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Grammy 2022: ritirata la nomination di Marilyn Manson per le polemiche

Gli organizzatori dei Grammy Awards hanno ufficialmente ritirato una delle nomination di Marilyn Manson, quella per la Best Rap Song per “Jail, pt. 2” realizzata con Kanye West. L’organizzazione è arrivata a questa decisione dopo le polemiche scaturite dalle accuse di molestie sessuali mosse da Evan Rachel Wood e altre donne nei suoi confronti.

Manson, il cui vero nome è Brian Hugh Warner, non risulta più tra i candidati per la canzone “Jail, pt. 2”, di cui Marilyn Manson era co-autore, ma ora è stata candidata “Jail”, incisa da Kanye West in collaborazione con Jay-Z.

Quando erano state annunciate le nomination, era scoppiata la polemica, ma l’organizzazione si era difesa: “Non pensiamo al passato delle persone”. Ora però deve esserci stato un ripensamento.

Per ora rimane ancora valida la nomination per la categoria Album dell’anno per “Donda”, dove Manson è stato inserito come artista in primo piano e cantautore, oltre ad altri artisti.

Il ritiro della nomination è arrivato dopo la perquisizione della casa di Manson da parte del personale del dipartimento dello sceriffo della contea di Los Angeles. Come aveva riferito TMZ, gli agenti hanno perquisito la casa della star nell’ambito delle indagini sulle accuse di violenza sessuale. Sono stati sequestrati e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria diversi beni appartenenti al cantante, come riferisce l’edizione americana di Rolling Stones, hard disc e altre unità di archiviazione multimediale.

Ladri in azione nel convento, aprono la cassaforte e all’interno trovano un biglietto: “Cambiate vita, è ora”

Hanno preso di mira la cassaforte del convento che hanno aperto con un flessibile, ma all’interno, invece di soldi e gioielli, hanno trovato qualche immagine della Madonna, una candela e un biglietto lasciato dalle suore con scritto “Cambiate vita, è ora”.

Come riportano diversi media, tra cui Il Giorno, è accaduto nella serata dello scorso mercoledì, 1° dicembre, mentre le suore erano impegnate nella preghiera serale, presso il convento dell’Istituto Figlie dell’Oratorio di via Pietrasanta, a Codogno (Lodi).
Non è la prima volta che i ladri mettono a segno colpi ai danni dello stesso convento: proprio pochi giorni prima dell’episodio di mercoledì, le suore si erano accorte che qualcuno aveva cercato di entrare. Per questo hanno pensato di lasciare ai ladri un messaggio: poche parole ma volte a convertirli, con affetto, a una nuova vita.

Sul posto sono giunti i Carabinieri della stazione di Codogno e gli esperti della scientifica per effettuare tutti i rilievi del caso, volti all’identificazione dei responsabili. (fotografia di repertorio)

X Factor: gran finale con Coldplay e Maneskin

X Factor è arrivato all’ultima puntata, il gran finale si terrà giovedì prossimo, 9 dicembre, al Forum di Assago. Per l’occasione ci saranno due grandi super ospiti dal vivo: i Coldplay e i Maneskin.

Nella semifinale di giovedì 2 dicembre sono stati decretati i quattro finalisti che si sfideranno sul palco del Mediolanum Forum. Dopo l’eliminazione di Erio, saranno Bengala Fire, Baltimora, gIANAMARIA e Fellow ad andare in finale. Manuel Agnelli però è amareggiato per il concorrente che non ce l’ha fatta: “L’eliminazione di Erio è un fallimento per me e per la trasmissione. La sensibilità del cantante andava protetta e valorizzata di più”.

Durante la serata Manuel Agnelli ha presentato la sua nuova canzone da solista, “La profondità degli abissi”, accompagnato da Rodrigo D’Erasmo, Beatrice Antolini e i Little Pieces of Marmelade.

Per vedere la finale basterà collegarsi, alle 21.15, su Sky Uno o su TV8, e in streaming su NOW.

In classe con una pistola giocattolo: studente sospeso

Era andato a scuola con una pistola giocattolo che aveva poi mostrato all’insegnante, la quale, non accorgendosi che l’arma era finta, dal grosso spavento, era svenuta.

L’episodio è accaduto nella tarda mattinata dello scorso mercoledì, 1° dicembre, all’Istituto Alberti di Rimini. Come riporta Il Resto del Carlino, non è ancora chiaro se il ragazzino di 17 anni avesse solo mostrato l’arma giocattolo, con il tappo rosso inserito, o l’avesse “puntata” contro l’insegnante: sta di fatto che la professoressa ha avuto un mancamento ed è stata soccorsa dai colleghi e dal personale scolastico.
La scuola aveva richiesto anche l’intervento dei Carabinieri, giunti sul posto.

Lo studente 17enne è stato immediatamente sospeso dalla scuola: “Nei confronti dello studente – ha spiegato la dirigente della scuola, Franca Berardi, al cronista de Il Resto del Carlinoabbiamo preso un provvedimento disciplinare. L’abbiamo fatto nel giorno stesso e non abbiamo minimizzato l’episodio, tutt’altro”. (fotografia di repertorio)

“Merry Christmas”: è uscito il singolo di Natale di Ed Sheeran e Elton John

Due tra i più grandi artisti al mondo, Ed Sheeran ed Elton John, pubblicano un nuovo singolo natalizio a finalità benefica intitolato “Merry Christmas”, disponibile ora su tutte le piattaforme. Il brano è accompagnato da un bellissimo video diretto da Jason Koening.

“Merry Christmas” ha tutto quelle che un brano natalizio deve avere: campanelle, armonie festive, arrangiamenti gioiosi. E ovviamente i testi di Ed ed Elton: “So kiss me under the mistletoe / Pour out the wine let’s toast and pray for December snow / I know there’s been pain this year but it’s time to let it go / Next year you never know, but for now, Merry Christmas.”

Scritto da Ed Sheeran e Elton John e prodotto da Steve Mac, il brano cementa un’amicizia di oltre 10 anni e vede per la prima volta i due artisti insieme in un singolo ufficiale. Ma non è la loro prima incursione nelle classifiche natalizie: nel 2017 Ed ha conquistato il numero 1 con la ballata senza tempo “Perfect” e Elton John nel 1973 con il classico “Step into Christmas”, uno dei brani di Natale più suonati di tutti i tempi in UK.

Il video di “Merry Christams” ha moltissime citazioni a video e film classici di Natale. Con un piccolo aiuto da Mr Blobby, Jonathan Ross, Big Narstie, Michael McIntyre e The Darkness, il cast del video reinventa le immemorabili scene di ‘Last Christmas’ degli Wham; di ‘Merry Christmas’ di Shakin’ Stevens’; di ‘Walking in the Air’ di The Snowman; di ‘Stay Another Day’ degli East 17 e molti altri.

Il ricavato delle vendite durante tutto il periodo natalizio verra’ devoluto alla Ed Sheeran Suffolk music foundation e alla Elton John Aids foundation.

Due uomini feriti scaricati da un’auto davanti al pronto soccorso

Giallo a Firenze: due uomini sono stati scaricati davanti al pronto soccorso dell’Ospedale Careggi da un’auto che poi è ripartita a forte velocità, facendo perdere le tracce.

È accaduto all’alba di oggi, venerdì 3 dicembre, intorno alle 5.30. Lo riporta la stampa locale. I due uomini, di età compresa tra i 35 e 40 anni, sono feriti e uno, ricoverato in terapia intensiva, verserebbe in condizioni molto gravi, a causa di una frattura cranica. Gravi anche le condizioni dell’altro uomo, che avrebbe riportato fratture multiple ma non verserebbe in pericolo di vita. Quest’ultimo è cosciente ma, come riferiscono i media, non avrebbe fornito alcuna informazione utile a ricostruire l’accaduto.

