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Rapina in villa: donna legata e chiusa in camera

polizia

Attimi di terrore per una donna che abita in via dei Massoni, nel quartiere Careggi, sulle colline di Firenze. La donna era da sola nella propria abitazione quando è stata rapinata e aggredita da tre banditi con guanti e volto coperto.

Dalle prime ricostruzioni, come riporta l’agenzia Ansa, i malviventi sarebbero entrati in azione ieri sera intorno alle 23.00: in quel momento la proprietaria era sulla terrazza che dà sul giardino della villa. I tre l’avrebbero trascinata in casa, tappandole la bocca con una mano per non farla urlare, e, sotto la minaccia di un coltello, l’avrebbero obbligata a rivelare dove si trovava la cassaforte.
Poi l’avrebbero portata in camera da letto, legandole mani e piedi con una cintura di tessuto, e avrebbero chiuso la porta a chiave. I rapinatori sarebbero così riusciti a rovistare indisturbati all’interno dell’abitazione per poi fuggire con il bottino, composto da gioielli e pietre preziose per un valore di diverse migliaia di euro.

Una volta tornata la calma in casa, la donna ha capito che i tre se erano andati. Si è così liberata, riuscendo a dare l’allarme col telefono presente in camera. Sull’episodio indaga la Polizia.

Elisabetta starebbe per lasciare il trono, ma Carlo non diventerebbe re

La Regina Elisabetta II d’Inghilterra sarebbe in procinto di lasciare il trono per potersi dedicare completamente alla cura del marito, il Principe Filippo, che ha appena compito 99 anni.
A rivelare la clamorosa decisione dopo ben 68 anni di regno, a 94 anni compiuti in aprile, è la biografa reale Angela Levin.

Le responsabilità del ruolo passerebbero dunque al figlio Carlo, completamente ristabilitosi dopo avere contratto il coronavirus, che però non diventerebbe ancora re.
Elisabetta infatti non opterebbe per l’abdicazione, da lei considerata un tradimento nei confronti dei sudditi, ma nominerebbe il primogenito semplicemente suo reggente. In pratica Carlo ricoprirebbe il ruolo di sovrano, senza però ricevere il titolo.

Ad avere contribuito alla decisione del passo indietro della Regina, già l’anno prossimo (2021), alla soglia dei 95 anni, sarebbe il desiderio di dedicarsi alla vita privata, rafforzato anche dalla quarantena imposta dal Covid-19, nella quale ormai da aprile i coniugi reali hanno scelto di vivere, ritirandosi nella tenuta di Windsor.

Da Buckingham Palace ancora nessuna conferma ufficiale.

Coronavirus: se il trend negativo venisse confermato, dopo Ferragosto stop a movida e discoteche. Lo ha detto Boccia

I casi di positività al Covid-19 stanno aumentando anche in Italia e così dopo Ferragosto, se questo trend negativo continuerà, si dovrà correre ai ripari, mettendo innanzitutto un freno alla movida selvaggia. Lo ha detto Francesco Boccia, il Ministro per gli Affari Regionali, intervistato da La Stampa: “Se i numeri non cambiano sarà inevitabile un freno alla movida selvaggia, la prossima settimana si cercherà di condividere una scelta rigorosa con tutte le Regioni”.

Le discoteche per noi non andavano proprio riaperte, le linee guida del Governo andavano in questa direzione”, ma con il decreto del 16 maggio l’Esecutivo aveva lasciato alle Regioni l’opportunità di far riaprire, nel rispetto di determinate condizioni.
Boccia spiega come le sigle sindacali si siano dimostrate molto responsabili: “Se si arriverà alla chiusura, è chiaro che si aprirà un’altra questione, quella dei sussidi pubblici al settore”.

Morte cerebrale per il piccolo di 7 anni ferito dal nonno

I medici hanno dichiarato la morte cerebrale del piccolo di 7 anni ferito ieri in modo gravissimo dal nonno.

