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Bimba di 3 anni dimenticata sullo scuolabus, ritrovata dopo 5 ore

Si è addormentata sullo scuolabus che doveva portarla all’asilo dove però non è mai arrivata. Protagonista della disavventura una bambina di appena tre anni. Ad accorgersi dell’accaduto, come riportato dalla stampa locale, è stata la madre quando a fine giornata, intorno alle 13.00, è andata a prenderla senza però trovarla e scoprendo dalle insegnanti che la figlioletta nelle aule della scuola dell’infanzia non era mai entrata. E’ accaduto ieri, lunedì 14 ottobre, a Morro d’Oro, nel Teramano.

Subito sono scattate le ricerche della piccola, sino a quando la madre, preoccupata e angosciata, l’ha trovata nel deposito del bus, rannicchiata in lacrime sul sedile posteriore: la bimba era rimasta sul mezzo 5 ore, dalle 8.00 alle 13.00, ed è stata portata in Pronto Soccorso, all’Ospedale di Giulianova, dove è stata reidratata e visitata, per poi essere dimessa in buone condizioni fisiche. Probabilmente si era sdraiata sui sedili e nessuno, né autista del mezzo né accompagnatrice, si erano accorti di lei.

Romina Sulpizii, Sindaco di Morro d’Oro, ha annunciato che verranno presi provvedimenti nei confronti del personale responsabile del mezzo. (fotografia di repertorio, generica di interno di autobus)

Crolla ascensore in palazzo in ristrutturazione: un operaio morto e due feriti

Gravissimo incidente sul lavoro nel pomeriggio di ieri, lunedì 14 ottobre, intorno alle 15.30: un ascensore è crollato all’interno di un palazzo in via delle Vergini, nel centro storico di Roma, in corso di ristrutturazione.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco che hanno rinvenuto il corpo senza vita di uno dei tre operai, mentre gli altri due sono stati affidati ai sanitari del 118 per il trasporto in ospedale, uno in codice rosso e l’altro in condizioni che sembrerebbero meno gravi. Tra i feriti anche un ragazzo di 16 anni.
Sul luogo dell’incidente sono giunti anche i Carabinieri, la Polizia e la Polizia Locale: sono in corso di accertamenti sulle cause e per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.

Secondo le prime ricostruzioni, come riportato dalla stampa locale, i tre operai si trovavano nella tromba dell’ascensore quando si sono staccate le cinghie di ancoraggio, facendo precipitare la cabina per diversi metri. Da stabilire se le corde si siano staccate o spezzate. La vittima si chiamava Peter Isiwele, aveva 48 anni ed era di origini nigeriane.

The Offspring tornano in concerto a Milano nel 2025

Grande notizia per tutti i fan degli Offspring! La band ha appena annunciato le prime date del tour mondiale “Supercharged” che si terrà nel prossimo anno, che partirà proprio dall’Europa a settembre. Tra tutti gli appuntamenti spicca il concerto a Milano, previsto per il 29 settembre 2025 all’Unipol Forum.

Ad aprire i concerti della punk rock band californiana ci saranno i Simple Plan.

I biglietti saranno disponibili in prevendita per chi ha effettuato il pre-order del nuovo album “Supercharged” a partire dalle ore 10.00 di martedì 15 ottobre su Ticketmaster. La vendita generale avrà inizio alle ore 10.00 di venerdì 18 ottobre su Ticketmaster e nei punti vendita autorizzati.

Negli ultimi anni la formazione della band si è rinnovata. Al fianco degli storici Dexter Holland (frontman) e Noodles (chitarrista) troviamo Todd Morse (bassista), Brandon Pertzborn (batterista) e Jonah Nimoy (polistrumentista).

