Un ragazzo di 30 anni è stato ricoverato in ospedale dopo essersi schiantato con il suo bob contro un albero. È accaduto nel pomeriggio di ieri, giovedì 6 gennaio, intorno alle 15.30, in via Fondiano a Regnano di Viano, sull’appenino reggiano.
Il 30enne è rimasto gravemente ferito dopo essere finito con il suo bob in un ripido canalone ed avere finito la sua corsa con un violento schianto contro un albero.
Sul posto sono giunte due squadre dei Vigili del Fuoco, i Carabinieri e il personale sanitario del 118: dopo essere stato stabilizzato, il ragazzo è stato trasportato in elisoccorso all’Ospedale Maggiore di Parma.
Il 30enne, che abita non lontano da dove si è verificato l’incidente, si sarebbe procurato, come riporta la stampa locale, un trauma cranico e un trauma al torace. I Militari hanno eseguito gli accertamenti necessari a ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.
Nella prima giornata del 2022 di Serie A, priva di diverse partite rinviate per positività a Covid (fra cui quella della Fiorentina) si sono giocati comunque diversi match. Al netto della partita dell’Empoli (di cui parliamo nell’apposita sezione del sito), vediamo come sono andate le altre sfide del 6 gennaio.
A ora di pranzo colpo esterno del Cagliari, che espugna in rimonta per 1-2 il campo della Sampdoria coi gol al 55′ di Deiola e al 71′ di Pavoletti, che ribaltano il vantaggio doriano con Gabbiadini.
A metà pomeriggio il Verona ha vinto 2-1 al Picco contro lo Spezia: decide la doppietta di Caprari, inutile il gol ligure di Erlic nel finale. Pareggio 1-1 in Sassuolo-Genoa: Mattia Destro apre la gara con un gran gol di tacco, nella ripresa il pareggio di Domenico Berardi.
Nel match delle 18:30 Milan-Roma finisce 3-1 per i rossoneri, che partono alla grande coi gol di Giroud e Messias, prima della rete di Abraham sul finale di primo tempo. Nella ripresa i giallorossi si ritrovano in dieci per il rosso a Karsdorp e i meneghini calano il tris con Leao; in pieno recupero espulso anche Mancini e Ibrahimovic sbaglia il rigore del possibile poker.
In finisce in parità fra Juventus e Napoli. Mertens nel primo tempo ha aperto le marcature, ma nella ripresa Chiesa ha pareggiato i conti fissando il punteggio sul definitivo 1-1.
LAZIO(4-3-3) – 1 Strakosha; 23 Hysaj (dal 43′ st 29 Lazzari), 3 Luiz Felipe, 33 Acerbi (dal 25′ 4 Patric), 77 Marusic; 21 Milinkovic Savic, 32 Cataldi (dal 14′ st 6 Lucas Leiva), 10 Luis Alberto; 9 Pedro (dal 14′ st 20 Zaccagni), 17 Immobile, 7 Felipe Anderson. A disp. 25 Reina, 31 Adamonis, 26 Radu, 19 Vavro, 88 Basic, 28 André Anderson, 94 Muriqi, 27 Moro. All. M. Sarri
EMPOLI(4-3-2-1) – 13 Vicario; 30 Stojanovic, 34 Ismajli, 33 Luperto, 65 Parisi (dal 33′ 3 Marchizza); 27 Zurkowski (dal 1′ st 25 Bandinelli), 28 Ricci (dal 28′ st 42 Viti), 8 Henderson; 11 Di Francesco, 10 Bajrami (dal 17′ st 5 Stulac); 19 La Mantia (dal 28′ st 99 Pinamonti). A disp. 1 Ujkani, 22 Furlan, 20 Fiamozzi, 36 Pezzola, 23 Asllani, 7 Mancuso. All. A. Andreazzoli
Arbitro: Sig. A. Giua di Olbia (Dei Giudici-Moro | IV Uff.le Miele – VAR Banti – Di Iorio)
Marcatori: al 5′ rig. 10 Bajrami (E), al 8′ 27 Zurkowski (E), al 14′ 17 Immobile (L); al 22′ st 21 Milinkovic-Savic (L), al 31′ st 11 Di Francesco (E), al 48′ st 21 Milinkovic-Savic (L).
Note: Angoli Lazio 9 Empoli 2. Ammoniti: al 10′ 65 Parisi (E), al 19′ 3 Luiz Felipe (L), al 34′ 3 Marchizza (E); al 7′ st 9 Pedro (L), al 16′ st 77 Marusic (L), al 27′ st 10 Luis Alberto (L), al 39′ st 33 Luperto (E), al 49′ st 25 Bandinelli (E). Espulsi: -. Recupero: 3′ pt- 7′ st. Spettatori: 30.000 (stadio aperto al 50% per l’emergenza sanitaria).
