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Serie A 34a giornata | “Vedi Napoli e poi… vinci!”: gli azzurri tornano al successo col Napoli. In sette minuti da 0-2 a 3-2: Henderson e doppio Pinamonti tra i minuti 80 e 87.

Servizio di Gabriele Guastella

EMPOLI (4-3-1-2) – 13 Vicario; 30 Stojanovic, 42 Viti, 33 Luperto, 65 Parisi (dal 16′ st 21 Cacace); 27 Zurkowski, 23 Asllani (dal 25′ st 5 Stulac), 25 Bandinelli (dal 16′ st 8 Henderson); 7 Verre (dal 21′ st 10 Bajrami); 9 Cutrone (dal 21′ st 11 Di Francesco), 99 Pinamonti. A disp. 1 Ujkani, 6 Romagnoli, 20 Fiamozzi, 34 Ismajli, 15 Benassi, 16 Fazzini, 19 La Mantia. All. A. Andreazzoli

NAPOLI (4-2-3-2) – 1 Meret; 59 Zanoli (dal 1′ st 2 Malcuit), 13 Rrahmani, 5 Juan Jesus, 6 Mario Rui; 99 Anguissa, 8 Fabian Ruiz; 11 Lozano (dal 23′ st 20 Zielinski), 14 Mertens (dal 32′ st 21 Politano), 24 Insigne (dal 40′ st 33 Ounas); 9 Osimhen. A disp. 12 Marfella, 25 Ospina, 3 Tuanzebe, 4 Demme, 37 Petagna, 80 Barba. All. L. Spalletti

Arbitro: Sig. L. Marinelli di Tivoli (Lo Cicero-Mastrodonato | IV Uff.le Colombo – VAR Banti-Vivenzi)

Marcatori: 44′ 14 Mertens (N); 7′ st 24 Insigne (N), 35′ st 8 Henderson, 38′ st 99 Pinamonti (E), 42′ st 99 Pinamonti (E).

Note: Angoli Empoli 10 Napoli 7. Ammoniti: al 4′ 25 Bandinelli (E), al 22′ 59 Zanoli (N); al 28′ st 42 Viti (E), al 36′ Stojanovic (E), al 44′ st 99 Pinamonti (E). Espulsi: nessuno. Recupero: 1′ pt – 6′ st. Spettatori: 10.500 (stadio aperto al 100% con obbligo di mascherina e ingresso con lasciapassare medico per emergenza sanitaria).

 

C’è la sintesi di questi ultimi quattro mesi in questa domenica piovosa di aprile, e quanti intrecci, quante storie, quante storie belle da raccontare.

La sintesi di una squadra che ha sempre offerto buone prestazioni, a parte un paio di passaggi a vuoto con il Sassuolo in casa e a Udine una settimana fa, “allenandosi” a giocare le partite sempre fino all’ultimo secondo e andando contro a quegli episodi ma raccogliendo meno di quanto avrebbe meritato, penalizzata da situazioni non favorevoli; e così anche oggi ha subito un pesante 0-2 nel momento migliore, non si è arresa, ha sognato di farcela, ci ha creduto, si è presa il meritato premio.

Ci sono storie azzurre, in questa domenica bagnata ma fortunata, e pure storica e che ricorderemo a lungo: che tramanderemo nel tempo, che racconteremo ai figli, e pure ai nipoti…

Il Napoli, il grande Napoli, non perdeva una partita così da ottant’anni: per ritrovare l’ultima volta che i partenopei perdevano una partita da 0-3 a 3-2 bisogna ritornare al 1942.

Al Castellani è successo ottant’anni dopo, e tutto in sette minuti, e con Luciano Spalletti in panchina che proprio un 24 aprile di ventotto anni fa esordiva sulla panchina dell’Empoli, perdendo in casa della Massese, che pochi mesi dopo diventava la nuova squadra di mister Andreazzoli.

Così Aurelio riesce a superare ancora una volta il Napoli dell’amico Luciano, “vendicandosi” sportivamente dell’amara sconfitta di San Siro in casa dell’Inter del maggio 2019 che costò la retrocessione degli azzurri.

