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Zucchero: per l’Earth Day interpreta “Canta la vita” dal Colosseo

Questa notte, mercoledì 22 aprile, in occasione del 50° Anniversario della Giornata Mondiale della Terra (Earth Day), Zucchero in una Piazza Colosseo deserta a Roma ha eseguito per la prima volta in assoluto l’inedito ed emozionante brano “Canta la vita”, tratto da “Let Your Love Be Know” di Bono Vox con il testo in italiano a firma di Zucchero.

“Canta la vita” è l’ennesima conferma di un sodalizio artistico che lega Zucchero e Bono da molti anni. In un periodo così complesso come quello che stiamo attraversando, questa canzone è un messaggio positivo di speranza e conforto per tutti. Un inno alla Vita. Un’esibizione unica in cui, nell’inciso finale, le voci di entrambi gli artisti si fondono e uniscono, per lanciare un messaggio mondiale di grande unione.

“Questa canzone è nata nella fase iniziale dell’emergenza – racconta Zucchero – Quando ho sentito Bono, eravamo entrambi molto scossi dalla drammaticità del momento che il Nord Italia stava vivendo. Però quello che ci ha colpito è stata la reazione delle persone, vederle e sentirle sui balconi cantare. Quindi ci siamo detti che avremmo dovuto fare qualcosa per sottolineare che il canto è una grande forma di resistenza. In un dramma come quello che stiamo vivendo, attraverso il canto si può essere più vicini, si può reagire insieme, in tutte le parti del mondo. La musica, attraversa i muri ed accorcia le distanze”.

L’esibizione di Zucchero andrà in onda durante la maratona multimediale #OnePeopleOnePlanet

“L’Italia – spiega Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia – è stata chiamata ad aprire le celebrazioni mondiali con una dedica a Papa Francesco che tanto ha fatto per creare consapevolezza sul cambiamento climatico. Dopo il perdono universale offerto al mondo da una piazza San Pietro completamente vuota abbiamo pensato che innalzare un canto con un artista straordinario come Zucchero, davanti ad un Colosseo illuminato di blu in una città eterna altrettanto vuota, fosse il modo migliore per dire grazie al Papa e raccogliere il Suo potente messaggio di speranza. Non riesco ad immaginare un modo migliore per celebrare il 50’ Earth Day.”
L’intervento di Zucchero è stato reso possibile grazie alla preziosa collaborazione di Gaia Saltalamacchia presidente dell’associazione culturale MagArt e di Giulia Morello, direttrice artistica di Earth Day Italia ed alla collaborazione del Gruppo ACEA.

La maratona italiana è parte della kermesse mediatica globale intitolata #Earthrise che coinvolge i 193 Paesi membri delle Nazioni Unite ed è animata da numerosi interventi, approfondimenti, testimonianze, performance e campagne. #OnePeopleOnePlanet vuole rappresentare lo spirito del Villaggio per la Terra del quale la maratona mediatica riprende i temi: educazione ambientale, tutela della natura e sviluppo sostenibile, solidarietà, partecipazione. Moltissimi saranno i contributi video che verranno trasmessi in diretta e on demand sulla piattaforma www.onepeopleoneplanet.it.

Earth Day 2020: la Giornata Mondiale della Terra compie 50 anni

Oggi, 22 aprile 2020, compie 50 anni la Giornata Mondiale della Terra. Iniziativa nata nel 1970 da una manifestazione spontanea di 20 milioni di cittadini americani, a protestare per l’inquinamento dopo un appello del governatore Gaylord Nelson. Da quel momento l’Earth Day è diventato un momento di riflessione volto all’ambiente.

Il tema di quest’anno è il clima, tema che rischia di essere accantonato dalla pandemia, ma gli esperti sottolineano quanto sia importante tutelare l’ambiente e vigilare sui governi che, desiderosi di far ripartire l’economia, potrebbero mettere da parte le leggi a tutela dell’ambiente.

All’Italia l’onore di aprire le celebrazioni mondiali, dedicandole a Papa Francesco nel quinto Anniversario della sua enciclica Laudato si’. Il programma mondiale delle dirette streaming prevede l’intervento di Barack Obama, Leonardo DiCaprio e il dialogo tra Greta Thurnberg e il direttore del Potsdam Institute.

In Italia tra le iniziative previste segnaliamo il grande abbraccio virtuale promosso da Legambiente con #Abbracciamola e #EarthDay, i due principali hashtag da usare per condividere sui social network le proprie foto con la Terra protagonista.

