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L’Emilia Romagna arruola medici e infermieri formati all’estero

Aperto un bando della Regione per reclutare temporaneamente personale sanitario da tutto il mondo. L’assessore Donini: “Tutte le forze in campo per rendere ancora più efficiente la lotta al contagio”. Dall’inizio dell’emergenza sono oltre 2.000 gli operatori assunti

Medici e infermieri dall’estero per rinforzare la schiera di personale impegnato a fronteggiare, in Emilia-Romagna, l’emergenza Coronavirus. La chiamata giunge dalla Regione, che ha aperto oggi un bando (le informazioni e l’assistenza alla compilazione della domanda potrà essere richiesta alla casella di posta elettronica COVID19.profsanemerg@regione.emilia-romagna.it) per reclutare operatori sanitari da destinare subito e temporaneamente alle strutture ospedaliere di tutto il territorio regionale, da Piacenza a Rimini.
La manifestazione di interesse è rivolta a medici chirurghi e infermieri iscritti all’albo del Paese di provenienza (da qualsiasi parte del mondo), interessati ad esercitare sul territorio regionale la professione conseguita all’estero e regolata da specifiche direttive dell’Unione Europea.
Le Aziende sanitarie e gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico regionali che ne hanno necessità, potranno selezionare, tra i professionisti che manifesteranno interesse, quelli più idonei alle esigenze di cura della popolazione nell’attuale fase emergenziale Covid-19.

“Con questo nuovo bando – sottolinea l’assessore alle Politiche per la Salute, Raffaele Doninisi rafforza il piano straordinario di assunzioni, che come Regione abbiamo varato dall’inizio dell’emergenza sanitaria e che ci ha permesso di assumere già più di duemila operatori. Le Aziende sanitarie e gli Irccs, a partire dalle province più colpite, potranno avvalersi di professionalità provenienti da tutto il mondo, per affiancare e dare sollievo al nostro personale sanitario, già tanto provato in questo periodo critico. Si tratta di un arruolamento di medici temporaneamente in organico al nostro sistema sanitario fermo restando il rapporto con la propria organizzazione di provenienza”.

Sono complessivamente 2.056 gli operatori assunti in Emilia-Romagna dall’inizio dell’emergenza: 421 medici, 1.032 infermieri, 464 operatori socio-sanitari e 148 altre figure professionali. Di questi, a Piacenza ne sono andati 266 (60 medici, 131 infermieri, 39 operatori sociosanitari, 36 altri profili), all’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma 234 (83 medici, 71 infermieri, 65 operatori sociosanitari, 15 altri profili) e all’Ausl di Parma 124 (41 medici, 43 infermieri, 19 operatori sociosanitari, 21 altri profili).

MotoGp 2020: rinviate le gare al Mugello e Catalogna

Anche l’inizio della stagione di MotoGp è stato rinviato: dopo Le Mans, anche le gare al Mugello e in Catalogna sono state posticipate. Le gare avrebbero dovuto tenersi tra il 29 e il 31 maggio e dal 5 al 7 giugno.

Inevitabile la decisione presa da FIM, IRTA e Dorna, alla luce della situazione di grande incertezza legata all’emergenza coronavirus. Quel che sembra sicuro, stando al comunicato diffuso, è che i Gran Premi rinviati verranno recuperati, anche se ancora non si sa quando.

Ancora non si sa se Valentino Rossi e colleghi scenderanno in pista nelle gare di Sachsering e di Assen previste per il 21 e 28 giugno. Il debutto della MotoGp potrebbe andare in scena in Finlandia, il 12 luglio, se non addirittura il 9 agosto in Repubblica Ceca.

Coronavirus: luna di miele infinita per una coppia sudafricana bloccata alla Maldive

Nonostante lo scoppiare della pandemia, Raul e Olivia De Freitas, una maestra e un macellaio di Città del Capo (Sudafrica), sono riusciti a convolare a nozze il 22 marzo e a partire per un romantico viaggio di nozze. Destinazione Maldive: un paradiso in un resort di lusso da 700 euro a notte, che però ora sta diventando un vero incubo per la coppia.

La coppia infatti è impossibilitata a tornare a casa e sta rimanendo nel resort a proprie spese. Il loro viaggio di nozze doveva durare solo una settimana, come era stato organizzato con l’agenzia di viaggio con tutte le rassicurazioni dell’agenzia turistica. Purtroppo, a pochi giorni dal loro arrivo, le autorità delle Maldive hanno chiuso l’aeroporto. C’è chi è riuscito a tornare prendendo in fretta gli ultimi voli a disposizione, ma la coppia di Città del Capo non è stata così fortunata.

Contattando il consolato e poi l’ambasciata più vicina, in Sri Lanka, Raul e Olivia scoprono che per il rimpatrio servono 100mila dollari per un aereo privato. Una spesa da dividere con altri 40 sudafricani presenti al momento alle Maldive, ma la metà di loro è irraggiungibile e l’affare salta.

La luna di miele continua, mentre la sede diplomatica rinvia la data di rientro a Johannesburg. Come riporta il New York Time, la coppia ha cambiato resort, spostandosi in un’altra struttura a 5 stelle insieme ad altri sudafricani bloccati alle Maldive e il governo aiuterà nelle spese di soggiorno forzato fino al rientro a casa.

Lady Gaga annuncia un concerto virtuale benefico con grandissimi ospiti

Un concerto virtuale di beneficienza con i grandi artisti internazionali e personaggi del mondo dello spettacolo. Tutto questo per raccogliere fondi e aiutare gli operatori sanitari duramente colpiti dalla pandemia di coronavirus.

