Home Blog Pagina 1688

Coronavirus, è ufficiale: tutti i pazienti sviluppano anticorpi

Tutti i pazienti affetti da Covid-19 svilupperebbero, in quota variabile, gli anticorpi alla malattia.

A rivelarlo è via Twitter Roberto Burioni uno dei virologi più conosciuti del nostro paese, secondo Burioni “seppure in quantità variabili i pazienti guariti da Covid-19 producono anticorpi contro il virus. Questo è bene perché rende affidabile la diagnosi sierologica e, se gli anticorpi fossero proteggenti, promette bene per l’immunità”

Ad alimentare poi la positività circa questo notizia c’è poi anche Guido Silvestri, che ad Atlanta guida uno dei laboratori di ricerca più avanzati di Microbiologia e immunologia.

Secondo Silvestri la notizia è una “megapillola di ottimismo”, assicurando che questa è la notizia più bella da quando è scoppiata la pandemia.

Secondo Silvestri lo studio cinese conferma che “il nostro sistema immunitario monta una risposta di anticorpi contro il virus, risposta che con tutta probabilità, basandosi sui precedenti di Sars-1 e Mers, protegge dalla reinfezione o almeno dal ritorno della malattia. Non possiamo sapere quanto dura questa risposta ma i precedenti con virus simili suggeriscono che dovrebbe durare almeno 12-24 mesi”.

In definitiva i pazienti covid-19 grazie agli anticorpi sviluppati dovrebbero non ammalarsi più per lungo tempo, la notizia poi apre la strada ad ulteriori scoperte circa il vaccino o cure possibili.

Insomma questa notizia sembrerebbe davvero, come dice Silvestri, una megapillola di ottimismo!

(SIMONE RUSCETTA)

App Immuni: nessuna conseguenza per chi non la userà

Nessuna conseguenza per i cittadini che non utilizzeranno la App IMMUNI: questa una delle decisioni prese dal consiglio dei ministri finito subito dopo la mezzanotte del 30 aprile.

La  app Immuni dovrebbe contribuire, secondo il progetto del Governo, a frenare la diffusione del contagio nella fase due attraverso la mappatura dei contatti con positivi.

Secondo il testo del provvedimento è previsto che gli utenti della app “ricevano, prima che sia attivata l’applicazione, informazioni chiare e trasparenti per raggiungere una piena consapevolezza, in particolare, sulle finalità e sulle operazioni di trattamento”.

Il provvedimento fornisce anche dettagli sul trattamento dei dati che sarà “effettuato per il tracciamento dei contatti e basato sui dati di prossimità dei dispositivi, resi anonimi o associati a un codice identificativo temporaneo. E’ poi esclusa in ogni caso la geolocalizzazione dei singoli utenti”.

Insomma nessuna invasione della privacy o controllo da parte del Governo sugli spostamenti o sulla abitudini dei cittadini, grazie a tre caratteristiche principali:

  • i contatti saranno tracciati solo con il bluetooth e saranno adottate misure per dissociare un eventuale indirizzo Ip dal possessore del cellulare;
  • la app viene realizzata esclusivamente con infrastrutture localizzate sul territorio nazionale e gestite da amministrazioni o enti pubblici o in controllo pubblico, quindi nulla in mano ai privati;
  • il database verrà cancellato alla fine dell’emergenza Covid;

Altro aspetto fondamentale è che non ci sarà poi nessuna conseguenza se si decide di non utilizzare la app ed è “assicurato il rispetto del principio di parità di trattamento”.

Il problema da risolvere resta quello dei tempi: la consegna finale della app è prevista per la fine di maggio.

Ci sono poi molte persone che lamentano un’invasione della privacy, ma non siamo forse noi i primi a vendere ogni giorno la nostra privacy ai giganti del web in cambio dell’accesso ai social network, della facilità nello shopping on-line ed altro ancora?

(SIMONE RUSCETTA)

Club Connecting: tutte le discoteche italiane unite per un grande evento musicale in streaming

Il 1° maggio 2020, nel giorno della Festa dei Lavoratori, le realtà musicali italiane si uniranno per realizzare un evento in streaming che, nonostante l’emergenza legata al CoronaVirus e le misure di distanziamento sociale, trasformi la musica nella protagonista della giornata, offrendo un momento di socialità, festa e condivisione.

