Un tragico incidente stradale è accaduto nella serata di ieri, domenica 17 settembre, intorno alle 19.40, a Sondalo (Sondrio), in località Madonna della Biorca, in Valtellina.
Come riportato dalla stampa locale, una ragazzina di 14 anni stava viaggiando in sella a uno scooter quando si è scontrata, per cause in corso di aggiornamento, con un’auto condotta da un ragazzo di 19 anni, all’altezza dell’incrocio tra via Stelvio e via Grailè. Sul posto è giunto il personale sanitario del 118 con ambulanza e automedica ma purtroppo per la 14enne non c’era più nulla da fare.
Il 19enne illeso ma sotto choc è stato trasportato presso l’Ospedale di Sondalo. Sul tragico sinistro indagano i Carabinieri che dovranno ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. (fotografia di repertorio)
Incendio e traffico in tilt nella mattinata di oggi, lunedì 18 settembre, intorno alle ore 6.50, nel tratto toscano dell’autostrada A11, in prossimità del casello di Capannori (Lucca) in direzione Firenze. Il rogo ha interessato un camion che trasportava bancali in legno.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del comando di Lucca, la polizia Stradale e il personale della società Autostrade. Fortunatamente nessuna persona sarebbe rimasta coinvolta. Inevitabili e pesanti i disagi al traffico.
Un terremoto di magnitudo 4.8 ha colpito all’alba di oggi, alle 5.10, il comune di Marradi, in provincia di Firenze. La scossa è stata sentita distintamente in Toscana e in Emilia Romagna.
Tanta la paura nel comune fiorentino, dove le persone sono scese in strada. Sono seguite diverse scosse di assestamento in zona nel corso della mattinata, la più forte al momento di magnitudo 2.9 poco dopo le 8, come riporta l’INGV.
A Marradi e in alcuni comuni adiacenti le scuole rimarranno chiuse in via precauzionale nel corso della giornata. La Protezione Civile si è immediatamente attivata per quantificare i danni e prestare soccorso alla popolazione. Al momento si registrano danni a diverse strutture ma nessun ferito e nessuna situazione di criticità.
Evacuata una casa di riposo a Tredozio, in provincia di Forlì-Cesena, dove si è registrata una scossa di assestamento di magnitudo 3.
ARBITRO: Sig. Juan Luca Sacchi di Macerata (Prenna/Massara | IV Uff.le Colombo – VAR Mazzolenti-Miele)
MARCATORI: 2′ rig. Dybala, 8′ Sanches, 35’ aut. Grassi; 9′ st Dybala, 34′ st Cristante, 37′ st Lukaku, 40′ st Mancini.
NOTE: Angoli Roma 2 Empoli 6. Ammoniti: al 38′ Dybala (R), al 39′ Cancellieri (E), al 39′ Sanches (R); al 23′ st Maleh (E). Espulsi: nessuno. Recupero: 3′ pt – 3′ st. Spettatori: 55mila.
Iniziamo il racconto della più grave sconfitta dell’Empoli della sua storia in Serie A partendo dalle parole espresse dal tecnico Paolo Zanetti nella Sala Stampa “Antonio Bassi” dello stadio “Carlo Castellani Computer Gross Arena”, andate in scena sabato mattina, a poco più di trenta ore dal fischio d’inizio della sfida dell’Olimpico: “siamo ultimi in classifica, con zero punti e zero gol fatti. Prendiamo atto che evidentemente qualcosa non è andato per il verso che volevamo, ma peggio di così non possiamo fare, c’è solo che da migliorare”.
Che giocare in casa della Roma fosse difficile, in un campo dove l’Empoli in campionato non ha mai vinto ottenendo solo due pareggi e segnando con il contagocce, lo sapevamo. Sapevamo anche che avremmo giocato innanzi a cinquantamila spettatori, e che avremmo trovato un ambiente carico a mille, nonostante il solo punto in classifica, soprattutto per la tanto attesa “prima uscita” della rinnovata coppia offensiva Dybala-Lukaku.
Tutto comprensibile, tutto messo in conto, insieme ad una probabile quinta sconfitta stagionale, consci che però non si parte mai battuti, insegnamento primario nello sport e nella vita.