I due sarebbero di nazionalità albanese. Sul misterioso episodio sono in corso indagini della Squadra Mobile della Questura di Firenze. Al momento non viene esclusa alcuna ipotesi. (fotografia di repertorio dalla pagina Facebook della Questura di Modena)

Violenza di genere: due uomini arrestati a Parma

Due arresti per i reati di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori sono stati eseguiti dalle Volanti della Questura di Parma in appena 24 ore: martedì scorso, 30 novembre, due volanti sono intervenute in un condomino nella zona nord di Parma dove un uomo, in evidente stato di agitazione, aveva aggredito la moglie. Giunti sul posto, gli Agenti hanno sorpreso l’uomo mentre cercava di entrare all’interno dell’appartamento del dirimpettaio, dove la moglie si era rifugiata per fuggire alle minacce e alle aggressioni.

L’uomo è stato condotto in Questura, dove, dopo essere stata dimessa dal Pronto Soccorso, è giunta anche la moglie che, presentando denuncia, ha raccontato agli Agenti una lunga serie di episodi dai quali è emerso un quadro di maltrattamenti in famiglia, per motivi di gelosia, che andava avanti da anni. Il marito è così finito in manette.

Il giorno seguente, mercoledì 1° dicembre, gli Agenti delle Volanti sono intervenuti presso un altro appartamento del centro cittadino dove una donna aveva segnalato al 113 la presenza indesiderata del suo ex fidanzato, all’interno della propria abitazione, nella quale l’uomo si era introdotto, approfittando dell’assenza della proprietaria.
I poliziotti hanno così scoperto che l’ex fidanzato era entrato nell’appartamento mediante un duplicato delle chiavi, riprodotte all’insaputa dell’ex compagna e dunque sequestrate.

La donna, in forte stato di agitazione, ha dichiarato di essere esausta delle condotte persecutorie dell’ex fidanzato, spesso sfocianti in pedinamenti, appostamenti e addirittura violazioni di domicilio. Acquisita la querela, l’uomo è stato arrestato per il reato di atti persecutori e violazione di domicilio.

Entrambi gli uomini arrestati sono stati condotti presso l’Istituto Penitenziario di via Burla. (fotografia di repertorio, dalla pagina Facebook della Questura di Reggio Emilia)

Dal lunedì 6 dicembre Super Green pass per il ristorante al chiuso o il cinema

Da lunedì 6 dicembre entra in vigore in Italia il nuovo decreto che prevede regole diverse per i non vaccinati rispetto a quelli che hanno ricevuto il siero anti-Covid o che sono guariti, anche in zona bianca.
Questi ultimi saranno dotati di Super green pass che fino al 15 gennaio 2022 sarà necessario in tutto il Paese, per accedere a spettacoli, eventi sportivi, ristorazione al chiuso, feste e discoteche e le cerimonie pubbliche.

In caso di passaggio in zona arancione, le restrizioni e le limitazioni non scattano, ma alle attività possono accedere i soli detentori del Super Green pass, anche dopo la data del 15 gennaio. Chi possiede già un Green pass per vaccinazione o guarigione non deve scaricare una nuova certificazione: sarà l’App VerificaC19 a riconoscerne la validità.
Il Green pass base, quello rilasciato a chi si sottopone a tampone molecolare (valido per 72 ore) o antigenico (valido per 48 ore), sarà sufficiente per recarsi al lavoro (fatta eccezione per le categorie interessate dall’obbligo vaccinale) e viene esteso a ulteriori settori: alberghi, spogliatoi per l’attività sportiva, servizi di trasporto ferroviario regionale e interregionale, servizi di trasporto pubblico locale.

E sempre da lunedì 6 dicembre l’Alto Adige passa in giallo. È infatti in arrivo l’ordinanza del Ministero della Salute per il cambio di fascia. L’Alto Adige si va ad aggiungere al Friuli-Venezia Giulia, l’unica altra Regione ad aver cambiato colore la scorsa settimana. Il resto d’Italia resta in fascia bianca. (fotografia generica di ristorante, di Zakaria Zayane su Unsplash)

Speciale VIOLENZA CONTRO LE DONNE, la parola all’associazione Maschile Plurale

La foto di copertina è di Luca Bolognese

E’ sempre più estesa in Italia la rete di associazioni e sportelli di uomini per uomini che, da un lato, intendono manifestare con forza il proprio dissenso nei riguardi della violenza contro le donne, dall’altro condurre al cambiamento culturale di cui nel corso di questi approfondimento tanto si è parlato.

In questa occasione ascolteremo la voce di un’associazione che nel tempo è diventata un vero punto di riferimento in Italia e che ha diramazioni in molte località lungo il nostro stivale. Si chiama “Maschile Plurale”, mio ospite il suo presidente Marco Deriu, docente presso l’Università di Parma in Discipline Umanistiche, Sociali e Imprese Culturali.

Prima però di entrare nel dettaglio dell’Associazione e di come opera sugli uomini, c’è un importante progetto nazionale al quale Maschile Plurale sta partecipando. Si tratta di “Never Again”. Lanciato il 25 novembre(Giornata Nazionale contro la Violenza sulle donne) 2020,  lavora sulla Vittimizzazione secondaria, di cui parleremo in maniera più estesa nel prossimo step.

La vittimizzazione secondaria, come leggo e riporto testualmente dal sito specifico, “interviene nel momento in cui le istituzioni con cui le donne entrano in contatto quando decidono di uscire dalla violenza, finiscono invece per renderle vittime una seconda volta, ad esempio sottovalutando o disconoscendo il vissuto di violenza o dandone una rappresentazione che lede la loro dignità o giustifica la violenza”

https://www.vittimizzazionesecondaria.it/

Al prof. Deriu ho chiesto in quale maniera Maschile Plurale è attiva all’interno di questo progetto

Il progetto è legato ai temi della vittimizzazione secondaria, quindi a tutto quello che riguarda le rappresentazioni, i giudizi, le forme di negazione o di successive discriminazioni nei confronti delle vittime di violenza. Sappiamo che in quest’ambito è molto comune il fatto che sia nel mondo dell’informazione, sia nelle prassi giudiziarie, sia nel tipo di atteggiamento magari delle forze dell’ordine, si possano mettere in moto meccanismi automatici legati a stereotipi, pregiudizi,.. che in qualche maniera mettono di nuovo in difficoltà chi ha subito violenza, attribuendo alla vittima responsabilità, inserendola in categorie o leggendola attraverso stereotipi. Tutto questo finisce appunto per ferire ulteriormente la dignità della persona.

Il contributo che abbiamo dato come associazione, oltre a seguire tutto il percorso del progetto, è legato in particolare alla costruzione di 3 info grafiche, curando perciò una parte che è la video sintesi di una serie di temi e/o attenzioni che ci devono essere nell’ambito sia dell’informazione, di come i media parlano di questi argomenti, sia nei confronti delle forze dell’ordine. Abbiamo cercato di fissare, al termine di queste info grafiche, quelli che ci sembravano possibili temi, punti di attenzione, da fissare per evitare di incorrere in processi appunto di rivittimizzazione, di ricolpevolerizzazione della vittima. Trattandosi di violenza maschile riteniamo particolarmente importante che ci sia una riflessione su questo, cioè su come entrano in gioco i pregiudizi e gli stereotipi in un certo tipo di cultura, proprio nell’interpretare questo tipo di problematica.

