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Gianna Nannini si frattura il braccio sul palco, ma il tour continua

Gianna Nannini non si ferma nemmeno davanti a un infortunio. La cantante toscana in questi giorni è impegnata con le date europee del tour e, due giorni fa, ha infiammato il pubblico del Rheingau Musik Festival di Wiesbaden con la sua energia. Un concerto strepitoso che ha registrato il tutto esaurito, il terzo in Germania di questa tournée. Purtroppo, durante lo show l’artista ha sbattuto violentemente il braccio, procurandosi una frattura al radio.

Ma Gianna Nannini non si ferma! La rocker ha fatto sapere che continuerà il tour “Sei nell’anima – Festival European Leg 2025” come programmato, anche se indosserà un tutore e dovrà contenersi con i movimenti per non aggravare la frattura.

I concerti riprendono questa sera, 23 luglio, con le date di Regensburg, Vaduz, Lauchheim, Freiburg, Fussen, St. Wendel, Ebern e Weimar. Per poi tornare in Italia il 6 agosto a Lanchiano (CH) e proseguire a Santa Margherita di Pula (CA), Macerata, Apricena, Ostuni (BR), Roccella Ionica (RC), Catania, Palermo. Il 29 agosto si sposterà in Svizzera per le date di Arbon e Spiez. Poi il gran finale a settembre con due date evento: alla Reggia di Caserta il 17 settembre e all’Arena di Verona il 21 settembre (data sold out).

 

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Omicidio di Alice Neri: Mohamed Gaaloul condannato a 30 anni

È stata pronunciata nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 23 luglio, poco prima delle 14.30, dalla Corte d’Assise di Modena, la sentenza per l’omicidio della 32enne Alice Neri.

Come richiesto dall’accusa, il tunisino Mohamed Gaaloul, unico imputato per il femminicidio avvenuto nel novembre 2022, è stato condannato a 30 anni. Dopo la lettura della sentenza, l’uomo ha continuato a proclamarsi innocente.

Alice Neri, lo ricordiamo, venne uccisa con 7 coltellate e venne trovata senza vita carbonizzata all’interno del bagagliaio della sua auto a Fossa di Concordia, nella Bassa modenese. La giovane mamma abitava a Ravarino.

Tragedia in montagna: trovato morto l’escursionista 15enne che si era perso

Mi sono perso“, è stata questa l’ultima telefonata di un 15enne ai genitori. Il ragazzino è stato trovato morto oggi, mercoledì 23 luglio, nei pressi della Becca di Viou, a circa 2000 metri di quota, sopra Saint-Cristophe, nel nordovest della Valle d’Aosta.

Come riportato dalla stampa locale, il giovane si sarebbe separato dal padre e dal fratello nel corso di una gita in montagna effettuata ieri, martedì 22 luglio: i familiari, giunti a valle, sono rimasti in contatto telefonico con lui sino a quando il telefono non ha smesso di squillare. A quel punto hanno lanciato l’allarme:  dopo ore di ricerche da parte del Soccorso Alpino e dei Vigili del Fuoco, il corpo senza vita dell’adolescente è stato individuato da un elicottero. Il 15enne sarebbe scivolato, precipitando e morendo.

Da accertare se il ragazzino abbia voluto deviare consapevolmente dal percorso dei familiari oppure si sia perso durante la discesa. Sono in corso accertamenti per ricostruire l’esatta dinamica della tragedia. Si tratta di un francese, in Italia con la famiglia per le vacanze. (fotografia di repertorio)

Incendio in appartamento: giovane trovato senza vita

Un ragazzo di circa 20 anni è stato trovato senza vita all’interno di un’abitazione in fiamme. L’incendio è divampato nella notte tra ieri, martedì 22, e oggi, mercoledì 23 luglio, in un appartamento al piano terra di una palazzina di 4 piani, in via Fogagnolo, a Sesto San Giovanni, nel Milanese.

L’allarme è scattato intorno alle 3.30: sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco che hanno provveduto a spegnere il rogo e hanno evacuato l’edificio. I residenti sono potuti rientrare nelle proprie abitazioni solo alcune ore dopo, terminata la bonifica e la verifica dell’agibilità dei locali.
Come riportato dalla stampa locale, all’interno dell’appartamento in cui si sono originate le fiamme, i pompieri hanno rinvenuto il corpo semicarbonizzato di un 20enne non ancora identificato che non si esclude possa essere stato ucciso prima dell’incendio, un’ipotesi tutta da verificare, così come l’eventuale origine dolosa del rogo.

