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Coronavirus: il punto della situazione con l’assessore alla sanità Raffaele Donini

Anche oggi, venerdì 27 novembre, l’assessore alle politiche per la salute Raffaele Donini, farà il punto sui casi di Covid-19 e sulla situazione sanitaria in Emilia Romagna.
Segui la diretta.

Foto: Facebook di Raffaele Donini

“Zerosettanta – Volume Uno”: è uscito il capitolo conclusivo della trilogia di Renato Zero

E’ uscito “Zerosettanta – Volume Uno”, il terzo disco che chiude la trilogia di Renato Zero, pubblicata nell’arco degli ultimi tre mesi, per festeggiare il suo 70° compleanno con 40 canzoni inedite. Con questo progetto discografico, Renato ha provato ad esplorare nuove vie, evitando di battere sentieri già percorsi dalla discografia e lasciando il segno.

In questo terzo ed ultimo capitolo si snodano 13 nuovi brani e ancora una volta si ritrovano e si consolidano le collaborazioni che hanno arricchito tutti e tre i lavori. Il fil rouge che lega le nuove canzoni è ancora una volta l’amore, potenza catartica che muove ogni cosa, scoglio salvifico al quale aggrapparsi quando si è in balia dei flutti imperiosi della vita di tutti i giorni.

“Zerosettanta – Volume Uno” si apre con Amara Melodia, una richiesta di scuse proprio alla Signora Melodia che tenta di sopravvivere nell’era in cui karaoke e plug-in sembrano aver preso il sopravvento. Il disco prosegue con Io non mi stancherò mai di te, una ballad romantica e potente, un appello rivolto alla persona amata con la preghiera di un ultimo incontro. In Orfani di Cielo, la terza traccia dell’album, Zero alza gli occhi aprendo un dialogo sincero e misericordioso con una forza benevola. In un mondo in cui soprusi, incertezze, violenze e ingiustizie regnano sovrane, il brano vuole essere una preghiera rivolta proprio al cielo, perché continui a regalarci le mille meraviglie del creato. Nel quarto brano del disco, Zero manda una missiva ad una vecchia conoscenza, quel Nemico Caro che, offuscato dalla vanità, troppe volte gli ha teso trappole, ma che non riesce mai completamente ad allontanare dalla mente e dalla sua vita. Il disco prosegue con Io e Te, una delicata cartolina d’altri tempi. Il disco prosegue con L’Ultimo Gigolò: un brano sostenuto, che spariglia una volta in più luoghi comuni e schemi legnosi. Nel mondo frenetico di oggi accade che un gigolò possa ripensare con nostalgia agli occhi sognanti e alla timidezza dei primi incontri. Ti ricorderai di me è una ballad riflessiva e profonda, dedicata alla vita e al saliscendi di emozioni contrastanti che regala. Con Finalmente te ne vai, brano dalle atmosfere pop, scanzonate e vivaci, Renato Zero dipinge con sarcastica ironia la chiusura di un rapporto di coppia. Gli Anni Della Trasparenza è uno scorcio genuino della giovinezza più autentica, di quando ci si sente invisibili ai propri stessi occhi e a quelli di chi ci circonda. C’è è dedicata al sentimento che più di ogni altro apre imponenti squarci di luce nell’oscurità: l’amore. L’Italia si desta? dipinge una nazione disillusa e ferita, che ha smesso di credere in quegli stessi valori che hanno contribuito a farla conoscere al mondo come “Il bel Paese”. Il disco prosegue con Il tuo eterno respiro, dove Zero sembra accarezzare la nostra cara Madre Terra. Il disco termina con Un Mondo Perfetto, traccia attraverso cui viene dipinto, con romantiche melodie, un mondo idilliaco fatto di tolleranza, equilibrio, innocenza e rispetto.

Il percorso di Zerosettanta si è concluso con il primo volume che non chiude il viaggio ma lo avvia, con una filosofia che è un continuo divenire e un’incessante ricerca di se stessi.

Operaio 38enne precipita da un’impalcatura e muore

Si aggrava giorno dopo giorno il tragico bilancio delle vittime degli infortuni mortali sul lavoro. In un incidente accaduto questa mattina a Verona, in un cantiere di via Leopoldo Biasi, ha perso la vita un operaio di 38 anni.

In base a quanto riferito dalla stampa locale, l’uomo, di origine rumene, residente a Roma, è morto dopo essere precipitato da un’impalcatura. Secondo i primi rilievi della Polizia e degli Ispettori dello Spisal dell’Ulss 9 Scaligera, il 38enne era impegnato dell’operazione di smontare un’impalcatura nella zona di Verona Sud, quando l’asse che lo reggeva avrebbe ceduto, facendolo precipitare.

L’allarme è scattato immediatamente e sul posto sono arrivati i soccorsi che però non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’operaio, morto praticamente sul colpo. (fotografia di repertorio)

Scuola aperte anche la domenica: bocciata dai Presidi la proposta del Ministro De Micheli

Accelerare sullo scaglionamento degli ingressi per le scuole superiori, utilizzare le dodici ore della giornata per le lezioni in presenza, dalle 8 alle 20, spingere per portare più classi a scuola il sabato e la domenica”. Queste le dichiarazioni del Ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, rilasciate nel corso di un’intervista al quotidiano La Repubblica, che stanno provocando una vera e propria levata di scudi.