Stereotipi e mentalità che ritroviamo non solo in chi agisce la violenza, ma anche in parte dell’opinione pubblica, nei professionisti, etc.. Quindi è un tema che ci coinvolge tutti”

Si tratta di una sorta di scolarizzazione della società

“Si infatti se c’è qualcosa che caratterizza il nostro approccio è quello di pensare che la violenza non può concludersi nell’atto della violenza o della presa di distanza che operiamo in certe occasioni, nel senso che tendiamo a proiettare la responsabilità o le forme di violenza, solamente sugli altri dove questi ‘altri’ sono il più lontano possibile da noi. Contrastare questa violenza che ha appunto anche basi sociali e culturali, significa rileggere la propria storia, la propria educazione, le proprie forme di socializzazione nella vita quotidiana e comprendere  che sia le dinamiche che le forme di comportamento che portano alla violenza sono molto più familiari di quanto siamo portati a pensare. Per quel che ci riguarda, la scelta di un’opzione non violenta è una scelta di consapevolezza sulla facilità con cui si può scivolare verso comportamenti irrispettosi o discriminatori. E’ un lavoro che facciamo sul quotidiano e in tutte le dimensioni in cui viviamo la nostra vita di tutti i giorni”

L’Associazione Maschile Plurale non è un centro per uomini autori di violenza, è un punto di riferimento invece per approfondire e sensibilizzare

L’associazione è frutto di una lunga storia di relazioni perché alcune persone proprio all’interno dell’associazione si conoscono da molti anni, tanti quanti si sono impegnati ad affrontare questi temi. Nel 2006 avevamo promosso un appello che si intitolava “Come la violenza contro la donna ci riguarda. Prendiamo la parola adesso”. E’ stato il primo momento in cui è nata la consapevolezza che, in un momento come quello in cui stavano avvenendo tanti atti di violenza sulle donne e anche tanti femminicidi, sarebbe stato importante, se non urgente, che anche gli uomini prendessero posizione, rompessero il clima di silenzio, prima in maniera informale e culturale, poi, nel 2018, con le nuove leggi sul terzo settore, ci siamo dati una formula più strutturata, siamo diventati una APS, Associazione di Promozione Sociale. La nostra caratteristica è che di fatto raccoglie persone da tante città diverse. Il nostro è un centro di azione, di produzione culturale, di sensibilizzazione e rilancio di tutta una serie di tematiche. Oramai in Italia c’è una sostanziosa geografia di gruppi di uomini che riflettono sulle possibilità di contribuire al contrasto alla violenza sulla donna e quindi nel tempo la nostra associazione è diventata un po ‘ il fulcro, come punto di riferimento per tutta questa rete e lei stessa promotrice di iniziative sui vari territori. Alcuni di noi addirittura sono i promotori di centri che lavorano in termini di percorso di cambiamento degli uomini autori di violenza, oltre ad aver aperto sportelli d’ascolto, aver sostenuto iniziative territoriali di sensibilizzazione, come anche percorsi nelle scuole”

La violenza maschile sulle donne oggi mi sembra sia un fenomeno molto trasversale. I protagonisti provengono dai più svariati strati sociali e culturali

Penso che sia un fenomeno che riguarda tutti noi, l’ho sempre pensato perché la violenza non è semplicemente di marginalità sociale, culturale, economica o di altro genere. La violenza intanto è un fenomeno che viene appreso e tramandato anche attraverso un apprendimento generazionale. Sappiamo intanto che le persone esposte che assistono alla violenza nella prima fase della socializzazione primaria, purtroppo l’apprendono come un comportamento consueto, abituale.

Poi c’è una socializzazione alla violenza soprattutto nel mondo dell’universo maschile che continua tutta la vita, non riguarda solo i primi anni di vita, riguarda gruppi tra pari, scontri tra gruppetti, fenomeni legati allo sport, nell’addestramento che per generazioni c’è stato anche in ambito militare, fenomeni politici, fondamentalismi religiosi; un’industria culturale che insiste molto sull’associazione tra maschilità, virilità e uso della forza, l’imporsi con la forza. La violenza per gli uomini è sempre stata anche una dimensione di costruzione identitaria, di costruzione di status. Infine, è importante comprendere che è sempre stato lo strumento di controllo e di potere dentro le relazioni più importanti. Spesso gli uomini utilizzano consapevolmente o in maniera più sottile, forme di violenza per controllare le persone a cui sono, paradossalmente, più legate. Avere strumenti per riconoscerla significa non solo liberare la potenziale vittima, ma anche gli uomini perché utilizzare come scorciatoia la violenza, impoverisce l’essere umano in tutto, sia interiormente, che nella sua socialità, allontana da sé le persone e soprattutto rispecchia una difficoltà maschile nel fare i conti con le proprie emozioni, i propri vissuti, le proprie contraddizioni, l’incapacità di stare dentro i conflitti in maniera costruttiva”

E’ sempre più sostanziosa la rete di associazioni e sportelli lungo tutta l’Italia che gli uomini dedicano agli altri uomini nel contrasto alla violenza contro la donna. Come mai se ne parla così poco, considerando che la vostra attività può essere determinante al cambiamento nell’uomo

E’ vero se ne parla molto poco e questo è uno dei motivi per cui come associazione stiamo lavorando anche sul come comunicare l’esistenza di queste realtà. Purtroppo si ha la sensazione che si sia sempre al punto di partenza. Tutte le volte si sente dire “Dove sono gli uomini? Cosa fanno gli uomini?”. In realtà ci sono gruppi, reti, persone che da anni lavorano su questi temi e che stanno anche cambiando un po’ gli strumenti di intervento. Il fatto che ci siano gruppi di ascolto, di autocoscienza, il fatto che siano nati tanti centri che lavorano per il trattamento, per l’accompagnamento al cambiamento degli uomini con problemi di violenza, secondo me è il sintomo di una questione più generale. Se il focus è centrato sempre sulla vittima, non si riesce ad intercettare, a dialogare, con tutta quella parte di popolazione maschile che magari non agisce volenza, ma che rimane silenziosa a guardare o si stabilizza in una zona grigia. Il grande lavoro che andrebbe fatto, secondo me, per cambiare la situazione, è far capire a questi uomini quanto sia determinante la loro disponibilità ad uscire da una zona difensiva prendendo posizione, rompendo complicità ed alleanze, agendo quando assistono ad episodi di violenza perché questo crea un nuovo contesto, una nuova cultura, quella di cui abbiamo tutti bisogno, una sensibilità totalmente diversa che deve essere il prodotto della consapevolezza maschile e che non può essere ributtata ancora una volta sulle spalle delle donne”

Patrizia Santini

(foto: ph. lucabolognese.com)

Mappa dei Gruppi Uomini in Italia

AOSTA

-Gruppo uomini di Aosta gruppouominivda@libero.it

 BARI

-Uomini in Gioco. Contatto Orazio Leggiero, orazioleggiero@libero.it; Pietro Buscicchio pietrobuscicchio2014@gmail.com

BOLOGNA

-Maschile Plurale Bologna. Contatto: Sandro Casanova, mpluralebo@gmail.com

BRINDISI

Uomini in Cammino – Brindisi. Contatto: Maurizio Portaluri brimapo@gmail.com

FERRARA

-C.A.M Ferrara. 0532 095099; 3455975453, ferraracam@gmail.com

Contatto: Michele Poli, depolis@alice.it

FIRENZE

-Il maschile, adesso. Contatto. Marco Lazzeri, marco.lazzeri53@gmail.com;

Simone Maghe 3398239178

GENOVA

-White Dove – Evoluzione del maschile. Contatto: info@whitedove.ithttp://www.whitedoveonlus.it

IMOLA

Gruppo uomini Oltreadamo. Contatto oltreadamo@gmail.com

LIVORNO

LUI – Livorno Uomini Insieme. Contatto: lui@associazionelui.itlivornouominiinsieme@gmail.com

