Home Blog Pagina 1533

Grammy Awards, arrivano le accuse di Halsey: “per la nomination devi conoscere le persone giuste”

Dopo le accuse di The Weeknd per l’esclusione dalle nomination dell’edizione 2021 dei Grammy Awards, arrivano le accuse di Halsey, nota ai più per “Closer”, singolo del 2016 in collaborazione con i Chainsmokers.

Sabato, la cantante 26enne ha condiviso una dichiarazione sulla sua Instagram Story, sostenendo che per ottenere una nomination dalla Recording Academy è necessario “conoscere le persone giuste”.

“Ho pensato e volevo scegliere attentamente le mie parole”, ha scritto. “I Grammy sono un processo elusivo. Spesso può riguardare performance private dietro le quinte, conoscere le persone giuste, fare campagne pubblicitarie, con le giuste strette di mano e “tangenti” che possono essere abbastanza ambigue da passare per “non-tangenti” . E se si arriva a tanto, si tratta di impegnarsi in spettacoli televisivi esclusivi e assicurarsi di aiutare l’Academy a guadagnare milioni in pubblicità la sera dello spettacolo”, ha continuato Halsey. “Forse a volte lo è (!!), ma non si tratta sempre di musica, qualità o cultura. Volevo solo togliermi questo peso dal petto”, conclude l’artista.

L’organizzazione, per ora, non ha replicato alle gravi accuse della cantante. Continua a montare la rabbia degli esclusi, primo fra tutti The Weeknd che, da protagonista dell’ultima stagione discografica con “After Hours”, parteciperà all’Halftime show del Super Bowl 2021, ma non ha ricevuto nemmeno una nomination: “Rimangono corrotti. L’organizzazione deve trasparenza a me, ai miei fan e al settore”.

AngInRadio Faenza indie: intervista a Claudia Sacco

AngInRadio Faenza-indie è un progetto sviluppato da giovani del territorio faentino e limitrofe per aiutare e supportare nuovi talenti musicali e artisti emergenti.

Eccoci con il quarto appuntamento con con AngInRadio Faenza-Indie, ospite quest’oggi è Claudia Sacco, vincitrice del Festival Voci D’oro – categoria junior, anche lei incontrata grazie al MEI.
Claudia canta sin da piccola, ha frequentato corsi propedeutici e poi ha iniziato a scrivere canzoni insieme alla sorella, che le ha dato la spinta per mettersi in gioco. Frequenta il liceo musicale e studia canzone lirica e pianoforte, la musica è la sua quotidianità.
Il video della canzone Vorrei essere la neve, cantata da Claudia è stato realizzato insieme alla sua famiglia. Questa canzone parla di come una persona voglia provare a nascondere le proprie paure e viene tutto paragonato alla neve che può nascondere le cose inizialmente ma che dopo poco si scioglie, rivelando così si trova sotto.

Ucciso a coltellate in strada: fermati due minorenni

Un uomo di 42 anni è stato accoltellato e ucciso nella periferia di Monza, appena uscito di casa. L’omicidio si è consumato nel pomeriggio di ieri, domenica 29 novembre.

La vittima si chiamava Cristian Sebastiano e risiedeva poco lontano da luogo del delitto, nel quartiere San Rocco, avvenuto sotto i portici delle case popolari. L’allarme è stato lanciato da alcuni passanti: sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Monza con quelli del Nucleo rilievi.

I Militari hanno fermato due persone: si tratterebbe di due minorenni di 14 e 15 anni, sospettati dei essere gli autori dell’aggressione mortale.
Come riporta l’agenzia Ansa, uno dei due avrebbe detto agli inquirenti di averlo fatto “per punirlo di avermi trascinato nella tossicodipendenza”, ma il movente è al momento ancora al vaglio. (fotografia di repertorio)

Cesare Cremonini schizofrenico: “Mi hanno salvato la psichiatria e il camminare”

Cesare Cremonini si racconta e svela di aver sofferto di schizofrenia in una lunga intervista al Corriere della Sera, raccontando la sensazione di avere dentro di sé una figura estranea: “Quasi ogni giorno, sempre più spesso, sentivo un mostro premere contro il petto, salire alla gola. Mi pareva quasi di vederlo. E lo psichiatra me lo fece vedere. L’immagine si trova anche su Internet. “È questo?”, chiese. Era quello. Braccia corte e appuntite, gambe ruvide e pelose. La diagnosi era: schizofrenia”.