Probabilmente i problemi sono molto più profondi di quanto non si sia potuto percepire: la confusione tattica, la condizione non ottimale di alcuni elementi, la tardiva costruzione della squadra troppo a ridosso di una stagione già iniziata, e il non aver saputo collocare e costruire il gioco su specifici calciatori con qualità tecniche decisamente superiori rispetto ad altri. Perdonatemi se non faccio nomi, credo che in questo momento non sia necessario.
Sono forse sufficienti questi elementi per non dover cercare un unico capo espiatorio, piuttosto distribuire in egual misura responsabilità che alla luce dei numeri emersi in questo primo mese di attività hanno assunto un valore piuttosto oggettivo.
L’Empoli non è ancora squadra, o perlomeno in partita, quella che assegna punti si intende, non sembra comportarsi da tale: impaurita, timida, per niente coraggiosa, sfilacciata, che sembra non dare mai quella sensazione di imprevedibilità e pericolosità; appare quasi come fosse “ogni volta” sempre per la prima volta insieme in campo.
L’Empoli in questo momento somiglia ad un’orchestra completamente fuori tempo, che trasmette ansia piuttosto che divertimento, e che da pure la sensazione che su quel “palco verde” non riesca neppure a divertirsi.
Altrimenti non si spiega la prestazione dell’Olimpico di Roma, perché non è tanto la sconfitta per 0-7 a ferire maggiormente, piuttosto il come è maturata. E’ inspiegabile che un calciatore dell’esperienza di Walukiewicz, nazionale, dopo trentasei secondi di partita intervenga su un normale cross in area completamente sbilanciato con il corpo; inspiegabile pure che si conceda un’autentica autostrada in occasione dello 0-2 dopo appena cinque minuti. Il terzo gol giallorosso è l’evidenziatore sulla frase: “confusione totale”.
Nel secondo tempo ci attendevamo qualcosa di diverso, eravamo quanto meno fiduciosi di poter osservare la solita caparbia reazione d’orgoglio in perfetto “stile Empoli”, magari non belli da vedere, ma compatti e decisi. Invece il secondo tempo, e soprattutto gli ultimi venti minuti, sono stati un disastro totale.
Tornando alle parole di Zanetti della vigilia, possiamo affermare che siamo riusciti a fare peggio di quello che avevamo fatto fino ad allora.
Quattro partite, quattro sconfitte, zero punti, dodici gol subiti, zero gol fatti. L’Empoli, questo Empoli, purtroppo, è già nella storia: la peggior partenza di tutti i tempi in Serie A, e la sconfitta più grave mai subita, prima di oggi in quelle peggiori ci ha visto soccombere al massimo con cinque gol di scarto.
Roma-Empoli (Credit Ph EFC 1920)
E questo Empoli è già nella storia al negativo perfino per quanto riguarda la storia della Serie A: dopo quattro giornate con questi numeri, ovvero 0 punti e 0 gol fatti, eguaglia due formazioni del passato. Il Mantova nel 1964/65, retrocesso poi al termine della stagione, e il Padova nel 1994/95, che poi riuscì a salvarsi, in un campionato a diciotto squadre e con quattro retrocessioni.
E domenica, ironia della sorte, al Castellani arriva l’Inter, proprio quella squadra e quel club con cui iniziò il sogno azzurro in Serie A. Forse pensare a quel 14 settembre 1986 oggi può rappresentare la miglior medicina per scacciare via l’incubo; molti ragazzi dello spogliatoio attuale possono anche ripensare alla notte magica di San Siro dello scorso gennaio, in quella sera che agli occhi di oggi rappresenta forse il punto massimo toccato dalla gestione Paolo Zanetti.
