EMPOLI(4-3-1-2) – 13 Vicario; 30 Stojanovic, 34 Ismajli, 33 Luperto, 3 Marchizza; 32 Haas (dal 11′ st 27 Zurkowski), 28 Ricci, 8 Henderson (dal 11′ st 25 Bandinelli); 10 Bajrami (dal 33′ st 19 La Mantia); 7 Mancuso (dal 23′ st 11 Di Francesco), 9 Cutrone (dal 23′ st 99 Pinamonti). A disp. 1 Ujkani, 22 Furlan, 6 Romagnoli, 42 Viti, 65 Parisi, 5 Stulac, 23 Asllani. All. A. Andreazzoli
SAMPDORIA(4-4-2) – 1 Audero; 24 Bereszynski, 15 Colley (dal 38′ st 6 Chabot), 2 Thorsby (dal 19′ st 16 Askildsen), 5 Da Silva (dal 23′ st 6 Ekdal), 22 Yoshida, 3 Augello; 87 Candreva, 38 Damsgaard (dal 23′ st 12 Depaoli); 10 Caputo (dal 38′ st 9 Torregrossa), 27 Quagliarella. A disp. 30 Ravaglia, 33 Falcone, 11 Ciervo, 19 Dragusin, 25 Ferrari, 29 Murru, 70 Trimboli. All. R. D’Aversa
Arbitro: Sig. M. Mariani di Aprilia (Prenna-Pagnotta – IV Uff.le Maggioni | VAR Mazzoleni – Paganessi)
Marcatori: 31′ 10 Caputo (S); 8′ st 10 Caputo (S), 25′ st 87 Candreva (S).
Note: Angoli Empoli 9 Sampdoria 8. Ammonito: al 14′ st 27 Zurkowski (E), al 28′ st 16 Askildsen (S), al 41′ st 9 Torregrossa (S), al 43′ st 33 Luperto (E). Espulsi: nessuno. Recupero: 0′ pt – 4′ st. Spettatori: 3.000 (stadio aperto al 50% a causa dell’emergenza sanitaria, ma si registra ancora una scarsa affluenza del pubblico).
Diluvia al Carlo Castellani di Empoli, e piove sul bagnato per l’Empoli che alla vigilia di questa sfida contro la Sampdoria perde anche il fresco ex di turno Tonelli che si aggiunge all’altra defezione difensiva ovvero il terzino destro Fiamozzi.
Sarà una pioggia torrenziale al triplice fischio finale perché la partita darà un verdetto da pelle d’oca, brividi e una profonda, profondissima riflessione. Andiamo con ordine.
Mister Andreazzoli schiera l’Empoli con il 4-3-1-2 con la novità Henderson sulla fascia dal primo minuto in luogo di Bandinelli relegato in panchina per un problema di natura fisica, per il resto ancora Ricci davanti alla difesa con Bajrami alle spalle della coppia d’attacco Mancuso-Cutrone.
La Sampdoria invece si schiera con un classico e “massiccio” 4-4-2, fisicità a centrocampo e poi Quagliarella-Caputo come tandem d’attacco.
PRIMO TEMPO – La partenza dell’Empoli è positiva. Dentro al terzo minuto gli azzurri hanno la palla gol con Mancuso che a tu per tu con Audero sfiora subito il vantaggio. Il portiere della Sampdoria respinge con i piedi e tiene la partita sullo 0-0.
Dopo l’avvio e con il passare dei minuti i blucerchiati salgono in cattedra. Al 9′ Candreva dai venticinque metri calcia verso la porta, Vicario controlla a vista si tuffa verso il pallone ma non lo tocca. L’arbitro vede una deviazione che non c’è e assegna un calcio d’angolo agli ospiti, angolo dal quale non nascono pericoli.
Minuto 14. Errore di Bajrami davanti all’area di rigore, la palla arriva ancora a Candreva che calcia forte sul primo palo, Vicario vede partire il tiro e devia in angolo.
Al 22′ si rivede l’Empoli con un calcio d’angolo dal quale però nasce clamorosamente una nuova occasione per la Sampdoria. Bajrami, già responsabile dell’errore pochi minuti prima, batte male dalla bandierina e regala il contropiede agli ospiti. Caputo dopo una corsa di trenta metri calcia alto sul fondo.
