EMPOLI (3-4-2-1) – 21 Fulignati; 20 Lovato, 34 Guarino, 5 Obaretin; 7 Elia (dal 21′ st 24 Ebuehi), 18 Ghion (dal 31′ st 32 Haas), 14 Yepes, 79 Carboni; 10 Ilie (dal 10′ st 6 Degli Innocenti), 15 Ceesay (dal 10′ st 9 Pellegri); 11 Shpendi (dal 20′ st 70 Saporiti). A disp. 1 Perisan; 2 Curto, 27 Moruzzi, 28 Indragoli; 8 Belardinelli; 77 Popov, 90 Konate. All. Alessio Dionisi
VENEZIA (3-5-2) – 1 Stankovic; 3 Schingtienne, 2 Korac, 33 Sverko (dal 39′ st 4 Franjic); 18 Hainaut (dal 27′ st 20 Sagrado), 71 Perez, 6 Busio, 8 Doumbia, 19 Bjarkason (dal 27′ st 99 Pietrelli); 9 Adorante (dal 13′ st 10 Yeboah), 80 Casas Marin (dal 27′ st 7 Fila). A disp. 23 Grandi; 37 Bohinen, 5 Haps, 24 Lella, 48 Sidibe, 30 Svoboda, 16 Venturi. All. Giovanni Stroppa
Arbitro: Sig. Ivano Pezzuto di Lecce (Ricci-Pistarelli | IV Uff.le Gavini / VAR Maggioni-Cosso)
Marcatori: 34′ 9 Adorante (V), 42′ 11 Shpendi (E).
Note: Angoli Empoli 5 Venezia 6. Ammoniti: al 8′ st 10 Ilie (E), al 15′ st 9 Pellegri (E), al 40′ st 5 Obaretin (E), al 49′ st 4 Franjic (V). Espulsi: nessuno. Recupero: 1′ pt – 6′ st. Spettatori: 6.500.
Con Alessio Dionisi, nuovo allenatore dell’Empoli da neanche una settimana, ci avevamo pure scherzato sopra; l’avevamo sottolineato, insomma, alla vigilia del match, nella conferenza di presentazione del tecnico che al contempo stesso si era trasformata anche nella conferenza pre-gara. C’era quel precedente curioso del 26 Febbraio 2021: quel giorno Empoli e Venezia, entrambe in corsa promozione, si affrontarono al Carlo Castellani. Andò in vantaggio il Venezia al 23′ con Mazzocchi, l’Empoli riuscì a strappare il pari con una rete di Haas al 25′ del secondo tempo: gli azzurri lamentarono un clamoroso rigore negato a Mancuso per un sandwich in area di rigore dei lagunari, in tribuna c’era anche il designatore Rocchi che ammise l’errore, finì solo 1-1 ma gli azzurri calciarono in porta ben quindici volte, contro tre tiri degli ospiti.
Anche questa sera, sotto molti aspetti, possiamo dire che sia andata come allora: prima di tutto il punteggio finale, ovvero l’1-1. C’è anche l’andamento: Venezia in vantaggio ed il pareggio dell’Empoli. Solo che questa volta l’Empoli ha impiegato solo sei minuti per riequilibrare il punteggio, e questa è una delle note positive della serata. Le altre: senza ombra di dubbio il grande impatto degli azzurri sulla partita, con la squadra di Dionisi che in meno di venti minuti ha costruito ben quattro grosse occasioni da rete, e con Shpendi che già all’alba del secondo giro di lancette, ben assistito da Yepes, aveva avuto una clamorosa palla per l’immediato vantaggio. Ci sono poi i ritorni in campo proprio di Nicolas Haas, e quello di Duccio Degli Innocenti, e la mezzora di Pietro Pellegri, che dunque allunga la durata della sua prestazione in campo.
Tra le note positive anche l’ennesimo gol di Stiven Shpendi, perché questo ragazzo fondamentalmente sta trovando anche una determinata continuità in termini di feeling realizzativo. Il gol di Shpendi, su assist di Elia bravo a rubare palla ad un avversario sull’out di destra, arriva al 42′ e pareggia la rete che il Venezia aveva messo a segno sei minuti prima.
Il gol dei lagunari, tra l’altro, è una delle cose meno positive della serata. Infatti, come sottolineato anche dallo stesso tecnico empolese, il Venezia ha costruito una discreta mole in termini di produttività offensiva, eppure è riuscita a segnare solo grazie ad una gigantesca ingenuità collettiva dell’Empoli. In primis quella di Ceesay che anziché coprire il pallone ed evitare la battuta fulminea degli ospiti si è messo a discutere con il direttore di gara, distraendo complessivamente tutta la retroguardia azzurra, colpa di sorpresa sul cross dal lato corto destro dell’area di rigore dal colpo di testa vincente di Adorante.
Le altre note negative della serata sono rappresentate dall’ennesimo gol subito dalla retroguardia empolese, mai in “clean sheet” in gare ufficiali in questa stagione; da alcune scelte sbagliate in partita, che per esempio nelle ultimissime battute di gara non sono piaciute nemmeno al nuovo tecnico, con l’Empoli che poteva e doveva chiudere meglio determinate ripartenze. Ad Alessio Dionisi non sono piaciuti alcuni momenti della partita, momenti in cui l’Empoli si è fatto schiacciare un po’ troppo dagli avversari: sono stati evidenti perfino dalla tribuna i continui richiami del tecnico all’indirizzo dei suoi ragazzi, con platonici “saliamo su…”. Poi, però, il tecnico amiatino elogia comunque la squadra: “lavoriamo insieme da tre giorni, c’è grandissima disponibilità, quei momenti e quelle scelte arriveranno, perché c’è grande qualità in questa squadra… ho visto alcuni ragazzi un po’ stanchi nel finale, lavoreremo anche per migliorare lo stato di forma”.
Il pareggio tutto sommato è giusto, anche se al tecnico dei veneti Stroppa ha fatto capire in sala stampa di non essere d’accordo: “abbiamo dominato per oltre un’ora, a parte l’inizio di gara, e l’equilibrio nel finale…”. Il Venezia ha avuto le sue occasioni, ha pure colpito una traversa dalla distanza con Perez, impegnando Fulignati in almeno tre circostanze, ma anche Stankovic ha avuto il suo bel lavoro, distribuito nei due tempi, soprattutto all’inizio ed in coda alla partita.
Il motto del momento è “non c’è tempo”, quelle tre parole pronunciate da Alessio Dionisi in conferenza stampa di presentazione in chiaro riferimento al fatto che siamo già a fine ottobre e bisogna essere bravi ad imparare tutto velocemente ed iniziare a “correre”. E “non c’è tempo” neppure per pensare molto a quel che è stato, rivedere gli errori commessi certo, e cercare possibilmente di apprendere con celerità perché l’Empoli nei prossimi quattordici giorni sarà in campo per ben tre volte: venerdì in trasferta sul campo della capolista Modena, il martedì seguente con la Sampdoria in casa, ed il sabato successivo di nuovo in trasferta in casa della Virtus Entella a Chiavari.
Fonte: gabrieleguastella.it