Con i Vigili del Fuoco è intervenuta la Polizia: la Squadra Mobile, giunta sul posto con la Scientifica, indaga su tutti i fronti. Fondamentale sarà l’esito dell’autopsia, che potrebbe fornire indicazioni sull’ora e sulle cause precise della morte del giovane. (fotografia di repertorio)

Uccide la moglie, poi chiama la Polizia e si toglie la vita

Ennesimo femminicidio seguito da un suicidio: è accaduto ieri, martedì 22 luglio, all’ora di pranzo a Pisa.
Da un appartamento del quartiere Sant’Ermete, nella zona sud est della città, i vicini hanno sentito due spari in sequenza.

E’ stato il marito, una guardia giurata di 50 anni, che, dopo aver ucciso la moglie, Samantha Del Gratta, 45 anni oggi, avrebbe chiamato il 112 per confessare quanto aveva appena compiuto. Poi avrebbe rivolto l’arma contro se stesso, togliendosi la vita.
La coppia, descritta dai vicini come normale e tranquilla, lascia due figli, uno di 20 e l’altro 17 anni. Sembra che a detta di alcuni stessero affrontando un periodo difficile, ma non è chiaro il movente dell’ennesima tragedia familiare.

La Polizia arrivata sul posto avrebbe trovato la porta aperta e i due corpi senza vita: su entrambi verrà comunque effettuata l’autopsia. (fotografia di repertorio)

Addio a Ozzy Osbourne, il Principe delle Tenebre si è spento a 76 anni

Addio a Ozzy Osbourne. Il Principe delle Tenebre si è spento all’età di 76 anni a due settimane dal concerto d’addio con i Black Sabbath. A darne notizia è stata la famiglia, che ha lasciato un piccolo comunicato sui social per tutti i fan: “È con una tristezza che le parole non possono esprimere che dobbiamo annunciare che il nostro amato Ozzy Osbourne è mancato questa mattina. Era con la sua famiglia, circondato dall’amore. Chiediamo a tutti di rispettare la privacy della nostra famiglia in questo momento. Sharon, Jack, Kelly, Aimee and Louis”.

La leggenda dell’heavy metal era malato da tempo, aveva una forma di Parkinson e negli ultimi anni aveva subito diverse operazioni, tanto da esser costretto su una sedia a rotelle. Il cantante ci ha lasciati dopo due settimane dal concerto “Back to the Beginning”, a Birmingham, in cui si è esibito da solo e con la formazione storica dei Black Sabbath.

John Michael Osbourne, vero nome dell’artista, è nato ad Aston in Inghilterra, figlio di una famiglia operaia non ha mai avuto una vita semplice. Dal 1970, insieme a Geezer Butler, Bill Ward e Tony Iommi ha ridefinito il genere rock con alcuni album fondamentali per l’hard & heavy, diventanti leggenda. Uscito e rientrato più volte dalla band, Ozzy Osbourne ha trovato la sua dimensione come solista, diventando una vera e propria icona di srelgolatezza: “La gente mi chiede: se potessi rifare tutto, col senno di poi, cambieresti qualcosa? Io rispondo: cazzo, no. Se fossi stato pulito e sobrio, non sarei stato Ozzy. Se avessi fatto cose normali e sensate, non sarei stato Ozzy. Se dovesse finire tutto domani, non mi lamenterei. Ho girato il mondo. Ho visto un sacco di cose. Ho fatto del bene… e del male. Ma in questo momento non sono pronto ad andarmene”, aveva detto pochi giorni fa.

I problemi di salute sono iniziati nel 2003, dopo un incidente con il quad, a cui è seguita la diagnosi di una forma di Parkinson. Ozzy però non ha mai abbandonato la musica e ha continuato ad annunciare reunion e tour fino al concerto del 5 luglio scorso. Nel 2026 il concerto diventerà un film e a ottobre uscirà il suo ultimo libro di memorie, “Last Rites”.