A tal proposito si aggancia la ricerca della Regione Emilia Romagna e Arpae – Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia nell’ambito del progetto europeo Prepair, che coinvolgerà l’area del bacino Nord-Adriatico, per conoscere e misurare nel dettaglio gli effetti che le misure di lockdown sulla qualità dell’aria. Oltre alla Regione, lo studio coinvolge gli altri 18 partner del progetto Prepair (Regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta, provincia di Trento e relative agenzie regionali per l’ambiente, le municipalità di Bologna, Milano, Torino, l’agenzia ambientale slovena Arso, Fondazione Lombardia per l’Ambiente Fla e la società consortile emiliano-romagnola Arter), la Rete italiana ambiente e salute Rias (sviluppata nell’ambito di un progetto finanziato dal Ministero della salute) e il gruppo di lavoro regionale ambiente e salute che unisce gli esperti di Arpae, dei Dipartimenti di Sanità pubblica e dei diversi Servizi regionali.
“Lo studio servirà anche a mettere a punto, nella fase 3 (post Covid-19), una strategia condivisa per i nuovi piani e programmi per il miglioramento della qualità dell’aria e il contrasto ai cambiamenti climatici, che dovranno tenere conto di un contesto socioeconomico completamente mutato – sottolinea l’assessore regionale all’Ambiente, Irene PrioloSuperato il periodo di prima emergenza, la ripresa delle attività economiche e sociali dovrà necessariamente essere orientata verso una maggiore sostenibilità, con ancora più slancio verso una transizione ecologica che ci consenta di creare una società più equa, un territorio più sicuro e rispettare le necessità delle generazioni future”.

Lo studio
Le misure di contenimento dell’epidemia Covid-19 hanno portato ad una drastica limitazione del traffico (fino a -80%) e di molte attività produttive industriali; per questo offrono un’opportunità inedita di valutare sperimentalmente l’efficacia di queste misure sulla qualità dell’aria e di indagare, attraverso studi scientifici rigorosi, la possibile relazione tra pandemia e inquinamento atmosferico.
La Regione Emilia-Romagna ha, quindi, deciso di promuovere uno studio per estendere le conoscenze maturate nell’ambito del progetto europeo Prepair, incrociando i dati epidemiologici con quelli ambientali relativi alla concentrazione di inquinanti e alle variazioni delle emissioni in relazione ai consumi energetici, al traffico locale e autostradale e alle condizioni meteorologiche. Questi dati saranno utilizzati per valutare l’esposizione della popolazione agli inquinanti atmosferici nelle condizioni precedenti e durante il lockdown.
I risultati saranno valutati da un comitato scientifico, appositamente costituito, e resi disponibili per altre indagini a livello nazionale e internazionale. Un lavoro che nel suo iter prevederà anche il coinvolgimento prima di tutto delle Regioni del bacino padano, delle principali istituzioni di ricerca, del centro meteo e del mondo associativo ambientalista.

Come sarà il cinema dopo il coronavirus? C’è chi propone il ritorno del drive in

Attualmente è impossibile andare al cinema e c’è chi ha proposto il ritorno dei drive in per potersi gustare un film in tutta sicurezza. L’idea parte da CNA Roma insieme a una rete di esercenti del settore che, grazie alla tecnologia fornita da Tixter, riescono a trovare una soluzione in questi tempi di pandemia.

“CineDrive”, questo è il nome del progetto, sarà un tuffo negli anni ’60, ma che permetterà a tutti di potersi guastare un film insieme, ma nella sicurezza della propria auto. Come riporta Today.it, Stefano Di Niola, Segretario di Cna di Roma, spiega il progetto “Questo primo passaggio porta il CineDrive a fare da apripista per le successive aperture delle Arene cinematografiche ed infine alla riapertura delle nostre sale cinematografiche che riteniamo non sarà immediata. Questa grandissima opportunità ci consentirà non solo di non farci trovare orfani del grande schermo, ma ci darà la possibilità di vivere la magia delle serate all’aperto in macchina come nelle immagini dei drive-in di tanti anni fa”.

“Il nostro valore aggiunto è sicuramente la collaborazione con Moviemedia, società concessionaria leader come numero di schermi e presenza territoriale, che abbiamo al nostro fianco in questo percorso organizzativo. Con Moviemedia si apre una finestra essenziale sul panorama nazionale, per poter vincere la sfida al supporto del settore, mettendo forza, conoscenza e grandi risorse nel progetto. Siamo certi che raccoglieremo la sensibilità e il sostegno delle istituzioni, in particolare del Comune di Roma e della Regione Lazio, essendo con ogni probabilità l’unica manifestazione che potrà svolgersi nei prossimi mesi all’aperto. CNA Cinema e Audiovisivo di Roma sarà il promotore di questa iniziativa riservata esclusivamente agli esercenti, in attesa della tanto auspicata riapertura delle nostre sale cinematografiche” commenta Mario Perchiazzi, Presidente di CNA Cinema e Audiovisivo.

Foto: facebook CNA di Roma

Fase 2: come cambierà il lavoro? Si ipotizza una sanificazione dell’abbigliamento provato in negozio

In attesa di un protocollo nazionale unico, si ipotizza come poter riaprire le prime aziende e negozi, in particolare abbigliamento e calzature nella fase 2. Al Governo si sta discutendo di come garantire la sicurezza personale di clienti ed esercenti nei negozi a dettaglio, si parla quindi di guanti e mascherine, dispenser per il disinfettante, code all’esterno e distanza di un metro da poter mantenere. Tra le tante misure si discute anche sul poter mantenere aperti i negozi 7 giorni su 7 per evitare assembramenti e di prolungare gli orari di apertura per chi sarà in condizione di sostenere le spese. Per il settore dell’abbigliamento si dovrà pensare a una sanificazione dei camerini e degli abiti provati dai clienti, provvedendo a sistemi di sterilizzazione efficaci.

Le opere pubbliche sono già ripartite e si avvicina anche la riapertura dei cantieri privati, dove si potrà mantenere una distanza di sicurezza tra i lavoratori, regola che dovrà essere rispettata anche nelle cave e miniere.

