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Istituto Superiore di Sanità: il coronavirus resiste nelle mascherine fino a 4 giorni

Da quanto è riportato in un rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), dal titolo “Raccomandazioni ad interim sulla sanificazione di strutture non sanitarie nell’attuale emergenza Covid-19”, il Covid-19 può rimanere sul tessuto interno delle mascherine fino a quattro giorni di seguito.

Come spiega Paolo D’Ancona, medico epidemiologo dell’Iss, all’Ansa: “I dati riportati sono il frutto di evidenze di letteratura scientifica, ma vanno declinate in base alle situazioni ambientali, ad esempio i coronavirus resistono meglio a temperature basse e in ambienti umidi. Il fatto che sopravvivono, inoltre, non significa di per sé che trasmettano la malattia: se ci sono poche particelle virali, infatti, la carica infettante è minore. Purtroppo però non si conosce quale sia la dose minima per infettare, anche perché dipende anche dalle difese immunitarie dei singoli individui. Pertanto, bisogna stare sempre molto attenti”.

Quindi attenzione: le mascherine lavabili vanno usate una sola volta e poi messe subito in lavatrice, senza appoggiarle sui mobili di casa, mentre quelle monouso vanno subito gettate nell’indifferenziata dopo l’uso.

Il rapporto spiega anche il significato di tre nuovi vocaboli che stanno entrando nella vita di tutti i giorni: disinfezione, il trattamento per abbattere la carica microbica che va effettuato utilizzando prodotti disinfettanti autorizzati dal Ministero della Salute; sanificazione, ovvero i procedimenti di pulizia che comprende il ricambio d’aria in tutti gli ambienti e detersione, che consiste nella rimozione dello sporco ed è una parte importante della disinfezione, perché lo sporco è ricco di microrganismi che vi si moltiplicano e sono in grado di ridurre l’attività dei disinfettanti.

Infine i prodotti che vantano un’azione disinfettante, ovvero in grado di uccidere patogeni, non si devono confondere con detergenti e igienizzanti, per gli ultimi non è prevista nessuna autorizzazione.

“Una voglia assurda”: il nuovo singolo di J-Ax in arrivo il 29 maggio

J-Ax è tornato! Venerdì 29 maggio uscirà il suo nuovo singolo “Una voglia assurda”, prodotto da Takagi & Ketra.

Con questo nuovo brano, Alessandro ci trascina nell’estate dopo questo periodo di lockdown, cantando la voglia assurda che abbiamo tutti di ricominciare, abbracciarsi, goderci il mare e la spiaggia e di far festa fino all’alba.

Il brano è disponibile da oggi in presave su Spotify e in preorder su iTunes.

“Devo essere sincero. Per un lungo momento ho lasciato che questo virus vincesse su di me. La sofferenza che vedevo in giro mi schiacciava la testa sul pavimento, impedendomi di muovermi, pensare, creare. Ma la musica mi ha salvato ancora, come già era successo a 20 anni e qualche anno fa. Ho voluto scrivere un nuovo pezzo per celebrare il fatto che possiamo rialzarci e guardare al futuro con un sorriso. È vero, questo è un mondo nuovo, ma non significa che dobbiamo vivere a metà. Possiamo tornare a ridere, giocare, baciarci. A vivere. E io voglio farlo anche più intensamente di prima.
Sono tornato” così J-Ax presenta il suo nuovo singolo ai fan, con un post sui suoi profili social.

Francesco Renga, è uscito il nuovo singolo “Insieme: Grandi Amori”

Francesco Renga torna con “Insieme: Grandi Amori”, il nuovo brano disponibile da oggi, venerdì 22 maggio, in radio e su tutte le piattaforme digitali.

Scritto da Francesco, Daniele Coro e Diego Mancino, il brano è prodotto da Dario Faini e Daniele Coro. “Insieme: Grandi Amori” è un inno alla vita e rappresenta la voglia di tornare alla normalità, di ripartire, e di ritrovare i grandi amori appunto, senza dimenticare i valori di comunità e di solidarietà che hanno contraddistinto questo ultimo periodo.

“Insieme” è un inno alla felicità, alla speranza contro la paura di vivere – racconta Francesco Renga – È un inno alla vita stessa e a quello che dovrebbe essere il suo motore sempre: è un inno all’Amore. A quel sentimento assoluto che cerco di cantare in ogni mia canzone. Quel sentimento che ci unisce e ci fa sentire una comunità. Perché “la vita non è fatta per vivere da soli, la vita è fatta per amare… altro che cantare canzoni, qui c’è bisogno di grandi Amori… insieme”.

“Rain on me”: Lady Gaga e Ariana Grande insieme per un nuovo singolo

Esce oggi il nuovo singolo di Lady Gaga e Ariana Grande. “Rain on me” è il secondo singolo estratto da “Chromatica”, il nuovo album di Miss Germanotta in arrivo il 29 maggio, dopo “Stupid Love”.  Un duetto attesissimo dai fan di entrambe le artiste, che ha rappresentato un processo bellissimo e curativo per le due cantanti, tanto da farle commuovere durante la lavorazione.

