Questa domenica 27 febbraio si sono giocate le altre partite della 26^ giornata di Serie B, a completamento del turno iniziato sabato. Al netto della partita del Pisa (di cui parliamo nella sezione apposita del sito), ecco i risultati delle altre gare della domenica.
L’inizio del Pisa non è certamente dei migliori, con la Reggina che gestisce meglio la sfida.
Passano sette minuti e i padroni di casa la sbloccano: errore in impostazione di Nagy, Leverbe scivola e quindi strada spianata per Menez che solo davanti a Nicolas non sbaglia.
Il Pisa ha delle difficoltà notevoli a creare occasioni, difatti nella prima frazione non ci chance da segnalare per i neroazzurri.
La prima vera occasione arriva nel secondo tempo, con il colpo di testa di Tourè che colpisce la traversa.
Il secondo tempo della Reggina è un po’ rinunciatario, cercando solo di difendere il goal di vantaggio.
Il Pisa è ancora pericoloso intorno al 30’st con il colpo di testa di Puscas neutralizzato da Turati.
Nel finale è sempre Puscas che si divora il pareggio con un colpo di testa quasi a porta libera.
Finisce 1-0, secondo ko dell’anno per il Pisa.
Una punizione magistrale di Daniele Vantaggiato al novantacinquesimo minuto consente al Livorno di centrare l’1-1 contro il Cenaia, che era passato in vantaggio nel corso del primo tempo grazie all’inserimento di Puccini.
Amaranto che hanno disputato un bel secondo tempo ma che non riuscivano ad impensierire il giovane portiere dei “padroni di casa” (si giocava, come risaputo, sul campo neutro del Libero Masini di Santa Croce sull’Arno).
Note: Angoli Empoli 5 Juventus 8. Ammoniti: al 19′ 6 Knol (E), al 29′ 26 Monterubbiano (E); al 23′ st 1 Capelletti (E), al 37′ st 3 Gama (J), al 42′ st 13 Oliviero (E). Recupero: 2′ pt – 3′ st. Spettatori: 500 (stadio aperto al 75% della capienza per emergenza sanitaria).
Al Centro Sportivo di Petroio (Vinci), nuova casa delle partite interne dell’Empoli Femminile, le azzurre compiono un’impresa davvero storica, riuscendo a sconfiggere la Juventus per 2-1 facendo arrestare il record di imbattibilità che le bianconere detenevano da quasi tre anni. Cinquantaquattro partite senza perdere, la corsa si arresta a Petroio: “clamoroso a Petroio!”, scriveremo da oggi, almeno per il calcio femminile… un po’ come il “Clamoroso al Cibali!” di cui da anni parliamo per quello maschile, ricordando un famoso intervento alla radio di Sandro Ciotti per commentare un Catania-Inter, con gli etnei capaci di arrestare la corsa della grande Inter.
L’avvio è choc per la Juventus e straordinario ovviamente per le empolesi che dopo quindici minuti sono già sul 2-0. Al 9′ assist di Dompig e gol di Monterubbiano abile ad evitare le due centrali bianconere e superare l’estremo difensore delle piemontesi.
Passano sei minuti e le padroni di casa raddoppiano. Ancora Dompig in qualità di “assist-girl” con un cross dalla sinistra che Prugna di testa trasforma in gol. Due minuti prima proprio la Dompig era andata vicinissima al raddoppio.
Mancano due rigori: uno per parte, nel primo tempo lo reclama la Juventus al 28′ per un atterramento della Girelli, mentre al 6′ della ripresa è evidente il fallo di Sembrant su Nocchi.
La gara tuttavia resta equilibrata anche se la Juve spinge nel tentativo di riaprire la contesa.
Operazione che riesce alle bianconere con la Boattin, da poco entrata, al 32′ della ripresa: morbido tocco a far passare il pallone sotto il corpo di Capelletti su assist con il tacco di Bonfantini.
Da segnalare due minuti prima la traversa colpita da Sembrant con un perentorio colpo di testa.
E’ il momento di massimo sforzo della Juventus alla caccia del pareggio.
E l’occasione arriva a dieci dal termine. Boattin sterza in area e Monterubbiano non può evitarla: è calcio di rigore per la Juventus. Dal dischetto si presenta Girelli ma è brava la Capelletti a non farsi ipnotizzare e parare il penalty.
