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Marracash: annunciate le date live del 2021

Marracash ha annunciato le nuove date per il 2021, per i concerti previsti per quest’anno che sono stati posticipati a causa della pandemia. Per ora sono state annunciate tutte le date, mancano solo Bari e Verona ma, come rassicura l’artista, verranno annunciate molto presto.

Il tour partirà il 3 aprile da Jesolo e proseguirà con due live al Mediolanum Forum di Assago (MI). Continuerà poi a Catania, Napoli, Roma, Torino, Firenze, Bologna e terminerà con altri due appuntamenti il 3 e 4 maggio ad Assago.

Ecco le nuove date:
3 APRILE 2021 – PALA INVENT – JESOLO VE
7 APRILE 2021 – MEDIOLANUM FORUM – MILANO
8 APRILE 2021 – MEDIOLANUM FORUM – MILANO
11 APRILE 2021 – PALA CATANIA – CATANIA
14 APRILE 2021 – PALA PARTENOPE – NAPOLI
16 APRILE 2021 – PALAZZO DELLO SPORT – ROMA
19 APRILE 2021 – PALA ALPITOUR – TORINO
21 APRILE 2021 – NELSON MANDELA FORUM – FIRENZE
22 APRILE 2021 – UNIPOL ARENA – BOLOGNA
3 MAGGIO 2021 – MEDIOLANUM FORUM – MILANO
4 MAGGIO 2021 – MEDIOLANUM FORUM – MILANO

I biglietti già acquistati per le date del 2020 rimangono validi per le nuove date.

Alessandra Amoroso e Boomdabash di nuovo insieme per “Karaoke”

Alessandra Amoroso con i Boomdabash di nuovo insieme per una hit estiva. Dopo “Mambo Salentino” dell’anno scorso, il 12 giugno uscirà “Karaoke” e sarà disponibile in radio e in digital download, ora è già disponibile in presave. Il singolo è stato anticipato da un tease condiviso sui social dove Alessandra e i Boomdabash si incontrano dopo una serie di messaggi e danno vita alla nuova collaborazione.

E oggi Alessandra racconta sui social cosa rappresenta per lei questo nuovo singolo: “Quando ho sentito il brano per la prima volta un’emozione mi è esplosa dentro come una scintilla.
Come alla maggior parte di noi la pandemia mi ha dato e tolto tante cose, tra queste il mio decantato entusiasmo e le mie emozioni che sono state azzerate facendomi chiudere in me stessa…
La voglia dei Boomdabash di ritornare insieme a me a fare qualcosa di bello attraverso una delle cose che amo fare di più – cantare – mi ha ridonato entusiasmo e voglia di fare, speranza, forza, voglia di crederci…
Amicizia, valori, radici… è tutto racchiuso in KARAOKE!
Voglia di esserci e cambiare sperando in un futuro migliore!
Vi voglio davvero un gran bene… e che l’estate abbia inizio PER TUTTI!
Grazie a tutte le persone che hanno creduto in me, in noi!”

 

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Quando ho sentito il brano per la prima volta un’emozione mi è esplosa dentro come una scintilla. Come alla maggior parte di noi la pandemia mi ha dato e tolto tante cose, tra queste il mio decantato entusiasmo e le mie emozioni che sono state azzerate facendomi chiudere in me stessa… La voglia dei @boomdabash_official di ritornare insieme a me a fare qualcosa di bello attraverso una delle cose che amo fare di più – cantare – mi ha ridonato entusiasmo e voglia di fare, speranza, forza, voglia di crederci… Amicizia, valori, radici… è tutto racchiuso in KARAOKE! Voglia di esserci e cambiare sperando in un futuro migliore! Vi voglio davvero un gran bene… e che l’estate abbia inizio PER TUTTI! Grazie a tutte le persone che hanno creduto in me, in noi! Grazie a @federicabbateof, @alfredorapetti e @poetaurbano per averci regalato parole semplici ma efficaci! Con amore, Sandrina! #Karaoke – 12.06.2020

Un post condiviso da Alessandra Amoroso (@amorosoof) in data:

Johnny Deep canta Bob Dylan per il Covid-19 e Floyd

Nel giorno del suo 57° compleanno, Johnny Deep regala ai suoi fan una versione acustica a pianoforte di “The Time They Are A-Changin” di Bob Dylan con un video su Instagram. Con un lungo post Deep spiega come è nata la canzone di Dylan, scritta poco prima dell’omicidio di JFK e diventata simbolo del cambiamento, “la canzone di protesta più significativa, sbalorditiva e incredibilmente poetica, profetica che il mondo conoscerà mai” come scrive l’artista.

Secondo Deep si tratta di un brano perfetto per il momento in cui viviamo, tra il Covid-19 e le terribili immagini di George Floyd, che rimarranno per sempre impresse nella mente delle persone. In questo modo l’artista prende posizione sugli ultimi accadimenti negli Stati Uniti, che già aveva commentato duramente con un post precedente: “Non si può dare un senso a ciò che è senza senso. Quello che possiamo fare è promettere a noi stessi che il razzismo e l’ignoranza di cui è figlio la sua morte atroce non siano più un’opzione. Ci deve essere un cambiamento. Esigetelo”.