L’anziano di 76 anni deteneva da tempo e regolarmente la pistola, usata per andare a caccia, dalla quale è partito il colpo che ha raggiunto alla testa il nipotino.
Il bambino si trovava a casa del nonno insieme al padre, in un appartamento in via Sillaro a Roma, quando si è consumata la tragedia, ieri mattina intorno alle 10.30. Il padre era in bagno e, sentito il colpo, si è subito precipitato a vedere cosa fosse successo, trovando il figlioletto in una pozza di sangue.

Il piccolo è stato trasportato d’urgenza al Policlinico Umberto I dove i medici hanno cercato di salvargli la vita, sottoponendolo a un delicato intervento chirurgico. Ma nel tardo pomeriggio di ieri è stata dichiarata la morte cerebrale.

Come riporta la stampa locale, gli investigatori avrebbero verificato che lo sparo sarebbe partito dall’arma in maniera accidentale. Si sarebbe dunque trattato di una tragica fatalità. La Procura sulla vicenda ha avviato un procedimento che verrà rubricato con il reato di omicidio colposo.

Trofeo Sette Colli: Gregorio Paltrinieri supera se stesso

Uno strepitoso Gregorio Paltrinieri ha vinto i 1500 sl al Trofeo Sette Colli, al Foro Italico di Roma, stabilendo così un nuovo primato italiano ed europeo con il tempo di 14 minuti, 33 secondi e 10 centesimi.
Sempre al nuotatore carpigiano 25enne apparteneva il precedente primato (14’34″04), stabilito alle Olimpiadi di Rio nel 2016.
Al secondo posto si è piazzato Domenico Acerenza, al terzo il francese Marc-Antoine Olivier.

Parlando con i giornalisti Greg ha detto: “Un gran record, è un tempo incredibile, non pensavo di andare così forte, già negli 800 avevo tirato tantissimo, e due gare una dietro l’altra non è facile, però sto bene, in acqua me ne rendevo conto, la nuotata era fluida, sentivo un buon ritmo, sapevo di stare andando forte ma non pensavo così tanto.
Sapevo di avere in corpo da molto questo tempo pazzesco, ma mai ero riuscito a esprimerlo, mi mancava sempre qualcosa. Ho ritrovato la mia nuotata, ho trovato il mio ritmo.
Sentivo che era il momento giusto per cambiare, come in una relazione amorosa, quando manca qualcosa meglio andarsene. Prendo le gare in maniera diversa, sono contento”.

Federica Pellegrini ha vinto la gara dei 200 metri stile libero femminili.
La nuotatrice veneta ha fatto la differenza nell’ultima vasca, imponendosi in 1’57″80 davanti alla belga Valentine Dumont e alla russa Anna Egorova.

Un anno fa moriva Nadia Toffa. La madre: “Non dirò dov’è sepolta”

Oggi, 13 agosto, è il primo anniversario della morte di Nadia Toffa, la giornalista e conduttrice bresciana stroncata da un tumore all’età di 40 anni.

Il triste anniversario viene ricordato con grande affetto da amici, parenti, colleghi ma anche da tante persone comuni.
Proprio oggi la madre di Nadia, Margherita Rebuffoni, ha deciso di pubblicare “Donna Altalena”, una canzone inedita incisa nel marzo del 2019 dalla figlia: “Nelle sue ultime settimane di vita Nadia ascoltava la radio e continuava a chiedere come mai non passasse la sua canzone. Non avevamo avuto il coraggio di dirle che non era stata ancora diffusa. Ora il suo progetto è realtà e lei da lassù sarà felicissima”, ha detto la donna nel corso di un’intervista al Giornale di Brescia.

Margherita Rebuffoni torna anche a parlare del luogo in cui Nadia è stata sepolta, noto solo a lei e suo marito. Ha ribadito che il cimitero, nel quale si trovano le spoglie della figlia, non verrà rivelato perché teme possa succedere quello che è accaduto alla salma di Mike Bongiorno, vale a dire che qualcuno la porti via.
Abbiamo avuto il permesso dal Vescovo e l’abbiamo sepolta in un luogo che resterà segreto”.