L’Inail evidenzia che le aziende dovranno provvedere alla nomina di un medico competente ad hoc per il periodo d’emergenza sanitaria, o trovare soluzioni alternative, che possa effettuare visite anche a richiesta dei lavoratori. Il medico permetterà di proteggere i soggetti suscettibili e di poter garantire il rientro di chi si è ammalato di Covid-19 in tutta sicurezza. Inoltre l’Inail suggerisce la “sorveglianza sanitaria eccezionale” per i lavoratori con età superiore ai 55 anni o al di sotto di tale età se soffrono di patologie.

Grazie Angeli: le testimonianze degli eroi silenziosi di questi giorni così difficili

Microfoni aperti all’Italia migliore. Ai nostri microfoni, martedì 21 aprile si sono avvicendate le testimonianze di alcuni dei silenziosi eroi di questi giorni così difficili. Medici, infermieri, Oss, autisti di ambulanze, volontari, radiologi, fino alle addette alle pulizie dei reparti più difficili. Persone capaci di affrontare fatica, sacrifici, scomodità, turni logoranti e di andare avanti, correndo anche rischi, ma restando sempre in prima linea per aiutare.
Racconti commossi ed emozionanti di chi non perde il proprio lato più umano anche davanti a circostanze terribili e a decisioni difficili.
Grazie agli ascoltatori per la loro partecipazione e il grande calore.

Grazie a Coop Alleanza 3.0.

Il programma è condotto da Clarissa Martinelli e Antonio Valli, alla regia audio e video Angelone, Paolo, Mario.
Grazie a Gianni Prandi, Leonello, Alessandro, Valentina e a tutti coloro che hanno dato il loro contributo.

 

I vostri messaggi:

Allergie e sintomi da COVID19, importante non confonderle

Con la bella stagione cominciano le allergie e in questo particolare momento storico è fondamentale evitare di confondere i sintomi di stagione con quelli da COVID19 e prestare attenzione al corretto utilizzo dei farmaci contro l’allergia.

La vera sfida è distinguere i sintomi dell’allergia da quelli del COVID19. “Le allergie– commenta il prof. Giovanni Pellacani di UNIMORE, Direttore della Dermatologia del Policlinico che al suo interno ha il Servizio di Allergologia – danno sintomi per certi versi sovrapponibili a quelli dei pazienti COVID19 sintomatici, ma con delle importanti differenze. Innanzitutto, un’allergia non dà di per sé febbre sopra i 38 gradi. Quindi, se un paziente sa di essere allergico e non sviluppa febbre deve pensare che il problema sia l’allergia. L’allergia, inoltre, risponde a terapie specifiche a cui i sintomi del COVID19 non rispondono. In caso un paziente non sappia di essere allergico e nutra dei dubbi, il Medico di Medicina Generale saprà indirizzare il cittadino verso il corretto percorso diagnostico.”

A questo proposito è importante sottolineare che il Servizio di allergologia del Policlinico, attivo all’interno della Struttura Complessa di Dermatologia continua ad assicurare le urgenze, la somministrazione dei farmaci biologici e l’attività salvavita come centro di riferimento nazionale per il veleno da imenotteri. L’accesso è rimasto invariato per le attività prioritarie, mentre i medici sono disponibili per consulenze telefoniche per i pazienti già seguiti.

“È importante riconoscere i sintomi – spiega la dottoressa Laura Bonzano, allergologa della AULS e del Policlinico di Modena – L’allergia stagionale presenta un interessamento del naso, detto rinorrea, caratterizzato da perdita di liquido e sternuti, associata alla lacrimazione di entrambi degli occhi. Al contrario, il COVID19 comporta occlusione del naso e secrezioni negli occhi meno frequente e spesso ad inizio monolaterale. È fondamentale che i pazienti allergici proseguano le terapie antiallergiche a livello nasale e bronchiale e a livello sistemico già prescritte secondo le indicazioni del proprio medico di riferimento”

Marco Ligabue: è online il video di “Dentro”

Oggi è uscito il nuovo singolo di Marco Ligabue dal titolo “Dentro”, il brano precede l’uscita di un album che racchiude i migliori pezzi di questi anni del cantautore emiliano.
“Dentro” è una canzone composta interamente in questi giorni di quarantena, un brano totalmente home-made, il video è stato montato in pochi giorni in casa da Marco, è il suo regalo per la figlia, fatto con il cuore e con l’anima piena di speranza per un futuro migliore. Ad oggi le views sono 250 mila.

“Dentro” è un abbraccio, una carezza un bacio mancato. Un segno di speranza.

Marco Ligabue, reduce dal successo di All Togheter Now a cui ha partecipato per due edizioni, ha deciso di scrivere una canzone intima dove racconta la nostalgia per la figlia, un tema attuale in questo periodo di lontananza forzata per tutti.
La storia di un padre che attende di riabbracciare il suo amore più grande.

«Papà, dobbiamo prenderci almeno venti gelati giganti, fare TikTok insieme e divertirci con quella challenge che mi avevi promesso!» Queste le parole di Viola durante una delle tante videochiamate in cui si dicono che si rivedranno presto.
“Mentre mia figlia mi elenca i progetti per il dopo quarantena” dichiara il cantautore “dentro di me scatta una molla e scrivo di getto una canzone per lei.
Conoscendo mia figlia, è il miglior modo per farle una sorpresa e accorciare la distanza fisica che ci separa in questo momento”.