Prima di lasciarci alla sua versione di “The Time They Are A-Changin”, Deep scrive: “Prendiamoci un momento per ricordare l’eroe sacrificale George Floyd e guardare con speranza ai cambiamenti che la sua tragica morte causerà. E salutiamo il riluttante profeta Bob Dylan e il sogno di cambiamento che ha ispirato allora, ora e in seguito … Il suo impatto è quello di Shakespeare, Marlowe, Hunter Thompson, Marlon Brando, Woody Guthrie, William Blake, Picasso, Bach e Mozart. La canzone di Dylan deve essere tenuta vicino a te, IN TUTTI I TEMPI !!! Tutto l’amore e il rispetto”.

 

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Two months before the world was subjected to the shocking live coverage of the merciless, bloodthirsty and public daylight murder of JFK in Nov. 1963, Bob Dylan sat down to write a song… He had a particular idea in mind, which he recorded mere weeks before Kennedy’s tragic Assassination. Dylan had already achieved stratospheric acclaim from his treasure-producing workmanship and poetic abilities. He had already jacked up the bar of songwriting to an untouchable level. He also became a reluctant prophet, which can be quite an occupational hazard…Yet he remained himself while dodging all manner of con artists, bloodsuckers, angles, arrows, ignorance, injustices, and scrutinization of his life. His intentions remained pure. So he sat down and wrote the gold standard of protest songs, the seminal and most significant, mind boggling and staggeringly poetic, prophetic protest song the world will ever know: “The Times They Are A-Changin’”. Dylan’s song applies to Covid-19, it also, very strongly applies to the life altering image of George Floyd, forever seared to our brains… For me, it applies to the moment we are in, it applies to the moment they were in in 1963, it applies to everything before and everything since and everything that will be. I chose to perform this song live, for my friend @drbarbarasturm Covid benefit several weeks ago… I didn’t really know how to play it, but I figured I’d give it a shot, as it seemed to apply so well. And it applies now, more than ever. It was performed a couple of weeks before our collective paralysis was rendered complete by the images of our fellow human George Floyd being cruelly and brutally tortured to death on live TV. Let us take a moment to remember the sacrificial hero George Floyd and look with hope towards the changes that his tragic death will cause. And let’s salute the reluctant prophet Bob Dylan and the dream of change he inspired then, now, and onwards… His impact is that of Shakespeare, Marlowe, Hunter Thompson, Marlon Brando, Woody Guthrie, William Blake, Picasso, Bach and Mozart. Dylan’s song is to be kept near you, AT ALL TIMES!!! All love and respect, JD

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Hollywood riparte, ma niente baci e abbracci sul set e CGI per le scene di sesso

Il 12 giugno Hollywood riaprirà i set, ma con alcune regole precise per una ripartenza in sicurezza. La pandemia ha cambiato le nostre abitudini quotidiane, rivoluzionando il modo in cui ci relazioniamo con gli altri e stessa vale anche per l’industria del cinema, che ripartirà con una linea guida di 22 pagine, realizzata dall’associazione di categoria degli editori cinematografici. Il documento è stato sottoposto a Gavin Newson, governatore della California, e al suo collega di New York, Andrew Cuomo.

Le linee guida sono state presentate in contemporanea all’annuncio di “Mission Impossible: 7”, bloccato a fine febbraio, che riprenderà le riprese esterne a settembre.

Non ci saranno più baci sul set, abbracci, scene di massa o lotte corpo a corpo, verrà anche utilizzata la CGI (computer graphic) per le scene di sesso. Come si legge nelle raccomandazioni, l’obiettivo è di minimizzare i contatti ravvicinati tra gli attori con effetti speciali e cambiando un po’ i copioni. All’ingresso sul set verrà rilevata la temperatura, verranno utilizzate mascherine e visiere e ci si dovrà lavare spesso le mani, mentre i programmi TV continueranno a trasmettere senza un pubblico dal vivo. Addio ai buffet, il cibo sarà impachettato e le pause pranzo saranno scaglionate, inoltre il test del Covid-19 sarà una condizione contrattuale.

Alle star del cinema verranno impartite lezioni su come lavarsi le mani correttamente e, tra le nuove disposizioni, le audizioni avverranno dietro il plexiglass e ci saranno sempre dei medici presenti a ogni evento. Su ogni set ci sarà un commissario a cui sarà affidata la sorveglianza di tutti i protocolli, inclusa la disinfezione.

Addio a Pau Donés dei Jarabe de Palo

Si è spento oggi, 9 giugno, all’età di 53 anni Pau Donés, il cantante dei Jarabe de Palo. Purtroppo l’artista combatteva contro il cancro dal 2015 ed è venuto a mancare mentre si trovava a casa. A darne notizia è proprio la famiglia con un comunicato divulgato oggi, in cui ringrazia i medici e gli operatori sanitari che hanno supportato Pau fino all’ultimo momento: “La famiglia Dones Cirera comunica che Pau Dones è morto il giorno 9 giugno a seguito del cancro che gli era stato diagnosticato nell’agosto del 2015. Vogliamo ringraziare l’equipe medica e tutto il personale dell’Ospedale de la Vall di Hébron, l’ospedale Sant Joan Despí Moisès Broggi, l’Istituto Catalano di Oncologia e tutti coloro che hanno lavorato con dedizione in tutto questo tempo. Chiediamo il massimo rispetto della privacy in questo momento difficile”.

