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The Weeknd parla ancora dei Grammy: “Ne ho tre e ora non so cosa farmene”

The Weeknd non aveva preso bene l’esclusione dai Grammy Awards 2021, accusando l’organizzazione di essere corrotta (leggi qui) con un post sui propri canali social: “L’organizzazione deve trasparenza a me, ai miei fan e al settore. I Grammy rimangono corrotti”.

Questo era accaduto all’annuncio delle nomination, lo scorso novembre, e ora l’artista torna sull’argomento in un’intervista a Billboard: “Onestamente non me ne frega più niente. Ho tre Grammy e ora non so cosa farmene. Mi fa schifo pure affrontare la questione. Voglio dimenticare i premi”. L’insoddisfazione nasce dalle aspettative che si era fatto The Weeknd per questo evento: “Non sono l’arrogante che descrivono. Le persone mi dicevano: ‘Accadrà: questo sarà il tuo anno’. L’intero mondo me lo diceva. Poi siamo rimasti tutti un po’ basiti”. 

Il presidente della Recording Academy Harvey Mason Jr. aveva risposto alle dichiarazioni dell’artista con: “La sua musica quest’anno è stata eccellente e i suoi contributi alla comunità musicale e al mondo in generale sono degni dell’ammirazione di tutti. Sfortunatamente, ogni anno, ci sono meno nomination rispetto al numero di artisti meritevoli”.

I Grammy si terranno il 14 marzo allo Staples Center di Los Angeles, ma prima The Weeknd si esibirà durante l’halftime del Super Bowl, la seguitissima finale del campionato di football americano, che si terrà il 7 febbraio al Raymond James Stadium di Tampa, in Florida. Oltre a lui si esibirà anche Miley Cyrus per 7.500 operatori sanitari presenti, nel “TikTok Tailgate” che si terrà prima della partita.

Tragedia familiare nella notte: uccide la moglie e il figlio di appena 5 anni poi tenta il suicidio

Tragedia familiare nel Torinese: un uomo di 39 anni ha ucciso la moglie e il figlioletto di appena 5 anni per poi tentare il suicidio, buttandosi dal balcone di casa, al secondo piano. Lo riporta la stampa locale e nazionale.

I fatti sono accaduti nella notte, intorno alle 3.00, nell’abitazione della famiglia di via Barbaroux, a Carmagnola. La tragedia si sarebbe consumata al culmine di una lite familiare: l’uomo pare non si rassegnasse al fatto che la moglie volesse lasciarlo.
Il 39enne, rimasto ferito, è stato trasportato al Cto di Torino, dove si trova ricoverato, piantonato in stato di fermo. Si sarebbe fratturato lo sterno, ma non è in pericolo di vita.

L’uomo avrebbe colpito la moglie Teodora Casasanta, sua coetanea, e il piccolo Ludovico con un oggetto contundente. Sono state le urla provenienti dall’abitazione ad indurre i vicini di casa a lanciare l’allarme e chiamare i Carabinieri, giunti sul posto. Gli investigatori avrebbero definito come “agghiacciante” la scena del delitto, una volta entrati in casa.(fotografia di repertorio)

La pandemia: giovani e virtuale, un’accelerazione pericolosa

(La foto di copertina è tratta da www.flycare.eu”)

Inutile sottolineare le difficoltà e le sofferenze che la pandemia ha generato e sta generando. In mezzo c’è un mondo ancora inesplorato per molti adulti, quello dei giovani e giovanissimi. Proprio un ‘mondo di mezzo’ che per sua natura è il più inquieto e che le restrizioni, la cattività, l’isolamento hanno acuito le caratteristiche. E se la tecnologia si è dimostrata quasi salvifica soprattutto nell’ambito dell’istruzione, seppur con tutte le sue manchevolezze, dall’altro lato ha creato uno spazio, quello del virtuale, in cui giovani e giovanissimi, forse i più fragili fra loro) hanno trovato la loro ‘stanza’, con tutte le conseguenze che ne derivano.

Per capire meglio e soprattutto sapere come essere d’aiuto in quanto genitori e adulti, ho interpellato la dott.ssa Antonella Squarcia, Responsabile di Neuropsichiatria infantile e adolescenziale dall’Ausl di Parma

Io credo che si sia acuita molto la solitudine dei giovani di oggi, una solitudine che era già presente nella vita dei nostri bambini, dei nostri adolescenti prima della pandemia. Chiaramente questo distanziamento ha determinato un aumento molto significativo del senso di solitudine e quindi il bisogno di riempire questi spazi e il risultato è proprio quello di diventare dei frequentatori del virtuale in modo incontrollato.

L’altro dato molto significativo è stato che gli adulti hanno fatto un po’ pace col mondo virtuale a seguito della pandemia e quindi anche tutta quella sorta di filtro di controllo che mettevamo in atto è venuto meno. Questo ha determinato un uso non controllato di tali strumenti che portano poi ad una pericolosità estrema. e quindi tutti accedono a tutto.

Quella distinzione che per me prima era molto concreta, cioè se stai studiando stai studiando sul libro al tavolo, o se stai andando a scuola, eccetera,.. adesso non è più chiara ed è partito tutto durante il lockdown. La didattica a distanza, la nota DAD,  ha confuso i genitori che non si sentono più legittimati a intervenire, controllare, mettere da parte il cellulare, il computer, perché è stato e lo è ancora, uno strumento fondamentale. Soprattutto per gli adolescenti che frequentano le superiori. Per loro oggi è ancor più indispensabile.

E’ stato lì che noi adulti/genitori abbiamo perso il confine del controllo. C’è stata la confusione rispetto a ‘mio figlio sta studiando, sta lavorando, sta operando’ oppure al contrario  sta ‘chattando’ in modo ‘discontrollato’”

Una complicazione non da poco nell’educazione dei figli non riuscire più a stabilire i vari momenti della giornata in cui si può fare o non fare cosa..