L’evento mediatico, annunciato da Lady Gaga, si chiamerà “One World: Together at Home” e sarà trasmesso su più reti televisive e digitali in tutto il mondo il 18 aprile.
Tra i grandi della musica che si esibiranno ci saranno Paul McCartney, Lizzo, Billie Eilish, Andrea Bocelli, Alanis Morrissette, David Beckham e le esibizioni saranno presentate da conduttori come Jimmy Kimmel, Jimmy Fallon e Stephen Colbert.

Miss Germanotta si è collegata in video durante il briefing sul coronavirus dell’OMS per svelare il progetto, uno sforzo congiunto con il gruppo Global Citizen. E come riporta Lady Gaga, al momento sono già stati raccolti 35 milioni di dollari per aiutare durante l’emergenza sanitaria. I soldi infatti andranno a beneficio del Fondo dell’Oms per combatter il covid-19. L’obiettivo è raccogliere fondi in anticipo rispetto al concerto virtuale, in modo da lasciare che gli spettatori si godano lo spettacolo in tutta tranquillità.

 

Coronavirus, fa la spesa undici volte in un giorno: anziana multata

Esce undici volte in un giorno per far spesa e viene multata dagli agenti di polizia. E’ successo a Grado, come riporta il quotidiano triestino Il Piccolo. L’anziana è stata multata per 280 euro (che saliranno a 400 se non pagherà il debito entro trenta giorni) dopo esser stata messa in guardia dagli agenti, ma quando i poliziotti si sono accorti che le loro raccomandazioni erano del tutto inascoltate, hanno deciso di passare ai fatti.

Il fatto è avvenuto sabato scorso, 4 aprile. La donna era stata avvistata un paio di volte ad aggirarsi nel quartiere con una busta della spesa. La polizia l’aveva fermata dopo la seconda uscita, avvertendola di non mettere a repentaglio la sua salute e di rimanere a casa e l’anziana ha fatto rientro a casa. Sosta che non è durata molto, infatti la signora è uscita di nuovo dopo poco. Gli agenti avrebbero contato ben undici uscite prima di intervenire in modo concreto multandola.

Pink e il figlio di tre anni positivi al Coronavirus

Per fortuna è tutto andato bene per Pink e il figlio di tre anni, Jameson Moon. Entrambi avevano mostrato i primi sintomi del Covid-19 un paio di settimane fa, quando già avevano incominciato il loro isolamento da quarantena. Come scrive la cantante in un post sui propri canali social, dopo un primo test positivo, sono risultati negativi al termine dell’isolamento: “Solo pochi giorni fa siamo stati ritestati e ora siamo per fortuna negativi. È assurda l’incapacità del nostro governo di non rendere i test più accessibili. Questa malattia è seria e reale. La gente deve sapere che la malattia colpisce i giovani e vecchi, sani e poco sani, ricchi e poveri, e dobbiamo rendere i test gratuiti e più accessibili per proteggere i nostri figli, le nostre famiglie, i nostri amici e le nostre comunità”.

Oltre a elencare le donazioni complessive di 1 milione di dollari ai fondi d’emergenza per il Coronavirus, la cantante ha cercato di sensibilizzare i suoi fan sulla pericolosità del virus con un appello disperato: “Le prossime due settimane sono cruciali: per favore, restate a casa. Per favore. Rimanete a casa”.

Enrico Manzini di Manzini Amministrazioni

Nuovo appuntamento con Capitani Coraggiosi, lo spazio che Radio Bruno vuole mettere a disposizione delle aziende e della associazioni del territorio che nonostante il momento di grande difficoltà sono presenti per i propri clienti ed i propri associati.
Oggi vi presentiamo Enrico Manzini, titolare dell’attività di famiglia Manzini Amministrazioni, specializzata in amministrazioni condominiali e di direzionali commerciali con sedi a Mirandola, Modena e Bologna.

Sentiamolo intervistato da Chiara Tassi.

Chi è Manzini Amministrazioni?

Manzini Amministrazioni è uno studio specializzato in amministrazioni condominiali e di direzionali commerciali che lavora per assicurare ai propri clienti la miglior gestione degli immobili.
La struttura aziendale è implementata per la pianificazione di una puntuale conduzione tecnica e manutentiva degli edifici, sia per le parti comuni che per le necessità di carattere privato. Il coordinamento diretto degli interventi permette di conciliare le attività lavorative con le singole esigenze. L’applicazione di tale metodologia operativa e la costante reperibilità dedicata alle emergenze facilitano la vita in condominio.

Scuola, approvato il decreto: se non si rientra entro il 18 maggio, tutti promossi per la maturità con esame orale online

Se non si tornerà in classe entro il 18 maggio, ci sarà un’unica prova orale online per tutti i maturandi e nessun esame di terza media, ma solo una valutazione del consiglio di classe. Per gli studenti degli anni intermedi, invece, ci saranno scrutini a distanza e promozione all’anno successivo. Questo è quanto è previsto nel decreto sulla scuola che è stato approvato dal Consiglio dei ministri.

Se si dovesse tornare in classe prima di metà maggio, la maturità consisterà in una prova nazionale di italiano gestita dal ministero dell’Istruzione e da una seconda prova preparata dalla commissione interna, oltre all’orale. Le competenze acquisite nei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento costituiscono parte del colloquio. Per i candidati esterni le prove si svolgeranno al termine dell’emergenza sanitaria. Tutti gli alunni dell’ultimo anno saranno ammessi agli esami, quelli delle classi intermedie saranno promossi e i debiti recuperati l’anno successivo.