L’intervista arriva in occasione dell’uscita del suo libro “Let them talk”, prevista per il 1° dicembre, e ha voluto condividere con il pubblico il suo lato più intimo e di uno dei periodi più oscuri della sua vita. Cesare ha trovato il coraggio di raccontare quando ha accompagnato dallo psichiatra un amico e ha iniziato a parlare di sé e di ciò che stava provando in un momento difficile della sua vita: “Venivo da due anni di ossessione feroce per la musica. Sempre chiuso in studio, anche la domenica. Smisi di tagliarmi la barba e i capelli. Lo psichiatra mi chiese cosa mi faceva sentire meglio. Risposi: camminare. Non lavorare; il lavoro era la causa”.

Così l’ex Lunapop ha cominciato a camminare e a mettere in pausa il lavoro. Questo periodo difficile ha ispirato “Nessuno vuole essere Robin”, inserito nell’album “Possibili scenari” del 2017, una prima ammissione.

Ogni tanto, però, i sintomi si ripresentano: “Quando sento il mostro borbottare, mi rimetto in cammino. Su una collina, in montagna. Sono tornato dallo psichiatra alla fine del primo tour negli stadi. Mi ha chiesto se vedevo ancora i mostri. Gli ho risposto di no, ma che ogni tanto li sento chiacchierare. E lui: “Let them talk””.

Ha parlato anche del periodo dei Lunapop, gruppo fondato sui banchi di scuola, ricordando i concerti e una curiosità sui suoi capelli rossi. Cesare fece scrivere sulla carta di identità, alla voce professione, “clown”: “Il successo può indebolirti: ingelosisce chi ti ama, spesso rende peggiore chi ti circonda. Solo un pagliaccio poteva sopravvivere a un cambiamento così grande. Per questo mi colorai i capelli di rosso”.

Orietta Berti positiva al Covid-19

Care amiche e cari amici, desidero condividere con voi che ieri dopo un nuovo tampone di controllo sono risultata positiva al covid19. Sono a casa e sono sotto controllo medico. Grazie a tutti per l’affetto e mi raccomando state attenti: indossatelamascherina, manteneteledistanze, lavarespessolemani. Un abbraccio a tutti”.

E’ il post che Orietta Berti, 77 anni, ha scritto sui suoi social e con il quale annuncia la sua positività al Covid-19. Come lei stessa scrive, si sta curando da casa e dunque le sue condizioni non preoccupano.

Dopo Iva Zanicchi e Ornella Vannoni, ora anche la cantante reggiana di Cavriago ha contratto il virus. (fotografia di copertina dal profilo Facebook di Orietta Berti)

 

Gary Barlow: è uscito il nuovo album “Music Played By Humans”

Gary Barlow torna con un nuovo album, “Music Played By Humans”, a distanza di sette anni dall’ultimo progetto discografico da solista. L’album prende ispirazione dalla musica che ha accompagnato l’infanzia di Gary, la musica orchestrale e delle big band che ha da sempre ha catturato la sua immaginazione. Registrato con un’orchestra di 80 elementi, “Music Played By Humans” fonde una moltitudine di suoni in quattordici brani dallo stile originale ed eclettico.

“La mia ambizione quando abbiamo iniziato questo album”, ha detto Gary, “era di creare qualcosa di veramente brillante, una vera e propria celebrazione della musica e dei meravigliosi musicisti che abbiamo nel Regno Unito e in tutto il mondo. Alcuni brani sono registrati con un’orchestra, altri con quartetti, con una band latina, e alcuni brani hanno sezioni jazz – è davvero musica suonata da persone, un insieme di musicisti e collaboratori, da qui il titolo dell’album – Music Played By Humans”.

L’album, che si apre con il singolo dai suoni latini, “Elita” con Michael Bublé e la star colombiana Sebastián Yatra, presenta anche collaborazioni con artisti di tutto il mondo tra cui James Corden, Barry Manilow, Chilly Gonzales, Alisha Dixon, Beverley Knight, Ibrahim Maalouf e Avishai Cohen.

“Questo è il primo album che mi ha dato l’opportunità di collaborare con tale calibro di musicisti, tutti molto diversi tra loro. Elita è iniziato come un duetto con Bublè fino a quando Michael non ha suggerito di coinvolgere Sebastián sul disco e questo ha dato alla canzone una dinamica completamente nuova. The Kind Of Friend I Need con Corden è stata divertente da registrare fin dall’inizio – è una canzone calda, di buon umore e divertente che celebra davvero l’umorismo britannico – in un modo nordico!”.