 

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Dalila Gelsomino parla della fine della relazione con Eros Ramazzotti: “Non eravamo più felici insieme”

Dopo tanti rumors arriva la conferma: Eros Ramazzotti e Dalila Gelsomino non stanno più insieme. Dopo l’articolo sul settimanale DiPiù, è la stessa Dalila a farsi avanti e a dare la sua versione dei fatti, ufficializzando la fine della sua relazione con l’artista romano con alcune stories pubblicate su Instagram.

“Sono stati mesi di grande dolore e di interminabile silenzio dove più volte ho scelto di fare un passo indietro anche quando la mia dignità come donna non è stata protetta a sufficienza da chi avrebbe dovuto farlo. Ma fino a prova contraria questa è anche la mia vita ed ora è giusto far chiarezza per me, per la mia famiglia e per tutte le persone che vengono direttamente o indirettamente coinvolte in questa dinamica che va avanti da ormai troppo tempo”, ha esordito così sui social.

Ha poi continuato raccontando questo doloroso periodo della sua vita: “Gli amori sani sono molto scomodi, perché ti obbligano a lavorare su di te, ti tolgono dalla tua zona di comfort.
Io ed Eros non eravamo più felici insieme. Ho provato a tenere in piedi questa relazione con tutte le mie forze, eppure ci sono momenti in cui la vita vuole solo insegnarti ad imparare a lasciare andare. A volte si vince, altre volte si impara. Nella vita ci hanno insegnato ad essere forti, ma non vulnerabili. Ma chi mi segue sa, che io non ho paura a mostrarmi vulnerabile. Perché penso che quella sia la parte più autentica dell’esistenza.
Le maschere che ci mettiamo sono una proiezione di noi stessi e quando ci disconnettiamo dalla nostra vera essenza, perdiamo tutto. Abbiate il coraggio di vivere in connessione, andate a fondo, amate veramente e fatelo per alimentare la vostra anima, non il vostro ego. Non pentitevi mai di aver dato il meglio di voi. Perché quando avete dato o fatto del vostro meglio, non c’è niente che possiate recriminarvi.
Ad maiora”.

Dalila Gelsomino ha continuato specificando che non darà mai in pasto ai giornali la relazione con Eros: “Queste parole sono frutto di mesi e mesi di enorme fatica e sono le uniche cose che dirò pubblicamente. Chiedo a tutti coloro che stanno provando (già da tempo) o proveranno a contattarmi di mettersi l’anima in pace. Da me non otterrete mai niente. Non sono mai entrata in questa relazione per amore a queste dinamiche, ma per amore puro ed autentico verso l’uomo dietro al personaggio. Non rilascerò mai interviste (mi fa sorridere solo la richiesta), né ulteriori dichiarazioni a nessuno. Non ne ho bisogno, né mai ne avrò. Questo circo non mi appartiene, perché per fortuna ho molto chiaro cosa sono le cose che hanno valore reale nella vita e soprattutto non vivo di questo. Eros rimane una persona che ha avuto importanza nella mia vita e la nostra relazione una delle mie più grandi lezioni di sempre”.

Termina poi con una riflessione su come sia difficile vivere un evento così traumatico, come una separazione, vivendo sotto i riflettori e lancia un appello: “Infine, a questo mondo mediatico fatto di interessarsi alla vita altrui con ossessione continua dico: Ci sono momenti nella vita che sono enormemente dolorosi e difficili. Nessuno ti avvisa di come ci si sente ad essere sulla bocca di tutti, eppure nonostante anni di grande lavoro di crescita personale, posso confermare che ci si sente male. Ed è lecito. Imparate l’intelligenza emotiva e imparate a rispettare le persone. Questa è vita reale non è solo la copertina del vostro giornale per poter incassare. Le persone sono PERSONE prima di essere personaggi, artisti o qualsiasi altra rappresentazione e proiezione pubblica possano avere. La vita reale è fatta di realtà, non di idee e stereotipi, torniamo coi piedi sul pianeta terra. Grazie a tutti”.

