Un terremoto di magnitudo 3.1 è stato registrato dall’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) nella mattinata di oggi, martedì 26 aprile, alle ore 6.39, con epicentro a 6 km da Pizzoli e da Barete, nell’Aquilano, e a una profondità di 14 chilometri.
Altri Comuni entro i 15 km dall’epicentro sono: Capitignano, Cagnano Amiterno, Campotosto, Montereale, L’Aquila, Scoppito e Crognaleto.
Il terremoto è stato chiaramente avvertito dalla popolazione ma fortunatamente non si segnalano danni a cose o persone. (fotografia OpenStreetMap dal sito INGV)
Dall’inviato Gigi Ravaglia / Foto IsolaPress e Mauro Monti
Partenza (Foto IsolaPress)
Edizione straordinaria, con 130.000 presenze per il quarto round del Mondiale, tornato nel “cuore” della Motor Valley Emiliano-Romagnola: l’iridato in carica della Red Bull, sabato ha vinto la Gara Sprint, sorpassando la Ferrari di Leclerc al penultimo dei ventuno giri e domenica ha concesso il bis. Spettacolare e civilissima l’invasione di pista dei tifosi, che dopo due anni di pandemia, hanno riassaporato le emozioni forti della Formula 1.
Valentina Vezzali con Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili e il Sindaco (Foto IsolaPress)
Al microfono di Gigi Ravaglia, Valentina Vezzali, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo sport e pluricampionessa Mondiale ed Olimpionica:
Valentina Vezzali con Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, il Governatore Bonaccini e il Sindaco (Foto IsolaPress)
Al microfono di Gigi Ravaglia, Stefano Bonaccini, Governatore della Regione Emilia Romagna:
Autorità in pista (Foto IsolaPress)
Al microfono di Gigi Ravaglia, Marco Panieri, Sindaco di Imola:
Riavvolgiamo il nastro. Bene la “Rossa” in prova sul bagnato venerdì, più veloce in rettilineo Max. Ottime le due partenze della Sprint Race del leader del mondiale, ma Verstappen ritrova la proverbiale combattività e nel finale sorpassa. “Ho avuto problemi con le gomme, ci rifaremo domani” le parole di Charles, che si accontenta dei sette punti e non rischia. Le auto si equivalgono e sono i particolari a fare la differenza. Si rivede il pubblico delle grandi occasioni, appassionatissimo e colorato; anche il Santerno si gonfia e le Frecce Tricolori sono uno spettacolo nello spettacolo.
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Frecce Tricolori (Foto IsolaPress)
Frecce Tricolori (Foto IsolaPress)
“Stendere ancora una volta il tricolore sul Gran Premio di Imola, è motivo di grande orgoglio – ha dichiarato ai media il Comandante delle Frecce Tricolori il Tenente Colonnello Stefano Vit – Lo scorso anno ho avuto l’onore di sorvolare l’autodromo da Capo Formazione, quest’anno invece sarò a terra in veste di Comandante e sarà una nuova emozione, che sono felice di condividere con tutti gli appassionati, che potranno finalmente rivedere dal vivo il GP”. La pattuglia Acrobatica Nazionale, è composta da nove velivoli MB 339 PA. E’ fredduccio, ma il pubblico bagnato alla mitica Rivazza e sulle tribune scoperte, si gusta anche le formule minori.
Davide Valsecchi al microfono di Gigi Ravaglia (Foto Mauro Monti)
Al microfono di Gigi Ravaglia, Davide Valsecchi, ex Pilota e commentatore SKY:
Suona l’inno nazionale, la Banda musicale dell’Arma dei Carabinieri; alle 15.00,
doppio giro di ricognizione per testare la pista, non piove più e si spengono i semafori. Leclerc patina sul bagnato dalla prima fila, le due Red Bull allungano e toccato da Ricciardo, Sainz si insabbia alla prima variante e prenota la visita al Santo Protettore.
Arriva la variante bassa (Foto IsolaPress)
Come in Australia, è gara a tre; il Monegasco prova più volte il sorpasso su Perez, ma senza l’ala mobile, proibita da regolamento con pista non asciutta, l’impresa è ardua e Verstappen accumula vantaggio.
Verstappen e il pubblico della mitica Rivazza (Foto IsolaPress)
Anche l’ultimo cambio gomme non modifica la situazione; Charles non si rassegna, esagera e alla variante alta esce e le gomme di protezione lo salvano dal ritiro. “Ho faticato con le Soft, ma quando ho visto l’opportunità di sorpassare Perez per il secondo posto, ci ho provato spingendo un po’ troppo, quando avrei dovuto restare fermo per assicurarmi quei punti. Analizzeremo tutti i dati e ritorneremo più forti”.
Mattia Binotto Team Principal Ferrari e Carlos Sainz – credit @Scuderia Ferrari Press Office
Ha fatto bene a tentare? “Ovviamente siamo delusi perché volevamo un risultato migliore davanti ai nostri fan – la risposta di Mattia Binotto, Team Principal & Managing Director – E’ stata una gara difficile, partivamo dal lato peggiore della pista ed anche il primo pit stop non è stato dei migliori; Charles non è rientrato con il vantaggio che gli avrebbe permesso di respingere l’attacco di Perez. Poi ha commesso un errore cercando il sorpasso. Continuiamo a lavorare sodo, per estrarre tutto il potenziale della F1-75 e per ottimizzare gli aggiornamenti che introdurremo da Miami”.
La Ferrari si dispera (Foto IsolaPress)
Pool position, giro veloce e doppia vittoria, Verstappen c’è e si avvicina in classifica a 27 punti. Secondo Perez, poi Norris, Russel, Bottas, sesto Leclerc. Solo tredicesimo Hamilton, aut Alonso.