SERIE D Girone D – 1ª giornata ore 15
Borgo San Donnino-Carpi 1-5
Certaldo-Mezzolara 0-2
Fanfulla-Corticella 1-3
Forlì-Sammaurese 0-0 ore 20.30
Imolese-Aglianese 1-0
Pistoiese-Victor San Marino 2-1
Prato-Ravenna 1-1
San Giuliano City-Progresso 1-0
Sant Angelo-Lentigione 0-3
SERIE D Girone E – 1ª giornata ore 15
Cenaia-Real Forte Querceta 3-1 (“Rossetti” Cecina)
Figline-Ghiviborgo 3-0
Follonica Gavorrano-Pianese 2-1
Livorno-Grosseto 1-1
Sangiovannese-Mobilieri Ponsacco 1-1
Seravezza Pozzi-San Donato Tavarnelle 3-1
Tau Altopascio-Aquila Montevarchi 0-0
Trestina -Poggibonsi 1-3
V.Sansepolcro-Orvietana 2-1
La gara si mette subito in salita per gli amaranto, con il Grosseto che sblocca il punteggio all’8′ con un tocco sotto misura di Sabelli. Il Livorno, che nel frattempo perde Mutton (dentro Frati), non reagisce ed i biancorossi si rendono nuovamente pericolosi ancora con Sabelli (bravo Biagini ad opporsi al colpo di testa ravvicinato) e Riccobono, il cui sinistro volante termina alto non di molto.
Gli uomini di Bonuccelli troverebbero anche il raddoppio al 26′ con Giustarini, ma il direttore di gara, su indicazione del guardalinee, annulla per fuorigioco. Favarin cerca di correre ai ripari sostituendo Savshak, in costante apnea, per Nizzoli, ma a provarci è ancora il Grosseto con una conclusione dal limite di Marzierli. Per gli amaranto (che perdono anche Frati) soltanto un paio di timidi tentativi da parte di Cesarini.
In avvio di ripresa, dopo una buona occasione sprecata da Giordani, il Grosseto rimane in dieci: grave l’ingenuità di Morelli, che, in procinto di essere ammonito, protesta troppo vivacemente nei confronti del direttore di gara, che estrae quindi il rosso. Il Livorno, allora, prova ad alzare il proprio baricentro, ma fatica enormemente a rendersi pericoloso dalle parti di Raffaelli. In extremis, quando i maremmani sono ormai pronti a festeggiare la vittoria, arriva però il timbro di testa di Ronchi che permette agli amaranto di strappare quanto meno un punto.
Le parole dei protagonisti nel dopo gara di Pisa-Bari.
Alberto Aquilani: “La condizione fisica è approssimativa, tendiamo ad abbassarci troppo, ci può stare ma questo ha portato ad abbassarci e poi al gol. Bisogna capire se abbiamo avuto un calo fisico e mentale. Le sostituzioni erano da fare necessariamente, certi giocatori non ce la facevano più, i cambi però non ci hanno dato quello che cercavamo.Dobbiamo fare le cose in maniera diversa, bisogna capire il momento, mi porto a casa un punto che fa comodo. I ragazzi più esperti devono necessariamente dare qualcosa di più. D’Alessandro mi ha detto che si è girato il ginocchio, le sensazioni non sono buonissime. Gli infortuni vanno accettati, un po’ di sfortuna. Proveremo a fare il meglio fuori casa e poi mi auguro di dare soddisfazioni anche qui in casa”.
Stefano Moreo: “Rammarico perché ci tenevamo a vincere, abbiamo commesso un errore che ci è costato anche con il Parma. Ho speso tante energie oggi, fisicamente sto bene però. Capiremo se è una questione fisica o mentale, dovevamo forse approfittarne di più quando abbiamo segnato il gol del vantaggio. Possiamo fare bene con il mister, ci stiamo lavorando e cerchiamo di farlo nel migliore dei modi”.
PietroBeruatto: “Siamo delusi, volevamo vincere. Abbiamo commesso sicuramente degli errori e dobbiamo lavorarci su. Felice del gol, faccio sempre gol simili, sono contento e spero che invece di prendere 4/5 pali faccio qualche gol. Abbiamo avuto tanti infortuni, non tutti siamo al massimo, il calo è stato più mentale che fisico. Non dobbiamo vergognarci di buttare la palla in tribuna sopratutto in quella situazione del gol”.
Un tragico incidente stradale è accaduto nella serata di ieri, domenica 17 settembre, intorno alle 19.40, a Sondalo (Sondrio), in località Madonna della Biorca, in Valtellina.