Marco Ligabue spiega come nasce il brano: “Dentro è dedicata a mia figlia, ma anche a tutti quelli che sentono la distanza di qualcuno, soprattutto in questo momento così delicato. Ci ritroviamo chiusi “dentro”, tra quattro mura, ma forse stiamo scoprendo qualcosa di più importante “dentro” di noi.
Ho abbozzato il brano voce e chitarra e poi l’ho spedito in California a Corrado Rustici, amico e produttore artistico di livello internazionale. In pochi giorni lui ha arrangiato il pezzo e abbiamo velocemente mixato il tutto.
Il video l’ho realizzato direttamente da casa.
Ho pensato ad immagini in bianco e nero, che rispecchiassero queste giornate opache, meno colorate.
Ho inserito scene di grande attualità, come strade deserte, medici eroi, gente ai balconi che non vuole abbattersi e reagisce, e tanto altro, per incentrare la visione su come stiamo vivendo oggi. Non poteva, ovviamente, mancare la protagonista del brano, mia figlia Viola.
È un pezzo che vuole essere un abbraccio per tutti in questa tosta quarantena.
Per il finale, però, ho scelto immagini a colori, segnale inequivocabile di grande speranza, per augurarci di ritornare presto alla vita che desideriamo”.

Ascolta l’intervista realizzata da Georgia Passuello

 

Ecco il video del nuovo singolo:

Addio a Carlo Sabatini, il doppiatore di Ian McKellen e Morgan Freeman

Addio a Carlo Sabatini, storico doppiatore di attori come Ian McKellen (Magneto negli X-Men e Gandalf ne Il signore degli anelli) e Morgan Freeman che abbiamo potuto apprezzare in tanti film tra cui Le Al della libertà e Robin Hood. Sabatini aveva 88 anni e a darne notizia è stato proprio il figlio Gabriele sui social.

Nella sua carriera ha doppiato anche Clint Eastwood, Donald Sutherland, Kris Kristofferson, Alain Delon, Paul Newman, Robert Duvall e Marlon Brando. Oltre al cinema, aveva prestato la sua voce a numerose serie tv, tra cui Willy il principe di Bel Air.

Che estate sarà in Riviera Romagnola?

Ancora sono da definire le modalità della fase 2, ma c’è già un gran parlare dell’estate e del turismo, mentre gli stabilimenti balneari iniziano a preparare tutto per la stagione. Tramontata l’idea delle gabbie in plexiglass, sulla Riviera Romagnola si parla di ordinazioni servite sotto l’ombrellone, steward adibiti al controllo e a far rispettare le distanze di sicurezza, spiagge a numero chiuso o su prenotazione per evitare assembramenti. Come riporta il Resto del Carlino, il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, esclude totalmente l’idea del plexiglass: “Noi pensiamo a una spiaggia senza plexiglass, perchè quella non può essere la risposta. Al contrario servono ombrelloni distanziati, molto più di oggi, e uno steward in ogni stabilimento balneare per dare una mano a contenere le distanze e aiutare con i dispositivi di protezione”.

Anche gli hotel dovranno organizzarsi in modo da servire i pasti in camera o in luoghi in cui non creare assembramenti, ma le associazioni del turismo e alberghiere sono già in possesso di un protocollo da seguire per le misure di sicurezza da adottare durante la stagione turistica. Manca però una decisione corale, per ora ogni sindaco delle città della riviera ha in mente una soluzione da adottare diversa da quella del vicino e ci sarà il problema della gestione delle spiagge libere e delle aree gioco dei bambini.
Non ci rimane che rimanere in attesa delle direttive.

Zucchero: elogiato dal Guardian per la sua esibizione al “One World – Together at Home”

Grandi elogi per Zucchero e la sua performance al “One World – Together at Home”, la maratona benefica organizzata da Lady Gaga con più di sessanta artisti internazionali. A portare un tocco di Italia in questo concerto casalingo ci sono stati proprio Andrea Bocelli e Zucchero.

A quest’ultimo sono arrivati gli elogi di Ben Beaumont-Thomas, critico musicale del Guardian, che ha commentato così la sua esibizione: “Ma è stata la star italiana Zucchero a rubare la scena, rileggendo ‘Everybody’s Gotta Learn Sometimes’ al pianoforte. La canzone dei Korgis parla della perdita dell’innocenza nella presa di coscienza del potere puro dell’amore, ma in un contesto del genere assume un significato ancora più profondo: il dolore del cordoglio e l’inevitabilità della morte”.

I complimenti però arrivano anche dall’Italia, precisamente da Fabio Fazio durante l’ospitata a Che Tempo Che Fa, dove Zucchero ha raccontato come sta vivendo la quarantena: “Sto bene, sono qui a casa”. All’artista però manca il suo adorato pubblico: “Mi manca la tournée, mi manca il contatto con il pubblico – aggiunge – Abbiamo bisogno del contatto umano, abbiamo bisogno dell’abbraccio. Il nostro mestiere è fatto così”.