Il cantautore era nato a Montanuy (Huesca), l’11 ottobre 1966, ed è cresciuto a Barcellona. A 15 anni esordisce nel mondo della musica insieme al fratello Marc, nei gruppi gruppi J & Co. Band e Dentures e raggiunge il successo internazionale con gli Jarabe de Palo negli anni ’90. Anche in Italia ha avuto successo con “La Flaca” e “Depende” del 1998.

Negli anni ha collaborato con molti artisti italiani tra cui Jovanotti, Modà e Niccolò Fabi.

Rimini: il Covid-19 spegne gli annunci in spiaggia

Quest’anno sulle spiagge di Rimini non si ascolterà più la Publiphono, il servizio di annunci che accompagna l’estate in spiaggia dagli anni Settanta. Come riporta il Resto del Carlino, quest’anno non ci saranno le rituali trasmissioni delle 11 e delle 17 a causa del Covid-19, che ha azzerato gli incassi pubblicitari in questo periodo.

A sparire, insieme alle trasmissioni, saranno anche gli annunci di pubblica utilità, conosciuti da tutti i turisti, che come segnalano l’allontanamento di qualche bambino dal proprio ombrellone. Chi non ha mai sentito un annuncio del tipo: “si è perso il bambino con il costume rosso”? Grazie a questo servizio via megafono, in settant’anni i genitori hanno ritrovato 130mila bambini sulle spiagge di Rimini.

“Non sarà la fine ma solo un anno di pausa”, promette Ugo De Donato, il figlio dell’inventore servizio con l’idea di raccogliere una colletta per poter continuare a tener compagnia agli italiani anche nel 2020. “Siamo un pezzo della storia di Rimini”, dice.

Levante dice no ai concerti estivi

A differenza degli artisti della sua agenzia, come Diodato e Max Gazzè, Levante dice no ai concerti estivi con le norme di sicurezza predisposte dal governo: massimo 1.000 spettatori per eventi all’aperto, 200 per eventi al chiuso, purché sia garantita la distanza di sicurezza tra le persone di almeno un metro.

La cantautrice ha scelto di farsi da parte per il momento e lascia questo messaggio sui social:
“Non racconterò quello che già sapete di ciò che è stato per me il recente passato di questi mesi… l’ho mostrato in maniera più che esplicativa con un video, con le immagini, con la musica.
E’ arrivato il momento, però, di parlare di quelli che saranno per noi i mesi a venire. Le date estive.
La sacralità del palco, dove metto in scena ogni piccola e gigantesca parte di me, insieme a tutta la mia strepitosa crew, è intoccabile.
Il duro lavoro, la dedizione e la serietà con cui affrontiamo la musica e il live, oggi, non sembrano ritrovare la serenità, le garanzie e le condizioni per poter affrontare lo spettacolo.
La sensazione al momento parrebbe quella di navigare a vista.
E per il tour europeo, e per quello Italiano, prima che la vita facesse quello che sa fare meglio, ovvero sorprenderci (tristemente questa volta), avevamo pensato a un live muscolare, diverso dagli anfiteatri del 2019, un live in cui il coinvolgimento fisico di ogni spettatore presente fosse uno dei due elementi principali.
Per la sicurezza di tutti questa ipotesi non è fattibile.
Non è fattibile per me salire su un palco con il timore di poter, riunendo tante persone (con un limite numerico da spezzare il cuore), mettere in pericolo la salute di qualcuno.
Non è fattibile per me restituire al pubblico uno spettacolo nemmeno lontanamente all’altezza di ciò di cui siamo capaci. E’ grande il riguardo che ho per chi arriva sotto palco.
Oggi, come sempre, vincono l’animo e la determinazione personali e, parlando con tutta la band, si è deciso di non salire sul palco a tutti i costi.
E ci costa (!!!), sotto ogni punto di vista, rinunciare alle date dell’estate 2020 ma nessuno di noi ha intenzione di scendere al compromesso di uno spettacolo diverso, in cui dal palco, alla ricerca di un sorriso dietro ai volti mascherati siti a un metro di distanza tra loro, forzatamente si tenta un contatto impossibile.
Ci siamo lasciati il 23 novembre con un Forum stracolmo di gioia, non modificherò quel ricordo.
Nutro profondo rispetto per le scelte di tutti i miei colleghi, di chi ha deciso di suonare e di chi ha deciso di non farlo.
Ognuno ha delle motivazioni valide e di cui comprendo le scelte.
La mia scelta, oggi, è di aspettare.
La musica, amici miei, è fatta anche di pause.
Sempre accanto.
L.”
.

Levante fa sapere che tra pochissimo saranno disponibili tutte le informazioni sui biglietti e sulle date sospese o annullate su www.otrlive.it.