Un Empoli con qualche defezione importante, Haas e Damiani infortunati, a cui si sono aggiunte le indisponibilità di Tonelli, Romagnoli e Cutrone, è chiamato ad una difficile trasferta in casa della Lazio dell’ex Maurizio Sarri che ha già vinto 3-1 in casa dell’Empoli nel match d’andata.
Andreazzoli schiera un po’ a sorpresa La Mantia dal primo minuto con Pinamonti in panchina, e supportando il numero diciannove azzurro con Di Francesco e Bajrami alle spalle. A centrocampo spazio a Ricci play basso con Zurkowski ed Henderson ai lati.
Difesa con Ismajli e Luperto centrali, Stojanovic e Parisi sulle fasce, per uno schieramento ad albero di Natale con il 4-3-2-1 di “baldiniana” memoria.
Sarri invece opta per il 4-3-3 con Immobile perno centrale assistito da Pedro e Felipe Anderson. L’ex Hysaj terzino destro, tra i biancoceleste l’unico indisponibile è Akpa Akpro.
PRIMO TEMPO – Parte forte l’Empoli che dopo otto minuti è sul due a zero. Al quarto Di Francesco anticipa Strakosha in uscita e appoggia in area ma viene anche travolto dal portiere. Per Giua è rigore che anche il Var conferma: dal dischetto è freddo Bajrami che spiazza il connazionale e porta in vantaggio la squadra di Andreazzoli.
La Lazio reagisce subito ma offre il fianco ai toscani che dentro al minuto 8 raddoppiano con una veloce azione di ripartenza. Bajrami servito da Stojanovic appena dentro l’area di rigore all’altezza del vertice destro calcia in diagonale, Di Francesco tenta il colpo di tacco a ridosso dell’area piccola, il pallone schizza dalle parti di Zurkowski che da centro area deposita in rete.
La reazione della Lazio, che subisce anche qualche fischio dell’Olimpico, è veemente e produce il quasi immediato gol del solito Immobile (14′).
La partita resta davvero di grande godimento perché la Lazio spinge alla ricerca del pareggio, i biancocelesti colpiscono una traversa con Felipe Anderson, ma l’Empoli è pungente ad ogni ripartenza: così Vicario interviene su Immobile, Luperto ribatte un tiro di Luis Alberto, e dall’altra parte La Mantia spreca una buona opportunità calciando alto mentre Bajrami proprio sul gong spedisce di pochissimo sul fondo con La Mantia appostato a pochi passi dalla linea di porta, dopo che Henderson aveva provato a creare qualche grattacapo alla difesa di Sarri.
Un primo tempo condizionato anche da due cambi obbligati per i due tecnici. Sarri deve rinunciare ad Acerbi per un problema muscolare, al suo posto lo spagnolo Patric dal 25′, e per lo stesso problema Andreazzoli deve effettuare un avvicendamento sulla corsia sinistra con Parisi che al 33′ deve alzare bandiera bianca, al suo posto Marchizza.
Con un gol di Bajrami su rigore ed il raddoppio di Zurkowski gli azzurri chiudono il primo tempo in vantaggio sulla Lazio per 2-1. (Credit Ph EFC 1920)
SECONDO TEMPO – Squadre in campo con un cambio nell’Empoli: c’è Bandinelli al posto di Zurkowski.
La partenza della Lazio è veemente: in cinque minuti i biancocelesti collezionano qualcosa come sei palle gol con Pedro, Immobile, Luis Alberto e Milinkovic Savic che però non trovano lo specchio della porta, questione di centimetri sull’occasione di Pedro.
Passata la sfuriata iniziale l’Empoli si riorganizza e riesce a tenere testa agli avversari, a cui concedono un’altra occasione con Luis Alberto che calcia sull’esterno della rete (15′).
Andreazzoli vede però un Empoli un po’ vuoto in mezzo al campo e decide di passare al 4-4-2 inserendo Stulac al posto di Bajrami, così gli azzurri passano al nuovo modulo che consente di soffrire un po’ meno sulle fasce (dal 18′).
La Lazio però al 21′ riesce a trovare comunque il gol del pareggio con una prodezza di Milinkovic che di prima intenzione gira all’angolino alla destra di Vicario, chiudendo un’azione di prima a cui hanno partecipato tutti gli uomini offensivi.
Raggiunto il 2-2 la Lazio preme ancora e al 27′ protesta vivacemente per un presunto contatto in area di rigore tra Bandinelli e Felipe Anderson. Il contatto c’è ma è il giocatore della Lazio che va a toccare Bandinelli, tra l’altro fuori dall’area di rigore. Le proteste sono talmente eccessive che Luis Alberto getta il pallone in tribuna prendendosi il giallo.