Diverse infatti le critiche sollevate dalla proposta di andare a scuola anche la domenica per recuperare il tempo perduto con la chiusura degli istituti: “Ritengo irrealistico pensare di allungare la settimana scolastica anche alla domenica mentre il sabato, per moltissimi istituti, è già giornata di lezione”, ha detto Antonello Giannelli, Presidente dell’ANP (Associazione Nazionale Presidi), che insiste sul nodo dei trasporti: “Deve essere chiaro – ha precisato Giannelli – il presupposto, ovvero che lo scopo del trasporto pubblico è far spostare le persone che ne hanno bisogno. Di conseguenza, non è pensabile asservire le persone alle necessità dei trasporti: questa sarebbe una eterogenesi dei fini”.

Del tutto contraria alla proposta del Ministro De Micheli anche la Cisl Scuola.

Gianna Nannini promuove l’importanza di proteggere e valorizzare la musica italiana al World Protection Forum

Oggi Gianna Nannini è intervenuta al World Protection Forum per promuovere l’importanza di proteggere e valorizzare la musica italiana.

Gianna Nannini ha dichiarato: «L’obbiettivo della nostra musica per comunicarla è che bisogna invertire i parametri e dare precedenza alle nostre produzioni in italiano e alle tipicità dei linguaggi che solo la musica italiana possiede perché c’è un’articolata territorialità. È un patrimonio e non bisogna disperderlo e neanche dimenticarlo. Io è un po’ tutta la vita che mi interesso alle culture popolari, innanzitutto mi sento proprio in dovere di tutelarle perché mi ci sono dedicata attraverso i miei studi, anche all’Università, sulle culture e soprattutto sulla cultura dei territori diversi in Italia. Questo è molto importante perché il rischio è che tutta questa cultura popolare di nostra origine si disperda, perché è molto diversa, però è rimasta un po’, nei ristoranti per esempio… Nessuno oggi prende un mandolino, una fisarmonica, perché sembra una cosa un po’ antica. Quindi sia la musica ma soprattutto l’appartenenza alla lingua italiana, cioè bisogna assolutamente rivalutare e promozionare la lingua italiana, questo vuol dire che bisogna cantare in italiano, ed è importante perché la lingua italiana è da proteggere, un po’ come è stato fatto in Francia con la legge Toubon, valorizzando la propria lingua oggi i francesi sono molto più attenti ai contenuti nella loro nazione.
Al di là di tutti i nazionalismi, il mio è un discorso più europeo, di tanta diversità che abbiamo in Europa, l’Italia è sicuramente un panorama bio-diverso che abbiamo solo noi. Noi abbiamo tanti modi di fare musica, un esempio è la Taranta, che salvaguarda questo con un’istituzione sulla Taranta con una grande organizzazione per far sì che la Festa della Taranta sia sempre presente ogni anno, ma questo è un piccolo granello, bisogna andare molto più a fondo su questa cosa qua. A fondo vuol dire cambiare le cose come stanno adesso, noi abbiamo una grande percentuale di musica italiana sui media ma non è abbastanza per tutelare la nostra lingua, bisogna imporla di più, fare in modo che questo accada.
Quando io ho dovuto studiare tante cose che non sapevo, mi sono resa conto del grande lavoro che ha fatto Alan Lomax, che lì per lì mi dava anche fastidio, lui è venuto qui per un anno, ha registrato tutti i nostri canti popolari e ha creato un grande archivio, ma meno male l’hanno fatto con la BBC, oggi è un grande patrimonio culturale nostro e lo trovate anche su Youtube, meno male che è uscito. Si può attingere a questa cosa, che non vuol dire rifare il passato ma fare il futuro, la tradizione è il futuro, non vuol dire rimanere nel passato, essere antichi, vuol dire che puoi fare rap, trap, rock (che è musica popolare per me), e difendere la nostra cultura folk, il folk è il nostro futuro. Non ho capito perché gli altri lo possono fare e noi non lo facciamo, rimane lì in un angolo. Sono stata a Nashville, a fare il disco nel Tennessee dove c’è la country music, guai a chi gliela tocca la country music, è una roba importante come la nostra musica dovrebbe essere. Mi sono resa conto che bisogna fare qualcosa.
Questo è un momento di immobilità e di silenzio della nostra scena, invece la nostra scena in questo momento di silenzio deve urlare, nella sua lingua, deve dire le cose come stanno, deve portare la musica italiana a grandi livelli, che può essere anche fuori dall’Italia, non rimanere fino a Chiasso, come dico sempre io, la nostra musica è una delle cose più belle. La moda, il cinema,… sono tutte cose che vanno fuori dai confini, noi con la musica siamo sempre lì legati, perché non ci crediamo, sembra di fare una cosa che facevano i nonni, ben venga invece, capito? Questo sto dicendo da anni.
Bisogna stare molto attenti a quello che è proteggere le nostre differenze, la tipicità dei linguaggi, perché sono così diversi, c’è un modo di accentare le parole, secondo la musica, secondo la forma. Nel sud Italia, dalla Tarantella alla Pizzica, trovi talmente tante cose diverse e dialetti diversi, che bisogna attingere a questi per continuare la nostra lingua. È molto importante non farla in dialetto per forza, io canto in italiano, perché non ho il dialetto. Bisogna prendere assolutamente una posizione, una posizione governativa, non si può stare qui solo a lamentarsi, bisogna creare questa possibilità come hanno fatto anche in altri paesi d’Europa perché il rischio è di perdere questo patrimonio culturale, che è un patrimonio dell’umanità, come la voce.
La contaminazione è assolutamente importante nella difesa del nostro repertorio, sennò si rimarrebbe immobili. Tutto il canto metrico nasce da atteggiamenti di lavoro. Una volta sono stata in Cina e ho parlato un mese intero con una cantante folk e mi faceva capire che è l’atteggiamento del corpo che crea la metrica del canto, come nella tamurriata nel napoletano. La mia tesi riguardava cinque esempi femminili di cultura folk, come si sono trasformate, partivo da lì, fino a Janis Joplin. Qualcosa di appartenenza che non bisogna dimenticare. È una cosa che fa parte di me, il mio modo di cantare, la melodia. La melodia viene messa sempre nella ricerca di un canto nordafricano, quindi se io vado in Africa, vado a sentire come fanno la musica lì e chiedo come possiamo influenzarci a vicenda, in base ai milioni di ritmi diversi. Credo che la contaminazione sia importantissima.
Quando sono andata dagli Himba in Namibia ho chiesto una canzone e loro non mi hanno voluto cantare una canzone, perché si vergognavano, allora io gli ho fatto una tamurriata nera e loro mi hanno applaudito, da lì è scaturito un rapporto di amicizia, mi hanno mandato, un giorno che ero in alloggio, delle persone di tutti gli Himba che sono venuti a fare un canto per me e io li ho registrati, lì è nata una canzone, loro non avevano i diritti d’autore, la SIAE, quindi per questa canzone gli ho mandato sei mucche e un toro, grazie al consolato della Namibia di Milano.
È uno scambio la vita, lo scambio dei linguaggi è fondamentale. Bisogna difendere prima di tutto la lingua italiana, perché senza quella tutti i meccanismi di comunicazione musicale, radiofonico, televisivo… Ormai c’è un’invasione di musica in inglese, niente contro la musica in inglese ma perché prima non difendiamo la nostra?».