(foto: pagina Facebook di Ozzy Osbourne)

 

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Prato, il nuovo direttore sportivo è Gianluca Berti

La società A.C. Prato è lieta di comunicare che il direttore sportivo per la stagione 2025/26 è Gianluca Berti.

Per Berti quello nella società biancazzurra è un ritorno, dato che nella passata stagione aveva già rivestito il ruolo di direttore sportivo fino ad ottobre.

Nella sua carriera vanta esperienze da direttore sportivo in serie C con la Carrarese e da direttore generale del Signa. Berti ha alle spalle anche un’importante carriera come portiere professionista.

Il suo esordio è stato proprio con il Prato. Successivamente ha vestito le maglie di Roma, Fiorentina, Genoa, Sampdoria, Empoli, Palermo e Parma in serie A.

Clamoroso in amichevole: l’Arezzo batte il Napoli campione d’Italia

Un’amichevole estiva che è destinata a restare nella storia per la squadra amaranto. L’Arezzo batte per 2-0 il Napoli campione d’Italia. Davanti a 2.200 spettatori, di cui 50 di fede aretina, una grande compattezza difensiva unita alle reti, una per tempo, di Pattarello al 38° e Varela al 90°, regalano il successo in amichevole a Bucchi contro Conte.

Piero Pelù si racconta nel film “Piero Pelù. Rumore dentro”

Sarà presentato in anteprima Fuori Concorso alla 82° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia “Piero Pelù. Rumore dentro” (titolo internazionale: “Noise Inside. Don’t call me a Rock Star”), il racconto intimo diretto dal regista Francesco Fei su un capitolo cruciale nella vita di Piero Pelù.

Con soggetto e sceneggiatura di Piero Pelù, il film è prodotto da Apnea Film, Nexo Studios e DNAAudiovisivi, realizzato grazie a TEG, e arriverà nei cinema italiani solo il 10, l’11 e il 12 novembre.

Nell’ottobre 2022, durante una sessione di registrazione, un improvviso shock acustico – causato da un errore tecnico nel cambio di cuffie – ha fatto svenire Piero Pelù, provocando un danno permanente al nervo acustico con il quale Piero combatte psicologicamente da allora. L’incidente ha portato la cancellazione di un tour già programmato e il rischio di dover sospendere ogni attività artistica legata alla musica live di Pelù.

Il “rumore dentro” di Piero diventa così un’occasione forzata per fermarsi, ritrovarsi, ricostruirsi, rigenerarsi e scrivere un nuovo album dedicato ai Deserti interiori attraverso una full immersion nel proprio mondo interiore: la famiglia, la libertà, gli amici (tra cui i Litfiba), il viaggio e naturalmente la musica sono gli elementi intorno cui uno dei personaggi più importanti della scena rock italiana ricostruisce e ritrova la sua strada. Il film si arricchisce anche di una selezione sorprendente dallo sconfinato archivio in pellicola e video prodotto da Piero dagli albori del suo viaggio musicale fino ad oggi.

Scandito dal viaggio spirituale di Pelù verso il pellegrinaggio annuale dei gitani a Saintes-Maries-de- la-Mer, in Camargue, in onore di Santa Sarah la Nera protettrice dei viaggiatori – il cui nome è tatuato su entrambi gli avambracci dell’artista – “Piero Pelù. Rumore dentro” si trasforma in un road movie e insieme in una riflessione su oltre quarant’anni vissuti “Off road”, come figura intellettualmente libera, libertaria e coraggiosa della scena artistica e musicale italiana.
Segnato da una forte depressione dopo l’incidente, Pelù trova nella sua musa di sempre – la musica – la via per rinascere.

«Ne sto uscendo con le unghie e con i denti – racconta Piero Pelù – Ho riversato l’anima, ho scritto brani nuovi, potenti, e riscoperto idee dimenticate nel mio archivio infinito».

La pellicola non è solo un percorso per ritrovarsi ma un viaggio sorprendente e senza confini di un artista che nella sua lunga storia non ha mai fatto scelte per opportunismo. Il film vede anche la presenza di amici e collaboratori di Pelù, come la sua famiglia, i Litfiba storici, i suoi amici di tutti i giorni in vesti inaspettate.

