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Intervista a Nicola Gratteri, Procuratore Capo di Catanzaro, sul processo Aemilia

“Servirebbero tanti processi come Aemilia. La ‘Ndrangheta è sempre più forte e oggi stringe accordi anche con la mafia nigeriana, con la criminalità nordafricana e quella albanese.
La ‘Ndrangheta corrompe, non deve più uccidere; ha tanti soldi e oggi è molto facile corrompere qualcuno in un Comune con qualche migliaio di euro e ottenere firme e autorizzazioni. Oltre 10 anni fa, quando a Reggio Emilia dicevo di fare attenzione alla ‘Ndrangheta, a Reggio Emilia mi dicevano che facevo allarmismi inutili e non avevo prove, purtroppo”.

Parole del Procuratore Capo di Catanzaro, Nicola Gratteri; sentiamo l’intervista di Clarissa Martinelli

Andrea Mingardi presenta il suo nuovo libro e il nuovo singolo a Brunomattina

Lunedì 5 novembre, Clarissa Martinelli e Antonio Valli hanno raggiunto telefonicamente Andrea Mingardi per farsi raccontare il suo nuovo libro e il suo nuovo disco.

In “Professione Cantante”, l’artista racconta la vita da musicista, creando un manuale di sopravvivenza per chi si inoltra nella giungla del mondo della musica. Una lettura consigliatissima a chiunque voglia iniziare questo percorso.

Ci ha parlato anche del suo nuovo singolo, “La cosa più importante”, tratto dal suo ultimo album “Ho visto cose che…” che potrete ascoltare al termine dell’intervista.

Ascolta l’intervista ad Andrea Mingardi:

 

Andrea Mingardi torna alla parola scritta e lo fa, questa volta, non con una fiction ma per raccontare la sua realtà quotidiana, quella di chi svolge cioè la professione di cantante.
Una biografia, ma anche qualcosa di più: un viaggio, narrato nello stile schietto e divertente che caratterizza l’artista, attraverso i tanti anni trascorsi tra sale di registrazione e palchi, raccontandone le gioie, le frustrazioni, i mutamenti mal digeriti, gli amici, e la musica, unica e indiscussa protagonista di queste pagine. Perché la professione cantante è dura, le soddisfazioni arrivano solo dopo tante porte in faccia, e se si intraprende questo percorso lo si fa solo per una ragione: perché la si ama.

In questo libro, però, non c’è solo la voce di Mingardi. Tanti artisti hanno collaborato a queste pagine attraverso un aneddoto o un contributo. Prima fra tutti lei, la Voce: Mina. La Tigre di Cremona racconta qui i suoi primi passi nel mondo della musica, le perplessità dei genitori e la passione per Puccini della nonna.
C’è Francesco Guccini a narrare i suoi inizi nelle balere, poi Gianni Morandi, Gino Paoli, Luca Barbarossa, I Nomadi, Gaetano Curreri, Luca Carboni e molti altri.
Perché spesso gli inizi possono essere buffi o disastrosi, come ci raccontano molti di questi cantanti, ma poi si cresce, ci si fortifica e, soprattutto, prende forma la propria identità artistica. La professione cantante è fatta di tutte queste gioie e di tutti questi dolori.

Così scrive Andrea Mingardi nella quarta di copertina del libro:
«Per raccontare i risvolti, i retroscena, il gran numero di sfumature ignote e le trappole note di un mestiere così ambito e invidiato come quello del cantante necessiterebbero parecchi libri, magari scritti da autori come Arthur Miller, Charles Bukowski, Ennio Flaiano, Francis Scott Fitzgerald, Jean-Paul Sartre, Ernest Hemingway, in grado di raccontare mondi popolati da belle donne, alcol, fumo e da quell’esistenzialismo pessimista che rende misteriosamente affascinante ogni parola. Da speciali punti di vista questi maestri della letteratura avrebbero potuto raccontare le miserie e le nobiltà di un incredibile pianeta abitato da alieni come Enrico Caruso, Frank Sinatra, Aretha Franklin, Maria Callas, Luciano Pavarotti, Ray Charles e cento altri fenomeni del canto che hanno indelebilmente segnato il genere umano. Ma commetteremmo un errore se trascurassimo il sottobosco della musica del popolo, le antiche radici del canto della provincia e le ingenue mosse di generazioni dedite al culto del sudore ballereccio di moda. In questa mia fugace inquadratura, le mille storie, gli aneddoti, i tic, i sogni, le speranze e le tenere miserie dei milioni musicisti che aspirano a rilasciare autografi sono appena accennate. In fondo, i protagonisti siamo tutti noi, anime in competizione, sparpagliate sui palchi della vita, abitanti di una nazione nota per il bel canto e per essere una eterna fabbrica delle illusioni».

Intervista a Vincenzo Incenzo

Dopo aver firmato molti dei brani più belli del panorama musicale italiano e aver collaborato con i più importanti artisti del nostro Paese, ora è uscito col suo primo album “Credo” prodotto da Renato Zero. Ospite ai nostri microfoni Vincenzo Incenzo intervistato da Patrizia Santini.

Raf e Umberto Tozzi in collegamento telefonico

Raf e Umberto Tozzi oggi saranno con noi in diretta, in collegamento telefonico dalle 11.10, durante Brunomattina con Clarissa Martinelli e Antonio Valli. Ci parleranno del loro nuovo progetto che comprende il nuovo singolo, “Come una danza”, il cofanetto “Raf Tozzi” e il tour.

Non perdete la diretta radio e tv!
Sul digitale terrestre canale 256 e per l’Emilia Romagna anche il 683, in streaming sul nostro sito e sulla APP (sezione TV).

Insieme hanno già fatto un pezzo di storia della musica italiana, due grandi artisti con due repertori immensi e straordinari, due cantanti italiani che con le loro canzoni hanno fatto ballare tutto il mondo, ma soprattutto due amici: RAF e UMBERTO TOZZI oggi tornano a cantare insieme.

Il brano inedito “COME UNA DANZA” (Friends & Partners), da domani, lunedì 22 ottobre, in rotazione radiofonica e disponibile in tutte le piattaforme digitali, segna il grande ritorno di una storia in comune, di una complicità davanti e dietro le quinte, 30 anni dopo “Gente di Mare”.

Il brano sarà presentato per la prima volta questa sera, domenica 21 ottobre, in prima serata a “Che tempo che fa”, in diretta su Rai 1.

E dal 30 aprile 2019 Raf e Tozzi saranno protagonisti di un imperdibile tour che li vedrà per la prima volta insieme e che farà cantare e ballare il pubblico dei palasport delle principali città italiane, sulle note dei successi che hanno conquistato intere generazioni, in Italia e all’estero.
Queste le date a oggi confermate del tour “RAF TOZZI” (prodotto da F&P GROUP in collaborazione con Colorsound):
30 aprile: RIMINI – RDS STADIUM
3 maggio: REGGIO CALABRIA – PALASPORT
4 maggio: ACIREALE – PAL’ART HOTEL
6 maggio: BARI – PALA FLORIO
7 maggio: EBOLI – PALA SELE
9 maggio: ANCONA – PALA PROMETEO
13 maggio: MILANO – MEDIOLANUM FORUM
16 maggio: FIRENZE – NELSON MANDELA FORUM
18 maggio: ROMA – PALA LOTTOMATICA
21 maggio: BOLOGNA – UNIPOL ARENA
23 maggio: TREVISO – PALA VERDE
24 maggio: BRESCIA – BRIXIA FORUM
25 maggio: TORINO – PALA ALPITOUR

I biglietti saranno disponibili dalle ore 11.00 di martedì 23 ottobre su TicketOne.it e dalle ore 11.00 di lunedì 29 ottobre nei punti vendita e nelle prevendite abituali.

 

Quando un anno fa Raf e Umberto Tozzi, amici da una vita, si sono ritrovati sul magico palco dell’Arena di Verona in occasione del concerto-evento di Tozzi “40 Anni Che Ti Amo”, in entrambi si è acceso l’entusiasmo di tornare a collaborare, di cantare insieme, di condividere lo stesso palco.

“Come una danza, nella notte, lentamente crescerà…”: “COME UNA DANZA”, è stata scritta e prodotta da Raf, pensata per essere arricchita e valorizzata dalla collaborazione a due voci con Tozzi.

Il brano è accompagnato da un video diretto da Gaetano Morbioli, che sarà online da domani, lunedì 22 ottobre, sul canale RafTozziVEVO. Nel video, i due artisti camminano contro corrente, attorniati da una folla di persone che, in un primo momento, si dirige nella direzione opposta alla loro. È un contrastare le avversità del quotidiano, cercando e trovando una direzione e una positività anche quando non sembra essere presente.

Ad anticipare il tour, il 30 novembre uscirà il disco “RAF TOZZI” pubblicato da Sugar, con distribuzione Artist First, nei digital store e nei negozi tradizionali. Il nuovo doppio disco raccoglie ricordi ed emozioni travolgenti attraverso i più grandi successi dei due artisti.

Trenta tracce, in versione rimasterizzata, che uniscono canzoni diventate intramontabili come: “Gloria” che con i suoi 32 milioni di copie vendute, raggiunge i primi posti delle classifiche americane, inserita in numerose colonne sonore tra cui: “Flashdance”, “The Wolf of Wall Street”, “South Park”, “Glee”, “Tonya”; “Self Control” uno dei brani italiani più famosi di sempre, pubblicato in oltre 21 paesi nel mondo; “Si può dare di più” – scritto da Giancarlo Bigazzi, Umberto Tozzi e Raf vincitore del Festival di Sanremo 1987 nell’interpretazione dello stesso Tozzi con Enrico Ruggeri e Gianni Morandi; “Io camminerò”; “Ti Pretendo”; “Ti Amo”; “Cosa resterà degli anni 80”; “Sei la più bella del mondo”; “Immensamente”; “Io muoio di te”; “Infinito”, queste solo alcune.