Ospedale Sant’Anna di Torino: primo caso al mondo di parto dopo intervento neurochirurgico per condrosarcoma

Per la prima volta al mondo una donna di 36 anni ha da poco partorito il suo primo figlio, nonostante la gravidanza sia stata complicata dall’insorgenza di un condrosarcoma del clivus, una struttura ossea localizzata al centro della scatola cranica.
Come viene precisato nel comunicato stampa dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino, “il condrosarcoma è un tumore raro della cartilagine, che di solito colpisce le ossa lunghe. In gravidanza, fino ad oggi, sono stati descritti pochissimi casi, ma mai nessuno era localizzato nel cranio e per di più durante una gravidanza. Quando il tumore si sviluppa in tale sede può determinare la compressione di strutture nervose e vascolari adiacenti, causando sintomi aspecifici, quali cefalea, nausea, alterazioni della vista, fino a manifestazioni più gravi se il tumore diventa di grandi dimensioni“.

Nel caso seguito dall’équipe della professoressa Chiara Benedetto, direttrice della Ginecologia e Ostetricia universitaria 1 dell’Ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino, alcuni sintomi visivi, comparsi alla fine del terzo mese di gravidanza, hanno indotto il dottor Andrea Carosso, ginecologo curante, e il professor Luca Marozio, coordinatore della gestione delle gravidanze a rischio, ad avviare una serie di valutazioni che ha portato alla diagnosi di questo raro tumore.

La lesione di circa 1.5 cm, identificata mediante risonanza magnetica, si stava sviluppando in un’area del cranio nella quale iniziava a comprimere i nervi che controllano i movimenti oculari. L’intervento chirurgico era quindi l’unica opzione per poter ottenere un sollievo dai sintomi visivi e per ottenere una diagnosi precisa.
Il tumore è stato pertanto rimosso, nel quarto mese di gravidanza, grazie ad un delicato intervento neurochirurgico, effettuato presso l’ospedale Molinette di Torino dal dottor Francesco Zenga, responsabile della Chirurgia del Basicranio e Ipofisaria dello stesso ospedale, e dalla dottoressa Federica Penner, afferenti al Dipartimento di Neuroscienze della Città della Salute di Torino (diretto dal dottor Vincenzo Villari). L’assistenza anestesiologica è stata garantita dall’équipe del dottor Roberto Balagna. La procedura, effettuata con una tecnica mini-invasiva endoscopica, ha consentito, passando attraverso le narici, di arrivare fino al centro della scatola cranica, dove era presente il condrosarcoma. L’intervento è durato circa 3 ore“.

Il parto è avvenuto mediante taglio cesareo e il neonato era in ottime condizioni di salute. Entrambi, mamma e neonato sono già a casa e stanno bene. La neo mamma potrà ora completare il percorso di terapie necessarie alla cura di questo raro tumore. (fotografia di repertorio, generica di intervento chirurgico)

Tananai ricorda il primo Sanremo: “Mi capita ancora di non credere che tutto questo sia successo veramente”

A pochi giorni dall’arrivo del nuovo album “Calmocobra”, Tananai ripensa al suo esordio al Festival di Sanremo, in gara con “Sesso occasionale”, e a come si è sviluppata la sua carriera fino a oggi.

Con un lungo post, l’artista si è ritagliato un momento per ringraziare i suoi fan di tutto il supporto e l’affetto ricevuto in questi anni e che l’hanno portato dov’è arrivato ora: “Oggi per caso ho ritrovato questa foto risalente al mio primo Sanremo. Lo so che sembro il tipo fico qui, quello sicuro di se. La verità è che dentro stavo malissimo, era l’ultimo giorno lì e sentivo di avere buttato via l’unica chance che mi era stata data per farmi ascoltare da voi.È passato un po’ di tempo e mi capita ancora di non credere che tutto questo sia successo veramente. Questa settimana esce il mio secondo album, e prima di iniziare a spingerlo sui social come è giusto fare, volevo prendermi un secondo per ringraziarvi”, ha esordito.