Zucchero: per l’Earth Day interpreta “Canta la vita” dal Colosseo

Questa notte, mercoledì 22 aprile, in occasione del 50° Anniversario della Giornata Mondiale della Terra (Earth Day), Zucchero in una Piazza Colosseo deserta a Roma ha eseguito per la prima volta in assoluto l’inedito ed emozionante brano “Canta la vita”, tratto da “Let Your Love Be Know” di Bono Vox con il testo in italiano a firma di Zucchero.

“Canta la vita” è l’ennesima conferma di un sodalizio artistico che lega Zucchero e Bono da molti anni. In un periodo così complesso come quello che stiamo attraversando, questa canzone è un messaggio positivo di speranza e conforto per tutti. Un inno alla Vita. Un’esibizione unica in cui, nell’inciso finale, le voci di entrambi gli artisti si fondono e uniscono, per lanciare un messaggio mondiale di grande unione.

“Questa canzone è nata nella fase iniziale dell’emergenza – racconta Zucchero – Quando ho sentito Bono, eravamo entrambi molto scossi dalla drammaticità del momento che il Nord Italia stava vivendo. Però quello che ci ha colpito è stata la reazione delle persone, vederle e sentirle sui balconi cantare. Quindi ci siamo detti che avremmo dovuto fare qualcosa per sottolineare che il canto è una grande forma di resistenza. In un dramma come quello che stiamo vivendo, attraverso il canto si può essere più vicini, si può reagire insieme, in tutte le parti del mondo. La musica, attraversa i muri ed accorcia le distanze”.

L’esibizione di Zucchero andrà in onda durante la maratona multimediale #OnePeopleOnePlanet

“L’Italia – spiega Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia – è stata chiamata ad aprire le celebrazioni mondiali con una dedica a Papa Francesco che tanto ha fatto per creare consapevolezza sul cambiamento climatico. Dopo il perdono universale offerto al mondo da una piazza San Pietro completamente vuota abbiamo pensato che innalzare un canto con un artista straordinario come Zucchero, davanti ad un Colosseo illuminato di blu in una città eterna altrettanto vuota, fosse il modo migliore per dire grazie al Papa e raccogliere il Suo potente messaggio di speranza. Non riesco ad immaginare un modo migliore per celebrare il 50’ Earth Day.”
L’intervento di Zucchero è stato reso possibile grazie alla preziosa collaborazione di Gaia Saltalamacchia presidente dell’associazione culturale MagArt e di Giulia Morello, direttrice artistica di Earth Day Italia ed alla collaborazione del Gruppo ACEA.

La maratona italiana è parte della kermesse mediatica globale intitolata #Earthrise che coinvolge i 193 Paesi membri delle Nazioni Unite ed è animata da numerosi interventi, approfondimenti, testimonianze, performance e campagne. #OnePeopleOnePlanet vuole rappresentare lo spirito del Villaggio per la Terra del quale la maratona mediatica riprende i temi: educazione ambientale, tutela della natura e sviluppo sostenibile, solidarietà, partecipazione. Moltissimi saranno i contributi video che verranno trasmessi in diretta e on demand sulla piattaforma www.onepeopleoneplanet.it.

Earth Day 2020: la Giornata Mondiale della Terra compie 50 anni

Oggi, 22 aprile 2020, compie 50 anni la Giornata Mondiale della Terra. Iniziativa nata nel 1970 da una manifestazione spontanea di 20 milioni di cittadini americani, a protestare per l’inquinamento dopo un appello del governatore Gaylord Nelson. Da quel momento l’Earth Day è diventato un momento di riflessione volto all’ambiente.

Il tema di quest’anno è il clima, tema che rischia di essere accantonato dalla pandemia, ma gli esperti sottolineano quanto sia importante tutelare l’ambiente e vigilare sui governi che, desiderosi di far ripartire l’economia, potrebbero mettere da parte le leggi a tutela dell’ambiente.

All’Italia l’onore di aprire le celebrazioni mondiali, dedicandole a Papa Francesco nel quinto Anniversario della sua enciclica Laudato si’. Il programma mondiale delle dirette streaming prevede l’intervento di Barack Obama, Leonardo DiCaprio e il dialogo tra Greta Thurnberg e il direttore del Potsdam Institute.

In Italia tra le iniziative previste segnaliamo il grande abbraccio virtuale promosso da Legambiente con #Abbracciamola e #EarthDay, i due principali hashtag da usare per condividere sui social network le proprie foto con la Terra protagonista.

A tal proposito si aggancia la ricerca della Regione Emilia Romagna e Arpae – Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia nell’ambito del progetto europeo Prepair, che coinvolgerà l’area del bacino Nord-Adriatico, per conoscere e misurare nel dettaglio gli effetti che le misure di lockdown sulla qualità dell’aria. Oltre alla Regione, lo studio coinvolge gli altri 18 partner del progetto Prepair (Regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta, provincia di Trento e relative agenzie regionali per l’ambiente, le municipalità di Bologna, Milano, Torino, l’agenzia ambientale slovena Arso, Fondazione Lombardia per l’Ambiente Fla e la società consortile emiliano-romagnola Arter), la Rete italiana ambiente e salute Rias (sviluppata nell’ambito di un progetto finanziato dal Ministero della salute) e il gruppo di lavoro regionale ambiente e salute che unisce gli esperti di Arpae, dei Dipartimenti di Sanità pubblica e dei diversi Servizi regionali.
“Lo studio servirà anche a mettere a punto, nella fase 3 (post Covid-19), una strategia condivisa per i nuovi piani e programmi per il miglioramento della qualità dell’aria e il contrasto ai cambiamenti climatici, che dovranno tenere conto di un contesto socioeconomico completamente mutato – sottolinea l’assessore regionale all’Ambiente, Irene PrioloSuperato il periodo di prima emergenza, la ripresa delle attività economiche e sociali dovrà necessariamente essere orientata verso una maggiore sostenibilità, con ancora più slancio verso una transizione ecologica che ci consenta di creare una società più equa, un territorio più sicuro e rispettare le necessità delle generazioni future”.