“Club Connecting” si propone come un movimento che non vuole arrendersi al silenzio imposto dall’emergenza in un giorno che tradizionalmente sarebbe di festa, consacrato alla musica e all’aggregazione. Per questa ragione, il 1°maggio 2020 alle ore 21, dalla pagina Facebook “Nostalgia 90” prenderà il via una diretta social a cui prenderanno parte contemporaneamente circa un centinaio di realtà del clubbing italiano. L’operazione si tradurrà in due ore di dj-set in co-streaming: una pista da ballo virtuale senza limiti che unirà tutti coloro che vorranno condividere un momento di spensieratezza e divertimento, utilizzando come filo rosso l’hashtag #UnitiNellaDisco. In console per il singolare evento ci sarà DJ Cerla, storico componente dei Floorfilla, gruppo artistico che ha segnato la scena musicale degli anni ‘90 .

L’evento virtuale realizzato da Nostalgia 90, General Sound, e Xpress pr, in collaborazione con circa cento locali italiani, si prefigge anche l’obbiettivo, tra gli altri, di dare voce a tutti gli addetti ai lavori del settore musicale e del clubbing italiano, che oggi più che mai vivono un momento di grande incertezza ma si augurano di tornare il prima possibile a creare occasioni di aggregazione e divertimento.

De Niro e “We Are One”: il mega progetto che unisce i festival

Un mega evento online in grado di raccogliere tutti i festival cinematografici, i registi e gli attori più importanti del mondo. Questo è il nuovo progetto di Robert De Niro.

Possiamo rinunciare (temporaneamente) alla libertà ed agli eventi ma non al cinema, alla musica, al bisogno di vivere la cultura e il divertimento: questo è un pò il senso dei tanti appuntamenti on-line che stanno proliferando in ogni parte del mondo.

E sul cinema il progetto più nuovo arriva proprio da un mostro sacro: Robert De Niro.

L’attore italo-americano ha radunato attorno a se i principali festival del cinema al mondo: la Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, il Festival di Cannes, di Berlino, il Tribeca Film Festival, il Toronto International Film Festival, Sundance Film Festival e tanti altri dando vita all’incredibile progetto “We are One, a global film festival

Dal 29 maggio al 7 giugno pubblico potrà assistere da casa in modo completamente gratuito a tutte quelle programmazioni purtroppo saltate a causa della pandemia di Covid-19: film, corti, documentari e tavole rotonde previste. Ci si aspetta ovviamente che i film di maggior richiamo rimarranno esclusi da questa programmazione, con la speranza di poterli vedere presto al cinema.

Robert de Niro non è nuovo ad iniziative del genere: proprio al suo genio è dovuta la creazione di un importante festival cinematografico, il Tribeca Film Festival, in scena a New York dal 2003.

Insomma, con la speranza di poter essere tornati il più liberi possibili (sempre nel rispetto delle regole), dal 29 maggio al 7 giugno ci attende on-line un’autentica scorpacciata di magnifico cinema!

(SIMONE RUSCETTA)

Cantante sanzionato per essere andato a recuperare degli strumenti: “fare il musicista non è un lavoro”

E’ successo il 28 aprile a Santarcangelo di Romagna (RN). I carabinieri hanno fermato il cantante dei Ponzio Pilates, band romagnola che ha partecipato ad Italia’s Got Talent, per un controllo. Quando l’uomo ha detto di esser uscito per recuperare i propri strumenti musicali dal magazzino, per poter far delle dirette streaming, si è sentito rispondere che “questa non è una vera necessità di lavoro, in quanto il musicista lo si può fare per hobby” e ha ricevuto una sanzione, come riporta Repubblica.

Sul verbale, che il cantante non ha voluto firmare, viene contestata la violazione del decreto in quanto spostamento in “assenza di comprovate esigenze lavorative”, con sanzione maggiorata in quanto avvenuta mediante automobile. I carabinieri di Viserba non si sono lasciati convincere dai video, le foto e gli articoli sul cellulare del cantante, che dimostravano la sua professione e la sua partecipazione al programma televisivo di Sky.

Il cantante dei Ponzio Pilates si definisce indignato e si vergogna di vivere in un paese dove le forze dell’ordine possano affermare che quello dell’artista non è un lavoro riconosciuto.

Vaccino coronavirus: entro maggio cominciano le sperimentazioni sull’uomo

Entro maggio cominceranno le prime sperimentazioni del vaccino italo-inglese contro il corona virus sugli esseri umani.

Sono queste le notizie che stanno circolando nelle ultime ore: secondo il Jenner Institute della Oxford University è stato messo a punto in collaborazione con l’azienda Advent-Irbm di Pomezia un vaccino che viene considerato efficace contro il Covid-19.

Il vaccino italo-inglese, dopo che i risultati della sperimentazione sulle scimmie sono stati definiti incoraggianti,  dovrebbe essere testato attraverso test clinici su 6mila persone entro la fine di maggio.