Si aggiungono anche due bonus track del brano “Gente di Mare”, l’originale in versione rimasterizzata, la seconda in una veste speciale “GENTE DI MARE – New Version 2018”. Il brano è stato cantato da Raf e Umberto Tozzi nel 1987 all’Eurofestival, classificandosi al terzo posto ed è rimasto per ventisette settimane nelle classifiche italiane.

A seguito dell’acquisizione dei cataloghi di Umberto Tozzi e Raf, Sugar è orgogliosa di tornare a lavorare sul repertorio di due artisti straordinari insieme ai quali ha raggiunto vertici tutt’oggi irripetibili di successo in Italia e all’estero.

Luca Carboni in diretta a Radio Bruno

Luca Carboni sarà DJ per una sera nei nostri studi mercoledì 26 settembre, dalle 19.00 alle 20.00, insieme a Georgia Passuello e Simone Ruscetta.
Non perdete la diretta radio e tv!
Sul digitale terrestre canale 256 e per l’Emilia Romagna anche il 683, in streaming sul nostro sito e sulla APP (sezione TV).

Da giovedì 20 settembre sarà on line il video di “IO NON VOGLIO” il nuovo singolo di Luca Carboni estratto dall’album SPUTNIK.

Diretto da Matteo Bombarda & Davide Spina, il video di “IO NON VOGLIO”, è stato girato a Bologna, ritrae l’artista e i musicisti mentre viaggiano e addirittura suonano e cantano a bordo di un autobus pieno di gente. Un mezzo con cui ogni giorno milioni di persone si spostano da una parte all’altra nelle città di tutto il pianeta. L’autobus rappresenta il mondo esterno, che contiene tanti nostri simili, con i quali abbiamo in qualche modo a che fare anche se non li conosciamo bene. Persone con le quali non abbiamo un rapporto profondo, persone che “non amiamo” canta Carboni ma che proprio per questo spesso ci fanno vivere un rapporto libero, pacifico, sereno e anche sorprendentemente rispettoso e tollerante. Persone con le quali a volte entriamo addirittura in empatia. La canzone racconta che purtroppo tutto questo, spesso, l’amore non sa farlo.

Con questo nuovo singolo Luca Carboni si conferma ancora una volta uno straordinario hit maker con testi ironici e nello stesso tempo profondi, un suono che è impossibile togliersi dalla testa: l’artista conosce alla perfezione l’arte del POP. Nella scrittura il brano vede la collaborazione di Luca Carboni con Calcutta e Dario Faini.

“IO NON VOGLIO” è il secondo brano estratto da SPUTNIK, un album potente, diretto ed essenziale, un disco 100% Carboni, fatto di nove canzoni perfette che raccontano al meglio il suo sguardo, l’oggi e lascia poco spazio a nostalgie passatiste, ma piuttosto si concentra sul presente e guarda con occhi aperti e la giusta vena di poesia il futuro.

SPUTNIK da ottobre sarà anche un tour nei club, che parte il 12 ottobre dal Vox di Nonantola (MO).

Queste le prime date di SPUTNIK TOUR (prodotto e organizzato da F&P Group):
12 OTTOBRE – NONANTOLA (MO) – VOX CLUB
13 OTTOBRE – CESENA – VIDIA
16 OTTOBRE – BOLOGNA – ESTRAGON
18 OTTOBRE – PADOVA – GRAN TEATRO GEOX
20 OTTOBRE – TORINO (VENARIA) – CONCORDIA
22 OTTOBRE – FIRENZE – OBIHALL
23 OTTOBRE – PERUGIA – AFTERLIFE
25 OTTOBRE – BARI (MODUGNO) – DEMODE’
26 OTTOBRE – NAPOLI – CASA DELLA MUSICA
28 OTTOBRE – ROMA – ATLANTICO LIVE
29 OTTOBRE – MILANO – FABRIQUE
3 NOVEMBRE – BRESCIA – GRAN TEATRO MORATO
4 NOVEMBRE – PARMA – CAMPUS INDUSTRY

Intervista esclusiva a Sting e Shaggy dal Festival di Sanremo

Riguarda l’intervista esclusiva a Sting e Shaggy con Georgia Passuello dal Festival di Sanremo.

I due artisti sono sbarcati a Sanremo per presentare la loro inedita collaborazione in “Don’t Make Me Wait”, il brano dal sapore caraibico disponibile da domani su tutte le piattaforme digitali e da oggi per la programmazione radiofonica.

“Don’t Make Me Wait” anticipa l’uscita fissata per il 20 aprile dell’album collaborativo di ispirazione giamaicana “44/876”, un disco che rispecchia appieno l’amore dei due artisti per la Jamaica, la sua musica, lo spirito dei suoi abitanti e la vitalità della cultura dell’isola nel mar dei Caraibi.

Francesca Michielin presenta “2640” a Radio Bruno, guarda l’intervista

Francesca Michielin è stata nostra ospite per parlare dei suoi ultimi progetti, guarda l’intervista.

Francesca Michielin è venuta a trovarci nei nostri studi per parlare del suo nuovo album, “2640”, che contiene 13 nuove canzoni. Abbiamo parlato della sua musica, delle sue esperienze, e dei tanti temi che affronta nel suo disco: i viaggi, la delusione per la sua squadra del cuore, la sua passione per la Formula 1 e per l’indimenticato campione Alonso.


Guarda tutte le foto dell’intervista>>


Si intitola 2640 il nuovo album tutto di inediti di Francesca Michielin, disponibile da venerdì 12 gennaio su etichetta Sony Music. Anticipato dal primo singolo Vulcano, certificato platino, e dal secondo Io non abito al mare, questo nuovo lavoro contiene 13 brani, un racconto in musica della crescita di Francesca, delle sue esperienze e della sua visione del mondo.
2640 ruota attorno al logo Δ∇Δ che è composto da tre triangoli colorati che rappresentano i tre simboli/temi del disco, Il primo è un Vulcano rosso, come le parole più crude da comunicare. Il secondo è un Mare, blu e caotico, da imparare a ascoltare. E il terzo è una Montagna, alta, dove si arriva sulla cima solo per provare a immaginare.
Polistrumentista e autrice di testi e musiche, Francesca firma undici brani su tredici, che si dividono, infatti, tra vulcanici, marini e “montani”, elementi associati a un’intenzione, rispettivamente comunicare, ascoltare, immaginare.
L’album si apre appunto con Comunicare, manifesto programmatico che valorizza lo scambio, l’incontro. Sulla stessa linea prosegue Bolivia, che si spinge lontano rimanendo vicino, per dare voce a problematiche che sembrano distanti ma toccano la nostra quotidianità più di quanto pensiamo. Noleggiami ancora un film parla di un tempo passato da contemplare, è un elogio alla lentezza e a tutti quegli elementi presenti nei momenti familiari che rischiano sempre più di svuotarsi.
Io non abito al mare è il primo brano che vede Francesca collaborare con Calcutta, che con lei firma anche La serie B, titolo ispirato alla retrocessione del Vicenza come metafora di una grande delusione d’amore e Tapioca, traccia con alcuni inserti in lingua ghanese campionati da Cosmo, un brano di ringraziamento e pieno di gioia che racconta pezzi di vita importanti. Calcutta e Dario Faini firmano invece Tropicale, che grazie a sonorità innovative catapulta chi ascolta su una spiaggia in festa di fronte al mare più silenzioso.
E se c’era… è la sesta traccia e porta la firma di Tommaso Paradiso (insieme a Dario Faini): un testo di incoraggiamento a guardare avanti lasciandosi alle spalle tutto ciò che ci impedisce di farlo.
Scusa se non ho gli occhi azzurri e Vulcano sono le immagini speculari l’uno dell’altro. Se Vulcano infatti esprime la fase della rabbia e della voglia di ripartire con energia, Scusa se non ho gli occhi azzurri è quella immediatamente successiva ad un cuore che si spezza, ovvero la fase in cui ci si prende tutte le responsabilità e le colpe. Due galassie invece, è un brano che parla di una storia giovane in cui le due persone coinvolte non crescono di pari passo.
Unico brano in inglese, Lava è il più “violento” e vulcanico del disco sia per il testo, sia per la scelta di impiegare suoni “di pancia”, dinamiche tribali ed effetti acidi.
Tredicesima e ultima traccia del disco è Alonso, che parla del pilota di Formula 1 sia direttamente, sia prendendo il suo percorso come metafora di alcuni momenti difficili della vita.
Nel 2018 Francesca inizierà anche una nuova importante avventura live nei principali club di tutta Italia. Dopo l’anteprima di Parma il 16 marzo, il tour prodotto e distribuito da Live Nation partirà da Milano il 17 marzo, e toccherà poi Torino, Brescia, Bologna, Trento, Roncade (TV), Catania, Perugia, Maglie (LE), Modugno (BA), Roma, Napoli e Firenze.
I biglietti per le date sono in vendita su Ticketmaster.it, Ticketone.it e tutti i punti vendita autorizzati.