E’ vero, gli adulti non sono più in grado di svolgere la loro funzione protettiva. E’ un problema che avevamo già molto prima, comunque, nel senso che questa solitudine che noi registriamo nei preadolescenti era già una solitudine estrema prima del lockdown. Il mondo virtuale seda tutti gli stati emotivi di angoscia, la anestetizza.

Noi potremmo dire in modo semplicistico che occupa lo spazio della noia, in realtà non fa solo quello, perché sedando tutte le angosce, le paure, lascia spazio ai ragazzi di scegliersi le identità tra le più disparate, tutte quelle possibili. Credo che ci sia una sovrapposizione. La pandemia ha dato un’accelerazione a qualcosa che però era già in corso.”

Tra l’altro riguarda un’età ricchissima di pulsioni. Forse è per questo che ha un margine d’azione più ampio e veloce

“ Sicuramente, pulsioni che arrivano all’interno della mente, del corpo dei nostri bambini, adolescenti, molto prima che i genitori siano pronti ad accoglierle. Quindi c’è proprio un aspetto mentale e corporeo, non sempre sincronizzati tra loro. Perciò questi stati d’animo, pulsioni, aggressività evolutiva, indispensabile alla crescita, spesso non riescono ad essere colti dai genitori che non le riconoscono e non riescono a dare loro uno spazio dentro le mura domestiche.

Inevitabilmente i ragazzi sfogano nel canale virtuale tutto questo, perché al contrario dei genitori, la rete è sempre pronta ad accoglierli, anzi, è sempre pronta a guidarli. Tu fai una domanda e i canali social o del web in genere, la  intercettano immediatamente, sono sempre pronti ad accogliere quelli che sono gli stimoli per poi  portarti, guidarti in modo anche perverso..”

Forse c’è un meccanismo particolare che scatta sia nei genitori che in genere nel mondo degli adulti di fronte a questo universo di pulsioni, di stimoli, di stati insiti alla crescita della persona che hanno la necessità di uscire, di essere scaricati, di essere elaborati dai giovani. Generalizzando ovviamente, genitori e adulti è possibile che cerchino, al contrario, in qualche modo, di frenarli, ostacolarli, se non addirittura zittirli, come metterci un tappo sopra. Non sarebbe il caso di imparare una modalità per aiutare in maniera consapevole e il più equilibrata possibile, la comprensione di tutto questo ‘inferno’ che agita il mondo adolescenziale?. E’ l’età deputata in cui queste emozioni forti e contrastanti nascono, crescono e hanno bisogno di aria

“ Sono assolutamente d’accordo e aggiungo che la tematica maggiore è il dolore, la sofferenza. La sofferenza nell’età di transizione, dall’età infantile a quella adulta, quindi tutto il periodo dell’adolescenza, è un aspetto indispensabile. Noi dobbiamo entrare in contatto con la sofferenza. Il paradigma della nostra vita. Da bambini diventiamo delle persone adulte e gli adulti sono molto poco preparati a poter accompagnare il dolore nei loro figli.

Questa è l’emozione che mette in scacco l’adulto che fa di tutto purchè questa sofferenza non ci sia. Il genitore asseconda il figlio alla luce del fatto che nella nostra testa di adulti il dolore è qualcosa che va rimosso, non va visto. Veder piangere un figlio, un adolescente, è qualcosa che oggi è ritenuto impossibile da pensare. In realtà è uno scatto indispensabile nell’evoluzione. Siamo noi che assecondiamo i nostro ragazzi, i nostri bimbi, a trovarsi delle identità che funzionano se nel mondo reale li fa soffrire. Questo è un circolo perverso”

Cosa può consigliare agli adulti, lanci un messaggio:

“Il messaggio che mi sento di lanciare è che vanno sempre comprese le motivazioni che portano ad avere certi comportamenti. Il genitore è assolutamente in grado di capire e deve sforzarsi di essere in grado di capire, anche con l’aiuto di insegnanti, parenti vicini, pediatri, qual è il motivo che porta i loro giovanissimi figli a fare delle cose. Non decliniamo da questo compito che è il nostro compito come genitori, di comprendere qual è il motivo che li porta ad essere a volte così dipendenti da questa rete. L’attenzione, il pensiero, l’esternazione,.. c’è sempre un motivo per cui certe cose succedono. La comprensione delle motivazioni di ciò che accade è l’unico strumento che abbiamo. Può sembrare essere uno strumento complesso, ma che in realtà è molto facile in una quotidianità attenta a quello che succede nella vita dei nostri figli”

Patrizia Santini

Lo Stato Sociale torna con un nuovo album per ogni componente della band

A sorpresa Lo Stato Sociale annuncia l’arrivo di cinque nuovi album, uno per ogni componente della band:
“Potevamo fare la cosa più strana nel momento più strano… e l’abbiamo fatta.
A partire da domani, ogni venerdì uscirà un nuovo disco, uno per ogni componente della band: cinque dischi che racconteranno le cinque personalità che formano Lo Stato Sociale. Ognuno con la propria direzione creativa, il proprio team di lavoro e i propri ospiti.
Volevate un disco nuovo? E noi ve ne diamo cinque. Non volevate un disco nuovo? E noi ve ne diamo cinque lo stesso.
Siamo partiti alla scoperta dei pezzi che compongono Lo Stato Sociale come collettivo, dando spazio alle singole personalità e alle idee artistiche individuali. Lo abbiamo fatto per conoscerci meglio e far conoscere meglio la nostra realtà e la nostra natura caotica. Per imparare di più gli uni dagli altri e vedere cosa succede.
La prima settimana sarà dedicata a Bebo: a mezzanotte il suo disco sarà disponibile su tutte le piattaforme e potete presalvarlo da ora sul link che trovate nelle nostre stories e in bio”.

Dopo “Amore, Lavoro e Altri Miti Da Sfatare”, uscito nel 2017, la band è pronta a tornare con nuova musica e con questo progetto un po’ folle. Non dovremo attendere molto, a mezzanotte uscirà il primo album del batterista Alberto “Bebo” Guidetti.