Come riportato dalla stampa locale, una ragazzina di 14 anni stava viaggiando in sella a uno scooter quando si è scontrata, per cause in corso di aggiornamento, con un’auto condotta da un ragazzo di 19 anni, all’altezza dell’incrocio tra via Stelvio e via Grailè. Sul posto è giunto il personale sanitario del 118 con ambulanza e automedica ma purtroppo per la 14enne non c’era più nulla da fare.
Il 19enne illeso ma sotto choc è stato trasportato presso l’Ospedale di Sondalo. Sul tragico sinistro indagano i Carabinieri che dovranno ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. (fotografia di repertorio)
Incendio e traffico in tilt nella mattinata di oggi, lunedì 18 settembre, intorno alle ore 6.50, nel tratto toscano dell’autostrada A11, in prossimità del casello di Capannori (Lucca) in direzione Firenze. Il rogo ha interessato un camion che trasportava bancali in legno.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del comando di Lucca, la polizia Stradale e il personale della società Autostrade. Fortunatamente nessuna persona sarebbe rimasta coinvolta. Inevitabili e pesanti i disagi al traffico.
Un terremoto di magnitudo 4.8 ha colpito all’alba di oggi, alle 5.10, il comune di Marradi, in provincia di Firenze. La scossa è stata sentita distintamente in Toscana e in Emilia Romagna.
Tanta la paura nel comune fiorentino, dove le persone sono scese in strada. Sono seguite diverse scosse di assestamento in zona nel corso della mattinata, la più forte al momento di magnitudo 2.9 poco dopo le 8, come riporta l’INGV.
A Marradi e in alcuni comuni adiacenti le scuole rimarranno chiuse in via precauzionale nel corso della giornata. La Protezione Civile si è immediatamente attivata per quantificare i danni e prestare soccorso alla popolazione. Al momento si registrano danni a diverse strutture ma nessun ferito e nessuna situazione di criticità.
Evacuata una casa di riposo a Tredozio, in provincia di Forlì-Cesena, dove si è registrata una scossa di assestamento di magnitudo 3.
ARBITRO: Sig. Juan Luca Sacchi di Macerata (Prenna/Massara | IV Uff.le Colombo – VAR Mazzolenti-Miele)
MARCATORI: 2′ rig. Dybala, 8′ Sanches, 35’ aut. Grassi; 9′ st Dybala, 34′ st Cristante, 37′ st Lukaku, 40′ st Mancini.
NOTE: Angoli Roma 2 Empoli 6. Ammoniti: al 38′ Dybala (R), al 39′ Cancellieri (E), al 39′ Sanches (R); al 23′ st Maleh (E). Espulsi: nessuno. Recupero: 3′ pt – 3′ st. Spettatori: 55mila.
Iniziamo il racconto della più grave sconfitta dell’Empoli della sua storia in Serie A partendo dalle parole espresse dal tecnico Paolo Zanetti nella Sala Stampa “Antonio Bassi” dello stadio “Carlo Castellani Computer Gross Arena”, andate in scena sabato mattina, a poco più di trenta ore dal fischio d’inizio della sfida dell’Olimpico: “siamo ultimi in classifica, con zero punti e zero gol fatti. Prendiamo atto che evidentemente qualcosa non è andato per il verso che volevamo, ma peggio di così non possiamo fare, c’è solo che da migliorare”.
Che giocare in casa della Roma fosse difficile, in un campo dove l’Empoli in campionato non ha mai vinto ottenendo solo due pareggi e segnando con il contagocce, lo sapevamo. Sapevamo anche che avremmo giocato innanzi a cinquantamila spettatori, e che avremmo trovato un ambiente carico a mille, nonostante il solo punto in classifica, soprattutto per la tanto attesa “prima uscita” della rinnovata coppia offensiva Dybala-Lukaku.
Tutto comprensibile, tutto messo in conto, insieme ad una probabile quinta sconfitta stagionale, consci che però non si parte mai battuti, insegnamento primario nello sport e nella vita.