LUCCA

-Maschile Plurale Lucca. https://www.facebook.com/MaPLu2017/ Contatto: maschilepluralelucca@gmail.com

MILANO

-Cerchio degli uomini di Milano. Contatto: cerchiodegliuominimilano@gmail.com

-Uomini in discussione – Milano. Contatto: Vito Dileo laviolenzasulledonneciriguarda@gmail.com

GNAM (gruppo nonviolento di autocoscienza maschile) Contatto: forlaski@hotmail.com;

-Maschile Sostenibile – Milano

Contatto: Francesco Spada, francesco.spada@gmail.com

MODENA

-Maschile Plurale Modena. Contatto: Mario Simoncini, simmargio@hotmail.it

MONZA-BRIANZA

“È possibile: uomini contro ogni violenza”. Contatto: gvigano39@gmail.comermanno.porro@libero.itdanilo.villa@livecom.it;

PALERMO

-Noi uomini a Palermo. Contatto: noiuominiapalermo@gmail.comhttp://www.noiuominiapalermo.it

PARMA

-Maschi Che Si Immischiano. Associazione di Promozione Sociale. Contatto: maschichesiimmischiano@gmail.com

-Maschile Plurale Parma. Contatto: marco.deriu@unipr.itgiacmamb@libero.it;

PINEROLO (TO)

-Uomini in cammino. contatto: Beppe Pavan, carlaebeppe@libero.it

PISA

-Nuovo Maschile. Contatto: info@nuovomaschile.org

 RAVENNA

Femminile Maschile Plurale APS: Contatto: redazione@femminilemaschileplurale.it

Ivan (Alfredo) Morini i.mori1323@gmail.com

ROMA

-Maschile Plurale – Maschile in Gioco. Contatto: gruppouominiroma@gmail.com;

– PartecipArte. Contatto: parteciparte@gmail.com;

TORINO

-Cerchio degli uomini Ass. Prom. Soc. Via San Marino, 10 10134 TORINO T.

domenicomatarozzo57@gmail.com;

VALDELSA

-Gruppo Tiresia – AltaValdelsa

gruppotiresiaaltavaldelsa@gmail.com

 VERONA

-Gruppo Uomini Verona. Referente: Mario Gritti, grittimario20@gmail.com

VIAREGGIO

-Gruppo Uomini Viareggio. Referente: Antonio Canova, trecanova@katamail.com

 

 

LP in diretta a Radio Bruno

LP sarà in video collegamento lunedì 6 dicembre, dalle 17.00, durante il Drive Time con Georgia Passuello e Simone Ruscetta.
Ci presenterà il nuovo album “Churches”.

Non perdete la diretta radio e tv!

Potrete seguirci anche in Tv (digitale terrestre canale 256 e per l’Emilia Romagna anche il 71), sulla App e in streaming su radiobruno.it.

Per LP ognuno di noi è un tempio, e in effetti se la Chiesa di LP, il perno su cui ruota il nuovo album CHURCHES è l’amore, possiamo anche dire che tutte le sue canzoni si muovono in una traiettoria che è quella del rock fatto di fragilità e di forze, di melodie (vedi proprioChurches,Yes,The One That You Love) e di irruenze rock’n’roll. Del resto, tutti i movimenti dell’album girano intorno al cuore, alle relazioni, alla dichiarazione, e sicuramente sono state rafforzate, nella poetica, da questo momento di assenza, che nell’orizzonte musicale di LP l’ha aiutata a nutrire lo spirito delle sue composizioni.
Non c’è soltanto energia o irruenza, fra le pieghe di brani come Safe Here o nella combattiva e malinconica Can’t Let You Leave, c’è lirismo, c’è il volo altissimo di When We Touch, ci sono le collaborazioni, che sottolineano una tendenza a condividere emozione e creazione, in qualche modo a elaborarle assieme ad altri.
E c’è anche l’acustico che diventa elettrico – e viceversa – gli arrangiamenti che esplodono, come nel taglio secco e contagioso di Goodbye, il saluto necessario per ricominciare.

Non è un disco di rimpianti, Churches; è piuttosto il punto da cui ripartire, dal tempio, appunto, che siamo noi stessi e dalle relazioni che ci sostengono. Non è mai stata così vasta la musica di LP: un caleidoscopio in cui pop, rock, soul e un pizzico di folk (o addirittura dance) convivono fra di loro, senza mai stonare.
Che poi il linguaggio sia importante, che il ritmo debba pulsare di traccia in traccia, è necessario, così come che il suono si assottigli per entrare meglio nella testa (Everybody’s Falling In Love). Tutto si muove in fretta, ma non sparisce: rimane impresso. Melodie strappacuore, giri sixties e seventeen, un canto toccante e intenso, si può dire teso verso l’infinito, come in The One That You Love. Se è vero che tutte le storie sono storie d’amore, è altrettanto vero che senza un sentimento d’amore non si possono scrivere pezzi quali la delicata Rainbow, la pulsante My Body e la passionale Conversation.
Angels, uno dei singoli che ha aperto la strada al disco, ci ricorda che in LP la trama musicale innalza il sentimento, lo rende melodico, contagioso. È il suo punto di vista che riempie la sua arte, ma il modo in cui le intesse le rende universali. La forza del pop se vogliamo, è proprio questa: una lunga storia, come canta How Long Can You Go, dove ci sono incontri che magari non ti aspetti. Incontri che sono anche quelli dei vari produttori, vecchi e nuovi (vedi credits sotto).
Il viaggio di LP, così, continua, la ricerca dell’amore che faccia vibrare tutte le corde di un essere vivente continua, la musica che lo definisce non è mai stata così intensa e universale.

CREDITS ALBUM «CHURCHES»
Oltre ai brani prodotti da Del Rio, Churches include la produzione di Valley Girl; Lars Stalfors (Health, Local Natives, Cold War Kids); il due volte vincitore del Grammy, Dan Wilson (Adele, Pink, Leon Bridges, James Bay); Dan Nigro (Olivia Rodrigo, Carly Rae Jepsen, Sky Ferreira); e Isabella Machine Summers (Florence + The Machine). L’album è stato masterizzato dalla vincitrice di diversi Grammy Emily Lazar (HAIM, Maggie Rogers, The Killers, Vampire Weekend, Coldplay).
Engineered By: Mike Del Rio, Martin Cooke, Dave Weingarten
Vocal Engineer/Production By: Scott Thomas Robinson
Performers LP: Vocals | Mike Del Rio: Programming, Arrangements, Background Vocals, All other instruments except Strings | Kiara Perico: Violin/Viola | Dave Weingarten: Guitars | Background vocals: Scott Thomas Robinson
Executive Production: Mike Del Rio

«CHURCHES» TRACKLISTING
“When We Touch” *
“Goodbye” *
“Everybody’s Falling in Love” *
“The One That You Love” *
“Rainbow” ~
“One Last Time” *
“My Body” ^ “Angels” @
“How Low Can You Go” *
“Yes” #
“Conversation” %
“Safe Here” +
“Can’t Let You Leave” $
“Churches” !
“Poem” *

* Produced by: Mike Del Rio
~ Produced by: Mike Del Rio, Nate Campany
^ Produced by: Mike Del Rio, Nick Leng
@ Produced by: Mike Del Rio, Valley Girl
# Produced by: Lars Stolfer
% Produced by: Valley Girl
+ Produced by: Daniel Nigro
$ Produced by: Mike Del Rio, Isabella Machine Summers
! Produced by: Mike Del Rio, Dan Wilson

Grammy 2022: ritirata la nomination di Marilyn Manson per le polemiche

Gli organizzatori dei Grammy Awards hanno ufficialmente ritirato una delle nomination di Marilyn Manson, quella per la Best Rap Song per “Jail, pt. 2” realizzata con Kanye West. L’organizzazione è arrivata a questa decisione dopo le polemiche scaturite dalle accuse di molestie sessuali mosse da Evan Rachel Wood e altre donne nei suoi confronti.