“Nevergreen”: i capolavori nascosti di Francesco De Gregori arrivano sul grande schermo

Dieci mesi fa, Francesco De Gregori ha scelto di suonare per un mese, tutte le sere, in un piccolo teatro di Milano, l’Out Off, presentando le canzoni meno conosciute del proprio repertorio – o addirittura le “perfette sconosciute”, le nevergreen, mai insignite del titolo di “evergreen” – ogni volta con una scaletta diversa, condividendone alcune con degli ospiti a sorpresa.

Poi, a questo progetto che ha già i crismi dell’happening, ha pensato di aggiungere un livello in più: farne un film. Non l’ennesimo biopic celebrativo, non un rituale film-concerto, piuttosto un film immerso dentro la sua musica, capace di muoversi tra quelle canzoni, nella penombra del teatro, nelle emozioni delle serate e degli incontri estemporanei.

Ha condiviso il progetto con Stefano Pistolini, col quale aveva già lavorato per immagini negli anni precedenti (“Finestre Rotte” nel 2013 e nel 2022 “Falegnami & Filosofi” con Antonello Venditti) e insieme si sono inoltrati in un film che individua il proprio racconto nel tempo ciclico della residenza lunga venti concerti, e soprattutto nei suoni e nelle voci di Francesco e di chi ha diviso il palco con lui, senza concessioni alle dichiarazioni di circostanza.

Il risultato è “Nevergreen” un’opera che ha l’ambizione di sperimentare un nuovo modo di coniugare musica e immagini, mescolandole fino al punto di farne una vera e propria storia. Con la partecipazione di Malika Ayane, Elisa, Jovanotti, Ligabue e Zucchero.

“Francesco De Gregori. Nevergreen”, prodotto da OUR FILMS, società del gruppo Mediawan, Friends TV, Darallouche e Caravan, verrà presentato in anteprima Fuori Concorso alla 82. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Arriverà poi al cinema come evento speciale per Nexo Studios dall’11 al 17 settembre. Le prevendite apriranno ufficialmente a partire dal giorno 8 agosto e l’elenco delle sale sarà disponibile sul sito nexostudios.it.

Gianna Nannini si frattura il braccio sul palco, ma il tour continua

Gianna Nannini non si ferma nemmeno davanti a un infortunio. La cantante toscana in questi giorni è impegnata con le date europee del tour e, due giorni fa, ha infiammato il pubblico del Rheingau Musik Festival di Wiesbaden con la sua energia. Un concerto strepitoso che ha registrato il tutto esaurito, il terzo in Germania di questa tournée. Purtroppo, durante lo show l’artista ha sbattuto violentemente il braccio, procurandosi una frattura al radio.

Ma Gianna Nannini non si ferma! La rocker ha fatto sapere che continuerà il tour “Sei nell’anima – Festival European Leg 2025” come programmato, anche se indosserà un tutore e dovrà contenersi con i movimenti per non aggravare la frattura.

I concerti riprendono questa sera, 23 luglio, con le date di Regensburg, Vaduz, Lauchheim, Freiburg, Fussen, St. Wendel, Ebern e Weimar. Per poi tornare in Italia il 6 agosto a Lanchiano (CH) e proseguire a Santa Margherita di Pula (CA), Macerata, Apricena, Ostuni (BR), Roccella Ionica (RC), Catania, Palermo. Il 29 agosto si sposterà in Svizzera per le date di Arbon e Spiez. Poi il gran finale a settembre con due date evento: alla Reggia di Caserta il 17 settembre e all’Arena di Verona il 21 settembre (data sold out).

 

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Omicidio di Alice Neri: Mohamed Gaaloul condannato a 30 anni

È stata pronunciata nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 23 luglio, poco prima delle 14.30, dalla Corte d’Assise di Modena, la sentenza per l’omicidio della 32enne Alice Neri.

Come richiesto dall’accusa, il tunisino Mohamed Gaaloul, unico imputato per il femminicidio avvenuto nel novembre 2022, è stato condannato a 30 anni. Dopo la lettura della sentenza, l’uomo ha continuato a proclamarsi innocente.

Alice Neri, lo ricordiamo, venne uccisa con 7 coltellate e venne trovata senza vita carbonizzata all’interno del bagagliaio della sua auto a Fossa di Concordia, nella Bassa modenese. La giovane mamma abitava a Ravarino.