 

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Bianchieri, il sindaco di Sanremo: “Senza il festival la città rischia il default”

Dopo le parole del ministro dei Beni cuturali e Turismo Dario Franceschini che, in risposta al ciò che aveva detto il collega Speranza, ha specificato che al Festival di Sanremo non potrà esserci pubblico e nemmeno dei figuranti, è arrivata la notizia che Amadeus sarebbe pronto a rimettere il suo mandato.

Ora è il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri a prendere la parola con una nota, come riporta La Stampa: “Nelle ultime settimane mi sono volutamente astenuto dal replicare a qualsiasi polemica attorno al Festival di Sanremo, concentrando tutte le energie, insieme a tutti gli enti e le autorità proposte, sulla realizzazione dell’evento e, in via prioritaria, sulle relative procedure di sicurezza e sulle complesse dinamiche gestionali correlate, al fine di riuscire a svolgere un evento così importante in condizioni di massima sicurezza per la città, per i residenti, per gli ospiti e gli addetti ai lavori. Un impegno ed una responsabilità notevoli ma fondamentali, perché so bene quanto il Festival sia di vitale importanza per Sanremo e a quali rischi andrebbe incontro la mia comunità qualora l’evento non dovesse svolgersi.

Di fronte alle ultime notizie apparse oggi sui media, relative alla presa di posizione del Ministro della Cultura Franceschini, peraltro analoga a quelle di alcuni esponenti politici locali, e alle conseguenti indiscrezioni su un possibile annullamento dell’evento, ritengo però indispensabile un chiarimento pubblico su alcuni aspetti.

Senza entrare nel merito della comunicazione del Ministro Franceschini e delle norme relative ai figuranti e agli studi televisivi, peraltro esplicitate dai Dpcm, mi sento di ribadire il pensiero che lo svolgimento del Festival di Sanremo al Teatro Ariston, anche se in formato studio televisivo e con la presenza di pubblico circoscritta ai soli figuranti, rappresenterebbe l’occasione per dimostrare come cinema e teatri siano luoghi dove sono sempre stati osservati i più rigidi protocolli di sicurezza sanitaria, come ripeto da mesi. E ciò avrebbe rilanciato il dibattito su una loro riapertura in sicurezza, a vantaggio di un comparto – quello della cultura e dell’intrattenimento – indubbiamente tra i più colpiti dalle restrizioni di questo ultimo lungo anno.

Di fronte all’ipotesi di un annullamento del prossimo Festival di Sanremo, così come paventato stamane dagli organi di stampa, è necessario a questo punto fare anche chiarezza su quelle che sarebbero le ripercussioni sulla mia città. Dopo un 2020 devastante dal punto di vista economico-finanziario, la mancata realizzazione del Festival, unitamente alla reiterata chiusura del Casinò, produrrebbe un immediato minor introito di rilevante entità tale da portare il Comune di Sanremo al default, richiedendo l’intervento prefettizio sulla gestione ordinaria. Ne conseguirebbe un drammatico taglio di tutte le spese correnti discrezionali con ovvie pesanti ripercussioni sul turismo, sulla cultura o sui lavori pubblici, un taglio anche delle spese indispensabili come quelle legate al sociale, con probabili aumenti di imposte e tariffe. A ciò si aggiungano di conseguenza le problematiche aziendali legate alla Casinò Spa e l’inevitabile chiusura dell’Orchestra Sinfonica, con gravi conseguenze sociali e occupazionali. In ultimo, vorrei ricordare che l’eventuale annullamento della manifestazione avrebbe gravi ripercussioni sul comparto ricettivo, con molti alberghi già duramente provati da una crisi lunga un anno che a quel punto si troverebbero nella situazione di dover chiudere definitivamente, con tutto quel che ne conseguirebbe sul piano sociale.

Si auspica pertanto che tutte le istituzioni coinvolte e incaricate affrontino con coscienza ogni problematica propedeutica al regolare svolgimento del Festival di Sanremo nel pieno rispetto dei protocolli sanitari che saranno pianificati, nonché una presa di posizione delle autorità politiche che hanno cuore la continuità del Festival della Canzone Italiana e la Città di Sanremo, a partire dal nostro Presidente di Regione che sempre ha manifestato vicinanza alla città e all’evento”.

Varianti Covid: Berlino pensa ad uno stop dei voli dai Paesi a rischio. Nella mappa europea sono tre le Regioni italiane “rosso scuro”

A preoccupare diversi Paesi europei sono le varianti del Covid-19. La Germania starebbe lavorando per emettere un provvedimento volto a stoppare gli ingressi di persone provenienti dai Paesi particolarmente colpiti dalle varie mutazioni del virus: Gran Bretagna, Portogallo, Brasile e Sudafrica. Lo ha affermato il ministro dell’Interno, Horst Seehofer, come riporta l’Ansa.

La commissaria europea agli Affari Interni, Ylva Johansson, in merito alla richiesta di Berlino di prevedere regole più rigorose nelle raccomandazioni della Commissione sulla stretta dei viaggi, a margine della riunione informale dei ministri dell’Ue, ha detto che per contenere il Covid “si dovrebbero evitare viaggi non essenziali, ma penso che non dovremmo prendere misure troppo drastiche. Le restrizioni ai viaggi non devono ostacolare la ripresa economica e un sistema sanitario ben funzionante”.

Intanto Friuli-Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-Romagna, oltre alla provincia autonoma di Bolzano, sono state classificate zone “rosso scuro” nella mappa dei contagi da Covid-19, pubblicata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Il “rosso scuro” indica le aree in cui il virus circola a livelli molto elevati, con il tasso di notifica dei casi superiore a 500 ogni 100mila persone.

Chi, da una Regione “rosso scura”, ha intenzione di viaggiare in uno Stato membro dell’Ue deve effettuare prima della partenza un test che accerti la sua negatività e all’arrivo deve rispettare un periodo di quarantena. Una mappa che, come sottolineato dai tre Governatori delle Regioni italiane, penalizza chi fa più tamponi.