La scuola potrà riprendere a settembre prima di quanto stabilito dal calendario scolastico, salvo intese in Conferenza Stato-Regioni e resteranno validi, anche per il prossimo anno, i libri di testo adottati quest’anno. Sospesi i viaggi d’istruzione e le iniziative di gemellaggio.

Tre milioni di mascherine gratuite per i cittadini dell’Emilia Romagna

La prima fornitura di mascherine da parte della Regione sarà in distribuzione da mercoledì ai Comuni e saranno a disposizione di tutte le persone. I Comuni provvederanno a renderle disponibili attraverso le modalità che riterranno più efficaci e che potranno passare anche per le farmacie e parafarmacie o punti come edicole e tabaccherie. Possibili nuovi stock sulla base delle necessità e degli approvvigionamenti.

Tre milioni di mascherine saranno messe a disposizione gratuitamente dalla Regione per tutti i cittadini dell’Emilia Romagna.
Di queste, 1 milione viene destinato al sistema delle imprese, per garantire il rispetto dei rigidi requisiti di sicurezza qualora dovessero concretizzarsi ipotesi di graduali riaperture in alcuni comparti economici.

Nel momento in cui si rafforza la risposta sociale e individuale contro il Coronavirus, con la conferma di misure regionali ulteriormente restrittive rispetto a quelle nazionali, si vuole incentivare il più possibile l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale soprattutto nei luoghi chiusi come i servizi essenziali e gli esercizi di vendita, a partire dagli alimentari, la cui attività non è stata sospesa. Per ovviare alle difficoltà di chi non riesce a reperirle, la Regione è pronta a partire con questa prima fornitura.

A partire da mercoledì, le mascherine saranno distribuite ai Comuni tramite la rete della Protezione civile regionale dei COC, i Centri operativi comunali. I Comuni provvederanno quindi a renderle disponibili attraverso le modalità che riterranno più efficaci e che potranno passare anche per le farmacie e parafarmacie o punti come edicole e tabaccherie.

“Mettiamo subito a disposizione un numero di mascherine pari a tre emiliano-romagnoli su quattro, con l’obiettivo di proseguire a farlo sulla base di quelle che saranno le reali esigenze e dopo aver garantito i dispositivi di protezione in primo luogo a chi è in prima linea ogni giorno, e cioè gli operatori sanitari e socioassistenziali. Senza proclami, intendiamo continuare a fare tutto ciò che è possibile e necessario fare per fermare il contagio”, ha dichiarato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini.

Covid19: il sollievo dagli “Sportelli d’ascolto”

La testimonianza della psicologa Marta Viappiani, responsabile dell’Equipe psicosociale del Nuovo Intergruppo Parma.

Ogni evento traumatico, come è ormai noto, ancor più a chi lo vive, porta con sé ulteriori traumi che possono ripercuotersi sia fisicamente che psicologicamente. E l’emergenza sanitaria da Covid19 che stiamo vivendo a livello mondiale sta facendo tabula rasa di tutti i nostri punti di riferimento. Oltre ad aver seminato morte ovunque e a tutti i livelli, fregandosene dei ceti sociali e di ogni altro tipo di differenze che caratterizzano la specie umana, sta destabilizzando tutti noi consapevoli di avere di fronte un nemico invisibile che può insinuarsi nelle nostre vite in un attimo e cambiarle drammaticamente sia sotto l’aspetto sanitario e che quello umano.
Non parliamo del disordine che sta provocando a livello economico. Psicologicamente è una bomba pronta ad esplodere se non si possiede una struttura interiore abbastanza forte da permettere lucidità ed equilibrio.
E’ per tutti questi motivi che negli anni si è realizzato il potere del sostegno psicologico rivolto a tutti coloro che rimangono coinvolti dall’emergenza, sia chi la vive da cittadino, sia chi sull’evento è chiamato ad operare.
Lo hanno dimostrato terremoti, incidenti stradali, ferroviari, aerei, drammi familiari. Oggi noi siamo dentro l’emergenza più grande, più imponente, più devastante, che la nostra società moderna possa ricordare.
Tutti questi motivi portano senza ombra di dubbio, le persone e gli operatori, ad aver bisogno di un sostegno psicologico.
In tempo di Covid 19 anche la modalità è cambiata, necessariamente. Infatti non potendo incontrare personalmente chi ha bisogno, non potendo mischiarsi fisicamente in nuclei di persone sopravissute all’evento, tutto diventa telematico o telefonico.
Una forza importante io trovo sia proprio il contatto telefonico, come dimostrano i risultati degli Sportelli d’ascolto che indietro nel tempo si chiamavano (e ancora in qualche caso si chiamano) ‘telefoni amici’.

A rispondere alle chiamate in genere psicologi o psicoterapeuti o assistenti sociali, personale altamente formato proprio sulla specifica emergenza per poter essere utile alla massima potenza. Come è forte il potere della voce, rassicurante, l’emozione che comunque viaggia da un capo all’altro del telefono, il sentirsi ascoltati e soprattutto compresi nella difficoltà emotiva, non giudicati e soprattutto indirizzati verso la risoluzione.
Per motivi di lavoro la mia strada ha incrociato quella dello ‘Sportello d’Ascolto? del Nuovo Intergruppo Parma’, associazione di volontariato che fa capo al Coordinamento Provinciale della Protezione Civile. E’ stato attivato immediatamente, intorno ai primi di febbraio. E’ un servizio gratuito operativo tutti i giorni dalle 9 alle 19 a questi numeri: 3394033298 oppure 3491855002.