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Pit Stop (Foto IsolaPress)
Ferrari out (Foto IsolaPress)
Al microfono di Gigi Ravaglia, Pietro Benvenuti, Direttore dell’autodromo:
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Invasione pacifica di pista (Foto IsolaPress)
Podio e Rivazza (Foto IsolaPress)
Uscita (Foto IsolaPress)
Al microfono di Gigi Ravaglia, Gian Carlo Minardi, Presidente dell’autodromo:
La leadership aiuta a pensare positivo. La voce del vincitore “E’ sempre difficile primeggiare, ma siamo sempre stati sul pezzo. Sembrava un week end forte per noi, ma oggi non potevamo sapere quando saremmo stati competitivi, viste le condizioni meteo. Con il team, abbiamo fatto tutto bene e questo doppio successo penso sia meritato. Sono punti importanti per il campionato, che è ancora lungo“.
Se ne va soddisfatta anche l’Alpha Tauri, l’ex scuderia del Presidente dell’autodromo Gian Carlo Minardi, con base a Faenza dove è domiciliato anche Yuki Tsunoda, il pilotino Giapponese, debuttante in formula, bravo a rimontare dalla dodicesima posizione di griglia, al settimo posto della bandiera a scacchi.
Stefano Domenicali con ospiti illustri. (Foto IsolaPress)
Ha vinto l’autodromo e ha vinto Stefano Domenicali, Presidente e Amministratore Delegato della Formula One Group, che ha (… e non poco), contribuito a riportare la Formula 1 all’Enzo e Dino Ferrari. Da buon Imolese, non è mancato al tradizionale appunta mento con la cena allo “Stellato” ristorante San Domenico e per bruciare calorie, la mattina successiva si è fatto una bella corsetta dalle parti di viale Dante, con gli ex compagni del liceo Valeriani.
Gigi Ravaglia Intervista Max Mascia (Foto IsolaPress)
Al microfono di Gigi Ravaglia, MaxMascia, proprietario e chef del San Domenico:
Sarà l’autopsia a fare luce sulle cause del decesso di Samantha Migliore, la 35enne di Maranello (Modena) morta durante un intervento estetico eseguito in casa: la donna ha accusato un malore rivelatosi poi fatale. Come riportano diversi media, l’esame autoptico potrebbe iniziare già oggi, martedì 26 aprile.
Al momento risulta indagata Pamela Andress la 50enne transgender brasiliana che avrebbe sottoposto Samantha Migliore ad almeno un’iniezione per tonificare il seno. La 50enne è indagata a piede libero dalla Procura di Modena per esercizio abusivo della professione, omissione di soccorso e morte in conseguenza di altro reato.
Pamela Andress si è costituita venerdì scorso, 23 aprile, presso la caserma dei Carabinieri di Cento, Ferrara: come riportato dalla stampa, il suo legale avrebbe detto che la 50enne non è fuggita ma se ne è andata solo dopo che era stata chiamata l’ambulanza; inoltre non appena appreso della morte di Samantha da internet, si è andata a costituire. (fotografia di repertorio)
Un bel Sassuolo non riesce a chiudere la partita e viene addirittura battuto tra le mura amiche del Mapei Stadium. Il possibile erede di Dybala alla Juventus, Raspadori, porta avanti in neroverdi, i quali però vengono subito dopo pareggiati dallo stesso numero dieci argentino.
I ragazzi dell’ex allenatore dell’Empoli, Dionisi, non vanno sul due a zero e nel finale una zampata di Kean consente ad Allegri di avvicinare il terzo posto in classifica.
SASSUOLO (4-3-3)– 1 Zacchi; 4 Flamingo, 6 Zenelaj, 7 Paz Blandon, 8 Arcopinto (dal 22′ st Abubakar); 19 Zalli, 20 Oddei (dal 45′ st D’Andrea), 21 Aucelli; 23 Samele (dal 37′ st Diawara), 27 Macchioni (dal 22′ st Pieragnolo), 95 Forchignone (dal 37′ st Leone). A disp. 31 Bonucci 5 Cehu 18 Mata 22 Miranda 28 Toure 73 Cavallini 77 Casolari. All. E. Bigica
EMPOLI(4-3-3) – 71 Biagini; 19 Bolì (dal 39′ st 20 Peralta), 14 Guarino, 39 Filì (dal 22′ st 6 Pezzola), 3 Rizza; 7 Rossi (dal 22′ st 22 Renzi), 30 Barsi (dal 22′ st 16 Fini), 5 Degli Innocenti; 8 Fazzini, 10 Baldanzi, 91 Lozza (dal 31′ st Heimisson). A disp. 31 Fantoni, 13 Evangelisti, 24 Baggiani, 36 El Biache, 37 Kaczmarski, 67 Bonassi, 98 Dragoner. All. A. Buscè
Arbitro: Sig.A. Di Graci di Como (Barberis-Boggiani)
Marcatori: 8′ st Oddei (S), 33′ st Forchignone (S), 40′ st Leone (S).
Note: Angoli Sassuolo 7 Empoli 4. Ammoniti: al 33′ Filì (E), al 43′ Bolì (E); al 5′ st Macchioni (S), al 11′ st Barsi (E), al 28′ st Renzi (E). Espulsi: nessuno. Recupero: 1′ pt – 3′ st. Spettatori: 150 (partita giocata con capienza stadio 100% con obbligo di mascherina e ingresso con lasciapassare medico per emergenza sanitaria).
L’Empoli di Antonio Buscè cade sul campo del Sassuolo dopo un buon primo tempo ed un palo colpito in avvio di ripresa da Degli Innocenti. Dopodiché il Sassuolo al minuto 8 passa in vantaggio con Oddei e poi nell’ultimo quarto di gara chiude la pratica con le reti di Forchignone ed il tris di Leone entrato da pochi minuti al posto dello stesso Forchignone.