 

Coronavirus: “Se i contagi continuano ad aumentare, lockdown locali inevitabili”. Lo ha detto Miozzo del Cts

Tornare indietro sarebbe una catastrofe, ma è bene sapere che se i contagi continueranno a salire i lockdown locali saranno inevitabili”. Lo ha detto Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.

Miozzo sottolinea che 400 casi al giorno non sono né tanti né pochi, ma è un dato che dice che il virus sta continuando a circolare ed è presente in tutto il Paese: “L’andamento della curva epidemica ci dice che l’Italia è in movimento e il virus sta viaggiando. Se ci faremo sfuggire nuovi focolai avremo guai seri. Non ce lo possiamo permettere”.
Abbiamo una graduale ascesa dei numeri, ma soprattutto abbiamo anche persone giovani che stanno entrando nelle terapie intensive. Nessuno è invulnerabile. Ricordiamoci che questa è una malattia maledetta. Quando colpisce può fare male”.

Secondo il coordinatore del Cts, all’origine dei nuovi preoccupanti focolai vi sarebbe soprattutto la riapertura delle frontiere europee e il mancato rispetto delle norme di distanziamento sociale, specie durante le vacanze e nei luoghi del divertimento. (fotografia da Unsplash.com)

Bologna: Vigile del Fuoco muore in un incidente stradale

Vigile del Fuoco di Bologna muore in un incidente stradale accaduto questa mattina, poco dopo le 10.00, in tangenziale a Bologna.

Si tratta di Luca Fini, 56 anni, fuori servizio al momento del sinistro. Il 56enne era al volante di una Fiat Panda, tamponata con violenza da un Tir. Nell’incidente sono rimaste coinvolte altre due auto.
In base a una prima ricostruzione, come riporta l’edizione locale de Il Resto del Carlino, pare che alcune auto che precedevano la Panda abbiano improvvisamente rallentato, forse per la presenza di alcuni cartoni sulla strada. Il camion che stava sopraggiungendo non si sarebbe accorto del rallentamento e non è riuscito ad evitare l’auto di Fini, tamponandola con violenza e facendola sbalzare contro l’auto che la precedeva, una Mini.

Il 56enne, pompiere al Comando Vigili del Fuoco di Bologna, è stato estratto dalle lamiere dai suoi colleghi e trasportato d’urgenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore dove è deceduto poco dopo il suo arrivo. Ferite lievi per i conducenti delle altre due auto, illeso l’autista del tir.

Nonno spara al nipotino: “E’ partito un colpo”

Spara inavvertitamente al nipote di 7 anni: il bambino è gravissimo. Il terribile episodio di cronaca è accaduto questa mattina, intorno alle 10.30, in un appartamento in via di Val Sillaro, a Roma.

L’uomo, un 76enne, avrebbe raccontato, in base a quanto riporta la stampa locale, che il colpo è partito accidentalmente dall’arma, mentre la stava riponendo, proprio per non lasciarla alla portata del bambino. La pistola è regolarmente detenuta.
Nell’appartamento, al momento dell’accaduto, c’era anche il padre del piccolo. Quando ha sentito il colpo è corso a vedere cosa fosse successo e ha trovato il bambino riverso a terra, in una pozza di sangue.

Il piccolo, colpito alla testa, è stato trasportato d’urgenza al Policlinico Umberto I di Roma. Le sue condizioni sarebbero molto gravi.
Nell’abitazione sono in corso i rilievi della polizia scientifica.
Sotto choc il nonno.

Aurelio Andreazzoli ad un passo dalla Juve ieri incontro con Pirlo al Forte Dei Marmi. Ieri incontro fra i due al bagno Annetta di Forte.

