove?
“Nel calcio è ovvio che le cose cambiano molto rapidamente, ma io, così come la mia famiglia, a Firenze sto benissimo. Sento la fiducia della società e del mister e mi sento coinvolto in un progetto molto interessante. In questo momento mi vedo solo qui”.

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