Nel finale tanto agonismo e per la Juventus l’occasione non sfruttata da Caruso che, in pieno recupero, impatta male sul pallone e manda clamorosamente di poco a lato.
Finisce con una storica impresa dell’Empoli che dunque conquista tre punti pesantissimi nell’economia del proprio campionato, riuscendo a controsorpassare il Napoli in classifica uscendo così dalla zona retrocessione, agganciando la Fiorentina a quota 15 punti.
Ora è davvero bagarre in zona salvezza con Napoli, Empoli, Fiorentina e Pomigliano in un fazzoletto di punti ad evitare l’ultimo posto che determinerà la retrocessione in B dato per scontato che ormai per Hellas Verona e Lazio sia questione solo di tempo per il loro aritmetico scivolone in serie cadetta.
L’esultanza delle azzurre: in foto proprio le due marcatrici Monterubbiano e Prugna (Credit Ph EFC 1920)
Stop amaro della Fiorentina nella zona valida per un posto in Europa.
Nella 27.ma giornata di Serie A la squadra di Italiano perde 2-1 col Sassuolo all’ultimo respiro e resta alle spalle di Atalanta e Lazio. Al Mapei Stadium ritmi alti e tante emozioni fino al triplice fischio.
Traoré (19′) sblocca la gara con una magia, poi centra la traversa di testa e Consigli si supera due volte su Ikoné. Nella ripresa la Viola reagisce e pareggia con Cabral (88′) in inferiorità numerica per l’espulsione di Bonaventura (79′), ma nel recupero Defrel (94′) riporta avanti i neroverdi di testa.
EMPOLI(4-3-2-1) – 13 Vicario; 30 Stojanovic (dal 40′ st 8 Henderson), 34 Ismajli, 33 Luperto, 21 Cacace (dal 25′ st 65 Parisi); 27 Zurkowski, 23 Asllani, 25 Bandinelli (dal 25′ st 15 Benassi); 10 Bajrami (dal 40′ st 7 Verre), 11 Di Francesco (dal 25′ st 19 La Mantia); 99 Pinamonti. A disp. 1 Ujkani, 22 Furlan, 6 Romagnoli, 20 Fiamozzi, 26 Tonelli, 5 Stulac, 9 Cutrone. All. A. Andreazzoli
JUVENTUS(4-4-2) – 1 Szczesny; 6 Danilo, 19 Bonucci, 4 De Ligt, 17 Pellegrini; 11 Cuadrado, 28 Zakaria (dal 36′ 27 Locatelli), 5 Arthur, 25 Rabiot; 7 Vlahovic, 18 Kean (dal 17′ st 9 Morata). A disp. 23 Pinsoglio, 36 Perin, 2 De Sciglio, 38 Ake, 46 Soule, 47 Miretti. All. M. Allegri
Arbitro: Sig. F. Maresca di Napoli (Palermo-Perrotti | IV Uff.le Fourneau – VAR Valeri-Muto)
Marcatori: 32′ 18 Kean (J), 40′ 27 Zurkowski (E), 47′ 7 Vlahovic (J); 21′ st 7 Vlahovic (J), 31′ st 19 La Mantia (E).
Note: Angoli Empoli 7 Juventus 3. Ammoniti: 6′ st 34 Ismajli (E), 28′ st 65 Parisi. Espulsi: nessuno. Recupero: 2′ pt – 4′ st. Spettatori: 13.000 (stadio aperto al 75% per emergenza sanitaria).
Sabato di prestigio al Castellani con colpo d’occhio e riflettori accesi: l’Empoli di Andreazzoli ospita la Juventus di Allegri. Una Juventus che va detto per dovere di cronaca arriva a questa sfida incerottata con tantissime assenze: Alex Sandro, Bernardeschi, Chiellini, Chiesa, Dybala, Kaio Jorge, McKennie e l’ex Rugani.
Andreazzoli invece recupera definitivamente Luperto e anche il giovane talento Baldanzi, che però è stato dirottato con la Primavera di Buscé ed è già stato decisivo mercoledi scorso in Coppa Italia, mentre è sempre out il giovane Ekong con Haas e Marchizza (stagione chiusa). Per scelta tecnica il difensore Viti finisce in tribuna.