E’ la prima volta che Caputo prova ad insidiare la porta degli azzurri. Al secondo tentativo l’ex bomber empolese fa centro. E’ il minuto 31 quando l’Empoli perde l’ennesima palla sanguinosa a centrocampo. Luperto molla inspiegabilmente nella marcatura Caputo per andare sul pallone e viene anticipato da Candreva, l’esterno offensivo è bravo ad anticipare il difensore azzurro e sfondare centralmente servendo su un piatto d’argento una straordinaria palla gol proprio per Caputo. Il numero dieci della Sampdoria anticipa agilmente Ismajli e buca l’incolpevole Vicario.
Riflessione sul gol: contro Lazio, Venezia e oggi contro la Sampdoria. Tre gol subiti fotocopia con sfondamenti centrali. E succederà anche nel secondo tempo.
L’Empoli sembra subire psicologicamente lo svantaggio. Al 34′ Candreva dai venti metri controlla e tira sul fondo. L’ex Inter sembra prendere la misura alla porta di Vicario, nella ripresa farà centro.
Al 40′ si rivede l’Empoli. Prorompente discesa a sinistra di Marchizza, cross al centro e Mancuso al volo in scivolata manda sul fondo con Audero fuori tempo.
Il finale di tempo per l’Empoli è al limite del disastroso, e per poco non rischia di uscire dalla partita già prima della fine della prima frazione.
Al 41′ ancora clamoroso errore di Luperto a centrocampo che perde palla, innescando un ennesimo contropiede della doria con Caputo, Marchizza in disimpegno ostacola Caputo a tu per tu con Vicario, il tiro dell’ex Empoli viene respinto di piede miracolosamente da Vicario.
Sessanta secondi dopo (42′) la Sampdoria ci prova ancora con Quagliarella: tiro dai venti metri con Vicario che con la punta delle dita manda in angolo.
Giro di lancette successivo (43′) e dal calcio d’angolo nasce una nuova opportunità per il raddoppio della Sampdoria. Il colpo di testa di Thorsby, incredibilmente lasciato tutto solo in area di rigore, termina alto di poco sopra la traversa.
L’ingresso in campo degli azzurri per il secondo tempo, dopo otto minuti la Sampdoria raddoppierà con Caputo (doppietta). Credit: ph EFC 1920
SECONDO TEMPO – La ripresa riprende sulla falsa riga di come era terminata la prima frazione. Dentro al 2′ Damsgaard impegna con un insidioso tiro in diagonale Vicario in una non semplice deviazione in angolo. Dal successivo corner ancora Damsgaard (3′) con un tiro incrociato dalla destra, Vicario manda sul palo e quindi in angolo.
Dominio Sampdoria, Empoli decisamente alle corde. E’ il 5′ quando Colley, ancora sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina, colpisce la traversa. Ma il difensore dei blucerchiati è inspiegabilmente solo a centro area di rigore. Amnesie difensive dell’Empoli al limite dell’assurdo.
E l’amnesie difensive dell’Empoli proseguono e tre minuti dopo costano carissimo.
Minuto 8′. Caputo servito all’altezza del vertice destro dell’area di rigore ha il tempo di toccare la palla con il sinistro, poi con il destro e di nuovo calciare con il sinistro sul secondo palo siglando la rete del 2-0, e la personale doppietta.
Praticamente la Sampdoria vince 2-0 al Castellani in una partita senza una vera partita. Questa la sensazione.
L’Empoli ha un moto d’orgoglio e dal quarto d’ora riesce quantomeno a guadagnare la metà campo avversaria. Al 18′ Cutrone scatta sul filo del fuorigioco e segna bucando Audero ma il gol viene annullato per fuorigioco, poiché in realtà l’ex Milan è ampiamente oltre la linea dei difensori blucerchiati.
La Sampdoria, mentre al Castellani a tratti diluvia, chiude definitivamente il match al 25′ con uno spettacolare gol di Candreva, a proposito di quanto avevamo descritto nel primo tempo e che aveva riguardato l’ex nerazzurro.