Io ho contattato la responsabile del servizio, la psicologa Marta Viappiani alla quale ho chiesto innanzitutto chi in maggioranza si sta rivolgendo allo sportello telefonico.
“Noi come equipe psicosociale nelle emergenze della Protezione Civile di Parma, abbiamo messo in atto tutta una serie di ascolto alle telefonate che possono arrivare da chiunque, dai medici ai soccorritori, dal personale sanitario alla cittadinanza, alla nostra comunità. Fino ad oggi si è rivolta a noi in massima parte, proprio la cittadinanza, le persone che chiamano perché hanno paura, hanno attacchi di ansia e chiedono a noi un supporto. Ancora le altre categorie non ci hanno interpellati, ma le aspettiamo più avanti”

Potrebbe essere che sono ancora troppo attivi sull’emergenza per avere solo un piccolo spazio per realizzare di aver bisogno di un supporto psicologico?
“Sì sì, lei ha ragione, secondo me è proprio per il fatto che lavorano 12-14 ore al giorno io. Sia i medici che gli infermieri, ma anche i nostri volontari, fanno dei turni lunghissimi che implicano tante mansioni, a partire dalla sanificazione delle ambulanze, al trasporto dei pazienti, all’accoglienza, alla cura e alla gestione dei pazienti e tantissimo altro ancora. Io sono convinta che arriveranno tutti nel corso di questa estate, quando probabilmente, come si spera, la tensione si sarà allentata dando spazio alla percezione di se stessi e dei vuoti o degli stati emotivi in crisi. Oggi tutte le loro energie le mettono a disposizione del ruolo che ricoprono”

E per quanto riguarda invece quelli che chiamano, quali sono le domande che vi rivolgono con maggiore frequenza?
“Io ho ricevuto tutta una serie di richieste da parte di persone che hanno perso i propri cari, come una signora rimasta vedova a causa del Coronavirus e che ora era terrorizzata per sé e per i figli.
Ho ascoltato persone che hanno perso il papà, con la mamma positiva in ospedale e non sapevano come comunicarle il decesso. Ho ricevuto telefonate di persone sole, sotto attacco di panico e con crisi di ansia, ho anche ascoltato persone che avevano molta rabbia perché incapaci di trovare un colpevole a tutto questo, al perché del virus che sta seminando morte e terrore come in una guerra, perche’ si vorrebbe trovare un caprio espiatorio… Ho ascoltato persone piene di inquietudine.
Poi c’è un altra problematica non meno importante, un senso di ruminazione. Con il bombardamento (e continuiamo ad utilizzare termini bellici) mediatico in atto, la gente non pensa ad altro, pensa solo al virus, non parlano d’altro e sono spaesate e spaventate. Questo produce molta irritabilità, preoccupazioni, insonnie, inappetenze, disturbi gastrici, coliti, tutte sintomatologie psicosomatiche, ma che portano le persone a pensare di covare i sintomi del virus. In questo caso il nostro compito ovviamente è anche quello di indirizzarle al loro medico di base”

Per chi non l’ha mai provato un supporto di questo tipo probabilmente non si rende conto di quanto anche solo la parola di una persona, esperta ovviamente, possa essere di sollievo di supporto
“Sì sì ha ragione, io mi sto accorgendo di una parte proprio di persone che non mi aspettavo, persone che si mettono nelle nostre mani e ci chiedono cosa possano fare e/o cosa noi ne pensiamo. Certo è gratificante da una parte, ma dall’altra parte ti riempie di responsabilità per cui stiamo attentissimi. Noi siamo una rete di psicologi e psicoterapeuti a rispondere alle chiamate del nostro Sportello e ogni giorno ci confrontiamo tra di noi, facciamo alcuni debriefing per organizzare sempre al meglio la nostra attività di supporto e siamo anche molto contenti di quello che possiamo offrire in questa emergenza”

Ci sono consigli pratici e spiccioli che potrebbe rivolgere alle persone per poter vivere meglio questa nostra imbrigliata quotidianità?
“Intanto vorrei che siano consapevoli che tutti i sintomi che ho elencato sono normali, sono la nostra difesa ad un evento assolutamente anormale, quindi intanto dobbiamo normalizzare lo stato emotivo alterato per non farci trasportare dalle paure ed ansie che emergono. Si dovrebbe ridurre, dove è possibile, il bombardamento mediatico che ci travolge durante la giornata proprio per quello che dicevo prima, tutta la comunicazione oggi, in ogni momento della giornata è focalizzata sul virus. Invece sarebbe sufficiente seguire una o due volte al giorno un notiziario di fiducia per avere gli aggiornamenti, per poi fare/vedere/ascoltare altro.
Un altro metodo che può regalare grandi benefici è quello delle tecniche di rilassamento, per chi le conosce, come lo yoga, la mindfulness, il training autogeno,…Per chi invece conoscesse poco o addirittura nulla, nel web c’è tanto materiale per poter imparare, tanti tutorial.
Un altro espediente è quello di ritrovare le proprie passione, imparare a ritagliarsi del tempo per..riprendere a leggere? A scrivere? A cucinare? A disegnare? A comporre musica?…e quanto altro.
Insomma dobbiamo trovare tutte le forme a noi naturali appunto per indurre in noi una normalizzazione dello stato emotivo, piuttosto che poi ricorrere a farmaci o psicofarmaci. In questa situazione anormale, sta a noi, normalizzare“