Immuni: ha preso il via la sperimentazione in quattro regioni, ma c’è chi si rifiuta di scaricarla

Parte la sperimentazione di Immuni e da ieri è operativa in Abruzzo, Marche, Liguria e Puglia e tra una settimana funzionerà in tutta Italia, ma c’è chi ha ancora delle perplessità. Nonostante si stata scaricata da 2 milioni di italiani, c’è chi non si è ancora convinto di scaricare l’app per contact tracing per paura che i propri dati non vengano trattati nel modo corretto. Domenico Arcuri, il commissario per l’emergenza, assicura che che l’unico titolare della protezione dei dati è il ministero della Salute, mentre la conservazione fisica è affidata a Sogei, società interamente partecipata dallo Stato. In ogni caso i dati rimarranno anonimi e verranno cancellati il 31 dicembre 2020. Il ministro sottolinea anche quanto sia utile l’app in questo momento di ripresa, per poter individuare e ridurre la possibilità di nascita di nuovi focolai improvvisi.

Da ieri l’app è utilizzabile anche su smartphone Huawei e Honor, ad esclusione dei modelli usciti dallo scorso autunno (Huawei Mate 30, P40, Serie Y, il pieghevole Mate Xs e Honor 9X Pro), ma si è già al lavoro per rendere compatibile l’app anche per questi dispositivi.

Come funziona l’app?

Immuni funziona senza seguire gli spostamenti e senza sapere l’identità della persona che lo installa sul proprio cellulare e di quelle con cui entra in contatto. Si tratta di una app gratuita e si può scaricare volontariamente, non accede alla rubrica dei contatti, non invia sms e non chiede il numero di telefono dell’utente per funzionare. Una volta in funzione utilizza solo il Bluetooth, scambiando codici temporanei casuali con altri dispositivi che l’hanno installata nel momento in cui entra in contatto con il segnale. Lo scambio è bidirezionale: ogni smartphone invia il proprio codice e riceve i codici degli smartphone nelle vicinanze, salvandoli nella propria memoria interna.

Quando un utente risulta posivito al Covid-19, può attivare attraverso l’app un meccanismo per cui vengono avvisati i possibili contatti, che potranno, per loro scelta, avvisare il proprio medico per iniziare il percorso assistenziale. Trovate tutte le informazioni sul sito immuni.italia.it e l’assistenza tecnica è attiva tutti i giorni dalle 7 alle 22, al numero verde nazionale 800912491.

Rimane comunque la regola del distanziamento sociale e il divieto di assembramento e, intanto, continua l’indagine sierologica della Croce Rossa, che è stata prorogata fino a fine giugno.

Stash diventa papà e ringrazia tutti i fan sulle note di “Non è vero”

All’annuncio in diretta durante la finale di Amici Speciali, Stash si è commosso insieme al pubblico a casa. La notizia è arrivata a sorpresa ed è stata proprio data da Maria De Filippi, che ha chiamato il leader dei The Kolors sul palco per dargli un regalo: “Come sapete lui ha deciso di rinunciare al suo posto di finalista, ma la settimana scorsa io vi ho detto che lui aveva fatto una cosa bellissima, un inno alla vita”. Nel mentre veniva proiettata una clip con l’ecografia della fidanzata di Stash: “Questo filmato mi è arrivato la settimana scorsa, come potete vedere: Stash diventerà papà”.

Ora arrivano i ringraziamenti del cantante per tutti i messaggi ricevuti in questi giorni: “Volevo ringraziarvi tantissimo per tutti i messaggi, per la vicinanza, per il calore che mi state mostrando in questo momento così importante della mia vita”. Il video ha però anche un altro scopo: ringraziare per il supporto al brano “Non è Vero”, l’ultimo singolo pubblicato dai The Kolors che ci accompagnerà per tutta l’estate.

Sanremo 2021: iniziano i lavori in attesa dell’ufficialità

Non c’è ancora nessuna ufficialità da parte della Rai e sono passati mesi dalla chiacchierata di Amadeus in diretta a “Domenica In”, dove il conduttore ammetteva di essere aperto a un Sanremo bis a Mara Venier. Ora però sembra che siano iniziati i primi lavori.

Questa mattina, Lucio Presta, il manager di Amadeus, ha postato una foto sul proprio profilo Instagram, in cui si può vedere il conduttore al lavoro con il regista Stefano Vicario e lo scenografo Gaetano Castelli, che hanno già lavorato per Sanremo 2020. E se ancora c’era qualche dubbio, il commento parla da sé: “Studio scenografia Festival 2021, Castelli-Amadeus-Vicario via verso nuove avventure” con tanto di tag allo stesso Coletta.

Sembra ormai certo che vedremo un Amadeus-Fiorello bis sul palco dell’Ariston il prossimo anno, soprattutto dopo aver visto tutti i botta e risposta a tema Sanremo tra i due amici sui social. Non ci resta che attendere l’ufficialità da parte della Rai.