La partita praticamente è chiusa in ogni senso e, a parte al 40′ la sponda di La Mantia per il tiro sul fondo di Pinamonti, offre a tutti nel restante del non-match profonde riflessioni.
Tre punti in quattro partite con tre gare su quattro casalinghe e con Venezia e Sampdoria tra le tre affrontate sono un bottino decisamente povero. La classifica non è deficitaria solo perché l’Empoli è riuscito nella clamorosa impresa di espugnare lo Stadium della Juventus.
Prima che sia troppo tardi, alle porte ci sono due sfide contro Cagliari in trasferta e Bologna in casa domenica prossima, urge trovare rimedi e soluzioni per tamponare delle lacune evidenti dietro, leggasi difesa, e di testa: un gol subito sembra equivalere all’uscita mentale della squadra dalla partita. Lazio, Venezia e oggi con la Sampdoria è successo questo: e tre indizi possono essere una prova.
Anticipo del sabato amaro in Serie C per la Pistoiese che viene battuta in casa per 2-0 dall’ambiziosa Reggiana: i gol di Rosafio e Lanini regalano il successo agli emiliani.
Ora i granata si portano a 8 punti in classifica, mentre gli arancioni rimangono a 1 solo punto, in fondo alla graduatoria.
Dopo la vittoria del Torino (col Sassuolo) di venerdì e della Fiorentina (col Genoa) nel primo pomeriggio, questo sabato è proseguita la 4^ giornata di Serie A.
Nel match delle ore 18 tra Inter e Bologna il risultato finale è stato 6-1, grazie ai gol messi a segno da Lautaro Martinez, Milan Skriniar, Nicolò Barella, Matìas Vecino e la doppietta di Dzeko per i padroni di casa e gol della bandiera di Theate per gli ospiti. La classifica ora vede i nerazzurri momentaneamente in testa alla classifica con 10 punti, a più uno su Roma, Napoli e Milan, mentre i rossoblu restano a quota 7 punti.
In notturna Salernitana-Atalanta finisce 0-1. I nerazzurri conquistano i tre punti grazie a un guizzo di Zapata al 75°. Ottima prova da parte dei padroni di casa, più volte vicini al gol. Ma alla fine è arrivata la quarta sconfitta consecutiva.
Riccardo Saponara ha parlato al sito ufficiale della Fiorentina: “Calcio è una parola che il mister ha subito cercato di inculcarci dal primo giorno di ritiro e la squadra ha iniziato subito a seguirlo, ci crede e ne è convinta. La partenza di campionato lo dimostra perché quando tu cambi allenatore, modulo e propensione ed ottieni questi risultati significa che tu credi a queste nozioni di calcio. Sapevo che questa rosa aveva delle qualità inespresse e sapevo che il mister sarebbe riuscito a tirarle fuori. Gol e assist? Questo sono io: ogni tanto tiro fuori queste giocate di qualità, il mio compito ora è trovare la continuità di rendimento anche solo nei pochi minuti, non mi sento poco coinvolto se parto dalla panchina, perché sento la fiducia e so che anche in pochi minuti il mister ha bisogno di me perciò cerco di ripagare la fiducia. Tutti coinvolti da Italiano? E’ uno che ti entra in testa per forza perché sembra un martello, non manca mai un istante per poter stimolare, correggere e criticare e dunque ti entra dentro con idee e energie.
Corsa dal mister e panchina? “Con il mister ho ottimo rapporto, professionale ed umano, si è instaurata ottima intesa ed anche con i compagni perché c’è un gruppo unito e tutti sanno cosa e quanto dare come contributo alla squadra. A Sottil e Maleh voglio bene e volevo andare ad abbracciarli, ma mi sento ben voluto da tutti. Il potenziale di questa squadra l’ho sempre visto da vicino e quest’anno è l’anno in cui possiamo tirare fuori le qualità e va sui campi esterni ad imporre la qualità. Commisso? Sono qui da un mese e ci stanno vicini, lui e la moglie, vengono sempre a vedere l’allenamento, mangiano con noi ed hanno tanta voglia di togliersi delle soddisfazioni. Inter? Rigiochiamo subito ed è un bene perché possiamo affrontare una grande partita con grande entusiasmo, con lo spirito di chi è consapevole ed ha voglia di fare una grande partita”.