E termina ringraziando tutti, soprattutto chi fa sacrifici per andare ai suoi concerti e sostenerlo con il proprio entusiasmo: “Grazie per i messaggi che mi scrivete dopo avere ascoltato le canzoni, grazie del tempo che mi dedicate quando uscite di casa col freddo per venire a un mio concerto, grazie per urlarmele addosso quando sono sul palco o in mezzo a voi oltre la transenna, vi sento tutti. Se c’è una cosa di cui sono certo, è che voglio invecchiare insieme. Grazie ancora”.

 

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Noto cuoco ravennate muore in un incidente stradale

Si chiamava Antonio Mazzetti il 58enne rimasto ucciso in un terribile incidente stradale accaduto nel pomeriggio di ieri, domenica 13 ottobre, intorno alle 17.15, sulla via Sant’Alberto, a Ravenna. In città era molto conosciuto poiché il 58enne era chef e titolare della Taverna di San Romualdo.

Come riportato dalla stampa locale, l’uomo stava viaggiando in sella alla sua moto quando, per cause incorso di accertamento, si è scontrato con un trattore. Terribile l’impatto, per Antonio Mazzetti non c’è stato purtroppo nulla da fare. Sul posto sono intervenuti il personale sanitario del 118, i Vigili del Fuoco e la Polizia Locale che dovrà ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.

Un week-end nero quello appena trascorso, sulle strade ravennati si sono registrati ben 4 incidenti mortali. (fotografia dal profilo Facebook di Antonio Mazzetti)

Cane cade in una vasca di contenimento: salvato dai Vigili del Fuoco

Disavventura a lieto fine per un cane che nella mattinata di ieri, domenica 13 ottobre, intorno alle 9.30, è caduto in una vasca di contenimento d’acque piovane. E’ accaduto in via Bussolengo a Sommacampagna, in provincia di Verona.

L’animale, un setter inglese, era a passeggio con il suo padrone, quando è scivolato all’interno della vasca, non riuscendo più a risalire.
In soccorso agli animali sono giunti i Vigili del Fuoco da Verona con un fuoristrada, un’autopompa e 5 operatori: i pompieri hanno tagliato la recinzione che delimitava la vasca per raggiungere e recuperare il povero cane che stava per annegare.

Portato in zona sicura, i Vigili del Fuoco lo hanno accudito e ripulito prima di riconsegnarlo al proprietario. Le operazioni di salvataggio si sono concluse intorno alle 10.40.

In moto si scontra con un’auto: morto 25enne

Si chiamava Paolo Cancian il 25enne deceduto in un tragico incidente stradale accaduto nella serata di venerdì scorso, 11 ottobre, intorno alle 19.15, a Sant’Agata Bolognese, al confine con la provincia modenese.

Il 25enne stava viaggiando in sella alla sua moto quando, per cause in corso di accertamento, si è scontrato con un’auto. Violento l’impatto, il giovane è stato sbalzato in un campo che costeggiava la carreggiata. Sin da subito le condizioni di Paolo Cancian sono apparse disperate: il personale sanitario del 118 giunto sul posto non ha potuto far altro che constatarne il decesso. Sotto choc ma illeso il conducente della vettura, un 37enne di San Giovanni in Persiceto, nel Bolognese. Sul luogo del tragico sinistro sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco e i Carabinieri che dovranno ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.

Paolo Cancian era originario di Portogruaro, nel Veneziano, ma si era trasferito da alcuni mesi a Modena per essere più vicino al lavoro, alla sede della Lamborghini dove era dipendente come project manager.