L’Emilia-Romagna rimane zona arancione ma, con una nuova ordinanza di Bonaccini in vigore da domani, diminuiscono le restrizioni

L’Emilia-Romagna rimane zona arancione ma si allentano le misure: come si legge in una nota stampa della Regione, prosegue infatti il processo di riallineamento delle misure anti-Covid previste dall’ordinanza regionale rispetto a quelle contenute nel Dpcm del Governo per le aree in zona arancione. “I dati sull’andamento epidemiologico, – si precisa nel comunicato stampa – “alla luce soprattutto della costante diminuzione dell’indice Rt di trasmissibilità del virus, questa settimana sceso ulteriormente all’1,07, portano infatti ad adottare disposizioni meno restrittive rispetto alle ultime due ordinanze, la seconda in scadenza proprio oggi, in particolare in riferimento alle attività commerciali. Le grandi strutture di vendita continueranno a rimanere chiuse nei festivi e prefestivi, così come i centri e i parchi commerciali, a differenza di quelle medie, di superficie fino a 2.500 metri quadrati nei comuni con più di 10mila abitanti e fino a 1.500 metri quadrati in quelli con meno di 10 mila abitanti, che potranno riaprire nei fine settimana. Lo stesso avverrà per i negozi più piccoli, che tornano aperti anche la domenica”.

L’ordinanza è stata firmata oggi dal Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e sarà in vigore da domani, sabato 28 novembre, fino al prossimo 3 dicembre, quando scadrà anche il Dpcm vigente.

Ecco nel dettaglio le misure previste:

“Come previsto dal Dpcm, nei giorni festivi e prefestivi, gli esercizi commerciali insediati nell’ambito di centri commerciali, di aree commerciali integrate e di poli funzionali restano chiusi al pubblico, ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi e edicole. A queste, in base all’ordinanza di Bonaccini, si aggiungono le grandi strutture di vendita non insediate all’interno di centri commerciali, aree commerciali integrate e poli funzionali: restano anch’esse chiuse al pubblico nei festivi e prefestivi, ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, prodotti per la cura e l’igiene della persona e per l’igiene della casa, degli articoli di cartoleria e cancelleria, tabacchi e edicole.
Rimane sempre consentita, e anzi fortemente raccomandata, la vendita con consegna a domicilio.

L’esercizio su aree pubbliche o private delle attività di commercio al dettaglio nell’ambito dei mercati, nonché di attività di vendita nei mercati contadini, sarà consentita solo lì dove siano adottate le misure di mitigazione del rischio Covid previste nel protocollo regionale sugli esercizi di commercio al dettaglio in sede fissa e su aree pubbliche. E in ogni caso, resta raccomandata l’adozione di un apposito piano di controllo da parte del Comune.
In ogni caso, è vietato lo svolgimento di sagre e fiere di qualunque genere e di altri analoghi eventi. Inoltre, rimane vietato lo svolgimento dei mercatini degli Hobbisti e dei mercatini per la vendita o esposizione di proprie opere d’arte ed opere dell’ingegno a carattere creativo e similari.

Confermato anche l’obbligo – sempre – dell’uso della mascherina al di fuori dell’abitazione, con eccezione dei bambini con età inferiore a sei anni, dei soggetti che stanno svolgendo attività sportiva e dei soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché per coloro che per interagire con questi soggetti si trovino nella stessa incompatibilità. Nel caso di momentaneo abbassamento della mascherina per consumare cibo o bevande o per il fumo, dovrà in ogni caso essere assicurata una distanza minima di un metro, salvo quanto disposto dai vigenti protocolli o da misure più restrittive.