Allegri si schiera con il classico 4-4-2, gli azzurri rispondono con il 4-3-2-1 con Di Francesco e Bajrami alle spalle di Pinamonti.
PRIMO TEMPO – Parte bene la Juventus che prova subito a forzare alla caccia del gol del vantaggio. Al 5′ primo angolo del match ed è bianconero: Bonucci di testa manda alto.
Al 7′ Asllani perde una brutta palla a centrocampo e la Juve scappa in contropiede: Zakaria spara addosso a Vicario, bravo però a restare in piedi fino da ultimo.
Dal quarto d’ora entra in partita anche l’Empoli in chiave offensiva e al 17′ dopo uno scambio sulla destra con Stojanovic il polacco Zurkowski dai venti metri calcia sul fondo sopra la traversa.
Un minuto dopo (18′) è Vlahovic a calciare di pochissimo rispetto al palo alla sinistra di Vicario, con un tiro rasoterra in diagonale.
Al 20′ episodio chiave: Zurkowski entra in area dal vertice destro e viene clamorosamente steso da Rabiot che interviene scomposto alle sue spalle. Un rigore solare e limpido che solo arbitro e Var (!) con Valeri che resta “Muto” non vedono.
L’Empoli sale sugli scudi, la Juventus va in difficoltà con Vlahovic ricercatissimo ma ottimamente marcato da Luperto: a proposito duello e sfida avvincente tra i due.
Nel momento migliore degli azzurri però la Juventus passa.
E’ il 32′ quando Rabiot sfugge a sinistra e dal lato corto dell’area di rigore pennella a centro area per Kean che di testa deposita alle spalle di Vicario. Troppo solo però il numero diciotto bianconero. L’azione parte dai piedi di Vlahovic che per la prima volta si stacca dalla marcatura di Luperto, riuscendo così ad avere il tempo giusto per la giocata.
Al 35′ cambio forzato per la Juventus: Zakaria mette male il piede e si procura un problema muscolare, al suo posto entra Locatelli.
Con l’ingresso dell’ex Sassuolo i bianconeri sono più tecnici e meno veloci, e lo si intuisce subito con l’Empoli dirompente che riesce a riagguantare la squadra di Allegri.
Al 40′ sugli sviluppi dell’ennesimo calcio d’angolo azzurro si forma un mischione dentro l’area piccola, nessun difensore bianconero riesce a spazzare così con una puntata è Zurkowski ad infilare da due passi Szczesny all’angolino destro.
L’Empoli sembra in totale controllo con la Juventus assolutamente non in grado di creare particolari pericoli.
All’alba del secondo dei due minuti di recupero è un errore di esperienza del giovane Asllani a dare il via al gol del nuovo vantaggio bianconero. Minuto 47′ Asllani cerca di imbucare in profondità, la palla viene però intercettata da Arthur che fa subito ripartire una veloce azione d’attacco: il pallone arriva a Vlahovic a centro area che spiazza Vicario e deposita in rete a porta vuota.
L’esultanza azzurra per il gol del momentaneo 1-1 siglato da Zurkowski (Credit Ph EFC 1920)
SECONDO TEMPO – Buona la partenza dell’Empoli che al 4′, su invitante cross da destra di Stojanovic, sfiora il gol del nuovo pareggio con Pinamonti che devia al volo e manca di pochissimo la porta.
Al 5′ ammonito Ismajli: salterà la trasferta in casa del Genoa.
L’Empoli palleggia, gioca che è una meraviglia, la Juventus è in chiara difficoltà e Allegri tenta di scuoterla con un nuovo cambio: dentro Morata al posto di Kean che a parte il gol non si quasi mai visto.
Tra il 20′ e il 21′ si vivono gli episodi che indirizzano la partita nei binari bianconeri. L’Empoli attacca con cinque uomini nei quindici metri difensivi della Juventus, ma la mole offensiva non è fruttuosa e non produce pericoli per il portiere bianconero; così dopo aver riconquistato palla la squadra di Allegri con tre passaggi manda in porta Vlahovic per il gol del 3-1. Gesto tecnico pregevole dell’ex Fiorentina: controllo calamitato e pallonetto glaciale con Vicario in uscita.