Giacomo Bonaventura, centrocampista viola, ha parlato a DAZN al termine della partita vinta contro il Genoa: “Abbiamo fatto una buona gara, venire qua non è facile perché il Genoa è una buona squadra che nel primo tempo si è chiusa bene. Nella ripresa abbiamo sbloccato la partita ed è stata un po’ più facile. Responsabilità? Tutti si devono sentire responsabili, io sono tra i più grandi e cerco di aiutare tutti. Abbiamo un bel mix di giovani ed esperti, stiamo andando bene, continuiamo così. Italiano? E’ un allenatore fantastico, in due settimane è riuscito subito a farsi capire creando una bella atmosfera. A livello tattico è un grandissimo allenatore, ci sta dando una mano in tante situazioni di gioco e quello che ha portato lui ha fatto la differenza. Europa? E’ presto, penso che l’anno scorso siamo stati non alla nostra altezza e quest’anno dobbiamo fare meglio affrontando partita per partita. Dobbiamo giocare tutte le sfide al massimo. Obiettivi? Non me ne sono posti, l’importante per un centrocampista è essere al momento giusto al posto giusto e aiutare la squadra”.
Marco Benassi a fine gara ha parlato della vittoria della Fiorentina al sito ufficiale: “Siamo felicissimi perché da tanto tempo che non ottenevamo tre vittorie di fila e soprattutto perché si vede con continuità il frutto del lavoro sul campo. Sono cinque anni che sono a Firenze ed era da un po’ che non si respirava questo entusiasmo. Si sta costruendo qualcosa di bello e dobbiamo dare continuità. E’ fondamentale iniziare bene la stagione per proseguire con più serenità e fiducia sapendo che siamo una squadra che se la può giocare se applichiamo però tutto quello che facciamo in settimana. Andiamo su tutti i campi per fare in campo quello che facciamo in allenamento. A fine gara eravamo felici ma abbiamo chiesto di Castrovilli. Di queste tre partite la prima è fondamentale per arrivare con fiducia a quella del martedì e meglio di così non potevamo arrivarci”.
EMPOLI(4-3-1-2) – 13 Vicario; 30 Stojanovic, 34 Ismajli, 33 Luperto, 3 Marchizza; 32 Haas (dal 11′ st 27 Zurkowski), 28 Ricci, 8 Henderson (dal 11′ st 25 Bandinelli); 10 Bajrami (dal 33′ st 19 La Mantia); 7 Mancuso (dal 23′ st 11 Di Francesco), 9 Cutrone (dal 23′ st 99 Pinamonti). A disp. 1 Ujkani, 22 Furlan, 6 Romagnoli, 42 Viti, 65 Parisi, 5 Stulac, 23 Asllani. All. A. Andreazzoli
SAMPDORIA(4-4-2) – 1 Audero; 24 Bereszynski, 15 Colley (dal 38′ st 6 Chabot), 2 Thorsby (dal 19′ st 16 Askildsen), 5 Da Silva (dal 23′ st 6 Ekdal), 22 Yoshida, 3 Augello; 87 Candreva, 38 Damsgaard (dal 23′ st 12 Depaoli); 10 Caputo (dal 38′ st 9 Torregrossa), 27 Quagliarella. A disp. 30 Ravaglia, 33 Falcone, 11 Ciervo, 19 Dragusin, 25 Ferrari, 29 Murru, 70 Trimboli. All. R. D’Aversa
Arbitro: Sig. M. Mariani di Aprilia (Prenna-Pagnotta – IV Uff.le Maggioni | VAR Mazzoleni – Paganessi)
Marcatori: 31′ 10 Caputo (S); 8′ st 10 Caputo (S), 25′ st 87 Candreva (S).
Note: Angoli Empoli 9 Sampdoria 8. Ammonito: al 14′ st 27 Zurkowski (E), al 28′ st 16 Askildsen (S), al 41′ st 9 Torregrossa (S), al 43′ st 33 Luperto (E). Espulsi: nessuno. Recupero: 0′ pt – 4′ st. Spettatori: 3.000 (stadio aperto al 50% a causa dell’emergenza sanitaria, ma si registra ancora una scarsa affluenza del pubblico).