Gaga aveva raccontato, senza svelare l’identità della collega, di aver lavorato con un’artista che era stata colpita da alcune esperienze traumatiche nella propria vita: “Mi sono seduta con lei e abbiamo parlato delle nostre vite. Si tratta di due donne che hanno una conversazione sul come andare avanti e come essere grate di quello che si sta facendo”.

Dalle indiscrezioni il video, girato da Robert Rodriguez, vedrà Lady Gaga e Ariana Grande impegnate in una coreografia spettacolare. La copertina di “Rain on me” si ispira ad una locandina di un film degli anni 90 dove una Lady Gaga extraterrestre giace in una grotta con Ariana Grande presente all’ingresso. La canzone è stata prodotta da BURNS, Lady Gaga, BloodPop e Ryan Tedder, testo e musica sono di Savan Kotecha, Max Martin, Ariana Grande e Lady Gaga.

Pavia: arrivano le prime multe per chi gira senza mascherina

Partono i primi controlli della polizia locale in borghese a Pavia e arrivano le prime multe. In quattro sono stati pizzicati ad aggirarsi per la città senza mascherine e ora dovranno pagare una multa di 400 euro, che si ridurrà a 280 se verrà pagata entro 5 giorni.

L’idea di istituire i controlli in borghese è dell’assessore comunale alla sicurezza Pietro Trivi che, dopo tutte le segnalazioni arrivate nei giorni scorsi sul mancato rispetto delle norme di sicurezza della fase 2, ha deciso di ricorrere a questo stratagemma a partire da lunedì scorso.

Foto: laprovincapavese.it

Vasco: “Il virus ha fermato i miei concerti, ma non fermerà mai le mie canzoni”

Il rinvio dei concerti al prossimo anno ha colpito anche Vasco Rossi, uno degli artisti più attesi di questa estate con il suo “Non Stop Live Festival”. La pandemia ha stravolto i piani di tutti, fan e artisti compresi, perché come il rocker di Zocca ha raccontato in un’intervista al Corriere della Sera: “L’impossibilità di avere contatti fisici creava la condizione per cui non si potevano fare concerti nemmeno a giugno. A quel punto mi è crollato il mondo addosso: è da un anno che seguiamo questo progetto, ci avevamo già lavorato, già fatto tutti gli arrangiamenti, io ero già pronto per partire…”.

Per Vasco i concerti sono un motivo per cui svegliarsi al mattino, qualcosa di veramente benefico e terapeutico per la sua persona. Dopo aver visto sfumare l’ipotesi di poter rimandare tutto a settembre, ha deciso di prendere la situazione di petto e di prepararsi per il prossimo anno, cercando di rimanere in salute.

Uno dei primi pensieri del Blasco è andato alle persone che lavorano nel mondo dello spettacolo: “hanno difficoltà molto più grandi delle mie dal punto di vista economico. Io posso stare un anno fermo”. Così, durante l’intervista, ha raccontato di voler istituire un fondo di solidarietà, in cui gli artisti avrebbero depositato fondi per poter aiutare i lavoratori. Anche Jovanotti e Laura Pausini si sono uniti al progetto e da cui è nata la lettera aperta della cantante di Solarolo, appoggiata da tutti gli artisti: “voglio pensare che sia stato anche grazie a noi artisti, dopo questa lettera che è stata firmata da tutti. Poi ci siamo detti: perché non costituire un fondo di sostegno per i lavoratori dello spettacolo? Ma il problema è a chi affidarlo: non c’era un’organizzazione, è una cosa abbastanza complicata”. Vasco conferma che ogni artista sta pensando a proteggere la propria squadra, per essere certi che tutto vada a buon fine.

Vasco racconta anche come nascono le sue canzoni e il modo in cui scrive durante il giorno. E’ sempre stato convinto che dalle grandi sofferenze si peschi il meglio per poter scrivere canzoni, ma non in questo periodo di lockdown, in cui c’è solo sofferenza: “Io soffro e basta, non è che scrivo una canzone. Magari dopo, quando è passato, ricordo quel momento e magari finisce in una canzone tutta l’intensità di quel momento lì. Però adesso sono troppo attonito, frastornato, allibito e incantato da questa situazione così pazzesca, da queste città vuote”.