Jason Derulo: dal 4 dicembre il nuovo singolo “Love Not War (The Tampa Beat)” feat. Nuka

Arriverà in rotazione radiofonica, venerdì 4 dicembre, “Love Not War (The Tampa Beat)”, il nuovo singolo di Jason Derulo insieme al giovane produttore Nuka. Il brano è già una hit social con più di 23 milioni di video e 200 Miliardi di riproduzioni su TikTok.

Con 40 milioni di follower su TikTok e ben 113 milioni in totale, Jason Derulo è l’artista con il maggior seguito sulle piattaforme social. L’immediato e coinvolgente beat di Nuka ha catturato subito la sua attenzione, così, nonostante le miglia che li separavano, i due artisti sono riusciti a collaborare per la pubblicazione di “Love Not War (The Tampa Beat)”.

È online anche il video ufficiale del brano, che vede Jason Derulo corteggiare la sua dolce metà e ballare la famosa coreografia virale nata per il beat originale di Nuka.

“Love Not War (The Tampa Beat)” segue la pubblicazione della hit globale da più di mezzo miliardo di stream “Savage Love (Laxed – Siren Beat)”, certificata Doppio Platino (FIMI/Gfk), e che ha raggiunto la Top 5 dell’airplay radiofonico in Italia, la #1 dell’airplay radiofonico in Europa, la #1 della classifica globale di Spotify e di quella di Shazam, e la Top 10 della classifica di vendita FIMI/GFK.

Coronavirus: il punto della situazione con l’assessore alla sanità Raffaele Donini

Anche oggi, venerdì 27 novembre, l’assessore alle politiche per la salute Raffaele Donini, farà il punto sui casi di Covid-19 e sulla situazione sanitaria in Emilia Romagna.
Segui la diretta.

Foto: Facebook di Raffaele Donini

“Zerosettanta – Volume Uno”: è uscito il capitolo conclusivo della trilogia di Renato Zero

E’ uscito “Zerosettanta – Volume Uno”, il terzo disco che chiude la trilogia di Renato Zero, pubblicata nell’arco degli ultimi tre mesi, per festeggiare il suo 70° compleanno con 40 canzoni inedite. Con questo progetto discografico, Renato ha provato ad esplorare nuove vie, evitando di battere sentieri già percorsi dalla discografia e lasciando il segno.

In questo terzo ed ultimo capitolo si snodano 13 nuovi brani e ancora una volta si ritrovano e si consolidano le collaborazioni che hanno arricchito tutti e tre i lavori. Il fil rouge che lega le nuove canzoni è ancora una volta l’amore, potenza catartica che muove ogni cosa, scoglio salvifico al quale aggrapparsi quando si è in balia dei flutti imperiosi della vita di tutti i giorni.

“Zerosettanta – Volume Uno” si apre con Amara Melodia, una richiesta di scuse proprio alla Signora Melodia che tenta di sopravvivere nell’era in cui karaoke e plug-in sembrano aver preso il sopravvento. Il disco prosegue con Io non mi stancherò mai di te, una ballad romantica e potente, un appello rivolto alla persona amata con la preghiera di un ultimo incontro. In Orfani di Cielo, la terza traccia dell’album, Zero alza gli occhi aprendo un dialogo sincero e misericordioso con una forza benevola. In un mondo in cui soprusi, incertezze, violenze e ingiustizie regnano sovrane, il brano vuole essere una preghiera rivolta proprio al cielo, perché continui a regalarci le mille meraviglie del creato. Nel quarto brano del disco, Zero manda una missiva ad una vecchia conoscenza, quel Nemico Caro che, offuscato dalla vanità, troppe volte gli ha teso trappole, ma che non riesce mai completamente ad allontanare dalla mente e dalla sua vita. Il disco prosegue con Io e Te, una delicata cartolina d’altri tempi. Il disco prosegue con L’Ultimo Gigolò: un brano sostenuto, che spariglia una volta in più luoghi comuni e schemi legnosi. Nel mondo frenetico di oggi accade che un gigolò possa ripensare con nostalgia agli occhi sognanti e alla timidezza dei primi incontri. Ti ricorderai di me è una ballad riflessiva e profonda, dedicata alla vita e al saliscendi di emozioni contrastanti che regala. Con Finalmente te ne vai, brano dalle atmosfere pop, scanzonate e vivaci, Renato Zero dipinge con sarcastica ironia la chiusura di un rapporto di coppia. Gli Anni Della Trasparenza è uno scorcio genuino della giovinezza più autentica, di quando ci si sente invisibili ai propri stessi occhi e a quelli di chi ci circonda. C’è è dedicata al sentimento che più di ogni altro apre imponenti squarci di luce nell’oscurità: l’amore. L’Italia si desta? dipinge una nazione disillusa e ferita, che ha smesso di credere in quegli stessi valori che hanno contribuito a farla conoscere al mondo come “Il bel Paese”. Il disco prosegue con Il tuo eterno respiro, dove Zero sembra accarezzare la nostra cara Madre Terra. Il disco termina con Un Mondo Perfetto, traccia attraverso cui viene dipinto, con romantiche melodie, un mondo idilliaco fatto di tolleranza, equilibrio, innocenza e rispetto.