Patrizia Santini

L’Emilia Romagna arruola medici e infermieri formati all’estero

Aperto un bando della Regione per reclutare temporaneamente personale sanitario da tutto il mondo. L’assessore Donini: “Tutte le forze in campo per rendere ancora più efficiente la lotta al contagio”. Dall’inizio dell’emergenza sono oltre 2.000 gli operatori assunti

Medici e infermieri dall’estero per rinforzare la schiera di personale impegnato a fronteggiare, in Emilia-Romagna, l’emergenza Coronavirus. La chiamata giunge dalla Regione, che ha aperto oggi un bando (le informazioni e l’assistenza alla compilazione della domanda potrà essere richiesta alla casella di posta elettronica COVID19.profsanemerg@regione.emilia-romagna.it) per reclutare operatori sanitari da destinare subito e temporaneamente alle strutture ospedaliere di tutto il territorio regionale, da Piacenza a Rimini.
La manifestazione di interesse è rivolta a medici chirurghi e infermieri iscritti all’albo del Paese di provenienza (da qualsiasi parte del mondo), interessati ad esercitare sul territorio regionale la professione conseguita all’estero e regolata da specifiche direttive dell’Unione Europea.
Le Aziende sanitarie e gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico regionali che ne hanno necessità, potranno selezionare, tra i professionisti che manifesteranno interesse, quelli più idonei alle esigenze di cura della popolazione nell’attuale fase emergenziale Covid-19.

“Con questo nuovo bando – sottolinea l’assessore alle Politiche per la Salute, Raffaele Doninisi rafforza il piano straordinario di assunzioni, che come Regione abbiamo varato dall’inizio dell’emergenza sanitaria e che ci ha permesso di assumere già più di duemila operatori. Le Aziende sanitarie e gli Irccs, a partire dalle province più colpite, potranno avvalersi di professionalità provenienti da tutto il mondo, per affiancare e dare sollievo al nostro personale sanitario, già tanto provato in questo periodo critico. Si tratta di un arruolamento di medici temporaneamente in organico al nostro sistema sanitario fermo restando il rapporto con la propria organizzazione di provenienza”.

Sono complessivamente 2.056 gli operatori assunti in Emilia-Romagna dall’inizio dell’emergenza: 421 medici, 1.032 infermieri, 464 operatori socio-sanitari e 148 altre figure professionali. Di questi, a Piacenza ne sono andati 266 (60 medici, 131 infermieri, 39 operatori sociosanitari, 36 altri profili), all’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma 234 (83 medici, 71 infermieri, 65 operatori sociosanitari, 15 altri profili) e all’Ausl di Parma 124 (41 medici, 43 infermieri, 19 operatori sociosanitari, 21 altri profili).

MotoGp 2020: rinviate le gare al Mugello e Catalogna

Anche l’inizio della stagione di MotoGp è stato rinviato: dopo Le Mans, anche le gare al Mugello e in Catalogna sono state posticipate. Le gare avrebbero dovuto tenersi tra il 29 e il 31 maggio e dal 5 al 7 giugno.

Inevitabile la decisione presa da FIM, IRTA e Dorna, alla luce della situazione di grande incertezza legata all’emergenza coronavirus. Quel che sembra sicuro, stando al comunicato diffuso, è che i Gran Premi rinviati verranno recuperati, anche se ancora non si sa quando.

Ancora non si sa se Valentino Rossi e colleghi scenderanno in pista nelle gare di Sachsering e di Assen previste per il 21 e 28 giugno. Il debutto della MotoGp potrebbe andare in scena in Finlandia, il 12 luglio, se non addirittura il 9 agosto in Repubblica Ceca.

Coronavirus: luna di miele infinita per una coppia sudafricana bloccata alla Maldive

Nonostante lo scoppiare della pandemia, Raul e Olivia De Freitas, una maestra e un macellaio di Città del Capo (Sudafrica), sono riusciti a convolare a nozze il 22 marzo e a partire per un romantico viaggio di nozze. Destinazione Maldive: un paradiso in un resort di lusso da 700 euro a notte, che però ora sta diventando un vero incubo per la coppia.

La coppia infatti è impossibilitata a tornare a casa e sta rimanendo nel resort a proprie spese. Il loro viaggio di nozze doveva durare solo una settimana, come era stato organizzato con l’agenzia di viaggio con tutte le rassicurazioni dell’agenzia turistica. Purtroppo, a pochi giorni dal loro arrivo, le autorità delle Maldive hanno chiuso l’aeroporto. C’è chi è riuscito a tornare prendendo in fretta gli ultimi voli a disposizione, ma la coppia di Città del Capo non è stata così fortunata.

Contattando il consolato e poi l’ambasciata più vicina, in Sri Lanka, Raul e Olivia scoprono che per il rimpatrio servono 100mila dollari per un aereo privato. Una spesa da dividere con altri 40 sudafricani presenti al momento alle Maldive, ma la metà di loro è irraggiungibile e l’affare salta.

La luna di miele continua, mentre la sede diplomatica rinvia la data di rientro a Johannesburg. Come riporta il New York Time, la coppia ha cambiato resort, spostandosi in un’altra struttura a 5 stelle insieme ad altri sudafricani bloccati alle Maldive e il governo aiuterà nelle spese di soggiorno forzato fino al rientro a casa.

Lady Gaga annuncia un concerto virtuale benefico con grandissimi ospiti

Un concerto virtuale di beneficienza con i grandi artisti internazionali e personaggi del mondo dello spettacolo. Tutto questo per raccogliere fondi e aiutare gli operatori sanitari duramente colpiti dalla pandemia di coronavirus.

