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Coronavirus: possibile legame con la malattia di Kawasaki che sta colpendo i bambini italiani

Negli ultimi giorni si è parlato molto del possibile legame tra la sindrome di Kawasaki, malattia che colpisce i bambini sotto i 5 anni e che causa un’infiammazione dei vasi sanguigni, e il coronavirus. L’allarme arriva dal dipartimento di Pediatria dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dopo l’aumento dei casi dell’ultimo mese.

Al momento solo una piccola percentuale di bambini positivi al Covid-19 sviluppano la malattia di Kawasaki, meno dell’1%, però il numero di casi in Italia è arrivato ad eguagliare quello degli ultimi tre anni. Un dato allarmante per questa infiammazione acuta dei vasi di piccolo e medio calibro di tutti i distretti dell’organismo, che conta sintomi come congiuntivite bilaterale e rush cutaneo. La malattia è stata scoperta nel 1967, ma ancora non se ne conoscono le cause precise, si sa però che colpisce prevalentemente lattanti e bambini nella prima infanzia e, come spiegano i medici, è caratterizzata da “febbre, arrossamento congiuntivale di entrambi gli occhi, arrossamento delle labbra e della mucosa orale, anomalie delle estremità, eruzione cutanea e interessamento dei linfonodi della regione del collo”. Di solito questa patologia risponde bene alle terapie e i bambini guariscono, ma in alcuni casi può arrivare a interessare le arterie del cuore e causare dilatazioni aneurismatiche permanenti delle coronarie.

I medici di dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo hanno notato come il coronavirus aggrava la condizione della malattia di Kawasaki, infatti i piccoli pazienti hanno forme più gravi della malattia, con coinvolgimento dell’apparato cardiocircolatorio e non di rado necessitano del ricovero in terapia intensiva. Ancora non è chiaro quanto il Covid-19 sia coinvolto nello sviluppo di questi nuovi casi, o se si tratti di una nuova patologia sistemica simile alla malattia di Kawasaki. I medici però hanno riscontrato un’alta incidenza dei casi in Lombardia, Piemonte e Ligura, dove c’è un’alta endemia di infezione da covid e non sembra che l’associazione sia casuale.

L’allarme è già stato lanciato all’interno della comunità scientifica e sembra che gli stessi sintomi siano stati riscontrati anche nel Regno Unito: il ministro della Salute britannico Matt Hancock ha fatto intendere che alcuni bambini in Regno Unito siano già morti di questa sindrome da infiammazione acuta. Come riporta Repubblica, Hancock, durante un’intervista alla radio londinese Lbc, ha dichiarato: “è una nuova malattia che pensiamo possa essere provocata dal coronavirus. Non siamo sicuri al 100% perché alcuni pazienti che l’hanno avuta non sono risultati positivi al test per Covid19. Quindi stiamo approfondendo la questione ma è qualcosa che ci inquieta molto”. In ogni caso, ha aggiunto il ministro, “si tratta di una sindrome al momento rara, il numero dei casi è limitato”.

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