Covid 19, Fase 2: riaprono spiagge, piscine e palestre, e le discoteche? In ginocchio il settore

Mentre in Emilia Romagna l’apertura delle spiagge è stata anticipata a domani, sabato 23 maggio, anziché a lunedì prossimo 25, le discoteche o comunque ogni tipo di locale da ballo è in ginocchio. Ancora nessuna previsione sulle loro aperture. A parlarci della drammatica situazione in cui versa il settore, il presidente regionale Silb-Confcommercio l’Associazione Italiana imprese di intrattenimento, Gianni Indino

Noi siamo stati i primi a chiudere il 23 febbraio e saremo gli ultimi a riaprire, se riapriremo. Io ho già incontrato l’assessore regionale Andrea Corsini che ha anche la delega al Turismo, al quale ho fatto presente la grave situazione nella quale versa la nostra categoria. Sono 280 i locali presenti sul territorio Emiliano Romagnolo, di questi naturalmente nessuno lavora, migliaia di persone che ci lavora e che ancora non ha trovato ristoro di natura economica di nessun tipo.  La cassa integrazione tarda ad arrivare, per cui abbiamo veramente una situazione drammatica. Se poi ci mettiamo tutte le spese che naturalmente sono rimaste sulle nostre spalle, senza avere la possibilità in alcun modo di poterle, come dire, diluire, allungare, procrastinare, perché non esistono le condizioni in questo momento per soddisfare i pagamenti. Per cui le spese ci sono tutte, ma ci mancano gli incassi.. e non facendo cassa, non riusciamo a far fronte agli impegni che in qualche modo dobbiamo rispettare. Abbiamo chiesto al Governatore della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, il quale si è fatto carico della questione, di un ristoro a fondo perduto per la nostra categoria. Siamo veramente alla frutta. Io dico ‘Dateci da bere oggi che abbiamo sete, per Fateci vivere oggi affinché si possa arrivare alla riapertura,  semmai ci arriveremo, vivi”

L’Emilia Romagna, tra l’altro, correggimi se sbaglio, è una Regione che ha fatto delle discoteche, dei locali da ballo, una vera eccellenza, un richiamo da tutto il mondo

E’ proprio come dici tu. Poi c’è anche da dire che questa amministrazione regionale ha messo, non dico al primo posto, l’elemento divertimento e intrattenimento della notte, però, sicuramente, ha riconosciuto un valore al nostro mondo, che arricchisce di fatto l’offerta turistica di un territorio. Per cui anche noi abbiamo il nostro peso specifico”

Il fatto è che, per le dinamiche con cui si diffonde generalmente il Covid 19 e l’assembramento è una delle cause principe, è proprio per questo, immagino, ipotizzare delle soluzioni alternative, modalità diverse con cui poter fruire di questo tipo di intrattenimento

C’è da dire che con il distanziamento sociale e la situazione che è in essere, facciamo fatica e nessuno ne parla, non c’è una presa di coscienza da parte del Governo dove dice ‘ci sono e sono gli ultimi, dobbiamo tenere conto anche degli ultimi in questo mondo, invece questo non avviene.  Noi si stiamo pensando a soluzioni alternative. Per esempio so di locali all’aperto che stanno pensando a ‘cene spettacolo’, si rimarrà seduti ai tavoli mentre verranno proposti spettacoli di musica dal vivo, con dj, etc.. Questo permetterà di passare una serata in allegria nel rispetto delle norme di sicurezza”

Secondo me c’è anche il pericolo di trasfigurare, di snaturare il profilo della vita notturna, del ballo, della musica. Come cambiare connotati, carta d’identità

No di fatto non le perdiamo, non si perderanno queste caratteristiche, cambieranno, muteranno. Oltre al fatto che tutto questo potrebbe innescare un mercato clandestino parallelo, quello di feste illegali in ville isolate o cascinali di campagna, si parla in questo caso di serate abusive. E poi tutto il mondo della notte, gli artisti, i cantanti i concerti, gli attrezzisti,.. questa gente qui è dimenticata. Non ci potranno essere più i concerti, o almeno non in tempi brevi,.. io sto provando nel mio piccolo ad incentivare la modalità della serata di musica d’ascolto anche per far suonare queste orchestre, questi gruppi, questi ragazzi, questi artisti, perché di questo si tratta perché non hanno uno sbocco lavorativo e vivono in condizione di grande pecarietà

Come dicevi della situazione del vostro settore si parla pochissimo. Come pensate di far sentire perciò anche la vostra voce?

Aspettiamo di leggere il nuovo DPCM da parte del Governo che dovrebbe arrivare con le riaperture del 3 giugno  e vediamo se siamo stati considerati

Noi abbiamo, come sindacato Nazionale, iniziative alle quali partecipo anch’io. Quindi, come dicevo, aspettiamo il 3 giugno  dopodiché è già all’ordine del giorno di un consiglio direttivo nazionale del Sindacato Italiano Locali da Ballo, una protesta davanti al Parlamento.  Con un sit in di centinaia di persone che dovrebbe manifestare e rimanere sul pezzo fino a quando non saremo ricevuti e non avremmo avuto risposte. Quella è la nostra intenzione ed è una manifestazione sicuramente pacifica all’insegna del distanziamento sociale.