L’evento mediatico, annunciato da Lady Gaga, si chiamerà “One World: Together at Home” e sarà trasmesso su più reti televisive e digitali in tutto il mondo il 18 aprile.
Tra i grandi della musica che si esibiranno ci saranno Paul McCartney, Lizzo, Billie Eilish, Andrea Bocelli, Alanis Morrissette, David Beckham e le esibizioni saranno presentate da conduttori come Jimmy Kimmel, Jimmy Fallon e Stephen Colbert.

Miss Germanotta si è collegata in video durante il briefing sul coronavirus dell’OMS per svelare il progetto, uno sforzo congiunto con il gruppo Global Citizen. E come riporta Lady Gaga, al momento sono già stati raccolti 35 milioni di dollari per aiutare durante l’emergenza sanitaria. I soldi infatti andranno a beneficio del Fondo dell’Oms per combatter il covid-19. L’obiettivo è raccogliere fondi in anticipo rispetto al concerto virtuale, in modo da lasciare che gli spettatori si godano lo spettacolo in tutta tranquillità.

 

Coronavirus, fa la spesa undici volte in un giorno: anziana multata

Esce undici volte in un giorno per far spesa e viene multata dagli agenti di polizia. E’ successo a Grado, come riporta il quotidiano triestino Il Piccolo. L’anziana è stata multata per 280 euro (che saliranno a 400 se non pagherà il debito entro trenta giorni) dopo esser stata messa in guardia dagli agenti, ma quando i poliziotti si sono accorti che le loro raccomandazioni erano del tutto inascoltate, hanno deciso di passare ai fatti.

Il fatto è avvenuto sabato scorso, 4 aprile. La donna era stata avvistata un paio di volte ad aggirarsi nel quartiere con una busta della spesa. La polizia l’aveva fermata dopo la seconda uscita, avvertendola di non mettere a repentaglio la sua salute e di rimanere a casa e l’anziana ha fatto rientro a casa. Sosta che non è durata molto, infatti la signora è uscita di nuovo dopo poco. Gli agenti avrebbero contato ben undici uscite prima di intervenire in modo concreto multandola.

Pink e il figlio di tre anni positivi al Coronavirus

Per fortuna è tutto andato bene per Pink e il figlio di tre anni, Jameson Moon. Entrambi avevano mostrato i primi sintomi del Covid-19 un paio di settimane fa, quando già avevano incominciato il loro isolamento da quarantena. Come scrive la cantante in un post sui propri canali social, dopo un primo test positivo, sono risultati negativi al termine dell’isolamento: “Solo pochi giorni fa siamo stati ritestati e ora siamo per fortuna negativi. È assurda l’incapacità del nostro governo di non rendere i test più accessibili. Questa malattia è seria e reale. La gente deve sapere che la malattia colpisce i giovani e vecchi, sani e poco sani, ricchi e poveri, e dobbiamo rendere i test gratuiti e più accessibili per proteggere i nostri figli, le nostre famiglie, i nostri amici e le nostre comunità”.

Oltre a elencare le donazioni complessive di 1 milione di dollari ai fondi d’emergenza per il Coronavirus, la cantante ha cercato di sensibilizzare i suoi fan sulla pericolosità del virus con un appello disperato: “Le prossime due settimane sono cruciali: per favore, restate a casa. Per favore. Rimanete a casa”.

Enrico Manzini di Manzini Amministrazioni

Nuovo appuntamento con Capitani Coraggiosi, lo spazio che Radio Bruno vuole mettere a disposizione delle aziende e della associazioni del territorio che nonostante il momento di grande difficoltà sono presenti per i propri clienti ed i propri associati.
Oggi vi presentiamo Enrico Manzini, titolare dell’attività di famiglia Manzini Amministrazioni, specializzata in amministrazioni condominiali e di direzionali commerciali con sedi a Mirandola, Modena e Bologna.

Sentiamolo intervistato da Chiara Tassi.

Chi è Manzini Amministrazioni?

Manzini Amministrazioni è uno studio specializzato in amministrazioni condominiali e di direzionali commerciali che lavora per assicurare ai propri clienti la miglior gestione degli immobili.
La struttura aziendale è implementata per la pianificazione di una puntuale conduzione tecnica e manutentiva degli edifici, sia per le parti comuni che per le necessità di carattere privato. Il coordinamento diretto degli interventi permette di conciliare le attività lavorative con le singole esigenze. L’applicazione di tale metodologia operativa e la costante reperibilità dedicata alle emergenze facilitano la vita in condominio.

Scuola, approvato il decreto: se non si rientra entro il 18 maggio, tutti promossi per la maturità con esame orale online

Se non si tornerà in classe entro il 18 maggio, ci sarà un’unica prova orale online per tutti i maturandi e nessun esame di terza media, ma solo una valutazione del consiglio di classe. Per gli studenti degli anni intermedi, invece, ci saranno scrutini a distanza e promozione all’anno successivo. Questo è quanto è previsto nel decreto sulla scuola che è stato approvato dal Consiglio dei ministri.

Se si dovesse tornare in classe prima di metà maggio, la maturità consisterà in una prova nazionale di italiano gestita dal ministero dell’Istruzione e da una seconda prova preparata dalla commissione interna, oltre all’orale. Le competenze acquisite nei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento costituiscono parte del colloquio. Per i candidati esterni le prove si svolgeranno al termine dell’emergenza sanitaria. Tutti gli alunni dell’ultimo anno saranno ammessi agli esami, quelli delle classi intermedie saranno promossi e i debiti recuperati l’anno successivo.

