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Bolide di Capodanno nei cieli del Nord Italia: si cercano i frammenti nel Modenese

Nel pomeriggio del 1 gennaio, alle 19.26, ora italiana, un bolide luminoso, una meteora particolarmente brillante, probabile residuo di un piccolo asteroide o di una cometa, ha attraversato i cieli del Nord Italia.

A comunicarlo è la rete Prisma (Prima Rete Italiana per la Sorveglianza sistematica di Meteore e dell’Atmosfera) che, in una nota, riferisce come ben 8 camere della Rete abbiano rilevato il corpo celeste. “Fra queste 8 camere i dati utilizzabili per la triangolazione sono stati quelli di Bedonia, Rovigo, Felizzano, Loiano, Cecima e Navacchio. Oltre ai dati delle camere” – si legge sul sito di Prisma (www.prisma.inaf.it) – “abbiamo ricevuto decine di segnalazioni visuali da Emilia-Romagna, Lombardia, Liguria, Toscana e le segnalazioni continuano ad arrivare anche ora”.

“Il bolide è stato osservato per la prima volta a 76 km di quota, mentre percorreva una traiettoria inclinata di circa 68° rispetto alla superficie terrestre. La velocità di ingresso del meteoroide in atmosfera è stata relativamente bassa, circa 12 km/s, ma l’elevato angolo di caduta ha dato luogo ad un intenso processo di disgregazione, in particolare fra i 50 e i 30 km d’altezza. L’ultima quota osservata è stata a 21,7 km, poi il bolide ha smesso di brillare”.

Prisma comunica anche che, in base ai calcoli, qualche frammento del meteoroide originario potrebbe essere arrivato al suolo: la zona interessata dalla caduta sarebbe quella relativa al paesino di Disvetro, pochi km a nord-ovest di Cavezzo (Bassa Modenese), in piena Pianura Padana. Inoltre, considerato i processi di frammentazione cui il meteoroide è andato soggetto, qualche pezzo potrebbe essere finito anche fra Rovereto sul Secchia (Novi di Modena) e Disvetro.

Prisma invita pertanto i cittadini dell’area interessata a segnalare eventuali rocce o frammenti: l’eventuale meteorite sarebbe un sasso ricoperto da una patina scura con gli angoli smussati. E’ possibile inviare foto via mail all’indirizzo di posta elettronica prisma_po@inaf.it oppure contattare direttamente l’Osservatorio Astronomico di Cavezzo.

Sempre nella nota, Prisma specifica che “non esiste nessun pericolo per la salute o altro derivante dal ritrovamento della presunta meteorite, che in sostanza è un pezzo di roccia inerte”. (Fotografia di un meteorite fornita da Prisma)

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