Come già prevedeva l’ordinanza precedente, è consentito svolgere attività sportiva e motoria all’aperto, preferibilmente presso parchi pubblici, aree verdi, rurali e periferiche, se accessibili, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 2 metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività, e in ogni caso al di fuori delle strade e delle piazze del centro storico della città, nonché delle aree solitamente affollate.

Così come l’accesso agli esercizi di vendita di generi alimentari resta consentito ad una sola persona per nucleo familiare, salva la necessità di accompagnare persone non autosufficienti o con difficoltà motorie ovvero minori di età inferiore a 14 anni.

In merito alle scuole, in attesa di ulteriori e specifiche indicazioni da parte del Comitato Tecnico Scientifico nazionale, in quelle del primo ciclo scolastico (primarie e secondarie di primo grado) restano sospese le lezioni di educazione fisica al chiuso, mentre da domani si potranno tenere invece all’aperto. Sospensione confermata per le lezioni di canto e per quelle di strumenti a fiato.

Confermato anche il divieto di consumazione di alimenti e bevande all’aperto su area pubblica o aperta al pubblico.

Infine, la corsistica di ogni tipo, organizzata da soggetti sia pubblici che privati: da domani sarà possibile tornare a svolgerla in presenza ma solo in forma individuale, mentre per quella collettiva permane unicamente la possibilità di ricorrere alla modalità a distanza”.

Louis Tomlinson: concerto in streaming per beneficenza a dicembre

Louis Tomlinson ha annunciato la data del suo concerto in streaming, che sarà visibile il 12 dicembre 2020 sulla piattaforma Veeps e rimarrà visibile per le 28 ore successive per chi ha acquistato il biglietto. L’evento dell’ex One Direction si chiamerà “Louis Tomlinson Live from London” e, per l’occasione, parte del ricavato verrà donato alla troupe dell’artista, che da marzo è senza lavoro: “Ero incredibilmente preoccupato per loro e mi sentivo incredibilmente impotente, quindi volevo restituire qualcosa”, ha dichiarato al Telegraph.

L’artista si esibirà in uno spettacolo unico, dove porterà le canzoni del suo album di debutto, “Walls”, uscito a gennaio di quest’anno. I biglietti sono disponibili sul sito ufficiale Veeps, con un prezzo di 18,22 euro. I proventi non andranno solo alla sua troupe, ma sosterranno altre quattro cause molto importanti per Louis: FareShare, Crew Nation, Stagehand e Bluebell Wood Children’s Hospice. Inoltre, i fortunati che hanno acquistato i biglietti nelle prime 24 dall’apertura delle prevendite potranno partecipare allo show di persona. L’iniziativa coinvolgerà solo alcuni fortunati che saranno scelti tra coloro che invieranno un video mentre cantano “Kill My Mind”. Le loro performance potrebbero essere trasmesse durante il concerto di Louis Tomlinson.

Purtroppo, a causa della pandemia, il tour italiano dell’ex One Direction è stato in parte annullato, solo la data in programma al Carroponte di Sesto San Giovanni (MI) è stata mantenuta e posticipata al 5 febbraio 2021 presso il Fabrique di Milano.

Foto: pagina Facebook di Louis Tomlinson

Vaccino Oxford: “Gli studi supplementari non avranno alcun impatto sui tempi”

Dopo che ieri si era diffusa la notizia relativa alla necessità di effettuare ulteriori approfondimenti (studi “supplementari”) per il vaccino elaborato dall’Università di Oxford, in collaborazione fra gli altri con l’Irbm di Pomezia, a seguito di un’intervista alla Bloomberg di Pascal Soriot, numero uno della società farmaceutica produttrice AstraZeneca, oggi arriva la rassicurazione che ciò non si rifletterà in alcun modo sui tempi.

Come riporta l’agenzia Ansa, i dati del vaccino Oxford-Irbm-AstraZenecasono robusti” e gli studi supplementari avviati “non impatteranno sui tempi previsti”.
La prossima settimana è prevista la pubblicazione dei dati su una rivista scientifica e presto saranno presentati all’Ema.

Prosegue” dunque la produzione del candidato vaccino e le prime dosi saranno disponibili appena il vaccino sarà approvato. E’ quanto apprende l’Ansa da fonti aziendali.

Camici anti-Covid dedicati a Maradona

Le tute anti-Covid da indossare durante il lavoro colorate con strisce bianche e azzurre e il numero dieci stampato sulla schiena. Così medici, infermieri e fisioterapisti dell’Istituto Maugeri di Pavia, hanno voluto rendere omaggio a Diego Maradona, all’indomani della sua scomparsa.

I colori vogliono ovviamente ricordare la maglia dell’Argentina e il 10 il numero con cui il Pibe de Oro scendeva in campo. La fotografia delle divise è stata realizzata e pubblicata sui social da Edoardo Pasquini, accompagnata dalla didascalia: “Oh mama mama mama,
Oh mama mama mama, Sai perchè mi batte il Corazon, Ho visto Maradona, Ho visto Maradona, Oh mama inamorato son…”.

L’immagine è stata poi condivisa da numerosi di medici, fisioterapisti, infermieri, e anche dal profilo ufficiale degli Istituti Maugeri. (fotografia di copertina dal profilo Instagram di Edoardo Pasquini)

 

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Il meglio del peggio de La Strana Coppia: arriva la CuccuWeek!