 

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Studio scenografia Festival 2021, Castelli- Amadeus-Vicario Via verso nuove avventure @raiuno @stefanocoletta

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Marracash: annunciate le date live del 2021

Marracash ha annunciato le nuove date per il 2021, per i concerti previsti per quest’anno che sono stati posticipati a causa della pandemia. Per ora sono state annunciate tutte le date, mancano solo Bari e Verona ma, come rassicura l’artista, verranno annunciate molto presto.

Il tour partirà il 3 aprile da Jesolo e proseguirà con due live al Mediolanum Forum di Assago (MI). Continuerà poi a Catania, Napoli, Roma, Torino, Firenze, Bologna e terminerà con altri due appuntamenti il 3 e 4 maggio ad Assago.

Ecco le nuove date:
3 APRILE 2021 – PALA INVENT – JESOLO VE
7 APRILE 2021 – MEDIOLANUM FORUM – MILANO
8 APRILE 2021 – MEDIOLANUM FORUM – MILANO
11 APRILE 2021 – PALA CATANIA – CATANIA
14 APRILE 2021 – PALA PARTENOPE – NAPOLI
16 APRILE 2021 – PALAZZO DELLO SPORT – ROMA
19 APRILE 2021 – PALA ALPITOUR – TORINO
21 APRILE 2021 – NELSON MANDELA FORUM – FIRENZE
22 APRILE 2021 – UNIPOL ARENA – BOLOGNA
3 MAGGIO 2021 – MEDIOLANUM FORUM – MILANO
4 MAGGIO 2021 – MEDIOLANUM FORUM – MILANO

I biglietti già acquistati per le date del 2020 rimangono validi per le nuove date.

Alessandra Amoroso e Boomdabash di nuovo insieme per “Karaoke”

Alessandra Amoroso con i Boomdabash di nuovo insieme per una hit estiva. Dopo “Mambo Salentino” dell’anno scorso, il 12 giugno uscirà “Karaoke” e sarà disponibile in radio e in digital download, ora è già disponibile in presave. Il singolo è stato anticipato da un tease condiviso sui social dove Alessandra e i Boomdabash si incontrano dopo una serie di messaggi e danno vita alla nuova collaborazione.

E oggi Alessandra racconta sui social cosa rappresenta per lei questo nuovo singolo: “Quando ho sentito il brano per la prima volta un’emozione mi è esplosa dentro come una scintilla.
Come alla maggior parte di noi la pandemia mi ha dato e tolto tante cose, tra queste il mio decantato entusiasmo e le mie emozioni che sono state azzerate facendomi chiudere in me stessa…
La voglia dei Boomdabash di ritornare insieme a me a fare qualcosa di bello attraverso una delle cose che amo fare di più – cantare – mi ha ridonato entusiasmo e voglia di fare, speranza, forza, voglia di crederci…
Amicizia, valori, radici… è tutto racchiuso in KARAOKE!
Voglia di esserci e cambiare sperando in un futuro migliore!
Vi voglio davvero un gran bene… e che l’estate abbia inizio PER TUTTI!
Grazie a tutte le persone che hanno creduto in me, in noi!”

 

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Quando ho sentito il brano per la prima volta un’emozione mi è esplosa dentro come una scintilla. Come alla maggior parte di noi la pandemia mi ha dato e tolto tante cose, tra queste il mio decantato entusiasmo e le mie emozioni che sono state azzerate facendomi chiudere in me stessa… La voglia dei @boomdabash_official di ritornare insieme a me a fare qualcosa di bello attraverso una delle cose che amo fare di più – cantare – mi ha ridonato entusiasmo e voglia di fare, speranza, forza, voglia di crederci… Amicizia, valori, radici… è tutto racchiuso in KARAOKE! Voglia di esserci e cambiare sperando in un futuro migliore! Vi voglio davvero un gran bene… e che l’estate abbia inizio PER TUTTI! Grazie a tutte le persone che hanno creduto in me, in noi! Grazie a @federicabbateof, @alfredorapetti e @poetaurbano per averci regalato parole semplici ma efficaci! Con amore, Sandrina! #Karaoke – 12.06.2020

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Johnny Deep canta Bob Dylan per il Covid-19 e Floyd

Nel giorno del suo 57° compleanno, Johnny Deep regala ai suoi fan una versione acustica a pianoforte di “The Time They Are A-Changin” di Bob Dylan con un video su Instagram. Con un lungo post Deep spiega come è nata la canzone di Dylan, scritta poco prima dell’omicidio di JFK e diventata simbolo del cambiamento, “la canzone di protesta più significativa, sbalorditiva e incredibilmente poetica, profetica che il mondo conoscerà mai” come scrive l’artista.

Secondo Deep si tratta di un brano perfetto per il momento in cui viviamo, tra il Covid-19 e le terribili immagini di George Floyd, che rimarranno per sempre impresse nella mente delle persone. In questo modo l’artista prende posizione sugli ultimi accadimenti negli Stati Uniti, che già aveva commentato duramente con un post precedente: “Non si può dare un senso a ciò che è senza senso. Quello che possiamo fare è promettere a noi stessi che il razzismo e l’ignoranza di cui è figlio la sua morte atroce non siano più un’opzione. Ci deve essere un cambiamento. Esigetelo”.