A quattro giornate dalla conclusione una sconfitta pesante ma che non compromette il raggiungimento dell’obiettivo, fissato nella salvezza. Con l’Empoli a quota 39 anche il Milan, prossimo avversario degli azzurri venerdì al Centro Sportivo di Petroio: quella sarà giocoforza una partita da non fallire per mantenere distanti le inseguitrici. Si parte in questo finale da un +2 sulla zona spareggi Play Out assolutamente da evitare.
E’ del Lecce lo scontro diretto del Via Del Mare: i giallorossi vincono 2-0 contro il Pisa, meritando con una prestazione solida.
Ritmi alti nei primi minuti con la traversa di Dermaku e poi la risposta del Pisa con la conclusione dalla distanza di Mastinu che finisce a lato. Al 18’ il Lecce passa grazie al gol di Lucioni che è il più lesto a sfruttare un assist di Coda in area di rigore. Il Pisa non crea pericoli dalle parti di Gabriel ed il primo tempo finisce 1-0.
Nella ripresa il tema della gara non cambia neanche con i cambi di D’Angelo: all’87’ arriva il gol del definitivo 2-0 con la zampata di Faragò con complicità di Livieri. Finisce 2-0 il Lecce ha messo un piede nella prossima Serie A.
C’è soddisfazione al termine della partita con il Napoli, vinta dagli azzurri con una clamorosa rimonta che si è consumata in sette minuti dallo 0-2 al 3-2 tra l’80 (gol di Henderson) e l’87 (doppietta di Pinamonti, dopo il momentaneo 2-2 dello stesso Pinamonti al minuto 83′).
Le parole del tecnico Aurelio Andreazzoli
Le parole del Presidente Fabrizio Corsi
Le parole dell’attaccante Andrea Pinamonti
Le parole del centrocampista scozzese Liam Henderson
EMPOLI(4-3-1-2) – 13 Vicario; 30 Stojanovic, 42 Viti, 33 Luperto, 65 Parisi (dal 16′ st 21 Cacace); 27 Zurkowski, 23 Asllani (dal 25′ st 5 Stulac), 25 Bandinelli (dal 16′ st 8 Henderson); 7 Verre (dal 21′ st 10 Bajrami); 9 Cutrone (dal 21′ st 11 Di Francesco), 99 Pinamonti. A disp. 1 Ujkani, 6 Romagnoli, 20 Fiamozzi, 34 Ismajli, 15 Benassi, 16 Fazzini, 19 La Mantia. All. A. Andreazzoli
NAPOLI(4-2-3-2) – 1 Meret; 59 Zanoli (dal 1′ st 2 Malcuit), 13 Rrahmani, 5 Juan Jesus, 6 Mario Rui; 99 Anguissa, 8 Fabian Ruiz; 11 Lozano (dal 23′ st 20 Zielinski), 14 Mertens (dal 32′ st 21 Politano), 24 Insigne (dal 40′ st 33 Ounas); 9 Osimhen. A disp. 12 Marfella, 25 Ospina, 3 Tuanzebe, 4 Demme, 37 Petagna, 80 Barba. All. L. Spalletti
Arbitro: Sig. L. Marinelli di Tivoli (Lo Cicero-Mastrodonato | IV Uff.le Colombo – VAR Banti-Vivenzi)
Marcatori: 44′ 14 Mertens (N); 7′ st 24 Insigne (N), 35′ st 8 Henderson, 38′ st 99 Pinamonti (E), 42′ st 99 Pinamonti (E).
Note: Angoli Empoli 10 Napoli 7. Ammoniti: al 4′ 25 Bandinelli (E), al 22′ 59 Zanoli (N); al 28′ st 42 Viti (E), al 36′ Stojanovic (E), al 44′ st 99 Pinamonti (E). Espulsi: nessuno. Recupero: 1′ pt – 6′ st. Spettatori: 10.500 (stadio aperto al 100% con obbligo di mascherina e ingresso con lasciapassare medico per emergenza sanitaria).
C’è la sintesi di questi ultimi quattro mesi in questa domenica piovosa di aprile, e quanti intrecci, quante storie, quante storie belle da raccontare.
La sintesi di una squadra che ha sempre offerto buone prestazioni, a parte un paio di passaggi a vuoto con il Sassuolo in casa e a Udine una settimana fa, “allenandosi” a giocare le partite sempre fino all’ultimo secondo e andando contro a quegli episodi ma raccogliendo meno di quanto avrebbe meritato, penalizzata da situazioni non favorevoli; e così anche oggi ha subito un pesante 0-2 nel momento migliore, non si è arresa, ha sognato di farcela, ci ha creduto, si è presa il meritato premio.
Ci sono storie azzurre, in questa domenica bagnata ma fortunata, e pure storica e che ricorderemo a lungo: che tramanderemo nel tempo, che racconteremo ai figli, e pure ai nipoti…
Il Napoli, il grande Napoli, non perdeva una partita così da ottant’anni: per ritrovare l’ultima volta che i partenopei perdevano una partita da 0-3 a 3-2 bisogna ritornare al 1942.
Al Castellani è successo ottant’anni dopo, e tutto in sette minuti, e con Luciano Spalletti in panchina che proprio un 24 aprile di ventotto anni fa esordiva sulla panchina dell’Empoli, perdendo in casa della Massese, che pochi mesi dopo diventava la nuova squadra di mister Andreazzoli.
Così Aurelio riesce a superare ancora una volta il Napoli dell’amico Luciano, “vendicandosi” sportivamente dell’amara sconfitta di San Siro in casa dell’Inter del maggio 2019 che costò la retrocessione degli azzurri.