Mentre solitamente i processi di validazione dei nuovi vaccini possono durare anni e quelli di nuovi farmaci a volte decenni in questo caso la comunità scientifica mondiale ha chiesto ed ottenuto procedure di verifica più snelle e veloci, nella speranza di debellare la malattia nel più breve tempo possibile.

L’azienda italiana, che è partner nello sviluppo del vaccino, ha fatto sapere che la Oxford University e lo Jenner Institute hanno stretto un accordo con la multinazionale inglese AstraZeneca per accelerare ulteriormente le fasi della sperimentazione.

Secondo quest’accordo AstraZeneca sarà responsabile dello sviluppo, della produzione e distribuzione del vaccino in tutto il mondo ed è stato annunciato su questo progetto un modello no profit per tutta la durata della pandemia: ovvero l’azienda rinuncerà ad ogni profitto.

La Coalition for Epidemic Praparedness Innovations, l’organizzazione che sta finanziando oltre nove diversi progetti di vaccino contro il coronavirus in tutto il mondo, ha dichiarato di sperare in un risultato positivo entro la fine di quest’anno.

Insomma, mentre rispettiamo le distanze e le procedure di sicurezza, ci uniamo alla speranza della comunità scientifica di tutto il mondo!

(SIMONE RUSCETTA)

WhatsApp: 8 persone nella chat di gruppo con la nuova versione

L’ultima versione di Whatsapp permette finalmente le chiamate vocali e le videochiamate di gruppo fino ad 8 persone contemporaneamente. Vediamo com’è possibile.

Sappiamo bene che le app dei nostri smartphone, accessori indispensabili in tempo di pandemia, vengono costantemente aggiornate e questo aggiornamento è davvero interessante.

In questo momento in cui non è possibile incontrare fisicamente amici o parenti anche i rituali più semplici, quelli che ci apparivano scontati e banali come l’aperitivo con i nostri cari o una serata in gruppo si sono adeguati ai tempi che stiamo vivendo.

L’aperitivo in videochat o la chiamata di gruppo sono diventate nuove abitudini per centinaia di milioni di persone in ogni parte del mondo grazie ad applicazioni come WhatsApp, Skype, Zoom e decine di altre ancora.

Tuttavia uno dei limiti principali di Whatsapp, la app di messaggistica più usata nel nostro paese, era proprio il fatto di non consentire le videochiamate per gruppi superiori alle 4 persone.

Ora con la nuova versione il problema è risolto: con il nuovo aggiornamento è possibile infatti fare una chiamata di gruppo (audio o video) fino ad 8 persone contemporaneamente.

La procedura è la solita: si attiva la prima video chiamata poi con il pulsante “+” in alto a destra si aggiungono nuovi partecipanti.

L’unico requisito per poter effettuare chiamate audio o video oltre 4 partecipanti è che ognuno di essi abbia installato l’ultimo aggiornamento della app.

Insomma, da oggi i nostri video aperitivi potranno essere ancora più coinvolgenti!

(SIMONE RUSCETTA)

 

Mascherine a 50 cent: quali conseguenze per i cittadini?

Dopo le proteste di alcuni esercenti, il commissario straordinario Domenico Arcuri ha annunciato che le farmacie e le parafarmacie otterranno un rimborso e saranno messe in condizione di vendere le mascherine a 50 centesimi, anche nel caso in cui il prezzo a cui le hanno acquistate è superiore.

“Speriamo che la decisione del Governo sui 50 centesimi delle mascherine non produca effetti negativi perché noi finalmente abbiamo trovato i canali, nazionali e di importazione, che ci consentono approvvigionamenti continui. Il commissario straordinario Domenico Arcuri ci ha assicurato che non ci saranno problemi ma noi vogliamo esserne certi poiché con la partenza della Fase 2 abbiamo la necessità stringente di poter contare su regolari forniture di dispositivi di protezione individuale”. Sono state queste le prime parole del commissario ad acta per l’Emergenza Coronavirus, Sergio Venturi all’indomani dell’annuncio del presidente Conte sul calmieramento del costo delle mascherine chirurgiche, secondo cui “il prezzo finale di vendita al consumo, praticato dai rivenditori finali, non può essere superiore, per ciascuna unità, a 0,50 euro, al netto dell’Iva”.