Manson, il cui vero nome è Brian Hugh Warner, non risulta più tra i candidati per la canzone “Jail, pt. 2”, di cui Marilyn Manson era co-autore, ma ora è stata candidata “Jail”, incisa da Kanye West in collaborazione con Jay-Z.

Quando erano state annunciate le nomination, era scoppiata la polemica, ma l’organizzazione si era difesa: “Non pensiamo al passato delle persone”. Ora però deve esserci stato un ripensamento.

Per ora rimane ancora valida la nomination per la categoria Album dell’anno per “Donda”, dove Manson è stato inserito come artista in primo piano e cantautore, oltre ad altri artisti.

Il ritiro della nomination è arrivato dopo la perquisizione della casa di Manson da parte del personale del dipartimento dello sceriffo della contea di Los Angeles. Come aveva riferito TMZ, gli agenti hanno perquisito la casa della star nell’ambito delle indagini sulle accuse di violenza sessuale. Sono stati sequestrati e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria diversi beni appartenenti al cantante, come riferisce l’edizione americana di Rolling Stones, hard disc e altre unità di archiviazione multimediale.

Ladri in azione nel convento, aprono la cassaforte e all’interno trovano un biglietto: “Cambiate vita, è ora”

Hanno preso di mira la cassaforte del convento che hanno aperto con un flessibile, ma all’interno, invece di soldi e gioielli, hanno trovato qualche immagine della Madonna, una candela e un biglietto lasciato dalle suore con scritto “Cambiate vita, è ora”.

Come riportano diversi media, tra cui Il Giorno, è accaduto nella serata dello scorso mercoledì, 1° dicembre, mentre le suore erano impegnate nella preghiera serale, presso il convento dell’Istituto Figlie dell’Oratorio di via Pietrasanta, a Codogno (Lodi).
Non è la prima volta che i ladri mettono a segno colpi ai danni dello stesso convento: proprio pochi giorni prima dell’episodio di mercoledì, le suore si erano accorte che qualcuno aveva cercato di entrare. Per questo hanno pensato di lasciare ai ladri un messaggio: poche parole ma volte a convertirli, con affetto, a una nuova vita.

Sul posto sono giunti i Carabinieri della stazione di Codogno e gli esperti della scientifica per effettuare tutti i rilievi del caso, volti all’identificazione dei responsabili. (fotografia di repertorio)

X Factor: gran finale con Coldplay e Maneskin

X Factor è arrivato all’ultima puntata, il gran finale si terrà giovedì prossimo, 9 dicembre, al Forum di Assago. Per l’occasione ci saranno due grandi super ospiti dal vivo: i Coldplay e i Maneskin.

Nella semifinale di giovedì 2 dicembre sono stati decretati i quattro finalisti che si sfideranno sul palco del Mediolanum Forum. Dopo l’eliminazione di Erio, saranno Bengala Fire, Baltimora, gIANAMARIA e Fellow ad andare in finale. Manuel Agnelli però è amareggiato per il concorrente che non ce l’ha fatta: “L’eliminazione di Erio è un fallimento per me e per la trasmissione. La sensibilità del cantante andava protetta e valorizzata di più”.

Durante la serata Manuel Agnelli ha presentato la sua nuova canzone da solista, “La profondità degli abissi”, accompagnato da Rodrigo D’Erasmo, Beatrice Antolini e i Little Pieces of Marmelade.

Per vedere la finale basterà collegarsi, alle 21.15, su Sky Uno o su TV8, e in streaming su NOW.

In classe con una pistola giocattolo: studente sospeso

Era andato a scuola con una pistola giocattolo che aveva poi mostrato all’insegnante, la quale, non accorgendosi che l’arma era finta, dal grosso spavento, era svenuta.

L’episodio è accaduto nella tarda mattinata dello scorso mercoledì, 1° dicembre, all’Istituto Alberti di Rimini. Come riporta Il Resto del Carlino, non è ancora chiaro se il ragazzino di 17 anni avesse solo mostrato l’arma giocattolo, con il tappo rosso inserito, o l’avesse “puntata” contro l’insegnante: sta di fatto che la professoressa ha avuto un mancamento ed è stata soccorsa dai colleghi e dal personale scolastico.
La scuola aveva richiesto anche l’intervento dei Carabinieri, giunti sul posto.

Lo studente 17enne è stato immediatamente sospeso dalla scuola: “Nei confronti dello studente – ha spiegato la dirigente della scuola, Franca Berardi, al cronista de Il Resto del Carlinoabbiamo preso un provvedimento disciplinare. L’abbiamo fatto nel giorno stesso e non abbiamo minimizzato l’episodio, tutt’altro”. (fotografia di repertorio)

“Merry Christmas”: è uscito il singolo di Natale di Ed Sheeran e Elton John

Due tra i più grandi artisti al mondo, Ed Sheeran ed Elton John, pubblicano un nuovo singolo natalizio a finalità benefica intitolato “Merry Christmas”, disponibile ora su tutte le piattaforme. Il brano è accompagnato da un bellissimo video diretto da Jason Koening.

“Merry Christmas” ha tutto quelle che un brano natalizio deve avere: campanelle, armonie festive, arrangiamenti gioiosi. E ovviamente i testi di Ed ed Elton: “So kiss me under the mistletoe / Pour out the wine let’s toast and pray for December snow / I know there’s been pain this year but it’s time to let it go / Next year you never know, but for now, Merry Christmas.”

Scritto da Ed Sheeran e Elton John e prodotto da Steve Mac, il brano cementa un’amicizia di oltre 10 anni e vede per la prima volta i due artisti insieme in un singolo ufficiale. Ma non è la loro prima incursione nelle classifiche natalizie: nel 2017 Ed ha conquistato il numero 1 con la ballata senza tempo “Perfect” e Elton John nel 1973 con il classico “Step into Christmas”, uno dei brani di Natale più suonati di tutti i tempi in UK.

Il video di “Merry Christams” ha moltissime citazioni a video e film classici di Natale. Con un piccolo aiuto da Mr Blobby, Jonathan Ross, Big Narstie, Michael McIntyre e The Darkness, il cast del video reinventa le immemorabili scene di ‘Last Christmas’ degli Wham; di ‘Merry Christmas’ di Shakin’ Stevens’; di ‘Walking in the Air’ di The Snowman; di ‘Stay Another Day’ degli East 17 e molti altri.

Il ricavato delle vendite durante tutto il periodo natalizio verra’ devoluto alla Ed Sheeran Suffolk music foundation e alla Elton John Aids foundation.

Due uomini feriti scaricati da un’auto davanti al pronto soccorso

Giallo a Firenze: due uomini sono stati scaricati davanti al pronto soccorso dell’Ospedale Careggi da un’auto che poi è ripartita a forte velocità, facendo perdere le tracce.

È accaduto all’alba di oggi, venerdì 3 dicembre, intorno alle 5.30. Lo riporta la stampa locale. I due uomini, di età compresa tra i 35 e 40 anni, sono feriti e uno, ricoverato in terapia intensiva, verserebbe in condizioni molto gravi, a causa di una frattura cranica. Gravi anche le condizioni dell’altro uomo, che avrebbe riportato fratture multiple ma non verserebbe in pericolo di vita. Quest’ultimo è cosciente ma, come riferiscono i media, non avrebbe fornito alcuna informazione utile a ricostruire l’accaduto.