C’è la storia dell’Empoli Femminile che proprio in questa domenica piovosa festeggia la salvezza aritmetica con due turni d’anticipo grazie proprio al pareggio del Napoli in casa del Sassuolo, e alla vittoria di ieri sul campo della Sampdoria.
Poi c’è la storia di un Empoli che continua a lanciare giovani e che oggi ha vinto con Viti e Asllani, due della “cantera empolese”, assoluti protagonisti della partita con il primo spesso pericoloso in chiave offensiva e pure bravo a ragionare in mediana e con il secondo ermetico e quasi perfetto su Osihmen.
LA PARTITA – La partenza dell’Empoli è importante: Pinamonti su azione d’angolo di testa manda di pochissimo a lato e Asllani scalda i guanti di Meret.
L’Empoli ci prova con Bandinelli e con Pinamonti ma non è fortunato. Dopo un tentativo di Osihmen di testa, alto, il Napoli al primo tiro in porta passa in vantaggio. Giocata di Lozano a destra, cross in area e velo di Osihmen con Mertens che arriva a rimorchio e supera Vicario. Una mazzata per l’Empoli ad un minuto dall’intervallo.
La ripresa ricomincia con il Napoli che al secondo tiro in porta, questa volta di Insigne e dentro al minuto sette, trova il gol del 2-0. Partita in discesa per i campani nonostante una buona prestazione della squadra di Andreazzoli, ancora una volta poco assistiti dalla fortuna.
Andreazzoli decide di cambiare qualcosa e nel giro di cinque minuti effettua quattro sostituzioni in due slot: dentro Henderson al posto di Bandinelli e Cacace per Parisi (16′), poi Bajrami al posto di Verre e Di Francesco per Cutrone (21′).
L’Empoli, nonostante lo 0-2, ci crede e torna protagonista nella metà campo dei partenopei. Il Napoli si vede solo con un contropiede di Osihmen e conclusione sul fondo grazie anche al ripiegamento difensivo efficace di Cacace in azione di disturbo al momento del tiro.
Due minuti dopo l’Empoli torna in partita anche con il risultato. Giocata di Cacace a sinistra, la palla schizza verso Henderson appostato a centro area, dopo la solita pressione di Pinamonti, lo scozzese prende la mira e trafigge Meret in diagonale.
Il Castellani ora è elettrico, Bajrami spara alle stelle un calcio di rigore in movimento, cento secondi dopo l’estremo difensore del Napoli Meret “prende” la scossa quando esagera nel palleggio e tentando di dribblare Pinamonti dentro la propria area piccola calcia sull’attaccante azzurro con il pallone che termina in rete. Disperazione del portiere napoletano ed entusiasmo irrefrenabile dei toscani.
Andreazzoli ordina di tornare a giocare e restare con la testa sulla partita, mentre Spalletti, dopo aver tolto dal campo uno stremato Mertens, inserisce Ounas al posto di Insigne.
Due a due e tutti a casa? Macché, non è ancora finita. Qui si fa la storia. Tre minuti al novantesimo, sette dopo l’1-2 di Henderson e di un “ermetico” 0-2 per il Napoli. Vicario dalla propria area di rigore e dopo una parata lancia con le mani Bajrami sulla fascia destra, il nazionale albanese corre veloce e quasi all’altezza del lato corto dell’area di rigore lascia partire un cross a mezz’altezza perfetto che scavalca anche Di Francesco ma diventa perfetto per Pinamonti che in scivolata brucia Malcuit nella marcatura e Meret sul primo palo. E’ il gol del 3-2, il delirio al Castellani. Nove minuti dopo, con inclusi i sei di recupero, scoppierà la festa. L’Empoli torna al successo dopo un digiuno lungo sedici partite, un digiuno troppo lungo, lunghissimo, che era iniziato proprio dalla vittoriosa trasferta di Napoli: appunto vedi Napoli e poi… vinci!
L’esultanza dell’Empoli per il gol del momentaneo 2-2 di Pinamonti, passeranno altri quattro minuti e Pinamonti andrà a segnare la rete del definitivo 3-2 (Credit Ph EFC 1920)
Gli ospiti iniziano il match con intensità e mettono in difficoltà il Livorno, che, in avanti, riesce a farsi vedere solamente al 15′, quando Bellazzini semina il panico in area di rigore prima di servire Gelsi, che però colpisce debolmente da ottima posizione. È però il Figline, al 26′, ad andare più vicino al gol, con la conclusione di Vezzi da due passi che la difesa amaranto riesce a deviare in angolo in extremis.
I gialloblù premono forte sull’acceleratore anche in avvio di ripresa e al 49′, meritatamente, trovano la rete del vantaggio con un colpo di testa di Marabese, che sfrutta al meglio il preciso cross dalla sinistra di Calosci. Tre minuti l’episodio che cambia il match: Benvenuti ferma Bellazzini al limite dell’area e il direttore di gara gli sventola in faccia il doppio giallo. La superiorità numerica rianima gli amaranto, che al 58′ trovano il pari con il colpo di testa di Vantaggiato, che sfrutta al meglio il preciso traversone del neo entrato Torromino. Il Picchi diventa una bolgia e il Livorno, tre minuti più tardi, ne approfitta per firmare il sorpasso ancora con il Toro di Brindisi, che trasforma con freddezza il penalty concesso per un fallo di mano sul tentativo di Palmiero.
La gara sembra in totale controllo degli amaranto, ma prima Luci al 75′ (doppio giallo) e poi Torromino al 78′ (rosso diretto per uno schiaffo ad un avversario) regalano la superiorità numerica agli avversari, che ne approfittano per ribaltare l’esito del match con Saitta all’81’ ed il colpo di testa di Privitera all’87’ deviato da Vantaggiato. Un ko clamoroso per gli amaranto, che non potranno adesso sbagliare domenica prossima contro il Tau.