Noi solleciteremo con tutti i mezzi a nostra disposizione affinché le risposte vengano date e perché un intero comparto non sparisca dalla circolazione. Se queste imprese chiudono, chiudono tutte, non se ne salva una. Neanche una”

Patrizia Santini

Mobilità tra Regioni con lo stesso livello di contagio? Si decide il 29 maggio

La Fase 2 è entrata nel vivo e ora si pensa a come potersi spostare tra una regione e l’altra, per ora è consentito solo per motivi di lavoro, urgenza e necessità, ma dal 3 giugno potrebbe essere consentita a tutti. Tutto però dipende dai dati di contagio del 29 maggio, data in cui si deciderà se avere libertà totale o solo di spostamenti in territori con lo stesso indice di contagio.

Come riporta il Corriere della Sera, non è certo che dal 3 giugno ci sia libertà assoluta di spostarsi in Italia, infatti tutto si deciderà con il report settimanale. Lo scopo è di contenere i contagi limitando la mobilità di chi proviene dalle regioni con il maggior numero di contagi. Il Governo sta studiando l’ipotesi per cui, dal 3 giugno, ci si potrà muovere liberamente solo tra territori dove si presentano gli stessi rischi e tutte le settimane le Regioni avranno l’obbligo di fornire i nuovi dati per poter fare una valutazione complessiva.

Verranno forniti i dati di Rt (tasso di contagiosità), il numero di tamponi effettuati, le terapie intensive e altri dati sul sistema sanitario così da poter definire al meglio il livello di rischio. Gli spostamenti verranno decisi di conseguenza, nel senso che da una regione a rischio alto o moderato non ci si può spostare in una a rischio basso.

Per fare un esempio basato sui dati attuali, attualmente dalla Lombardia si può andare in Molise e Umbria, perché tutte le regioni rientrano nella fascia di “rischio moderato”, ma ancora non si capisce come potrebbe avvenire lo spostamento, visto che non sarebbe consentito il transito in tutte nelle altre regioni.

Con la stagione estiva alle porte, come funzioneranno il turismo e le vacanze su territorio italiano?

“Una. Nessuna. Centomila. – Il concerto”: annunciata la nuova data

“Una. Nessuna. Centomila. – Il concerto” è stato rinviato al 2021 a causa dell’emergenza sanitaria in corso. Il concerto evento di Fiorella Mannoia, Emma, Alessandra Amoroso, Giorgia, Elisa, Laura Pausini e Gianna Nannini in programma il 19 settembre 2020, alla RCF Arena di Reggio Emilia (Campovolo), è stato rimandato al 26 giugno 2021.

I biglietti già acquistati sono validi per la nuova data. Chi lo desidera potrà rivendere i propri biglietti sulla piattaforma Fansale di Ticketone o modificare il nominativo sul biglietto in proprio possesso, con la procedura disponibile nell’area MyTicketOne.

Il prossimo anno Fiorella Mannoia, Emma, Alessandra Amoroso, Giorgia, Elisa, Laura Pausini e Gianna Nannini uniranno le loro forze in un evento straordinario, un momento di festa e condivisione, la cui idea è nata per dare un aiuto concreto ai centri e alle organizzazioni che sostengono e supportano le donne vittime di violenza. Sul palco insieme a loro salirà, come previsto per lo show del 2020, un ospite maschile a testa, un forte segnale che evidenzi che questa lotta contro la violenza va fatta INSIEME.

 

Ligabue: “30 anni in un giorno” rinviato al 19 giugno 2021

A causa delle restrizioni legate alla pandemia di Covid-19 e in ottemperanza alle disposizioni governative, “30 anni in un giorno”, il concerto evento in data unica, inizialmente previsto il 12 settembre 2020 alla RCF Arena Reggio Emilia (Campovolo) per celebrare i 30 anni della straordinaria carriera di Luciano Ligabue, è stato rinviato al 19 giugno 2021.

“30 anni in un giorno” inaugurerà la RCF Arena Reggio Emilia, uno spazio totalmente nuovo e creato rigorosamente ad hoc per la musica con una capienza di massimo 100.000 spettatori e una pendenza del 5% per garantire una visuale e un’acustica ottimali.

Non poteva che essere il Campovolo ad incorniciare questo evento con cui Luciano festeggerà i 30 anni di una carriera, iniziata nel 1990 con l’album omonimo, un luogo che negli anni lo ha visto protagonista, più volte, con concerti entrati a pieno titolo nella memoria collettiva della grande musica live italiana.

I biglietti già acquistati per il concerto rimangono validi per la nuova data del 19 giugno 2021.
È possibile rivendere i biglietti utilizzando la piattaforma Fansale di TicketOne:
https://www.fansale.it/fansale/
È possibile, inoltre, modificare il nominativo sul biglietto in proprio possesso, seguendo la procedura di cambio nominativo disponibile all’interno dell’area MyTicketOne.