Massa. Momento importantissimo per la carriera di Aurelio Andreazzoli, massese purosangue che i colori della Massese li ha indossati da calciatore e da allenatore in C1 e che ora è ad un passo da cambiare squadra ma non i colori: dalle ultime notizie è vicinissimo alla Juventus che ha appena ingaggiato Andrea Pirlo e che vuole dare una sterzata al gioco ed all’entusiasmo delle ultime stagioni ma soprattutto riprendere in mano lo stile Juventus. E ha cominciato da Pirlo al quale sembra intenzionata ad affiancare, fra gli altri Andreazzoli uno dei tecnici più esperti in Italia. Un tecnico molto capace, che ha sempre fatto vedere bel gioco ma anche un gentleman dai modi garbati e dai rapporti che mantiene con tutti corretti anche se decisi quando serve. Un vero uomo Juve, di quelli che la società degli Agnelli ha sempre cercato e voluto fra le sue fila. Una allenatore che non perde mai le staffe e ha tutto per ricoprire il ruolo che serve ad un allenatore nuovo di zecca come Pirlo. Aurelio nella sua lunga carriera ha fatto esperienza in tutte le categorie partendo da quella più bassa per arrivare al vertice. Qualche stagione fa in una intervista sotto l’ombrellone ( aveva appena concluso il suo contratto con la Roma) ci confessò che aveva fatto tutte le categorie, gli mancava la serie B. Bene, pochi mesi dopo, a dicembre, venne chiamato dal presidente Corsi all’Empoli ed iniziò il più strepitoso campionato concluso con la promozione in A dell’Empoli. Stagione d’oro per gioco e spettacolo anche la successiva in A macchiata da una retrocessione ingiusta, avvenuta da altri campi e malgrado questo una traversa contro l’Inter negli ultimi minuti poteva rendere giustizia e la salvezza. Poi Genoa e storia recente. Lo abbiamo contattato ieri Andreazzoli e mantenendo fede alla sua serietà e lealtà non ha potuto dirci niente della trattativa con la Juve, non conferma né smentita. E’ sempre sotto contratto col Genoa e prima ci sarebbe da risolvere questo problema. Una doppia manovra che sta trattando con la serietà e la discrezionalità tipica della Juventus. Comunque i contatti sono continui. La Versilia è piccola ed in questi giorni il calcio italiano e non ha il suo “focolaio” a Forte dei Marmi, dove si incrociano giocatori, dirigenti, tecnici e naturalmente tutte le fonti di informazioni. E cosi si sono ritrovati al bagno Annetta a quattrocchi in un tavolo appartato, Pirlo e Andreazzoli. Restiamo in attesa degli sviluppi, lo attende con ansia il popolo bianconero della Juve e di Massa e visto con quale velocità e decisione lavora Andrea Agnelli c’è da credere che non bisognerà aspettare molto.
Aurelio Andreazzoli probabilmente trova tanta serenità e lucidità anche dal suo modo di intendere la vita. Quando non è impegnato nel rettangolo del campo da calcio o negli anfratti delle segreterie vive la vita nella quiete della famiglia ed in quella di tanti amici di cui si è circondato fino ad ora. “ Ragazzi” più o meno della sua età coi quali trascorre il tempo libero scorazzando in bicicletta sulle zone naturali più belle e sane della Zona. Dalle Alpi Apuane, che però spesso scalano anche a piedi, ai rettilinei della Versilia o ai versanti della Liguria. “ Ieri per esempio – ci ha confessato il mitico Giancarlo – siamo andati con Aurelio gli altri (Moreno, Gian Paolo, Carlo, Maurizio e Riccardo) fino a Portovenere, era caldo abbiamo fatto il bagno con la tenuta da ciclismo, e poi siamo ripartiti, stessa cosa facciamo spesso andando in bici al fiume, alle Guadine dove al “Bagno Da Robè” ci rinfreschiamo nelle acque limpide del fiume e ripartiamo. Naturalmente non dimentichiamo di assaggiare i prodotti del luogo”. Ecco la vita semplice con la quale Andreazzoli trova tanta serenità, equilibrio ed energie fresche.
Aldo Antola

Rapina in villa: donna legata e chiusa in camera

polizia

Attimi di terrore per una donna che abita in via dei Massoni, nel quartiere Careggi, sulle colline di Firenze. La donna era da sola nella propria abitazione quando è stata rapinata e aggredita da tre banditi con guanti e volto coperto.