Andreazzoli cambia ancora: dentro Pinamonti al posto di La Mantia e Viti al posto di Ricci con gli azzurri che passano in pratica al 3-5-2. Un modulo che permette di difendere in cinque e attaccare sfruttando le posizioni più alte degli esterni. Ed è una caratteristica che probabilmente è decisiva per un episodio inaspettato.
Infatti, nel momento emotivo di massima tensione, un po’ a sorpresa, l’Empoli torna in vantaggio.
Al minuto 30′ giocata clamorosa di Marchizza, appunto uno dei due esterni dei cinque di difesa, che scherza Marusic e Patric ed entra in area di rigore dal lato corto sinistro servendo su un piatto d’argento un pallone che Di Francesco spedisce alle spalle di Strakosha.
L’esultanza degli azzurri per il gol del momentaneo 2-3 dell’Empoli sulla Lazio: è il 30′ del secondo tempo quando Di Francesco, dopo una giocatona di Marchizza, deposita alle spalle di Strakosha per il nuovo vantaggio empolese. (Credit Ph EFC 1920)
Due a tre Empoli e Olimpico gelato. Un gelo che dura due minuti perché a scaldare l’Olimpico c’è un nuovo colpo di scena. La Lazio conquista calcio d’angolo su cui Patric interviene deviando in porta. Pareggio immediato, come le proteste dell’Empoli sono immediate. Giua da gol, ma il VAR lo frena e poi lo chiama al monitor. Il tocco è nettamente con la mano e il gol viene annullato dopo quattro interminabili minuti di consultazione, alla fine è un fermo immagine decisivo che inchioda il difensore spagnolo.
Si resta sul 2-3 Empoli, la Lazio però insiste e forse nel momento in cui i padroni di casa sembrano aver perso l’ossigeno sufficiente per la rimonta ecco che arriva un altro episodio chiave in area empolese. Luperto salta e anticipa Immobile, ma il gomito colpisce l’attaccante laziale che finisce a terra. Per Luperto anche un giallo pesante: era in diffida e salterà la sfida contro il Sassuolo.
Dal dischetto Immobile forte e teso verso l’angolino alla destra di Vicario, proprio quell’angolo che battezza Vicario che respinge tenendo l’Empoli in vantaggio: terzo rigore parato dal portiere azzurro in campionato, dopo quelli ad Arnautovic e Ilicic, e quindicesimo non realizzato dal centravanti della nazionale nella Serie A.
A due dal termine Sarri, che aveva mandato in campo Lucas Leiva e Zaccagni al posto di Cataldi e Pedro, inserisce anche Lazzari al posto dell’ex Hysaj per provare l’assalto finale.
Un assalto che produce il gol del pari al terzo dei sette lunghissimi minuti di recupero con Milinkovic Savic che salta tra Viti e Marchizza e batte Vicario. Poi un altro giallo pesante per l’Empoli: Bandinelli era in diffida e salterà anche lui il Sassuolo.
Resta il tabù Olimpico-Lazio per l’Empoli in Serie A: gli azzurri, anche se oggi ci sono andati molto vicini, non sono mai riusciti a vincere nel massimo campionato e quello di oggi è il quarto pareggio della storia, il secondo per 3-3 dopo il precedente della primavera del campionato 2005/06.
Ma è un punto pesante ed importante che porta gli azzurri a quota 28, rinsaldando la parte sinistra della classifica.
Contro il Sassuolo, domenica 9 gennaio, oltre alle sicure assenze di Luperto e Bandinelli oltre all’infortunato Haas, si dovranno valutare le condizioni di Parisi, uscito per infortunio, e degli altri tre indisponibili di oggi Cutrone, Romagnoli e Tonelli.
“Ma stasera” è la canzone più bella del 2021 secondo gli ascoltatori di Radio Bruno. Marco Mengoni si aggiudica il primo posto, davanti ai Pinguini Tattici Nucleari con “Pastello Bianco” e Fedez & Achille Lauro con “Mille” feat. Orietta Berti.
Venerdì 18 giugno è uscito il suo nuovo singolo “Ma stasera”, brano che ha segnato il ritorno sulle scene musicali dell’artista dopo due anni dal suo ultimo progetto discografico.
Il brano, scritto dallo stesso Marco con Davide Petrella, è stato prodotto da Tino Piontek (in arte Purple Disco Machine), il dj/producer multiplatino che ha scalato le classifiche con la Hit “Hypnotized” e che ha già collaborato con superstar del calibro di Dua Lipa e Lady Gaga.
Insieme al nuovo singolo Marco ha annunciato i suoi primi live negli stadi per l’estate del prossimo anno. Mengoni salirà sul palco dello Stadio San Siro di Milano il 19 giugno 2022, mentre il 22 giugno 2022 sarà allo Stadio Olimpico di Roma.
“Ma stasera tiene il tempo, questa strada parte da qui. In piedi sui pedali, San Siro, Olimpico…arrivo!”, ha scritto sui social per accompagnare la notizia.