Istituto Superiore di Sanità: il coronavirus resiste nelle mascherine fino a 4 giorni

Da quanto è riportato in un rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), dal titolo “Raccomandazioni ad interim sulla sanificazione di strutture non sanitarie nell’attuale emergenza Covid-19”, il Covid-19 può rimanere sul tessuto interno delle mascherine fino a quattro giorni di seguito.

Come spiega Paolo D’Ancona, medico epidemiologo dell’Iss, all’Ansa: “I dati riportati sono il frutto di evidenze di letteratura scientifica, ma vanno declinate in base alle situazioni ambientali, ad esempio i coronavirus resistono meglio a temperature basse e in ambienti umidi. Il fatto che sopravvivono, inoltre, non significa di per sé che trasmettano la malattia: se ci sono poche particelle virali, infatti, la carica infettante è minore. Purtroppo però non si conosce quale sia la dose minima per infettare, anche perché dipende anche dalle difese immunitarie dei singoli individui. Pertanto, bisogna stare sempre molto attenti”.

Quindi attenzione: le mascherine lavabili vanno usate una sola volta e poi messe subito in lavatrice, senza appoggiarle sui mobili di casa, mentre quelle monouso vanno subito gettate nell’indifferenziata dopo l’uso.

Il rapporto spiega anche il significato di tre nuovi vocaboli che stanno entrando nella vita di tutti i giorni: disinfezione, il trattamento per abbattere la carica microbica che va effettuato utilizzando prodotti disinfettanti autorizzati dal Ministero della Salute; sanificazione, ovvero i procedimenti di pulizia che comprende il ricambio d’aria in tutti gli ambienti e detersione, che consiste nella rimozione dello sporco ed è una parte importante della disinfezione, perché lo sporco è ricco di microrganismi che vi si moltiplicano e sono in grado di ridurre l’attività dei disinfettanti.

Infine i prodotti che vantano un’azione disinfettante, ovvero in grado di uccidere patogeni, non si devono confondere con detergenti e igienizzanti, per gli ultimi non è prevista nessuna autorizzazione.

“Una voglia assurda”: il nuovo singolo di J-Ax in arrivo il 29 maggio

J-Ax è tornato! Venerdì 29 maggio uscirà il suo nuovo singolo “Una voglia assurda”, prodotto da Takagi & Ketra.

Con questo nuovo brano, Alessandro ci trascina nell’estate dopo questo periodo di lockdown, cantando la voglia assurda che abbiamo tutti di ricominciare, abbracciarsi, goderci il mare e la spiaggia e di far festa fino all’alba.

Il brano è disponibile da oggi in presave su Spotify e in preorder su iTunes.

“Devo essere sincero. Per un lungo momento ho lasciato che questo virus vincesse su di me. La sofferenza che vedevo in giro mi schiacciava la testa sul pavimento, impedendomi di muovermi, pensare, creare. Ma la musica mi ha salvato ancora, come già era successo a 20 anni e qualche anno fa. Ho voluto scrivere un nuovo pezzo per celebrare il fatto che possiamo rialzarci e guardare al futuro con un sorriso. È vero, questo è un mondo nuovo, ma non significa che dobbiamo vivere a metà. Possiamo tornare a ridere, giocare, baciarci. A vivere. E io voglio farlo anche più intensamente di prima.
Sono tornato” così J-Ax presenta il suo nuovo singolo ai fan, con un post sui suoi profili social.

Francesco Renga, è uscito il nuovo singolo “Insieme: Grandi Amori”

Francesco Renga torna con “Insieme: Grandi Amori”, il nuovo brano disponibile da oggi, venerdì 22 maggio, in radio e su tutte le piattaforme digitali.

Scritto da Francesco, Daniele Coro e Diego Mancino, il brano è prodotto da Dario Faini e Daniele Coro. “Insieme: Grandi Amori” è un inno alla vita e rappresenta la voglia di tornare alla normalità, di ripartire, e di ritrovare i grandi amori appunto, senza dimenticare i valori di comunità e di solidarietà che hanno contraddistinto questo ultimo periodo.

“Insieme” è un inno alla felicità, alla speranza contro la paura di vivere – racconta Francesco Renga – È un inno alla vita stessa e a quello che dovrebbe essere il suo motore sempre: è un inno all’Amore. A quel sentimento assoluto che cerco di cantare in ogni mia canzone. Quel sentimento che ci unisce e ci fa sentire una comunità. Perché “la vita non è fatta per vivere da soli, la vita è fatta per amare… altro che cantare canzoni, qui c’è bisogno di grandi Amori… insieme”.

“Rain on me”: Lady Gaga e Ariana Grande insieme per un nuovo singolo

Esce oggi il nuovo singolo di Lady Gaga e Ariana Grande. “Rain on me” è il secondo singolo estratto da “Chromatica”, il nuovo album di Miss Germanotta in arrivo il 29 maggio, dopo “Stupid Love”.  Un duetto attesissimo dai fan di entrambe le artiste, che ha rappresentato un processo bellissimo e curativo per le due cantanti, tanto da farle commuovere durante la lavorazione.