Torna il meglio del peggio de La Strana Coppia!
Vi aspetta la CuccuWeek: gettonatevi con le canzoni più tamarre mixate dal dj Cuccurullo. Non perdetevi i commenti degli ascoltatori

Coronavirus: il punto della situazione con l’assessore alla sanità Raffaele Donini

Anche oggi, venerdì 27 novembre, l’assessore alle politiche per la salute Raffaele Donini, farà il punto sui casi di Covid-19 e sulla situazione sanitaria in Emilia Romagna.
Segui la diretta.

Foto: Facebook di Raffaele Donini

“Zerosettanta – Volume Uno”: è uscito il capitolo conclusivo della trilogia di Renato Zero

E’ uscito “Zerosettanta – Volume Uno”, il terzo disco che chiude la trilogia di Renato Zero, pubblicata nell’arco degli ultimi tre mesi, per festeggiare il suo 70° compleanno con 40 canzoni inedite. Con questo progetto discografico, Renato ha provato ad esplorare nuove vie, evitando di battere sentieri già percorsi dalla discografia e lasciando il segno.

In questo terzo ed ultimo capitolo si snodano 13 nuovi brani e ancora una volta si ritrovano e si consolidano le collaborazioni che hanno arricchito tutti e tre i lavori. Il fil rouge che lega le nuove canzoni è ancora una volta l’amore, potenza catartica che muove ogni cosa, scoglio salvifico al quale aggrapparsi quando si è in balia dei flutti imperiosi della vita di tutti i giorni.

“Zerosettanta – Volume Uno” si apre con Amara Melodia, una richiesta di scuse proprio alla Signora Melodia che tenta di sopravvivere nell’era in cui karaoke e plug-in sembrano aver preso il sopravvento. Il disco prosegue con Io non mi stancherò mai di te, una ballad romantica e potente, un appello rivolto alla persona amata con la preghiera di un ultimo incontro. In Orfani di Cielo, la terza traccia dell’album, Zero alza gli occhi aprendo un dialogo sincero e misericordioso con una forza benevola. In un mondo in cui soprusi, incertezze, violenze e ingiustizie regnano sovrane, il brano vuole essere una preghiera rivolta proprio al cielo, perché continui a regalarci le mille meraviglie del creato. Nel quarto brano del disco, Zero manda una missiva ad una vecchia conoscenza, quel Nemico Caro che, offuscato dalla vanità, troppe volte gli ha teso trappole, ma che non riesce mai completamente ad allontanare dalla mente e dalla sua vita. Il disco prosegue con Io e Te, una delicata cartolina d’altri tempi. Il disco prosegue con L’Ultimo Gigolò: un brano sostenuto, che spariglia una volta in più luoghi comuni e schemi legnosi. Nel mondo frenetico di oggi accade che un gigolò possa ripensare con nostalgia agli occhi sognanti e alla timidezza dei primi incontri. Ti ricorderai di me è una ballad riflessiva e profonda, dedicata alla vita e al saliscendi di emozioni contrastanti che regala. Con Finalmente te ne vai, brano dalle atmosfere pop, scanzonate e vivaci, Renato Zero dipinge con sarcastica ironia la chiusura di un rapporto di coppia. Gli Anni Della Trasparenza è uno scorcio genuino della giovinezza più autentica, di quando ci si sente invisibili ai propri stessi occhi e a quelli di chi ci circonda. C’è è dedicata al sentimento che più di ogni altro apre imponenti squarci di luce nell’oscurità: l’amore. L’Italia si desta? dipinge una nazione disillusa e ferita, che ha smesso di credere in quegli stessi valori che hanno contribuito a farla conoscere al mondo come “Il bel Paese”. Il disco prosegue con Il tuo eterno respiro, dove Zero sembra accarezzare la nostra cara Madre Terra. Il disco termina con Un Mondo Perfetto, traccia attraverso cui viene dipinto, con romantiche melodie, un mondo idilliaco fatto di tolleranza, equilibrio, innocenza e rispetto.

Il percorso di Zerosettanta si è concluso con il primo volume che non chiude il viaggio ma lo avvia, con una filosofia che è un continuo divenire e un’incessante ricerca di se stessi.

Operaio 38enne precipita da un’impalcatura e muore

Si aggrava giorno dopo giorno il tragico bilancio delle vittime degli infortuni mortali sul lavoro. In un incidente accaduto questa mattina a Verona, in un cantiere di via Leopoldo Biasi, ha perso la vita un operaio di 38 anni.

In base a quanto riferito dalla stampa locale, l’uomo, di origine rumene, residente a Roma, è morto dopo essere precipitato da un’impalcatura. Secondo i primi rilievi della Polizia e degli Ispettori dello Spisal dell’Ulss 9 Scaligera, il 38enne era impegnato dell’operazione di smontare un’impalcatura nella zona di Verona Sud, quando l’asse che lo reggeva avrebbe ceduto, facendolo precipitare.

L’allarme è scattato immediatamente e sul posto sono arrivati i soccorsi che però non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’operaio, morto praticamente sul colpo. (fotografia di repertorio)

Scuola aperte anche la domenica: bocciata dai Presidi la proposta del Ministro De Micheli

Accelerare sullo scaglionamento degli ingressi per le scuole superiori, utilizzare le dodici ore della giornata per le lezioni in presenza, dalle 8 alle 20, spingere per portare più classi a scuola il sabato e la domenica”. Queste le dichiarazioni del Ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, rilasciate nel corso di un’intervista al quotidiano La Repubblica, che stanno provocando una vera e propria levata di scudi.