Tragedia in montagna: trovato morto l’escursionista 15enne che si era perso

Mi sono perso“, è stata questa l’ultima telefonata di un 15enne ai genitori. Il ragazzino è stato trovato morto oggi, mercoledì 23 luglio, nei pressi della Becca di Viou, a circa 2000 metri di quota, sopra Saint-Cristophe, nel nordovest della Valle d’Aosta.

Come riportato dalla stampa locale, il giovane si sarebbe separato dal padre e dal fratello nel corso di una gita in montagna effettuata ieri, martedì 22 luglio: i familiari, giunti a valle, sono rimasti in contatto telefonico con lui sino a quando il telefono non ha smesso di squillare. A quel punto hanno lanciato l’allarme:  dopo ore di ricerche da parte del Soccorso Alpino e dei Vigili del Fuoco, il corpo senza vita dell’adolescente è stato individuato da un elicottero. Il 15enne sarebbe scivolato, precipitando e morendo.

Da accertare se il ragazzino abbia voluto deviare consapevolmente dal percorso dei familiari oppure si sia perso durante la discesa. Sono in corso accertamenti per ricostruire l’esatta dinamica della tragedia. Si tratta di un francese, in Italia con la famiglia per le vacanze. (fotografia di repertorio)

Incendio in appartamento: giovane trovato senza vita

Un ragazzo di circa 20 anni è stato trovato senza vita all’interno di un’abitazione in fiamme. L’incendio è divampato nella notte tra ieri, martedì 22, e oggi, mercoledì 23 luglio, in un appartamento al piano terra di una palazzina di 4 piani, in via Fogagnolo, a Sesto San Giovanni, nel Milanese.

L’allarme è scattato intorno alle 3.30: sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco che hanno provveduto a spegnere il rogo e hanno evacuato l’edificio. I residenti sono potuti rientrare nelle proprie abitazioni solo alcune ore dopo, terminata la bonifica e la verifica dell’agibilità dei locali.
Come riportato dalla stampa locale, all’interno dell’appartamento in cui si sono originate le fiamme, i pompieri hanno rinvenuto il corpo semicarbonizzato di un 20enne non ancora identificato che non si esclude possa essere stato ucciso prima dell’incendio, un’ipotesi tutta da verificare, così come l’eventuale origine dolosa del rogo.

Con i Vigili del Fuoco è intervenuta la Polizia: la Squadra Mobile, giunta sul posto con la Scientifica, indaga su tutti i fronti. Fondamentale sarà l’esito dell’autopsia, che potrebbe fornire indicazioni sull’ora e sulle cause precise della morte del giovane. (fotografia di repertorio)

Uccide la moglie, poi chiama la Polizia e si toglie la vita

Ennesimo femminicidio seguito da un suicidio: è accaduto ieri, martedì 22 luglio, all’ora di pranzo a Pisa.
Da un appartamento del quartiere Sant’Ermete, nella zona sud est della città, i vicini hanno sentito due spari in sequenza.

E’ stato il marito, una guardia giurata di 50 anni, che, dopo aver ucciso la moglie, Samantha Del Gratta, 45 anni oggi, avrebbe chiamato il 112 per confessare quanto aveva appena compiuto. Poi avrebbe rivolto l’arma contro se stesso, togliendosi la vita.
La coppia, descritta dai vicini come normale e tranquilla, lascia due figli, uno di 20 e l’altro 17 anni. Sembra che a detta di alcuni stessero affrontando un periodo difficile, ma non è chiaro il movente dell’ennesima tragedia familiare.

La Polizia arrivata sul posto avrebbe trovato la porta aperta e i due corpi senza vita: su entrambi verrà comunque effettuata l’autopsia. (fotografia di repertorio)

Addio a Ozzy Osbourne, il Principe delle Tenebre si è spento a 76 anni

Addio a Ozzy Osbourne. Il Principe delle Tenebre si è spento all’età di 76 anni a due settimane dal concerto d’addio con i Black Sabbath. A darne notizia è stata la famiglia, che ha lasciato un piccolo comunicato sui social per tutti i fan: “È con una tristezza che le parole non possono esprimere che dobbiamo annunciare che il nostro amato Ozzy Osbourne è mancato questa mattina. Era con la sua famiglia, circondato dall’amore. Chiediamo a tutti di rispettare la privacy della nostra famiglia in questo momento. Sharon, Jack, Kelly, Aimee and Louis”.