Gaga aveva raccontato, senza svelare l’identità della collega, di aver lavorato con un’artista che era stata colpita da alcune esperienze traumatiche nella propria vita: “Mi sono seduta con lei e abbiamo parlato delle nostre vite. Si tratta di due donne che hanno una conversazione sul come andare avanti e come essere grate di quello che si sta facendo”.

Dalle indiscrezioni il video, girato da Robert Rodriguez, vedrà Lady Gaga e Ariana Grande impegnate in una coreografia spettacolare. La copertina di “Rain on me” si ispira ad una locandina di un film degli anni 90 dove una Lady Gaga extraterrestre giace in una grotta con Ariana Grande presente all’ingresso. La canzone è stata prodotta da BURNS, Lady Gaga, BloodPop e Ryan Tedder, testo e musica sono di Savan Kotecha, Max Martin, Ariana Grande e Lady Gaga.

Pavia: arrivano le prime multe per chi gira senza mascherina

Partono i primi controlli della polizia locale in borghese a Pavia e arrivano le prime multe. In quattro sono stati pizzicati ad aggirarsi per la città senza mascherine e ora dovranno pagare una multa di 400 euro, che si ridurrà a 280 se verrà pagata entro 5 giorni.

L’idea di istituire i controlli in borghese è dell’assessore comunale alla sicurezza Pietro Trivi che, dopo tutte le segnalazioni arrivate nei giorni scorsi sul mancato rispetto delle norme di sicurezza della fase 2, ha deciso di ricorrere a questo stratagemma a partire da lunedì scorso.

Foto: laprovincapavese.it

Vasco: “Il virus ha fermato i miei concerti, ma non fermerà mai le mie canzoni”

Il rinvio dei concerti al prossimo anno ha colpito anche Vasco Rossi, uno degli artisti più attesi di questa estate con il suo “Non Stop Live Festival”. La pandemia ha stravolto i piani di tutti, fan e artisti compresi, perché come il rocker di Zocca ha raccontato in un’intervista al Corriere della Sera: “L’impossibilità di avere contatti fisici creava la condizione per cui non si potevano fare concerti nemmeno a giugno. A quel punto mi è crollato il mondo addosso: è da un anno che seguiamo questo progetto, ci avevamo già lavorato, già fatto tutti gli arrangiamenti, io ero già pronto per partire…”.

Per Vasco i concerti sono un motivo per cui svegliarsi al mattino, qualcosa di veramente benefico e terapeutico per la sua persona. Dopo aver visto sfumare l’ipotesi di poter rimandare tutto a settembre, ha deciso di prendere la situazione di petto e di prepararsi per il prossimo anno, cercando di rimanere in salute.

Uno dei primi pensieri del Blasco è andato alle persone che lavorano nel mondo dello spettacolo: “hanno difficoltà molto più grandi delle mie dal punto di vista economico. Io posso stare un anno fermo”. Così, durante l’intervista, ha raccontato di voler istituire un fondo di solidarietà, in cui gli artisti avrebbero depositato fondi per poter aiutare i lavoratori. Anche Jovanotti e Laura Pausini si sono uniti al progetto e da cui è nata la lettera aperta della cantante di Solarolo, appoggiata da tutti gli artisti: “voglio pensare che sia stato anche grazie a noi artisti, dopo questa lettera che è stata firmata da tutti. Poi ci siamo detti: perché non costituire un fondo di sostegno per i lavoratori dello spettacolo? Ma il problema è a chi affidarlo: non c’era un’organizzazione, è una cosa abbastanza complicata”. Vasco conferma che ogni artista sta pensando a proteggere la propria squadra, per essere certi che tutto vada a buon fine.

Vasco racconta anche come nascono le sue canzoni e il modo in cui scrive durante il giorno. E’ sempre stato convinto che dalle grandi sofferenze si peschi il meglio per poter scrivere canzoni, ma non in questo periodo di lockdown, in cui c’è solo sofferenza: “Io soffro e basta, non è che scrivo una canzone. Magari dopo, quando è passato, ricordo quel momento e magari finisce in una canzone tutta l’intensità di quel momento lì. Però adesso sono troppo attonito, frastornato, allibito e incantato da questa situazione così pazzesca, da queste città vuote”.

