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Durante il “gioco della verità” confessa di aver ucciso la nonna: inizialmente era sembrato un incidente domestico

Un 21enne di Lancaster, nel nord-ovest dell’Inghilterra, ieri, giovedì 11 novembre, è stato dichiarato colpevole dalla Corte di Preston Crown per l’omicidio dell’anziana nonna acquisita, Heysham Mary Gregory. La vicenda viene raccontata sul sito ella Polizia “Lancashire Constabulary” e ripresa da diversi media tra cui “Il Messaggero”.

La signora, 94 anni, morì a seguito dell’incendio del suo bungalow: inizialmente tutti pensarono si fosse trattato di un incidente, un rogo causato da una sigaretta lasciata accesa. Poi il giovane, partecipando al “gioco della verità”, ha confessato di essersi reso responsabile di un delitto.
I fatti risalgono al 28 maggio 2018 quando scoppiò l’incendio: la nonna morì qualche giorno dopo, il 1° giugno, a seguito del fumo inalato. Le Forze dell’Ordine conclusero che si era trattato di un incidente domestico e l’inchiesta venne chiusa, indagine che venne poi riaperta un anno dopo.

Oltre alla confessione spontanea durante il gioco tra amici, nel 2019 il giovane aveva già, in precedenza, raccontato dell’episodio in una seduta di counseling. In questa prima occasione però non fece una vera e propria ammissione di colpa. Confessione che divenne più esplicita qualche giorno dopo durante il gioco della verità: “Ho un segreto che non ho detto a nessuno. Potrei aver ucciso qualcuno”.

Dopo una lunga e complessa indagine della Polizia, il 21enne è stato accusato dell’omicidio dell’anziana nonna, madre del suo patrigno. Tra le prove mostrate alla Giuria anche i disegni trovati a casa del 21enne che delineavano la planimetria del bungalow della signora Gregory. Contenevano anche scritte tra cui “buon nascondiglio” e “buon alibi”. Il computer portatile del giovane ha inoltre rivelato che nei giorni successivi all’incendio erano state fatte ricerche relative a “Sostegno alla salute mentale per gli assassini”, “Sentirsi in colpa per omicidio” e “Sono un mostro e andrò all’inferno”.
È poi emerso che uno dei due allarmi antifumo nella proprietà dell’anziana era stato disattivato ed era stato staccato il telefono in modo che la donna non riuscisse a chiedere aiuto. (fotografia di Heysham Mary Gregory da lancashire.police.uk)

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