Un annuncio a sorpresa che ha generato una iniziale confusione soprattutto tra i farmacisti alle prese con dispositivi acquistati a un prezzo di gran lunga superiore.
Fofi, Federfarma e Assofarm hanno ora raggiunto un accordo col commissario Arcuri per garantire alla popolazione, in questo periodo di grande emergenza, la fornitura di mascherine e tutelare al contempo il lavoro delle farmacie.
“Da tempo Federfarma Nazionale chiedeva che si adottassero delle misure per chiarire e definire il prezzo della mascherine – premette Silvana Casale, presidente di Federfarma Modena – ma il provvedimento è giunto improvviso, creando non poche difficoltà ai colleghi farmacisti nella messa in atto dell’Ordinanza”.
Finora, infatti, le mascherine chirurgiche ffp1, sono state importate dall’estero, perché mancava una produzione nazionale e, di conseguenza, gli interventi sul prezzo finale allo scopo di ridurlo erano molto limitati. “Ad oggi, è stato il mercato estero a dettare i prezzi, ragion per cui, tra le richieste di Federfarma al Governo – oltre alla variazione dell’IVA – era stata aggiunta quella di un prezzo unico. Il prezzo finale di vendita al consumo a 0,50 euro, al netto dell’Iva, però, è stato calcolato su una produzione nazionale avviata e concordata dal Governo con alcune imprese italiane, ma non ancora disponibile sul mercato”, aggiunge la dottoressa Casale.

Come questa situazione si ripercuoterà sui cittadini?
“In un periodo di grande emergenza come quello che stiamo attraversando, le farmacie non vogliono in alcun modo che possa interrompersi la fornitura di mascherine. Le mascherine escluse dall’Ordinanza, come le ffp2, continueranno a essere disponibili agli stessi prezzi di prima.
Quanto alle mascherine chirurgiche ffp1 oggetto dell’Ordinanza, i farmacisti che con spirito di servizio e sacrificio hanno svolto e vogliono continuare a svolgere un ruolo importante nella gestione dell’epidemia da Sars- CoV-2, le venderanno in ottemperanza all’Ordinanza 11/2020 del Commissario Arcuri, benché siano state acquistate a un prezzo molto più elevato di 0,50 euro, in quanto forniture estere. Ai nostri concittadini posso dire, in caso di dubbi o difficoltà, che possono rivolgersi come sempre e come hanno fatto finora al proprio farmacista di fiducia: le mascherine sono dispositivi di protezione troppo importanti e che i vostri farmacisti vogliono garantirvi. Ai colleghi farmacisti voglio far sapere che non subiranno alcun danno economico perché, grazie agli accordi presi, verranno assicurate forniture aggiuntive tali da riportare la spesa sostenuta, per ogni singola mascherina, al di sotto del prezzo massimo deciso dal Governo”.

Mirco Galeazzi di CNA Rimini

Tra i Capitani Coraggiosi del territorio riminese ci sono anche gli associati di Cna, che in base alle normative vigenti hanno continuato a fornire i loro servizi alla cittadinanza, oppure che hanno riconvertito la produzione. Le imprese riminesi hanno dimostrato di reagire con adeguata tempestività al nuovo contesto. Quelle dei settori più esposti e che stanno subendo l’impatto maggiore hanno già messo in campo le prime contromisure, individuando soluzioni adeguate per la gestione del personale, dei propri clienti e fornitori. Nel contempo il presidente di Cna Rimini, Mirco Galeazzi, è in costante contatto con i rappresentanti dell’amministrazione comunale per definire le strategie della ripartenza, al termine dell’emergenza sanitaria.

Grave incidente sulla A4: camion si schianta nell’Autogrill di Dalmine

E’ successo questa mattina, 29 aprile, sull’autostrada A4. Il conducente di un camion carico di bobine d’acciaio ha perso il controllo, per cause ancora da accertare, e si è schiantato contro i pannelli solari dell’area di sosta dell’autogrill di Dalmine (BG), in direzione Milano.

L’impatto devastante è avvenuto alle 7.30 circa, distruggendo completamente il rimorchio e sbalzando le tre bobine di acciaio, di diverse tonnellate ciascuna, nell’area di rifornimento di carburante, fortunatamente non era presente nessun mezzo in piazzola e non ci sono state conseguenze drammatiche.

Il conducente è stato soccorso dai volontari del 118, accorsi con due ambulanze, ed è stato ricoverato con un codice giallo all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Le sue condizioni non sarebbero preoccupanti, non si teme per la sua vita nonostante i seri traumi. Sul posto hanno lavorato per ore i vigili del fuoco di Bergamo e Dalmine per le complesse operazioni di messa in sicurezza.

Coronavirus, è ufficiale: tutti i pazienti sviluppano anticorpi

Tutti i pazienti affetti da Covid-19 svilupperebbero, in quota variabile, gli anticorpi alla malattia.