Il percorso di Zerosettanta si è concluso con il primo volume che non chiude il viaggio ma lo avvia, con una filosofia che è un continuo divenire e un’incessante ricerca di se stessi.

Operaio 38enne precipita da un’impalcatura e muore

Si aggrava giorno dopo giorno il tragico bilancio delle vittime degli infortuni mortali sul lavoro. In un incidente accaduto questa mattina a Verona, in un cantiere di via Leopoldo Biasi, ha perso la vita un operaio di 38 anni.

In base a quanto riferito dalla stampa locale, l’uomo, di origine rumene, residente a Roma, è morto dopo essere precipitato da un’impalcatura. Secondo i primi rilievi della Polizia e degli Ispettori dello Spisal dell’Ulss 9 Scaligera, il 38enne era impegnato dell’operazione di smontare un’impalcatura nella zona di Verona Sud, quando l’asse che lo reggeva avrebbe ceduto, facendolo precipitare.

L’allarme è scattato immediatamente e sul posto sono arrivati i soccorsi che però non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’operaio, morto praticamente sul colpo. (fotografia di repertorio)

Grammy Awards, arrivano le accuse di Halsey: “per la nomination devi conoscere le persone giuste”

Dopo le accuse di The Weeknd per l’esclusione dalle nomination dell’edizione 2021 dei Grammy Awards, arrivano le accuse di Halsey, nota ai più per “Closer”, singolo del 2016 in collaborazione con i Chainsmokers.

Sabato, la cantante 26enne ha condiviso una dichiarazione sulla sua Instagram Story, sostenendo che per ottenere una nomination dalla Recording Academy è necessario “conoscere le persone giuste”.

“Ho pensato e volevo scegliere attentamente le mie parole”, ha scritto. “I Grammy sono un processo elusivo. Spesso può riguardare performance private dietro le quinte, conoscere le persone giuste, fare campagne pubblicitarie, con le giuste strette di mano e “tangenti” che possono essere abbastanza ambigue da passare per “non-tangenti” . E se si arriva a tanto, si tratta di impegnarsi in spettacoli televisivi esclusivi e assicurarsi di aiutare l’Academy a guadagnare milioni in pubblicità la sera dello spettacolo”, ha continuato Halsey. “Forse a volte lo è (!!), ma non si tratta sempre di musica, qualità o cultura. Volevo solo togliermi questo peso dal petto”, conclude l’artista.

L’organizzazione, per ora, non ha replicato alle gravi accuse della cantante. Continua a montare la rabbia degli esclusi, primo fra tutti The Weeknd che, da protagonista dell’ultima stagione discografica con “After Hours”, parteciperà all’Halftime show del Super Bowl 2021, ma non ha ricevuto nemmeno una nomination: “Rimangono corrotti. L’organizzazione deve trasparenza a me, ai miei fan e al settore”.

AngInRadio Faenza indie: intervista a Claudia Sacco

AngInRadio Faenza-indie è un progetto sviluppato da giovani del territorio faentino e limitrofe per aiutare e supportare nuovi talenti musicali e artisti emergenti.