LA TRACKLIST
COMUNICARE (Michielin)
BOLIVIA (Michielin)
NOLEGGIAMI ANCORA UN FILM (Michielin, Faini)
IO NON ABITO AL MARE (Michielin, Calcutta) TROPICALE (Calcutta, Faini)
E SE C’ERA…. (Paradiso, Faini)
SCUSA SE NON HO GLI OCCHI AZZURRI (Michielin) VULCANO (Michielin, Faini)
DUE GALASSIE (Michielin)
LA SERIE B (Michielin, Calcutta)
TAPIOCA (Michielin, Cosmo, Calcutta)
LAVA (Michielin, Faini)
ALONSO (Michielin)

Sanremo 2018: il programma della quarta serata

Grandi ospiti e grande musica nella quarta serata del Festival, quella di venerdì 9 febbraio. In questa edizione firmata dal direttore artistico Claudio Baglioni, i 20 Campioni in gara reinterpreteranno i propri brani, con possibilità di riarrangiarli, affiancati da ospiti d’eccezione italiani e stranieri. Nel corso della serata, inoltre, sarà decretato il vincitore della categoria Nuove Proposte.

Ecco tutti i nomi degli ospiti, nazionali e internazionali:

Annalisa con Michele Bravi (brano in gara: “Il mondo prima di te”)
Avitabile e Servillo con Avion Travel e Daby Touré (brano in gara: “Il coraggio di ogni giorno”)
Decibel con Midge Ure (brano in gara: “Lettera dal Duca”)
Diodato e Roy Paci con Ghemon (brano in gara: “Adesso”)
Elio e le Storie Tese con Neri per Caso (brano in gara: “Arrivedorci”)
Ermal Meta e Fabrizio Moro con Simone Cristicchi (brano in gara: “Non mi avete fatto niente”)
Giovanni Caccamo con Arisa (brano in gara: “Eterno”)
Le Vibrazioni con Skin (brano in gara: “Così sbagliato”)
Lo Stato Sociale con Piccolo Coro dell’Antoniano e Paolo Rossi (brano in gara: “Una vita in vacanza”)
Luca Barbarossa con Anna Foglietta (brano in gara: “Passame er sale”)
Mario Biondi con Ana Carolina e Daniel Jobim (brano in gara: “Rivederti”)
Max Gazzè con Rita Marcotulli e Roberto Gatto (brano in gara: “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno”)
Nina Zilli con Sergio Cammariere (brano in gara: “Senza appartenere”)
Noemi con Paola Turci (brano in gara: “Non smettere mai di cercarmi”)
Ornella Vanoni, Bungaro e Pacifico con Alessandro Preziosi (brano in gara: “Imparare ad amarsi”)
Roby Facchinetti e Riccardo Fogli con Giusy Ferreri (brano in gara: “Il segreto del tempo”)
Red Canzian con Marco Masini (brano in gara: “Ognuno ha il suo racconto”)
Renzo Rubino con Serena Rossi (brano in gara: “Custodire”)
Ron con Alice (brano in gara: “Almeno pensami”)
The Kolors con Tullio De Piscopo e Enrico Nigiotti (brano in gara “Frida (Mai, Mai, Mai)”)

Cesare Cremonini presenta “Possibili scenari” a Radio Bruno: l’intervista

Cesare Cremonini è stato nostro ospite per parlare dei suoi ultimi progetti, guarda l’intervista.

Cesare Cremonini è stato nostro ospite a Brunomattina, insieme a Clarissa Martinelli e Antonio Valli, e ci ha parlato del suo nuovo album “Possibili scenari”. Guarda l’intervista esclusiva.

“POSSIBILI SCENARI - IL NUOVO ALBUM DI CESARE CREMONINI

TRACKLIST

POSSIBILI SCENARI
KASHMIR-KASHMIR
POETICA
UN UOMO NUOVO
NESSUNO VUOLE ESSERE ROBIN
SILENT HILL
IL CIELO ERA SERENO
LA ISLA
AL TUO MATRIMONIO
LA MACCHINA DEL TEMPO

Scopri tutte le date del tour

Il 24 novembre è uscito “Possibili Scenari”, il nuovo album di inediti di Cesare Cremonini, che segnerà il ritorno del cantautore bolognese dopo due anni di incessante lavoro di scrittura e produzione in studio.
POSSIBILI SCENARI”, è un disco ricchissimo e poliedrico, nel quale confluiscono molteplici influenze e piani di lettura, nato per essere influente.
Per questo album, Cremonini ha attinto a tutta l’esperienza maturata in questi quasi 20 anni di carriera, combinando la sua vena cantautorale con le sonorità di questa epoca musicale, senza dimenticare le proprie origini e riproponendo il suo tipico calore umano sottolineato dal pianoforte, dalle orchestre, dagli strumenti reali. Una ricerca alla quale ha dedicato due anni della sua vita, come uomo e come musicista. La volontà di “rischiare” è stata chiara sin dalla scelta come primo singolo di “Poetica”: una canzone per la struttura e l’arrangiamento considerata “rivoluzionaria” che non cerca facili scorciatoie e non si nasconde dietro alle mode del momento per piacere.
Possibili Scenari”, prodotto da Walter Mameli per Trecuori e Universal Music, è stato registrato negli Studi Mille Galassie di Bologna. I missaggi sono stati realizzati ai Metropolis Studios di Londra e agli MHB Studios di New York.

Durante la lavorazione dell’album, Cremonini oltre allo storico sodalizio col produttore Walter Mameli, si è avvalso della collaborazione di Davide Petrella in veste di co-autore durante la lunga fase di scrittura delle canzoni (fatta eccezione per “Nessuno vuole essere Robin”). Per quanto riguarda gli arrangiamenti Cesare è stato ancora una volta affiancato da Alessandro Magnagnini . Hanno partecipato alla registrazione dei brani:, oltre a Cremonini (voce e cori, pianoforte, tastiere, chitarre elettriche ed acustiche, programmazione), Andrea Fontana (batteria), Nicola “Ballo” Balestri (basso), Alessandro Magnanini (chitarre elettriche ed acustiche, tastiere, basso, synth, batteria, cori, programmazione), Alessandro De Crescenzo (chitarra elettrica), Nicola Peruch (pianoforte), Vincenzo Vasi (theremin).

Straordinario esordio per il tour “Stadi 2018” (prodotto e organizzato da Live Nation Italia) che nella prima settimana di apertura delle prevendite, ha superato i 60 mila biglietti venduti e si svolgerà il 15 giugno a Lignano (Stadio Teghil), il 20 giugno a Milano (Stadio San Siro), il 23 giugno a Roma (Stadio Olimpico) e in chiusura a Bologna il 26 giugno allo Stadio Dall’Ara.
Radio Italia è media partner ufficiale del tour “Stadi 2018”.
Il Tour “Stadi 2018” segna una svolta fondamentale nella carriera di Cremonini che si è sempre contraddistinto per la scrittura di un repertorio diventato, in questi diciotto anni, patrimonio collettivo della musica pop italiana.
Cesare ha sempre percorso, dal 1999 ad oggi, strade artistiche e discografiche mai scontate, definendo, disco dopo disco, quei tratti caratteristici che oggi fanno di lui un musicista, un autore e un performer unico per stile e talento.

 

 Cesare Cremonini a Radio Bruno Guarda le foto della diretta!

Radio Bruno incontra Cesare Cremonini

Guarda le foto dell’intervista!

Radio Bruno incontra Jovanotti: guarda l’intervista

Abbiamo incontrato Jovanotti nei nostri studi di Milano e ci ha parlato dei sui ultimi progetti, guarda l’intervista.

Jovanotti è stato nostro ospite negli studi di Milano a Brunomattina, insieme a Clarissa Martinelli e Antonio Valli, e ci ha parlato del suo nuovo album “Oh, Vita!”. Guarda l’intervista esclusiva.

JOVANOTTI - OH, VITA!

La tracklist:

Oh, Vita!
Sbagliato
Chiaro di luna
In Italia
Le canzoni
Viva la libertà
Navigare
Ragazzini per strada
Quello che intendevi
Sbam!
Amoremio
Paura di niente
Affermativo
Fame

Il 1 dicembre 2017 è uscito per Universal Music, il nuovo album di Jovanotti: Oh, vita!
L’album, scritto da Lorenzo Cherubini e prodotto da Rick Rubin, è un’opera unica, una nuova frontiera dell’artista più innovativo del panorama musicale italiano.
Registrato tra Cortona, Firenze e Malibu, Oh, vita! è il quattordicesimo album di inediti, e a 30 anni da Jovanotti for President, rappresenta un nuovo inizio.
Oh, vita! è la libertà e il coraggio di Lorenzo di rimettersi sempre in gioco, è la visione del mondo di Lorenzo oggi; privo di furbizie e pieno di cuore, è la fiducia nella forza delle canzoni, è il disco che non ti aspetti, è il desiderio di essere per la prima volta completamente nudi in un disco vivo, caldo, appassionato, essenziale, emozionante, divertente, totalmente e veramente libero. Lontano dagli stereotipi musicali del momento, Oh, Vita! è il disco di Jovanotti di oggi.

“Tenete sempre sotto tiro tutti quelli come me che hanno fame…”

Ascoltando il suono di molte canzoni di Oh Vita! è riconoscibile una nuova/antica compagna di avventura: la chitarra acustica, lo strumento di “accompagnamento” per eccellenza.
La scrittura dei testi in Oh, vita! raggiunge il massimo della sua forza e della sua umanità: Lorenzo è da solo, completamente allo scoperto, senza fronzoli, senza nessuna decorazione per la sua musica che, per la prima volta, punta dritta all’essenza della canzone.
E’ la direzione in cui un produttore leggendario come Rick Rubin ha aiutato Lorenzo a spingersi, a trovare il coraggio di parlare senza niente in mezzo tra lui e chi ascolta, di cantare senza trucchi e di consegnare la sua musica nuda e cruda, così com’è. Forte di una densità emotiva in tutti i brani davvero nuova e potente.