L’1-3 potrebbe aver ucciso molte squadre, ma non l’Empoli. Andreazzoli che stava pensando da qualche minuto ad alcune modifiche opta per tre sostituzioni in un sol colpo: richiamati in panchina Cacace, Bandinelli e Di Francesco, al suo posto entrano Parisi, Benassi e La Mantia.
La tripletta dei cambi produce un effetto linfatico nell’Empoli che nonostante il doppio svantaggio mette quasi alle corde la Juventus. Alla mezzora Parisi conquista un pericoloso calcio piazzato all’altezza del lato corto dell’area di rigore sinistro.
La punizione è calciata dentro al 31′ da Bajrami che colpisce una clamorosa traversa, poi sul proseguo dell’azione è La Mantia a segnare il gol che riapre ufficialmente il match.
Allegri dalla panchina urla ai suoi che “non dobbiamo avere paura”, anche se al 34′ La Mantia sfiora una clamorosa doppietta con una deviazione ravvicinata che produce pelle d’oca da brividi anche sulla schiena del tecnico bianconero: si resta sul 2-3 per questione di centimetri.
Il finale è tutto dell’Empoli che cambia ancora con Verre al posto di Bajrami e Henderson al posto di Stojanovic (dal 40′) e con Benassi a fare il terzino destro.
Ma anche i quattro di recupero non producono effetti: vince la Juventus 3-2, l’Empoli nelle ultime dieci partite ha ottenuto solo quattro punti con sei sconfitte e troppi gol subiti.
Numeri impietosi, forse numeri ingiusti perché la squadra di Andreazzoli da l’impressione di essere viva, adesso in debito con quel pizzico di fortuna spesso decisiva negli episodi.
A proposito di episodi, nel finale di partita c’è anche un tocco sospetto su La Mantia in piena area di rigore: episodio forse meno roboante di quello del primo tempo su Zurkowski ma la sensazione è che ci poteva stare eccome un nuovo penalty per l’Empoli.
Questa domenica 27 febbraio si sono giocate le altre partite della 26^ giornata di Serie B, a completamento del turno iniziato sabato. Al netto della partita del Pisa (di cui parliamo nella sezione apposita del sito), ecco i risultati delle altre gare della domenica.
L’inizio del Pisa non è certamente dei migliori, con la Reggina che gestisce meglio la sfida.
Passano sette minuti e i padroni di casa la sbloccano: errore in impostazione di Nagy, Leverbe scivola e quindi strada spianata per Menez che solo davanti a Nicolas non sbaglia.
Il Pisa ha delle difficoltà notevoli a creare occasioni, difatti nella prima frazione non ci chance da segnalare per i neroazzurri.
La prima vera occasione arriva nel secondo tempo, con il colpo di testa di Tourè che colpisce la traversa.
Il secondo tempo della Reggina è un po’ rinunciatario, cercando solo di difendere il goal di vantaggio.
Il Pisa è ancora pericoloso intorno al 30’st con il colpo di testa di Puscas neutralizzato da Turati.
Nel finale è sempre Puscas che si divora il pareggio con un colpo di testa quasi a porta libera.
Finisce 1-0, secondo ko dell’anno per il Pisa.
Una punizione magistrale di Daniele Vantaggiato al novantacinquesimo minuto consente al Livorno di centrare l’1-1 contro il Cenaia, che era passato in vantaggio nel corso del primo tempo grazie all’inserimento di Puccini.
Amaranto che hanno disputato un bel secondo tempo ma che non riuscivano ad impensierire il giovane portiere dei “padroni di casa” (si giocava, come risaputo, sul campo neutro del Libero Masini di Santa Croce sull’Arno).
Note: Angoli Empoli 5 Juventus 8. Ammoniti: al 19′ 6 Knol (E), al 29′ 26 Monterubbiano (E); al 23′ st 1 Capelletti (E), al 37′ st 3 Gama (J), al 42′ st 13 Oliviero (E). Recupero: 2′ pt – 3′ st. Spettatori: 500 (stadio aperto al 75% della capienza per emergenza sanitaria).