Eccoci con il quarto appuntamento con con AngInRadio Faenza-Indie, ospite quest’oggi è Claudia Sacco, vincitrice del Festival Voci D’oro – categoria junior, anche lei incontrata grazie al MEI.
Claudia canta sin da piccola, ha frequentato corsi propedeutici e poi ha iniziato a scrivere canzoni insieme alla sorella, che le ha dato la spinta per mettersi in gioco. Frequenta il liceo musicale e studia canzone lirica e pianoforte, la musica è la sua quotidianità.
Il video della canzone Vorrei essere la neve, cantata da Claudia è stato realizzato insieme alla sua famiglia. Questa canzone parla di come una persona voglia provare a nascondere le proprie paure e viene tutto paragonato alla neve che può nascondere le cose inizialmente ma che dopo poco si scioglie, rivelando così si trova sotto.

Ucciso a coltellate in strada: fermati due minorenni

Un uomo di 42 anni è stato accoltellato e ucciso nella periferia di Monza, appena uscito di casa. L’omicidio si è consumato nel pomeriggio di ieri, domenica 29 novembre.

La vittima si chiamava Cristian Sebastiano e risiedeva poco lontano da luogo del delitto, nel quartiere San Rocco, avvenuto sotto i portici delle case popolari. L’allarme è stato lanciato da alcuni passanti: sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Monza con quelli del Nucleo rilievi.

I Militari hanno fermato due persone: si tratterebbe di due minorenni di 14 e 15 anni, sospettati dei essere gli autori dell’aggressione mortale.
Come riporta l’agenzia Ansa, uno dei due avrebbe detto agli inquirenti di averlo fatto “per punirlo di avermi trascinato nella tossicodipendenza”, ma il movente è al momento ancora al vaglio. (fotografia di repertorio)

Cesare Cremonini schizofrenico: “Mi hanno salvato la psichiatria e il camminare”

Cesare Cremonini si racconta e svela di aver sofferto di schizofrenia in una lunga intervista al Corriere della Sera, raccontando la sensazione di avere dentro di sé una figura estranea: “Quasi ogni giorno, sempre più spesso, sentivo un mostro premere contro il petto, salire alla gola. Mi pareva quasi di vederlo. E lo psichiatra me lo fece vedere. L’immagine si trova anche su Internet. “È questo?”, chiese. Era quello. Braccia corte e appuntite, gambe ruvide e pelose. La diagnosi era: schizofrenia”.

L’intervista arriva in occasione dell’uscita del suo libro “Let them talk”, prevista per il 1° dicembre, e ha voluto condividere con il pubblico il suo lato più intimo e di uno dei periodi più oscuri della sua vita. Cesare ha trovato il coraggio di raccontare quando ha accompagnato dallo psichiatra un amico e ha iniziato a parlare di sé e di ciò che stava provando in un momento difficile della sua vita: “Venivo da due anni di ossessione feroce per la musica. Sempre chiuso in studio, anche la domenica. Smisi di tagliarmi la barba e i capelli. Lo psichiatra mi chiese cosa mi faceva sentire meglio. Risposi: camminare. Non lavorare; il lavoro era la causa”.

Così l’ex Lunapop ha cominciato a camminare e a mettere in pausa il lavoro. Questo periodo difficile ha ispirato “Nessuno vuole essere Robin”, inserito nell’album “Possibili scenari” del 2017, una prima ammissione.

Ogni tanto, però, i sintomi si ripresentano: “Quando sento il mostro borbottare, mi rimetto in cammino. Su una collina, in montagna. Sono tornato dallo psichiatra alla fine del primo tour negli stadi. Mi ha chiesto se vedevo ancora i mostri. Gli ho risposto di no, ma che ogni tanto li sento chiacchierare. E lui: “Let them talk””.

Ha parlato anche del periodo dei Lunapop, gruppo fondato sui banchi di scuola, ricordando i concerti e una curiosità sui suoi capelli rossi. Cesare fece scrivere sulla carta di identità, alla voce professione, “clown”: “Il successo può indebolirti: ingelosisce chi ti ama, spesso rende peggiore chi ti circonda. Solo un pagliaccio poteva sopravvivere a un cambiamento così grande. Per questo mi colorai i capelli di rosso”.

Orietta Berti positiva al Covid-19

Care amiche e cari amici, desidero condividere con voi che ieri dopo un nuovo tampone di controllo sono risultata positiva al covid19. Sono a casa e sono sotto controllo medico. Grazie a tutti per l’affetto e mi raccomando state attenti: indossatelamascherina, manteneteledistanze, lavarespessolemani. Un abbraccio a tutti”.