Diverse infatti le critiche sollevate dalla proposta di andare a scuola anche la domenica per recuperare il tempo perduto con la chiusura degli istituti: “Ritengo irrealistico pensare di allungare la settimana scolastica anche alla domenica mentre il sabato, per moltissimi istituti, è già giornata di lezione”, ha detto Antonello Giannelli, Presidente dell’ANP (Associazione Nazionale Presidi), che insiste sul nodo dei trasporti: “Deve essere chiaro – ha precisato Giannelli – il presupposto, ovvero che lo scopo del trasporto pubblico è far spostare le persone che ne hanno bisogno. Di conseguenza, non è pensabile asservire le persone alle necessità dei trasporti: questa sarebbe una eterogenesi dei fini”.

Del tutto contraria alla proposta del Ministro De Micheli anche la Cisl Scuola.

Gianna Nannini promuove l’importanza di proteggere e valorizzare la musica italiana al World Protection Forum

Oggi Gianna Nannini è intervenuta al World Protection Forum per promuovere l’importanza di proteggere e valorizzare la musica italiana.

Gianna Nannini ha dichiarato: «L’obbiettivo della nostra musica per comunicarla è che bisogna invertire i parametri e dare precedenza alle nostre produzioni in italiano e alle tipicità dei linguaggi che solo la musica italiana possiede perché c’è un’articolata territorialità. È un patrimonio e non bisogna disperderlo e neanche dimenticarlo. Io è un po’ tutta la vita che mi interesso alle culture popolari, innanzitutto mi sento proprio in dovere di tutelarle perché mi ci sono dedicata attraverso i miei studi, anche all’Università, sulle culture e soprattutto sulla cultura dei territori diversi in Italia. Questo è molto importante perché il rischio è che tutta questa cultura popolare di nostra origine si disperda, perché è molto diversa, però è rimasta un po’, nei ristoranti per esempio… Nessuno oggi prende un mandolino, una fisarmonica, perché sembra una cosa un po’ antica. Quindi sia la musica ma soprattutto l’appartenenza alla lingua italiana, cioè bisogna assolutamente rivalutare e promozionare la lingua italiana, questo vuol dire che bisogna cantare in italiano, ed è importante perché la lingua italiana è da proteggere, un po’ come è stato fatto in Francia con la legge Toubon, valorizzando la propria lingua oggi i francesi sono molto più attenti ai contenuti nella loro nazione.
Al di là di tutti i nazionalismi, il mio è un discorso più europeo, di tanta diversità che abbiamo in Europa, l’Italia è sicuramente un panorama bio-diverso che abbiamo solo noi. Noi abbiamo tanti modi di fare musica, un esempio è la Taranta, che salvaguarda questo con un’istituzione sulla Taranta con una grande organizzazione per far sì che la Festa della Taranta sia sempre presente ogni anno, ma questo è un piccolo granello, bisogna andare molto più a fondo su questa cosa qua. A fondo vuol dire cambiare le cose come stanno adesso, noi abbiamo una grande percentuale di musica italiana sui media ma non è abbastanza per tutelare la nostra lingua, bisogna imporla di più, fare in modo che questo accada.
Quando io ho dovuto studiare tante cose che non sapevo, mi sono resa conto del grande lavoro che ha fatto Alan Lomax, che lì per lì mi dava anche fastidio, lui è venuto qui per un anno, ha registrato tutti i nostri canti popolari e ha creato un grande archivio, ma meno male l’hanno fatto con la BBC, oggi è un grande patrimonio culturale nostro e lo trovate anche su Youtube, meno male che è uscito. Si può attingere a questa cosa, che non vuol dire rifare il passato ma fare il futuro, la tradizione è il futuro, non vuol dire rimanere nel passato, essere antichi, vuol dire che puoi fare rap, trap, rock (che è musica popolare per me), e difendere la nostra cultura folk, il folk è il nostro futuro. Non ho capito perché gli altri lo possono fare e noi non lo facciamo, rimane lì in un angolo. Sono stata a Nashville, a fare il disco nel Tennessee dove c’è la country music, guai a chi gliela tocca la country music, è una roba importante come la nostra musica dovrebbe essere. Mi sono resa conto che bisogna fare qualcosa.
Questo è un momento di immobilità e di silenzio della nostra scena, invece la nostra scena in questo momento di silenzio deve urlare, nella sua lingua, deve dire le cose come stanno, deve portare la musica italiana a grandi livelli, che può essere anche fuori dall’Italia, non rimanere fino a Chiasso, come dico sempre io, la nostra musica è una delle cose più belle. La moda, il cinema,… sono tutte cose che vanno fuori dai confini, noi con la musica siamo sempre lì legati, perché non ci crediamo, sembra di fare una cosa che facevano i nonni, ben venga invece, capito? Questo sto dicendo da anni.
Bisogna stare molto attenti a quello che è proteggere le nostre differenze, la tipicità dei linguaggi, perché sono così diversi, c’è un modo di accentare le parole, secondo la musica, secondo la forma. Nel sud Italia, dalla Tarantella alla Pizzica, trovi talmente tante cose diverse e dialetti diversi, che bisogna attingere a questi per continuare la nostra lingua. È molto importante non farla in dialetto per forza, io canto in italiano, perché non ho il dialetto. Bisogna prendere assolutamente una posizione, una posizione governativa, non si può stare qui solo a lamentarsi, bisogna creare questa possibilità come hanno fatto anche in altri paesi d’Europa perché il rischio è di perdere questo patrimonio culturale, che è un patrimonio dell’umanità, come la voce.
La contaminazione è assolutamente importante nella difesa del nostro repertorio, sennò si rimarrebbe immobili. Tutto il canto metrico nasce da atteggiamenti di lavoro. Una volta sono stata in Cina e ho parlato un mese intero con una cantante folk e mi faceva capire che è l’atteggiamento del corpo che crea la metrica del canto, come nella tamurriata nel napoletano. La mia tesi riguardava cinque esempi femminili di cultura folk, come si sono trasformate, partivo da lì, fino a Janis Joplin. Qualcosa di appartenenza che non bisogna dimenticare. È una cosa che fa parte di me, il mio modo di cantare, la melodia. La melodia viene messa sempre nella ricerca di un canto nordafricano, quindi se io vado in Africa, vado a sentire come fanno la musica lì e chiedo come possiamo influenzarci a vicenda, in base ai milioni di ritmi diversi. Credo che la contaminazione sia importantissima.
Quando sono andata dagli Himba in Namibia ho chiesto una canzone e loro non mi hanno voluto cantare una canzone, perché si vergognavano, allora io gli ho fatto una tamurriata nera e loro mi hanno applaudito, da lì è scaturito un rapporto di amicizia, mi hanno mandato, un giorno che ero in alloggio, delle persone di tutti gli Himba che sono venuti a fare un canto per me e io li ho registrati, lì è nata una canzone, loro non avevano i diritti d’autore, la SIAE, quindi per questa canzone gli ho mandato sei mucche e un toro, grazie al consolato della Namibia di Milano.
È uno scambio la vita, lo scambio dei linguaggi è fondamentale. Bisogna difendere prima di tutto la lingua italiana, perché senza quella tutti i meccanismi di comunicazione musicale, radiofonico, televisivo… Ormai c’è un’invasione di musica in inglese, niente contro la musica in inglese ma perché prima non difendiamo la nostra?».