Prima di lasciarci alla sua versione di “The Time They Are A-Changin”, Deep scrive: “Prendiamoci un momento per ricordare l’eroe sacrificale George Floyd e guardare con speranza ai cambiamenti che la sua tragica morte causerà. E salutiamo il riluttante profeta Bob Dylan e il sogno di cambiamento che ha ispirato allora, ora e in seguito … Il suo impatto è quello di Shakespeare, Marlowe, Hunter Thompson, Marlon Brando, Woody Guthrie, William Blake, Picasso, Bach e Mozart. La canzone di Dylan deve essere tenuta vicino a te, IN TUTTI I TEMPI !!! Tutto l’amore e il rispetto”.

 

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Two months before the world was subjected to the shocking live coverage of the merciless, bloodthirsty and public daylight murder of JFK in Nov. 1963, Bob Dylan sat down to write a song… He had a particular idea in mind, which he recorded mere weeks before Kennedy’s tragic Assassination. Dylan had already achieved stratospheric acclaim from his treasure-producing workmanship and poetic abilities. He had already jacked up the bar of songwriting to an untouchable level. He also became a reluctant prophet, which can be quite an occupational hazard…Yet he remained himself while dodging all manner of con artists, bloodsuckers, angles, arrows, ignorance, injustices, and scrutinization of his life. His intentions remained pure. So he sat down and wrote the gold standard of protest songs, the seminal and most significant, mind boggling and staggeringly poetic, prophetic protest song the world will ever know: “The Times They Are A-Changin’”. Dylan’s song applies to Covid-19, it also, very strongly applies to the life altering image of George Floyd, forever seared to our brains… For me, it applies to the moment we are in, it applies to the moment they were in in 1963, it applies to everything before and everything since and everything that will be. I chose to perform this song live, for my friend @drbarbarasturm Covid benefit several weeks ago… I didn’t really know how to play it, but I figured I’d give it a shot, as it seemed to apply so well. And it applies now, more than ever. It was performed a couple of weeks before our collective paralysis was rendered complete by the images of our fellow human George Floyd being cruelly and brutally tortured to death on live TV. Let us take a moment to remember the sacrificial hero George Floyd and look with hope towards the changes that his tragic death will cause. And let’s salute the reluctant prophet Bob Dylan and the dream of change he inspired then, now, and onwards… His impact is that of Shakespeare, Marlowe, Hunter Thompson, Marlon Brando, Woody Guthrie, William Blake, Picasso, Bach and Mozart. Dylan’s song is to be kept near you, AT ALL TIMES!!! All love and respect, JD

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Hollywood riparte, ma niente baci e abbracci sul set e CGI per le scene di sesso

Il 12 giugno Hollywood riaprirà i set, ma con alcune regole precise per una ripartenza in sicurezza. La pandemia ha cambiato le nostre abitudini quotidiane, rivoluzionando il modo in cui ci relazioniamo con gli altri e stessa vale anche per l’industria del cinema, che ripartirà con una linea guida di 22 pagine, realizzata dall’associazione di categoria degli editori cinematografici. Il documento è stato sottoposto a Gavin Newson, governatore della California, e al suo collega di New York, Andrew Cuomo.

Le linee guida sono state presentate in contemporanea all’annuncio di “Mission Impossible: 7”, bloccato a fine febbraio, che riprenderà le riprese esterne a settembre.

Non ci saranno più baci sul set, abbracci, scene di massa o lotte corpo a corpo, verrà anche utilizzata la CGI (computer graphic) per le scene di sesso. Come si legge nelle raccomandazioni, l’obiettivo è di minimizzare i contatti ravvicinati tra gli attori con effetti speciali e cambiando un po’ i copioni. All’ingresso sul set verrà rilevata la temperatura, verranno utilizzate mascherine e visiere e ci si dovrà lavare spesso le mani, mentre i programmi TV continueranno a trasmettere senza un pubblico dal vivo. Addio ai buffet, il cibo sarà impachettato e le pause pranzo saranno scaglionate, inoltre il test del Covid-19 sarà una condizione contrattuale.

Alle star del cinema verranno impartite lezioni su come lavarsi le mani correttamente e, tra le nuove disposizioni, le audizioni avverranno dietro il plexiglass e ci saranno sempre dei medici presenti a ogni evento. Su ogni set ci sarà un commissario a cui sarà affidata la sorveglianza di tutti i protocolli, inclusa la disinfezione.

Addio a Pau Donés dei Jarabe de Palo

Si è spento oggi, 9 giugno, all’età di 53 anni Pau Donés, il cantante dei Jarabe de Palo. Purtroppo l’artista combatteva contro il cancro dal 2015 ed è venuto a mancare mentre si trovava a casa. A darne notizia è proprio la famiglia con un comunicato divulgato oggi, in cui ringrazia i medici e gli operatori sanitari che hanno supportato Pau fino all’ultimo momento: “La famiglia Dones Cirera comunica che Pau Dones è morto il giorno 9 giugno a seguito del cancro che gli era stato diagnosticato nell’agosto del 2015. Vogliamo ringraziare l’equipe medica e tutto il personale dell’Ospedale de la Vall di Hébron, l’ospedale Sant Joan Despí Moisès Broggi, l’Istituto Catalano di Oncologia e tutti coloro che hanno lavorato con dedizione in tutto questo tempo. Chiediamo il massimo rispetto della privacy in questo momento difficile”.

