Home Sport Toscana Pisa S.C. Pisa-Monza 3-4, le parole di D’Angelo e Giovanni Corrado

Pisa-Monza 3-4, le parole di D’Angelo e Giovanni Corrado

Le parole al termine di Pisa-Monza di Luca D’Angelo e Giovanni Corrado.

Luca D’Angelo: “Abbiamo fatto una bellissima partita e al 90′ la partita l’abbiamo vinta facendo quello che dovevamo. Poi nei supplementari  chi segna per primo solitamente ha la meglio. Non posso recriminare niente e i ragazzi hanno giocato una delle migliori partite della stagione. I ragazzi vanno ringraziati perchè hanno giocato una bellissima stagione. Abbiamo la fortuna di avere una squadra forte con persone serissime in società e un pubblico fantastico. Ci sono tutti i presupposti per continuare la strada. Noi giocavamo lo spareggio per andare in serie A e i nostri tifosi dimostravano già di esserci. Io ho il contratto e sto bene a Pisa, aspettiamo un po’ di giorni e poi parleremo con la società. Il Pisa comunque ha delle basi solidissime. Non ho ricevuto telefonate da nessuno, ma io sto bene a Pisa e sono onorato di sedermi su questa panchina“.

Giovanni Corrado:Stasera l’analisi sarebbe semplice se uno si fermasse alla delusione perchè avremmo avuto piacere nel regalare al Pisa qualcosa che manca da tempo. I ragazzi e l’allenatore devono essere orgogliosi di quanto fatto e la più importante risposta che abbiamo è che Pisa ha solamente rimandato il suo futuro perchè è una piazza e una città che meritano la serie A. Abbiamo dimostrato che sarà soltanto il quando e non il se. Questa serata ci rimarrà nella testa per tanto e dovremo essere bravi a cancellarla quanto prima. Secondo me è mancata la vittoria sul campo che forse avremmo meritato, ma c’è stata la vittoria di una città e di una piazza che si è riconquistata il suo orgoglio. Quello provato oggi non so se lo riproverò e quello che ho visto oggi non l’ho mai visto. La piazza di Pisa sta crescendo e migliorando perchè sta capendo il progetto a lungo periodo. Pisa sta facendo una crescita molto importante in tutte le sue componenti e dobbiamo esserne orgogliosi. Dobbiamo ricaricare le pile e io sono il primo: sono stati 5 anni importanti. Oggi esiste un Pisa a prescindere dalle persone: se un domani non ci dovessi più essere il Pisa ha una base  per proseguire”.

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