Ma le novità non si fermano qui! Dal 31 dicembre Mengoni è in radio con il nuovo singolo “Mi fiderò”. Il singolo, prodotto da Purple Disco Machine e cantato insiema a Madame, fa parte dell’ultimo album intitolato “Materia: Terra” e parla di quanto sia importante la fiducia in una relazione.
Entrambi si sono detti felici di questa collaborazione: “Madame una voce con tanto soul al suo interno, con una capacità comunicativa profondissima” ha dichiarato Marco e lei ha risposto “Sono molto felice di aver collaborato con una delle più intense voci della musica italiana. Ringrazio Marco per la fiducia e per avermi accolta nel suo mondo”.
Un’ulteriore novità di oggi è quella che riguarda la partita ancora successiva della Fiorentina, domenica 9 gennaio sul campo del Torino. La squadra granata è stata messa in quarantena per cinque giorni dalla ASL, e quindi oltre a quella di domani con l’Atalanta salterà anche la gara successiva con i viola.
La notizia tanto temuta è arrivata: la partita (prevista per il 6 gennaio) Fiorentina-Udinese non si giocherà. La ASL del Friuli Venezia-Giulia ha infatti bloccato la partenza della squadra bianconera, in seguito ai numerosi positivi trovati all’interno della rosa.
Fresco vincitore del Premio Tenco per la prolifica carriera artistica, a distanza di un anno dall’ultimo singolo “L’America (Canzone per Chico Forti)”, Enrico Ruggeri torna con il nuovo brano “La Rivoluzione” (Anyway Music) in radio e in digitale da venerdì 7 gennaio.
“La Rivoluzione” anticipa l’omonimo album di inediti, in uscita nel 2022, sul quale Ruggeri sta lavorando da ormai due anni.
Un disco che si preannuncia ricco di riflessioni e suggestioni esaltate dal suo inconfondibile timbro vocale e dalla cura del suono in fase di registrazione. A partire proprio dal singolo “La Rivoluzione”, manifesto di una generazione che è il risultato delle esperienze che ha vissuto, delle storie d’amore consumate, dei libri letti, delle preghiere pronunciate senza sapere a chi rivolgerle. Una generazione che ha combattuto ma che non ha mai vinto veramente.
Co-autore del brano è Massimo Bigi, novello cantautore a 60 anni, che è stato per molti concerti, a partire dal 1995, il tour manager di Enrico Ruggeri.
In oltre 40 anni di carriera Enrico Ruggeri ha scritto pezzi di storia della musica italiana, per se stesso, per i Decibel e per altri grandi artisti. Affonda le sue radici nel punk, in bilico tra rock e synth pop senza mai rinunciare alla melodia.
Tornerà in concerto il prossimo anno con “La rivoluzione – il tour”. Queste le prime date:
2 aprile al Teatro San Domenico di CREMA
9 aprile al Teatro Nazionale di MILANO
21 aprile al Teatro Ambasciatori di CATANIA
26 aprile al Teatro Olimpico di ROMA
I biglietti saranno disponibili sul circuito Ticketone.
Qualche problema per l’ingresso in Australia di Novak Djokovic: come riportano diversi media locali, notizia poi ripresa dalla stampa anche italiana, il tennista serbo è giunto a Melbourne in vista degli Open d’Australia, ma sarebbe, insieme al suo staff, fermo in aeroporto. Le autorità dello Stato di Victoria gli avrebbero negato la richiesta di visto dopo che il giocatore e il team hanno presentato un modello sbagliato, che non consente esenzioni mediche, come quella da lui ottenuta per la mancata vaccinazione contro il Covid.
“Il governo federale ci ha chiesto se supportiamo la richiesta di visto di Novak Djokovic per entrare in Australia. Non daremo questo supporto […] – scrive su Twitterla ministra dello sport di Victoria, Jaala Pulford, come riporta l’Ansa -. Siamo sempre stati chiari su due punti: lo studio delle domande di visto è una prerogativa del governo federale e le esenzioni mediche una prerogativa dei medici”.
È dunque a rischio la partecipazione di Djokovic agli Australian Open. Le autorità australiane avevano già espresso la necessità che il tennista spiegasse le motivazioni dell’esenzione ottenuta: “Stiamo aspettando spiegazioni e che ci fornisca prove a sostegno di questa deroga”, aveva detto il primo ministro australiano Scott Morrison. (fotografia dalla pagina Facebook di Novak Djokovic)
Ufficiale lo stop del campionato di Serie D per 2 settimane si riparte il 23 Gennaio con un normale slittamento in avanti del calendario. Il motivo sta ovviamente nella situazione attuale epidemiologica che trascina con se molteplici positività al covid e quindi ingestibile la riorganizzazione delle gare.