La scuola potrà riprendere a settembre prima di quanto stabilito dal calendario scolastico, salvo intese in Conferenza Stato-Regioni e resteranno validi, anche per il prossimo anno, i libri di testo adottati quest’anno. Sospesi i viaggi d’istruzione e le iniziative di gemellaggio.

Tre milioni di mascherine gratuite per i cittadini dell’Emilia Romagna

La prima fornitura di mascherine da parte della Regione sarà in distribuzione da mercoledì ai Comuni e saranno a disposizione di tutte le persone. I Comuni provvederanno a renderle disponibili attraverso le modalità che riterranno più efficaci e che potranno passare anche per le farmacie e parafarmacie o punti come edicole e tabaccherie. Possibili nuovi stock sulla base delle necessità e degli approvvigionamenti.

Tre milioni di mascherine saranno messe a disposizione gratuitamente dalla Regione per tutti i cittadini dell’Emilia Romagna.
Di queste, 1 milione viene destinato al sistema delle imprese, per garantire il rispetto dei rigidi requisiti di sicurezza qualora dovessero concretizzarsi ipotesi di graduali riaperture in alcuni comparti economici.

Nel momento in cui si rafforza la risposta sociale e individuale contro il Coronavirus, con la conferma di misure regionali ulteriormente restrittive rispetto a quelle nazionali, si vuole incentivare il più possibile l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale soprattutto nei luoghi chiusi come i servizi essenziali e gli esercizi di vendita, a partire dagli alimentari, la cui attività non è stata sospesa. Per ovviare alle difficoltà di chi non riesce a reperirle, la Regione è pronta a partire con questa prima fornitura.

A partire da mercoledì, le mascherine saranno distribuite ai Comuni tramite la rete della Protezione civile regionale dei COC, i Centri operativi comunali. I Comuni provvederanno quindi a renderle disponibili attraverso le modalità che riterranno più efficaci e che potranno passare anche per le farmacie e parafarmacie o punti come edicole e tabaccherie.

“Mettiamo subito a disposizione un numero di mascherine pari a tre emiliano-romagnoli su quattro, con l’obiettivo di proseguire a farlo sulla base di quelle che saranno le reali esigenze e dopo aver garantito i dispositivi di protezione in primo luogo a chi è in prima linea ogni giorno, e cioè gli operatori sanitari e socioassistenziali. Senza proclami, intendiamo continuare a fare tutto ciò che è possibile e necessario fare per fermare il contagio”, ha dichiarato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini.

Covid19: il sollievo dagli “Sportelli d’ascolto”

La testimonianza della psicologa Marta Viappiani, responsabile dell’Equipe psicosociale del Nuovo Intergruppo Parma.

Ogni evento traumatico, come è ormai noto, ancor più a chi lo vive, porta con sé ulteriori traumi che possono ripercuotersi sia fisicamente che psicologicamente. E l’emergenza sanitaria da Covid19 che stiamo vivendo a livello mondiale sta facendo tabula rasa di tutti i nostri punti di riferimento. Oltre ad aver seminato morte ovunque e a tutti i livelli, fregandosene dei ceti sociali e di ogni altro tipo di differenze che caratterizzano la specie umana, sta destabilizzando tutti noi consapevoli di avere di fronte un nemico invisibile che può insinuarsi nelle nostre vite in un attimo e cambiarle drammaticamente sia sotto l’aspetto sanitario e che quello umano.
Non parliamo del disordine che sta provocando a livello economico. Psicologicamente è una bomba pronta ad esplodere se non si possiede una struttura interiore abbastanza forte da permettere lucidità ed equilibrio.
E’ per tutti questi motivi che negli anni si è realizzato il potere del sostegno psicologico rivolto a tutti coloro che rimangono coinvolti dall’emergenza, sia chi la vive da cittadino, sia chi sull’evento è chiamato ad operare.
Lo hanno dimostrato terremoti, incidenti stradali, ferroviari, aerei, drammi familiari. Oggi noi siamo dentro l’emergenza più grande, più imponente, più devastante, che la nostra società moderna possa ricordare.
Tutti questi motivi portano senza ombra di dubbio, le persone e gli operatori, ad aver bisogno di un sostegno psicologico.
In tempo di Covid 19 anche la modalità è cambiata, necessariamente. Infatti non potendo incontrare personalmente chi ha bisogno, non potendo mischiarsi fisicamente in nuclei di persone sopravissute all’evento, tutto diventa telematico o telefonico.
Una forza importante io trovo sia proprio il contatto telefonico, come dimostrano i risultati degli Sportelli d’ascolto che indietro nel tempo si chiamavano (e ancora in qualche caso si chiamano) ‘telefoni amici’.

A rispondere alle chiamate in genere psicologi o psicoterapeuti o assistenti sociali, personale altamente formato proprio sulla specifica emergenza per poter essere utile alla massima potenza. Come è forte il potere della voce, rassicurante, l’emozione che comunque viaggia da un capo all’altro del telefono, il sentirsi ascoltati e soprattutto compresi nella difficoltà emotiva, non giudicati e soprattutto indirizzati verso la risoluzione.
Per motivi di lavoro la mia strada ha incrociato quella dello ‘Sportello d’Ascolto? del Nuovo Intergruppo Parma’, associazione di volontariato che fa capo al Coordinamento Provinciale della Protezione Civile. E’ stato attivato immediatamente, intorno ai primi di febbraio. E’ un servizio gratuito operativo tutti i giorni dalle 9 alle 19 a questi numeri: 3394033298 oppure 3491855002.