“Questo disco cambia la mia prospettiva della musica.
E’ mio come lo sono stati tutti i miei dischi,
ma in maniera ancora più radicale del solito, perché Rick Rubin è interessato solo alla verità e mi ha tolto di mezzo la smania di piacere,
lasciando solo il bisogno di esprimermi che è l’istinto più forte che ho.
E’ la prima volta che non “faccio Lorenzo”, lo sono davvero.”

I brani sono quattordici.
Si comincia con Oh, vita!, la title track che apre l’album e che ne ha anticipato l’uscita rappresentando la sintesi massima tra il pensiero di Lorenzo e quello di Rubin.
La canzone è molto piaciuta alle radio che, a sorpresa, nella settimana di esordio, l’hanno posizionata (primo brano nel 2017, uno dei sette dal 2009 ad oggi) al primo posto tra i brani più suonati (classifica EarOne).

“Non ho mai dato a nessun altro brano dell’album la possibilità di essere il primo singolo. Oh, vita! è la mia vita, la mia storia perché in qualche modo sento che si ricomincia da qui”.

Il disco non strizza l’occhio a facili sonorità e si pone in alternativa al suono sempre più omogeneo imperante e alla musica “overprodotta” di oggi. Alcuni brani infatti sono incisi in una versione cruda e diretta, puntano dritti all’emozione della canzone. E’ il caso di Chiaro di luna, quasi cantato all’orecchio; o come Paura di niente, il primo pezzo scritto e primo a essere registrato in studio, chitarra e voce. La voce è calda, è un cuore pulsante, è la “tensione evolutiva” di Lorenzo che sceglie di evitare la perfezione sonora a favore della forte emozione della voce che amplifica le parole del testo. In Amoremio la situazione si capovolge e c’è addirittura l’autotune a palla mentre il pianoforte è un po’ scordato, proprio per segnare il gusto del contrasto.
Nel disco c’è un’aria hip hop, l’origine di Rubin e di Lorenzo, non c’è il pop elettronico degli album recenti. E, quando c’è, l’elettronica è talmente scarna da dare la scossa. Come Sbam! nata con gli Ackeejuice Rockers e trasformata da Rick in una vera e propria macchina da festa sotterranea che ai concerti lascerà a bocca aperta. E’ il caso di Fame, 9 minuti alla fine dell’album che, dopo il primo ascolto, resta appiccicata addosso, o come Le Canzoni con quel ritornello che suona come un manifesto artistico della visione di Lorenzo, che non è andato mai alla ricerca della bellezza formale ma della potenza informale, che arriva dritta senza passare dai codici estetici.
In Italia è il racconto del paese di Lorenzo attraverso le immagini nella sua memoria e quelle scritte sulla sua pelle, sullo sfondo l’amore per la sua terra, patriottico in modo paradossale ma autentico. È un pezzo afrobeat, anche se nella ritmica si insinua una fisarmonica di Castelfidardo. Nella canzone suona Tony Allen, il più afro dei batteristi, e c’è un assolo di Gianluca Petrella, trombonista jazz di Torino.

“Me lo ha sempre detto la mia moglie che avrei dovuto scrivere un pezzo sull’Italia,
e me n’è venuto uno che più che sull’Italia e sul suo caos è su di me e sul mio caos,
ma lo considero un pezzo pieno di tenerezza e di fiducia nelle nostre capacità”.

Il testo di In Italia vive nel punto preciso che sta in mezzo al brano raffinato e quello più pop. Ed è bizzarro che proprio con la produzione di Rubin, Lorenzo abbia avuto il desiderio di proporla in quello che curiosamente è, per certo, il suo album più italiano.
Novità anche per i brani più introspettivi come Navigare, una canzone dal sapore cinematografico, una riflessione appassionata e a tratti amara, o Affermativo, una cumbia scarna, che come in un mantra ripete “Non si può vivere in un mondo senza cielo, non si può vivere in un mondo chiuso”. O Ragazzini per strada, che in un giro di accordi accompagna un irresistibile giro di ricordi che lascia il segno. O come Sbagliato, una riflessione sul tempo che scorre con un tappeto musicale che omaggia l’allegria del folk.
Quello che intendevi parla di libertà, della voglia di staccarsi da terra, di cercare una nuova forza di gravità, su un giro di blues asciutto. Viva la libertà invece è inaspettata, spiazzante: sembra quasi una filastrocca da gita scolastica, con un ritornello micidiale e indimenticabile dal primo ascolto.

“Il significato della parola Libertà è mutato nel tempo.
Nella storia ha preso in ciascun periodo un significato diverso.
Canto quello che per me vale oggi, in questo preciso momento storico;
oggi Libertà è di nuovo una parola da riempire di significato”.

Oh, vita! è il disco in cui Lorenzo capovolge la sua prospettiva musicale.
E’ un Jovanotti senza fronzoli, al punto da diventare disarmante, così nuovo da sembrare un’opera prima. Il lavoro costante su se stesso e la dedizione totale per la sua grande passione per la musica, sono le tracce incancellabili di un carattere unico. Il continuo senso di gratitudine nei confronti di un lavoro che vive ogni giorno come un privilegio e il desiderio di continuare a migliorarsi con grande allegria sono la firma più chiara del suo stile. Per il resto è tutto nuovo, è tutto appena nato, è tutto fresco, tutto Jovanotti.

“Questa volta ho messo proprio il nome Jovanotti sulla copertina del disco.
Col passare del tempo, lo trovo sempre più giusto. Questo nome mi si addice e mi permette di dire cose da cinquantenne senza passare per uno che le sa. Le vivo, ma non le so, voglio che il mio approccio alla vita sia sempre più quello di un esploratore”.

Il disco è stato pubblicato il 1 dicembre in versione standard, vinile e in musicassetta e sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali.

Il 12 febbraio partirà da Milano Lorenzo Live 2018, prodotto e organizzato da Trident Music.
Dopo il successo di Lorenzo negli stadi 2015 e del successivo Lorenzo nei Palasport, Jovanotti tornerà da febbraio a giugno 2018 con decine di appuntamenti nei Palazzi dello Sport e suonerà con la sua band fermandosi nelle città per lunghi periodi.

“Questa volta vogliamo suonare fino a non poterne più.
In Italia abbiamo scelto dieci città e ci staremo fino a prendere la residenza”

Si è appena conclusa a Cortona la prima fase delle prove mentre a gennaio comincerà la fase di allestimento a Rimini.
Un nuovo tour che già al suo annuncio ha messo a segno un piccolo record. Sono, infatti, dieci per la prima volta in assoluto le date annunciate al Forum di Milano.
Otto le serate attualmente previste a Roma (dal 19 aprile), otto a Firenze (dal 10 marzo). Il tour si completa con due tappe a Rimini (3 e 4 marzo), quattro a Torino (dal 3 aprile), due a Bologna (13 e 14 aprile), due ad Acireale (8 e 9 maggio), e sei serate in uno speciale allestimento estivo all’Arena di Verona (dal 15 maggio). Lo show proseguirà poi il suo viaggio a Eboli (il 25 e 26 maggio), poi ad Ancona (1 e 2 giugno) per poi spingersi verso qualche appuntamento in Europa: Stoccarda (16 giugno), Vienna (19 giugno), Zurigo (21 giugno), Bruxelles (23 giugno), per chiudere a Lugano il 30 giugno prossimo.

“Vi faremo ballare, cantare, godere, emozionare, stancare,
ridere, piangere, ricaricare, celebrare, vivere.
Stiamo provando un sacco di pezzi, suoneremo fino alla fine del mondo,
partendo dall’ombelico”.

La lunga permanenza in ogni singola città mostra il desiderio di Lorenzo di uno spettacolo totale, immersivo, una goduria a 360° gradi con la super band composta da: Saturnino Celani, basso. Riccardo Onori, chitarra. Cristian Rigano, tastiere. Gareth Brown, batteria. Franco Santarnecchi, piano. Leo Di Angilla, percussioni. Jordan Mclean, tromba. Matthew Bauder, sax. Gianluca Petrella, trombone.

Oltre al disco arriva Sbam!, un libro-rivista-esperimento per Mondadori, che Lorenzo ha realizzato nei mesi in cui nasceva questo progetto, come un viaggio parallelo. Metà del libro è un suo racconto, ottanta pagine di avventure “ai confini della realtà”, dove sembra proprio di entrare nella sua testa. L’altra metà è un ritrovo di gente che crede nella forza della parola. Ci sono grandi scrittori che hanno accettato l’invito, alcuni nuovi e altri famosissimi. E c’è anche Rubiland, la graphic novel di Davide Toffolo (Tre allegri ragazzi morti, autore del dialogo tra la bionda e il gorilla di Lorenzo negli stadi 2015). Filo conduttore di Sbam!, curato da Sergio Pappalettera, è la voglia di lasciarsi sorprendere, di avere visioni, di interpretare i segni, di non omologarsi, di essere liberi. Per chi ama leggere Sbam! è il moodboard di Oh, vita!, è il mondo letterario da cui nasce l’ispirazione, è una parte del mondo che piace (molto) a Lorenzo.

Sbam! sarà disponibile in tutte le librerie dall’inizio di dicembre.