Dalle prime ricostruzioni, come riporta l’agenzia Ansa, i malviventi sarebbero entrati in azione ieri sera intorno alle 23.00: in quel momento la proprietaria era sulla terrazza che dà sul giardino della villa. I tre l’avrebbero trascinata in casa, tappandole la bocca con una mano per non farla urlare, e, sotto la minaccia di un coltello, l’avrebbero obbligata a rivelare dove si trovava la cassaforte.
Poi l’avrebbero portata in camera da letto, legandole mani e piedi con una cintura di tessuto, e avrebbero chiuso la porta a chiave. I rapinatori sarebbero così riusciti a rovistare indisturbati all’interno dell’abitazione per poi fuggire con il bottino, composto da gioielli e pietre preziose per un valore di diverse migliaia di euro.

Una volta tornata la calma in casa, la donna ha capito che i tre se erano andati. Si è così liberata, riuscendo a dare l’allarme col telefono presente in camera. Sull’episodio indaga la Polizia.

Elisabetta starebbe per lasciare il trono, ma Carlo non diventerebbe re

La Regina Elisabetta II d’Inghilterra sarebbe in procinto di lasciare il trono per potersi dedicare completamente alla cura del marito, il Principe Filippo, che ha appena compito 99 anni.
A rivelare la clamorosa decisione dopo ben 68 anni di regno, a 94 anni compiuti in aprile, è la biografa reale Angela Levin.

Le responsabilità del ruolo passerebbero dunque al figlio Carlo, completamente ristabilitosi dopo avere contratto il coronavirus, che però non diventerebbe ancora re.
Elisabetta infatti non opterebbe per l’abdicazione, da lei considerata un tradimento nei confronti dei sudditi, ma nominerebbe il primogenito semplicemente suo reggente. In pratica Carlo ricoprirebbe il ruolo di sovrano, senza però ricevere il titolo.

Ad avere contribuito alla decisione del passo indietro della Regina, già l’anno prossimo (2021), alla soglia dei 95 anni, sarebbe il desiderio di dedicarsi alla vita privata, rafforzato anche dalla quarantena imposta dal Covid-19, nella quale ormai da aprile i coniugi reali hanno scelto di vivere, ritirandosi nella tenuta di Windsor.

Da Buckingham Palace ancora nessuna conferma ufficiale.

Coronavirus: se il trend negativo venisse confermato, dopo Ferragosto stop a movida e discoteche. Lo ha detto Boccia

I casi di positività al Covid-19 stanno aumentando anche in Italia e così dopo Ferragosto, se questo trend negativo continuerà, si dovrà correre ai ripari, mettendo innanzitutto un freno alla movida selvaggia. Lo ha detto Francesco Boccia, il Ministro per gli Affari Regionali, intervistato da La Stampa: “Se i numeri non cambiano sarà inevitabile un freno alla movida selvaggia, la prossima settimana si cercherà di condividere una scelta rigorosa con tutte le Regioni”.

Le discoteche per noi non andavano proprio riaperte, le linee guida del Governo andavano in questa direzione”, ma con il decreto del 16 maggio l’Esecutivo aveva lasciato alle Regioni l’opportunità di far riaprire, nel rispetto di determinate condizioni.
Boccia spiega come le sigle sindacali si siano dimostrate molto responsabili: “Se si arriverà alla chiusura, è chiaro che si aprirà un’altra questione, quella dei sussidi pubblici al settore”.

Morte cerebrale per il piccolo di 7 anni ferito dal nonno

I medici hanno dichiarato la morte cerebrale del piccolo di 7 anni ferito ieri in modo gravissimo dal nonno.