Trova foto del marito con una ragazza e lo accoltella, ma era lei da giovane

In un raptus di gelosia ha colpito il marito con diverse coltellate alle braccia e alle gambe, ricoprendolo di insulti. La causa scatenante è stata l’aver trovato sul telefonino di lui delle fotografie mentre l’uomo era insieme ad una ragazza. Peccato che quella donna non era l’amante, bensì lei stessa da giovane, piccolo particolare di cui la moglie non si è accorta.

L’incredibile vicenda, come riporta il Daily Mail, è accaduta nel Comune di Cajeme, in Messico. Il marito, solo dopo aver calmato la donna in preda alla gelosia, è riuscito a spiegarle e a farle capire che quelle fotografie, scattate anni prima, ritraevano loro due insieme, lui le aveva trovate in una vecchia mail e le aveva salvate sul suo telefonino.

Sul posto è intervenuta la Polizia, allertata dai vicini di casa: l’uomo, che presentava diverse ferite, è stato portato e ricoverato in ospedale, la moglie è stata invece arrestata dagli Agenti. (fotografia di repertorio)

Michele Bravi: “Fedez e Chiara Ferragni mi sono stati vicini nel mio momento di dolore”

Michele Bravi ha visto cambiare la sua vita dopo l’incidente che l’ha visto coinvolto, in cui ha perso la vita una 58enne, e ha scoperto il valore degli amici veri. Durante la presentazione del nuovo album “La geografia del buio“, in uscita domani, ha parlato del dolore provato e di chi gli è stato vicino in modo inaspettato: Fedez e Chiara Ferragni.

I giorni successivi il tragico incidente sono stati davvero difficili per Michele, ma è riuscito a superarli grazie a una persona molto speciale che gli è stata accanto, e durante il suo soggiorno a Los Angeles ha avuto prove d’affetto da parte di colleghi e amici inattesi.

“Nel mio momento di dolore diverse persone mi sono state vicine, il disco nasce anche da una promessa. Colleghi che mi hanno aiutato? Mi ricordo quando andai a Los Angeles in studio con Fedez. Alla fine non nacque nulla sotto il profilo artistico, ma lui e Chiara mi sono stati vicini, erano in sala quando poi sono tornato a cantare”, racconta Bravi.

L’album nasce da una riflessione sul dolore e la solitudine, ma anche sull’amore: “Tutto parte da un libro del 1961, Diario di un dolore di C.S. Lewis. Questo non è un disco che spiega come uscire dal dolore, ma si pone come un percorso, una strada che porta a una nuova consapevolezza. Il dolore è una casa senza luce, ma è sempre una casa. Io quella casa ho imparato ad abitarla e l’ho arredata. È importante la terapia, la mia terapia ha un nome: EMDR (metodo psicoterapico strutturato che facilita il trattamento di psicolpatologie, ndr). Questa cura ha dato la possibilità di dare un vero disegno al labirinto che avevo percorso”. “È un racconto attraverso la ferita del mondo. Una perdita di aderenza dal reale e il tuffo in un’oscurità che racchiude in sé la violenza della vita e riscopre nell’amore l’unica salvezza. Un amore che non combatte il male, ma che aiuta a disegnarne la geografia”, ha continuato Bravi.

L’album, che è stato anticipato dal singolo “Mantieni il bacio”, è composto da dieci tracce ed è prodotto da Francesco “Katoo” Catitti, che aveva già collaborato con Michele Bravi. Il pianoforte, che accompagna la voce dell’artista in tutte le tracce, è suonato da Andrea Manzoni.

Covid: in Cina vengono utilizzati anche tamponi anali per le persone ad alto rischio contagio

La Cina ha iniziato a utilizzare dei tamponi anali per testare le persone ad alto rischio di contrarre il Covid-19. A riferirlo è l’emittente televisiva statale China Central Television, che ha interpellato un medico dello Youan Hospital di Pechino, Li Tongzeng.

Secondo il medico, come riferisce l’Agi, il ricorso a questo tipo di test “può aumentare il tasso di rilevamento delle persone contagiate”, in quanto le tracce del virus rimangono più a lungo nel canale rettale rispetto al tratto respiratorio. Questo test è ritenuto più accurato per identificare la malattia nelle persone che presentano sintomi lievi o sono asintomatiche.

Si tratta comunque di una pratica di cui le autorità sanitarie non avrebbero intenzione di farne un uso esteso, perché considerata “sconveniente”, come avrebbe spiegato l’emittente televisiva cinese. Come riporta l’agenzia Adnkronos, il test è già stato impiegato per i passeggeri in arrivo all’aeroporto di Pechino, nei centri per la quarantena e su un gruppo di oltre mille studenti ed insegnanti per i quali si temeva l’esposizione al virus. (fotografia di repertorio)

La Cassazione conferma l’ergastolo per Matteo Cagnoni

E’ stata confermata dalla Cassazione la condanna all’ergastolo per il dermatologo ravennate, Matteo Cagnoni, 54 anni, per aver ucciso a bastonate, con l’aggravante della premeditazione e della crudeltà, la moglie Giulia Ballestri di 39 anni. Lo riporta l’Ansa.
La vittima, che voleva separarsi dal marito, venne massacrata il 16 settembre 2016 in una villa di famiglia da tempo disabitata e fu lasciata agonizzante nel buio. Il movente, come riporta Il Resto del Carlino di Ravenna, sarebbe da ricercare nel disonore derivante dal fatto che lei avesse un nuovo compagno.

I legali di Cagnoni avevano chiesto che venisse riconsiderata la perizia psichiatrica per l’imputato per accertare l’eventuale stato di seminfermità mentale del medico al momento dell’omicidio.
La Cassazione ha convalidato il verdetto emesso dalla Corte di Assise di Appello di Bologna il 26 settembre 2019.

Le parti civili (i familiari, il Comune e tre associazioni) hanno revocato la loro costituzione in ragione dell’avvenuto risarcimento di circa 4 milioni di euro definito di recente anche grazie alla mediazione del padre dell’imputato.