Un terremoto di magnitudo 3.1 è stato registrato dall’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) nella mattinata di oggi, martedì 26 aprile, alle ore 6.39, con epicentro a 6 km da Pizzoli e da Barete, nell’Aquilano, e a una profondità di 14 chilometri.
Altri Comuni entro i 15 km dall’epicentro sono: Capitignano, Cagnano Amiterno, Campotosto, Montereale, L’Aquila, Scoppito e Crognaleto.
Il terremoto è stato chiaramente avvertito dalla popolazione ma fortunatamente non si segnalano danni a cose o persone. (fotografia OpenStreetMap dal sito INGV)
Dall’inviato Gigi Ravaglia / Foto IsolaPress e Mauro Monti
Partenza (Foto IsolaPress)
Edizione straordinaria, con 130.000 presenze per il quarto round del Mondiale, tornato nel “cuore” della Motor Valley Emiliano-Romagnola: l’iridato in carica della Red Bull, sabato ha vinto la Gara Sprint, sorpassando la Ferrari di Leclerc al penultimo dei ventuno giri e domenica ha concesso il bis. Spettacolare e civilissima l’invasione di pista dei tifosi, che dopo due anni di pandemia, hanno riassaporato le emozioni forti della Formula 1.
Valentina Vezzali con Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili e il Sindaco (Foto IsolaPress)
Al microfono di Gigi Ravaglia, Valentina Vezzali, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo sport e pluricampionessa Mondiale ed Olimpionica:
Valentina Vezzali con Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, il Governatore Bonaccini e il Sindaco (Foto IsolaPress)
Al microfono di Gigi Ravaglia, Stefano Bonaccini, Governatore della Regione Emilia Romagna:
Autorità in pista (Foto IsolaPress)
Al microfono di Gigi Ravaglia, Marco Panieri, Sindaco di Imola:
Riavvolgiamo il nastro. Bene la “Rossa” in prova sul bagnato venerdì, più veloce in rettilineo Max. Ottime le due partenze della Sprint Race del leader del mondiale, ma Verstappen ritrova la proverbiale combattività e nel finale sorpassa. “Ho avuto problemi con le gomme, ci rifaremo domani” le parole di Charles, che si accontenta dei sette punti e non rischia. Le auto si equivalgono e sono i particolari a fare la differenza. Si rivede il pubblico delle grandi occasioni, appassionatissimo e colorato; anche il Santerno si gonfia e le Frecce Tricolori sono uno spettacolo nello spettacolo.
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Frecce Tricolori (Foto IsolaPress)
Frecce Tricolori (Foto IsolaPress)
“Stendere ancora una volta il tricolore sul Gran Premio di Imola, è motivo di grande orgoglio – ha dichiarato ai media il Comandante delle Frecce Tricolori il Tenente Colonnello Stefano Vit – Lo scorso anno ho avuto l’onore di sorvolare l’autodromo da Capo Formazione, quest’anno invece sarò a terra in veste di Comandante e sarà una nuova emozione, che sono felice di condividere con tutti gli appassionati, che potranno finalmente rivedere dal vivo il GP”. La pattuglia Acrobatica Nazionale, è composta da nove velivoli MB 339 PA. E’ fredduccio, ma il pubblico bagnato alla mitica Rivazza e sulle tribune scoperte, si gusta anche le formule minori.
Davide Valsecchi al microfono di Gigi Ravaglia (Foto Mauro Monti)
Al microfono di Gigi Ravaglia, Davide Valsecchi, ex Pilota e commentatore SKY:
Suona l’inno nazionale, la Banda musicale dell’Arma dei Carabinieri; alle 15.00,
doppio giro di ricognizione per testare la pista, non piove più e si spengono i semafori. Leclerc patina sul bagnato dalla prima fila, le due Red Bull allungano e toccato da Ricciardo, Sainz si insabbia alla prima variante e prenota la visita al Santo Protettore.
Arriva la variante bassa (Foto IsolaPress)
Come in Australia, è gara a tre; il Monegasco prova più volte il sorpasso su Perez, ma senza l’ala mobile, proibita da regolamento con pista non asciutta, l’impresa è ardua e Verstappen accumula vantaggio.
Verstappen e il pubblico della mitica Rivazza (Foto IsolaPress)
Anche l’ultimo cambio gomme non modifica la situazione; Charles non si rassegna, esagera e alla variante alta esce e le gomme di protezione lo salvano dal ritiro. “Ho faticato con le Soft, ma quando ho visto l’opportunità di sorpassare Perez per il secondo posto, ci ho provato spingendo un po’ troppo, quando avrei dovuto restare fermo per assicurarmi quei punti. Analizzeremo tutti i dati e ritorneremo più forti”.
Mattia Binotto Team Principal Ferrari e Carlos Sainz – credit @Scuderia Ferrari Press Office
Ha fatto bene a tentare? “Ovviamente siamo delusi perché volevamo un risultato migliore davanti ai nostri fan – la risposta di Mattia Binotto, Team Principal & Managing Director – E’ stata una gara difficile, partivamo dal lato peggiore della pista ed anche il primo pit stop non è stato dei migliori; Charles non è rientrato con il vantaggio che gli avrebbe permesso di respingere l’attacco di Perez. Poi ha commesso un errore cercando il sorpasso. Continuiamo a lavorare sodo, per estrarre tutto il potenziale della F1-75 e per ottimizzare gli aggiornamenti che introdurremo da Miami”.
La Ferrari si dispera (Foto IsolaPress)
Pool position, giro veloce e doppia vittoria, Verstappen c’è e si avvicina in classifica a 27 punti. Secondo Perez, poi Norris, Russel, Bottas, sesto Leclerc. Solo tredicesimo Hamilton, aut Alonso.