Serie C: pareggia l’Arezzo, vince la Pianese

I risultati di Serie C Girone B di domenica 13 ottobre:

Arezzo-Rimini 1-1
25′ Ogunseye (A), 55′ Longobardi (R)

50′ Boccadamo

Vis Pesaro-Pineto 1-1
20′ Bruzzaniti (P), 33′ Orellana (V)

Bimba di 3 anni dimenticata sullo scuolabus, ritrovata dopo 5 ore

Si è addormentata sullo scuolabus che doveva portarla all’asilo dove però non è mai arrivata. Protagonista della disavventura una bambina di appena tre anni. Ad accorgersi dell’accaduto, come riportato dalla stampa locale, è stata la madre quando a fine giornata, intorno alle 13.00, è andata a prenderla senza però trovarla e scoprendo dalle insegnanti che la figlioletta nelle aule della scuola dell’infanzia non era mai entrata. E’ accaduto ieri, lunedì 14 ottobre, a Morro d’Oro, nel Teramano.

Subito sono scattate le ricerche della piccola, sino a quando la madre, preoccupata e angosciata, l’ha trovata nel deposito del bus, rannicchiata in lacrime sul sedile posteriore: la bimba era rimasta sul mezzo 5 ore, dalle 8.00 alle 13.00, ed è stata portata in Pronto Soccorso, all’Ospedale di Giulianova, dove è stata reidratata e visitata, per poi essere dimessa in buone condizioni fisiche. Probabilmente si era sdraiata sui sedili e nessuno, né autista del mezzo né accompagnatrice, si erano accorti di lei.

Romina Sulpizii, Sindaco di Morro d’Oro, ha annunciato che verranno presi provvedimenti nei confronti del personale responsabile del mezzo. (fotografia di repertorio, generica di interno di autobus)

Crolla ascensore in palazzo in ristrutturazione: un operaio morto e due feriti

Gravissimo incidente sul lavoro nel pomeriggio di ieri, lunedì 14 ottobre, intorno alle 15.30: un ascensore è crollato all’interno di un palazzo in via delle Vergini, nel centro storico di Roma, in corso di ristrutturazione.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco che hanno rinvenuto il corpo senza vita di uno dei tre operai, mentre gli altri due sono stati affidati ai sanitari del 118 per il trasporto in ospedale, uno in codice rosso e l’altro in condizioni che sembrerebbero meno gravi. Tra i feriti anche un ragazzo di 16 anni.
Sul luogo dell’incidente sono giunti anche i Carabinieri, la Polizia e la Polizia Locale: sono in corso di accertamenti sulle cause e per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.

Secondo le prime ricostruzioni, come riportato dalla stampa locale, i tre operai si trovavano nella tromba dell’ascensore quando si sono staccate le cinghie di ancoraggio, facendo precipitare la cabina per diversi metri. Da stabilire se le corde si siano staccate o spezzate. La vittima si chiamava Peter Isiwele, aveva 48 anni ed era di origini nigeriane.

The Offspring tornano in concerto a Milano nel 2025

Grande notizia per tutti i fan degli Offspring! La band ha appena annunciato le prime date del tour mondiale “Supercharged” che si terrà nel prossimo anno, che partirà proprio dall’Europa a settembre. Tra tutti gli appuntamenti spicca il concerto a Milano, previsto per il 29 settembre 2025 all’Unipol Forum.

Ad aprire i concerti della punk rock band californiana ci saranno i Simple Plan.

I biglietti saranno disponibili in prevendita per chi ha effettuato il pre-order del nuovo album “Supercharged” a partire dalle ore 10.00 di martedì 15 ottobre su Ticketmaster. La vendita generale avrà inizio alle ore 10.00 di venerdì 18 ottobre su Ticketmaster e nei punti vendita autorizzati.

Negli ultimi anni la formazione della band si è rinnovata. Al fianco degli storici Dexter Holland (frontman) e Noodles (chitarrista) troviamo Todd Morse (bassista), Brandon Pertzborn (batterista) e Jonah Nimoy (polistrumentista).

 

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Dalila Gelsomino parla della fine della relazione con Eros Ramazzotti: “Non eravamo più felici insieme”

Dopo tanti rumors arriva la conferma: Eros Ramazzotti e Dalila Gelsomino non stanno più insieme. Dopo l’articolo sul settimanale DiPiù, è la stessa Dalila a farsi avanti e a dare la sua versione dei fatti, ufficializzando la fine della sua relazione con l’artista romano con alcune stories pubblicate su Instagram.