I due sarebbero di nazionalità albanese. Sul misterioso episodio sono in corso indagini della Squadra Mobile della Questura di Firenze. Al momento non viene esclusa alcuna ipotesi. (fotografia di repertorio dalla pagina Facebook della Questura di Modena)

Violenza di genere: due uomini arrestati a Parma

Due arresti per i reati di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori sono stati eseguiti dalle Volanti della Questura di Parma in appena 24 ore: martedì scorso, 30 novembre, due volanti sono intervenute in un condomino nella zona nord di Parma dove un uomo, in evidente stato di agitazione, aveva aggredito la moglie. Giunti sul posto, gli Agenti hanno sorpreso l’uomo mentre cercava di entrare all’interno dell’appartamento del dirimpettaio, dove la moglie si era rifugiata per fuggire alle minacce e alle aggressioni.

L’uomo è stato condotto in Questura, dove, dopo essere stata dimessa dal Pronto Soccorso, è giunta anche la moglie che, presentando denuncia, ha raccontato agli Agenti una lunga serie di episodi dai quali è emerso un quadro di maltrattamenti in famiglia, per motivi di gelosia, che andava avanti da anni. Il marito è così finito in manette.

Il giorno seguente, mercoledì 1° dicembre, gli Agenti delle Volanti sono intervenuti presso un altro appartamento del centro cittadino dove una donna aveva segnalato al 113 la presenza indesiderata del suo ex fidanzato, all’interno della propria abitazione, nella quale l’uomo si era introdotto, approfittando dell’assenza della proprietaria.
I poliziotti hanno così scoperto che l’ex fidanzato era entrato nell’appartamento mediante un duplicato delle chiavi, riprodotte all’insaputa dell’ex compagna e dunque sequestrate.

La donna, in forte stato di agitazione, ha dichiarato di essere esausta delle condotte persecutorie dell’ex fidanzato, spesso sfocianti in pedinamenti, appostamenti e addirittura violazioni di domicilio. Acquisita la querela, l’uomo è stato arrestato per il reato di atti persecutori e violazione di domicilio.

Entrambi gli uomini arrestati sono stati condotti presso l’Istituto Penitenziario di via Burla. (fotografia di repertorio, dalla pagina Facebook della Questura di Reggio Emilia)

Dal lunedì 6 dicembre Super Green pass per il ristorante al chiuso o il cinema

Da lunedì 6 dicembre entra in vigore in Italia il nuovo decreto che prevede regole diverse per i non vaccinati rispetto a quelli che hanno ricevuto il siero anti-Covid o che sono guariti, anche in zona bianca.
Questi ultimi saranno dotati di Super green pass che fino al 15 gennaio 2022 sarà necessario in tutto il Paese, per accedere a spettacoli, eventi sportivi, ristorazione al chiuso, feste e discoteche e le cerimonie pubbliche.

In caso di passaggio in zona arancione, le restrizioni e le limitazioni non scattano, ma alle attività possono accedere i soli detentori del Super Green pass, anche dopo la data del 15 gennaio. Chi possiede già un Green pass per vaccinazione o guarigione non deve scaricare una nuova certificazione: sarà l’App VerificaC19 a riconoscerne la validità.
Il Green pass base, quello rilasciato a chi si sottopone a tampone molecolare (valido per 72 ore) o antigenico (valido per 48 ore), sarà sufficiente per recarsi al lavoro (fatta eccezione per le categorie interessate dall’obbligo vaccinale) e viene esteso a ulteriori settori: alberghi, spogliatoi per l’attività sportiva, servizi di trasporto ferroviario regionale e interregionale, servizi di trasporto pubblico locale.

E sempre da lunedì 6 dicembre l’Alto Adige passa in giallo. È infatti in arrivo l’ordinanza del Ministero della Salute per il cambio di fascia. L’Alto Adige si va ad aggiungere al Friuli-Venezia Giulia, l’unica altra Regione ad aver cambiato colore la scorsa settimana. Il resto d’Italia resta in fascia bianca. (fotografia generica di ristorante, di Zakaria Zayane su Unsplash)

Speciale VIOLENZA CONTRO LE DONNE, la parola all’associazione Maschile Plurale

La foto di copertina è di Luca Bolognese

E’ sempre più estesa in Italia la rete di associazioni e sportelli di uomini per uomini che, da un lato, intendono manifestare con forza il proprio dissenso nei riguardi della violenza contro le donne, dall’altro condurre al cambiamento culturale di cui nel corso di questi approfondimento tanto si è parlato.

In questa occasione ascolteremo la voce di un’associazione che nel tempo è diventata un vero punto di riferimento in Italia e che ha diramazioni in molte località lungo il nostro stivale. Si chiama “Maschile Plurale”, mio ospite il suo presidente Marco Deriu, docente presso l’Università di Parma in Discipline Umanistiche, Sociali e Imprese Culturali.

Prima però di entrare nel dettaglio dell’Associazione e di come opera sugli uomini, c’è un importante progetto nazionale al quale Maschile Plurale sta partecipando. Si tratta di “Never Again”. Lanciato il 25 novembre(Giornata Nazionale contro la Violenza sulle donne) 2020,  lavora sulla Vittimizzazione secondaria, di cui parleremo in maniera più estesa nel prossimo step.

La vittimizzazione secondaria, come leggo e riporto testualmente dal sito specifico, “interviene nel momento in cui le istituzioni con cui le donne entrano in contatto quando decidono di uscire dalla violenza, finiscono invece per renderle vittime una seconda volta, ad esempio sottovalutando o disconoscendo il vissuto di violenza o dandone una rappresentazione che lede la loro dignità o giustifica la violenza”

https://www.vittimizzazionesecondaria.it/

Al prof. Deriu ho chiesto in quale maniera Maschile Plurale è attiva all’interno di questo progetto

Il progetto è legato ai temi della vittimizzazione secondaria, quindi a tutto quello che riguarda le rappresentazioni, i giudizi, le forme di negazione o di successive discriminazioni nei confronti delle vittime di violenza. Sappiamo che in quest’ambito è molto comune il fatto che sia nel mondo dell’informazione, sia nelle prassi giudiziarie, sia nel tipo di atteggiamento magari delle forze dell’ordine, si possano mettere in moto meccanismi automatici legati a stereotipi, pregiudizi,.. che in qualche maniera mettono di nuovo in difficoltà chi ha subito violenza, attribuendo alla vittima responsabilità, inserendola in categorie o leggendola attraverso stereotipi. Tutto questo finisce appunto per ferire ulteriormente la dignità della persona.

Il contributo che abbiamo dato come associazione, oltre a seguire tutto il percorso del progetto, è legato in particolare alla costruzione di 3 info grafiche, curando perciò una parte che è la video sintesi di una serie di temi e/o attenzioni che ci devono essere nell’ambito sia dell’informazione, di come i media parlano di questi argomenti, sia nei confronti delle forze dell’ordine. Abbiamo cercato di fissare, al termine di queste info grafiche, quelli che ci sembravano possibili temi, punti di attenzione, da fissare per evitare di incorrere in processi appunto di rivittimizzazione, di ricolpevolerizzazione della vittima. Trattandosi di violenza maschile riteniamo particolarmente importante che ci sia una riflessione su questo, cioè su come entrano in gioco i pregiudizi e gli stereotipi in un certo tipo di cultura, proprio nell’interpretare questo tipo di problematica.