L’Emilia-Romagna rimane zona arancione ma, con una nuova ordinanza di Bonaccini in vigore da domani, diminuiscono le restrizioni

L’Emilia-Romagna rimane zona arancione ma si allentano le misure: come si legge in una nota stampa della Regione, prosegue infatti il processo di riallineamento delle misure anti-Covid previste dall’ordinanza regionale rispetto a quelle contenute nel Dpcm del Governo per le aree in zona arancione. “I dati sull’andamento epidemiologico, – si precisa nel comunicato stampa – “alla luce soprattutto della costante diminuzione dell’indice Rt di trasmissibilità del virus, questa settimana sceso ulteriormente all’1,07, portano infatti ad adottare disposizioni meno restrittive rispetto alle ultime due ordinanze, la seconda in scadenza proprio oggi, in particolare in riferimento alle attività commerciali. Le grandi strutture di vendita continueranno a rimanere chiuse nei festivi e prefestivi, così come i centri e i parchi commerciali, a differenza di quelle medie, di superficie fino a 2.500 metri quadrati nei comuni con più di 10mila abitanti e fino a 1.500 metri quadrati in quelli con meno di 10 mila abitanti, che potranno riaprire nei fine settimana. Lo stesso avverrà per i negozi più piccoli, che tornano aperti anche la domenica”.

L’ordinanza è stata firmata oggi dal Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e sarà in vigore da domani, sabato 28 novembre, fino al prossimo 3 dicembre, quando scadrà anche il Dpcm vigente.

Ecco nel dettaglio le misure previste:

“Come previsto dal Dpcm, nei giorni festivi e prefestivi, gli esercizi commerciali insediati nell’ambito di centri commerciali, di aree commerciali integrate e di poli funzionali restano chiusi al pubblico, ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi e edicole. A queste, in base all’ordinanza di Bonaccini, si aggiungono le grandi strutture di vendita non insediate all’interno di centri commerciali, aree commerciali integrate e poli funzionali: restano anch’esse chiuse al pubblico nei festivi e prefestivi, ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, prodotti per la cura e l’igiene della persona e per l’igiene della casa, degli articoli di cartoleria e cancelleria, tabacchi e edicole.
Rimane sempre consentita, e anzi fortemente raccomandata, la vendita con consegna a domicilio.

L’esercizio su aree pubbliche o private delle attività di commercio al dettaglio nell’ambito dei mercati, nonché di attività di vendita nei mercati contadini, sarà consentita solo lì dove siano adottate le misure di mitigazione del rischio Covid previste nel protocollo regionale sugli esercizi di commercio al dettaglio in sede fissa e su aree pubbliche. E in ogni caso, resta raccomandata l’adozione di un apposito piano di controllo da parte del Comune.
In ogni caso, è vietato lo svolgimento di sagre e fiere di qualunque genere e di altri analoghi eventi. Inoltre, rimane vietato lo svolgimento dei mercatini degli Hobbisti e dei mercatini per la vendita o esposizione di proprie opere d’arte ed opere dell’ingegno a carattere creativo e similari.

Confermato anche l’obbligo – sempre – dell’uso della mascherina al di fuori dell’abitazione, con eccezione dei bambini con età inferiore a sei anni, dei soggetti che stanno svolgendo attività sportiva e dei soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché per coloro che per interagire con questi soggetti si trovino nella stessa incompatibilità. Nel caso di momentaneo abbassamento della mascherina per consumare cibo o bevande o per il fumo, dovrà in ogni caso essere assicurata una distanza minima di un metro, salvo quanto disposto dai vigenti protocolli o da misure più restrittive.