Un ragazzo di 30 anni è stato ricoverato in ospedale dopo essersi schiantato con il suo bob contro un albero. È accaduto nel pomeriggio di ieri, giovedì 6 gennaio, intorno alle 15.30, in via Fondiano a Regnano di Viano, sull’appenino reggiano.
Il 30enne è rimasto gravemente ferito dopo essere finito con il suo bob in un ripido canalone ed avere finito la sua corsa con un violento schianto contro un albero.
Sul posto sono giunte due squadre dei Vigili del Fuoco, i Carabinieri e il personale sanitario del 118: dopo essere stato stabilizzato, il ragazzo è stato trasportato in elisoccorso all’Ospedale Maggiore di Parma.
Il 30enne, che abita non lontano da dove si è verificato l’incidente, si sarebbe procurato, come riporta la stampa locale, un trauma cranico e un trauma al torace. I Militari hanno eseguito gli accertamenti necessari a ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.
Nella prima giornata del 2022 di Serie A, priva di diverse partite rinviate per positività a Covid (fra cui quella della Fiorentina) si sono giocati comunque diversi match. Al netto della partita dell’Empoli (di cui parliamo nell’apposita sezione del sito), vediamo come sono andate le altre sfide del 6 gennaio.
A ora di pranzo colpo esterno del Cagliari, che espugna in rimonta per 1-2 il campo della Sampdoria coi gol al 55′ di Deiola e al 71′ di Pavoletti, che ribaltano il vantaggio doriano con Gabbiadini.
A metà pomeriggio il Verona ha vinto 2-1 al Picco contro lo Spezia: decide la doppietta di Caprari, inutile il gol ligure di Erlic nel finale. Pareggio 1-1 in Sassuolo-Genoa: Mattia Destro apre la gara con un gran gol di tacco, nella ripresa il pareggio di Domenico Berardi.
Nel match delle 18:30 Milan-Roma finisce 3-1 per i rossoneri, che partono alla grande coi gol di Giroud e Messias, prima della rete di Abraham sul finale di primo tempo. Nella ripresa i giallorossi si ritrovano in dieci per il rosso a Karsdorp e i meneghini calano il tris con Leao; in pieno recupero espulso anche Mancini e Ibrahimovic sbaglia il rigore del possibile poker.
In finisce in parità fra Juventus e Napoli. Mertens nel primo tempo ha aperto le marcature, ma nella ripresa Chiesa ha pareggiato i conti fissando il punteggio sul definitivo 1-1.
LAZIO(4-3-3) – 1 Strakosha; 23 Hysaj (dal 43′ st 29 Lazzari), 3 Luiz Felipe, 33 Acerbi (dal 25′ 4 Patric), 77 Marusic; 21 Milinkovic Savic, 32 Cataldi (dal 14′ st 6 Lucas Leiva), 10 Luis Alberto; 9 Pedro (dal 14′ st 20 Zaccagni), 17 Immobile, 7 Felipe Anderson. A disp. 25 Reina, 31 Adamonis, 26 Radu, 19 Vavro, 88 Basic, 28 André Anderson, 94 Muriqi, 27 Moro. All. M. Sarri
EMPOLI(4-3-2-1) – 13 Vicario; 30 Stojanovic, 34 Ismajli, 33 Luperto, 65 Parisi (dal 33′ 3 Marchizza); 27 Zurkowski (dal 1′ st 25 Bandinelli), 28 Ricci (dal 28′ st 42 Viti), 8 Henderson; 11 Di Francesco, 10 Bajrami (dal 17′ st 5 Stulac); 19 La Mantia (dal 28′ st 99 Pinamonti). A disp. 1 Ujkani, 22 Furlan, 20 Fiamozzi, 36 Pezzola, 23 Asllani, 7 Mancuso. All. A. Andreazzoli
Arbitro: Sig. A. Giua di Olbia (Dei Giudici-Moro | IV Uff.le Miele – VAR Banti – Di Iorio)
Marcatori: al 5′ rig. 10 Bajrami (E), al 8′ 27 Zurkowski (E), al 14′ 17 Immobile (L); al 22′ st 21 Milinkovic-Savic (L), al 31′ st 11 Di Francesco (E), al 48′ st 21 Milinkovic-Savic (L).
Note: Angoli Lazio 9 Empoli 2. Ammoniti: al 10′ 65 Parisi (E), al 19′ 3 Luiz Felipe (L), al 34′ 3 Marchizza (E); al 7′ st 9 Pedro (L), al 16′ st 77 Marusic (L), al 27′ st 10 Luis Alberto (L), al 39′ st 33 Luperto (E), al 49′ st 25 Bandinelli (E). Espulsi: -. Recupero: 3′ pt- 7′ st. Spettatori: 30.000 (stadio aperto al 50% per l’emergenza sanitaria).