A rivelarlo è via Twitter Roberto Burioni uno dei virologi più conosciuti del nostro paese, secondo Burioni “seppure in quantità variabili i pazienti guariti da Covid-19 producono anticorpi contro il virus. Questo è bene perché rende affidabile la diagnosi sierologica e, se gli anticorpi fossero proteggenti, promette bene per l’immunità”

Ad alimentare poi la positività circa questo notizia c’è poi anche Guido Silvestri, che ad Atlanta guida uno dei laboratori di ricerca più avanzati di Microbiologia e immunologia.

Secondo Silvestri la notizia è una “megapillola di ottimismo”, assicurando che questa è la notizia più bella da quando è scoppiata la pandemia.

Secondo Silvestri lo studio cinese conferma che “il nostro sistema immunitario monta una risposta di anticorpi contro il virus, risposta che con tutta probabilità, basandosi sui precedenti di Sars-1 e Mers, protegge dalla reinfezione o almeno dal ritorno della malattia. Non possiamo sapere quanto dura questa risposta ma i precedenti con virus simili suggeriscono che dovrebbe durare almeno 12-24 mesi”.

In definitiva i pazienti covid-19 grazie agli anticorpi sviluppati dovrebbero non ammalarsi più per lungo tempo, la notizia poi apre la strada ad ulteriori scoperte circa il vaccino o cure possibili.

Insomma questa notizia sembrerebbe davvero, come dice Silvestri, una megapillola di ottimismo!

(SIMONE RUSCETTA)

App Immuni: nessuna conseguenza per chi non la userà

Nessuna conseguenza per i cittadini che non utilizzeranno la App IMMUNI: questa una delle decisioni prese dal consiglio dei ministri finito subito dopo la mezzanotte del 30 aprile.

La  app Immuni dovrebbe contribuire, secondo il progetto del Governo, a frenare la diffusione del contagio nella fase due attraverso la mappatura dei contatti con positivi.

Secondo il testo del provvedimento è previsto che gli utenti della app “ricevano, prima che sia attivata l’applicazione, informazioni chiare e trasparenti per raggiungere una piena consapevolezza, in particolare, sulle finalità e sulle operazioni di trattamento”.

Il provvedimento fornisce anche dettagli sul trattamento dei dati che sarà “effettuato per il tracciamento dei contatti e basato sui dati di prossimità dei dispositivi, resi anonimi o associati a un codice identificativo temporaneo. E’ poi esclusa in ogni caso la geolocalizzazione dei singoli utenti”.

Insomma nessuna invasione della privacy o controllo da parte del Governo sugli spostamenti o sulla abitudini dei cittadini, grazie a tre caratteristiche principali:

  • i contatti saranno tracciati solo con il bluetooth e saranno adottate misure per dissociare un eventuale indirizzo Ip dal possessore del cellulare;
  • la app viene realizzata esclusivamente con infrastrutture localizzate sul territorio nazionale e gestite da amministrazioni o enti pubblici o in controllo pubblico, quindi nulla in mano ai privati;
  • il database verrà cancellato alla fine dell’emergenza Covid;

Altro aspetto fondamentale è che non ci sarà poi nessuna conseguenza se si decide di non utilizzare la app ed è “assicurato il rispetto del principio di parità di trattamento”.

Il problema da risolvere resta quello dei tempi: la consegna finale della app è prevista per la fine di maggio.

Ci sono poi molte persone che lamentano un’invasione della privacy, ma non siamo forse noi i primi a vendere ogni giorno la nostra privacy ai giganti del web in cambio dell’accesso ai social network, della facilità nello shopping on-line ed altro ancora?

(SIMONE RUSCETTA)

Club Connecting: tutte le discoteche italiane unite per un grande evento musicale in streaming

Il 1° maggio 2020, nel giorno della Festa dei Lavoratori, le realtà musicali italiane si uniranno per realizzare un evento in streaming che, nonostante l’emergenza legata al CoronaVirus e le misure di distanziamento sociale, trasformi la musica nella protagonista della giornata, offrendo un momento di socialità, festa e condivisione.