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Pit Stop (Foto IsolaPress)
Ferrari out (Foto IsolaPress)
Al microfono di Gigi Ravaglia, Pietro Benvenuti, Direttore dell’autodromo:
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Invasione pacifica di pista (Foto IsolaPress)
Podio e Rivazza (Foto IsolaPress)
Uscita (Foto IsolaPress)
Al microfono di Gigi Ravaglia, Gian Carlo Minardi, Presidente dell’autodromo:
La leadership aiuta a pensare positivo. La voce del vincitore “E’ sempre difficile primeggiare, ma siamo sempre stati sul pezzo. Sembrava un week end forte per noi, ma oggi non potevamo sapere quando saremmo stati competitivi, viste le condizioni meteo. Con il team, abbiamo fatto tutto bene e questo doppio successo penso sia meritato. Sono punti importanti per il campionato, che è ancora lungo“.
Se ne va soddisfatta anche l’Alpha Tauri, l’ex scuderia del Presidente dell’autodromo Gian Carlo Minardi, con base a Faenza dove è domiciliato anche Yuki Tsunoda, il pilotino Giapponese, debuttante in formula, bravo a rimontare dalla dodicesima posizione di griglia, al settimo posto della bandiera a scacchi.
Stefano Domenicali con ospiti illustri. (Foto IsolaPress)
Ha vinto l’autodromo e ha vinto Stefano Domenicali, Presidente e Amministratore Delegato della Formula One Group, che ha (… e non poco), contribuito a riportare la Formula 1 all’Enzo e Dino Ferrari. Da buon Imolese, non è mancato al tradizionale appunta mento con la cena allo “Stellato” ristorante San Domenico e per bruciare calorie, la mattina successiva si è fatto una bella corsetta dalle parti di viale Dante, con gli ex compagni del liceo Valeriani.
Gigi Ravaglia Intervista Max Mascia (Foto IsolaPress)
Al microfono di Gigi Ravaglia, MaxMascia, proprietario e chef del San Domenico:
Sarà l’autopsia a fare luce sulle cause del decesso di Samantha Migliore, la 35enne di Maranello (Modena) morta durante un intervento estetico eseguito in casa: la donna ha accusato un malore rivelatosi poi fatale. Come riportano diversi media, l’esame autoptico potrebbe iniziare già oggi, martedì 26 aprile.
Al momento risulta indagata Pamela Andress la 50enne transgender brasiliana che avrebbe sottoposto Samantha Migliore ad almeno un’iniezione per tonificare il seno. La 50enne è indagata a piede libero dalla Procura di Modena per esercizio abusivo della professione, omissione di soccorso e morte in conseguenza di altro reato.
Pamela Andress si è costituita venerdì scorso, 23 aprile, presso la caserma dei Carabinieri di Cento, Ferrara: come riportato dalla stampa, il suo legale avrebbe detto che la 50enne non è fuggita ma se ne è andata solo dopo che era stata chiamata l’ambulanza; inoltre non appena appreso della morte di Samantha da internet, si è andata a costituire. (fotografia di repertorio)
Un bel Sassuolo non riesce a chiudere la partita e viene addirittura battuto tra le mura amiche del Mapei Stadium. Il possibile erede di Dybala alla Juventus, Raspadori, porta avanti in neroverdi, i quali però vengono subito dopo pareggiati dallo stesso numero dieci argentino.
I ragazzi dell’ex allenatore dell’Empoli, Dionisi, non vanno sul due a zero e nel finale una zampata di Kean consente ad Allegri di avvicinare il terzo posto in classifica.
SASSUOLO (4-3-3)– 1 Zacchi; 4 Flamingo, 6 Zenelaj, 7 Paz Blandon, 8 Arcopinto (dal 22′ st Abubakar); 19 Zalli, 20 Oddei (dal 45′ st D’Andrea), 21 Aucelli; 23 Samele (dal 37′ st Diawara), 27 Macchioni (dal 22′ st Pieragnolo), 95 Forchignone (dal 37′ st Leone). A disp. 31 Bonucci 5 Cehu 18 Mata 22 Miranda 28 Toure 73 Cavallini 77 Casolari. All. E. Bigica
EMPOLI(4-3-3) – 71 Biagini; 19 Bolì (dal 39′ st 20 Peralta), 14 Guarino, 39 Filì (dal 22′ st 6 Pezzola), 3 Rizza; 7 Rossi (dal 22′ st 22 Renzi), 30 Barsi (dal 22′ st 16 Fini), 5 Degli Innocenti; 8 Fazzini, 10 Baldanzi, 91 Lozza (dal 31′ st Heimisson). A disp. 31 Fantoni, 13 Evangelisti, 24 Baggiani, 36 El Biache, 37 Kaczmarski, 67 Bonassi, 98 Dragoner. All. A. Buscè
Arbitro: Sig.A. Di Graci di Como (Barberis-Boggiani)
Marcatori: 8′ st Oddei (S), 33′ st Forchignone (S), 40′ st Leone (S).
Note: Angoli Sassuolo 7 Empoli 4. Ammoniti: al 33′ Filì (E), al 43′ Bolì (E); al 5′ st Macchioni (S), al 11′ st Barsi (E), al 28′ st Renzi (E). Espulsi: nessuno. Recupero: 1′ pt – 3′ st. Spettatori: 150 (partita giocata con capienza stadio 100% con obbligo di mascherina e ingresso con lasciapassare medico per emergenza sanitaria).
L’Empoli di Antonio Buscè cade sul campo del Sassuolo dopo un buon primo tempo ed un palo colpito in avvio di ripresa da Degli Innocenti. Dopodiché il Sassuolo al minuto 8 passa in vantaggio con Oddei e poi nell’ultimo quarto di gara chiude la pratica con le reti di Forchignone ed il tris di Leone entrato da pochi minuti al posto dello stesso Forchignone.