Un Empoli con qualche defezione importante, Haas e Damiani infortunati, a cui si sono aggiunte le indisponibilità di Tonelli, Romagnoli e Cutrone, è chiamato ad una difficile trasferta in casa della Lazio dell’ex Maurizio Sarri che ha già vinto 3-1 in casa dell’Empoli nel match d’andata.
Andreazzoli schiera un po’ a sorpresa La Mantia dal primo minuto con Pinamonti in panchina, e supportando il numero diciannove azzurro con Di Francesco e Bajrami alle spalle. A centrocampo spazio a Ricci play basso con Zurkowski ed Henderson ai lati.
Difesa con Ismajli e Luperto centrali, Stojanovic e Parisi sulle fasce, per uno schieramento ad albero di Natale con il 4-3-2-1 di “baldiniana” memoria.
Sarri invece opta per il 4-3-3 con Immobile perno centrale assistito da Pedro e Felipe Anderson. L’ex Hysaj terzino destro, tra i biancoceleste l’unico indisponibile è Akpa Akpro.
PRIMO TEMPO – Parte forte l’Empoli che dopo otto minuti è sul due a zero. Al quarto Di Francesco anticipa Strakosha in uscita e appoggia in area ma viene anche travolto dal portiere. Per Giua è rigore che anche il Var conferma: dal dischetto è freddo Bajrami che spiazza il connazionale e porta in vantaggio la squadra di Andreazzoli.
La Lazio reagisce subito ma offre il fianco ai toscani che dentro al minuto 8 raddoppiano con una veloce azione di ripartenza. Bajrami servito da Stojanovic appena dentro l’area di rigore all’altezza del vertice destro calcia in diagonale, Di Francesco tenta il colpo di tacco a ridosso dell’area piccola, il pallone schizza dalle parti di Zurkowski che da centro area deposita in rete.
La reazione della Lazio, che subisce anche qualche fischio dell’Olimpico, è veemente e produce il quasi immediato gol del solito Immobile (14′).
La partita resta davvero di grande godimento perché la Lazio spinge alla ricerca del pareggio, i biancocelesti colpiscono una traversa con Felipe Anderson, ma l’Empoli è pungente ad ogni ripartenza: così Vicario interviene su Immobile, Luperto ribatte un tiro di Luis Alberto, e dall’altra parte La Mantia spreca una buona opportunità calciando alto mentre Bajrami proprio sul gong spedisce di pochissimo sul fondo con La Mantia appostato a pochi passi dalla linea di porta, dopo che Henderson aveva provato a creare qualche grattacapo alla difesa di Sarri.
Un primo tempo condizionato anche da due cambi obbligati per i due tecnici. Sarri deve rinunciare ad Acerbi per un problema muscolare, al suo posto lo spagnolo Patric dal 25′, e per lo stesso problema Andreazzoli deve effettuare un avvicendamento sulla corsia sinistra con Parisi che al 33′ deve alzare bandiera bianca, al suo posto Marchizza.
Con un gol di Bajrami su rigore ed il raddoppio di Zurkowski gli azzurri chiudono il primo tempo in vantaggio sulla Lazio per 2-1. (Credit Ph EFC 1920)
SECONDO TEMPO – Squadre in campo con un cambio nell’Empoli: c’è Bandinelli al posto di Zurkowski.
La partenza della Lazio è veemente: in cinque minuti i biancocelesti collezionano qualcosa come sei palle gol con Pedro, Immobile, Luis Alberto e Milinkovic Savic che però non trovano lo specchio della porta, questione di centimetri sull’occasione di Pedro.
Passata la sfuriata iniziale l’Empoli si riorganizza e riesce a tenere testa agli avversari, a cui concedono un’altra occasione con Luis Alberto che calcia sull’esterno della rete (15′).
Andreazzoli vede però un Empoli un po’ vuoto in mezzo al campo e decide di passare al 4-4-2 inserendo Stulac al posto di Bajrami, così gli azzurri passano al nuovo modulo che consente di soffrire un po’ meno sulle fasce (dal 18′).
La Lazio però al 21′ riesce a trovare comunque il gol del pareggio con una prodezza di Milinkovic che di prima intenzione gira all’angolino alla destra di Vicario, chiudendo un’azione di prima a cui hanno partecipato tutti gli uomini offensivi.
Raggiunto il 2-2 la Lazio preme ancora e al 27′ protesta vivacemente per un presunto contatto in area di rigore tra Bandinelli e Felipe Anderson. Il contatto c’è ma è il giocatore della Lazio che va a toccare Bandinelli, tra l’altro fuori dall’area di rigore. Le proteste sono talmente eccessive che Luis Alberto getta il pallone in tribuna prendendosi il giallo.