The Weeknd parla ancora dei Grammy: “Ne ho tre e ora non so cosa farmene”

The Weeknd non aveva preso bene l’esclusione dai Grammy Awards 2021, accusando l’organizzazione di essere corrotta (leggi qui) con un post sui propri canali social: “L’organizzazione deve trasparenza a me, ai miei fan e al settore. I Grammy rimangono corrotti”.

Questo era accaduto all’annuncio delle nomination, lo scorso novembre, e ora l’artista torna sull’argomento in un’intervista a Billboard: “Onestamente non me ne frega più niente. Ho tre Grammy e ora non so cosa farmene. Mi fa schifo pure affrontare la questione. Voglio dimenticare i premi”. L’insoddisfazione nasce dalle aspettative che si era fatto The Weeknd per questo evento: “Non sono l’arrogante che descrivono. Le persone mi dicevano: ‘Accadrà: questo sarà il tuo anno’. L’intero mondo me lo diceva. Poi siamo rimasti tutti un po’ basiti”. 

Il presidente della Recording Academy Harvey Mason Jr. aveva risposto alle dichiarazioni dell’artista con: “La sua musica quest’anno è stata eccellente e i suoi contributi alla comunità musicale e al mondo in generale sono degni dell’ammirazione di tutti. Sfortunatamente, ogni anno, ci sono meno nomination rispetto al numero di artisti meritevoli”.

I Grammy si terranno il 14 marzo allo Staples Center di Los Angeles, ma prima The Weeknd si esibirà durante l’halftime del Super Bowl, la seguitissima finale del campionato di football americano, che si terrà il 7 febbraio al Raymond James Stadium di Tampa, in Florida. Oltre a lui si esibirà anche Miley Cyrus per 7.500 operatori sanitari presenti, nel “TikTok Tailgate” che si terrà prima della partita.

Tragedia familiare nella notte: uccide la moglie e il figlio di appena 5 anni poi tenta il suicidio

Tragedia familiare nel Torinese: un uomo di 39 anni ha ucciso la moglie e il figlioletto di appena 5 anni per poi tentare il suicidio, buttandosi dal balcone di casa, al secondo piano. Lo riporta la stampa locale e nazionale.

I fatti sono accaduti nella notte, intorno alle 3.00, nell’abitazione della famiglia di via Barbaroux, a Carmagnola. La tragedia si sarebbe consumata al culmine di una lite familiare: l’uomo pare non si rassegnasse al fatto che la moglie volesse lasciarlo.
Il 39enne, rimasto ferito, è stato trasportato al Cto di Torino, dove si trova ricoverato, piantonato in stato di fermo. Si sarebbe fratturato lo sterno, ma non è in pericolo di vita.

L’uomo avrebbe colpito la moglie Teodora Casasanta, sua coetanea, e il piccolo Ludovico con un oggetto contundente. Sono state le urla provenienti dall’abitazione ad indurre i vicini di casa a lanciare l’allarme e chiamare i Carabinieri, giunti sul posto. Gli investigatori avrebbero definito come “agghiacciante” la scena del delitto, una volta entrati in casa.(fotografia di repertorio)

La pandemia: giovani e virtuale, un’accelerazione pericolosa

(La foto di copertina è tratta da www.flycare.eu”)

Inutile sottolineare le difficoltà e le sofferenze che la pandemia ha generato e sta generando. In mezzo c’è un mondo ancora inesplorato per molti adulti, quello dei giovani e giovanissimi. Proprio un ‘mondo di mezzo’ che per sua natura è il più inquieto e che le restrizioni, la cattività, l’isolamento hanno acuito le caratteristiche. E se la tecnologia si è dimostrata quasi salvifica soprattutto nell’ambito dell’istruzione, seppur con tutte le sue manchevolezze, dall’altro lato ha creato uno spazio, quello del virtuale, in cui giovani e giovanissimi, forse i più fragili fra loro) hanno trovato la loro ‘stanza’, con tutte le conseguenze che ne derivano.

Per capire meglio e soprattutto sapere come essere d’aiuto in quanto genitori e adulti, ho interpellato la dott.ssa Antonella Squarcia, Responsabile di Neuropsichiatria infantile e adolescenziale dall’Ausl di Parma

Io credo che si sia acuita molto la solitudine dei giovani di oggi, una solitudine che era già presente nella vita dei nostri bambini, dei nostri adolescenti prima della pandemia. Chiaramente questo distanziamento ha determinato un aumento molto significativo del senso di solitudine e quindi il bisogno di riempire questi spazi e il risultato è proprio quello di diventare dei frequentatori del virtuale in modo incontrollato.

L’altro dato molto significativo è stato che gli adulti hanno fatto un po’ pace col mondo virtuale a seguito della pandemia e quindi anche tutta quella sorta di filtro di controllo che mettevamo in atto è venuto meno. Questo ha determinato un uso non controllato di tali strumenti che portano poi ad una pericolosità estrema. e quindi tutti accedono a tutto.

Quella distinzione che per me prima era molto concreta, cioè se stai studiando stai studiando sul libro al tavolo, o se stai andando a scuola, eccetera,.. adesso non è più chiara ed è partito tutto durante il lockdown. La didattica a distanza, la nota DAD,  ha confuso i genitori che non si sentono più legittimati a intervenire, controllare, mettere da parte il cellulare, il computer, perché è stato e lo è ancora, uno strumento fondamentale. Soprattutto per gli adolescenti che frequentano le superiori. Per loro oggi è ancor più indispensabile.

E’ stato lì che noi adulti/genitori abbiamo perso il confine del controllo. C’è stata la confusione rispetto a ‘mio figlio sta studiando, sta lavorando, sta operando’ oppure al contrario  sta ‘chattando’ in modo ‘discontrollato’”

Una complicazione non da poco nell’educazione dei figli non riuscire più a stabilire i vari momenti della giornata in cui si può fare o non fare cosa..

E’ vero, gli adulti non sono più in grado di svolgere la loro funzione protettiva. E’ un problema che avevamo già molto prima, comunque, nel senso che questa solitudine che noi registriamo nei preadolescenti era già una solitudine estrema prima del lockdown. Il mondo virtuale seda tutti gli stati emotivi di angoscia, la anestetizza.

