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Violenza contro i più deboli, donne e minorenni: + 136%, l’aumento delle chiamate di aiuto con la pandemia. Parliamone con Carlo Lucarelli

Per anni ha fatto vivere un inferno alla sua famiglia, picchiando moglie e figli, una femmina e un maschio. La brutalità si è consumata in un’abitazione isolata in una località dell’appennino parmense. Autore delle sevizie un 72enne ex operaio. Condannato a 10 mesi e 10 giorni e ad un risarcimento di 4mila euro per moglie e figlia. La famiglia vive ancora sotto lo stesso tetto, da separati in casa

Ecco, questo è solo uno degli ultimi episodi riportati dalla cronaca e che parlano ancora di maltrattamenti, minacce, percosse, in ambito familiare.

Il noto scrittore e uomo di cultura a tutto tondo, Carlo Lucarelli, dal 2017 ha preso il timone della Fondazione emiliano romagnola a favore delle vittime dei reati. Soci fondatori la Regione Emilia-Romagna, tutte le Province e tutti i Comuni capoluogo. “La Fondazione è stata voluta per poter intervenire con rapidità – come riportato testualmente sulle pagine del sito della Fondazione ( https://www.regione.emilia-romagna.it/fondazione-per-le-vittime-dei-reati/fondazione-per-le-vittime-dei-reati) senza dover affrontare i vincoli burocratici tipici della pubblica amministrazione – di fronte a emergenze, spesso drammatiche, delle vittime e delle loro famiglie pur mantenendo l’intervento nell´area della responsabilità pubblica”

Le persone aiutate sono 14 di cui 6 donne e 8 minorenni; i fondi erogati complessivamente sono 40.500 Euro.

Di fronte a tanti e continui episodi sembra non vedere la luce. E di fronte a questa mia riflessione, così ha risposto Carlo Lucarelli

Secondo lei dott. Lucarelli in quanto uomo di cultura, di sensibilità, quanto tempo passerà ancora prima che le persone, donne e uomini, riescano a far proprio il senso di rispetto per i più fragili, i più esposti, ai più deboli, minorenni, anziani e donne?

Certamente penso che ad oggi si possa fare molto, ma l’azione più forte è quella sulle nuove generazioni, quindi dedicare alla prevenzione tanta attenzione

La Regione Emilia Romagna ha stanziato 357 mila euro per sostenere la rete dei 21 centri antiviolenza, oltre a 41 case rifugio e 16 centri per uomini maltrattanti. Com’è la situazione nella nostra Regione, può dirsi buona rispetto appunto alle necessità di chi opera in questo contesto?

Lei è presidente della Fondazione dal 2017. C’è qualcosa che in questo lasso di tempo è cambiata o è cambiata più marcatamente di altri elementi?

Parliamo un po’ degli uomini, che come le percentuali fanno emergere, restano comunque gli autori del maggior numero di reati di questo tipo. Lo storico riporta anche la presenza di donne violente, ma la fetta ricoperta alla presenza maschile è decisamente superiore

Ringrazio lo scrittore Carlo Lucarelli che attraverso la sua professione di ‘penna’ appunto, ma anche in quella di coordinatore di una realtà come la “Fondazione vittime di reati”, per la profondità e la sensibilità dimostrata nel nostro colloquio. Certamente non è mai troppo tardi riflettere e porre le basi del cambiamento.

Patrizia Santini

 

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