Diluvia al Carlo Castellani di Empoli, e piove sul bagnato per l’Empoli che alla vigilia di questa sfida contro la Sampdoria perde anche il fresco ex di turno Tonelli che si aggiunge all’altra defezione difensiva ovvero il terzino destro Fiamozzi.
Sarà una pioggia torrenziale al triplice fischio finale perché la partita darà un verdetto da pelle d’oca, brividi e una profonda, profondissima riflessione. Andiamo con ordine.
Mister Andreazzoli schiera l’Empoli con il 4-3-1-2 con la novità Henderson sulla fascia dal primo minuto in luogo di Bandinelli relegato in panchina per un problema di natura fisica, per il resto ancora Ricci davanti alla difesa con Bajrami alle spalle della coppia d’attacco Mancuso-Cutrone.
La Sampdoria invece si schiera con un classico e “massiccio” 4-4-2, fisicità a centrocampo e poi Quagliarella-Caputo come tandem d’attacco.
PRIMO TEMPO – La partenza dell’Empoli è positiva. Dentro al terzo minuto gli azzurri hanno la palla gol con Mancuso che a tu per tu con Audero sfiora subito il vantaggio. Il portiere della Sampdoria respinge con i piedi e tiene la partita sullo 0-0.
Dopo l’avvio e con il passare dei minuti i blucerchiati salgono in cattedra. Al 9′ Candreva dai venticinque metri calcia verso la porta, Vicario controlla a vista si tuffa verso il pallone ma non lo tocca. L’arbitro vede una deviazione che non c’è e assegna un calcio d’angolo agli ospiti, angolo dal quale non nascono pericoli.
Minuto 14. Errore di Bajrami davanti all’area di rigore, la palla arriva ancora a Candreva che calcia forte sul primo palo, Vicario vede partire il tiro e devia in angolo.
Al 22′ si rivede l’Empoli con un calcio d’angolo dal quale però nasce clamorosamente una nuova occasione per la Sampdoria. Bajrami, già responsabile dell’errore pochi minuti prima, batte male dalla bandierina e regala il contropiede agli ospiti. Caputo dopo una corsa di trenta metri calcia alto sul fondo.
E’ la prima volta che Caputo prova ad insidiare la porta degli azzurri. Al secondo tentativo l’ex bomber empolese fa centro. E’ il minuto 31 quando l’Empoli perde l’ennesima palla sanguinosa a centrocampo. Luperto molla inspiegabilmente nella marcatura Caputo per andare sul pallone e viene anticipato da Candreva, l’esterno offensivo è bravo ad anticipare il difensore azzurro e sfondare centralmente servendo su un piatto d’argento una straordinaria palla gol proprio per Caputo. Il numero dieci della Sampdoria anticipa agilmente Ismajli e buca l’incolpevole Vicario.
Riflessione sul gol: contro Lazio, Venezia e oggi contro la Sampdoria. Tre gol subiti fotocopia con sfondamenti centrali. E succederà anche nel secondo tempo.
L’Empoli sembra subire psicologicamente lo svantaggio. Al 34′ Candreva dai venti metri controlla e tira sul fondo. L’ex Inter sembra prendere la misura alla porta di Vicario, nella ripresa farà centro.
Al 40′ si rivede l’Empoli. Prorompente discesa a sinistra di Marchizza, cross al centro e Mancuso al volo in scivolata manda sul fondo con Audero fuori tempo.
Il finale di tempo per l’Empoli è al limite del disastroso, e per poco non rischia di uscire dalla partita già prima della fine della prima frazione.
Al 41′ ancora clamoroso errore di Luperto a centrocampo che perde palla, innescando un ennesimo contropiede della doria con Caputo, Marchizza in disimpegno ostacola Caputo a tu per tu con Vicario, il tiro dell’ex Empoli viene respinto di piede miracolosamente da Vicario.
Sessanta secondi dopo (42′) la Sampdoria ci prova ancora con Quagliarella: tiro dai venti metri con Vicario che con la punta delle dita manda in angolo.
Giro di lancette successivo (43′) e dal calcio d’angolo nasce una nuova opportunità per il raddoppio della Sampdoria. Il colpo di testa di Thorsby, incredibilmente lasciato tutto solo in area di rigore, termina alto di poco sopra la traversa.