L’anziano di 76 anni deteneva da tempo e regolarmente la pistola, usata per andare a caccia, dalla quale è partito il colpo che ha raggiunto alla testa il nipotino.
Il bambino si trovava a casa del nonno insieme al padre, in un appartamento in via Sillaro a Roma, quando si è consumata la tragedia, ieri mattina intorno alle 10.30. Il padre era in bagno e, sentito il colpo, si è subito precipitato a vedere cosa fosse successo, trovando il figlioletto in una pozza di sangue.

Il piccolo è stato trasportato d’urgenza al Policlinico Umberto I dove i medici hanno cercato di salvargli la vita, sottoponendolo a un delicato intervento chirurgico. Ma nel tardo pomeriggio di ieri è stata dichiarata la morte cerebrale.

Come riporta la stampa locale, gli investigatori avrebbero verificato che lo sparo sarebbe partito dall’arma in maniera accidentale. Si sarebbe dunque trattato di una tragica fatalità. La Procura sulla vicenda ha avviato un procedimento che verrà rubricato con il reato di omicidio colposo.

Trofeo Sette Colli: Gregorio Paltrinieri supera se stesso

Uno strepitoso Gregorio Paltrinieri ha vinto i 1500 sl al Trofeo Sette Colli, al Foro Italico di Roma, stabilendo così un nuovo primato italiano ed europeo con il tempo di 14 minuti, 33 secondi e 10 centesimi.
Sempre al nuotatore carpigiano 25enne apparteneva il precedente primato (14’34″04), stabilito alle Olimpiadi di Rio nel 2016.
Al secondo posto si è piazzato Domenico Acerenza, al terzo il francese Marc-Antoine Olivier.

Parlando con i giornalisti Greg ha detto: “Un gran record, è un tempo incredibile, non pensavo di andare così forte, già negli 800 avevo tirato tantissimo, e due gare una dietro l’altra non è facile, però sto bene, in acqua me ne rendevo conto, la nuotata era fluida, sentivo un buon ritmo, sapevo di stare andando forte ma non pensavo così tanto.
Sapevo di avere in corpo da molto questo tempo pazzesco, ma mai ero riuscito a esprimerlo, mi mancava sempre qualcosa. Ho ritrovato la mia nuotata, ho trovato il mio ritmo.
Sentivo che era il momento giusto per cambiare, come in una relazione amorosa, quando manca qualcosa meglio andarsene. Prendo le gare in maniera diversa, sono contento”.

Federica Pellegrini ha vinto la gara dei 200 metri stile libero femminili.
La nuotatrice veneta ha fatto la differenza nell’ultima vasca, imponendosi in 1’57″80 davanti alla belga Valentine Dumont e alla russa Anna Egorova.

Un anno fa moriva Nadia Toffa. La madre: “Non dirò dov’è sepolta”

Oggi, 13 agosto, è il primo anniversario della morte di Nadia Toffa, la giornalista e conduttrice bresciana stroncata da un tumore all’età di 40 anni.

Il triste anniversario viene ricordato con grande affetto da amici, parenti, colleghi ma anche da tante persone comuni.
Proprio oggi la madre di Nadia, Margherita Rebuffoni, ha deciso di pubblicare “Donna Altalena”, una canzone inedita incisa nel marzo del 2019 dalla figlia: “Nelle sue ultime settimane di vita Nadia ascoltava la radio e continuava a chiedere come mai non passasse la sua canzone. Non avevamo avuto il coraggio di dirle che non era stata ancora diffusa. Ora il suo progetto è realtà e lei da lassù sarà felicissima”, ha detto la donna nel corso di un’intervista al Giornale di Brescia.

Margherita Rebuffoni torna anche a parlare del luogo in cui Nadia è stata sepolta, noto solo a lei e suo marito. Ha ribadito che il cimitero, nel quale si trovano le spoglie della figlia, non verrà rivelato perché teme possa succedere quello che è accaduto alla salma di Mike Bongiorno, vale a dire che qualcuno la porti via.
Abbiamo avuto il permesso dal Vescovo e l’abbiamo sepolta in un luogo che resterà segreto”.