“Sono stati mesi di grande dolore e di interminabile silenzio dove più volte ho scelto di fare un passo indietro anche quando la mia dignità come donna non è stata protetta a sufficienza da chi avrebbe dovuto farlo. Ma fino a prova contraria questa è anche la mia vita ed ora è giusto far chiarezza per me, per la mia famiglia e per tutte le persone che vengono direttamente o indirettamente coinvolte in questa dinamica che va avanti da ormai troppo tempo”, ha esordito così sui social.

Ha poi continuato raccontando questo doloroso periodo della sua vita: “Gli amori sani sono molto scomodi, perché ti obbligano a lavorare su di te, ti tolgono dalla tua zona di comfort.
Io ed Eros non eravamo più felici insieme. Ho provato a tenere in piedi questa relazione con tutte le mie forze, eppure ci sono momenti in cui la vita vuole solo insegnarti ad imparare a lasciare andare. A volte si vince, altre volte si impara. Nella vita ci hanno insegnato ad essere forti, ma non vulnerabili. Ma chi mi segue sa, che io non ho paura a mostrarmi vulnerabile. Perché penso che quella sia la parte più autentica dell’esistenza.
Le maschere che ci mettiamo sono una proiezione di noi stessi e quando ci disconnettiamo dalla nostra vera essenza, perdiamo tutto. Abbiate il coraggio di vivere in connessione, andate a fondo, amate veramente e fatelo per alimentare la vostra anima, non il vostro ego. Non pentitevi mai di aver dato il meglio di voi. Perché quando avete dato o fatto del vostro meglio, non c’è niente che possiate recriminarvi.
Ad maiora”.

Dalila Gelsomino ha continuato specificando che non darà mai in pasto ai giornali la relazione con Eros: “Queste parole sono frutto di mesi e mesi di enorme fatica e sono le uniche cose che dirò pubblicamente. Chiedo a tutti coloro che stanno provando (già da tempo) o proveranno a contattarmi di mettersi l’anima in pace. Da me non otterrete mai niente. Non sono mai entrata in questa relazione per amore a queste dinamiche, ma per amore puro ed autentico verso l’uomo dietro al personaggio. Non rilascerò mai interviste (mi fa sorridere solo la richiesta), né ulteriori dichiarazioni a nessuno. Non ne ho bisogno, né mai ne avrò. Questo circo non mi appartiene, perché per fortuna ho molto chiaro cosa sono le cose che hanno valore reale nella vita e soprattutto non vivo di questo. Eros rimane una persona che ha avuto importanza nella mia vita e la nostra relazione una delle mie più grandi lezioni di sempre”.

Termina poi con una riflessione su come sia difficile vivere un evento così traumatico, come una separazione, vivendo sotto i riflettori e lancia un appello: “Infine, a questo mondo mediatico fatto di interessarsi alla vita altrui con ossessione continua dico: Ci sono momenti nella vita che sono enormemente dolorosi e difficili. Nessuno ti avvisa di come ci si sente ad essere sulla bocca di tutti, eppure nonostante anni di grande lavoro di crescita personale, posso confermare che ci si sente male. Ed è lecito. Imparate l’intelligenza emotiva e imparate a rispettare le persone. Questa è vita reale non è solo la copertina del vostro giornale per poter incassare. Le persone sono PERSONE prima di essere personaggi, artisti o qualsiasi altra rappresentazione e proiezione pubblica possano avere. La vita reale è fatta di realtà, non di idee e stereotipi, torniamo coi piedi sul pianeta terra. Grazie a tutti”.