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Radio Bruno incontra Jovanotti

Guarda le foto dell’intervista!

Intervista a Nicola Gratteri, Procuratore Capo di Catanzaro, sul processo Aemilia

“Servirebbero tanti processi come Aemilia. La ‘Ndrangheta è sempre più forte e oggi stringe accordi anche con la mafia nigeriana, con la criminalità nordafricana e quella albanese.
La ‘Ndrangheta corrompe, non deve più uccidere; ha tanti soldi e oggi è molto facile corrompere qualcuno in un Comune con qualche migliaio di euro e ottenere firme e autorizzazioni. Oltre 10 anni fa, quando a Reggio Emilia dicevo di fare attenzione alla ‘Ndrangheta, a Reggio Emilia mi dicevano che facevo allarmismi inutili e non avevo prove, purtroppo”.

Parole del Procuratore Capo di Catanzaro, Nicola Gratteri; sentiamo l’intervista di Clarissa Martinelli

Andrea Mingardi presenta il suo nuovo libro e il nuovo singolo a Brunomattina

Lunedì 5 novembre, Clarissa Martinelli e Antonio Valli hanno raggiunto telefonicamente Andrea Mingardi per farsi raccontare il suo nuovo libro e il suo nuovo disco.

In “Professione Cantante”, l’artista racconta la vita da musicista, creando un manuale di sopravvivenza per chi si inoltra nella giungla del mondo della musica. Una lettura consigliatissima a chiunque voglia iniziare questo percorso.

Ci ha parlato anche del suo nuovo singolo, “La cosa più importante”, tratto dal suo ultimo album “Ho visto cose che…” che potrete ascoltare al termine dell’intervista.

Ascolta l’intervista ad Andrea Mingardi:

 

Andrea Mingardi torna alla parola scritta e lo fa, questa volta, non con una fiction ma per raccontare la sua realtà quotidiana, quella di chi svolge cioè la professione di cantante.
Una biografia, ma anche qualcosa di più: un viaggio, narrato nello stile schietto e divertente che caratterizza l’artista, attraverso i tanti anni trascorsi tra sale di registrazione e palchi, raccontandone le gioie, le frustrazioni, i mutamenti mal digeriti, gli amici, e la musica, unica e indiscussa protagonista di queste pagine. Perché la professione cantante è dura, le soddisfazioni arrivano solo dopo tante porte in faccia, e se si intraprende questo percorso lo si fa solo per una ragione: perché la si ama.

In questo libro, però, non c’è solo la voce di Mingardi. Tanti artisti hanno collaborato a queste pagine attraverso un aneddoto o un contributo. Prima fra tutti lei, la Voce: Mina. La Tigre di Cremona racconta qui i suoi primi passi nel mondo della musica, le perplessità dei genitori e la passione per Puccini della nonna.
C’è Francesco Guccini a narrare i suoi inizi nelle balere, poi Gianni Morandi, Gino Paoli, Luca Barbarossa, I Nomadi, Gaetano Curreri, Luca Carboni e molti altri.
Perché spesso gli inizi possono essere buffi o disastrosi, come ci raccontano molti di questi cantanti, ma poi si cresce, ci si fortifica e, soprattutto, prende forma la propria identità artistica. La professione cantante è fatta di tutte queste gioie e di tutti questi dolori.

Così scrive Andrea Mingardi nella quarta di copertina del libro:
«Per raccontare i risvolti, i retroscena, il gran numero di sfumature ignote e le trappole note di un mestiere così ambito e invidiato come quello del cantante necessiterebbero parecchi libri, magari scritti da autori come Arthur Miller, Charles Bukowski, Ennio Flaiano, Francis Scott Fitzgerald, Jean-Paul Sartre, Ernest Hemingway, in grado di raccontare mondi popolati da belle donne, alcol, fumo e da quell’esistenzialismo pessimista che rende misteriosamente affascinante ogni parola. Da speciali punti di vista questi maestri della letteratura avrebbero potuto raccontare le miserie e le nobiltà di un incredibile pianeta abitato da alieni come Enrico Caruso, Frank Sinatra, Aretha Franklin, Maria Callas, Luciano Pavarotti, Ray Charles e cento altri fenomeni del canto che hanno indelebilmente segnato il genere umano. Ma commetteremmo un errore se trascurassimo il sottobosco della musica del popolo, le antiche radici del canto della provincia e le ingenue mosse di generazioni dedite al culto del sudore ballereccio di moda. In questa mia fugace inquadratura, le mille storie, gli aneddoti, i tic, i sogni, le speranze e le tenere miserie dei milioni musicisti che aspirano a rilasciare autografi sono appena accennate. In fondo, i protagonisti siamo tutti noi, anime in competizione, sparpagliate sui palchi della vita, abitanti di una nazione nota per il bel canto e per essere una eterna fabbrica delle illusioni».

Intervista a Vincenzo Incenzo

Dopo aver firmato molti dei brani più belli del panorama musicale italiano e aver collaborato con i più importanti artisti del nostro Paese, ora è uscito col suo primo album “Credo” prodotto da Renato Zero. Ospite ai nostri microfoni Vincenzo Incenzo intervistato da Patrizia Santini.

Raf e Umberto Tozzi in collegamento telefonico

Raf e Umberto Tozzi oggi saranno con noi in diretta, in collegamento telefonico dalle 11.10, durante Brunomattina con Clarissa Martinelli e Antonio Valli. Ci parleranno del loro nuovo progetto che comprende il nuovo singolo, “Come una danza”, il cofanetto “Raf Tozzi” e il tour.

Non perdete la diretta radio e tv!
Sul digitale terrestre canale 256 e per l’Emilia Romagna anche il 683, in streaming sul nostro sito e sulla APP (sezione TV).

Insieme hanno già fatto un pezzo di storia della musica italiana, due grandi artisti con due repertori immensi e straordinari, due cantanti italiani che con le loro canzoni hanno fatto ballare tutto il mondo, ma soprattutto due amici: RAF e UMBERTO TOZZI oggi tornano a cantare insieme.

Il brano inedito “COME UNA DANZA” (Friends & Partners), da domani, lunedì 22 ottobre, in rotazione radiofonica e disponibile in tutte le piattaforme digitali, segna il grande ritorno di una storia in comune, di una complicità davanti e dietro le quinte, 30 anni dopo “Gente di Mare”.

Il brano sarà presentato per la prima volta questa sera, domenica 21 ottobre, in prima serata a “Che tempo che fa”, in diretta su Rai 1.

E dal 30 aprile 2019 Raf e Tozzi saranno protagonisti di un imperdibile tour che li vedrà per la prima volta insieme e che farà cantare e ballare il pubblico dei palasport delle principali città italiane, sulle note dei successi che hanno conquistato intere generazioni, in Italia e all’estero.
Queste le date a oggi confermate del tour “RAF TOZZI” (prodotto da F&P GROUP in collaborazione con Colorsound):
30 aprile: RIMINI – RDS STADIUM
3 maggio: REGGIO CALABRIA – PALASPORT
4 maggio: ACIREALE – PAL’ART HOTEL
6 maggio: BARI – PALA FLORIO
7 maggio: EBOLI – PALA SELE
9 maggio: ANCONA – PALA PROMETEO
13 maggio: MILANO – MEDIOLANUM FORUM
16 maggio: FIRENZE – NELSON MANDELA FORUM
18 maggio: ROMA – PALA LOTTOMATICA
21 maggio: BOLOGNA – UNIPOL ARENA
23 maggio: TREVISO – PALA VERDE
24 maggio: BRESCIA – BRIXIA FORUM
25 maggio: TORINO – PALA ALPITOUR

I biglietti saranno disponibili dalle ore 11.00 di martedì 23 ottobre su TicketOne.it e dalle ore 11.00 di lunedì 29 ottobre nei punti vendita e nelle prevendite abituali.

 

Quando un anno fa Raf e Umberto Tozzi, amici da una vita, si sono ritrovati sul magico palco dell’Arena di Verona in occasione del concerto-evento di Tozzi “40 Anni Che Ti Amo”, in entrambi si è acceso l’entusiasmo di tornare a collaborare, di cantare insieme, di condividere lo stesso palco.

“Come una danza, nella notte, lentamente crescerà…”: “COME UNA DANZA”, è stata scritta e prodotta da Raf, pensata per essere arricchita e valorizzata dalla collaborazione a due voci con Tozzi.

Il brano è accompagnato da un video diretto da Gaetano Morbioli, che sarà online da domani, lunedì 22 ottobre, sul canale RafTozziVEVO. Nel video, i due artisti camminano contro corrente, attorniati da una folla di persone che, in un primo momento, si dirige nella direzione opposta alla loro. È un contrastare le avversità del quotidiano, cercando e trovando una direzione e una positività anche quando non sembra essere presente.

Ad anticipare il tour, il 30 novembre uscirà il disco “RAF TOZZI” pubblicato da Sugar, con distribuzione Artist First, nei digital store e nei negozi tradizionali. Il nuovo doppio disco raccoglie ricordi ed emozioni travolgenti attraverso i più grandi successi dei due artisti.

Trenta tracce, in versione rimasterizzata, che uniscono canzoni diventate intramontabili come: “Gloria” che con i suoi 32 milioni di copie vendute, raggiunge i primi posti delle classifiche americane, inserita in numerose colonne sonore tra cui: “Flashdance”, “The Wolf of Wall Street”, “South Park”, “Glee”, “Tonya”; “Self Control” uno dei brani italiani più famosi di sempre, pubblicato in oltre 21 paesi nel mondo; “Si può dare di più” – scritto da Giancarlo Bigazzi, Umberto Tozzi e Raf vincitore del Festival di Sanremo 1987 nell’interpretazione dello stesso Tozzi con Enrico Ruggeri e Gianni Morandi; “Io camminerò”; “Ti Pretendo”; “Ti Amo”; “Cosa resterà degli anni 80”; “Sei la più bella del mondo”; “Immensamente”; “Io muoio di te”; “Infinito”, queste solo alcune.