 

Coronavirus: “Se i contagi continuano ad aumentare, lockdown locali inevitabili”. Lo ha detto Miozzo del Cts

Tornare indietro sarebbe una catastrofe, ma è bene sapere che se i contagi continueranno a salire i lockdown locali saranno inevitabili”. Lo ha detto Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.

Miozzo sottolinea che 400 casi al giorno non sono né tanti né pochi, ma è un dato che dice che il virus sta continuando a circolare ed è presente in tutto il Paese: “L’andamento della curva epidemica ci dice che l’Italia è in movimento e il virus sta viaggiando. Se ci faremo sfuggire nuovi focolai avremo guai seri. Non ce lo possiamo permettere”.
Abbiamo una graduale ascesa dei numeri, ma soprattutto abbiamo anche persone giovani che stanno entrando nelle terapie intensive. Nessuno è invulnerabile. Ricordiamoci che questa è una malattia maledetta. Quando colpisce può fare male”.

Secondo il coordinatore del Cts, all’origine dei nuovi preoccupanti focolai vi sarebbe soprattutto la riapertura delle frontiere europee e il mancato rispetto delle norme di distanziamento sociale, specie durante le vacanze e nei luoghi del divertimento. (fotografia da Unsplash.com)

Bologna: Vigile del Fuoco muore in un incidente stradale

Vigile del Fuoco di Bologna muore in un incidente stradale accaduto questa mattina, poco dopo le 10.00, in tangenziale a Bologna.

Si tratta di Luca Fini, 56 anni, fuori servizio al momento del sinistro. Il 56enne era al volante di una Fiat Panda, tamponata con violenza da un Tir. Nell’incidente sono rimaste coinvolte altre due auto.
In base a una prima ricostruzione, come riporta l’edizione locale de Il Resto del Carlino, pare che alcune auto che precedevano la Panda abbiano improvvisamente rallentato, forse per la presenza di alcuni cartoni sulla strada. Il camion che stava sopraggiungendo non si sarebbe accorto del rallentamento e non è riuscito ad evitare l’auto di Fini, tamponandola con violenza e facendola sbalzare contro l’auto che la precedeva, una Mini.

Il 56enne, pompiere al Comando Vigili del Fuoco di Bologna, è stato estratto dalle lamiere dai suoi colleghi e trasportato d’urgenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore dove è deceduto poco dopo il suo arrivo. Ferite lievi per i conducenti delle altre due auto, illeso l’autista del tir.

Nonno spara al nipotino: “E’ partito un colpo”

Spara inavvertitamente al nipote di 7 anni: il bambino è gravissimo. Il terribile episodio di cronaca è accaduto questa mattina, intorno alle 10.30, in un appartamento in via di Val Sillaro, a Roma.

L’uomo, un 76enne, avrebbe raccontato, in base a quanto riporta la stampa locale, che il colpo è partito accidentalmente dall’arma, mentre la stava riponendo, proprio per non lasciarla alla portata del bambino. La pistola è regolarmente detenuta.
Nell’appartamento, al momento dell’accaduto, c’era anche il padre del piccolo. Quando ha sentito il colpo è corso a vedere cosa fosse successo e ha trovato il bambino riverso a terra, in una pozza di sangue.

Il piccolo, colpito alla testa, è stato trasportato d’urgenza al Policlinico Umberto I di Roma. Le sue condizioni sarebbero molto gravi.
Nell’abitazione sono in corso i rilievi della polizia scientifica.
Sotto choc il nonno.

Aurelio Andreazzoli ad un passo dalla Juve ieri incontro con Pirlo al Forte Dei Marmi. Ieri incontro fra i due al bagno Annetta di Forte.