Il cantautore era nato a Montanuy (Huesca), l’11 ottobre 1966, ed è cresciuto a Barcellona. A 15 anni esordisce nel mondo della musica insieme al fratello Marc, nei gruppi gruppi J & Co. Band e Dentures e raggiunge il successo internazionale con gli Jarabe de Palo negli anni ’90. Anche in Italia ha avuto successo con “La Flaca” e “Depende” del 1998.

Negli anni ha collaborato con molti artisti italiani tra cui Jovanotti, Modà e Niccolò Fabi.

Rimini: il Covid-19 spegne gli annunci in spiaggia

Quest’anno sulle spiagge di Rimini non si ascolterà più la Publiphono, il servizio di annunci che accompagna l’estate in spiaggia dagli anni Settanta. Come riporta il Resto del Carlino, quest’anno non ci saranno le rituali trasmissioni delle 11 e delle 17 a causa del Covid-19, che ha azzerato gli incassi pubblicitari in questo periodo.

A sparire, insieme alle trasmissioni, saranno anche gli annunci di pubblica utilità, conosciuti da tutti i turisti, che come segnalano l’allontanamento di qualche bambino dal proprio ombrellone. Chi non ha mai sentito un annuncio del tipo: “si è perso il bambino con il costume rosso”? Grazie a questo servizio via megafono, in settant’anni i genitori hanno ritrovato 130mila bambini sulle spiagge di Rimini.

“Non sarà la fine ma solo un anno di pausa”, promette Ugo De Donato, il figlio dell’inventore servizio con l’idea di raccogliere una colletta per poter continuare a tener compagnia agli italiani anche nel 2020. “Siamo un pezzo della storia di Rimini”, dice.

Levante dice no ai concerti estivi

A differenza degli artisti della sua agenzia, come Diodato e Max Gazzè, Levante dice no ai concerti estivi con le norme di sicurezza predisposte dal governo: massimo 1.000 spettatori per eventi all’aperto, 200 per eventi al chiuso, purché sia garantita la distanza di sicurezza tra le persone di almeno un metro.

La cantautrice ha scelto di farsi da parte per il momento e lascia questo messaggio sui social:
“Non racconterò quello che già sapete di ciò che è stato per me il recente passato di questi mesi… l’ho mostrato in maniera più che esplicativa con un video, con le immagini, con la musica.
E’ arrivato il momento, però, di parlare di quelli che saranno per noi i mesi a venire. Le date estive.
La sacralità del palco, dove metto in scena ogni piccola e gigantesca parte di me, insieme a tutta la mia strepitosa crew, è intoccabile.
Il duro lavoro, la dedizione e la serietà con cui affrontiamo la musica e il live, oggi, non sembrano ritrovare la serenità, le garanzie e le condizioni per poter affrontare lo spettacolo.
La sensazione al momento parrebbe quella di navigare a vista.
E per il tour europeo, e per quello Italiano, prima che la vita facesse quello che sa fare meglio, ovvero sorprenderci (tristemente questa volta), avevamo pensato a un live muscolare, diverso dagli anfiteatri del 2019, un live in cui il coinvolgimento fisico di ogni spettatore presente fosse uno dei due elementi principali.
Per la sicurezza di tutti questa ipotesi non è fattibile.
Non è fattibile per me salire su un palco con il timore di poter, riunendo tante persone (con un limite numerico da spezzare il cuore), mettere in pericolo la salute di qualcuno.
Non è fattibile per me restituire al pubblico uno spettacolo nemmeno lontanamente all’altezza di ciò di cui siamo capaci. E’ grande il riguardo che ho per chi arriva sotto palco.
Oggi, come sempre, vincono l’animo e la determinazione personali e, parlando con tutta la band, si è deciso di non salire sul palco a tutti i costi.
E ci costa (!!!), sotto ogni punto di vista, rinunciare alle date dell’estate 2020 ma nessuno di noi ha intenzione di scendere al compromesso di uno spettacolo diverso, in cui dal palco, alla ricerca di un sorriso dietro ai volti mascherati siti a un metro di distanza tra loro, forzatamente si tenta un contatto impossibile.
Ci siamo lasciati il 23 novembre con un Forum stracolmo di gioia, non modificherò quel ricordo.
Nutro profondo rispetto per le scelte di tutti i miei colleghi, di chi ha deciso di suonare e di chi ha deciso di non farlo.
Ognuno ha delle motivazioni valide e di cui comprendo le scelte.
La mia scelta, oggi, è di aspettare.
La musica, amici miei, è fatta anche di pause.
Sempre accanto.
L.”
.

Levante fa sapere che tra pochissimo saranno disponibili tutte le informazioni sui biglietti e sulle date sospese o annullate su www.otrlive.it.