Lo studio
Le misure di contenimento dell’epidemia Covid-19 hanno portato ad una drastica limitazione del traffico (fino a -80%) e di molte attività produttive industriali; per questo offrono un’opportunità inedita di valutare sperimentalmente l’efficacia di queste misure sulla qualità dell’aria e di indagare, attraverso studi scientifici rigorosi, la possibile relazione tra pandemia e inquinamento atmosferico.
La Regione Emilia-Romagna ha, quindi, deciso di promuovere uno studio per estendere le conoscenze maturate nell’ambito del progetto europeo Prepair, incrociando i dati epidemiologici con quelli ambientali relativi alla concentrazione di inquinanti e alle variazioni delle emissioni in relazione ai consumi energetici, al traffico locale e autostradale e alle condizioni meteorologiche. Questi dati saranno utilizzati per valutare l’esposizione della popolazione agli inquinanti atmosferici nelle condizioni precedenti e durante il lockdown.
I risultati saranno valutati da un comitato scientifico, appositamente costituito, e resi disponibili per altre indagini a livello nazionale e internazionale. Un lavoro che nel suo iter prevederà anche il coinvolgimento prima di tutto delle Regioni del bacino padano, delle principali istituzioni di ricerca, del centro meteo e del mondo associativo ambientalista.

Come sarà il cinema dopo il coronavirus? C’è chi propone il ritorno del drive in

Attualmente è impossibile andare al cinema e c’è chi ha proposto il ritorno dei drive in per potersi gustare un film in tutta sicurezza. L’idea parte da CNA Roma insieme a una rete di esercenti del settore che, grazie alla tecnologia fornita da Tixter, riescono a trovare una soluzione in questi tempi di pandemia.

“CineDrive”, questo è il nome del progetto, sarà un tuffo negli anni ’60, ma che permetterà a tutti di potersi guastare un film insieme, ma nella sicurezza della propria auto. Come riporta Today.it, Stefano Di Niola, Segretario di Cna di Roma, spiega il progetto “Questo primo passaggio porta il CineDrive a fare da apripista per le successive aperture delle Arene cinematografiche ed infine alla riapertura delle nostre sale cinematografiche che riteniamo non sarà immediata. Questa grandissima opportunità ci consentirà non solo di non farci trovare orfani del grande schermo, ma ci darà la possibilità di vivere la magia delle serate all’aperto in macchina come nelle immagini dei drive-in di tanti anni fa”.

“Il nostro valore aggiunto è sicuramente la collaborazione con Moviemedia, società concessionaria leader come numero di schermi e presenza territoriale, che abbiamo al nostro fianco in questo percorso organizzativo. Con Moviemedia si apre una finestra essenziale sul panorama nazionale, per poter vincere la sfida al supporto del settore, mettendo forza, conoscenza e grandi risorse nel progetto. Siamo certi che raccoglieremo la sensibilità e il sostegno delle istituzioni, in particolare del Comune di Roma e della Regione Lazio, essendo con ogni probabilità l’unica manifestazione che potrà svolgersi nei prossimi mesi all’aperto. CNA Cinema e Audiovisivo di Roma sarà il promotore di questa iniziativa riservata esclusivamente agli esercenti, in attesa della tanto auspicata riapertura delle nostre sale cinematografiche” commenta Mario Perchiazzi, Presidente di CNA Cinema e Audiovisivo.

Foto: facebook CNA di Roma

Fase 2: come cambierà il lavoro? Si ipotizza una sanificazione dell’abbigliamento provato in negozio

In attesa di un protocollo nazionale unico, si ipotizza come poter riaprire le prime aziende e negozi, in particolare abbigliamento e calzature nella fase 2. Al Governo si sta discutendo di come garantire la sicurezza personale di clienti ed esercenti nei negozi a dettaglio, si parla quindi di guanti e mascherine, dispenser per il disinfettante, code all’esterno e distanza di un metro da poter mantenere. Tra le tante misure si discute anche sul poter mantenere aperti i negozi 7 giorni su 7 per evitare assembramenti e di prolungare gli orari di apertura per chi sarà in condizione di sostenere le spese. Per il settore dell’abbigliamento si dovrà pensare a una sanificazione dei camerini e degli abiti provati dai clienti, provvedendo a sistemi di sterilizzazione efficaci.

Le opere pubbliche sono già ripartite e si avvicina anche la riapertura dei cantieri privati, dove si potrà mantenere una distanza di sicurezza tra i lavoratori, regola che dovrà essere rispettata anche nelle cave e miniere.