Si aggiungono anche due bonus track del brano “Gente di Mare”, l’originale in versione rimasterizzata, la seconda in una veste speciale “GENTE DI MARE – New Version 2018”. Il brano è stato cantato da Raf e Umberto Tozzi nel 1987 all’Eurofestival, classificandosi al terzo posto ed è rimasto per ventisette settimane nelle classifiche italiane.

A seguito dell’acquisizione dei cataloghi di Umberto Tozzi e Raf, Sugar è orgogliosa di tornare a lavorare sul repertorio di due artisti straordinari insieme ai quali ha raggiunto vertici tutt’oggi irripetibili di successo in Italia e all’estero.

Luca Carboni in diretta a Radio Bruno

Luca Carboni sarà DJ per una sera nei nostri studi mercoledì 26 settembre, dalle 19.00 alle 20.00, insieme a Georgia Passuello e Simone Ruscetta.
Non perdete la diretta radio e tv!
Sul digitale terrestre canale 256 e per l’Emilia Romagna anche il 683, in streaming sul nostro sito e sulla APP (sezione TV).

Da giovedì 20 settembre sarà on line il video di “IO NON VOGLIO” il nuovo singolo di Luca Carboni estratto dall’album SPUTNIK.

Diretto da Matteo Bombarda & Davide Spina, il video di “IO NON VOGLIO”, è stato girato a Bologna, ritrae l’artista e i musicisti mentre viaggiano e addirittura suonano e cantano a bordo di un autobus pieno di gente. Un mezzo con cui ogni giorno milioni di persone si spostano da una parte all’altra nelle città di tutto il pianeta. L’autobus rappresenta il mondo esterno, che contiene tanti nostri simili, con i quali abbiamo in qualche modo a che fare anche se non li conosciamo bene. Persone con le quali non abbiamo un rapporto profondo, persone che “non amiamo” canta Carboni ma che proprio per questo spesso ci fanno vivere un rapporto libero, pacifico, sereno e anche sorprendentemente rispettoso e tollerante. Persone con le quali a volte entriamo addirittura in empatia. La canzone racconta che purtroppo tutto questo, spesso, l’amore non sa farlo.

Con questo nuovo singolo Luca Carboni si conferma ancora una volta uno straordinario hit maker con testi ironici e nello stesso tempo profondi, un suono che è impossibile togliersi dalla testa: l’artista conosce alla perfezione l’arte del POP. Nella scrittura il brano vede la collaborazione di Luca Carboni con Calcutta e Dario Faini.

“IO NON VOGLIO” è il secondo brano estratto da SPUTNIK, un album potente, diretto ed essenziale, un disco 100% Carboni, fatto di nove canzoni perfette che raccontano al meglio il suo sguardo, l’oggi e lascia poco spazio a nostalgie passatiste, ma piuttosto si concentra sul presente e guarda con occhi aperti e la giusta vena di poesia il futuro.

SPUTNIK da ottobre sarà anche un tour nei club, che parte il 12 ottobre dal Vox di Nonantola (MO).

Queste le prime date di SPUTNIK TOUR (prodotto e organizzato da F&P Group):
12 OTTOBRE – NONANTOLA (MO) – VOX CLUB
13 OTTOBRE – CESENA – VIDIA
16 OTTOBRE – BOLOGNA – ESTRAGON
18 OTTOBRE – PADOVA – GRAN TEATRO GEOX
20 OTTOBRE – TORINO (VENARIA) – CONCORDIA
22 OTTOBRE – FIRENZE – OBIHALL
23 OTTOBRE – PERUGIA – AFTERLIFE
25 OTTOBRE – BARI (MODUGNO) – DEMODE’
26 OTTOBRE – NAPOLI – CASA DELLA MUSICA
28 OTTOBRE – ROMA – ATLANTICO LIVE
29 OTTOBRE – MILANO – FABRIQUE
3 NOVEMBRE – BRESCIA – GRAN TEATRO MORATO
4 NOVEMBRE – PARMA – CAMPUS INDUSTRY

Intervista esclusiva a Sting e Shaggy dal Festival di Sanremo

Riguarda l’intervista esclusiva a Sting e Shaggy con Georgia Passuello dal Festival di Sanremo.

I due artisti sono sbarcati a Sanremo per presentare la loro inedita collaborazione in “Don’t Make Me Wait”, il brano dal sapore caraibico disponibile da domani su tutte le piattaforme digitali e da oggi per la programmazione radiofonica.

“Don’t Make Me Wait” anticipa l’uscita fissata per il 20 aprile dell’album collaborativo di ispirazione giamaicana “44/876”, un disco che rispecchia appieno l’amore dei due artisti per la Jamaica, la sua musica, lo spirito dei suoi abitanti e la vitalità della cultura dell’isola nel mar dei Caraibi.

Francesca Michielin presenta “2640” a Radio Bruno, guarda l’intervista

Francesca Michielin è stata nostra ospite per parlare dei suoi ultimi progetti, guarda l’intervista.

Francesca Michielin è venuta a trovarci nei nostri studi per parlare del suo nuovo album, “2640”, che contiene 13 nuove canzoni. Abbiamo parlato della sua musica, delle sue esperienze, e dei tanti temi che affronta nel suo disco: i viaggi, la delusione per la sua squadra del cuore, la sua passione per la Formula 1 e per l’indimenticato campione Alonso.


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Si intitola 2640 il nuovo album tutto di inediti di Francesca Michielin, disponibile da venerdì 12 gennaio su etichetta Sony Music. Anticipato dal primo singolo Vulcano, certificato platino, e dal secondo Io non abito al mare, questo nuovo lavoro contiene 13 brani, un racconto in musica della crescita di Francesca, delle sue esperienze e della sua visione del mondo.
2640 ruota attorno al logo Δ∇Δ che è composto da tre triangoli colorati che rappresentano i tre simboli/temi del disco, Il primo è un Vulcano rosso, come le parole più crude da comunicare. Il secondo è un Mare, blu e caotico, da imparare a ascoltare. E il terzo è una Montagna, alta, dove si arriva sulla cima solo per provare a immaginare.
Polistrumentista e autrice di testi e musiche, Francesca firma undici brani su tredici, che si dividono, infatti, tra vulcanici, marini e “montani”, elementi associati a un’intenzione, rispettivamente comunicare, ascoltare, immaginare.
L’album si apre appunto con Comunicare, manifesto programmatico che valorizza lo scambio, l’incontro. Sulla stessa linea prosegue Bolivia, che si spinge lontano rimanendo vicino, per dare voce a problematiche che sembrano distanti ma toccano la nostra quotidianità più di quanto pensiamo. Noleggiami ancora un film parla di un tempo passato da contemplare, è un elogio alla lentezza e a tutti quegli elementi presenti nei momenti familiari che rischiano sempre più di svuotarsi.
Io non abito al mare è il primo brano che vede Francesca collaborare con Calcutta, che con lei firma anche La serie B, titolo ispirato alla retrocessione del Vicenza come metafora di una grande delusione d’amore e Tapioca, traccia con alcuni inserti in lingua ghanese campionati da Cosmo, un brano di ringraziamento e pieno di gioia che racconta pezzi di vita importanti. Calcutta e Dario Faini firmano invece Tropicale, che grazie a sonorità innovative catapulta chi ascolta su una spiaggia in festa di fronte al mare più silenzioso.
E se c’era… è la sesta traccia e porta la firma di Tommaso Paradiso (insieme a Dario Faini): un testo di incoraggiamento a guardare avanti lasciandosi alle spalle tutto ciò che ci impedisce di farlo.
Scusa se non ho gli occhi azzurri e Vulcano sono le immagini speculari l’uno dell’altro. Se Vulcano infatti esprime la fase della rabbia e della voglia di ripartire con energia, Scusa se non ho gli occhi azzurri è quella immediatamente successiva ad un cuore che si spezza, ovvero la fase in cui ci si prende tutte le responsabilità e le colpe. Due galassie invece, è un brano che parla di una storia giovane in cui le due persone coinvolte non crescono di pari passo.
Unico brano in inglese, Lava è il più “violento” e vulcanico del disco sia per il testo, sia per la scelta di impiegare suoni “di pancia”, dinamiche tribali ed effetti acidi.
Tredicesima e ultima traccia del disco è Alonso, che parla del pilota di Formula 1 sia direttamente, sia prendendo il suo percorso come metafora di alcuni momenti difficili della vita.
Nel 2018 Francesca inizierà anche una nuova importante avventura live nei principali club di tutta Italia. Dopo l’anteprima di Parma il 16 marzo, il tour prodotto e distribuito da Live Nation partirà da Milano il 17 marzo, e toccherà poi Torino, Brescia, Bologna, Trento, Roncade (TV), Catania, Perugia, Maglie (LE), Modugno (BA), Roma, Napoli e Firenze.
I biglietti per le date sono in vendita su Ticketmaster.it, Ticketone.it e tutti i punti vendita autorizzati.