Probabilmente i problemi sono molto più profondi di quanto non si sia potuto percepire: la confusione tattica, la condizione non ottimale di alcuni elementi, la tardiva costruzione della squadra troppo a ridosso di una stagione già iniziata, e il non aver saputo collocare e costruire il gioco su specifici calciatori con qualità tecniche decisamente superiori rispetto ad altri. Perdonatemi se non faccio nomi, credo che in questo momento non sia necessario.
Sono forse sufficienti questi elementi per non dover cercare un unico capo espiatorio, piuttosto distribuire in egual misura responsabilità che alla luce dei numeri emersi in questo primo mese di attività hanno assunto un valore piuttosto oggettivo.
L’Empoli non è ancora squadra, o perlomeno in partita, quella che assegna punti si intende, non sembra comportarsi da tale: impaurita, timida, per niente coraggiosa, sfilacciata, che sembra non dare mai quella sensazione di imprevedibilità e pericolosità; appare quasi come fosse “ogni volta” sempre per la prima volta insieme in campo.
L’Empoli in questo momento somiglia ad un’orchestra completamente fuori tempo, che trasmette ansia piuttosto che divertimento, e che da pure la sensazione che su quel “palco verde” non riesca neppure a divertirsi.
Altrimenti non si spiega la prestazione dell’Olimpico di Roma, perché non è tanto la sconfitta per 0-7 a ferire maggiormente, piuttosto il come è maturata. E’ inspiegabile che un calciatore dell’esperienza di Walukiewicz, nazionale, dopo trentasei secondi di partita intervenga su un normale cross in area completamente sbilanciato con il corpo; inspiegabile pure che si conceda un’autentica autostrada in occasione dello 0-2 dopo appena cinque minuti. Il terzo gol giallorosso è l’evidenziatore sulla frase: “confusione totale”.
Nel secondo tempo ci attendevamo qualcosa di diverso, eravamo quanto meno fiduciosi di poter osservare la solita caparbia reazione d’orgoglio in perfetto “stile Empoli”, magari non belli da vedere, ma compatti e decisi. Invece il secondo tempo, e soprattutto gli ultimi venti minuti, sono stati un disastro totale.
Tornando alle parole di Zanetti della vigilia, possiamo affermare che siamo riusciti a fare peggio di quello che avevamo fatto fino ad allora.
Quattro partite, quattro sconfitte, zero punti, dodici gol subiti, zero gol fatti. L’Empoli, questo Empoli, purtroppo, è già nella storia: la peggior partenza di tutti i tempi in Serie A, e la sconfitta più grave mai subita, prima di oggi in quelle peggiori ci ha visto soccombere al massimo con cinque gol di scarto.
Roma-Empoli (Credit Ph EFC 1920)
E questo Empoli è già nella storia al negativo perfino per quanto riguarda la storia della Serie A: dopo quattro giornate con questi numeri, ovvero 0 punti e 0 gol fatti, eguaglia due formazioni del passato. Il Mantova nel 1964/65, retrocesso poi al termine della stagione, e il Padova nel 1994/95, che poi riuscì a salvarsi, in un campionato a diciotto squadre e con quattro retrocessioni.
E domenica, ironia della sorte, al Castellani arriva l’Inter, proprio quella squadra e quel club con cui iniziò il sogno azzurro in Serie A. Forse pensare a quel 14 settembre 1986 oggi può rappresentare la miglior medicina per scacciare via l’incubo; molti ragazzi dello spogliatoio attuale possono anche ripensare alla notte magica di San Siro dello scorso gennaio, in quella sera che agli occhi di oggi rappresenta forse il punto massimo toccato dalla gestione Paolo Zanetti.