Ospedale Sant’Anna di Torino: primo caso al mondo di parto dopo intervento neurochirurgico per condrosarcoma

Per la prima volta al mondo una donna di 36 anni ha da poco partorito il suo primo figlio, nonostante la gravidanza sia stata complicata dall’insorgenza di un condrosarcoma del clivus, una struttura ossea localizzata al centro della scatola cranica.
Come viene precisato nel comunicato stampa dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino, “il condrosarcoma è un tumore raro della cartilagine, che di solito colpisce le ossa lunghe. In gravidanza, fino ad oggi, sono stati descritti pochissimi casi, ma mai nessuno era localizzato nel cranio e per di più durante una gravidanza. Quando il tumore si sviluppa in tale sede può determinare la compressione di strutture nervose e vascolari adiacenti, causando sintomi aspecifici, quali cefalea, nausea, alterazioni della vista, fino a manifestazioni più gravi se il tumore diventa di grandi dimensioni“.

Nel caso seguito dall’équipe della professoressa Chiara Benedetto, direttrice della Ginecologia e Ostetricia universitaria 1 dell’Ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino, alcuni sintomi visivi, comparsi alla fine del terzo mese di gravidanza, hanno indotto il dottor Andrea Carosso, ginecologo curante, e il professor Luca Marozio, coordinatore della gestione delle gravidanze a rischio, ad avviare una serie di valutazioni che ha portato alla diagnosi di questo raro tumore.

La lesione di circa 1.5 cm, identificata mediante risonanza magnetica, si stava sviluppando in un’area del cranio nella quale iniziava a comprimere i nervi che controllano i movimenti oculari. L’intervento chirurgico era quindi l’unica opzione per poter ottenere un sollievo dai sintomi visivi e per ottenere una diagnosi precisa.
Il tumore è stato pertanto rimosso, nel quarto mese di gravidanza, grazie ad un delicato intervento neurochirurgico, effettuato presso l’ospedale Molinette di Torino dal dottor Francesco Zenga, responsabile della Chirurgia del Basicranio e Ipofisaria dello stesso ospedale, e dalla dottoressa Federica Penner, afferenti al Dipartimento di Neuroscienze della Città della Salute di Torino (diretto dal dottor Vincenzo Villari). L’assistenza anestesiologica è stata garantita dall’équipe del dottor Roberto Balagna. La procedura, effettuata con una tecnica mini-invasiva endoscopica, ha consentito, passando attraverso le narici, di arrivare fino al centro della scatola cranica, dove era presente il condrosarcoma. L’intervento è durato circa 3 ore“.

Il parto è avvenuto mediante taglio cesareo e il neonato era in ottime condizioni di salute. Entrambi, mamma e neonato sono già a casa e stanno bene. La neo mamma potrà ora completare il percorso di terapie necessarie alla cura di questo raro tumore. (fotografia di repertorio, generica di intervento chirurgico)

Tananai ricorda il primo Sanremo: “Mi capita ancora di non credere che tutto questo sia successo veramente”

A pochi giorni dall’arrivo del nuovo album “Calmocobra”, Tananai ripensa al suo esordio al Festival di Sanremo, in gara con “Sesso occasionale”, e a come si è sviluppata la sua carriera fino a oggi.

Con un lungo post, l’artista si è ritagliato un momento per ringraziare i suoi fan di tutto il supporto e l’affetto ricevuto in questi anni e che l’hanno portato dov’è arrivato ora: “Oggi per caso ho ritrovato questa foto risalente al mio primo Sanremo. Lo so che sembro il tipo fico qui, quello sicuro di se. La verità è che dentro stavo malissimo, era l’ultimo giorno lì e sentivo di avere buttato via l’unica chance che mi era stata data per farmi ascoltare da voi.È passato un po’ di tempo e mi capita ancora di non credere che tutto questo sia successo veramente. Questa settimana esce il mio secondo album, e prima di iniziare a spingerlo sui social come è giusto fare, volevo prendermi un secondo per ringraziarvi”, ha esordito.