C’è la storia dell’Empoli Femminile che proprio in questa domenica piovosa festeggia la salvezza aritmetica con due turni d’anticipo grazie proprio al pareggio del Napoli in casa del Sassuolo, e alla vittoria di ieri sul campo della Sampdoria.

Poi c’è la storia di un Empoli che continua a lanciare giovani e che oggi ha vinto con Viti e Asllani, due della “cantera empolese”, assoluti protagonisti della partita con il primo spesso pericoloso in chiave offensiva e pure bravo a ragionare in mediana e con il secondo ermetico e quasi perfetto su Osihmen.

LA PARTITA – La partenza dell’Empoli è importante: Pinamonti su azione d’angolo di testa manda di pochissimo a lato e Asllani scalda i guanti di Meret.

L’Empoli ci prova con Bandinelli e con Pinamonti ma non è fortunato. Dopo un tentativo di Osihmen di testa, alto, il Napoli al primo tiro in porta passa in vantaggio. Giocata di Lozano a destra, cross in area e velo di Osihmen con Mertens che arriva a rimorchio e supera Vicario. Una mazzata per l’Empoli ad un minuto dall’intervallo.

La ripresa ricomincia con il Napoli che al secondo tiro in porta, questa volta di Insigne e dentro al minuto sette, trova il gol del 2-0. Partita in discesa per i campani nonostante una buona prestazione della squadra di Andreazzoli, ancora una volta poco assistiti dalla fortuna.

Andreazzoli decide di cambiare qualcosa e nel giro di cinque minuti effettua quattro sostituzioni in due slot: dentro Henderson al posto di Bandinelli e Cacace per Parisi (16′), poi Bajrami al posto di Verre e Di Francesco per Cutrone (21′).

L’Empoli, nonostante lo 0-2, ci crede e torna protagonista nella metà campo dei partenopei. Il Napoli si vede solo con un contropiede di Osihmen e conclusione sul fondo grazie anche al ripiegamento difensivo efficace di Cacace in azione di disturbo al momento del tiro.

Due minuti dopo l’Empoli torna in partita anche con il risultato. Giocata di Cacace a sinistra, la palla schizza verso Henderson appostato a centro area, dopo la solita pressione di Pinamonti, lo scozzese prende la mira e trafigge Meret in diagonale.

Il Castellani ora è elettrico, Bajrami spara alle stelle un calcio di rigore in movimento, cento secondi dopo l’estremo difensore del Napoli Meret “prende” la scossa quando esagera nel palleggio e tentando di dribblare Pinamonti dentro la propria area piccola calcia sull’attaccante azzurro con il pallone che termina in rete. Disperazione del portiere napoletano ed entusiasmo irrefrenabile dei toscani.

Andreazzoli ordina di tornare a giocare e restare con la testa sulla partita, mentre Spalletti, dopo aver tolto dal campo uno stremato Mertens, inserisce Ounas al posto di Insigne.

Due a due e tutti a casa? Macché, non è ancora finita. Qui si fa la storia. Tre minuti al novantesimo, sette dopo l’1-2 di Henderson e di un “ermetico” 0-2 per il Napoli. Vicario dalla propria area di rigore e dopo una parata lancia con le mani Bajrami sulla fascia destra, il nazionale albanese corre veloce e quasi all’altezza del lato corto dell’area di rigore lascia partire un cross a mezz’altezza perfetto che scavalca anche Di Francesco ma diventa perfetto per Pinamonti che in scivolata brucia Malcuit nella marcatura e Meret sul primo palo. E’ il gol del 3-2, il delirio al Castellani. Nove minuti dopo, con inclusi i sei di recupero, scoppierà la festa. L’Empoli torna al successo dopo un digiuno lungo sedici partite, un digiuno troppo lungo, lunghissimo, che era iniziato proprio dalla vittoriosa trasferta di Napoli: appunto vedi Napoli e poi… vinci!

L’esultanza dell’Empoli per il gol del momentaneo 2-2 di Pinamonti, passeranno altri quattro minuti e Pinamonti andrà a segnare la rete del definitivo 3-2 (Credit Ph EFC 1920)

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