Stereotipi e mentalità che ritroviamo non solo in chi agisce la violenza, ma anche in parte dell’opinione pubblica, nei professionisti, etc.. Quindi è un tema che ci coinvolge tutti”

Si tratta di una sorta di scolarizzazione della società

“Si infatti se c’è qualcosa che caratterizza il nostro approccio è quello di pensare che la violenza non può concludersi nell’atto della violenza o della presa di distanza che operiamo in certe occasioni, nel senso che tendiamo a proiettare la responsabilità o le forme di violenza, solamente sugli altri dove questi ‘altri’ sono il più lontano possibile da noi. Contrastare questa violenza che ha appunto anche basi sociali e culturali, significa rileggere la propria storia, la propria educazione, le proprie forme di socializzazione nella vita quotidiana e comprendere  che sia le dinamiche che le forme di comportamento che portano alla violenza sono molto più familiari di quanto siamo portati a pensare. Per quel che ci riguarda, la scelta di un’opzione non violenta è una scelta di consapevolezza sulla facilità con cui si può scivolare verso comportamenti irrispettosi o discriminatori. E’ un lavoro che facciamo sul quotidiano e in tutte le dimensioni in cui viviamo la nostra vita di tutti i giorni”

L’Associazione Maschile Plurale non è un centro per uomini autori di violenza, è un punto di riferimento invece per approfondire e sensibilizzare

L’associazione è frutto di una lunga storia di relazioni perché alcune persone proprio all’interno dell’associazione si conoscono da molti anni, tanti quanti si sono impegnati ad affrontare questi temi. Nel 2006 avevamo promosso un appello che si intitolava “Come la violenza contro la donna ci riguarda. Prendiamo la parola adesso”. E’ stato il primo momento in cui è nata la consapevolezza che, in un momento come quello in cui stavano avvenendo tanti atti di violenza sulle donne e anche tanti femminicidi, sarebbe stato importante, se non urgente, che anche gli uomini prendessero posizione, rompessero il clima di silenzio, prima in maniera informale e culturale, poi, nel 2018, con le nuove leggi sul terzo settore, ci siamo dati una formula più strutturata, siamo diventati una APS, Associazione di Promozione Sociale. La nostra caratteristica è che di fatto raccoglie persone da tante città diverse. Il nostro è un centro di azione, di produzione culturale, di sensibilizzazione e rilancio di tutta una serie di tematiche. Oramai in Italia c’è una sostanziosa geografia di gruppi di uomini che riflettono sulle possibilità di contribuire al contrasto alla violenza sulla donna e quindi nel tempo la nostra associazione è diventata un po ‘ il fulcro, come punto di riferimento per tutta questa rete e lei stessa promotrice di iniziative sui vari territori. Alcuni di noi addirittura sono i promotori di centri che lavorano in termini di percorso di cambiamento degli uomini autori di violenza, oltre ad aver aperto sportelli d’ascolto, aver sostenuto iniziative territoriali di sensibilizzazione, come anche percorsi nelle scuole”

La violenza maschile sulle donne oggi mi sembra sia un fenomeno molto trasversale. I protagonisti provengono dai più svariati strati sociali e culturali

Penso che sia un fenomeno che riguarda tutti noi, l’ho sempre pensato perché la violenza non è semplicemente di marginalità sociale, culturale, economica o di altro genere. La violenza intanto è un fenomeno che viene appreso e tramandato anche attraverso un apprendimento generazionale. Sappiamo intanto che le persone esposte che assistono alla violenza nella prima fase della socializzazione primaria, purtroppo l’apprendono come un comportamento consueto, abituale.

Poi c’è una socializzazione alla violenza soprattutto nel mondo dell’universo maschile che continua tutta la vita, non riguarda solo i primi anni di vita, riguarda gruppi tra pari, scontri tra gruppetti, fenomeni legati allo sport, nell’addestramento che per generazioni c’è stato anche in ambito militare, fenomeni politici, fondamentalismi religiosi; un’industria culturale che insiste molto sull’associazione tra maschilità, virilità e uso della forza, l’imporsi con la forza. La violenza per gli uomini è sempre stata anche una dimensione di costruzione identitaria, di costruzione di status. Infine, è importante comprendere che è sempre stato lo strumento di controllo e di potere dentro le relazioni più importanti. Spesso gli uomini utilizzano consapevolmente o in maniera più sottile, forme di violenza per controllare le persone a cui sono, paradossalmente, più legate. Avere strumenti per riconoscerla significa non solo liberare la potenziale vittima, ma anche gli uomini perché utilizzare come scorciatoia la violenza, impoverisce l’essere umano in tutto, sia interiormente, che nella sua socialità, allontana da sé le persone e soprattutto rispecchia una difficoltà maschile nel fare i conti con le proprie emozioni, i propri vissuti, le proprie contraddizioni, l’incapacità di stare dentro i conflitti in maniera costruttiva”

E’ sempre più sostanziosa la rete di associazioni e sportelli lungo tutta l’Italia che gli uomini dedicano agli altri uomini nel contrasto alla violenza contro la donna. Come mai se ne parla così poco, considerando che la vostra attività può essere determinante al cambiamento nell’uomo

E’ vero se ne parla molto poco e questo è uno dei motivi per cui come associazione stiamo lavorando anche sul come comunicare l’esistenza di queste realtà. Purtroppo si ha la sensazione che si sia sempre al punto di partenza. Tutte le volte si sente dire “Dove sono gli uomini? Cosa fanno gli uomini?”. In realtà ci sono gruppi, reti, persone che da anni lavorano su questi temi e che stanno anche cambiando un po’ gli strumenti di intervento. Il fatto che ci siano gruppi di ascolto, di autocoscienza, il fatto che siano nati tanti centri che lavorano per il trattamento, per l’accompagnamento al cambiamento degli uomini con problemi di violenza, secondo me è il sintomo di una questione più generale. Se il focus è centrato sempre sulla vittima, non si riesce ad intercettare, a dialogare, con tutta quella parte di popolazione maschile che magari non agisce volenza, ma che rimane silenziosa a guardare o si stabilizza in una zona grigia. Il grande lavoro che andrebbe fatto, secondo me, per cambiare la situazione, è far capire a questi uomini quanto sia determinante la loro disponibilità ad uscire da una zona difensiva prendendo posizione, rompendo complicità ed alleanze, agendo quando assistono ad episodi di violenza perché questo crea un nuovo contesto, una nuova cultura, quella di cui abbiamo tutti bisogno, una sensibilità totalmente diversa che deve essere il prodotto della consapevolezza maschile e che non può essere ributtata ancora una volta sulle spalle delle donne”

Patrizia Santini

(foto: ph. lucabolognese.com)

Mappa dei Gruppi Uomini in Italia

AOSTA

-Gruppo uomini di Aosta gruppouominivda@libero.it

 BARI

-Uomini in Gioco. Contatto Orazio Leggiero, orazioleggiero@libero.it; Pietro Buscicchio pietrobuscicchio2014@gmail.com

BOLOGNA

-Maschile Plurale Bologna. Contatto: Sandro Casanova, mpluralebo@gmail.com

BRINDISI

Uomini in Cammino – Brindisi. Contatto: Maurizio Portaluri brimapo@gmail.com

FERRARA

-C.A.M Ferrara. 0532 095099; 3455975453, ferraracam@gmail.com

Contatto: Michele Poli, depolis@alice.it

FIRENZE

-Il maschile, adesso. Contatto. Marco Lazzeri, marco.lazzeri53@gmail.com;

Simone Maghe 3398239178

GENOVA

-White Dove – Evoluzione del maschile. Contatto: info@whitedove.ithttp://www.whitedoveonlus.it

IMOLA

Gruppo uomini Oltreadamo. Contatto oltreadamo@gmail.com

LIVORNO

LUI – Livorno Uomini Insieme. Contatto: lui@associazionelui.itlivornouominiinsieme@gmail.com