Massa. Momento importantissimo per la carriera di Aurelio Andreazzoli, massese purosangue che i colori della Massese li ha indossati da calciatore e da allenatore in C1 e che ora è ad un passo da cambiare squadra ma non i colori: dalle ultime notizie è vicinissimo alla Juventus che ha appena ingaggiato Andrea Pirlo e che vuole dare una sterzata al gioco ed all’entusiasmo delle ultime stagioni ma soprattutto riprendere in mano lo stile Juventus. E ha cominciato da Pirlo al quale sembra intenzionata ad affiancare, fra gli altri Andreazzoli uno dei tecnici più esperti in Italia. Un tecnico molto capace, che ha sempre fatto vedere bel gioco ma anche un gentleman dai modi garbati e dai rapporti che mantiene con tutti corretti anche se decisi quando serve. Un vero uomo Juve, di quelli che la società degli Agnelli ha sempre cercato e voluto fra le sue fila. Una allenatore che non perde mai le staffe e ha tutto per ricoprire il ruolo che serve ad un allenatore nuovo di zecca come Pirlo. Aurelio nella sua lunga carriera ha fatto esperienza in tutte le categorie partendo da quella più bassa per arrivare al vertice. Qualche stagione fa in una intervista sotto l’ombrellone ( aveva appena concluso il suo contratto con la Roma) ci confessò che aveva fatto tutte le categorie, gli mancava la serie B. Bene, pochi mesi dopo, a dicembre, venne chiamato dal presidente Corsi all’Empoli ed iniziò il più strepitoso campionato concluso con la promozione in A dell’Empoli. Stagione d’oro per gioco e spettacolo anche la successiva in A macchiata da una retrocessione ingiusta, avvenuta da altri campi e malgrado questo una traversa contro l’Inter negli ultimi minuti poteva rendere giustizia e la salvezza. Poi Genoa e storia recente. Lo abbiamo contattato ieri Andreazzoli e mantenendo fede alla sua serietà e lealtà non ha potuto dirci niente della trattativa con la Juve, non conferma né smentita. E’ sempre sotto contratto col Genoa e prima ci sarebbe da risolvere questo problema. Una doppia manovra che sta trattando con la serietà e la discrezionalità tipica della Juventus. Comunque i contatti sono continui. La Versilia è piccola ed in questi giorni il calcio italiano e non ha il suo “focolaio” a Forte dei Marmi, dove si incrociano giocatori, dirigenti, tecnici e naturalmente tutte le fonti di informazioni. E cosi si sono ritrovati al bagno Annetta a quattrocchi in un tavolo appartato, Pirlo e Andreazzoli. Restiamo in attesa degli sviluppi, lo attende con ansia il popolo bianconero della Juve e di Massa e visto con quale velocità e decisione lavora Andrea Agnelli c’è da credere che non bisognerà aspettare molto.
Aurelio Andreazzoli probabilmente trova tanta serenità e lucidità anche dal suo modo di intendere la vita. Quando non è impegnato nel rettangolo del campo da calcio o negli anfratti delle segreterie vive la vita nella quiete della famiglia ed in quella di tanti amici di cui si è circondato fino ad ora. “ Ragazzi” più o meno della sua età coi quali trascorre il tempo libero scorazzando in bicicletta sulle zone naturali più belle e sane della Zona. Dalle Alpi Apuane, che però spesso scalano anche a piedi, ai rettilinei della Versilia o ai versanti della Liguria. “ Ieri per esempio – ci ha confessato il mitico Giancarlo – siamo andati con Aurelio gli altri (Moreno, Gian Paolo, Carlo, Maurizio e Riccardo) fino a Portovenere, era caldo abbiamo fatto il bagno con la tenuta da ciclismo, e poi siamo ripartiti, stessa cosa facciamo spesso andando in bici al fiume, alle Guadine dove al “Bagno Da Robè” ci rinfreschiamo nelle acque limpide del fiume e ripartiamo. Naturalmente non dimentichiamo di assaggiare i prodotti del luogo”. Ecco la vita semplice con la quale Andreazzoli trova tanta serenità, equilibrio ed energie fresche.
Aldo Antola

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