Al Centro Sportivo di Petroio (Vinci), nuova casa delle partite interne dell’Empoli Femminile, le azzurre compiono un’impresa davvero storica, riuscendo a sconfiggere la Juventus per 2-1 facendo arrestare il record di imbattibilità che le bianconere detenevano da quasi tre anni. Cinquantaquattro partite senza perdere, la corsa si arresta a Petroio: “clamoroso a Petroio!”, scriveremo da oggi, almeno per il calcio femminile… un po’ come il “Clamoroso al Cibali!” di cui da anni parliamo per quello maschile, ricordando un famoso intervento alla radio di Sandro Ciotti per commentare un Catania-Inter, con gli etnei capaci di arrestare la corsa della grande Inter.
L’avvio è choc per la Juventus e straordinario ovviamente per le empolesi che dopo quindici minuti sono già sul 2-0. Al 9′ assist di Dompig e gol di Monterubbiano abile ad evitare le due centrali bianconere e superare l’estremo difensore delle piemontesi.
Passano sei minuti e le padroni di casa raddoppiano. Ancora Dompig in qualità di “assist-girl” con un cross dalla sinistra che Prugna di testa trasforma in gol. Due minuti prima proprio la Dompig era andata vicinissima al raddoppio.
Mancano due rigori: uno per parte, nel primo tempo lo reclama la Juventus al 28′ per un atterramento della Girelli, mentre al 6′ della ripresa è evidente il fallo di Sembrant su Nocchi.
La gara tuttavia resta equilibrata anche se la Juve spinge nel tentativo di riaprire la contesa.
Operazione che riesce alle bianconere con la Boattin, da poco entrata, al 32′ della ripresa: morbido tocco a far passare il pallone sotto il corpo di Capelletti su assist con il tacco di Bonfantini.
Da segnalare due minuti prima la traversa colpita da Sembrant con un perentorio colpo di testa.
E’ il momento di massimo sforzo della Juventus alla caccia del pareggio.
E l’occasione arriva a dieci dal termine. Boattin sterza in area e Monterubbiano non può evitarla: è calcio di rigore per la Juventus. Dal dischetto si presenta Girelli ma è brava la Capelletti a non farsi ipnotizzare e parare il penalty.
Nel finale tanto agonismo e per la Juventus l’occasione non sfruttata da Caruso che, in pieno recupero, impatta male sul pallone e manda clamorosamente di poco a lato.
Finisce con una storica impresa dell’Empoli che dunque conquista tre punti pesantissimi nell’economia del proprio campionato, riuscendo a controsorpassare il Napoli in classifica uscendo così dalla zona retrocessione, agganciando la Fiorentina a quota 15 punti.
Ora è davvero bagarre in zona salvezza con Napoli, Empoli, Fiorentina e Pomigliano in un fazzoletto di punti ad evitare l’ultimo posto che determinerà la retrocessione in B dato per scontato che ormai per Hellas Verona e Lazio sia questione solo di tempo per il loro aritmetico scivolone in serie cadetta.
L’esultanza delle azzurre: in foto proprio le due marcatrici Monterubbiano e Prugna (Credit Ph EFC 1920)
Stop amaro della Fiorentina nella zona valida per un posto in Europa.
Nella 27.ma giornata di Serie A la squadra di Italiano perde 2-1 col Sassuolo all’ultimo respiro e resta alle spalle di Atalanta e Lazio. Al Mapei Stadium ritmi alti e tante emozioni fino al triplice fischio.
Traoré (19′) sblocca la gara con una magia, poi centra la traversa di testa e Consigli si supera due volte su Ikoné. Nella ripresa la Viola reagisce e pareggia con Cabral (88′) in inferiorità numerica per l’espulsione di Bonaventura (79′), ma nel recupero Defrel (94′) riporta avanti i neroverdi di testa.