Covid 19, Fase 2: riaprono spiagge, piscine e palestre, e le discoteche? In ginocchio il settore

Mentre in Emilia Romagna l’apertura delle spiagge è stata anticipata a domani, sabato 23 maggio, anziché a lunedì prossimo 25, le discoteche o comunque ogni tipo di locale da ballo è in ginocchio. Ancora nessuna previsione sulle loro aperture. A parlarci della drammatica situazione in cui versa il settore, il presidente regionale Silb-Confcommercio l’Associazione Italiana imprese di intrattenimento, Gianni Indino

Noi siamo stati i primi a chiudere il 23 febbraio e saremo gli ultimi a riaprire, se riapriremo. Io ho già incontrato l’assessore regionale Andrea Corsini che ha anche la delega al Turismo, al quale ho fatto presente la grave situazione nella quale versa la nostra categoria. Sono 280 i locali presenti sul territorio Emiliano Romagnolo, di questi naturalmente nessuno lavora, migliaia di persone che ci lavora e che ancora non ha trovato ristoro di natura economica di nessun tipo.  La cassa integrazione tarda ad arrivare, per cui abbiamo veramente una situazione drammatica. Se poi ci mettiamo tutte le spese che naturalmente sono rimaste sulle nostre spalle, senza avere la possibilità in alcun modo di poterle, come dire, diluire, allungare, procrastinare, perché non esistono le condizioni in questo momento per soddisfare i pagamenti. Per cui le spese ci sono tutte, ma ci mancano gli incassi.. e non facendo cassa, non riusciamo a far fronte agli impegni che in qualche modo dobbiamo rispettare. Abbiamo chiesto al Governatore della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, il quale si è fatto carico della questione, di un ristoro a fondo perduto per la nostra categoria. Siamo veramente alla frutta. Io dico ‘Dateci da bere oggi che abbiamo sete, per Fateci vivere oggi affinché si possa arrivare alla riapertura,  semmai ci arriveremo, vivi”

L’Emilia Romagna, tra l’altro, correggimi se sbaglio, è una Regione che ha fatto delle discoteche, dei locali da ballo, una vera eccellenza, un richiamo da tutto il mondo

E’ proprio come dici tu. Poi c’è anche da dire che questa amministrazione regionale ha messo, non dico al primo posto, l’elemento divertimento e intrattenimento della notte, però, sicuramente, ha riconosciuto un valore al nostro mondo, che arricchisce di fatto l’offerta turistica di un territorio. Per cui anche noi abbiamo il nostro peso specifico”

Il fatto è che, per le dinamiche con cui si diffonde generalmente il Covid 19 e l’assembramento è una delle cause principe, è proprio per questo, immagino, ipotizzare delle soluzioni alternative, modalità diverse con cui poter fruire di questo tipo di intrattenimento

C’è da dire che con il distanziamento sociale e la situazione che è in essere, facciamo fatica e nessuno ne parla, non c’è una presa di coscienza da parte del Governo dove dice ‘ci sono e sono gli ultimi, dobbiamo tenere conto anche degli ultimi in questo mondo, invece questo non avviene.  Noi si stiamo pensando a soluzioni alternative. Per esempio so di locali all’aperto che stanno pensando a ‘cene spettacolo’, si rimarrà seduti ai tavoli mentre verranno proposti spettacoli di musica dal vivo, con dj, etc.. Questo permetterà di passare una serata in allegria nel rispetto delle norme di sicurezza”

Secondo me c’è anche il pericolo di trasfigurare, di snaturare il profilo della vita notturna, del ballo, della musica. Come cambiare connotati, carta d’identità

No di fatto non le perdiamo, non si perderanno queste caratteristiche, cambieranno, muteranno. Oltre al fatto che tutto questo potrebbe innescare un mercato clandestino parallelo, quello di feste illegali in ville isolate o cascinali di campagna, si parla in questo caso di serate abusive. E poi tutto il mondo della notte, gli artisti, i cantanti i concerti, gli attrezzisti,.. questa gente qui è dimenticata. Non ci potranno essere più i concerti, o almeno non in tempi brevi,.. io sto provando nel mio piccolo ad incentivare la modalità della serata di musica d’ascolto anche per far suonare queste orchestre, questi gruppi, questi ragazzi, questi artisti, perché di questo si tratta perché non hanno uno sbocco lavorativo e vivono in condizione di grande pecarietà

Come dicevi della situazione del vostro settore si parla pochissimo. Come pensate di far sentire perciò anche la vostra voce?

Aspettiamo di leggere il nuovo DPCM da parte del Governo che dovrebbe arrivare con le riaperture del 3 giugno  e vediamo se siamo stati considerati

Noi abbiamo, come sindacato Nazionale, iniziative alle quali partecipo anch’io. Quindi, come dicevo, aspettiamo il 3 giugno  dopodiché è già all’ordine del giorno di un consiglio direttivo nazionale del Sindacato Italiano Locali da Ballo, una protesta davanti al Parlamento.  Con un sit in di centinaia di persone che dovrebbe manifestare e rimanere sul pezzo fino a quando non saremo ricevuti e non avremmo avuto risposte. Quella è la nostra intenzione ed è una manifestazione sicuramente pacifica all’insegna del distanziamento sociale.