Noi potremmo dire in modo semplicistico che occupa lo spazio della noia, in realtà non fa solo quello, perché sedando tutte le angosce, le paure, lascia spazio ai ragazzi di scegliersi le identità tra le più disparate, tutte quelle possibili. Credo che ci sia una sovrapposizione. La pandemia ha dato un’accelerazione a qualcosa che però era già in corso.”

Tra l’altro riguarda un’età ricchissima di pulsioni. Forse è per questo che ha un margine d’azione più ampio e veloce

“ Sicuramente, pulsioni che arrivano all’interno della mente, del corpo dei nostri bambini, adolescenti, molto prima che i genitori siano pronti ad accoglierle. Quindi c’è proprio un aspetto mentale e corporeo, non sempre sincronizzati tra loro. Perciò questi stati d’animo, pulsioni, aggressività evolutiva, indispensabile alla crescita, spesso non riescono ad essere colti dai genitori che non le riconoscono e non riescono a dare loro uno spazio dentro le mura domestiche.

Inevitabilmente i ragazzi sfogano nel canale virtuale tutto questo, perché al contrario dei genitori, la rete è sempre pronta ad accoglierli, anzi, è sempre pronta a guidarli. Tu fai una domanda e i canali social o del web in genere, la  intercettano immediatamente, sono sempre pronti ad accogliere quelli che sono gli stimoli per poi  portarti, guidarti in modo anche perverso..”

Forse c’è un meccanismo particolare che scatta sia nei genitori che in genere nel mondo degli adulti di fronte a questo universo di pulsioni, di stimoli, di stati insiti alla crescita della persona che hanno la necessità di uscire, di essere scaricati, di essere elaborati dai giovani. Generalizzando ovviamente, genitori e adulti è possibile che cerchino, al contrario, in qualche modo, di frenarli, ostacolarli, se non addirittura zittirli, come metterci un tappo sopra. Non sarebbe il caso di imparare una modalità per aiutare in maniera consapevole e il più equilibrata possibile, la comprensione di tutto questo ‘inferno’ che agita il mondo adolescenziale?. E’ l’età deputata in cui queste emozioni forti e contrastanti nascono, crescono e hanno bisogno di aria

“ Sono assolutamente d’accordo e aggiungo che la tematica maggiore è il dolore, la sofferenza. La sofferenza nell’età di transizione, dall’età infantile a quella adulta, quindi tutto il periodo dell’adolescenza, è un aspetto indispensabile. Noi dobbiamo entrare in contatto con la sofferenza. Il paradigma della nostra vita. Da bambini diventiamo delle persone adulte e gli adulti sono molto poco preparati a poter accompagnare il dolore nei loro figli.

Questa è l’emozione che mette in scacco l’adulto che fa di tutto purchè questa sofferenza non ci sia. Il genitore asseconda il figlio alla luce del fatto che nella nostra testa di adulti il dolore è qualcosa che va rimosso, non va visto. Veder piangere un figlio, un adolescente, è qualcosa che oggi è ritenuto impossibile da pensare. In realtà è uno scatto indispensabile nell’evoluzione. Siamo noi che assecondiamo i nostro ragazzi, i nostri bimbi, a trovarsi delle identità che funzionano se nel mondo reale li fa soffrire. Questo è un circolo perverso”

Cosa può consigliare agli adulti, lanci un messaggio:

“Il messaggio che mi sento di lanciare è che vanno sempre comprese le motivazioni che portano ad avere certi comportamenti. Il genitore è assolutamente in grado di capire e deve sforzarsi di essere in grado di capire, anche con l’aiuto di insegnanti, parenti vicini, pediatri, qual è il motivo che porta i loro giovanissimi figli a fare delle cose. Non decliniamo da questo compito che è il nostro compito come genitori, di comprendere qual è il motivo che li porta ad essere a volte così dipendenti da questa rete. L’attenzione, il pensiero, l’esternazione,.. c’è sempre un motivo per cui certe cose succedono. La comprensione delle motivazioni di ciò che accade è l’unico strumento che abbiamo. Può sembrare essere uno strumento complesso, ma che in realtà è molto facile in una quotidianità attenta a quello che succede nella vita dei nostri figli”

Patrizia Santini

Lo Stato Sociale torna con un nuovo album per ogni componente della band

A sorpresa Lo Stato Sociale annuncia l’arrivo di cinque nuovi album, uno per ogni componente della band:
“Potevamo fare la cosa più strana nel momento più strano… e l’abbiamo fatta.
A partire da domani, ogni venerdì uscirà un nuovo disco, uno per ogni componente della band: cinque dischi che racconteranno le cinque personalità che formano Lo Stato Sociale. Ognuno con la propria direzione creativa, il proprio team di lavoro e i propri ospiti.
Volevate un disco nuovo? E noi ve ne diamo cinque. Non volevate un disco nuovo? E noi ve ne diamo cinque lo stesso.
Siamo partiti alla scoperta dei pezzi che compongono Lo Stato Sociale come collettivo, dando spazio alle singole personalità e alle idee artistiche individuali. Lo abbiamo fatto per conoscerci meglio e far conoscere meglio la nostra realtà e la nostra natura caotica. Per imparare di più gli uni dagli altri e vedere cosa succede.
La prima settimana sarà dedicata a Bebo: a mezzanotte il suo disco sarà disponibile su tutte le piattaforme e potete presalvarlo da ora sul link che trovate nelle nostre stories e in bio”.

Dopo “Amore, Lavoro e Altri Miti Da Sfatare”, uscito nel 2017, la band è pronta a tornare con nuova musica e con questo progetto un po’ folle. Non dovremo attendere molto, a mezzanotte uscirà il primo album del batterista Alberto “Bebo” Guidetti.