LUCCA

-Maschile Plurale Lucca. https://www.facebook.com/MaPLu2017/ Contatto: maschilepluralelucca@gmail.com

MILANO

-Cerchio degli uomini di Milano. Contatto: cerchiodegliuominimilano@gmail.com

-Uomini in discussione – Milano. Contatto: Vito Dileo laviolenzasulledonneciriguarda@gmail.com

GNAM (gruppo nonviolento di autocoscienza maschile) Contatto: forlaski@hotmail.com;

-Maschile Sostenibile – Milano

Contatto: Francesco Spada, francesco.spada@gmail.com

MODENA

-Maschile Plurale Modena. Contatto: Mario Simoncini, simmargio@hotmail.it

MONZA-BRIANZA

“È possibile: uomini contro ogni violenza”. Contatto: gvigano39@gmail.comermanno.porro@libero.itdanilo.villa@livecom.it;

PALERMO

-Noi uomini a Palermo. Contatto: noiuominiapalermo@gmail.comhttp://www.noiuominiapalermo.it

PARMA

-Maschi Che Si Immischiano. Associazione di Promozione Sociale. Contatto: maschichesiimmischiano@gmail.com

-Maschile Plurale Parma. Contatto: marco.deriu@unipr.itgiacmamb@libero.it;

PINEROLO (TO)

-Uomini in cammino. contatto: Beppe Pavan, carlaebeppe@libero.it

PISA

-Nuovo Maschile. Contatto: info@nuovomaschile.org

 RAVENNA

Femminile Maschile Plurale APS: Contatto: redazione@femminilemaschileplurale.it

Ivan (Alfredo) Morini i.mori1323@gmail.com

ROMA

-Maschile Plurale – Maschile in Gioco. Contatto: gruppouominiroma@gmail.com;

– PartecipArte. Contatto: parteciparte@gmail.com;

TORINO

-Cerchio degli uomini Ass. Prom. Soc. Via San Marino, 10 10134 TORINO T.

domenicomatarozzo57@gmail.com;

VALDELSA

-Gruppo Tiresia – AltaValdelsa

gruppotiresiaaltavaldelsa@gmail.com

 VERONA

-Gruppo Uomini Verona. Referente: Mario Gritti, grittimario20@gmail.com

VIAREGGIO

-Gruppo Uomini Viareggio. Referente: Antonio Canova, trecanova@katamail.com

 

 

LP in diretta a Radio Bruno

LP sarà in video collegamento lunedì 6 dicembre, dalle 17.00, durante il Drive Time con Georgia Passuello e Simone Ruscetta.
Ci presenterà il nuovo album “Churches”.

Non perdete la diretta radio e tv!

Potrete seguirci anche in Tv (digitale terrestre canale 256 e per l’Emilia Romagna anche il 71), sulla App e in streaming su radiobruno.it.

Per LP ognuno di noi è un tempio, e in effetti se la Chiesa di LP, il perno su cui ruota il nuovo album CHURCHES è l’amore, possiamo anche dire che tutte le sue canzoni si muovono in una traiettoria che è quella del rock fatto di fragilità e di forze, di melodie (vedi proprioChurches,Yes,The One That You Love) e di irruenze rock’n’roll. Del resto, tutti i movimenti dell’album girano intorno al cuore, alle relazioni, alla dichiarazione, e sicuramente sono state rafforzate, nella poetica, da questo momento di assenza, che nell’orizzonte musicale di LP l’ha aiutata a nutrire lo spirito delle sue composizioni.
Non c’è soltanto energia o irruenza, fra le pieghe di brani come Safe Here o nella combattiva e malinconica Can’t Let You Leave, c’è lirismo, c’è il volo altissimo di When We Touch, ci sono le collaborazioni, che sottolineano una tendenza a condividere emozione e creazione, in qualche modo a elaborarle assieme ad altri.
E c’è anche l’acustico che diventa elettrico – e viceversa – gli arrangiamenti che esplodono, come nel taglio secco e contagioso di Goodbye, il saluto necessario per ricominciare.

Non è un disco di rimpianti, Churches; è piuttosto il punto da cui ripartire, dal tempio, appunto, che siamo noi stessi e dalle relazioni che ci sostengono. Non è mai stata così vasta la musica di LP: un caleidoscopio in cui pop, rock, soul e un pizzico di folk (o addirittura dance) convivono fra di loro, senza mai stonare.
Che poi il linguaggio sia importante, che il ritmo debba pulsare di traccia in traccia, è necessario, così come che il suono si assottigli per entrare meglio nella testa (Everybody’s Falling In Love). Tutto si muove in fretta, ma non sparisce: rimane impresso. Melodie strappacuore, giri sixties e seventeen, un canto toccante e intenso, si può dire teso verso l’infinito, come in The One That You Love. Se è vero che tutte le storie sono storie d’amore, è altrettanto vero che senza un sentimento d’amore non si possono scrivere pezzi quali la delicata Rainbow, la pulsante My Body e la passionale Conversation.
Angels, uno dei singoli che ha aperto la strada al disco, ci ricorda che in LP la trama musicale innalza il sentimento, lo rende melodico, contagioso. È il suo punto di vista che riempie la sua arte, ma il modo in cui le intesse le rende universali. La forza del pop se vogliamo, è proprio questa: una lunga storia, come canta How Long Can You Go, dove ci sono incontri che magari non ti aspetti. Incontri che sono anche quelli dei vari produttori, vecchi e nuovi (vedi credits sotto).
Il viaggio di LP, così, continua, la ricerca dell’amore che faccia vibrare tutte le corde di un essere vivente continua, la musica che lo definisce non è mai stata così intensa e universale.

CREDITS ALBUM «CHURCHES»
Oltre ai brani prodotti da Del Rio, Churches include la produzione di Valley Girl; Lars Stalfors (Health, Local Natives, Cold War Kids); il due volte vincitore del Grammy, Dan Wilson (Adele, Pink, Leon Bridges, James Bay); Dan Nigro (Olivia Rodrigo, Carly Rae Jepsen, Sky Ferreira); e Isabella Machine Summers (Florence + The Machine). L’album è stato masterizzato dalla vincitrice di diversi Grammy Emily Lazar (HAIM, Maggie Rogers, The Killers, Vampire Weekend, Coldplay).
Engineered By: Mike Del Rio, Martin Cooke, Dave Weingarten
Vocal Engineer/Production By: Scott Thomas Robinson
Performers LP: Vocals | Mike Del Rio: Programming, Arrangements, Background Vocals, All other instruments except Strings | Kiara Perico: Violin/Viola | Dave Weingarten: Guitars | Background vocals: Scott Thomas Robinson
Executive Production: Mike Del Rio

«CHURCHES» TRACKLISTING
“When We Touch” *
“Goodbye” *
“Everybody’s Falling in Love” *
“The One That You Love” *
“Rainbow” ~
“One Last Time” *
“My Body” ^ “Angels” @
“How Low Can You Go” *
“Yes” #
“Conversation” %
“Safe Here” +
“Can’t Let You Leave” $
“Churches” !
“Poem” *

* Produced by: Mike Del Rio
~ Produced by: Mike Del Rio, Nate Campany
^ Produced by: Mike Del Rio, Nick Leng
@ Produced by: Mike Del Rio, Valley Girl
# Produced by: Lars Stolfer
% Produced by: Valley Girl
+ Produced by: Daniel Nigro
$ Produced by: Mike Del Rio, Isabella Machine Summers
! Produced by: Mike Del Rio, Dan Wilson

Achille Lauro a Radio Bruno

Domenica 4 maggio, dalle 15.00, Achille Lauro sarà ospite di Georgia Passuello e Giordano Vaccari nell'Happy Hour. Potrete ascoltarlo in radio ma anche vederlo in...