“Club Connecting” si propone come un movimento che non vuole arrendersi al silenzio imposto dall’emergenza in un giorno che tradizionalmente sarebbe di festa, consacrato alla musica e all’aggregazione. Per questa ragione, il 1°maggio 2020 alle ore 21, dalla pagina Facebook “Nostalgia 90” prenderà il via una diretta social a cui prenderanno parte contemporaneamente circa un centinaio di realtà del clubbing italiano. L’operazione si tradurrà in due ore di dj-set in co-streaming: una pista da ballo virtuale senza limiti che unirà tutti coloro che vorranno condividere un momento di spensieratezza e divertimento, utilizzando come filo rosso l’hashtag #UnitiNellaDisco. In console per il singolare evento ci sarà DJ Cerla, storico componente dei Floorfilla, gruppo artistico che ha segnato la scena musicale degli anni ‘90 .

L’evento virtuale realizzato da Nostalgia 90, General Sound, e Xpress pr, in collaborazione con circa cento locali italiani, si prefigge anche l’obbiettivo, tra gli altri, di dare voce a tutti gli addetti ai lavori del settore musicale e del clubbing italiano, che oggi più che mai vivono un momento di grande incertezza ma si augurano di tornare il prima possibile a creare occasioni di aggregazione e divertimento.

De Niro e “We Are One”: il mega progetto che unisce i festival

Un mega evento online in grado di raccogliere tutti i festival cinematografici, i registi e gli attori più importanti del mondo. Questo è il nuovo progetto di Robert De Niro.

Possiamo rinunciare (temporaneamente) alla libertà ed agli eventi ma non al cinema, alla musica, al bisogno di vivere la cultura e il divertimento: questo è un pò il senso dei tanti appuntamenti on-line che stanno proliferando in ogni parte del mondo.

E sul cinema il progetto più nuovo arriva proprio da un mostro sacro: Robert De Niro.

L’attore italo-americano ha radunato attorno a se i principali festival del cinema al mondo: la Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, il Festival di Cannes, di Berlino, il Tribeca Film Festival, il Toronto International Film Festival, Sundance Film Festival e tanti altri dando vita all’incredibile progetto “We are One, a global film festival

Dal 29 maggio al 7 giugno pubblico potrà assistere da casa in modo completamente gratuito a tutte quelle programmazioni purtroppo saltate a causa della pandemia di Covid-19: film, corti, documentari e tavole rotonde previste. Ci si aspetta ovviamente che i film di maggior richiamo rimarranno esclusi da questa programmazione, con la speranza di poterli vedere presto al cinema.

Robert de Niro non è nuovo ad iniziative del genere: proprio al suo genio è dovuta la creazione di un importante festival cinematografico, il Tribeca Film Festival, in scena a New York dal 2003.

Insomma, con la speranza di poter essere tornati il più liberi possibili (sempre nel rispetto delle regole), dal 29 maggio al 7 giugno ci attende on-line un’autentica scorpacciata di magnifico cinema!

(SIMONE RUSCETTA)

Cantante sanzionato per essere andato a recuperare degli strumenti: “fare il musicista non è un lavoro”

E’ successo il 28 aprile a Santarcangelo di Romagna (RN). I carabinieri hanno fermato il cantante dei Ponzio Pilates, band romagnola che ha partecipato ad Italia’s Got Talent, per un controllo. Quando l’uomo ha detto di esser uscito per recuperare i propri strumenti musicali dal magazzino, per poter far delle dirette streaming, si è sentito rispondere che “questa non è una vera necessità di lavoro, in quanto il musicista lo si può fare per hobby” e ha ricevuto una sanzione, come riporta Repubblica.

Sul verbale, che il cantante non ha voluto firmare, viene contestata la violazione del decreto in quanto spostamento in “assenza di comprovate esigenze lavorative”, con sanzione maggiorata in quanto avvenuta mediante automobile. I carabinieri di Viserba non si sono lasciati convincere dai video, le foto e gli articoli sul cellulare del cantante, che dimostravano la sua professione e la sua partecipazione al programma televisivo di Sky.

Il cantante dei Ponzio Pilates si definisce indignato e si vergogna di vivere in un paese dove le forze dell’ordine possano affermare che quello dell’artista non è un lavoro riconosciuto.

Vaccino coronavirus: entro maggio cominciano le sperimentazioni sull’uomo

Entro maggio cominceranno le prime sperimentazioni del vaccino italo-inglese contro il corona virus sugli esseri umani.

Sono queste le notizie che stanno circolando nelle ultime ore: secondo il Jenner Institute della Oxford University è stato messo a punto in collaborazione con l’azienda Advent-Irbm di Pomezia un vaccino che viene considerato efficace contro il Covid-19.

Il vaccino italo-inglese, dopo che i risultati della sperimentazione sulle scimmie sono stati definiti incoraggianti,  dovrebbe essere testato attraverso test clinici su 6mila persone entro la fine di maggio.