EMPOLI(4-3-2-1) – 13 Vicario; 30 Stojanovic (dal 40′ st 8 Henderson), 34 Ismajli, 33 Luperto, 21 Cacace (dal 25′ st 65 Parisi); 27 Zurkowski, 23 Asllani, 25 Bandinelli (dal 25′ st 15 Benassi); 10 Bajrami (dal 40′ st 7 Verre), 11 Di Francesco (dal 25′ st 19 La Mantia); 99 Pinamonti. A disp. 1 Ujkani, 22 Furlan, 6 Romagnoli, 20 Fiamozzi, 26 Tonelli, 5 Stulac, 9 Cutrone. All. A. Andreazzoli
JUVENTUS(4-4-2) – 1 Szczesny; 6 Danilo, 19 Bonucci, 4 De Ligt, 17 Pellegrini; 11 Cuadrado, 28 Zakaria (dal 36′ 27 Locatelli), 5 Arthur, 25 Rabiot; 7 Vlahovic, 18 Kean (dal 17′ st 9 Morata). A disp. 23 Pinsoglio, 36 Perin, 2 De Sciglio, 38 Ake, 46 Soule, 47 Miretti. All. M. Allegri
Arbitro: Sig. F. Maresca di Napoli (Palermo-Perrotti | IV Uff.le Fourneau – VAR Valeri-Muto)
Marcatori: 32′ 18 Kean (J), 40′ 27 Zurkowski (E), 47′ 7 Vlahovic (J); 21′ st 7 Vlahovic (J), 31′ st 19 La Mantia (E).
Note: Angoli Empoli 7 Juventus 3. Ammoniti: 6′ st 34 Ismajli (E), 28′ st 65 Parisi. Espulsi: nessuno. Recupero: 2′ pt – 4′ st. Spettatori: 13.000 (stadio aperto al 75% per emergenza sanitaria).
Sabato di prestigio al Castellani con colpo d’occhio e riflettori accesi: l’Empoli di Andreazzoli ospita la Juventus di Allegri. Una Juventus che va detto per dovere di cronaca arriva a questa sfida incerottata con tantissime assenze: Alex Sandro, Bernardeschi, Chiellini, Chiesa, Dybala, Kaio Jorge, McKennie e l’ex Rugani.
Andreazzoli invece recupera definitivamente Luperto e anche il giovane talento Baldanzi, che però è stato dirottato con la Primavera di Buscé ed è già stato decisivo mercoledi scorso in Coppa Italia, mentre è sempre out il giovane Ekong con Haas e Marchizza (stagione chiusa). Per scelta tecnica il difensore Viti finisce in tribuna.
Allegri si schiera con il classico 4-4-2, gli azzurri rispondono con il 4-3-2-1 con Di Francesco e Bajrami alle spalle di Pinamonti.
PRIMO TEMPO – Parte bene la Juventus che prova subito a forzare alla caccia del gol del vantaggio. Al 5′ primo angolo del match ed è bianconero: Bonucci di testa manda alto.
Al 7′ Asllani perde una brutta palla a centrocampo e la Juve scappa in contropiede: Zakaria spara addosso a Vicario, bravo però a restare in piedi fino da ultimo.
Dal quarto d’ora entra in partita anche l’Empoli in chiave offensiva e al 17′ dopo uno scambio sulla destra con Stojanovic il polacco Zurkowski dai venti metri calcia sul fondo sopra la traversa.
Un minuto dopo (18′) è Vlahovic a calciare di pochissimo rispetto al palo alla sinistra di Vicario, con un tiro rasoterra in diagonale.
Al 20′ episodio chiave: Zurkowski entra in area dal vertice destro e viene clamorosamente steso da Rabiot che interviene scomposto alle sue spalle. Un rigore solare e limpido che solo arbitro e Var (!) con Valeri che resta “Muto” non vedono.
L’Empoli sale sugli scudi, la Juventus va in difficoltà con Vlahovic ricercatissimo ma ottimamente marcato da Luperto: a proposito duello e sfida avvincente tra i due.
Nel momento migliore degli azzurri però la Juventus passa.
E’ il 32′ quando Rabiot sfugge a sinistra e dal lato corto dell’area di rigore pennella a centro area per Kean che di testa deposita alle spalle di Vicario. Troppo solo però il numero diciotto bianconero. L’azione parte dai piedi di Vlahovic che per la prima volta si stacca dalla marcatura di Luperto, riuscendo così ad avere il tempo giusto per la giocata.
Al 35′ cambio forzato per la Juventus: Zakaria mette male il piede e si procura un problema muscolare, al suo posto entra Locatelli.