Andreazzoli cambia ancora: dentro Pinamonti al posto di La Mantia e Viti al posto di Ricci con gli azzurri che passano in pratica al 3-5-2. Un modulo che permette di difendere in cinque e attaccare sfruttando le posizioni più alte degli esterni. Ed è una caratteristica che probabilmente è decisiva per un episodio inaspettato.
Infatti, nel momento emotivo di massima tensione, un po’ a sorpresa, l’Empoli torna in vantaggio.
Al minuto 30′ giocata clamorosa di Marchizza, appunto uno dei due esterni dei cinque di difesa, che scherza Marusic e Patric ed entra in area di rigore dal lato corto sinistro servendo su un piatto d’argento un pallone che Di Francesco spedisce alle spalle di Strakosha.
L’esultanza degli azzurri per il gol del momentaneo 2-3 dell’Empoli sulla Lazio: è il 30′ del secondo tempo quando Di Francesco, dopo una giocatona di Marchizza, deposita alle spalle di Strakosha per il nuovo vantaggio empolese. (Credit Ph EFC 1920)
Due a tre Empoli e Olimpico gelato. Un gelo che dura due minuti perché a scaldare l’Olimpico c’è un nuovo colpo di scena. La Lazio conquista calcio d’angolo su cui Patric interviene deviando in porta. Pareggio immediato, come le proteste dell’Empoli sono immediate. Giua da gol, ma il VAR lo frena e poi lo chiama al monitor. Il tocco è nettamente con la mano e il gol viene annullato dopo quattro interminabili minuti di consultazione, alla fine è un fermo immagine decisivo che inchioda il difensore spagnolo.
Si resta sul 2-3 Empoli, la Lazio però insiste e forse nel momento in cui i padroni di casa sembrano aver perso l’ossigeno sufficiente per la rimonta ecco che arriva un altro episodio chiave in area empolese. Luperto salta e anticipa Immobile, ma il gomito colpisce l’attaccante laziale che finisce a terra. Per Luperto anche un giallo pesante: era in diffida e salterà la sfida contro il Sassuolo.
Dal dischetto Immobile forte e teso verso l’angolino alla destra di Vicario, proprio quell’angolo che battezza Vicario che respinge tenendo l’Empoli in vantaggio: terzo rigore parato dal portiere azzurro in campionato, dopo quelli ad Arnautovic e Ilicic, e quindicesimo non realizzato dal centravanti della nazionale nella Serie A.
A due dal termine Sarri, che aveva mandato in campo Lucas Leiva e Zaccagni al posto di Cataldi e Pedro, inserisce anche Lazzari al posto dell’ex Hysaj per provare l’assalto finale.
Un assalto che produce il gol del pari al terzo dei sette lunghissimi minuti di recupero con Milinkovic Savic che salta tra Viti e Marchizza e batte Vicario. Poi un altro giallo pesante per l’Empoli: Bandinelli era in diffida e salterà anche lui il Sassuolo.
Resta il tabù Olimpico-Lazio per l’Empoli in Serie A: gli azzurri, anche se oggi ci sono andati molto vicini, non sono mai riusciti a vincere nel massimo campionato e quello di oggi è il quarto pareggio della storia, il secondo per 3-3 dopo il precedente della primavera del campionato 2005/06.
Ma è un punto pesante ed importante che porta gli azzurri a quota 28, rinsaldando la parte sinistra della classifica.
Contro il Sassuolo, domenica 9 gennaio, oltre alle sicure assenze di Luperto e Bandinelli oltre all’infortunato Haas, si dovranno valutare le condizioni di Parisi, uscito per infortunio, e degli altri tre indisponibili di oggi Cutrone, Romagnoli e Tonelli.
“Ma stasera” è la canzone più bella del 2021 secondo gli ascoltatori di Radio Bruno. Marco Mengoni si aggiudica il primo posto, davanti ai Pinguini Tattici Nucleari con “Pastello Bianco” e Fedez & Achille Lauro con “Mille” feat. Orietta Berti.
Venerdì 18 giugno è uscito il suo nuovo singolo “Ma stasera”, brano che ha segnato il ritorno sulle scene musicali dell’artista dopo due anni dal suo ultimo progetto discografico.
Il brano, scritto dallo stesso Marco con Davide Petrella, è stato prodotto da Tino Piontek (in arte Purple Disco Machine), il dj/producer multiplatino che ha scalato le classifiche con la Hit “Hypnotized” e che ha già collaborato con superstar del calibro di Dua Lipa e Lady Gaga.
Insieme al nuovo singolo Marco ha annunciato i suoi primi live negli stadi per l’estate del prossimo anno. Mengoni salirà sul palco dello Stadio San Siro di Milano il 19 giugno 2022, mentre il 22 giugno 2022 sarà allo Stadio Olimpico di Roma.
“Ma stasera tiene il tempo, questa strada parte da qui. In piedi sui pedali, San Siro, Olimpico…arrivo!”, ha scritto sui social per accompagnare la notizia.