A quattro giornate dalla conclusione una sconfitta pesante ma che non compromette il raggiungimento dell’obiettivo, fissato nella salvezza. Con l’Empoli a quota 39 anche il Milan, prossimo avversario degli azzurri venerdì al Centro Sportivo di Petroio: quella sarà giocoforza una partita da non fallire per mantenere distanti le inseguitrici. Si parte in questo finale da un +2 sulla zona spareggi Play Out assolutamente da evitare.
E’ del Lecce lo scontro diretto del Via Del Mare: i giallorossi vincono 2-0 contro il Pisa, meritando con una prestazione solida.
Ritmi alti nei primi minuti con la traversa di Dermaku e poi la risposta del Pisa con la conclusione dalla distanza di Mastinu che finisce a lato. Al 18’ il Lecce passa grazie al gol di Lucioni che è il più lesto a sfruttare un assist di Coda in area di rigore. Il Pisa non crea pericoli dalle parti di Gabriel ed il primo tempo finisce 1-0.
Nella ripresa il tema della gara non cambia neanche con i cambi di D’Angelo: all’87’ arriva il gol del definitivo 2-0 con la zampata di Faragò con complicità di Livieri. Finisce 2-0 il Lecce ha messo un piede nella prossima Serie A.
C’è soddisfazione al termine della partita con il Napoli, vinta dagli azzurri con una clamorosa rimonta che si è consumata in sette minuti dallo 0-2 al 3-2 tra l’80 (gol di Henderson) e l’87 (doppietta di Pinamonti, dopo il momentaneo 2-2 dello stesso Pinamonti al minuto 83′).
Le parole del tecnico Aurelio Andreazzoli
Le parole del Presidente Fabrizio Corsi
Le parole dell’attaccante Andrea Pinamonti
Le parole del centrocampista scozzese Liam Henderson
EMPOLI(4-3-1-2) – 13 Vicario; 30 Stojanovic, 42 Viti, 33 Luperto, 65 Parisi (dal 16′ st 21 Cacace); 27 Zurkowski, 23 Asllani (dal 25′ st 5 Stulac), 25 Bandinelli (dal 16′ st 8 Henderson); 7 Verre (dal 21′ st 10 Bajrami); 9 Cutrone (dal 21′ st 11 Di Francesco), 99 Pinamonti. A disp. 1 Ujkani, 6 Romagnoli, 20 Fiamozzi, 34 Ismajli, 15 Benassi, 16 Fazzini, 19 La Mantia. All. A. Andreazzoli
NAPOLI(4-2-3-2) – 1 Meret; 59 Zanoli (dal 1′ st 2 Malcuit), 13 Rrahmani, 5 Juan Jesus, 6 Mario Rui; 99 Anguissa, 8 Fabian Ruiz; 11 Lozano (dal 23′ st 20 Zielinski), 14 Mertens (dal 32′ st 21 Politano), 24 Insigne (dal 40′ st 33 Ounas); 9 Osimhen. A disp. 12 Marfella, 25 Ospina, 3 Tuanzebe, 4 Demme, 37 Petagna, 80 Barba. All. L. Spalletti
Arbitro: Sig. L. Marinelli di Tivoli (Lo Cicero-Mastrodonato | IV Uff.le Colombo – VAR Banti-Vivenzi)
Marcatori: 44′ 14 Mertens (N); 7′ st 24 Insigne (N), 35′ st 8 Henderson, 38′ st 99 Pinamonti (E), 42′ st 99 Pinamonti (E).
Note: Angoli Empoli 10 Napoli 7. Ammoniti: al 4′ 25 Bandinelli (E), al 22′ 59 Zanoli (N); al 28′ st 42 Viti (E), al 36′ Stojanovic (E), al 44′ st 99 Pinamonti (E). Espulsi: nessuno. Recupero: 1′ pt – 6′ st. Spettatori: 10.500 (stadio aperto al 100% con obbligo di mascherina e ingresso con lasciapassare medico per emergenza sanitaria).
C’è la sintesi di questi ultimi quattro mesi in questa domenica piovosa di aprile, e quanti intrecci, quante storie, quante storie belle da raccontare.
La sintesi di una squadra che ha sempre offerto buone prestazioni, a parte un paio di passaggi a vuoto con il Sassuolo in casa e a Udine una settimana fa, “allenandosi” a giocare le partite sempre fino all’ultimo secondo e andando contro a quegli episodi ma raccogliendo meno di quanto avrebbe meritato, penalizzata da situazioni non favorevoli; e così anche oggi ha subito un pesante 0-2 nel momento migliore, non si è arresa, ha sognato di farcela, ci ha creduto, si è presa il meritato premio.
Ci sono storie azzurre, in questa domenica bagnata ma fortunata, e pure storica e che ricorderemo a lungo: che tramanderemo nel tempo, che racconteremo ai figli, e pure ai nipoti…
Il Napoli, il grande Napoli, non perdeva una partita così da ottant’anni: per ritrovare l’ultima volta che i partenopei perdevano una partita da 0-3 a 3-2 bisogna ritornare al 1942.
Al Castellani è successo ottant’anni dopo, e tutto in sette minuti, e con Luciano Spalletti in panchina che proprio un 24 aprile di ventotto anni fa esordiva sulla panchina dell’Empoli, perdendo in casa della Massese, che pochi mesi dopo diventava la nuova squadra di mister Andreazzoli.
Così Aurelio riesce a superare ancora una volta il Napoli dell’amico Luciano, “vendicandosi” sportivamente dell’amara sconfitta di San Siro in casa dell’Inter del maggio 2019 che costò la retrocessione degli azzurri.
