Il 25 aprile del 1945 è stato un giorno fondamentale per la storia d’Italia, simbolo della vittoriosa lotta di resistenza contro chi ci aveva occupato togliendoci ogni libertà. Per tutti era la fine della guerra, della dittatura, delle privazioni, anni di sofferenze e di morti.
Oggi tutto il mondo, come allora, spera in una nuova liberazione dal nemico che è quello del Covid-19. Un nemico invisibile, aggressivo, portatore di morte sta sconvolgendo la vita di tutti, dalla libertà personale all’economia. Una nuova guerra da combattere tutti in prima linea. Dopo la liberazione, con la fine della guerra, il nostro Paese si avviò verso un nuovo futuro speranza e coraggio. Come allora, passata questa tempesta, saremo chiamati a ricostruire un mondo più giusto, equo e sostenibile.
Festeggiamo allora, tutti insieme, anche restando in casa.
Molti comuni, associazioni, semplici cittadini stanno organizzando iniziative ed attività per dare ancora maggiore forza al significato di quel giorno che, per colpa di un nuovo nemico, non ci vedrà nelle strade, ma in diretta social, alla radio, in tv o ai flash-mob dai balconi a cantare l’Inno di Mameli e “Bella Ciao”.