La leggenda dell’heavy metal era malato da tempo, aveva una forma di Parkinson e negli ultimi anni aveva subito diverse operazioni, tanto da esser costretto su una sedia a rotelle. Il cantante ci ha lasciati dopo due settimane dal concerto “Back to the Beginning”, a Birmingham, in cui si è esibito da solo e con la formazione storica dei Black Sabbath.

John Michael Osbourne, vero nome dell’artista, è nato ad Aston in Inghilterra, figlio di una famiglia operaia non ha mai avuto una vita semplice. Dal 1970, insieme a Geezer Butler, Bill Ward e Tony Iommi ha ridefinito il genere rock con alcuni album fondamentali per l’hard & heavy, diventanti leggenda. Uscito e rientrato più volte dalla band, Ozzy Osbourne ha trovato la sua dimensione come solista, diventando una vera e propria icona di srelgolatezza: “La gente mi chiede: se potessi rifare tutto, col senno di poi, cambieresti qualcosa? Io rispondo: cazzo, no. Se fossi stato pulito e sobrio, non sarei stato Ozzy. Se avessi fatto cose normali e sensate, non sarei stato Ozzy. Se dovesse finire tutto domani, non mi lamenterei. Ho girato il mondo. Ho visto un sacco di cose. Ho fatto del bene… e del male. Ma in questo momento non sono pronto ad andarmene”, aveva detto pochi giorni fa.

I problemi di salute sono iniziati nel 2003, dopo un incidente con il quad, a cui è seguita la diagnosi di una forma di Parkinson. Ozzy però non ha mai abbandonato la musica e ha continuato ad annunciare reunion e tour fino al concerto del 5 luglio scorso. Nel 2026 il concerto diventerà un film e a ottobre uscirà il suo ultimo libro di memorie, “Last Rites”.

(foto: pagina Facebook di Ozzy Osbourne)

 

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Prato, il nuovo direttore sportivo è Gianluca Berti

La società A.C. Prato è lieta di comunicare che il direttore sportivo per la stagione 2025/26 è Gianluca Berti.

Per Berti quello nella società biancazzurra è un ritorno, dato che nella passata stagione aveva già rivestito il ruolo di direttore sportivo fino ad ottobre.

Nella sua carriera vanta esperienze da direttore sportivo in serie C con la Carrarese e da direttore generale del Signa. Berti ha alle spalle anche un’importante carriera come portiere professionista.

Il suo esordio è stato proprio con il Prato. Successivamente ha vestito le maglie di Roma, Fiorentina, Genoa, Sampdoria, Empoli, Palermo e Parma in serie A.

Clamoroso in amichevole: l’Arezzo batte il Napoli campione d’Italia

Un’amichevole estiva che è destinata a restare nella storia per la squadra amaranto. L’Arezzo batte per 2-0 il Napoli campione d’Italia. Davanti a 2.200 spettatori, di cui 50 di fede aretina, una grande compattezza difensiva unita alle reti, una per tempo, di Pattarello al 38° e Varela al 90°, regalano il successo in amichevole a Bucchi contro Conte.

Piero Pelù si racconta nel film “Piero Pelù. Rumore dentro”

Sarà presentato in anteprima Fuori Concorso alla 82° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia “Piero Pelù. Rumore dentro” (titolo internazionale: “Noise Inside. Don’t call me a Rock Star”), il racconto intimo diretto dal regista Francesco Fei su un capitolo cruciale nella vita di Piero Pelù.

Con soggetto e sceneggiatura di Piero Pelù, il film è prodotto da Apnea Film, Nexo Studios e DNAAudiovisivi, realizzato grazie a TEG, e arriverà nei cinema italiani solo il 10, l’11 e il 12 novembre.