SERIE D Girone D – 1ª giornata ore 15
Borgo San Donnino-Carpi 1-5
Certaldo-Mezzolara 0-2
Fanfulla-Corticella 1-3
Forlì-Sammaurese 0-0 ore 20.30
Imolese-Aglianese 1-0
Pistoiese-Victor San Marino 2-1
Prato-Ravenna 1-1
San Giuliano City-Progresso 1-0
Sant Angelo-Lentigione 0-3
SERIE D Girone E – 1ª giornata ore 15
Cenaia-Real Forte Querceta 3-1 (“Rossetti” Cecina)
Figline-Ghiviborgo 3-0
Follonica Gavorrano-Pianese 2-1
Livorno-Grosseto 1-1
Sangiovannese-Mobilieri Ponsacco 1-1
Seravezza Pozzi-San Donato Tavarnelle 3-1
Tau Altopascio-Aquila Montevarchi 0-0
Trestina -Poggibonsi 1-3
V.Sansepolcro-Orvietana 2-1
La gara si mette subito in salita per gli amaranto, con il Grosseto che sblocca il punteggio all’8′ con un tocco sotto misura di Sabelli. Il Livorno, che nel frattempo perde Mutton (dentro Frati), non reagisce ed i biancorossi si rendono nuovamente pericolosi ancora con Sabelli (bravo Biagini ad opporsi al colpo di testa ravvicinato) e Riccobono, il cui sinistro volante termina alto non di molto.
Gli uomini di Bonuccelli troverebbero anche il raddoppio al 26′ con Giustarini, ma il direttore di gara, su indicazione del guardalinee, annulla per fuorigioco. Favarin cerca di correre ai ripari sostituendo Savshak, in costante apnea, per Nizzoli, ma a provarci è ancora il Grosseto con una conclusione dal limite di Marzierli. Per gli amaranto (che perdono anche Frati) soltanto un paio di timidi tentativi da parte di Cesarini.
In avvio di ripresa, dopo una buona occasione sprecata da Giordani, il Grosseto rimane in dieci: grave l’ingenuità di Morelli, che, in procinto di essere ammonito, protesta troppo vivacemente nei confronti del direttore di gara, che estrae quindi il rosso. Il Livorno, allora, prova ad alzare il proprio baricentro, ma fatica enormemente a rendersi pericoloso dalle parti di Raffaelli. In extremis, quando i maremmani sono ormai pronti a festeggiare la vittoria, arriva però il timbro di testa di Ronchi che permette agli amaranto di strappare quanto meno un punto.
Le parole dei protagonisti nel dopo gara di Pisa-Bari.
Alberto Aquilani: “La condizione fisica è approssimativa, tendiamo ad abbassarci troppo, ci può stare ma questo ha portato ad abbassarci e poi al gol. Bisogna capire se abbiamo avuto un calo fisico e mentale. Le sostituzioni erano da fare necessariamente, certi giocatori non ce la facevano più, i cambi però non ci hanno dato quello che cercavamo.Dobbiamo fare le cose in maniera diversa, bisogna capire il momento, mi porto a casa un punto che fa comodo. I ragazzi più esperti devono necessariamente dare qualcosa di più. D’Alessandro mi ha detto che si è girato il ginocchio, le sensazioni non sono buonissime. Gli infortuni vanno accettati, un po’ di sfortuna. Proveremo a fare il meglio fuori casa e poi mi auguro di dare soddisfazioni anche qui in casa”.
Stefano Moreo: “Rammarico perché ci tenevamo a vincere, abbiamo commesso un errore che ci è costato anche con il Parma. Ho speso tante energie oggi, fisicamente sto bene però. Capiremo se è una questione fisica o mentale, dovevamo forse approfittarne di più quando abbiamo segnato il gol del vantaggio. Possiamo fare bene con il mister, ci stiamo lavorando e cerchiamo di farlo nel migliore dei modi”.
PietroBeruatto: “Siamo delusi, volevamo vincere. Abbiamo commesso sicuramente degli errori e dobbiamo lavorarci su. Felice del gol, faccio sempre gol simili, sono contento e spero che invece di prendere 4/5 pali faccio qualche gol. Abbiamo avuto tanti infortuni, non tutti siamo al massimo, il calo è stato più mentale che fisico. Non dobbiamo vergognarci di buttare la palla in tribuna sopratutto in quella situazione del gol”.
Il 2 luglio 2025, Gaia De Laurentiis, insieme a Riccardo Barbera e Laura Manzini al pianoforte, terrà uno spettacolo chiamato “Vi racconto Madame Curie,...