 

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Bianchieri, il sindaco di Sanremo: “Senza il festival la città rischia il default”

Dopo le parole del ministro dei Beni cuturali e Turismo Dario Franceschini che, in risposta al ciò che aveva detto il collega Speranza, ha specificato che al Festival di Sanremo non potrà esserci pubblico e nemmeno dei figuranti, è arrivata la notizia che Amadeus sarebbe pronto a rimettere il suo mandato.

Ora è il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri a prendere la parola con una nota, come riporta La Stampa: “Nelle ultime settimane mi sono volutamente astenuto dal replicare a qualsiasi polemica attorno al Festival di Sanremo, concentrando tutte le energie, insieme a tutti gli enti e le autorità proposte, sulla realizzazione dell’evento e, in via prioritaria, sulle relative procedure di sicurezza e sulle complesse dinamiche gestionali correlate, al fine di riuscire a svolgere un evento così importante in condizioni di massima sicurezza per la città, per i residenti, per gli ospiti e gli addetti ai lavori. Un impegno ed una responsabilità notevoli ma fondamentali, perché so bene quanto il Festival sia di vitale importanza per Sanremo e a quali rischi andrebbe incontro la mia comunità qualora l’evento non dovesse svolgersi.

Di fronte alle ultime notizie apparse oggi sui media, relative alla presa di posizione del Ministro della Cultura Franceschini, peraltro analoga a quelle di alcuni esponenti politici locali, e alle conseguenti indiscrezioni su un possibile annullamento dell’evento, ritengo però indispensabile un chiarimento pubblico su alcuni aspetti.

Senza entrare nel merito della comunicazione del Ministro Franceschini e delle norme relative ai figuranti e agli studi televisivi, peraltro esplicitate dai Dpcm, mi sento di ribadire il pensiero che lo svolgimento del Festival di Sanremo al Teatro Ariston, anche se in formato studio televisivo e con la presenza di pubblico circoscritta ai soli figuranti, rappresenterebbe l’occasione per dimostrare come cinema e teatri siano luoghi dove sono sempre stati osservati i più rigidi protocolli di sicurezza sanitaria, come ripeto da mesi. E ciò avrebbe rilanciato il dibattito su una loro riapertura in sicurezza, a vantaggio di un comparto – quello della cultura e dell’intrattenimento – indubbiamente tra i più colpiti dalle restrizioni di questo ultimo lungo anno.

Di fronte all’ipotesi di un annullamento del prossimo Festival di Sanremo, così come paventato stamane dagli organi di stampa, è necessario a questo punto fare anche chiarezza su quelle che sarebbero le ripercussioni sulla mia città. Dopo un 2020 devastante dal punto di vista economico-finanziario, la mancata realizzazione del Festival, unitamente alla reiterata chiusura del Casinò, produrrebbe un immediato minor introito di rilevante entità tale da portare il Comune di Sanremo al default, richiedendo l’intervento prefettizio sulla gestione ordinaria. Ne conseguirebbe un drammatico taglio di tutte le spese correnti discrezionali con ovvie pesanti ripercussioni sul turismo, sulla cultura o sui lavori pubblici, un taglio anche delle spese indispensabili come quelle legate al sociale, con probabili aumenti di imposte e tariffe. A ciò si aggiungano di conseguenza le problematiche aziendali legate alla Casinò Spa e l’inevitabile chiusura dell’Orchestra Sinfonica, con gravi conseguenze sociali e occupazionali. In ultimo, vorrei ricordare che l’eventuale annullamento della manifestazione avrebbe gravi ripercussioni sul comparto ricettivo, con molti alberghi già duramente provati da una crisi lunga un anno che a quel punto si troverebbero nella situazione di dover chiudere definitivamente, con tutto quel che ne conseguirebbe sul piano sociale.

Si auspica pertanto che tutte le istituzioni coinvolte e incaricate affrontino con coscienza ogni problematica propedeutica al regolare svolgimento del Festival di Sanremo nel pieno rispetto dei protocolli sanitari che saranno pianificati, nonché una presa di posizione delle autorità politiche che hanno cuore la continuità del Festival della Canzone Italiana e la Città di Sanremo, a partire dal nostro Presidente di Regione che sempre ha manifestato vicinanza alla città e all’evento”.

Varianti Covid: Berlino pensa ad uno stop dei voli dai Paesi a rischio. Nella mappa europea sono tre le Regioni italiane “rosso scuro”

A preoccupare diversi Paesi europei sono le varianti del Covid-19. La Germania starebbe lavorando per emettere un provvedimento volto a stoppare gli ingressi di persone provenienti dai Paesi particolarmente colpiti dalle varie mutazioni del virus: Gran Bretagna, Portogallo, Brasile e Sudafrica. Lo ha affermato il ministro dell’Interno, Horst Seehofer, come riporta l’Ansa.

La commissaria europea agli Affari Interni, Ylva Johansson, in merito alla richiesta di Berlino di prevedere regole più rigorose nelle raccomandazioni della Commissione sulla stretta dei viaggi, a margine della riunione informale dei ministri dell’Ue, ha detto che per contenere il Covid “si dovrebbero evitare viaggi non essenziali, ma penso che non dovremmo prendere misure troppo drastiche. Le restrizioni ai viaggi non devono ostacolare la ripresa economica e un sistema sanitario ben funzionante”.

Intanto Friuli-Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-Romagna, oltre alla provincia autonoma di Bolzano, sono state classificate zone “rosso scuro” nella mappa dei contagi da Covid-19, pubblicata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Il “rosso scuro” indica le aree in cui il virus circola a livelli molto elevati, con il tasso di notifica dei casi superiore a 500 ogni 100mila persone.

Chi, da una Regione “rosso scura”, ha intenzione di viaggiare in uno Stato membro dell’Ue deve effettuare prima della partenza un test che accerti la sua negatività e all’arrivo deve rispettare un periodo di quarantena. Una mappa che, come sottolineato dai tre Governatori delle Regioni italiane, penalizza chi fa più tamponi.

Trova foto del marito con una ragazza e lo accoltella, ma era lei da giovane

In un raptus di gelosia ha colpito il marito con diverse coltellate alle braccia e alle gambe, ricoprendolo di insulti. La causa scatenante è stata l’aver trovato sul telefonino di lui delle fotografie mentre l’uomo era insieme ad una ragazza. Peccato che quella donna non era l’amante, bensì lei stessa da giovane, piccolo particolare di cui la moglie non si è accorta.