Ma le novità non si fermano qui! Dal 31 dicembre Mengoni è in radio con il nuovo singolo “Mi fiderò”. Il singolo, prodotto da Purple Disco Machine e cantato insiema a Madame, fa parte dell’ultimo album intitolato “Materia: Terra” e parla di quanto sia importante la fiducia in una relazione.
Entrambi si sono detti felici di questa collaborazione: “Madame una voce con tanto soul al suo interno, con una capacità comunicativa profondissima” ha dichiarato Marco e lei ha risposto “Sono molto felice di aver collaborato con una delle più intense voci della musica italiana. Ringrazio Marco per la fiducia e per avermi accolta nel suo mondo”.
Un’ulteriore novità di oggi è quella che riguarda la partita ancora successiva della Fiorentina, domenica 9 gennaio sul campo del Torino. La squadra granata è stata messa in quarantena per cinque giorni dalla ASL, e quindi oltre a quella di domani con l’Atalanta salterà anche la gara successiva con i viola.
La notizia tanto temuta è arrivata: la partita (prevista per il 6 gennaio) Fiorentina-Udinese non si giocherà. La ASL del Friuli Venezia-Giulia ha infatti bloccato la partenza della squadra bianconera, in seguito ai numerosi positivi trovati all’interno della rosa.
Fresco vincitore del Premio Tenco per la prolifica carriera artistica, a distanza di un anno dall’ultimo singolo “L’America (Canzone per Chico Forti)”, Enrico Ruggeri torna con il nuovo brano “La Rivoluzione” (Anyway Music) in radio e in digitale da venerdì 7 gennaio.
“La Rivoluzione” anticipa l’omonimo album di inediti, in uscita nel 2022, sul quale Ruggeri sta lavorando da ormai due anni.
Un disco che si preannuncia ricco di riflessioni e suggestioni esaltate dal suo inconfondibile timbro vocale e dalla cura del suono in fase di registrazione. A partire proprio dal singolo “La Rivoluzione”, manifesto di una generazione che è il risultato delle esperienze che ha vissuto, delle storie d’amore consumate, dei libri letti, delle preghiere pronunciate senza sapere a chi rivolgerle. Una generazione che ha combattuto ma che non ha mai vinto veramente.
Co-autore del brano è Massimo Bigi, novello cantautore a 60 anni, che è stato per molti concerti, a partire dal 1995, il tour manager di Enrico Ruggeri.
In oltre 40 anni di carriera Enrico Ruggeri ha scritto pezzi di storia della musica italiana, per se stesso, per i Decibel e per altri grandi artisti. Affonda le sue radici nel punk, in bilico tra rock e synth pop senza mai rinunciare alla melodia.
Tornerà in concerto il prossimo anno con “La rivoluzione – il tour”. Queste le prime date:
2 aprile al Teatro San Domenico di CREMA
9 aprile al Teatro Nazionale di MILANO
21 aprile al Teatro Ambasciatori di CATANIA
26 aprile al Teatro Olimpico di ROMA
I biglietti saranno disponibili sul circuito Ticketone.
Qualche problema per l’ingresso in Australia di Novak Djokovic: come riportano diversi media locali, notizia poi ripresa dalla stampa anche italiana, il tennista serbo è giunto a Melbourne in vista degli Open d’Australia, ma sarebbe, insieme al suo staff, fermo in aeroporto. Le autorità dello Stato di Victoria gli avrebbero negato la richiesta di visto dopo che il giocatore e il team hanno presentato un modello sbagliato, che non consente esenzioni mediche, come quella da lui ottenuta per la mancata vaccinazione contro il Covid.
“Il governo federale ci ha chiesto se supportiamo la richiesta di visto di Novak Djokovic per entrare in Australia. Non daremo questo supporto […] – scrive su Twitterla ministra dello sport di Victoria, Jaala Pulford, come riporta l’Ansa -. Siamo sempre stati chiari su due punti: lo studio delle domande di visto è una prerogativa del governo federale e le esenzioni mediche una prerogativa dei medici”.
È dunque a rischio la partecipazione di Djokovic agli Australian Open. Le autorità australiane avevano già espresso la necessità che il tennista spiegasse le motivazioni dell’esenzione ottenuta: “Stiamo aspettando spiegazioni e che ci fornisca prove a sostegno di questa deroga”, aveva detto il primo ministro australiano Scott Morrison. (fotografia dalla pagina Facebook di Novak Djokovic)
Ufficiale lo stop del campionato di Serie D per 2 settimane si riparte il 23 Gennaio con un normale slittamento in avanti del calendario. Il motivo sta ovviamente nella situazione attuale epidemiologica che trascina con se molteplici positività al covid e quindi ingestibile la riorganizzazione delle gare.