Come già prevedeva l’ordinanza precedente, è consentito svolgere attività sportiva e motoria all’aperto, preferibilmente presso parchi pubblici, aree verdi, rurali e periferiche, se accessibili, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 2 metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività, e in ogni caso al di fuori delle strade e delle piazze del centro storico della città, nonché delle aree solitamente affollate.

Così come l’accesso agli esercizi di vendita di generi alimentari resta consentito ad una sola persona per nucleo familiare, salva la necessità di accompagnare persone non autosufficienti o con difficoltà motorie ovvero minori di età inferiore a 14 anni.

In merito alle scuole, in attesa di ulteriori e specifiche indicazioni da parte del Comitato Tecnico Scientifico nazionale, in quelle del primo ciclo scolastico (primarie e secondarie di primo grado) restano sospese le lezioni di educazione fisica al chiuso, mentre da domani si potranno tenere invece all’aperto. Sospensione confermata per le lezioni di canto e per quelle di strumenti a fiato.

Confermato anche il divieto di consumazione di alimenti e bevande all’aperto su area pubblica o aperta al pubblico.

Infine, la corsistica di ogni tipo, organizzata da soggetti sia pubblici che privati: da domani sarà possibile tornare a svolgerla in presenza ma solo in forma individuale, mentre per quella collettiva permane unicamente la possibilità di ricorrere alla modalità a distanza”.

Louis Tomlinson: concerto in streaming per beneficenza a dicembre

Louis Tomlinson ha annunciato la data del suo concerto in streaming, che sarà visibile il 12 dicembre 2020 sulla piattaforma Veeps e rimarrà visibile per le 28 ore successive per chi ha acquistato il biglietto. L’evento dell’ex One Direction si chiamerà “Louis Tomlinson Live from London” e, per l’occasione, parte del ricavato verrà donato alla troupe dell’artista, che da marzo è senza lavoro: “Ero incredibilmente preoccupato per loro e mi sentivo incredibilmente impotente, quindi volevo restituire qualcosa”, ha dichiarato al Telegraph.

L’artista si esibirà in uno spettacolo unico, dove porterà le canzoni del suo album di debutto, “Walls”, uscito a gennaio di quest’anno. I biglietti sono disponibili sul sito ufficiale Veeps, con un prezzo di 18,22 euro. I proventi non andranno solo alla sua troupe, ma sosterranno altre quattro cause molto importanti per Louis: FareShare, Crew Nation, Stagehand e Bluebell Wood Children’s Hospice. Inoltre, i fortunati che hanno acquistato i biglietti nelle prime 24 dall’apertura delle prevendite potranno partecipare allo show di persona. L’iniziativa coinvolgerà solo alcuni fortunati che saranno scelti tra coloro che invieranno un video mentre cantano “Kill My Mind”. Le loro performance potrebbero essere trasmesse durante il concerto di Louis Tomlinson.

Purtroppo, a causa della pandemia, il tour italiano dell’ex One Direction è stato in parte annullato, solo la data in programma al Carroponte di Sesto San Giovanni (MI) è stata mantenuta e posticipata al 5 febbraio 2021 presso il Fabrique di Milano.

Foto: pagina Facebook di Louis Tomlinson

Vaccino Oxford: “Gli studi supplementari non avranno alcun impatto sui tempi”

Dopo che ieri si era diffusa la notizia relativa alla necessità di effettuare ulteriori approfondimenti (studi “supplementari”) per il vaccino elaborato dall’Università di Oxford, in collaborazione fra gli altri con l’Irbm di Pomezia, a seguito di un’intervista alla Bloomberg di Pascal Soriot, numero uno della società farmaceutica produttrice AstraZeneca, oggi arriva la rassicurazione che ciò non si rifletterà in alcun modo sui tempi.

Come riporta l’agenzia Ansa, i dati del vaccino Oxford-Irbm-AstraZenecasono robusti” e gli studi supplementari avviati “non impatteranno sui tempi previsti”.
La prossima settimana è prevista la pubblicazione dei dati su una rivista scientifica e presto saranno presentati all’Ema.

Prosegue” dunque la produzione del candidato vaccino e le prime dosi saranno disponibili appena il vaccino sarà approvato. E’ quanto apprende l’Ansa da fonti aziendali.

Camici anti-Covid dedicati a Maradona

Le tute anti-Covid da indossare durante il lavoro colorate con strisce bianche e azzurre e il numero dieci stampato sulla schiena. Così medici, infermieri e fisioterapisti dell’Istituto Maugeri di Pavia, hanno voluto rendere omaggio a Diego Maradona, all’indomani della sua scomparsa.

I colori vogliono ovviamente ricordare la maglia dell’Argentina e il 10 il numero con cui il Pibe de Oro scendeva in campo. La fotografia delle divise è stata realizzata e pubblicata sui social da Edoardo Pasquini, accompagnata dalla didascalia: “Oh mama mama mama,
Oh mama mama mama, Sai perchè mi batte il Corazon, Ho visto Maradona, Ho visto Maradona, Oh mama inamorato son…”.

L’immagine è stata poi condivisa da numerosi di medici, fisioterapisti, infermieri, e anche dal profilo ufficiale degli Istituti Maugeri. (fotografia di copertina dal profilo Instagram di Edoardo Pasquini)

 

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