E termina ringraziando tutti, soprattutto chi fa sacrifici per andare ai suoi concerti e sostenerlo con il proprio entusiasmo: “Grazie per i messaggi che mi scrivete dopo avere ascoltato le canzoni, grazie del tempo che mi dedicate quando uscite di casa col freddo per venire a un mio concerto, grazie per urlarmele addosso quando sono sul palco o in mezzo a voi oltre la transenna, vi sento tutti. Se c’è una cosa di cui sono certo, è che voglio invecchiare insieme. Grazie ancora”.

 

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Un post condiviso da Tananai (@tananaimusica)

Noto cuoco ravennate muore in un incidente stradale

Si chiamava Antonio Mazzetti il 58enne rimasto ucciso in un terribile incidente stradale accaduto nel pomeriggio di ieri, domenica 13 ottobre, intorno alle 17.15, sulla via Sant’Alberto, a Ravenna. In città era molto conosciuto poiché il 58enne era chef e titolare della Taverna di San Romualdo.

Come riportato dalla stampa locale, l’uomo stava viaggiando in sella alla sua moto quando, per cause incorso di accertamento, si è scontrato con un trattore. Terribile l’impatto, per Antonio Mazzetti non c’è stato purtroppo nulla da fare. Sul posto sono intervenuti il personale sanitario del 118, i Vigili del Fuoco e la Polizia Locale che dovrà ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.

Un week-end nero quello appena trascorso, sulle strade ravennati si sono registrati ben 4 incidenti mortali. (fotografia dal profilo Facebook di Antonio Mazzetti)

Cane cade in una vasca di contenimento: salvato dai Vigili del Fuoco

Disavventura a lieto fine per un cane che nella mattinata di ieri, domenica 13 ottobre, intorno alle 9.30, è caduto in una vasca di contenimento d’acque piovane. E’ accaduto in via Bussolengo a Sommacampagna, in provincia di Verona.

L’animale, un setter inglese, era a passeggio con il suo padrone, quando è scivolato all’interno della vasca, non riuscendo più a risalire.
In soccorso agli animali sono giunti i Vigili del Fuoco da Verona con un fuoristrada, un’autopompa e 5 operatori: i pompieri hanno tagliato la recinzione che delimitava la vasca per raggiungere e recuperare il povero cane che stava per annegare.

Portato in zona sicura, i Vigili del Fuoco lo hanno accudito e ripulito prima di riconsegnarlo al proprietario. Le operazioni di salvataggio si sono concluse intorno alle 10.40.

In moto si scontra con un’auto: morto 25enne

Si chiamava Paolo Cancian il 25enne deceduto in un tragico incidente stradale accaduto nella serata di venerdì scorso, 11 ottobre, intorno alle 19.15, a Sant’Agata Bolognese, al confine con la provincia modenese.

Il 25enne stava viaggiando in sella alla sua moto quando, per cause in corso di accertamento, si è scontrato con un’auto. Violento l’impatto, il giovane è stato sbalzato in un campo che costeggiava la carreggiata. Sin da subito le condizioni di Paolo Cancian sono apparse disperate: il personale sanitario del 118 giunto sul posto non ha potuto far altro che constatarne il decesso. Sotto choc ma illeso il conducente della vettura, un 37enne di San Giovanni in Persiceto, nel Bolognese. Sul luogo del tragico sinistro sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco e i Carabinieri che dovranno ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.

Paolo Cancian era originario di Portogruaro, nel Veneziano, ma si era trasferito da alcuni mesi a Modena per essere più vicino al lavoro, alla sede della Lamborghini dove era dipendente come project manager.

Serie C: pareggia l’Arezzo, vince la Pianese

I risultati di Serie C Girone B di domenica 13 ottobre:

Arezzo-Rimini 1-1
25′ Ogunseye (A), 55′ Longobardi (R)

50′ Boccadamo

Vis Pesaro-Pineto 1-1
20′ Bruzzaniti (P), 33′ Orellana (V)

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