LA TRACKLIST
COMUNICARE (Michielin)
BOLIVIA (Michielin)
NOLEGGIAMI ANCORA UN FILM (Michielin, Faini)
IO NON ABITO AL MARE (Michielin, Calcutta) TROPICALE (Calcutta, Faini)
E SE C’ERA…. (Paradiso, Faini)
SCUSA SE NON HO GLI OCCHI AZZURRI (Michielin) VULCANO (Michielin, Faini)
DUE GALASSIE (Michielin)
LA SERIE B (Michielin, Calcutta)
TAPIOCA (Michielin, Cosmo, Calcutta)
LAVA (Michielin, Faini)
ALONSO (Michielin)

Sanremo 2018: il programma della quarta serata

Grandi ospiti e grande musica nella quarta serata del Festival, quella di venerdì 9 febbraio. In questa edizione firmata dal direttore artistico Claudio Baglioni, i 20 Campioni in gara reinterpreteranno i propri brani, con possibilità di riarrangiarli, affiancati da ospiti d’eccezione italiani e stranieri. Nel corso della serata, inoltre, sarà decretato il vincitore della categoria Nuove Proposte.

Ecco tutti i nomi degli ospiti, nazionali e internazionali:

Annalisa con Michele Bravi (brano in gara: “Il mondo prima di te”)
Avitabile e Servillo con Avion Travel e Daby Touré (brano in gara: “Il coraggio di ogni giorno”)
Decibel con Midge Ure (brano in gara: “Lettera dal Duca”)
Diodato e Roy Paci con Ghemon (brano in gara: “Adesso”)
Elio e le Storie Tese con Neri per Caso (brano in gara: “Arrivedorci”)
Ermal Meta e Fabrizio Moro con Simone Cristicchi (brano in gara: “Non mi avete fatto niente”)
Giovanni Caccamo con Arisa (brano in gara: “Eterno”)
Le Vibrazioni con Skin (brano in gara: “Così sbagliato”)
Lo Stato Sociale con Piccolo Coro dell’Antoniano e Paolo Rossi (brano in gara: “Una vita in vacanza”)
Luca Barbarossa con Anna Foglietta (brano in gara: “Passame er sale”)
Mario Biondi con Ana Carolina e Daniel Jobim (brano in gara: “Rivederti”)
Max Gazzè con Rita Marcotulli e Roberto Gatto (brano in gara: “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno”)
Nina Zilli con Sergio Cammariere (brano in gara: “Senza appartenere”)
Noemi con Paola Turci (brano in gara: “Non smettere mai di cercarmi”)
Ornella Vanoni, Bungaro e Pacifico con Alessandro Preziosi (brano in gara: “Imparare ad amarsi”)
Roby Facchinetti e Riccardo Fogli con Giusy Ferreri (brano in gara: “Il segreto del tempo”)
Red Canzian con Marco Masini (brano in gara: “Ognuno ha il suo racconto”)
Renzo Rubino con Serena Rossi (brano in gara: “Custodire”)
Ron con Alice (brano in gara: “Almeno pensami”)
The Kolors con Tullio De Piscopo e Enrico Nigiotti (brano in gara “Frida (Mai, Mai, Mai)”)

Cesare Cremonini presenta “Possibili scenari” a Radio Bruno: l’intervista

Cesare Cremonini è stato nostro ospite per parlare dei suoi ultimi progetti, guarda l’intervista.

Cesare Cremonini è stato nostro ospite a Brunomattina, insieme a Clarissa Martinelli e Antonio Valli, e ci ha parlato del suo nuovo album “Possibili scenari”. Guarda l’intervista esclusiva.

“POSSIBILI SCENARI - IL NUOVO ALBUM DI CESARE CREMONINI

TRACKLIST

POSSIBILI SCENARI
KASHMIR-KASHMIR
POETICA
UN UOMO NUOVO
NESSUNO VUOLE ESSERE ROBIN
SILENT HILL
IL CIELO ERA SERENO
LA ISLA
AL TUO MATRIMONIO
LA MACCHINA DEL TEMPO

Scopri tutte le date del tour

Il 24 novembre è uscito “Possibili Scenari”, il nuovo album di inediti di Cesare Cremonini, che segnerà il ritorno del cantautore bolognese dopo due anni di incessante lavoro di scrittura e produzione in studio.
POSSIBILI SCENARI”, è un disco ricchissimo e poliedrico, nel quale confluiscono molteplici influenze e piani di lettura, nato per essere influente.
Per questo album, Cremonini ha attinto a tutta l’esperienza maturata in questi quasi 20 anni di carriera, combinando la sua vena cantautorale con le sonorità di questa epoca musicale, senza dimenticare le proprie origini e riproponendo il suo tipico calore umano sottolineato dal pianoforte, dalle orchestre, dagli strumenti reali. Una ricerca alla quale ha dedicato due anni della sua vita, come uomo e come musicista. La volontà di “rischiare” è stata chiara sin dalla scelta come primo singolo di “Poetica”: una canzone per la struttura e l’arrangiamento considerata “rivoluzionaria” che non cerca facili scorciatoie e non si nasconde dietro alle mode del momento per piacere.
Possibili Scenari”, prodotto da Walter Mameli per Trecuori e Universal Music, è stato registrato negli Studi Mille Galassie di Bologna. I missaggi sono stati realizzati ai Metropolis Studios di Londra e agli MHB Studios di New York.

Durante la lavorazione dell’album, Cremonini oltre allo storico sodalizio col produttore Walter Mameli, si è avvalso della collaborazione di Davide Petrella in veste di co-autore durante la lunga fase di scrittura delle canzoni (fatta eccezione per “Nessuno vuole essere Robin”). Per quanto riguarda gli arrangiamenti Cesare è stato ancora una volta affiancato da Alessandro Magnagnini . Hanno partecipato alla registrazione dei brani:, oltre a Cremonini (voce e cori, pianoforte, tastiere, chitarre elettriche ed acustiche, programmazione), Andrea Fontana (batteria), Nicola “Ballo” Balestri (basso), Alessandro Magnanini (chitarre elettriche ed acustiche, tastiere, basso, synth, batteria, cori, programmazione), Alessandro De Crescenzo (chitarra elettrica), Nicola Peruch (pianoforte), Vincenzo Vasi (theremin).

Straordinario esordio per il tour “Stadi 2018” (prodotto e organizzato da Live Nation Italia) che nella prima settimana di apertura delle prevendite, ha superato i 60 mila biglietti venduti e si svolgerà il 15 giugno a Lignano (Stadio Teghil), il 20 giugno a Milano (Stadio San Siro), il 23 giugno a Roma (Stadio Olimpico) e in chiusura a Bologna il 26 giugno allo Stadio Dall’Ara.
Radio Italia è media partner ufficiale del tour “Stadi 2018”.
Il Tour “Stadi 2018” segna una svolta fondamentale nella carriera di Cremonini che si è sempre contraddistinto per la scrittura di un repertorio diventato, in questi diciotto anni, patrimonio collettivo della musica pop italiana.
Cesare ha sempre percorso, dal 1999 ad oggi, strade artistiche e discografiche mai scontate, definendo, disco dopo disco, quei tratti caratteristici che oggi fanno di lui un musicista, un autore e un performer unico per stile e talento.

 

 Cesare Cremonini a Radio Bruno Guarda le foto della diretta!

Radio Bruno incontra Cesare Cremonini

Guarda le foto dell’intervista!

Radio Bruno incontra Jovanotti: guarda l’intervista

Abbiamo incontrato Jovanotti nei nostri studi di Milano e ci ha parlato dei sui ultimi progetti, guarda l’intervista.

Jovanotti è stato nostro ospite negli studi di Milano a Brunomattina, insieme a Clarissa Martinelli e Antonio Valli, e ci ha parlato del suo nuovo album “Oh, Vita!”. Guarda l’intervista esclusiva.

JOVANOTTI - OH, VITA!

La tracklist:

Oh, Vita!
Sbagliato
Chiaro di luna
In Italia
Le canzoni
Viva la libertà
Navigare
Ragazzini per strada
Quello che intendevi
Sbam!
Amoremio
Paura di niente
Affermativo
Fame

Il 1 dicembre 2017 è uscito per Universal Music, il nuovo album di Jovanotti: Oh, vita!
L’album, scritto da Lorenzo Cherubini e prodotto da Rick Rubin, è un’opera unica, una nuova frontiera dell’artista più innovativo del panorama musicale italiano.
Registrato tra Cortona, Firenze e Malibu, Oh, vita! è il quattordicesimo album di inediti, e a 30 anni da Jovanotti for President, rappresenta un nuovo inizio.
Oh, vita! è la libertà e il coraggio di Lorenzo di rimettersi sempre in gioco, è la visione del mondo di Lorenzo oggi; privo di furbizie e pieno di cuore, è la fiducia nella forza delle canzoni, è il disco che non ti aspetti, è il desiderio di essere per la prima volta completamente nudi in un disco vivo, caldo, appassionato, essenziale, emozionante, divertente, totalmente e veramente libero. Lontano dagli stereotipi musicali del momento, Oh, Vita! è il disco di Jovanotti di oggi.

“Tenete sempre sotto tiro tutti quelli come me che hanno fame…”

Ascoltando il suono di molte canzoni di Oh Vita! è riconoscibile una nuova/antica compagna di avventura: la chitarra acustica, lo strumento di “accompagnamento” per eccellenza.
La scrittura dei testi in Oh, vita! raggiunge il massimo della sua forza e della sua umanità: Lorenzo è da solo, completamente allo scoperto, senza fronzoli, senza nessuna decorazione per la sua musica che, per la prima volta, punta dritta all’essenza della canzone.
E’ la direzione in cui un produttore leggendario come Rick Rubin ha aiutato Lorenzo a spingersi, a trovare il coraggio di parlare senza niente in mezzo tra lui e chi ascolta, di cantare senza trucchi e di consegnare la sua musica nuda e cruda, così com’è. Forte di una densità emotiva in tutti i brani davvero nuova e potente.