Immuni: ha preso il via la sperimentazione in quattro regioni, ma c’è chi si rifiuta di scaricarla

Parte la sperimentazione di Immuni e da ieri è operativa in Abruzzo, Marche, Liguria e Puglia e tra una settimana funzionerà in tutta Italia, ma c’è chi ha ancora delle perplessità. Nonostante si stata scaricata da 2 milioni di italiani, c’è chi non si è ancora convinto di scaricare l’app per contact tracing per paura che i propri dati non vengano trattati nel modo corretto. Domenico Arcuri, il commissario per l’emergenza, assicura che che l’unico titolare della protezione dei dati è il ministero della Salute, mentre la conservazione fisica è affidata a Sogei, società interamente partecipata dallo Stato. In ogni caso i dati rimarranno anonimi e verranno cancellati il 31 dicembre 2020. Il ministro sottolinea anche quanto sia utile l’app in questo momento di ripresa, per poter individuare e ridurre la possibilità di nascita di nuovi focolai improvvisi.

Da ieri l’app è utilizzabile anche su smartphone Huawei e Honor, ad esclusione dei modelli usciti dallo scorso autunno (Huawei Mate 30, P40, Serie Y, il pieghevole Mate Xs e Honor 9X Pro), ma si è già al lavoro per rendere compatibile l’app anche per questi dispositivi.

Come funziona l’app?

Immuni funziona senza seguire gli spostamenti e senza sapere l’identità della persona che lo installa sul proprio cellulare e di quelle con cui entra in contatto. Si tratta di una app gratuita e si può scaricare volontariamente, non accede alla rubrica dei contatti, non invia sms e non chiede il numero di telefono dell’utente per funzionare. Una volta in funzione utilizza solo il Bluetooth, scambiando codici temporanei casuali con altri dispositivi che l’hanno installata nel momento in cui entra in contatto con il segnale. Lo scambio è bidirezionale: ogni smartphone invia il proprio codice e riceve i codici degli smartphone nelle vicinanze, salvandoli nella propria memoria interna.

Quando un utente risulta posivito al Covid-19, può attivare attraverso l’app un meccanismo per cui vengono avvisati i possibili contatti, che potranno, per loro scelta, avvisare il proprio medico per iniziare il percorso assistenziale. Trovate tutte le informazioni sul sito immuni.italia.it e l’assistenza tecnica è attiva tutti i giorni dalle 7 alle 22, al numero verde nazionale 800912491.

Rimane comunque la regola del distanziamento sociale e il divieto di assembramento e, intanto, continua l’indagine sierologica della Croce Rossa, che è stata prorogata fino a fine giugno.

Stash diventa papà e ringrazia tutti i fan sulle note di “Non è vero”

All’annuncio in diretta durante la finale di Amici Speciali, Stash si è commosso insieme al pubblico a casa. La notizia è arrivata a sorpresa ed è stata proprio data da Maria De Filippi, che ha chiamato il leader dei The Kolors sul palco per dargli un regalo: “Come sapete lui ha deciso di rinunciare al suo posto di finalista, ma la settimana scorsa io vi ho detto che lui aveva fatto una cosa bellissima, un inno alla vita”. Nel mentre veniva proiettata una clip con l’ecografia della fidanzata di Stash: “Questo filmato mi è arrivato la settimana scorsa, come potete vedere: Stash diventerà papà”.

Ora arrivano i ringraziamenti del cantante per tutti i messaggi ricevuti in questi giorni: “Volevo ringraziarvi tantissimo per tutti i messaggi, per la vicinanza, per il calore che mi state mostrando in questo momento così importante della mia vita”. Il video ha però anche un altro scopo: ringraziare per il supporto al brano “Non è Vero”, l’ultimo singolo pubblicato dai The Kolors che ci accompagnerà per tutta l’estate.

Sanremo 2021: iniziano i lavori in attesa dell’ufficialità

Non c’è ancora nessuna ufficialità da parte della Rai e sono passati mesi dalla chiacchierata di Amadeus in diretta a “Domenica In”, dove il conduttore ammetteva di essere aperto a un Sanremo bis a Mara Venier. Ora però sembra che siano iniziati i primi lavori.

Questa mattina, Lucio Presta, il manager di Amadeus, ha postato una foto sul proprio profilo Instagram, in cui si può vedere il conduttore al lavoro con il regista Stefano Vicario e lo scenografo Gaetano Castelli, che hanno già lavorato per Sanremo 2020. E se ancora c’era qualche dubbio, il commento parla da sé: “Studio scenografia Festival 2021, Castelli-Amadeus-Vicario via verso nuove avventure” con tanto di tag allo stesso Coletta.

Sembra ormai certo che vedremo un Amadeus-Fiorello bis sul palco dell’Ariston il prossimo anno, soprattutto dopo aver visto tutti i botta e risposta a tema Sanremo tra i due amici sui social. Non ci resta che attendere l’ufficialità da parte della Rai.

 

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Studio scenografia Festival 2021, Castelli- Amadeus-Vicario Via verso nuove avventure @raiuno @stefanocoletta

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