L’Inail evidenzia che le aziende dovranno provvedere alla nomina di un medico competente ad hoc per il periodo d’emergenza sanitaria, o trovare soluzioni alternative, che possa effettuare visite anche a richiesta dei lavoratori. Il medico permetterà di proteggere i soggetti suscettibili e di poter garantire il rientro di chi si è ammalato di Covid-19 in tutta sicurezza. Inoltre l’Inail suggerisce la “sorveglianza sanitaria eccezionale” per i lavoratori con età superiore ai 55 anni o al di sotto di tale età se soffrono di patologie.

Grazie Angeli: le testimonianze degli eroi silenziosi di questi giorni così difficili

Microfoni aperti all’Italia migliore. Ai nostri microfoni, martedì 21 aprile si sono avvicendate le testimonianze di alcuni dei silenziosi eroi di questi giorni così difficili. Medici, infermieri, Oss, autisti di ambulanze, volontari, radiologi, fino alle addette alle pulizie dei reparti più difficili. Persone capaci di affrontare fatica, sacrifici, scomodità, turni logoranti e di andare avanti, correndo anche rischi, ma restando sempre in prima linea per aiutare.
Racconti commossi ed emozionanti di chi non perde il proprio lato più umano anche davanti a circostanze terribili e a decisioni difficili.
Grazie agli ascoltatori per la loro partecipazione e il grande calore.

Grazie a Coop Alleanza 3.0.

Il programma è condotto da Clarissa Martinelli e Antonio Valli, alla regia audio e video Angelone, Paolo, Mario.
Grazie a Gianni Prandi, Leonello, Alessandro, Valentina e a tutti coloro che hanno dato il loro contributo.

 

I vostri messaggi:

Allergie e sintomi da COVID19, importante non confonderle

Con la bella stagione cominciano le allergie e in questo particolare momento storico è fondamentale evitare di confondere i sintomi di stagione con quelli da COVID19 e prestare attenzione al corretto utilizzo dei farmaci contro l’allergia.

La vera sfida è distinguere i sintomi dell’allergia da quelli del COVID19. “Le allergie– commenta il prof. Giovanni Pellacani di UNIMORE, Direttore della Dermatologia del Policlinico che al suo interno ha il Servizio di Allergologia – danno sintomi per certi versi sovrapponibili a quelli dei pazienti COVID19 sintomatici, ma con delle importanti differenze. Innanzitutto, un’allergia non dà di per sé febbre sopra i 38 gradi. Quindi, se un paziente sa di essere allergico e non sviluppa febbre deve pensare che il problema sia l’allergia. L’allergia, inoltre, risponde a terapie specifiche a cui i sintomi del COVID19 non rispondono. In caso un paziente non sappia di essere allergico e nutra dei dubbi, il Medico di Medicina Generale saprà indirizzare il cittadino verso il corretto percorso diagnostico.”

A questo proposito è importante sottolineare che il Servizio di allergologia del Policlinico, attivo all’interno della Struttura Complessa di Dermatologia continua ad assicurare le urgenze, la somministrazione dei farmaci biologici e l’attività salvavita come centro di riferimento nazionale per il veleno da imenotteri. L’accesso è rimasto invariato per le attività prioritarie, mentre i medici sono disponibili per consulenze telefoniche per i pazienti già seguiti.

“È importante riconoscere i sintomi – spiega la dottoressa Laura Bonzano, allergologa della AULS e del Policlinico di Modena – L’allergia stagionale presenta un interessamento del naso, detto rinorrea, caratterizzato da perdita di liquido e sternuti, associata alla lacrimazione di entrambi degli occhi. Al contrario, il COVID19 comporta occlusione del naso e secrezioni negli occhi meno frequente e spesso ad inizio monolaterale. È fondamentale che i pazienti allergici proseguano le terapie antiallergiche a livello nasale e bronchiale e a livello sistemico già prescritte secondo le indicazioni del proprio medico di riferimento”

Marco Ligabue: è online il video di “Dentro”

Oggi è uscito il nuovo singolo di Marco Ligabue dal titolo “Dentro”, il brano precede l’uscita di un album che racchiude i migliori pezzi di questi anni del cantautore emiliano.
“Dentro” è una canzone composta interamente in questi giorni di quarantena, un brano totalmente home-made, il video è stato montato in pochi giorni in casa da Marco, è il suo regalo per la figlia, fatto con il cuore e con l’anima piena di speranza per un futuro migliore. Ad oggi le views sono 250 mila.

“Dentro” è un abbraccio, una carezza un bacio mancato. Un segno di speranza.

Marco Ligabue, reduce dal successo di All Togheter Now a cui ha partecipato per due edizioni, ha deciso di scrivere una canzone intima dove racconta la nostalgia per la figlia, un tema attuale in questo periodo di lontananza forzata per tutti.
La storia di un padre che attende di riabbracciare il suo amore più grande.

«Papà, dobbiamo prenderci almeno venti gelati giganti, fare TikTok insieme e divertirci con quella challenge che mi avevi promesso!» Queste le parole di Viola durante una delle tante videochiamate in cui si dicono che si rivedranno presto.
“Mentre mia figlia mi elenca i progetti per il dopo quarantena” dichiara il cantautore “dentro di me scatta una molla e scrivo di getto una canzone per lei.
Conoscendo mia figlia, è il miglior modo per farle una sorpresa e accorciare la distanza fisica che ci separa in questo momento”.

