Salgono a dieci le persone della bassa lodigiana ricoverate all’Ospedale Maggiore di Lodi per la Febbre del Nilo, la West Nile Desease, virus trasmesso dalla zanzara comune.
In base a quanto riferito dall’edizione locale de Il Giorno, i pazienti avrebbero mostrato sintomi diversi tra loro e sono stati ricoverati in reparti diversi. Si tratta di persone di età compresa tra i 49 e i 79 anni.

Non esiste un farmaco contro la malattia e nemmeno un vaccino, ma solo terapie sintomatiche. Per questo diventa fondamentale prevenirla con la disinfestazione dalle zanzare comuni (Culex Pipiens) o adottando sistemi di protezione individuale per evitare le punture, come indossare abiti leggeri con maniche e pantaloni lunghi, di colore chiaro, e spray repellenti.

Si ricorda che, come specificato dall’Azienda Usl di Modena nei giorni scorsi, “l’infezione da virus West Nile in un’elevata percentuale di casi (circa 80%) decorre in modo assolutamente asintomatico. Nel restante 20% si può manifestare con sintomi di modesta entità, sovrapponibili a quelli di numerose altre tipologie di malattie virali e per i quali sono sufficienti le normali misure terapeutiche gestibili al domicilio del paziente. Occasionalmente, soprattutto per i soggetti più fragili (anziani e/o affetti da patologie croniche rilevanti), l’infezione è causa di sintomi di notevole gravità (soprattutto a carattere neurologico) che richiedono assistenza presso reparti ad elevata specializzazione e intensità di cura e che possono anche avere esito infausto”.

Salgono a dieci le persone della bassa lodigiana ricoverate all’Ospedale Maggiore di Lodi per la Febbre del Nilo, la West Nile Desease, virus trasmesso dalla zanzara comune.
In base a quanto riferito dall’edizione locale de Il Giorno, i pazienti avrebbero mostrato sintomi diversi tra loro e sono stati ricoverati in reparti diversi. Si tratta di persone di età compresa tra i 49 e i 79 anni.

Non esiste un farmaco contro la malattia e nemmeno un vaccino, ma solo terapie sintomatiche. Per questo diventa fondamentale prevenirla con la disinfestazione dalle zanzare comuni (Culex Pipiens) o adottando sistemi di protezione individuale per evitare le punture, come indossare abiti leggeri con maniche e pantaloni lunghi, di colore chiaro, e spray repellenti.

Si ricorda che, come specificato dall’Azienda Usl di Modena nei giorni scorsi, “l’infezione da virus West Nile in un’elevata percentuale di casi (circa 80%) decorre in modo assolutamente asintomatico. Nel restante 20% si può manifestare con sintomi di modesta entità, sovrapponibili a quelli di numerose altre tipologie di malattie virali e per i quali sono sufficienti le normali misure terapeutiche gestibili al domicilio del paziente. Occasionalmente, soprattutto per i soggetti più fragili (anziani e/o affetti da patologie croniche rilevanti), l’infezione è causa di sintomi di notevole gravità (soprattutto a carattere neurologico) che richiedono assistenza presso reparti ad elevata specializzazione e intensità di cura e che possono anche avere esito infausto”.