“Questo disco cambia la mia prospettiva della musica.
E’ mio come lo sono stati tutti i miei dischi,
ma in maniera ancora più radicale del solito, perché Rick Rubin è interessato solo alla verità e mi ha tolto di mezzo la smania di piacere,
lasciando solo il bisogno di esprimermi che è l’istinto più forte che ho.
E’ la prima volta che non “faccio Lorenzo”, lo sono davvero.”

I brani sono quattordici.
Si comincia con Oh, vita!, la title track che apre l’album e che ne ha anticipato l’uscita rappresentando la sintesi massima tra il pensiero di Lorenzo e quello di Rubin.
La canzone è molto piaciuta alle radio che, a sorpresa, nella settimana di esordio, l’hanno posizionata (primo brano nel 2017, uno dei sette dal 2009 ad oggi) al primo posto tra i brani più suonati (classifica EarOne).

“Non ho mai dato a nessun altro brano dell’album la possibilità di essere il primo singolo. Oh, vita! è la mia vita, la mia storia perché in qualche modo sento che si ricomincia da qui”.

Il disco non strizza l’occhio a facili sonorità e si pone in alternativa al suono sempre più omogeneo imperante e alla musica “overprodotta” di oggi. Alcuni brani infatti sono incisi in una versione cruda e diretta, puntano dritti all’emozione della canzone. E’ il caso di Chiaro di luna, quasi cantato all’orecchio; o come Paura di niente, il primo pezzo scritto e primo a essere registrato in studio, chitarra e voce. La voce è calda, è un cuore pulsante, è la “tensione evolutiva” di Lorenzo che sceglie di evitare la perfezione sonora a favore della forte emozione della voce che amplifica le parole del testo. In Amoremio la situazione si capovolge e c’è addirittura l’autotune a palla mentre il pianoforte è un po’ scordato, proprio per segnare il gusto del contrasto.
Nel disco c’è un’aria hip hop, l’origine di Rubin e di Lorenzo, non c’è il pop elettronico degli album recenti. E, quando c’è, l’elettronica è talmente scarna da dare la scossa. Come Sbam! nata con gli Ackeejuice Rockers e trasformata da Rick in una vera e propria macchina da festa sotterranea che ai concerti lascerà a bocca aperta. E’ il caso di Fame, 9 minuti alla fine dell’album che, dopo il primo ascolto, resta appiccicata addosso, o come Le Canzoni con quel ritornello che suona come un manifesto artistico della visione di Lorenzo, che non è andato mai alla ricerca della bellezza formale ma della potenza informale, che arriva dritta senza passare dai codici estetici.
In Italia è il racconto del paese di Lorenzo attraverso le immagini nella sua memoria e quelle scritte sulla sua pelle, sullo sfondo l’amore per la sua terra, patriottico in modo paradossale ma autentico. È un pezzo afrobeat, anche se nella ritmica si insinua una fisarmonica di Castelfidardo. Nella canzone suona Tony Allen, il più afro dei batteristi, e c’è un assolo di Gianluca Petrella, trombonista jazz di Torino.

“Me lo ha sempre detto la mia moglie che avrei dovuto scrivere un pezzo sull’Italia,
e me n’è venuto uno che più che sull’Italia e sul suo caos è su di me e sul mio caos,
ma lo considero un pezzo pieno di tenerezza e di fiducia nelle nostre capacità”.

Il testo di In Italia vive nel punto preciso che sta in mezzo al brano raffinato e quello più pop. Ed è bizzarro che proprio con la produzione di Rubin, Lorenzo abbia avuto il desiderio di proporla in quello che curiosamente è, per certo, il suo album più italiano.
Novità anche per i brani più introspettivi come Navigare, una canzone dal sapore cinematografico, una riflessione appassionata e a tratti amara, o Affermativo, una cumbia scarna, che come in un mantra ripete “Non si può vivere in un mondo senza cielo, non si può vivere in un mondo chiuso”. O Ragazzini per strada, che in un giro di accordi accompagna un irresistibile giro di ricordi che lascia il segno. O come Sbagliato, una riflessione sul tempo che scorre con un tappeto musicale che omaggia l’allegria del folk.
Quello che intendevi parla di libertà, della voglia di staccarsi da terra, di cercare una nuova forza di gravità, su un giro di blues asciutto. Viva la libertà invece è inaspettata, spiazzante: sembra quasi una filastrocca da gita scolastica, con un ritornello micidiale e indimenticabile dal primo ascolto.

“Il significato della parola Libertà è mutato nel tempo.
Nella storia ha preso in ciascun periodo un significato diverso.
Canto quello che per me vale oggi, in questo preciso momento storico;
oggi Libertà è di nuovo una parola da riempire di significato”.

Oh, vita! è il disco in cui Lorenzo capovolge la sua prospettiva musicale.
E’ un Jovanotti senza fronzoli, al punto da diventare disarmante, così nuovo da sembrare un’opera prima. Il lavoro costante su se stesso e la dedizione totale per la sua grande passione per la musica, sono le tracce incancellabili di un carattere unico. Il continuo senso di gratitudine nei confronti di un lavoro che vive ogni giorno come un privilegio e il desiderio di continuare a migliorarsi con grande allegria sono la firma più chiara del suo stile. Per il resto è tutto nuovo, è tutto appena nato, è tutto fresco, tutto Jovanotti.

“Questa volta ho messo proprio il nome Jovanotti sulla copertina del disco.
Col passare del tempo, lo trovo sempre più giusto. Questo nome mi si addice e mi permette di dire cose da cinquantenne senza passare per uno che le sa. Le vivo, ma non le so, voglio che il mio approccio alla vita sia sempre più quello di un esploratore”.

Il disco è stato pubblicato il 1 dicembre in versione standard, vinile e in musicassetta e sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali.

Il 12 febbraio partirà da Milano Lorenzo Live 2018, prodotto e organizzato da Trident Music.
Dopo il successo di Lorenzo negli stadi 2015 e del successivo Lorenzo nei Palasport, Jovanotti tornerà da febbraio a giugno 2018 con decine di appuntamenti nei Palazzi dello Sport e suonerà con la sua band fermandosi nelle città per lunghi periodi.

“Questa volta vogliamo suonare fino a non poterne più.
In Italia abbiamo scelto dieci città e ci staremo fino a prendere la residenza”

Si è appena conclusa a Cortona la prima fase delle prove mentre a gennaio comincerà la fase di allestimento a Rimini.
Un nuovo tour che già al suo annuncio ha messo a segno un piccolo record. Sono, infatti, dieci per la prima volta in assoluto le date annunciate al Forum di Milano.
Otto le serate attualmente previste a Roma (dal 19 aprile), otto a Firenze (dal 10 marzo). Il tour si completa con due tappe a Rimini (3 e 4 marzo), quattro a Torino (dal 3 aprile), due a Bologna (13 e 14 aprile), due ad Acireale (8 e 9 maggio), e sei serate in uno speciale allestimento estivo all’Arena di Verona (dal 15 maggio). Lo show proseguirà poi il suo viaggio a Eboli (il 25 e 26 maggio), poi ad Ancona (1 e 2 giugno) per poi spingersi verso qualche appuntamento in Europa: Stoccarda (16 giugno), Vienna (19 giugno), Zurigo (21 giugno), Bruxelles (23 giugno), per chiudere a Lugano il 30 giugno prossimo.

“Vi faremo ballare, cantare, godere, emozionare, stancare,
ridere, piangere, ricaricare, celebrare, vivere.
Stiamo provando un sacco di pezzi, suoneremo fino alla fine del mondo,
partendo dall’ombelico”.

La lunga permanenza in ogni singola città mostra il desiderio di Lorenzo di uno spettacolo totale, immersivo, una goduria a 360° gradi con la super band composta da: Saturnino Celani, basso. Riccardo Onori, chitarra. Cristian Rigano, tastiere. Gareth Brown, batteria. Franco Santarnecchi, piano. Leo Di Angilla, percussioni. Jordan Mclean, tromba. Matthew Bauder, sax. Gianluca Petrella, trombone.

Oltre al disco arriva Sbam!, un libro-rivista-esperimento per Mondadori, che Lorenzo ha realizzato nei mesi in cui nasceva questo progetto, come un viaggio parallelo. Metà del libro è un suo racconto, ottanta pagine di avventure “ai confini della realtà”, dove sembra proprio di entrare nella sua testa. L’altra metà è un ritrovo di gente che crede nella forza della parola. Ci sono grandi scrittori che hanno accettato l’invito, alcuni nuovi e altri famosissimi. E c’è anche Rubiland, la graphic novel di Davide Toffolo (Tre allegri ragazzi morti, autore del dialogo tra la bionda e il gorilla di Lorenzo negli stadi 2015). Filo conduttore di Sbam!, curato da Sergio Pappalettera, è la voglia di lasciarsi sorprendere, di avere visioni, di interpretare i segni, di non omologarsi, di essere liberi. Per chi ama leggere Sbam! è il moodboard di Oh, vita!, è il mondo letterario da cui nasce l’ispirazione, è una parte del mondo che piace (molto) a Lorenzo.

Sbam! sarà disponibile in tutte le librerie dall’inizio di dicembre.

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