Marco Ligabue spiega come nasce il brano: “Dentro è dedicata a mia figlia, ma anche a tutti quelli che sentono la distanza di qualcuno, soprattutto in questo momento così delicato. Ci ritroviamo chiusi “dentro”, tra quattro mura, ma forse stiamo scoprendo qualcosa di più importante “dentro” di noi.
Ho abbozzato il brano voce e chitarra e poi l’ho spedito in California a Corrado Rustici, amico e produttore artistico di livello internazionale. In pochi giorni lui ha arrangiato il pezzo e abbiamo velocemente mixato il tutto.
Il video l’ho realizzato direttamente da casa.
Ho pensato ad immagini in bianco e nero, che rispecchiassero queste giornate opache, meno colorate.
Ho inserito scene di grande attualità, come strade deserte, medici eroi, gente ai balconi che non vuole abbattersi e reagisce, e tanto altro, per incentrare la visione su come stiamo vivendo oggi. Non poteva, ovviamente, mancare la protagonista del brano, mia figlia Viola.
È un pezzo che vuole essere un abbraccio per tutti in questa tosta quarantena.
Per il finale, però, ho scelto immagini a colori, segnale inequivocabile di grande speranza, per augurarci di ritornare presto alla vita che desideriamo”.

Ascolta l’intervista realizzata da Georgia Passuello

 

Ecco il video del nuovo singolo:

Addio a Carlo Sabatini, il doppiatore di Ian McKellen e Morgan Freeman

Addio a Carlo Sabatini, storico doppiatore di attori come Ian McKellen (Magneto negli X-Men e Gandalf ne Il signore degli anelli) e Morgan Freeman che abbiamo potuto apprezzare in tanti film tra cui Le Al della libertà e Robin Hood. Sabatini aveva 88 anni e a darne notizia è stato proprio il figlio Gabriele sui social.

Nella sua carriera ha doppiato anche Clint Eastwood, Donald Sutherland, Kris Kristofferson, Alain Delon, Paul Newman, Robert Duvall e Marlon Brando. Oltre al cinema, aveva prestato la sua voce a numerose serie tv, tra cui Willy il principe di Bel Air.

Che estate sarà in Riviera Romagnola?

Ancora sono da definire le modalità della fase 2, ma c’è già un gran parlare dell’estate e del turismo, mentre gli stabilimenti balneari iniziano a preparare tutto per la stagione. Tramontata l’idea delle gabbie in plexiglass, sulla Riviera Romagnola si parla di ordinazioni servite sotto l’ombrellone, steward adibiti al controllo e a far rispettare le distanze di sicurezza, spiagge a numero chiuso o su prenotazione per evitare assembramenti. Come riporta il Resto del Carlino, il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, esclude totalmente l’idea del plexiglass: “Noi pensiamo a una spiaggia senza plexiglass, perchè quella non può essere la risposta. Al contrario servono ombrelloni distanziati, molto più di oggi, e uno steward in ogni stabilimento balneare per dare una mano a contenere le distanze e aiutare con i dispositivi di protezione”.

Anche gli hotel dovranno organizzarsi in modo da servire i pasti in camera o in luoghi in cui non creare assembramenti, ma le associazioni del turismo e alberghiere sono già in possesso di un protocollo da seguire per le misure di sicurezza da adottare durante la stagione turistica. Manca però una decisione corale, per ora ogni sindaco delle città della riviera ha in mente una soluzione da adottare diversa da quella del vicino e ci sarà il problema della gestione delle spiagge libere e delle aree gioco dei bambini.
Non ci rimane che rimanere in attesa delle direttive.

Zucchero: elogiato dal Guardian per la sua esibizione al “One World – Together at Home”

Grandi elogi per Zucchero e la sua performance al “One World – Together at Home”, la maratona benefica organizzata da Lady Gaga con più di sessanta artisti internazionali. A portare un tocco di Italia in questo concerto casalingo ci sono stati proprio Andrea Bocelli e Zucchero.

A quest’ultimo sono arrivati gli elogi di Ben Beaumont-Thomas, critico musicale del Guardian, che ha commentato così la sua esibizione: “Ma è stata la star italiana Zucchero a rubare la scena, rileggendo ‘Everybody’s Gotta Learn Sometimes’ al pianoforte. La canzone dei Korgis parla della perdita dell’innocenza nella presa di coscienza del potere puro dell’amore, ma in un contesto del genere assume un significato ancora più profondo: il dolore del cordoglio e l’inevitabilità della morte”.

I complimenti però arrivano anche dall’Italia, precisamente da Fabio Fazio durante l’ospitata a Che Tempo Che Fa, dove Zucchero ha raccontato come sta vivendo la quarantena: “Sto bene, sono qui a casa”. All’artista però manca il suo adorato pubblico: “Mi manca la tournée, mi manca il contatto con il pubblico – aggiunge – Abbiamo bisogno del contatto umano, abbiamo bisogno dell’abbraccio. Il nostro mestiere è fatto così”.

Gaia De Laurentiis a Casa Pavarotti

Il 2 luglio 2025, Gaia De Laurentiis, insieme a Riccardo Barbera e Laura Manzini al pianoforte, terrà uno spettacolo chiamato “Vi racconto Madame Curie,...