Dopo essere stato espulso dall’arbitro a causa di alcune tensioni nate con i tifosi avversari, una volta terminata la gara, li avrebbe inseguiti in auto, insieme al fratello 20enne, sparando tre colpi in aria con una scacciacani, a scopo intimidatorio. Protagonista della vicenda, raccontata da Il Resto del Carlino, è un 26enne.
L’episodio è accaduto domenica scorsa 2 febbraio, a Carpi, nel Modenese, dove, nel campo sportivo “Marri” della frazione di Santa Croce, era appena stata disputata la partita di Seconda Categoria, calcio dilettantistico, tra i padroni di casa della Cabassi Union Carpi e i bolognesi del Crevalcore.
A denunciare l’accaduto sono stati gli stessi tifosi del Crevalcore che, in base al loro racconto, dopo essere stati inseguiti, sarebbero stati affiancati a un semaforo dall’auto condotta dal 26enne, residente a Rolo, nel Reggiano, e proprio in quel momento sarebbero stati esplosi i tre colpi in aria. La Polizia, a seguito di una perquisizione domiciliare, avrebbe rinvenuto la scacciacani: i due fratelli sarebbero stati denunciati per minaccia aggravata in concorso.
“La Cabassi Union Carpi – si legge in un post pubblicato sulla pagina Facebook della società calcistica carpigiana – si dissocia fermamente dal comportamento inaccettabile del proprio tesserato, accaduto durante la partita di domenica contro il Crevalcore. Sebbene l’incidente sia avvenuto fuori dal campo, la società prende le distanze da ogni forma di violenza, minaccia e comportamento irrispettoso nei confronti dei tifosi e della comunità sportiva.
Siamo profondamente dispiaciuti per quanto accaduto e vogliamo esprimere le nostre scuse più sincere ai tifosi del Crevalcore, alla loro squadra e a tutte le persone coinvolte. Non esistono circostanze che possano giustificare tale gesto, e la società è già al lavoro per prendere provvedimenti esemplari. Un episodio del genere è assolutamente inaccettabile e, come società, non avremmo mai potuto aspettarci un simile comportamento da parte di un nostro tesserato. La nostra missione è promuovere i valori dello sport, del rispetto reciproco e della correttezza, principi che continueremo a difendere con ogni mezzo. Gli episodi come quello avvenuto domenica non sono rappresentativi né del nostro club né delle nostre convinzioni.
Ci scusiamo – conclude il post – ancora per l’incidente e ribadiamo il nostro impegno a garantire che eventi simili non si ripetano mai più”. (fotografia di copertina, generica di repertorio)