E’ il post che Orietta Berti, 77 anni, ha scritto sui suoi social e con il quale annuncia la sua positività al Covid-19. Come lei stessa scrive, si sta curando da casa e dunque le sue condizioni non preoccupano.

Dopo Iva Zanicchi e Ornella Vannoni, ora anche la cantante reggiana di Cavriago ha contratto il virus. (fotografia di copertina dal profilo Facebook di Orietta Berti)

 

Gary Barlow: è uscito il nuovo album “Music Played By Humans”

Gary Barlow torna con un nuovo album, “Music Played By Humans”, a distanza di sette anni dall’ultimo progetto discografico da solista. L’album prende ispirazione dalla musica che ha accompagnato l’infanzia di Gary, la musica orchestrale e delle big band che ha da sempre ha catturato la sua immaginazione. Registrato con un’orchestra di 80 elementi, “Music Played By Humans” fonde una moltitudine di suoni in quattordici brani dallo stile originale ed eclettico.

“La mia ambizione quando abbiamo iniziato questo album”, ha detto Gary, “era di creare qualcosa di veramente brillante, una vera e propria celebrazione della musica e dei meravigliosi musicisti che abbiamo nel Regno Unito e in tutto il mondo. Alcuni brani sono registrati con un’orchestra, altri con quartetti, con una band latina, e alcuni brani hanno sezioni jazz – è davvero musica suonata da persone, un insieme di musicisti e collaboratori, da qui il titolo dell’album – Music Played By Humans”.

L’album, che si apre con il singolo dai suoni latini, “Elita” con Michael Bublé e la star colombiana Sebastián Yatra, presenta anche collaborazioni con artisti di tutto il mondo tra cui James Corden, Barry Manilow, Chilly Gonzales, Alisha Dixon, Beverley Knight, Ibrahim Maalouf e Avishai Cohen.

“Questo è il primo album che mi ha dato l’opportunità di collaborare con tale calibro di musicisti, tutti molto diversi tra loro. Elita è iniziato come un duetto con Bublè fino a quando Michael non ha suggerito di coinvolgere Sebastián sul disco e questo ha dato alla canzone una dinamica completamente nuova. The Kind Of Friend I Need con Corden è stata divertente da registrare fin dall’inizio – è una canzone calda, di buon umore e divertente che celebra davvero l’umorismo britannico – in un modo nordico!”.

Jason Derulo: dal 4 dicembre il nuovo singolo “Love Not War (The Tampa Beat)” feat. Nuka

Arriverà in rotazione radiofonica, venerdì 4 dicembre, “Love Not War (The Tampa Beat)”, il nuovo singolo di Jason Derulo insieme al giovane produttore Nuka. Il brano è già una hit social con più di 23 milioni di video e 200 Miliardi di riproduzioni su TikTok.

Con 40 milioni di follower su TikTok e ben 113 milioni in totale, Jason Derulo è l’artista con il maggior seguito sulle piattaforme social. L’immediato e coinvolgente beat di Nuka ha catturato subito la sua attenzione, così, nonostante le miglia che li separavano, i due artisti sono riusciti a collaborare per la pubblicazione di “Love Not War (The Tampa Beat)”.

È online anche il video ufficiale del brano, che vede Jason Derulo corteggiare la sua dolce metà e ballare la famosa coreografia virale nata per il beat originale di Nuka.

“Love Not War (The Tampa Beat)” segue la pubblicazione della hit globale da più di mezzo miliardo di stream “Savage Love (Laxed – Siren Beat)”, certificata Doppio Platino (FIMI/Gfk), e che ha raggiunto la Top 5 dell’airplay radiofonico in Italia, la #1 dell’airplay radiofonico in Europa, la #1 della classifica globale di Spotify e di quella di Shazam, e la Top 10 della classifica di vendita FIMI/GFK.

Coronavirus: il punto della situazione con l’assessore alla sanità Raffaele Donini

Anche oggi, venerdì 27 novembre, l’assessore alle politiche per la salute Raffaele Donini, farà il punto sui casi di Covid-19 e sulla situazione sanitaria in Emilia Romagna.
Segui la diretta.

Foto: Facebook di Raffaele Donini

“Zerosettanta – Volume Uno”: è uscito il capitolo conclusivo della trilogia di Renato Zero

E’ uscito “Zerosettanta – Volume Uno”, il terzo disco che chiude la trilogia di Renato Zero, pubblicata nell’arco degli ultimi tre mesi, per festeggiare il suo 70° compleanno con 40 canzoni inedite. Con questo progetto discografico, Renato ha provato ad esplorare nuove vie, evitando di battere sentieri già percorsi dalla discografia e lasciando il segno.