Mentre solitamente i processi di validazione dei nuovi vaccini possono durare anni e quelli di nuovi farmaci a volte decenni in questo caso la comunità scientifica mondiale ha chiesto ed ottenuto procedure di verifica più snelle e veloci, nella speranza di debellare la malattia nel più breve tempo possibile.

L’azienda italiana, che è partner nello sviluppo del vaccino, ha fatto sapere che la Oxford University e lo Jenner Institute hanno stretto un accordo con la multinazionale inglese AstraZeneca per accelerare ulteriormente le fasi della sperimentazione.

Secondo quest’accordo AstraZeneca sarà responsabile dello sviluppo, della produzione e distribuzione del vaccino in tutto il mondo ed è stato annunciato su questo progetto un modello no profit per tutta la durata della pandemia: ovvero l’azienda rinuncerà ad ogni profitto.

La Coalition for Epidemic Praparedness Innovations, l’organizzazione che sta finanziando oltre nove diversi progetti di vaccino contro il coronavirus in tutto il mondo, ha dichiarato di sperare in un risultato positivo entro la fine di quest’anno.

Insomma, mentre rispettiamo le distanze e le procedure di sicurezza, ci uniamo alla speranza della comunità scientifica di tutto il mondo!

(SIMONE RUSCETTA)

WhatsApp: 8 persone nella chat di gruppo con la nuova versione

L’ultima versione di Whatsapp permette finalmente le chiamate vocali e le videochiamate di gruppo fino ad 8 persone contemporaneamente. Vediamo com’è possibile.

Sappiamo bene che le app dei nostri smartphone, accessori indispensabili in tempo di pandemia, vengono costantemente aggiornate e questo aggiornamento è davvero interessante.

In questo momento in cui non è possibile incontrare fisicamente amici o parenti anche i rituali più semplici, quelli che ci apparivano scontati e banali come l’aperitivo con i nostri cari o una serata in gruppo si sono adeguati ai tempi che stiamo vivendo.

L’aperitivo in videochat o la chiamata di gruppo sono diventate nuove abitudini per centinaia di milioni di persone in ogni parte del mondo grazie ad applicazioni come WhatsApp, Skype, Zoom e decine di altre ancora.

Tuttavia uno dei limiti principali di Whatsapp, la app di messaggistica più usata nel nostro paese, era proprio il fatto di non consentire le videochiamate per gruppi superiori alle 4 persone.

Ora con la nuova versione il problema è risolto: con il nuovo aggiornamento è possibile infatti fare una chiamata di gruppo (audio o video) fino ad 8 persone contemporaneamente.

La procedura è la solita: si attiva la prima video chiamata poi con il pulsante “+” in alto a destra si aggiungono nuovi partecipanti.

L’unico requisito per poter effettuare chiamate audio o video oltre 4 partecipanti è che ognuno di essi abbia installato l’ultimo aggiornamento della app.

Insomma, da oggi i nostri video aperitivi potranno essere ancora più coinvolgenti!

(SIMONE RUSCETTA)

 

Mascherine a 50 cent: quali conseguenze per i cittadini?

Dopo le proteste di alcuni esercenti, il commissario straordinario Domenico Arcuri ha annunciato che le farmacie e le parafarmacie otterranno un rimborso e saranno messe in condizione di vendere le mascherine a 50 centesimi, anche nel caso in cui il prezzo a cui le hanno acquistate è superiore.

“Speriamo che la decisione del Governo sui 50 centesimi delle mascherine non produca effetti negativi perché noi finalmente abbiamo trovato i canali, nazionali e di importazione, che ci consentono approvvigionamenti continui. Il commissario straordinario Domenico Arcuri ci ha assicurato che non ci saranno problemi ma noi vogliamo esserne certi poiché con la partenza della Fase 2 abbiamo la necessità stringente di poter contare su regolari forniture di dispositivi di protezione individuale”. Sono state queste le prime parole del commissario ad acta per l’Emergenza Coronavirus, Sergio Venturi all’indomani dell’annuncio del presidente Conte sul calmieramento del costo delle mascherine chirurgiche, secondo cui “il prezzo finale di vendita al consumo, praticato dai rivenditori finali, non può essere superiore, per ciascuna unità, a 0,50 euro, al netto dell’Iva”.