Nell’ottobre 2022, durante una sessione di registrazione, un improvviso shock acustico – causato da un errore tecnico nel cambio di cuffie – ha fatto svenire Piero Pelù, provocando un danno permanente al nervo acustico con il quale Piero combatte psicologicamente da allora. L’incidente ha portato la cancellazione di un tour già programmato e il rischio di dover sospendere ogni attività artistica legata alla musica live di Pelù.

Il “rumore dentro” di Piero diventa così un’occasione forzata per fermarsi, ritrovarsi, ricostruirsi, rigenerarsi e scrivere un nuovo album dedicato ai Deserti interiori attraverso una full immersion nel proprio mondo interiore: la famiglia, la libertà, gli amici (tra cui i Litfiba), il viaggio e naturalmente la musica sono gli elementi intorno cui uno dei personaggi più importanti della scena rock italiana ricostruisce e ritrova la sua strada. Il film si arricchisce anche di una selezione sorprendente dallo sconfinato archivio in pellicola e video prodotto da Piero dagli albori del suo viaggio musicale fino ad oggi.

Scandito dal viaggio spirituale di Pelù verso il pellegrinaggio annuale dei gitani a Saintes-Maries-de- la-Mer, in Camargue, in onore di Santa Sarah la Nera protettrice dei viaggiatori – il cui nome è tatuato su entrambi gli avambracci dell’artista – “Piero Pelù. Rumore dentro” si trasforma in un road movie e insieme in una riflessione su oltre quarant’anni vissuti “Off road”, come figura intellettualmente libera, libertaria e coraggiosa della scena artistica e musicale italiana.
Segnato da una forte depressione dopo l’incidente, Pelù trova nella sua musa di sempre – la musica – la via per rinascere.

«Ne sto uscendo con le unghie e con i denti – racconta Piero Pelù – Ho riversato l’anima, ho scritto brani nuovi, potenti, e riscoperto idee dimenticate nel mio archivio infinito».

La pellicola non è solo un percorso per ritrovarsi ma un viaggio sorprendente e senza confini di un artista che nella sua lunga storia non ha mai fatto scelte per opportunismo. Il film vede anche la presenza di amici e collaboratori di Pelù, come la sua famiglia, i Litfiba storici, i suoi amici di tutti i giorni in vesti inaspettate.

“Nevergreen”: i capolavori nascosti di Francesco De Gregori arrivano sul grande schermo

Dieci mesi fa, Francesco De Gregori ha scelto di suonare per un mese, tutte le sere, in un piccolo teatro di Milano, l’Out Off, presentando le canzoni meno conosciute del proprio repertorio – o addirittura le “perfette sconosciute”, le nevergreen, mai insignite del titolo di “evergreen” – ogni volta con una scaletta diversa, condividendone alcune con degli ospiti a sorpresa.

Poi, a questo progetto che ha già i crismi dell’happening, ha pensato di aggiungere un livello in più: farne un film. Non l’ennesimo biopic celebrativo, non un rituale film-concerto, piuttosto un film immerso dentro la sua musica, capace di muoversi tra quelle canzoni, nella penombra del teatro, nelle emozioni delle serate e degli incontri estemporanei.

Ha condiviso il progetto con Stefano Pistolini, col quale aveva già lavorato per immagini negli anni precedenti (“Finestre Rotte” nel 2013 e nel 2022 “Falegnami & Filosofi” con Antonello Venditti) e insieme si sono inoltrati in un film che individua il proprio racconto nel tempo ciclico della residenza lunga venti concerti, e soprattutto nei suoni e nelle voci di Francesco e di chi ha diviso il palco con lui, senza concessioni alle dichiarazioni di circostanza.

Il risultato è “Nevergreen” un’opera che ha l’ambizione di sperimentare un nuovo modo di coniugare musica e immagini, mescolandole fino al punto di farne una vera e propria storia. Con la partecipazione di Malika Ayane, Elisa, Jovanotti, Ligabue e Zucchero.

“Francesco De Gregori. Nevergreen”, prodotto da OUR FILMS, società del gruppo Mediawan, Friends TV, Darallouche e Caravan, verrà presentato in anteprima Fuori Concorso alla 82. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Arriverà poi al cinema come evento speciale per Nexo Studios dall’11 al 17 settembre. Le prevendite apriranno ufficialmente a partire dal giorno 8 agosto e l’elenco delle sale sarà disponibile sul sito nexostudios.it.

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