L’ingresso in campo degli azzurri per il secondo tempo, dopo otto minuti la Sampdoria raddoppierà con Caputo (doppietta). Credit: ph EFC 1920
SECONDO TEMPO – La ripresa riprende sulla falsa riga di come era terminata la prima frazione. Dentro al 2′ Damsgaard impegna con un insidioso tiro in diagonale Vicario in una non semplice deviazione in angolo. Dal successivo corner ancora Damsgaard (3′) con un tiro incrociato dalla destra, Vicario manda sul palo e quindi in angolo.
Dominio Sampdoria, Empoli decisamente alle corde. E’ il 5′ quando Colley, ancora sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina, colpisce la traversa. Ma il difensore dei blucerchiati è inspiegabilmente solo a centro area di rigore. Amnesie difensive dell’Empoli al limite dell’assurdo.
E l’amnesie difensive dell’Empoli proseguono e tre minuti dopo costano carissimo.
Minuto 8′. Caputo servito all’altezza del vertice destro dell’area di rigore ha il tempo di toccare la palla con il sinistro, poi con il destro e di nuovo calciare con il sinistro sul secondo palo siglando la rete del 2-0, e la personale doppietta.
Praticamente la Sampdoria vince 2-0 al Castellani in una partita senza una vera partita. Questa la sensazione.
L’Empoli ha un moto d’orgoglio e dal quarto d’ora riesce quantomeno a guadagnare la metà campo avversaria. Al 18′ Cutrone scatta sul filo del fuorigioco e segna bucando Audero ma il gol viene annullato per fuorigioco, poiché in realtà l’ex Milan è ampiamente oltre la linea dei difensori blucerchiati.
La Sampdoria, mentre al Castellani a tratti diluvia, chiude definitivamente il match al 25′ con uno spettacolare gol di Candreva, a proposito di quanto avevamo descritto nel primo tempo e che aveva riguardato l’ex nerazzurro.
La partita praticamente è chiusa in ogni senso e, a parte al 40′ la sponda di La Mantia per il tiro sul fondo di Pinamonti, offre a tutti nel restante del non-match profonde riflessioni.
Tre punti in quattro partite con tre gare su quattro casalinghe e con Venezia e Sampdoria tra le tre affrontate sono un bottino decisamente povero. La classifica non è deficitaria solo perché l’Empoli è riuscito nella clamorosa impresa di espugnare lo Stadium della Juventus.
Prima che sia troppo tardi, alle porte ci sono due sfide contro Cagliari in trasferta e Bologna in casa domenica prossima, urge trovare rimedi e soluzioni per tamponare delle lacune evidenti dietro, leggasi difesa, e di testa: un gol subito sembra equivalere all’uscita mentale della squadra dalla partita. Lazio, Venezia e oggi con la Sampdoria è successo questo: e tre indizi possono essere una prova.
Anticipo del sabato amaro in Serie C per la Pistoiese che viene battuta in casa per 2-0 dall’ambiziosa Reggiana: i gol di Rosafio e Lanini regalano il successo agli emiliani.
Ora i granata si portano a 8 punti in classifica, mentre gli arancioni rimangono a 1 solo punto, in fondo alla graduatoria.
Dopo la vittoria del Torino (col Sassuolo) di venerdì e della Fiorentina (col Genoa) nel primo pomeriggio, questo sabato è proseguita la 4^ giornata di Serie A.
Nel match delle ore 18 tra Inter e Bologna il risultato finale è stato 6-1, grazie ai gol messi a segno da Lautaro Martinez, Milan Skriniar, Nicolò Barella, Matìas Vecino e la doppietta di Dzeko per i padroni di casa e gol della bandiera di Theate per gli ospiti. La classifica ora vede i nerazzurri momentaneamente in testa alla classifica con 10 punti, a più uno su Roma, Napoli e Milan, mentre i rossoblu restano a quota 7 punti.
In notturna Salernitana-Atalanta finisce 0-1. I nerazzurri conquistano i tre punti grazie a un guizzo di Zapata al 75°. Ottima prova da parte dei padroni di casa, più volte vicini al gol. Ma alla fine è arrivata la quarta sconfitta consecutiva.
