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Montagna: firmato il protocollo per la riapertura degli impianti sciistici in sicurezza

Con l’inizio dell’autunno diventa impellente affrontare il nodo della riapertura degli impianti sciistici: proprio ieri, mercoledì 22 gennaio, per fare fronte ad una nuova stagione che deve fare i conti con la pandemia da Covid-19, è stato firmato a Milano il “Protocollo riapertura delle aree sciistiche e per l’utilizzo degli impianti di risalita”.
Un documento sottoscritto da Federazione Italiana Sport Invernali (Fisi), Associazione Nazionale Esercenti Funiviari (Anef), Federfuni, Amsi e Colnaz in vista della ripartenza della stagione sciistica.

Un accordo fondamentale – si legge sul sito internet di Fisi – per consentire ad un settore strategico come quello della montagna di riprendere l’attività nel pieno rispetto delle regole. Le aziende funiviarie rivestono infatti un valore strategico per la tenuta degli equilibri socio-economici dei territori di montagna e del sistema turistico nel suo complesso, alimentando un importante indotto a vantaggio di molteplici operatori economici quali albergatori, commercianti, maestri e scuole di sci. Il protocollo individua i principi generali e le misure di prevenzione del contagio da SARS-COV2 per la ripresa delle attività all’interno di stazioni, aree e comprensori montani in vista della stagione 2021/22, con il fine di garantire sia la sicurezza dei lavoratori, sia quella degli utenti”.

Per salire sugli impianti sarà obbligatorio il Green Pass dai 12 anni in su; per cabinovie, funivie e seggiovie con cupole antivento la capienza sarà dell’80%, del 100% per le altre seggiovie. In tutti i casi sarà obbligatorio indossare la mascherina almeno chirurgica. Mascherine anche per il personale.
All’interno dell’area sciistica dovranno essere creati dei percorsi per garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro e i flussi dovranno essere regolati dal personale. È previsto inoltre il posizionamento di segnaletica e cartellonistica informativa multilingue.
Le biglietterie dovranno essere munite di schermi protettivi o di separatori fisici tra operatori e clienti, favorendo comunque modalità di pagamento online. (fotografia generica di montagna, di Alberto Restifo su Unsplash

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