L’incredibile vicenda, come riporta il Daily Mail, è accaduta nel Comune di Cajeme, in Messico. Il marito, solo dopo aver calmato la donna in preda alla gelosia, è riuscito a spiegarle e a farle capire che quelle fotografie, scattate anni prima, ritraevano loro due insieme, lui le aveva trovate in una vecchia mail e le aveva salvate sul suo telefonino.

Sul posto è intervenuta la Polizia, allertata dai vicini di casa: l’uomo, che presentava diverse ferite, è stato portato e ricoverato in ospedale, la moglie è stata invece arrestata dagli Agenti. (fotografia di repertorio)

Michele Bravi: “Fedez e Chiara Ferragni mi sono stati vicini nel mio momento di dolore”

Michele Bravi ha visto cambiare la sua vita dopo l’incidente che l’ha visto coinvolto, in cui ha perso la vita una 58enne, e ha scoperto il valore degli amici veri. Durante la presentazione del nuovo album “La geografia del buio“, in uscita domani, ha parlato del dolore provato e di chi gli è stato vicino in modo inaspettato: Fedez e Chiara Ferragni.

I giorni successivi il tragico incidente sono stati davvero difficili per Michele, ma è riuscito a superarli grazie a una persona molto speciale che gli è stata accanto, e durante il suo soggiorno a Los Angeles ha avuto prove d’affetto da parte di colleghi e amici inattesi.

“Nel mio momento di dolore diverse persone mi sono state vicine, il disco nasce anche da una promessa. Colleghi che mi hanno aiutato? Mi ricordo quando andai a Los Angeles in studio con Fedez. Alla fine non nacque nulla sotto il profilo artistico, ma lui e Chiara mi sono stati vicini, erano in sala quando poi sono tornato a cantare”, racconta Bravi.

L’album nasce da una riflessione sul dolore e la solitudine, ma anche sull’amore: “Tutto parte da un libro del 1961, Diario di un dolore di C.S. Lewis. Questo non è un disco che spiega come uscire dal dolore, ma si pone come un percorso, una strada che porta a una nuova consapevolezza. Il dolore è una casa senza luce, ma è sempre una casa. Io quella casa ho imparato ad abitarla e l’ho arredata. È importante la terapia, la mia terapia ha un nome: EMDR (metodo psicoterapico strutturato che facilita il trattamento di psicolpatologie, ndr). Questa cura ha dato la possibilità di dare un vero disegno al labirinto che avevo percorso”. “È un racconto attraverso la ferita del mondo. Una perdita di aderenza dal reale e il tuffo in un’oscurità che racchiude in sé la violenza della vita e riscopre nell’amore l’unica salvezza. Un amore che non combatte il male, ma che aiuta a disegnarne la geografia”, ha continuato Bravi.

L’album, che è stato anticipato dal singolo “Mantieni il bacio”, è composto da dieci tracce ed è prodotto da Francesco “Katoo” Catitti, che aveva già collaborato con Michele Bravi. Il pianoforte, che accompagna la voce dell’artista in tutte le tracce, è suonato da Andrea Manzoni.

Covid: in Cina vengono utilizzati anche tamponi anali per le persone ad alto rischio contagio

La Cina ha iniziato a utilizzare dei tamponi anali per testare le persone ad alto rischio di contrarre il Covid-19. A riferirlo è l’emittente televisiva statale China Central Television, che ha interpellato un medico dello Youan Hospital di Pechino, Li Tongzeng.

Secondo il medico, come riferisce l’Agi, il ricorso a questo tipo di test “può aumentare il tasso di rilevamento delle persone contagiate”, in quanto le tracce del virus rimangono più a lungo nel canale rettale rispetto al tratto respiratorio. Questo test è ritenuto più accurato per identificare la malattia nelle persone che presentano sintomi lievi o sono asintomatiche.

Si tratta comunque di una pratica di cui le autorità sanitarie non avrebbero intenzione di farne un uso esteso, perché considerata “sconveniente”, come avrebbe spiegato l’emittente televisiva cinese. Come riporta l’agenzia Adnkronos, il test è già stato impiegato per i passeggeri in arrivo all’aeroporto di Pechino, nei centri per la quarantena e su un gruppo di oltre mille studenti ed insegnanti per i quali si temeva l’esposizione al virus. (fotografia di repertorio)

La Cassazione conferma l’ergastolo per Matteo Cagnoni

E’ stata confermata dalla Cassazione la condanna all’ergastolo per il dermatologo ravennate, Matteo Cagnoni, 54 anni, per aver ucciso a bastonate, con l’aggravante della premeditazione e della crudeltà, la moglie Giulia Ballestri di 39 anni. Lo riporta l’Ansa.
La vittima, che voleva separarsi dal marito, venne massacrata il 16 settembre 2016 in una villa di famiglia da tempo disabitata e fu lasciata agonizzante nel buio. Il movente, come riporta Il Resto del Carlino di Ravenna, sarebbe da ricercare nel disonore derivante dal fatto che lei avesse un nuovo compagno.

I legali di Cagnoni avevano chiesto che venisse riconsiderata la perizia psichiatrica per l’imputato per accertare l’eventuale stato di seminfermità mentale del medico al momento dell’omicidio.
La Cassazione ha convalidato il verdetto emesso dalla Corte di Assise di Appello di Bologna il 26 settembre 2019.

Le parti civili (i familiari, il Comune e tre associazioni) hanno revocato la loro costituzione in ragione dell’avvenuto risarcimento di circa 4 milioni di euro definito di recente anche grazie alla mediazione del padre dell’imputato.

Alfa a Radio Bruno

Mercoledì 14 maggio, dalle 15.00, Alfa sarà ospite di Barbara Pinotti e Achille Maini nel Fans Club. Potrete ascoltarlo in radio ma anche vederlo in...