Riccardo Saponara ha parlato al sito ufficiale della Fiorentina: “Calcio è una parola che il mister ha subito cercato di inculcarci dal primo giorno di ritiro e la squadra ha iniziato subito a seguirlo, ci crede e ne è convinta. La partenza di campionato lo dimostra perché quando tu cambi allenatore, modulo e propensione ed ottieni questi risultati significa che tu credi a queste nozioni di calcio. Sapevo che questa rosa aveva delle qualità inespresse e sapevo che il mister sarebbe riuscito a tirarle fuori. Gol e assist? Questo sono io: ogni tanto tiro fuori queste giocate di qualità, il mio compito ora è trovare la continuità di rendimento anche solo nei pochi minuti, non mi sento poco coinvolto se parto dalla panchina, perché sento la fiducia e so che anche in pochi minuti il mister ha bisogno di me perciò cerco di ripagare la fiducia. Tutti coinvolti da Italiano? E’ uno che ti entra in testa per forza perché sembra un martello, non manca mai un istante per poter stimolare, correggere e criticare e dunque ti entra dentro con idee e energie.
Corsa dal mister e panchina? “Con il mister ho ottimo rapporto, professionale ed umano, si è instaurata ottima intesa ed anche con i compagni perché c’è un gruppo unito e tutti sanno cosa e quanto dare come contributo alla squadra. A Sottil e Maleh voglio bene e volevo andare ad abbracciarli, ma mi sento ben voluto da tutti. Il potenziale di questa squadra l’ho sempre visto da vicino e quest’anno è l’anno in cui possiamo tirare fuori le qualità e va sui campi esterni ad imporre la qualità. Commisso? Sono qui da un mese e ci stanno vicini, lui e la moglie, vengono sempre a vedere l’allenamento, mangiano con noi ed hanno tanta voglia di togliersi delle soddisfazioni. Inter? Rigiochiamo subito ed è un bene perché possiamo affrontare una grande partita con grande entusiasmo, con lo spirito di chi è consapevole ed ha voglia di fare una grande partita”.
Giacomo Bonaventura, centrocampista viola, ha parlato a DAZN al termine della partita vinta contro il Genoa: “Abbiamo fatto una buona gara, venire qua non è facile perché il Genoa è una buona squadra che nel primo tempo si è chiusa bene. Nella ripresa abbiamo sbloccato la partita ed è stata un po’ più facile. Responsabilità? Tutti si devono sentire responsabili, io sono tra i più grandi e cerco di aiutare tutti. Abbiamo un bel mix di giovani ed esperti, stiamo andando bene, continuiamo così. Italiano? E’ un allenatore fantastico, in due settimane è riuscito subito a farsi capire creando una bella atmosfera. A livello tattico è un grandissimo allenatore, ci sta dando una mano in tante situazioni di gioco e quello che ha portato lui ha fatto la differenza. Europa? E’ presto, penso che l’anno scorso siamo stati non alla nostra altezza e quest’anno dobbiamo fare meglio affrontando partita per partita. Dobbiamo giocare tutte le sfide al massimo. Obiettivi? Non me ne sono posti, l’importante per un centrocampista è essere al momento giusto al posto giusto e aiutare la squadra”.
Marco Benassi a fine gara ha parlato della vittoria della Fiorentina al sito ufficiale: “Siamo felicissimi perché da tanto tempo che non ottenevamo tre vittorie di fila e soprattutto perché si vede con continuità il frutto del lavoro sul campo. Sono cinque anni che sono a Firenze ed era da un po’ che non si respirava questo entusiasmo. Si sta costruendo qualcosa di bello e dobbiamo dare continuità. E’ fondamentale iniziare bene la stagione per proseguire con più serenità e fiducia sapendo che siamo una squadra che se la può giocare se applichiamo però tutto quello che facciamo in settimana. Andiamo su tutti i campi per fare in campo quello che facciamo in allenamento. A fine gara eravamo felici ma abbiamo chiesto di Castrovilli. Di queste tre partite la prima è fondamentale per arrivare con fiducia a quella del martedì e meglio di così non potevamo arrivarci”.