C’è la storia dell’Empoli Femminile che proprio in questa domenica piovosa festeggia la salvezza aritmetica con due turni d’anticipo grazie proprio al pareggio del Napoli in casa del Sassuolo, e alla vittoria di ieri sul campo della Sampdoria.
Poi c’è la storia di un Empoli che continua a lanciare giovani e che oggi ha vinto con Viti e Asllani, due della “cantera empolese”, assoluti protagonisti della partita con il primo spesso pericoloso in chiave offensiva e pure bravo a ragionare in mediana e con il secondo ermetico e quasi perfetto su Osihmen.
LA PARTITA – La partenza dell’Empoli è importante: Pinamonti su azione d’angolo di testa manda di pochissimo a lato e Asllani scalda i guanti di Meret.
L’Empoli ci prova con Bandinelli e con Pinamonti ma non è fortunato. Dopo un tentativo di Osihmen di testa, alto, il Napoli al primo tiro in porta passa in vantaggio. Giocata di Lozano a destra, cross in area e velo di Osihmen con Mertens che arriva a rimorchio e supera Vicario. Una mazzata per l’Empoli ad un minuto dall’intervallo.
La ripresa ricomincia con il Napoli che al secondo tiro in porta, questa volta di Insigne e dentro al minuto sette, trova il gol del 2-0. Partita in discesa per i campani nonostante una buona prestazione della squadra di Andreazzoli, ancora una volta poco assistiti dalla fortuna.
Andreazzoli decide di cambiare qualcosa e nel giro di cinque minuti effettua quattro sostituzioni in due slot: dentro Henderson al posto di Bandinelli e Cacace per Parisi (16′), poi Bajrami al posto di Verre e Di Francesco per Cutrone (21′).
L’Empoli, nonostante lo 0-2, ci crede e torna protagonista nella metà campo dei partenopei. Il Napoli si vede solo con un contropiede di Osihmen e conclusione sul fondo grazie anche al ripiegamento difensivo efficace di Cacace in azione di disturbo al momento del tiro.
Due minuti dopo l’Empoli torna in partita anche con il risultato. Giocata di Cacace a sinistra, la palla schizza verso Henderson appostato a centro area, dopo la solita pressione di Pinamonti, lo scozzese prende la mira e trafigge Meret in diagonale.
Il Castellani ora è elettrico, Bajrami spara alle stelle un calcio di rigore in movimento, cento secondi dopo l’estremo difensore del Napoli Meret “prende” la scossa quando esagera nel palleggio e tentando di dribblare Pinamonti dentro la propria area piccola calcia sull’attaccante azzurro con il pallone che termina in rete. Disperazione del portiere napoletano ed entusiasmo irrefrenabile dei toscani.
Andreazzoli ordina di tornare a giocare e restare con la testa sulla partita, mentre Spalletti, dopo aver tolto dal campo uno stremato Mertens, inserisce Ounas al posto di Insigne.
Due a due e tutti a casa? Macché, non è ancora finita. Qui si fa la storia. Tre minuti al novantesimo, sette dopo l’1-2 di Henderson e di un “ermetico” 0-2 per il Napoli. Vicario dalla propria area di rigore e dopo una parata lancia con le mani Bajrami sulla fascia destra, il nazionale albanese corre veloce e quasi all’altezza del lato corto dell’area di rigore lascia partire un cross a mezz’altezza perfetto che scavalca anche Di Francesco ma diventa perfetto per Pinamonti che in scivolata brucia Malcuit nella marcatura e Meret sul primo palo. E’ il gol del 3-2, il delirio al Castellani. Nove minuti dopo, con inclusi i sei di recupero, scoppierà la festa. L’Empoli torna al successo dopo un digiuno lungo sedici partite, un digiuno troppo lungo, lunghissimo, che era iniziato proprio dalla vittoriosa trasferta di Napoli: appunto vedi Napoli e poi… vinci!
L’esultanza dell’Empoli per il gol del momentaneo 2-2 di Pinamonti, passeranno altri quattro minuti e Pinamonti andrà a segnare la rete del definitivo 3-2 (Credit Ph EFC 1920)
Gli ospiti iniziano il match con intensità e mettono in difficoltà il Livorno, che, in avanti, riesce a farsi vedere solamente al 15′, quando Bellazzini semina il panico in area di rigore prima di servire Gelsi, che però colpisce debolmente da ottima posizione. È però il Figline, al 26′, ad andare più vicino al gol, con la conclusione di Vezzi da due passi che la difesa amaranto riesce a deviare in angolo in extremis.
I gialloblù premono forte sull’acceleratore anche in avvio di ripresa e al 49′, meritatamente, trovano la rete del vantaggio con un colpo di testa di Marabese, che sfrutta al meglio il preciso cross dalla sinistra di Calosci. Tre minuti l’episodio che cambia il match: Benvenuti ferma Bellazzini al limite dell’area e il direttore di gara gli sventola in faccia il doppio giallo. La superiorità numerica rianima gli amaranto, che al 58′ trovano il pari con il colpo di testa di Vantaggiato, che sfrutta al meglio il preciso traversone del neo entrato Torromino. Il Picchi diventa una bolgia e il Livorno, tre minuti più tardi, ne approfitta per firmare il sorpasso ancora con il Toro di Brindisi, che trasforma con freddezza il penalty concesso per un fallo di mano sul tentativo di Palmiero.
La gara sembra in totale controllo degli amaranto, ma prima Luci al 75′ (doppio giallo) e poi Torromino al 78′ (rosso diretto per uno schiaffo ad un avversario) regalano la superiorità numerica agli avversari, che ne approfittano per ribaltare l’esito del match con Saitta all’81’ ed il colpo di testa di Privitera all’87’ deviato da Vantaggiato. Un ko clamoroso per gli amaranto, che non potranno adesso sbagliare domenica prossima contro il Tau.