In questo terzo ed ultimo capitolo si snodano 13 nuovi brani e ancora una volta si ritrovano e si consolidano le collaborazioni che hanno arricchito tutti e tre i lavori. Il fil rouge che lega le nuove canzoni è ancora una volta l’amore, potenza catartica che muove ogni cosa, scoglio salvifico al quale aggrapparsi quando si è in balia dei flutti imperiosi della vita di tutti i giorni.

“Zerosettanta – Volume Uno” si apre con Amara Melodia, una richiesta di scuse proprio alla Signora Melodia che tenta di sopravvivere nell’era in cui karaoke e plug-in sembrano aver preso il sopravvento. Il disco prosegue con Io non mi stancherò mai di te, una ballad romantica e potente, un appello rivolto alla persona amata con la preghiera di un ultimo incontro. In Orfani di Cielo, la terza traccia dell’album, Zero alza gli occhi aprendo un dialogo sincero e misericordioso con una forza benevola. In un mondo in cui soprusi, incertezze, violenze e ingiustizie regnano sovrane, il brano vuole essere una preghiera rivolta proprio al cielo, perché continui a regalarci le mille meraviglie del creato. Nel quarto brano del disco, Zero manda una missiva ad una vecchia conoscenza, quel Nemico Caro che, offuscato dalla vanità, troppe volte gli ha teso trappole, ma che non riesce mai completamente ad allontanare dalla mente e dalla sua vita. Il disco prosegue con Io e Te, una delicata cartolina d’altri tempi. Il disco prosegue con L’Ultimo Gigolò: un brano sostenuto, che spariglia una volta in più luoghi comuni e schemi legnosi. Nel mondo frenetico di oggi accade che un gigolò possa ripensare con nostalgia agli occhi sognanti e alla timidezza dei primi incontri. Ti ricorderai di me è una ballad riflessiva e profonda, dedicata alla vita e al saliscendi di emozioni contrastanti che regala. Con Finalmente te ne vai, brano dalle atmosfere pop, scanzonate e vivaci, Renato Zero dipinge con sarcastica ironia la chiusura di un rapporto di coppia. Gli Anni Della Trasparenza è uno scorcio genuino della giovinezza più autentica, di quando ci si sente invisibili ai propri stessi occhi e a quelli di chi ci circonda. C’è è dedicata al sentimento che più di ogni altro apre imponenti squarci di luce nell’oscurità: l’amore. L’Italia si desta? dipinge una nazione disillusa e ferita, che ha smesso di credere in quegli stessi valori che hanno contribuito a farla conoscere al mondo come “Il bel Paese”. Il disco prosegue con Il tuo eterno respiro, dove Zero sembra accarezzare la nostra cara Madre Terra. Il disco termina con Un Mondo Perfetto, traccia attraverso cui viene dipinto, con romantiche melodie, un mondo idilliaco fatto di tolleranza, equilibrio, innocenza e rispetto.

Il percorso di Zerosettanta si è concluso con il primo volume che non chiude il viaggio ma lo avvia, con una filosofia che è un continuo divenire e un’incessante ricerca di se stessi.

Operaio 38enne precipita da un’impalcatura e muore

Si aggrava giorno dopo giorno il tragico bilancio delle vittime degli infortuni mortali sul lavoro. In un incidente accaduto questa mattina a Verona, in un cantiere di via Leopoldo Biasi, ha perso la vita un operaio di 38 anni.

In base a quanto riferito dalla stampa locale, l’uomo, di origine rumene, residente a Roma, è morto dopo essere precipitato da un’impalcatura. Secondo i primi rilievi della Polizia e degli Ispettori dello Spisal dell’Ulss 9 Scaligera, il 38enne era impegnato dell’operazione di smontare un’impalcatura nella zona di Verona Sud, quando l’asse che lo reggeva avrebbe ceduto, facendolo precipitare.

L’allarme è scattato immediatamente e sul posto sono arrivati i soccorsi che però non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’operaio, morto praticamente sul colpo. (fotografia di repertorio)

Cadono in una cisterna: muoiono due giovani operai

Un tragico incidente sul lavoro è accaduto nella mattinata di oggi, lunedì 4 agosto, a Santa Maria di Sala, città metropolitana di Venezia. Due...