Noi solleciteremo con tutti i mezzi a nostra disposizione affinché le risposte vengano date e perché un intero comparto non sparisca dalla circolazione. Se queste imprese chiudono, chiudono tutte, non se ne salva una. Neanche una”

Patrizia Santini

Mobilità tra Regioni con lo stesso livello di contagio? Si decide il 29 maggio

La Fase 2 è entrata nel vivo e ora si pensa a come potersi spostare tra una regione e l’altra, per ora è consentito solo per motivi di lavoro, urgenza e necessità, ma dal 3 giugno potrebbe essere consentita a tutti. Tutto però dipende dai dati di contagio del 29 maggio, data in cui si deciderà se avere libertà totale o solo di spostamenti in territori con lo stesso indice di contagio.

Come riporta il Corriere della Sera, non è certo che dal 3 giugno ci sia libertà assoluta di spostarsi in Italia, infatti tutto si deciderà con il report settimanale. Lo scopo è di contenere i contagi limitando la mobilità di chi proviene dalle regioni con il maggior numero di contagi. Il Governo sta studiando l’ipotesi per cui, dal 3 giugno, ci si potrà muovere liberamente solo tra territori dove si presentano gli stessi rischi e tutte le settimane le Regioni avranno l’obbligo di fornire i nuovi dati per poter fare una valutazione complessiva.

Verranno forniti i dati di Rt (tasso di contagiosità), il numero di tamponi effettuati, le terapie intensive e altri dati sul sistema sanitario così da poter definire al meglio il livello di rischio. Gli spostamenti verranno decisi di conseguenza, nel senso che da una regione a rischio alto o moderato non ci si può spostare in una a rischio basso.

Per fare un esempio basato sui dati attuali, attualmente dalla Lombardia si può andare in Molise e Umbria, perché tutte le regioni rientrano nella fascia di “rischio moderato”, ma ancora non si capisce come potrebbe avvenire lo spostamento, visto che non sarebbe consentito il transito in tutte nelle altre regioni.

Con la stagione estiva alle porte, come funzioneranno il turismo e le vacanze su territorio italiano?

“Una. Nessuna. Centomila. – Il concerto”: annunciata la nuova data

“Una. Nessuna. Centomila. – Il concerto” è stato rinviato al 2021 a causa dell’emergenza sanitaria in corso. Il concerto evento di Fiorella Mannoia, Emma, Alessandra Amoroso, Giorgia, Elisa, Laura Pausini e Gianna Nannini in programma il 19 settembre 2020, alla RCF Arena di Reggio Emilia (Campovolo), è stato rimandato al 26 giugno 2021.

I biglietti già acquistati sono validi per la nuova data. Chi lo desidera potrà rivendere i propri biglietti sulla piattaforma Fansale di Ticketone o modificare il nominativo sul biglietto in proprio possesso, con la procedura disponibile nell’area MyTicketOne.

Il prossimo anno Fiorella Mannoia, Emma, Alessandra Amoroso, Giorgia, Elisa, Laura Pausini e Gianna Nannini uniranno le loro forze in un evento straordinario, un momento di festa e condivisione, la cui idea è nata per dare un aiuto concreto ai centri e alle organizzazioni che sostengono e supportano le donne vittime di violenza. Sul palco insieme a loro salirà, come previsto per lo show del 2020, un ospite maschile a testa, un forte segnale che evidenzi che questa lotta contro la violenza va fatta INSIEME.

 

Ligabue: “30 anni in un giorno” rinviato al 19 giugno 2021

A causa delle restrizioni legate alla pandemia di Covid-19 e in ottemperanza alle disposizioni governative, “30 anni in un giorno”, il concerto evento in data unica, inizialmente previsto il 12 settembre 2020 alla RCF Arena Reggio Emilia (Campovolo) per celebrare i 30 anni della straordinaria carriera di Luciano Ligabue, è stato rinviato al 19 giugno 2021.

“30 anni in un giorno” inaugurerà la RCF Arena Reggio Emilia, uno spazio totalmente nuovo e creato rigorosamente ad hoc per la musica con una capienza di massimo 100.000 spettatori e una pendenza del 5% per garantire una visuale e un’acustica ottimali.

Non poteva che essere il Campovolo ad incorniciare questo evento con cui Luciano festeggerà i 30 anni di una carriera, iniziata nel 1990 con l’album omonimo, un luogo che negli anni lo ha visto protagonista, più volte, con concerti entrati a pieno titolo nella memoria collettiva della grande musica live italiana.

I biglietti già acquistati per il concerto rimangono validi per la nuova data del 19 giugno 2021.
È possibile rivendere i biglietti utilizzando la piattaforma Fansale di TicketOne:
https://www.fansale.it/fansale/
È possibile, inoltre, modificare il nominativo sul biglietto in proprio possesso, seguendo la procedura di cambio nominativo disponibile all’interno dell’area MyTicketOne.

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