Con l’ingresso dell’ex Sassuolo i bianconeri sono più tecnici e meno veloci, e lo si intuisce subito con l’Empoli dirompente che riesce a riagguantare la squadra di Allegri.
Al 40′ sugli sviluppi dell’ennesimo calcio d’angolo azzurro si forma un mischione dentro l’area piccola, nessun difensore bianconero riesce a spazzare così con una puntata è Zurkowski ad infilare da due passi Szczesny all’angolino destro.
L’Empoli sembra in totale controllo con la Juventus assolutamente non in grado di creare particolari pericoli.
All’alba del secondo dei due minuti di recupero è un errore di esperienza del giovane Asllani a dare il via al gol del nuovo vantaggio bianconero. Minuto 47′ Asllani cerca di imbucare in profondità, la palla viene però intercettata da Arthur che fa subito ripartire una veloce azione d’attacco: il pallone arriva a Vlahovic a centro area che spiazza Vicario e deposita in rete a porta vuota.
L’esultanza azzurra per il gol del momentaneo 1-1 siglato da Zurkowski (Credit Ph EFC 1920)
SECONDO TEMPO – Buona la partenza dell’Empoli che al 4′, su invitante cross da destra di Stojanovic, sfiora il gol del nuovo pareggio con Pinamonti che devia al volo e manca di pochissimo la porta.
Al 5′ ammonito Ismajli: salterà la trasferta in casa del Genoa.
L’Empoli palleggia, gioca che è una meraviglia, la Juventus è in chiara difficoltà e Allegri tenta di scuoterla con un nuovo cambio: dentro Morata al posto di Kean che a parte il gol non si quasi mai visto.
Tra il 20′ e il 21′ si vivono gli episodi che indirizzano la partita nei binari bianconeri. L’Empoli attacca con cinque uomini nei quindici metri difensivi della Juventus, ma la mole offensiva non è fruttuosa e non produce pericoli per il portiere bianconero; così dopo aver riconquistato palla la squadra di Allegri con tre passaggi manda in porta Vlahovic per il gol del 3-1. Gesto tecnico pregevole dell’ex Fiorentina: controllo calamitato e pallonetto glaciale con Vicario in uscita.
L’1-3 potrebbe aver ucciso molte squadre, ma non l’Empoli. Andreazzoli che stava pensando da qualche minuto ad alcune modifiche opta per tre sostituzioni in un sol colpo: richiamati in panchina Cacace, Bandinelli e Di Francesco, al suo posto entrano Parisi, Benassi e La Mantia.
La tripletta dei cambi produce un effetto linfatico nell’Empoli che nonostante il doppio svantaggio mette quasi alle corde la Juventus. Alla mezzora Parisi conquista un pericoloso calcio piazzato all’altezza del lato corto dell’area di rigore sinistro.
La punizione è calciata dentro al 31′ da Bajrami che colpisce una clamorosa traversa, poi sul proseguo dell’azione è La Mantia a segnare il gol che riapre ufficialmente il match.
Allegri dalla panchina urla ai suoi che “non dobbiamo avere paura”, anche se al 34′ La Mantia sfiora una clamorosa doppietta con una deviazione ravvicinata che produce pelle d’oca da brividi anche sulla schiena del tecnico bianconero: si resta sul 2-3 per questione di centimetri.
Il finale è tutto dell’Empoli che cambia ancora con Verre al posto di Bajrami e Henderson al posto di Stojanovic (dal 40′) e con Benassi a fare il terzino destro.
Ma anche i quattro di recupero non producono effetti: vince la Juventus 3-2, l’Empoli nelle ultime dieci partite ha ottenuto solo quattro punti con sei sconfitte e troppi gol subiti.
Numeri impietosi, forse numeri ingiusti perché la squadra di Andreazzoli da l’impressione di essere viva, adesso in debito con quel pizzico di fortuna spesso decisiva negli episodi.
A proposito di episodi, nel finale di partita c’è anche un tocco sospetto su La Mantia in piena area di rigore: episodio forse meno roboante di quello del primo tempo su Zurkowski ma la sensazione è che ci poteva stare eccome un nuovo penalty per l’Empoli.