Io ho contattato la responsabile del servizio, la psicologa Marta Viappiani alla quale ho chiesto innanzitutto chi in maggioranza si sta rivolgendo allo sportello telefonico.
“Noi come equipe psicosociale nelle emergenze della Protezione Civile di Parma, abbiamo messo in atto tutta una serie di ascolto alle telefonate che possono arrivare da chiunque, dai medici ai soccorritori, dal personale sanitario alla cittadinanza, alla nostra comunità. Fino ad oggi si è rivolta a noi in massima parte, proprio la cittadinanza, le persone che chiamano perché hanno paura, hanno attacchi di ansia e chiedono a noi un supporto. Ancora le altre categorie non ci hanno interpellati, ma le aspettiamo più avanti”

Potrebbe essere che sono ancora troppo attivi sull’emergenza per avere solo un piccolo spazio per realizzare di aver bisogno di un supporto psicologico?
“Sì sì, lei ha ragione, secondo me è proprio per il fatto che lavorano 12-14 ore al giorno io. Sia i medici che gli infermieri, ma anche i nostri volontari, fanno dei turni lunghissimi che implicano tante mansioni, a partire dalla sanificazione delle ambulanze, al trasporto dei pazienti, all’accoglienza, alla cura e alla gestione dei pazienti e tantissimo altro ancora. Io sono convinta che arriveranno tutti nel corso di questa estate, quando probabilmente, come si spera, la tensione si sarà allentata dando spazio alla percezione di se stessi e dei vuoti o degli stati emotivi in crisi. Oggi tutte le loro energie le mettono a disposizione del ruolo che ricoprono”

E per quanto riguarda invece quelli che chiamano, quali sono le domande che vi rivolgono con maggiore frequenza?
“Io ho ricevuto tutta una serie di richieste da parte di persone che hanno perso i propri cari, come una signora rimasta vedova a causa del Coronavirus e che ora era terrorizzata per sé e per i figli.
Ho ascoltato persone che hanno perso il papà, con la mamma positiva in ospedale e non sapevano come comunicarle il decesso. Ho ricevuto telefonate di persone sole, sotto attacco di panico e con crisi di ansia, ho anche ascoltato persone che avevano molta rabbia perché incapaci di trovare un colpevole a tutto questo, al perché del virus che sta seminando morte e terrore come in una guerra, perche’ si vorrebbe trovare un caprio espiatorio… Ho ascoltato persone piene di inquietudine.
Poi c’è un altra problematica non meno importante, un senso di ruminazione. Con il bombardamento (e continuiamo ad utilizzare termini bellici) mediatico in atto, la gente non pensa ad altro, pensa solo al virus, non parlano d’altro e sono spaesate e spaventate. Questo produce molta irritabilità, preoccupazioni, insonnie, inappetenze, disturbi gastrici, coliti, tutte sintomatologie psicosomatiche, ma che portano le persone a pensare di covare i sintomi del virus. In questo caso il nostro compito ovviamente è anche quello di indirizzarle al loro medico di base”

Per chi non l’ha mai provato un supporto di questo tipo probabilmente non si rende conto di quanto anche solo la parola di una persona, esperta ovviamente, possa essere di sollievo di supporto
“Sì sì ha ragione, io mi sto accorgendo di una parte proprio di persone che non mi aspettavo, persone che si mettono nelle nostre mani e ci chiedono cosa possano fare e/o cosa noi ne pensiamo. Certo è gratificante da una parte, ma dall’altra parte ti riempie di responsabilità per cui stiamo attentissimi. Noi siamo una rete di psicologi e psicoterapeuti a rispondere alle chiamate del nostro Sportello e ogni giorno ci confrontiamo tra di noi, facciamo alcuni debriefing per organizzare sempre al meglio la nostra attività di supporto e siamo anche molto contenti di quello che possiamo offrire in questa emergenza”

Ci sono consigli pratici e spiccioli che potrebbe rivolgere alle persone per poter vivere meglio questa nostra imbrigliata quotidianità?
“Intanto vorrei che siano consapevoli che tutti i sintomi che ho elencato sono normali, sono la nostra difesa ad un evento assolutamente anormale, quindi intanto dobbiamo normalizzare lo stato emotivo alterato per non farci trasportare dalle paure ed ansie che emergono. Si dovrebbe ridurre, dove è possibile, il bombardamento mediatico che ci travolge durante la giornata proprio per quello che dicevo prima, tutta la comunicazione oggi, in ogni momento della giornata è focalizzata sul virus. Invece sarebbe sufficiente seguire una o due volte al giorno un notiziario di fiducia per avere gli aggiornamenti, per poi fare/vedere/ascoltare altro.
Un altro metodo che può regalare grandi benefici è quello delle tecniche di rilassamento, per chi le conosce, come lo yoga, la mindfulness, il training autogeno,…Per chi invece conoscesse poco o addirittura nulla, nel web c’è tanto materiale per poter imparare, tanti tutorial.
Un altro espediente è quello di ritrovare le proprie passione, imparare a ritagliarsi del tempo per..riprendere a leggere? A scrivere? A cucinare? A disegnare? A comporre musica?…e quanto altro.
Insomma dobbiamo trovare tutte le forme a noi naturali appunto per indurre in noi una normalizzazione dello stato emotivo, piuttosto che poi ricorrere a farmaci o psicofarmaci. In questa situazione anormale, sta a noi, normalizzare“

Patrizia Santini

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