Un annuncio a sorpresa che ha generato una iniziale confusione soprattutto tra i farmacisti alle prese con dispositivi acquistati a un prezzo di gran lunga superiore.
Fofi, Federfarma e Assofarm hanno ora raggiunto un accordo col commissario Arcuri per garantire alla popolazione, in questo periodo di grande emergenza, la fornitura di mascherine e tutelare al contempo il lavoro delle farmacie.
“Da tempo Federfarma Nazionale chiedeva che si adottassero delle misure per chiarire e definire il prezzo della mascherine – premette Silvana Casale, presidente di Federfarma Modena – ma il provvedimento è giunto improvviso, creando non poche difficoltà ai colleghi farmacisti nella messa in atto dell’Ordinanza”.
Finora, infatti, le mascherine chirurgiche ffp1, sono state importate dall’estero, perché mancava una produzione nazionale e, di conseguenza, gli interventi sul prezzo finale allo scopo di ridurlo erano molto limitati. “Ad oggi, è stato il mercato estero a dettare i prezzi, ragion per cui, tra le richieste di Federfarma al Governo – oltre alla variazione dell’IVA – era stata aggiunta quella di un prezzo unico. Il prezzo finale di vendita al consumo a 0,50 euro, al netto dell’Iva, però, è stato calcolato su una produzione nazionale avviata e concordata dal Governo con alcune imprese italiane, ma non ancora disponibile sul mercato”, aggiunge la dottoressa Casale.

Come questa situazione si ripercuoterà sui cittadini?
“In un periodo di grande emergenza come quello che stiamo attraversando, le farmacie non vogliono in alcun modo che possa interrompersi la fornitura di mascherine. Le mascherine escluse dall’Ordinanza, come le ffp2, continueranno a essere disponibili agli stessi prezzi di prima.
Quanto alle mascherine chirurgiche ffp1 oggetto dell’Ordinanza, i farmacisti che con spirito di servizio e sacrificio hanno svolto e vogliono continuare a svolgere un ruolo importante nella gestione dell’epidemia da Sars- CoV-2, le venderanno in ottemperanza all’Ordinanza 11/2020 del Commissario Arcuri, benché siano state acquistate a un prezzo molto più elevato di 0,50 euro, in quanto forniture estere. Ai nostri concittadini posso dire, in caso di dubbi o difficoltà, che possono rivolgersi come sempre e come hanno fatto finora al proprio farmacista di fiducia: le mascherine sono dispositivi di protezione troppo importanti e che i vostri farmacisti vogliono garantirvi. Ai colleghi farmacisti voglio far sapere che non subiranno alcun danno economico perché, grazie agli accordi presi, verranno assicurate forniture aggiuntive tali da riportare la spesa sostenuta, per ogni singola mascherina, al di sotto del prezzo massimo deciso dal Governo”.

Mirco Galeazzi di CNA Rimini

Tra i Capitani Coraggiosi del territorio riminese ci sono anche gli associati di Cna, che in base alle normative vigenti hanno continuato a fornire i loro servizi alla cittadinanza, oppure che hanno riconvertito la produzione. Le imprese riminesi hanno dimostrato di reagire con adeguata tempestività al nuovo contesto. Quelle dei settori più esposti e che stanno subendo l’impatto maggiore hanno già messo in campo le prime contromisure, individuando soluzioni adeguate per la gestione del personale, dei propri clienti e fornitori. Nel contempo il presidente di Cna Rimini, Mirco Galeazzi, è in costante contatto con i rappresentanti dell’amministrazione comunale per definire le strategie della ripartenza, al termine dell’emergenza sanitaria.

Grave incidente sulla A4: camion si schianta nell’Autogrill di Dalmine

E’ successo questa mattina, 29 aprile, sull’autostrada A4. Il conducente di un camion carico di bobine d’acciaio ha perso il controllo, per cause ancora da accertare, e si è schiantato contro i pannelli solari dell’area di sosta dell’autogrill di Dalmine (BG), in direzione Milano.

L’impatto devastante è avvenuto alle 7.30 circa, distruggendo completamente il rimorchio e sbalzando le tre bobine di acciaio, di diverse tonnellate ciascuna, nell’area di rifornimento di carburante, fortunatamente non era presente nessun mezzo in piazzola e non ci sono state conseguenze drammatiche.

Il conducente è stato soccorso dai volontari del 118, accorsi con due ambulanze, ed è stato ricoverato con un codice giallo all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Le sue condizioni non sarebbero preoccupanti, non si teme per la sua vita nonostante i seri traumi. Sul posto hanno lavorato per ore i vigili del fuoco di Bergamo e Dalmine per le complesse operazioni di messa in sicurezza.

Maltempo, violenta grandinata nel Parmense, allagamenti nel Modenese

Il maltempo ha colpito duramente ieri, lunedì 16 giugno, in alcune zone dell'Emilia, in particolare nel Parmense e nel Modenese. Nella provincia di Parma nel...